Missione 19 C - Goonies!, per ecthelion e bahamut

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ecthelion della fontana
view post Posted on 18/4/2012, 01:47     +1   -1




//scusate se vi faccio attendere, ma sto preparando anche un paio di esami//

Il verso.

Quella era la chiave. Il percorso dei ragazzini poteva essere modellizzato ovviamente come un vettore, l'entità matematica utilizzata per fare degli studi sugli spostamento o l'intensità nei campi di forze. Era uno strumento potente, perchè accorpava tre informazioni assieme: il modulo, ossia un valore numerico assegnato al oggetto assieme a direzione e verso, in grado di precisare univocamente una traiettoria del corpo o dell'entità astratta in generale.
Non aver guardato subito al verso delle impronte lo fece imbarazzare un po' poichè, impegnato a ricercare le trappole, aveva tralasciato di seguire degli elementi basilari. Tuttavia decise di non demoralizzarsi troppo, anche perchè assieme alle impronte in uscita ve ne erano alcune che lo accompagnavano ed il numero era difficilmente conteggiabile; ed il desiderio di risolvere il caso dei ragazzini dispersi il prima possibile, senza tralasciare in maniera superficiale alcun possibile risvolto lo spingevano a continuare nell'avanzamento per scoprire cosa o chi avesse bloccato l'avanzamento di una parte o tutti, non poteva saperlo, i coraggiosi infilatisi nel cunicolo di destra.
Avrebbe voluto conoscere qualcosa di più sul loro spostamento, se non i numeri almeno la velocità, ma le tracce erano troppo confuse e lievi e le sue conoscenze limitate per permettergli di capire se stessero camminando o correndo, verso o lontano da qualcosa o qualcuno.
Avrebbe continuato ad avanzare, illuminato dalla torcia elettrica quando il sottosuolo tremò portando paura nell'animo del ragazzo. Polvere e sabbia scendeva dal soffitto infilandosi fra i capelli e depositandosi sulle vesti esotiche, acquistate a Kumo. I puntelli lignei scricchiolavano in maniera sinistra, riuscendo tuttavia a mantenere il sostegno della volta dei cunicoli che altrimenti avrebbero seppellito il neo chunin che si rendeva conto di non essere in una bella posizione e che cominciava a chiedersi quale potesse essere l'origine di quel movimento tellurico. Una trappola attivata dai compagni oppure solo uno scherzo del destino che si faceva beffa di loro, aggredendoli con un terremoto, mentre erano "intrappolati" nel terreno? Non riuscì a decidere se proseguire nel cammino o tornare per accertarsi degli arti che la sua mente venne rapita da una illusione.
Il cono di luce della torcia spariva, fagocitato dal buio della galleria e di fronte a lui appariva uno spirito, dalle fattezze umane, femminili, come i vestiti dai colori perlacei e violetti. Solo loro riflettevano una luce che non poteva provenire da alcuna fonte, non in quella situazione. Il volto freddo in porcellana e ghiaccio, simile alla statua del torneo chunin lo guardava senza poter svelare una minima impressione. Era bella, nella sua delicatezza ma al contempo inquietante, troppo.
Squadrò il ragazzo e parlò, facendosi portatrice del messaggio di un Dio unico e potente, fautore di un mondo nuovo, e tanto magnanimo da donare la possibilità a degli eletti, tredici, di esprimere un desiderio, qualunque esso fosse. Non esisteva nulla di impossibile a quella divinità di cui lei era portavoce. Poi scomparve, com'era venuta, lasciandosi alle spalle un monito: pregare per sperare di essere fra i fortunati che avrebbero potuto mutare il loro destino secondo il proprio volere, ricevendo un glifo e recandosi al tempio appena riemerso dalle profondità telluriche nel paese della Cascate. Non era una apparizione da poco e lasciò turbato il ragazzo che mai si sarebbe aspettato qualcosa del genere, lì, in quella situazione. Era successo solo a lui, oppure anche Hiro era stato contattato dalla strana ancella? Lo avrebbe chiesto poi e per certo ne avrebbe parlato nel rapporto al kazekage di fine missione. Ma ora, la sete di poter far avverare qualunque cosa si stava impossessando di lui.
Molte le cose che avrebbe voluto. Alcune più umane, quali la possibilità di incontrare il nonno, scomparso prima della sua nascita e conosciuto solo attraverso il diario; ma anche desiderio di fama ed onore, per elevare il nome di Suna e del suo clan fino ai confini delle terre conosciute ed ultimo, ma non meno importante, anzi, la cosa che lo faceva smaniare di più, un controllo totale sul caso, le redini dell'aleatorietà, la capacità di decidere su ogni cosa, anche la più banale senza correre il rischio di sbagliare. Sarebbe stato lui il tassello che abbatteva l'ostacolo ultimo della scienza: il caso.
Puntò in avanti la luce della torcia mentre con attenzione osservava le pareti in cerca di altri tranelli, perchè, nonostante alcune orme tornassero indietro, il chunin era deciso ad arrivare in fondo a quella galleria.

