覚醒 Kakusei: scontro finale, [Fase 4]

« Older   Newer »
  Share  
.:.Honami.:.
view post Posted on 27/4/2018, 18:48 by: .:.Honami.:.




Legenda"Parlato Honami"
*Pensato Honami*

PG Compagni di squadra
PG menzionati



Rikku era d'accordo con lei, ma la risposta, o meglio, la domanda di Akira la spiazzò. Lo guardò con la bocca spalancata per qualche secondo, fissandolo negli occhi.

"Akira-kun... Scherzi?"

Si riprese e gli sorrise. Era un sorriso nervoso, per cercare di mantenere la calma. Cosa intendeva con "chi siete e dove siamo"? Stava scherzando, stava per forza scherzando.

"Bello scherzo hahahahah"

Anche quella risata era una risata nervosa. Gli tirò una sonora pacca sulla spalla e non si trattenne con la forza. Era una ragazzina piccolina, un metro e cinquantacinque, ma nei suoi muscoli c'era il potere di Raijin e di Son Goku, non poteva garantire sul risultato di quella pacca. Dopo di che il suo sguardo si fece di nuovo serio, se possibile, più di prima. Lo fissò intensamente negli occhi, aggrottando le sopracciglia ed esprimendo tutta la sua furia.

"Perchè se non stai scherzando ti sei cacciato in un grosso guaio, baka"

Cos-cosa? Cosa aveva appena detto? Spalancò di nuovo gli occhi, portandosi una mano alla fronte. Che diavolo le era preso? Perchè si era comportata così? Per un attimo si era sentita furiosa, come se volesse saltare al collo di Akira. No, non era da lei. Non le era mai successo. Possibile che... No, non ci voleva pensare. Doveva prima capire cosa il suo compagno intendesse. Doveva tornare alla realtà, sebbene flashback della missione precedente e fiamme verdi le ballavano di fronte agli occhi.

"Scusa...Non so cosa mi sia successo... Comunque... Cosa intendi? Siamo partiti insieme da Kumo, abbiamo partecipato insieme all'Operazione Yamato mesi fa, contro... Contro... Son Goku"

Pensare che quel 'contro Son Goku' si sarebbe ripetuto ancora da un momento all'altro le metteva ansia... E parecchia. Ma non perchè aveva paura di affrontarlo... Lei non voleva affrontarlo, lei voleva parlarci, voleva che lui le parlasse. Lo guardò di nuovo negli occhi cercando di capire. Cosa? Qualunque cosa. E avrebbe sfruttato il momento per fare ciò che non era riuscita a fare durante il viaggio, per colpa dei troppi pensieri per la testa.

"Non so cosa pensare... Non so leggerti nella mente, ma credo che sia il caso di parlare un po'... Finchè dovremmo aspettare..."

Si guardò intorno. Era pieno di gente, ma ognuno stava per i fatti propri. Erano tantissimi, eppure ognuno era da solo in quella piazza, con i pensieri rivolti chissà a cosa. Alla situazione? Ai propri cari? Al mondo? Nessuno poteva saperlo.

Si fermarono insieme ad altri ninja di Kumo ai confini della piazza, abbastanza vicini da vedere l'uomo al centro di tutto, ma abbastanza lontani da non dover essere coinvolti nel caso quell'uomo facesse qualcosa. Si rivolse quindi ai suoi compagni.

"Akira-kun... La tua uscita di poco fa mi spiazza, ma se proprio non ti ricordi chi sono, mi chiamo Honami Yotsuki, tuo caposquadra per questa missione. Loro sono Rikku e Shun. Siamo appena arrivati al luogo di raduno del Paese della Pietra. Dobbiamo svolgere una missione, ricordi? Ci hanno convocato e siamo partiti con l'esercito di tutta Kumo praticamente..."

Le sembrava assurdo dover spiegare l'ovvio, si sentiva quasi presa in giro, tanto che, pian piano, una rabbia non sua cominciava a ribollirle in petto. Una rabbia che cercò in tutti i modi di placare. Che diavolo le stava succedendo?

"Non so se sapete cosa sia successo questa estate, se siete a conoscenza del perchè Kumo è piena di rifugiati. Avete sentito sicuramente parlare dei Bijuu, i demoni delle legende. E' inutile girarci attorno, perchè io ci ho rimesso la vita in cerca di risposte..."


Sì, lo aveva detto e sperò con tutto il cuore che interpretassero le sue parole non alla lettera.

