覚醒 Kakusei: scontro finale, [Fase 4]

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Blazing Phoenix
view post Posted on 30/4/2018, 20:09 by: Blazing Phoenix




Più e più ninja continuavano a riempire la piazza. Quando una folla immensa fu finalmente radunata attorno alle tre figure, il sole era ormai calato e l'oscurità della notte svelò la natura della forza misteriosa che aveva accolto l'ingresso degli Shinobi a Fukagizu. Come un'enorme cupola, iridescente e perlacea, una barriera quasi spettrale avvolgeva l'intera zona. La osservai con interesse e stupore, stagliandosi contro il cielo notturno creava davvero una bella immagine... e una comoda distrazione momentanea per non pensare al fatto che mi stessi trovando nel bel mezzo dell'esercito di Suna, nella stessa piazza con gli eserciti di tutti gli altri grandi Villaggi.

Il mio tentativo di isolamento mentale ebbe vita breve. Una voce femminile ruppe il silenzio e sovrastò il delicato brusio che poteva essere udito fino a quel momento. Andò dritta al punto e pretendeva delle risposte. Quella donna era...

« La Tsuchikage del Villaggio della Roccia... »

Confermò mio padre, con tono serio. Diamine, avevo avuto modo di vedere il Kazekage pochissime volte con i miei stessi occhi eppure adesso ero là, in mezzo ad una marea di shinobi comandati da tutti i rispettivi capivillaggio. Ninja di altissimo livello famosi in tutto il continente. A prendere voce fu la figura al centro esatto della piazza, colui che sospettavo essere il leader del cosiddetto ordine del Taisei. Parlò a gran voce, facendosi udire da tutti con chiarezza. Ringraziò tutti quanti per aver risposto alla chiamata, ci assicurò che, come prestabilito, eravamo prossimi allo sgominare l'ordine rivale del Kyo Dan e sigillare nuovamente la minaccia dei Bijuu... Non ero troppo sicuro su quanto quella potesse essere una soluzione permanente, considerato che si erano già liberati una volta, sebbene dopo migliaia di anni. Proprio mentre stava per essere rivelato un punto alquanto cruciale, un boato sovrastò le sue parole. Un suono talmente fragoroso da scuotere perfino il terreno. Mi si mozzò il fiato per lo spavento. Istintivamente, mi voltai verso la fonte di quel rumore, facendo un breve scatto all'indietro mentre le mie mani schizzavano sulle impugnature dei miei contenitori della mia sabbia, sbloccando i meccanismo con un rapida torsione dei polsi.

I miei occhi si spalancarono mentre il mio stomaco sembrò aggrovigliarsi. Una letterale pioggia di schegge luminescente si stava abbattendo con violenza sulla barriera. Ogni colpo esplodeva fragorosamente, continuando ad alimentare l'incessante tremore, ma la barriera sosteneva ognuno di quei colpi. Certo, si poteva intravedere qualche varco lasciato qua e là ma l'energia della barriera sembrava in grado di rigenerarsi e sostenere quel ritmo senza troppi problemi... una magra consolazione considerata l'entità di quel bombardamento. Se quello era il loro numero di apertura cos'altro avrebbero avuto in serbo?

Il mio sollievo nel vedere la nostra difesa sostenere i colpi durò per pochi istanti. Un'esplosione talmente potente da far impallidire tutte le altre frantumò una grossa porzione della barriera. Mi si mozzò il fiato quando vidi una raffica di colpi di simile entità infrangersi sulla superficie della barriera, tingendola di un minaccioso color cremisi, quasi come l'avessero incendiata.

Il nostro scudo era ancora in piedi ma si erano venute a creare delle aperture gigantesche. Il fragore delle esplosioni cessò ma venne rimpiazzato da grida feroci e il rombo di un esercito in carica. Alzai a malapena lo sguardo dal fiume di guerrieri, attirato da misteriosi movimenti all'orizzionte. Cinque figure gigantesche sovrastavano eserciti, palazzi in rovina e pure il paesaggio stesso. Potevo a malapena distinguerne le sagome contro il cielo notturno, ma fu più che sufficiente a gelarmi il sangue nelle vene e rendere il mio respiro affannato. Presto, le forze del Kyo Dan ci raggiunsero. L'esercito si fermò precisamente al capo opposto della piazza. In testa alle loro fila vi era una donna. Nella propria mano brandiva quella che sembrava una pura fiamma e il suo sguardo freddo trasudava puro odio. Tutto indirizzato al giovane uomo, leader del Taisei..

Lasciai cadere le due finte else e composi un sigillo con mani tremanti. Con velocità incredibile, mio padre sembrò apparire di fronte a me, bastone già alla mano.

« Sta' calmo, Sun. Tu coprici le spalle e supportaci come meglio puoi. »

Il suo tono era tremendamente fermo, non l'avevo mai sentito parlare a quel modo. Rimasi stupito ma una scintilla di sicurezza si riaccese in me. Un'asta di legno mi punzecchiò la schiena e mia sorella Ren fece la sua apparizione al mio fianco, lancia in pugno.

« Ci siamo, fratellino. Sono autorizzati anche i trucchi più sporchi, dacci dentro. »

Deglutii mentre indurivo lo sguardo. Un ghigno affilato affiorò sulle mie labbra.

« E va bene, roviniamogli la serata! »

Edited by Blazing Phoenix - 2/5/2018, 21:18
 
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