覚醒 Kakusei: scontro finale, [Fase 4]

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Memphos
view post Posted on 26/4/2018, 12:46 by: Memphos
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E
d è in un tumulto di fuoco e proiettili che il tutto ha inizio. Mentre all'orizzonte le figure titaniche dei Bijuu avanzano, qualcuno precede la loro marcia. Vestiti di rosso cremisi, sciamano da ogni direzione, marcia compatta, frenetica, piena di un fervore pari solo al loro fanatismo. È Fumimaro a spezzare il silenzio,

Fumimaro: ”Il Kyo Dan. Sono tutti qui, tutto l'intero ordine.”

Sasaki: ”Stai avendo qualche ripensamento, Fumimaro? Perché sarebbe una situazione davvero di merda per farlo proprio ora.”

Fumimaro: ”No. Ho abbandonato il Kyo Dan ormai. A ripensarci, mi domando come abbia potuto fare tutto questo.” disse con lo sguardo volto verso la barriera, che pian piano veniva bersagliata da un inferno di distruzione

Sasaki: ”Heh. Sapessi quante stronzate ho fatto io nella vita...ma finché si prova a fare di meglio, credo questo basti a redimersi, in qualche modo.”

Fumimaro: ”Perché fai tutto questo, Sasaki Keigo di Shirokabe? Le informazioni che avevamo su di te erano...totalmente diverse”

Sasaki alzò un mano a coprirsi il volto dal calore e dalla luce della barriera che, come un pezzo di pane secco, si sgretolava contro la possente grattugia del Kyo Dan. Certe metafore risplendono di luce propria da quanto poetiche sono.

Sasaki: ”Pensi che siamo gli unici qua? O dici che è arrivato qualcun altro?”

Fumimaro: ”Sono abbastanza sicuro che ci saranno anche i Kage di tutti i Paesi Ninja. Forse chiamati dal Taisei.”

Sasaki: ”Heh, dici? Se così fosse, bene ha fatto il Taisei a convocare tutti i kage. Quel che sta accadendo qui deve essere risolto completamente in ogni suo aspetto. E ora che ci sono pure i tuoi ex fratelli, questa storia potrà finalmente finire.”

La barriera esplose in mille pezzi, finalmente.

Fumimaro: ”Non mi hai risposto, Sasaki.”

Sasaki tossì appena, sentendo la polvere coprirgli il naso.

Sasaki: ”Non fare di me un eroe, Fumimaro. Faccio tutto questo non per chi sa quale senso di giustizia o dovere. Lo faccio perché così ho scelto. Ho scelto di provare almeno a fare la cosa giusta.”

Fumimaro: ”E cosa sarebbe la cosa giusta?”

Sasaki: ”Limitare i danni.”

Quando la barriera cadde, l'intera armata del Kyo Dan iniziò a sciamare in loro direzione, tutti diretti verso il centro di quella cupola. Sasaki rimase immobile, le braccia conserte, a contemplare quello spettacolo di fanatici che correvano verso la morte con la gioia negli occhi. E mentre stava per prepararsi al peggio, notò che nessuno si fermò minimamente a badare a loro, questi due golem di carne e muscoli difficili da non notare. E fu allora che Sasaki iniziò a fare qualcosa a dir poco incredibile.

Sasaki: ”Ehi, tu!” disse frapponendosi ad un incappucciato, che si fermò a guardarlo, guardingo. ”Succhiami il cazzo!” e nel dire ciò, si spostò. L'accolito del Kyo Dan sembrò guardarlo per un po', ma non notando alcun atteggiamento aggressivo, proseguì nella sua marcia.

Sasaki: ”Ci ignorano completamente....”

Fumimaro: ”Hanno ordini precisi e un solo obbiettivo. Non si fermeranno se noi non faremo nulla per darne loro motivo.”

Sasaki: ”Hoooo?” Sorrise, di un sorriso sornione e quasi diabolico. Poi, con molta nonchalnace, si mise le mani a formare un cono di fronte alla bocca e iniziò una performance di tutto rispetto.

Sasaki: ”Ehi, tu! Vaffanculo!

Coglione!

Mezzasega!

Verme schifoso!

Figlio di puttana!

Ehi, ehi tu! Te la stai facendo sotto?

Dove cazzo corri, mongoloide?”


E così via. Ogni dieci persone che passavano, Sasaki li insultava senza ritegno, urlando e ridendo a squarciagola. Fumimaro osservava senza aprire bocca, lo sguardo un misto tra l'incredulo e il trasognante: ”...che diavolo ti salta in testa?”

