覚醒 Kakusei: scontro finale, [Fase 4]

« Older   Newer »
  Share  
NGDR - 10° Anniversario
view post Posted on 26/6/2018, 20:55 by: NGDR - 10° Anniversario







JZlrz7S

JZlrz7S

Evento


覚醒 Kakusei: Risveglio








Dentro al Gedo, 20 gennaio 249


"Basta così."



Con un movimento sinuoso le dita scattarono fuori dalla tasca, stringendo tre pietre verde smeraldo tra le falangi ripiegate; l'arto compì un movimento sferzante a mezz'aria, come la lama del kunai che cala inesorabile sul collo della vittima: tre mezzelune luminose morsero la pietra, lì dov'era la signora del Kyo Dan poco meno di un istante prima, dello stesso colore delle gemme che le avevano generate.
La donna scivolò all'indietro ad una velocità disumana, i piedi sospesi a un palmo da terra da quella sua coltre bigia di fuliggine: non dovette neanche sforzarsi di correre, era la nube rovente a trascinarla via con sé, assoggettata alla sua volontà ferrea; lui si fece avanti, il volto pallido e stillante sudore, tre gemme per ciascuna mano.

Schegge di roccia fendevano l'aria fischiando in ogni direzione, gli artigli di Kataritsuen si abbattevano contro colei che aveva ingannato il suo prezioso Hajime; lei gli sfuggiva, veloce come una gatta e più sfuggente di una serpe in mezzo all'erba alta. I passi affrettati del ragazzo schioccavano un'eco secca e rabbiosa, lei frusciava senza rumore tra le ombre; il furore incideva sempre più il viso di lui ad ogni schivata, una maschera di pacata supponenza rivestiva il volto della donna – finché una pennellata sanguigna non incise una delle venerabili guance.

Il giovane leone ruggì il suo trionfo: per primo aveva spillato il sangue della nemica e si lanciava già in avanti, ansioso di versarne dell'altro, più copioso, a macchiare per sempre le viscere del Gedo, ma il dolore bruciante arrestò il suo balzo ferino: una nube scura come il carbone gli allargava attorno le sue spire, stringendolo in un abbraccio rovente. Il ruggito gli morì in gola, perso tutto d'un tratto ogni impeto, costretto a una ritirata precipitosa - “Gli shinobi della Foglia hanno mostrato più discernimento” - lo insegue quella voce odiatissima - “Ironico che tu abbia preteso di essere per loro guida migliore del loro Kage!”

Si lanciò dietro un secondo rubino. L'ultimo, mentre si lanciava a perdifiato nel cunicolo aperto come uno sbadiglio nella viva roccia; la fuliggine si ammassò pigramente contro la barriera, e mentre lui – di nuovo – cercava di frapporre tra sé e la donna più spazio possibile, nuovamente la caverna tremò sotto il maglio delle esplosioni.
Stava fuggendo ancora, senza aver concluso nulla; la pelle delle mani pulsava e bruciava e lui non riusciva che a darsi dello stupido, a pensare a come Hajime sarebbe subito accorso a medicare la pelle ustionata... se non fosse stato per gli inganni di quell'essere spregevole. Il bruciore invase anche gli occhi, ma non era per la fuliggine.


Quando il budello si aprì ad un nuovo antro, le esplosioni cessarono: venti secondi, li aveva contati. Si era sforzato di contarli. Non poteva essere certo di averli contati bene. Strinse tra loro le labbra tremanti, tirò su col naso, le dita si intrecciarono e danzarono a comporre un nuovo sigillo; le dita sfiorarono la roccia, ammantate di un oscuro bagliore, e dove baciavano la pietra delle piccole gemme nere luccicavano tra le crepe dell'arenaria.
L'attese con spavalderia, davanti all'uscita: aspettò di intuire l'oscurità strisciare, di intravvedere le vesti fluttuare nell'enfasi del movimento, sollevò indice e medio all'altezza delle labbra.

“Katsu.”


jzMgjv4



 
Top
121 replies since 12/4/2018, 14:25   7046 views
  Share