覚醒 Kakusei: scontro finale, [Fase 4]

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Bambi155
view post Posted on 29/4/2018, 22:58 by: Bambi155




Legenda:
"Parlato Rikku"
*Pensato Rikku*
"Parlato Honami"
"Parlato Eiji


*Cosa diamine sta succedendo qui?*

Rikku spalancò gli occhi violetti e serrò la bocca per cercare di non far uscire una di quelle grosse e grasse risate. Ma l’espressione del volto parlava da sola. Com’era possibile che quel ragazzo non si rendeva conto di aver marciato fin qui in missione?
Vide Honami avvicinarsi e tirargli quella manata, che a giudicare dall’espressione di Akira doveva essere particolarmente pesante.
Insomma, quella situazione in quel contesto di guerra era davvero surreale! Per trattenere le risate le stavano uscendo le lacrime dagli occhi.
Cercò di ascoltare tutto il discorso di Akira sulla perdita della memoria e... non poteva crederci, l’aveva persino scambiata per un’altra persona!
A quel punto non riuscì a trattenersi, iniziò a ridere più che mai! Cercò di trovare un’espressione abbastanza seria in poco tempo per poi tirargli un ceffone in faccia. Questo era per averla scambiata per un’altra, anche se aveva perso la memoria non le piaceva l’idea. Insomma lei era lei: Rikku! Forse stava ancora perso e non aveva ripreso pienamente coscienza, quello schiaffo gli avrebbe dato una bella svegliata!
Si mise la mano destra sulla fronte e sorridendo spensieratamente disse:

“Che stupida! Non mi sono ancora presentata! Io sono Rikku Hidaka, questa è la mia prima missione da Genin con la M maiuscola, quindi non penso di averti mai incontrato prima. Ad ogni modo sei uno spasso! È un piacere conoscerti”

Infine tese una mano verso la sua per stringergliela con forza. Il tipo era strambo, ma chissà cosa avrà passato per arrivare al punto da voler cancellare ogni cosa! Anche a lei era capitato qualcosa di simile. Pensava di aver perso tutto e aveva attraversato momenti di follia e negazione della realtà. Per un attimo riaffiorarono quei brutti ricordi dell’esame Genin e istintivamente cercò di abbracciare Akira, come per tranquillizzarlo, anche se non ricordava niente…

L’abbraccio non sarebbe durato molto, Rikku non si era dimenticata che erano in guerra. I suoi occhi violetti iniziarono ad osservare tutti quei ninja provenienti da ogni terra ed era arrivato il tempo delle domande. Doveva saperne di più, cosa c’era da fare? In cosa consisteva la missione? Perché erano tutti radunati lì? Senza neanche chiedere, Honami iniziò a spiegare. Due fazioni, entrambe fanatiche, Bijuu imprigionati poi liberati…era tutto un gran casino. Mentre ascoltava attentissima ciò che aveva da dire la sempai la posizione di Rikku divenne sempre più chiara: non gliene importava un fico secco di fottuti eserciti e fazioni. Lei era li per proteggere Kumo e i suoi abitanti. Honami aveva ragione, forse la chiave per risolvere tutto era interpellare i Bijuu, ma come potevano farlo? Rikku aveva capito che la ragazza era sicura di quello che stava dicendo, ma qualcosa non le era ancora chiaro:

“Ma questi Bujuu…gli hai incontrati, giusto? Perché non sei riuscita a parlarci la prima volta? Perché, se ci hai già provato, ti hanno attaccata senza sentire ragioni? Perché dovrebbe essere diverso questa volta?”

Honami la osservò, guardò nei dintorni per poi risponderle:

“No, non Son Goku non ci ha attaccati senza sentire ragioni, ci ha ascoltato, ha provato a rispondere, ma poi è arrivato un tizio del Kyo Dan e lui è impazzito. È stato allora che ci ha attaccati."

Seguì una breve pausa, rimase in silenzio, persa nei suoi pensieri per poi continuare:

"Adesso sarebbe diverso, perché, dopo che ci ha attaccato un po' del suo chakra è rimasto dentro di me e adesso posso sentire i suoi pensieri. Mi ha chiesto aiuto direttamente. So che può sembrarvi una pazzia... Ma siete i miei compagni e credo che dobbiate sapere tutto"

A Rikku non serviva altro, le sue parole le parvero sincere, quindi…perché non fidarsi?

“Bene! Allora andiamo a parlare con questo Son Goku! Io sono con te!”

Era entusiasta, quasi euforica! Non vedeva l’ora di cacciarsi in questo guaio!

Il tempo trascorse velocemente, prima sentirono la voce del Taisei, poi il Kyo Dan preceduto dai segnali di acqua e poi…fulmini. Eh già, Cercoteri in arrivo! La povera Rikku digrignò i denti e rimase rigida non appena vide quella luce seguita da quel solito fastidioso rumore che squarciava il cielo. Passato quell’attimo, con un’espressione un po’ sconsolata pensò:

*Ma dovevano usare proprio il fulmine per segnalare i Bijuu in arrivo? Non potevano decidere di usare…non so! Palloncini luminosi o lanterne a forma di maialino nel cielo?! Per forza quelle povere creature si spaventano e poi attaccano!*

Almeno non c’erano segnali di fuoco, sembravano tutti rivolti verso il centro della piazza, poi udì una voce maschile che si distinse tra la folla:

“Ho parlato con il Gobi tempo fa e sono ancora qui per raccontarlo. Non sono delle bestie senza cervello o volontà. Vogliono quello che vogliamo tutti, la libertà di poter percorrere la propria strada. Parlo anche con voi signori Kage. U see? Potremmo evitare molte perdite inutili se queste due fazioni la smettessero di farsi la guerra ed imparassero a convivere. Proprio come noi potremmo imparare a convivere con i Bijuu, o almeno potremmo provarci... Oh... Sono Eiji Imai by the way... Shinobi di Kumo... Eheh...”

Non erano le uniche a pensarla in quel modo. Rikku ebbe la conferma che forse quella terza opzione era concretamente attuabile. Quel parere non proveniva da un ninja qualsiasi ma erano parole di uno shinobi di Kumo! Fu eccitata dal suo discorso, quindi sorrise con determinazione:

*Ben detto Bro! È arrivato il momento di mettersi in azione! Facciamo vedere cosa sanno fare i ninja di Kumo!*
 
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