CITAZIONE
<tecnica> -Abilità nel Piazzare Trappole- (Stm: -3) [Liv 4 : 21/30] Chi possiede questa abilità riesce a piazzare trappole. Per piazzare una trappola bisogna Eludere o Sostituirsi da un attacco avversario. Per individuarle l'avversario dovrà usare questa stessa abilità o il fiuto, altrimenti verrà intrappolato nel tentativo di cercare l'avversario.La trappola ha diversi effetti, ma comunque l'attacco durante il turno successivo a quello in cui si è piazzata la trappola viene potenziato di 1/10 rispetto al totale.

La uso per cercare le trappole

Stm=142.5-3=139.5

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lepnat_vasquez
view post Posted on 22/4/2012, 14:04     +1   -1




Hiro:

L'occhio si mosse in esplorazione dei vari passaggi, cautamente. L'idea di Hiro di andarci cauto aveva ottimi fondamenti: la possibilità di trappole sul percorso era sensata, e quel cambio faceva proprio pensare male. L'occhio cominciò a dirigersi verso le altre gallerie, scrutandole. Ci vollero minuti preziosi, ma la cautela valeva bene quei minuti persi. Ovunque andasse, però, trovava gallerie a perdita d'occhio, ma nessuna traccia. Due erano intasate di macerie, le altre avevano in effetti passaggi sospetti e probabilmente trappole... ma niente che potesse controllare con la visione distorta dall'occhio di chakra.
In ogni direzione guardasse, tuttavia, le tracce degli studenti erano volatilizzate.

Daichi:
Il corridoio proseguiva a lungo, oscuro quanto prima... ma leggermente meno. Una luminosità soffusa si spandeva nel corridoio, una cosa da nulla ma sicuramente meglio del buio assoluto di poco prima. In qualche minuto il pavimento divenne un reticolato metallico, e dopo qualche passo arrivò ad una grande stanza centrale circolare, le pareti spoglie, e una luce molto smorzata proveniente da un punto in alto. La luce veniva filtrata da numerose altre grate che si succedevano sopra la sua testa, e illuminava quelle che sembravano altrettante grate sotto i suoi piedi, almeno per un paio di piani, dopodichè la luce era troppo ovattata per passare. Il suono dei suoi piedi sulla grata pareva l'unico udibile... strano posto.
 
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view post Posted on 22/4/2012, 15:59     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

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L'esplorazione delle gallerie da parte del terzo occhio del genin continuarono per parecchi minuti, purtroppo questa ricerca non riuscì ad avere risultati utili, se non l'escludere due gallerie che erano crollate. Il resto delle gallerie erano identiche, le griglie metalliche ricoprivano i pavimenti dei diversi cunicoli, ciò rendeva impossibile trovare tracce del passaggio degli studenti. In quel particolare pavimento non era possibile rilevare le impronte dei ragazzini che gli avevano condotti fino a li, dopo aver esplorato l'ultimo corridoio ed aver visto che anche quest'ultimo cunicolo proseguiva per decine di metri senza variare dai precedenti sciolse la propria tecnica.
Ci vollero una decina di secondi per riabituarsi a vedere con i propri occhi, poi comunicò a Chiisaru le informazioni ottenute dall'esplorazione, l'evocazione sembrò un pò scocciata da quella ricerca senza evidenti risultati. In effetti il ragazzo poteva capire bene la scimmia, erano dispersi chi sa dove sotto il villaggio alla ricerca degli studenti ormai da ore, senza trovare una traccia concreta su dove si trovassero se non quelle confuse impronte.
Hiro comunque apprezzava la compagnia dell'evocazione, si era dimostrata molto cordiale e amichevole anche con lui che non era il suo padrone, proprio verso il chunin era rivolto ora il pensiero del genin, si chiese dove si trovasse e se aveva avuto più fortuna di lui nel trovare qualche indizio, gli avrebbe voluto chiedere anche di quella strana visione che aveva avuto in precedenza e di cosa ne pensasse.
Daichi si era dimostrato molto arguto e sicuramente avrebbe potuto fornirgli qualche ipotesi su questo fantomatico Dio.
Hiro aveva molti dubbi circa la situazione in cui si trovava, doveva decidere il da farsi, non aveva molta scelta, doveva procedere personalmente verso uno di quei cunicoli, sperando di imboccare quello giusto che lo conducesse verso gli studenti. Il problema era su quale scegliere, come aveva visto dall'esplorazione le gallerie a parte quelle crollate erano tutte uguali e parevano continuare all'infinito, tutte sembravano sospette e ciò faceva pensare al genin la presenza di qualche trappola, la scelta purtroppo sarebbe stata del tutto casuale, frutto dell'istinto e delle sensazioni del genin.
Questo fatto non piaceva al ragazzo, odiava doversi affidare al caso per procedere, preferiva il ragionamento logico ma, quella volta sarebbe stato inutile.