Sasaki: ”Ehi, non sono loro il mio obbiettivo, ma qualche soddisfazione bisogna togliersela. Questi bastardi hanno fatto ripiombare il mondo nel caos, quindi vaffanculo! È solo perché aspetto i Bijuu al varco che non mi metto a trucidare chiunque mi passi accanto.”

Fumimaro: ”M-ma attirerai la loro attenzione!”

Sasaki: ”HAHAH! Siamo dei giganti di carne, Fumimaro, se non ci cagano adesso, non ci cagheranno mai. Ma adesso basta troiate. Son Goku arriva, assieme ai suoi fratelli...”

Fumimaro: ”Vuoi davvero provare a parlarci?”

Sasaki: ”Certo che sì. ”

Fumimaro: ”Non sei tenuto a farlo. Ti farai uccidere. DI muovo.”

Sasaki: ”Bah. Ho avuto una vita anche troppo lunga per le mie aspettative, francamente. E me la sono goduta, tutto sommato. Quindi, se anche fosse, sticazzi.”

Fumimaro: ”Sei un tipo bislacco, Sasaki Keigo.”

Sasaki: ”No. Sono solo il figlio di mio padre. Nell'ora più fatale, nella notte più profonda, noi uomini del Ferro non ci nascondiamo. Noi non arretriamo, non temporeggiamo. Con la spada in pugno, affrontiamo la morte con un sorriso sulle labbra, consci che il nostro sacrificio porterà a qualcosa di migliore. Perché anche se sono stato esiliato...” iniziò ad avanzare in direzione dei Bijuu ”E nonostante tutto quello che mi è successo...” flashback della sua vita passarono nella sua mente, tutte cose che si potrebbero vedere se stessimo leggendo un manga, ma dato che questo è un semplice testo e che non c'è intenzione alcuna a volersi dilungare troppo, chi sa sa, chi non sa si attacca ”Io sono Sasaki Keigo di Shirokabe, il Saru Sennin. E Son Goku ha chiesto il mio aiuto. E glielo darò, costi quel che costi. Non ho intenzione di ripetere i suoi errori, non mi esilierò. Combatterò per tutto ciò che mi è caro. E se sopravviverò, spero di essere sommerso da così tante donne da soffocare”

Fumimaro boccheggiò a quell'uscita, che mescolava discorsi eroici da generale mitologico alla più bassa materialità dell'uomo. Con lo sguardo ancora stranito, contemplò i suoi vecchi fratelli sorpassarli, mentre si mise dietro all'eremita nella sua lenta marcia.

Sasaki: ”Heh. Avrei voluto rivedere Misato e Honami un'ultima volta prima di questo, ma ehi, non si può avere tutto dalla vita, huh?”

Poi si fermò, voltandosi verso il suo colossale compagno.

"Ehi, se tutta sta storia va bene ma io schiatto, vedi di non dire alle mie sorelline quanto hai sentito, o torno dall'oltretomba e ti eviro, a costo di staccartelo a morsi. Chiaro?"

Fumimaro lo osservò scioccato, la bocca mezza aperta.

Fumimaro: ”Cosa ti salta in mente di dire ADESSO?”

Sasaki: ”HAHAHAHA, stavo scherzando. Forse.”

Poi si voltò nuovamente, lo sguardo serio e pensieroso. Sembrava davvero difficile comprendere che riempire la propria vita di battute fosse un modo per nascondere la tensione e lo stress. Si stava preparando a fare qualcosa di altamente suicida, ne era ben consapevole. E mentre avanzava, scansando lo sciame di uomini che ancora proseguiva, volgeva lo sguardo in direzione delle bestie codate.

(Cazzo, certo che ne è passato di tempo da quando spaccavo pietre in miniera, eh, Padre?

Mi dispiace se la mia impulsività ha fatto uccidere i tuoi amici. Non potrò mai perdonare quello che feci, non c'è rimedio per la mia idiozia.

Lo so sai, che cosa hai fatto. Anche se per anni mi sono detto che il mio stesso padre mi odiava, mi rendo conto che se non fossi stato tu a chiedere l'esilio del tuo stesso e unico figlio, la giustizia del Ferro avrebbe preteso la mia testa. Una morte con disonore, che avrebbe infangato il tuo nome e quello di mamma. Heh. Lo so che hai cercato di salvarmi la vita. Te ne sono grato.