"Il succo è: ci sono due organizzazioni, il Taisei, che ha rinchiuso i Bijuu per migliaia di anni, e il Kyo Dan, che venera i Bijuu e li vuole liberi. Qualche mese fa, il Kyo Dan è riuscito a liberare le Bestie Codate e il risultato è ciò che avete visto. Una di queste bestie... Son Goku... Ha seminato distruzione per tutto il Fulmine. Se avete sentito storie e sono diverse da questa, dimenticatele. E' andata così..."

Faceva schifo con i discorsi e raccapezzare le informazioni che quell'uomo le aveva dato, in poco tempo, richiedeva più fatica di quanto credesse. Non voleva però che i suoi compagni affrontassero quella pericolosissima missione senza conoscere tutta la storia.

"Ho incontrato alcuni membri di entrambe le organizzazioni e posso dirvi una cosa..."

Si guardò intorno e si avvicinò un po' a tutti e tre, abbassando la voce per la frase successiva in modo che la sentissero solamente loro.

"Stanno completamente fuori. Il fanatismo in entrambi i sensi non va bene!"

Attese qualche secondo, scrutando gli sguardi dei suoi compagni, per poi tornare alla posizione iniziale.

"Ho incontrato però altre persone disposte a collaborare, nonostante la loro appartenenza... Per me è così che si dovrebbe risolvere tutto... Si dovrebbe parlare, trovare un punto in comune... Ma non tutti la pensano così..."

Poi continuò, abbassando di nuovo la voce.

"Chi ci dice che i Bijuu non abbiano anche loro qualcosa da dire? Li hanno rinchiusi... Li hanno liberati... Li hanno venerati come oggetti... Nessuno però ha pensato a cosa potrebbero volere loro davvero..."

Stava lanciando delle bombe, su ognuno di loro... Ma dovevano essere preparati.

"Se vi rinchiudessero per migliaia di anni... Non sareste incavolati neri pure voi? Sono convinta che qualcuno sia in grado di controllarli... Ne ho avuto la conferma in missione..."

Sorrise, per poi sventolare la mano di fronte al volto, come a voler allontanare quelle parole. Stava pensando a Son Goku, stava pensando al suo giogo. Non poteva farci nulla: non aveva fatto altro che riflettere su ciò che era successo in quei mesi e, sebbene non riuscisse a giustificare la furia del Primate e la distruzione che aveva causato, la sua richiesta d'aiuto disperata era ancora vivida nella sua mente.

"In ogni caso... Ora siamo qui. E vediamo cosa accadrà. Se avete domande non farò l'errore di tenervi all'oscuro. Siete i miei compagni... Dovete sapere..."

E attese, rivolgendosi soprattutto ad Akira. Stava bene?

[...]



Si fece sera... E poi notte... E con il calare del buio... Tutto accadde. Fu quasi come tornare indietro di mesi, addirittura di anni. Fu come ritrovarsi in quell'inferno di fuoco a Raijinto, nonostante non ci fosse fuoco intorno a loro. Era solo una sensazione, dovuto al senso di incertezza che quella situazione portava con se. Una attimo prima era in ascolto delle parole del capo del Taisei, mentre l'attimo dopo, era lì ad osservare la barriera cadere, sotto i colpi dell'esercito cremisi del Kyo Dan. Rivide in mente l'uomo che urlava, avvolto dalle fiamme verdi, in preda ad una risata isterica. Fanatici, tutti fanatici. Il Kyo Dan, il Taisei... Tutti. Ma doveva riprendersi, doveva tornare alla realtà. Guardò i suoi compagni e si mise in guardia appena i primi uomini si fecero avanti. Se volevano combattere, li avrebbe affrontati.

"State, calmi. Pronti a difendervi se necessario"

Con quale autorità quelle parole. Quasi si stupì. Era davvero cambiata.

Ma non parve che nessuno volesse attaccarli. Anzi... Non sembravano proprio considerarli: erano tutti diretti verso il centro della piazza... Comandati da quella che sembrava essere un'anziana signora... Avvolta dal fumo. Dire che questo le fece tornare in mente di nuovo la fatidica missione sarebbe ridondante? Bhè, Fumimaro possedeva più o meno lo stesso potere... Come poteva non pensarci?

kamonraijin


CITAZIONE
Mantengo Sensi migliorati (udito) <300 m>

Rinnovo l'invito di farmi domande nel lasso di tempo prima che succeda tutto il macello. Per quanto riguarda la notte, Honami rimane in attesa che accada qualcosa e di eventuali ordini dall'alto.
 
Top
121 replies since 12/4/2018, 14:25   7046 views
  Share