Cazzo e ora quale galleria scelgo? sarebbe stato utilissimo un cane in questa situazione, magari con il suo fiuto avrebbe potuto trovare le tracce dei ragazzini... Chiisaru è una scimmia sicuramente non ha questa abilità, dopo acer visto Chiisaru e quanto possono essere utili le evocazioni durante le missioni, forse mi converrebbe anche a me stipulare un contratto con un animale, magari proprio un cane.

Il ragazzo ragionò un pò sul da farsi, forse divagando troppo su altre cose non pertinenti con la missione e il ritrovamento dei ragazzi, era inutile perdere tempo quindi scelse senza perdere altro tempo il primo corridoio a partire da sinistra. Hiro voleva essere prudente, non sapeva se in quel luogo vi fossero trappole o magari qualcuno in agguato, quindi decise di avanzare però tenendo qualche metro dietro la scimmietta così da non cadere entrambi nella stessa trappola o essere più reattivi in caso di imboscata.

Chiisaru senti, ho scelto a caso quel corridoio a sinistra, ora avanzeremo ma, vorrei che tu rimanessi qualche metro dietro, così da non cadere insieme a me in qualche trappola o eventualmente da poter intervenire a difendermi in caso di un'attacco ne miei confronti, Ti va bene come piano?

La Scimmietta annui semplicemente con il capo, elaborato il piano, rimaneva solamente segnare per terra il percorso preso. Il genin due metri prima dell'inizio delle grate fece uno schema delle gallerie segnalando le due bloccate e il percorso preso dal genin, dopo aver messo il proprio simbolo su tutte e tre le indicazioni, piantò un kunai sulla sabbia per attirare l'attenzione del compagno su quelle indicazioni e poi avanzò verso il tunnel scelto.
Quelle indicazioni così segnalate potevano essere comprese anche da un'eventuale nemico ma, non avendo avuto fino a d'ora tracce di eventuali elementi ostili decise di mettere da parte quella sua paranoia e procedere nell'esplorazione.
Di una cosa però il genin era sicura quei tunnel non erano abbandonati da anni come gli avevano detto, quindi avanzò stando attento ad eventuali trappole o presenze di qualcuno in quella zona.


CITAZIONE
<tecnica> -Abilità nel Piazzare Trappole- (Stm: -3) [Liv 4 : 21/10] "Chi possiede questa abilità riesce a piazzare trappole. Per piazzare una trappola bisogna Eludere o Sostituirsi da un attacco avversario. Per individuarle l'avversario dovrà usare questa stessa abilità o il fiuto, altrimenti verrà intrappolato nel tentativo di cercare l'avversario.La trappola ha diversi effetti, ma comunque l'attacco durante il turno successivo a quello in cui si è piazzata la trappola viene potenziato di 1/10 rispetto al totale.
Liv 6 : Infligge 5 danni al nemico
Liv 5 : Infligge 6 danni al nemico e causa status paralisi per un’azione immediatamente successiva al suo scattare, oppure infligge 9 danni.
Liv 4 : infligge 8 danni e infligge status paralisi più un altro Status per un’azione immediatamente successiva al suo scattare, oppure infligge 13 danni e uno Status a piacimento tra Urto e Taglio.