Perdonami se non sono mai stato in grado di essere il Samurai che tu volevi io diventassi. Saranno queste braccia stupidamente grosse, ma non mi ci trovo con la katana, poco da fare. Ne porto una al mio fianco, vedì? Una spada direttamente dagli abissi dell'oceano. Assurdo, vero? Eppure non la sfodero mai perché non mi è spontaneo farlo...

Ho trovato molti compagni, sai? La ciurma di Dovi è stata una seconda famiglia per me. Sono stati mesi spensierati quelli passati assieme a loro, ma purtroppo è tutto finito...)


Si tastò la tasca sul petto. La pietra del Taisei era ancora là.

(Sai, alla fine non credo di essermela cavata male, tutto sommato. Qualcosa di buono spero di averlo combinato. Ci sei anche te qua, papà? CI sei anche te qua, al crepuscolo del mondo? Sei anche tu, con i tuoi guerrieri al tuo fianco, le katane sguainate, pronto a immolarti per il futuro della tua specie? O il nostro Daymio di Ferro ha preferito restare a casa, rinforzare i confini e proteggere la nostra bella Shirokabe da qualsiasi cosa stia per succedere? Heh.

Yoori, figliolo, te ci sei in questo scontro? Misato ti ha portato con te? Se no, cerca di stare vicina alla nonna, huh? Non so cosa tu possa avere imparato dal tuo periodo assieme a lei, ma spero tu abbia capito che cos'è la razza umana, e di cosa può essere capace. Se sopravviveremo a tutto questo, credo che sarà tempo per te di cambiare aria. Mi dicono che l'aria del Paese del Vento sia mistica, come se nel deserto ci fosse qualcosa di magico. Credo sia vero, sai? Nel deserto ci deve essere qualcosa che rende le persone speciali. Il Sensei ne è un esempio.

Heh. Un pensiero anche a te, huh, mio diabolico e feroce maestro. Non so cosa dirti, a dire il vero, non che tu mi possa sentire...non più, vero? Il legame si è spezzato, l'Occhio di Shinigami è stato accecato, questo è successo, vero? Sai, da un certo punto di vista, la consapevolezza che tu vegliavi sempre su di me, in un modo nell'altro, mi dava un briciolo di forza. Ma non perché mi sentivo al sicuro, ma perché per rabbia volevo dimostrarti che anche, anzi, soprattutto da solo, io valevo come persona. Non posso dire che tu sia un grande uomo, davvero, mi spiace, so che mi hai salvato la vita, ma non ci riesco. Non riesco neppure ad odiarti, se è per questo, faceva parte anche questo del tuo addestramento? Heh. Non importa.

Ho un sacco di faccende in sospeso. Devo cercare di sopravvivere, ma non so se ne sarò in grado, questa volta. Eppure devo cercare di garantire la vita ai monaci del'eremo, devo ripagare il mio debito con Misato, vorrei passare più tempo con Honami. Devo trovare quella strana coppia di ninja dai capelli cobalto di Konoha che hanno aiutato Chisana e sua sorella. Heh. Chisana, iltuo Seishin ha modificato il mio aspetto. E devo dire che ho provato qualcosa per te, forse ma...non voglio fare la sua fine, mi capisci? Non sono un tipo sentimentale, il mio aspetto mi ha reso così rivoltante per tanto tempo agli occhi di tutti che credo che quella parte di me, che deve essere esistita un tempo, si sia completamente essiccata. Mi dispiace.

Heh. Sto facendo un bel po' di pensieri, ma nessuno mi risponderà. Non sono te, Sensei. Non posso dialogare con nessuno, se non me stesso. Potrei parlare con Fumimaro, ma queste sono cose personali, capiscimi. Devo dare una maschera di risolutezza assoluta. Non per essere una persona ipocrita o falsa, ma perché il mio ruolo mi impone di essere un esempio. Questa carica pesa, ma al tempo stesso mi da uno scopo più alto della mera sopravvivenza. Grazie, Enma-sensei. Grazie per aver scelto me. E grazie Misato per la fiducia che mi hai dato. Devo conoscere questo Arashi, huh, quasi me ne scordavo. Heh. Non temere, non farò la parte del fratello grosso, geloso e cattivo. Non farò lui alcun "discorsetto", sarebbe stupido insomma, non sei una bambina e, ehi, diciamoci la verità, ho un uccello anche io, non sarò io a rompere il cazzo ad un uomo perché vuole soddisfare le sue pulsioni.

Oh, certo, se farà lo stronzo glielo stacco eh, non credere. Sei pur sempre la mia sorellina.

heh. Quante stronzate sto pensando cazzo...)






Edited by Memphos - 28/4/2018, 14:22
 
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