覚醒 Kakusei: scontro finale, [Fase 4]

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Pellegrinxi
view post Posted on 4/5/2018, 20:04 by: Pellegrinxi
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Qualcuno parla, i kage parlano, il Diavolo parla, ma che importanza ha? Il kyo dan ha oltrepassato la barriera e si erge dall'altro lato della piazza. Alla loro testa vi è quella donna, che ci sfida con il suo sguardo di fuoco. Le parole che dice lei sembrano le più importanti, Manpeiko, così si chiama, sembra essere il cardine di questa guerra, il kyo dan il motivo per cui siamo qui a combattere. Nemmeno ciò che esce dalla sua bocca però ha un peso reale: la stessa guerra tra i due ordini non è altro che un litigio tra bambini, quando i veri protagonisti non sono soliti far ricorso alle parole, né ne hanno bisogno, basta la loro presenza a far gelare il sangue nelle vene e il loro passo a far tremare la terra. Nonostante tutto mi chiedo se la donna abbia ragione, se nelle sue parole, oltre al folle fanatismo che non mi sogno nemmeno di mettere in dubbio, ci sia del vero. Terrificante a pensarci, che la colpa sia nostra, eppure dentro di me sento che almeno in parte sia così. È la sensazione sgradevole che schierandoci con il Taisei non faremo una cosa molto migliore di unirci ai ranghi dei cultisti.

Importa? Probabilmente non più, nemmeno questo. La barriera crolla davanti ai miei occhi e i kami del kyo dan, lanciati al galoppo, portano la rovina che tutti aspettavamo. Lo so che il Taisei deve aver previsto qualcosa, che il loro piano non può finire con quella barriera, ma quale forza umana può avere anche solo un barlume di speranza contro non una, ma cinque, di quelle creature?
Sto in guardia, perché so che è ciò che devo fare, pronta a reagire al primo ordine di prendere parte allo scontro che sta per avere luogo. Vedo che qualcuno è sicuro di sé, convinto delle proprie capacità in quella guerra; non hanno idea di quello che accadrà. In un attimo però scopro di non averla neanche io, né il kage, né nessuno dei leader degli altri villaggi, né tantomeno Manpeiko che appare sorpresa come ogni altro dalle linee di luce che si propagano nel terreno. Con i glifi viene la spossatezza, sento il mio chakra venire prosciugato, strappato via con forza da ogni parte del mio corpo. Così è questo il piano del Taisei, assorbire il chakra di tutti i presenti nella piazza. Pochi secondi e già fatico a tenermi in piedi, le ginocchia tremano per il solo sforzo di mantenersi dritte. Prendo il bastone per sorreggermi, ma la mano scivola dall'impugnatura e cado. Finisco lunga distesa, il bastone a terra al mio fianco, troppo debole per sentire, figuriamoci per muovermi.

Il ruvido tocco della pietra è freddo sul mio volto, non so quanto tempo è passato, credo secondi, ma potrebbero essere state ore. Scopro di essere ancora debole quando provo a rialzarmi e la testa mi ricade pesante sul terreno. Faticosamente riesco ad issarmi sui gomiti e guardo davanti a me. I glifi sono scomparsi, ma in compenso una statua di dimensioni immani è apparsa dal terreno. Deve essere stata lei a causare quel boato e quelle urla tremende. La statua cerca di uscire faticosamente dal terreno e, questo è certo, fa paura. Se la guerra e i bijuu sono spaventosi perché potrebbero facilmente ucciderti, questo è peggio, perché in qualche modo tu lo sai, che vuole farlo. Anche quando per un momento spero che si sia miracolosamente fermata, la statua rivela un'ultima terrificante sorpresa: draghi evanescenti fuoriescono dalla sua bocca, e vedo gli shinobi più vicini a lei, colpiti, accasciarsi a terra probabilmente senza vita. Non c'è speranza, né via di fuga. Non voglio morire, è così presto e la vita è tutto ciò che ho, ma è troppo tardi ormai, stavolta è finita davvero. Osservo con orrore il drago che si avvicina, senza nemmeno tentare un'inutile difesa.
È sempre più vicino, in un attimo mi sarà addosso. Non riesco a guardarlo, chiudo istintivamente gli occhi un istante prima dell'impatto. Li chiudo per non riaprirli più. La statua si prende tutta me stessa, la luce mi attraversa e a terra rimane soltanto il corpo vuoto di una ragazza che avrebbe voluto cambiare le cose, ma il condizionale passato non ha mai cambiato nulla.

Edited by Pellegrinxi - 5/5/2018, 01:18
 
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