覚醒 Kakusei: scontro finale, [Fase 4]

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.Kuroro
view post Posted on 27/4/2018, 19:00 by: .Kuroro
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- Io sto bene, Hideoyshi-sama. Sono nel pieno delle mie forze e completamente motivato per fare del mio meglio.

Parole non del tutto vere, ma la devozione verso il suo capo, verso il suo amico, rendevano le sue espressioni ancor più gelide del solito, quasi totalmente in grado di nascondere i suoi più oscuri pensieri.

(Non è mia intenzione mentirti, Hide. Sono solo preoccupato per te e non voglio aggravare la tua situazione. I miei problemi non devono essere per forza anche i tuoi, viceversa, io cercherò di aiutarti il più possibile.)

Iniziarono a camminare, addentrandosi nell'ombra, lasciando dietro di loro il rifugio. Lo Spadaccino sembrava quasi sollevato nel poter lasciare quella che, dopo l'operazione alla mano, sembrava rappresentare più una prigione. Aveva infatti accettato ben volentieri l'incarico di pattugliare la zona nella disperata ricerca di qualche indizio particolare che potesse ricongiungere il tutto alla presenza dell'enorme bestia che lui stesso aveva visto muoversi nella foresta immediatamente dinanzi a loro.
In una manciata di ore avrebbero raggiunto l'esatto punto, ma Kuro era ben certo che Hideyoshi fosse già a conoscenza di quella cosa.
Nonostante fossero ormai diventato grandi amici, non c'erano molti discorsi tra loro, esattamente come in quel viaggio che lentamente proseguiva, tra il silenzio e la concentrazione più totale. Erano così abituati a combattere assieme che persino vederli passeggiare lasciava intendere la loro complicità, quasi in sincronia nei passi.
Entrambi si lasciarono cullare dal suono dell'ambiente circostante, dai loro passi che colpo dopo colpo tamburellavano sulla terra; numerosi animali li accompagnarono durante tutto il viaggio finché la mano dell'uomo non iniziò a palesarsi da prima lentamente, per poi prendere il totale controllo dell'area circostante.
Enormi mura, cupole maestose, statue di Kami. La totale devozione dell'uomo verso la religione, cosa che Kuro col tempo aveva lasciato dietro le sue ormai forti spalle.


(Pregare i Kami affinché ci guidino e proteggano.. Un mero appiglio quando si è troppo deboli per decidere e prendersi le proprie responsabilità.)

Lentamente la pioggia iniziò a cadere forte sui due Shinobi del Suono, appesantendo i loro passi, Ingrandendo la loro scia.
Fu Hideyoshi a spezzare il silenzio, parlando della bellezza del posto, quando anch'esso ormai si trovava alle loro spalle.
Ben presto una coltre di polvere si palesò davanti a loro, ed il due riuscirono a scorgere quello che lo spadaccino aveva visto qualche tempo prima: l'enorme bestia dal manto lucente. Ma questa volta la visione fu leggermente diversa; la bestia non era sola, ma accompagnata da un quasi infinito corte di uomini che, in colonna, camminavano a passo lento.
Accelerando il passo, i due del Suono si tennero a distanza di sicurezza per una dozzina di metri, prima di perdersi ancora nei meandri della vegetazione, mettendosi finalmente sulla strada che, ben presto, li avrebbe condotti alla loro meta.

Nessuna novità accompagnò di due nelle ore seguenti, finchè non iniziarono a scorgere shinobi provenienti da tutte le parti del mondo del mondo ninja.


(In molti hanno risposto alla chiamata. Finalmente non assisteremo ad una guerra tra ninja, ma ad una vera e propria unione?)


Assorto nei suoi pensieri, Kuro osservò Hideyoshi scambiare delle parole con l'attuale Mizukage, tenendosi a debita distanza.
Su di lui gravava una forte responsabilità, ma dalla sua parte aveva ancora una carta da giocare: l'aver agito in incognito ed all'ombra del Cantore, aveva fatto si che le sue capacità incrementassero, e la sua fama rimanesse sempre molto bassa. Era un volto non troppo noto nel mondo ninja, nonostante le sue gesta.

I passi accelerarono ancora, finchè qualcosa non bloccò letteralmente lo Spadaccino, inchiodandolo sul posto. Vedere Hideyoshi allungare la propria mano accorgendosi di una strana barriera, riportò alla memoria di Kuro lo spiacevole inconveniente dell'esplosione della sua mano, totalmente destabilizzante.


(Non posso far vedere le mie debolezze, non di nuovo. Devo essere forte. Ora basta.)

Cercò di nascondere quanto più possibile la cosa, sospirò per poi oltrepassare a testa bassa la barriera, dove in molti erano già pronti.

***



Si sedette per meditare quando qualcosa destò completamente la sua quiete interiore. Passi, prima. Forti esplosioni poi.
L'enorme colonna di adepti era giunta alle porte della città dove quell'enorme summit stava avendo luogo. Ma quella che poteva sembrare una barriera precauzionale, si rivelò presto come una santa trovata. Kuro scattò in piedi, portandosi alla destra di Hideyoshi. Non disse nulla, ma lasciò intendere al suo Kage di essere pronto. L'avrebbe seguito qualunque fosse stata la sua decisione.
 
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