覚醒 Kakusei: scontro finale, [Fase 4]

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Vale93ba
view post Posted on 30/4/2018, 12:19 by: Vale93ba
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Nell'immensa piazza si potevano vedere armate provenienti dalle più disparate terre ninja: dalle lande sabbiose di Suna alle baie di Kiri, dalle montagne maestose di Kumo alle terre inospitali di Iwa; laddove non era facilmente riconoscibile un vessillo, un coprifronte o qualsivoglia simbolo di appartenenza, era chiaro che erano giunti shinobi anche dai paesi minori.
Con la coda dell'Occhio Kinji riuscì a notare anche Hideyoshi tra la folla; non lo vedeva da quando la missione ad Oto era stata un successo, eppure non sembrava aver formalizzato ancora la sua leadership. Avrebbe voluto parlargli se ne avesse avuto modo e tempo, ma purtroppo avrebbe dovuto rimandare per cause di forza maggiore.
Un rapido sguardo attorno alla sua posizione bastò per rendersi conto di quanta gente avesse accolto l'appella finale.
Tutti uniti sotto in un unico posto, similmente a come era successo anni prima durante la guerra a Watashi. Stavolta però non c'era nessuna alleanza, nessun nemico comune e nessuna sicurezza: momentaneamente ciò che accomunava tutti quanti era la voglia di sapere di più, di conoscere una verità che molto probabilmente non avrebbero mai appreso davvero; il Taisei avrebbe sostenuto la propria tesi, così come il Kyo Dan la sua, colpevolizzando la fazione opposta per ingraziarsi potenti alleati.
La Tsuchikage proruppe nel brusio generale ponendo la domanda che, molto probabilmente, era nella mente di tutti, ovvero cosa si aspettava il Taisei dagli shinobi e quali fossero i dettagli.
Kataritsuen quindi prese parola per ringraziare tutti coloro che erano giunti in soccorso, annunciando poi che il nemico stava avanzando inesorabile e che avrebbe fatto di tutto pur di portare a termine il piano di liberazione dei Bijuu.


Lasciami indovinare... hanno ancora bisogno di noi per sistemare le cose.

Ovviamente, aveva intenzione di chiedere ancora una volta l'aiuto degli shinobi per porre la parola fine su questa guerra al potere dei cercoteri; Kinji ripensò a ciò che Akane aveva riferito ore prima in studio e a come Konoha sarebbe dovuta rimanere "neutrale" limitandosi a far completare il rito di confinamento... se queste erano le premesse, ovvero chiedere aiuto senza offrire nessuna spiegazione o ripagare la fiducia, c'era il serio rischio che stavolta l'Hokage perdesse la pazienza.
Improvvisamente però, assieme all'oscurità dovuta all'avanzare delle ore, dei fuochi e luci si infransero sulla barriera che separava gli shinobi dall'esterno rivelando l'esercito del Kyo Dan guidato dalla donna conosciuta come Manpeiko.
I due capi delle fazioni avverse si fissarono per interminabili attimi prima che il Mizukage chiedesse alla più anziana di parlare prima che imperversasse lo scontro apparentemente inevitabile; parole che vennero seguite da Akane che ci tenne a sottolineare come la situazione fosse già degenerata, chiedendo infine se ci fosse un buon motivo per lasciare liberi i Bijuu.
Intanto in lontananza Kinji notò un Eiji intento a instaurare una sorta di discorso aperto a tutti su come non fosse giusto limitare la libertà di qualcuno a prescindere, similmente a come aveva cercato di fare all'eremo. Parole molto belle, ma purtroppo i cercoteri avevano già dato chiaramente dimostrazione che anche solo il loro passaggio "pacifico" in una terra portava distruzione, che ne fossero consapevoli o meno.
L'Uchiha pensò che forse era meglio se ogni tanto il jashinista tenesse a freno la lingua, perchè se avesse continuato a parlare probabilmente il Sandaime l'avrebbe schiacciato come un moscerino infischiandosene della sua immortalità.


Non ci si può fidare della parola di un demone, non è nel loro interesse dialogare e ne ho avuto la prova certa. Così come ho la netta sensazione che nessuna delle due fazioni ci stia trattando onestamente. Se non fosse in gioco il destino di tutti me ne andrei seduta stante. Vediamo se Akane ha intenzione di tenere fede a quanto stabilito durante la riunione in studio, oppure cambierà idea sentendo le parole di una delle due fazioni.

Fu l'avvicinarsi di Raion a interrompere il flusso di pensieri dell'eremita. Cercò quindi di non badare al suo aspetto pittoresco per poi rispondergli in maniera più sincera possibile, non nascondendo un filo di tensione nel tono di voce.

- Al momento ci troviamo nel mezzo della disputa, fisicamente e metaforicamente parlando. Il nostro compito è lasciare che il rituale vada fino in fondo neutralizzando chiunque ne ostacoli la buona riuscita. Attendiamo novità, ma in caso contrario queste sono le direttive.
Mi raccomando, stavolta non prendere iniziative e abbi fiducia in Akane-sama... ormai è tardi per tornare a casa.
 
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