| Nome:Kaito Cognome:Mihari Clan: Clan della sabbia ferrifera Storia:Kaito venne trovato anni fa alle porta di un orfanotrofio di Sunakagure una sera di tante estati fa' quando era ancora in fasce.Al collo portava una collana e nella culla vi era un biglietto che recava,con grafia non troppo chiara,il nome Kaito Miharu,e una sequenza ignota di ideomi sbiaditi e illeggibili.Fu proprio lì,in un comune orfano trofio di città,che Kaito avrebbe passato i primi anni della sua vita.L'atmosfera nell'orfanotrofio era ostile,sempre tesa.Era un ambiente difficile in cui crescere,colmo d'odio e di tristezza per tutti i bambini senza un passato nè un futuro che vi alloggiavano,ma Kaito era diverso da molti di loro,lui era quello che si suol chiamare "un ragazzo speciale".A soli 5 anni,infatti,diede prova di grande intelligenza e di grandi potenzialità risolvendo problemi di tipo logico e pratico e intuendo alla perfezione i processi logici del gioco degli scacchi,gioco nel quale,ben presto,divenne un campione.A 7 anni,per la prima volta,scoprì di poter controllare,seppur in piccola misura,la sabbia ferrifera,innata rara e potete,quasi in estinzione,ma molto rinomata per la sua potenza.In seguito divenne famoso all'interno dell'orfanotrofio come un'autentica "promessa" e fu notato da alcuni educatori del villaggio stesso che gli suggerirono di iscriversi in accademia e intraprendere la carriera da ninja.Ma Kaito non era molto interessato al successo o alla fama all'interno di uno sterile orfanotrofio,lui voleva altro.Sviluppò un carattere abbastanza schivo e riservato,ma conservò un animo gentile e una mentalità flessibile contrassegnata da una grande intelligenza e un'ottima capacità di raziocinio.Amava molto leggere libri,spesso di carattere storico e filosofico,e fermarsi sotto l'ombra di una quercia secolare nel giardino dell'orfanotrofio a riflettere sulla vita e su tutte le implicazioni che essa concerneva.Nessuno sapeva mai bene cosa gli passasse per la testa,proprio a causa del suo gelido riserbo e della sua apparente atarassia,che spesso lo rendevano soggetto all'odio dei suoi coetanei e all'invidia dei suoi superiori.Tutto sommato,Kaito,ebbe un'infanzia discreta,almeno a suo dire,con tanto di amici e di belle esperienze,poichè alla fine era un ragazzo ammirato da tutti per il suo carisma e per il fascino magnetico che esercitava su tutti.Divenne molto amico di una ragazza di nome Suri Kujihama,che ben presto divenne la sua migliore amica e la sua confidente personale ed entrò in una sana competizione con un ragazzino di nome Shikami Mokumari,un aspirante marionettista che,meglio di altri,seppe stargli vicino,spinto dalla continua voglia di compararsi al suo genio e dalla grande stima che nutriva per il suo talento,e che riscosse le simpatie di Kaito che iniziò a considerarlo come un fratello mancato. A 10 anni,però,la vita di Kaito subì una svolta decisiva: un misterioso ANBU mandato direttamente dal Kazekage,giunse all'orfano trofio con la pretesa di portare Kaito con sè,a tempo indeterminato.Kaito era refrattario,ma dovette accondiscendere a tale scelta per volontà dei rettori dell'orfanotrofio che lo affidarono completamente alle mani dell'ANBU.Fu così che iniziò la seconda parte della sua vita,la fase in cui inizierà la sua ricerca continua della verità sul suo passato e sulle sue effettive origine da tempo insabbiate dietro irrisolubili misteri.Kaito fu,in un primo momento,interrogato dalla squadra ANBU di Suna,per scoprire se avesse memoria dei suoi genitori,e poi affidato alle tutele di Hatakama Harashi,un esperto Jonin,che lo prese con sè e s'incaricò d'addestrarlo nell'arte del ninjutsu per trasformarlo in uno shinobi formidabile.Fu così che Kaito passò i seguenti 3 interminabili anni sottoponendosi ad un rigidissimo addestramento con il suo nuovo senpai.Apprese come gestire il chakra e come manipolarlo,imparando persino a cimentarsi nell'alterazione fondamentale del tuono per la quale mostrava un innato portamento.La convivenza con il suo senpai,però,fu più semplice del previsto.Il nuovo sensei si dimostrò più ricettivo di quanto non lo fossero stati i suoi precettori all'interno dell'orfanotrofio,si interessò alla vita di Kaito in toto e trascorse con lui molto tempo anche dopo gli addestramenti rilassandosi in amene partite di Shogi e di scacchi.Hatakama prese con sè Kaito,portandolo con sè nella sua ampia residenza ai bordi di Suna dove ebbe per la prima volta una camera tutta per sè,e procurò al suo discepolo una camera,libri,cibo,giochi e tante altre comodità che contribuirono a farlo sentire per una prima volta a casa.Il rapporto tra i due,infatti,crebbe e si evolse fino a diventare un'intesa pressochè perfetta.Il nuovo mentore era molto aperto e comprensivo nei confronti di Kaito e passava ore a discorrere con lui degli argomenti più vari,rallegrando le loro discussioni con varie battute e aneddoti che fecero sì che Kaito lo identificasse come una figura pseudo paterna,o come una sorta di fratello,seppur non dimenticando i suoi compagni dell'orfanotrofio,per i quali continuava a nutrire un profondo affetto.Ormai tredicenne,Kaito fu costretto ad iscriversi all'accaddemia ninja di Suna con l'intento di trasformare il ninja in un campione e di consacrarlo nella pratica del Ninjutsu.Nonostante il suo carettere introverso e vago,che spesso dava di lui un'immagine astratta,alienata da ogni contesto e ambizione ordinaria,Kaito covava segretamente il sogno di diventare un ninja famoso,entrando negli ANBU di Suna e per accedere ai misteriosi archivi del Kazekage che gli consentirebbero di ricostruire il suo passato.
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