[stm: 84-3=81]

La uso per cercare trappole

//Lep potresti dirmi quante gallerie ci sono? ho segnalato nel caso arrivi Daichi dove mi trovo le due gallerie interrotte ma, non ho specificato quali nel caso tu volessi decidere quali siano quelle bloccate.
Magari adesso vengo attaccato e tutto questo ragionamento diviene inutile :)//
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 22/4/2012, 20:13     +1   -1




Il rumore sordo dei passi del genin che costanti colpivano la sabbia del terreno, rimbombava per la galleria, coprendo ogni altro più lieve suono. La luce fendeva le tenebre illuminando le pareti ad intervalli ritmici in cerca di trappole che potessero bloccare il cammino del ninja con il rischio di fargli fallire la missione e, potenzialmente, di ucciderlo, sommerso dalla sabbia nelle profondità del villaggio, in una missione livello C, il livello minimo per un chunin. Certo, era la sua prima missione di quel livello ma sapeva che da lui ci si aspettava di portare a termine missioni più difficili e per fare ciò avrebbe dovuto affinare molto le sue tecniche con la sabbia di ferro e per questo sarebbe dovuto andare alla sede del clan per un ulteriore allenamento. Inoltre, conscio delle limitate capacità offensive e difensive del giovane Chiisaru avrebbe dovuto affidarsi ai possenti pugni di Gorira, di cui aveva conosciuto l'indole irascibile e che probabilmente serbava ancora rancore per il modo in cui si erano affrontati al primo incontro. Avrebbe dovuto evocarlo e reggerne l'assalto a suon di pugni per dimostrare che era migliorato, abbastanza da poterlo sconfiggere. Ma questo in un secondo momento. Ora doveva solo pensare agli studenti da liberare ed al portare a termine la propria missione.
Continuò perciò l'avanzata, seguendo le orme confuse che indicavano la direzione ma confondevano sul verso di percorrenza, finchè la luce non colpì in lontananza una griglia metallica che emergeva dalla sabbia, proseguendo verso le tenebre più fitte ove il cono della torcia non poteva penetrare. Le tracce scomparivano da quel punto, ove il metallo rialzato superava la patina di sabbia, impedendo ai calzari di imprimere le loro impronte e depistando completamente il chnin che ora rimaneva incerto sul da farsi, sul proseguire o meno.
Rimase fermo a scrutare nelle tenebre e solo allora potè notare, con gli occhi abituati al buio che quella zona dopotutto non era oscura come i restanti cunicoli, ma una lieve radiazione luminosa permeava rischiarando, seppur minimamente l'antro. Spense la torcia per aver conferma di ciò e si decise ad avanzare, cauto, per capire quale fosse il motivo di tale profusione di luminescenza. Riaccese perciò la torcia perchè era poco saggio procedere senza illuminare il cammino e continuare la ricerca delle possibili trappole ed avanzò verso la flebile luce.
Camminò per qualche centinaia di metri e solo allora potè rendersi conto di dove si trovava: un ampio scavo, circolare; del diametro di alcuni metri, chiuso, sopra e sotto, da due grate metalliche con la stessa trama di quelle calpestate nel cunicolo. La flebile luce filtrava da sopra, attraverso numerosi piani ed altrettante griglie e si perdeva nel profondo, rimbalzando su una dozzina di inferriate, disposte metri sotto al chunin. Le pareti sembravano spoglie ma il chunin decise che avrebbe meglio controllato, alla ricerca di possibili passaggi segreti oppure di un modo per salire o scendere ad un piano differente. Avrebbe cercato ogni possibile modo per proseguire prima di arrendersi e tornare indietro, sconfitto da un vicolo cieco, che poi troppo cieco non poteva essere visto che pareva portare in superficie o comunque verso delle luci altrimenti artificiali, sintomo di civiltà e di sfruttamento recente.

CITAZIONE
<tecnica> -Abilità nel Piazzare Trappole- (Stm: -3) [Liv 4 : 21/30] Chi possiede questa abilità riesce a piazzare trappole. Per piazzare una trappola bisogna Eludere o Sostituirsi da un attacco avversario. Per individuarle l'avversario dovrà usare questa stessa abilità o il fiuto, altrimenti verrà intrappolato nel tentativo di cercare l'avversario.La trappola ha diversi effetti, ma comunque l'attacco durante il turno successivo a quello in cui si è piazzata la trappola viene potenziato di 1/10 rispetto al totale.

La uso per cercare le trappole

Stm=139.5-3=136.5

Azione morta
Stm=136.5+8=144.5

Kunai 4/6

 
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lepnat_vasquez
view post Posted on 23/4/2012, 18:48     +1   -1




L'abilità nel trovare trappole dei due li salvò ancora una volta, mostrando quello che ad un occhio meno allenato, forse anche a quello di uno studente, poteva sfuggire. Non c'erano vere e proprie trappole, ma tutte quelle grate erano costruite per aprirsi, come un canale di scarico di qualche genere. Il loro utilizzo era misterioso, ma la rivelazione piuttosto allarmante. Se non c'erano impronte che continuavano in nessuna direzione, era possibile che quello scarico si fosse aperto sotto i piedi dei malcapitati, facendoli crollare da qualche parte chissà dove sotto il villaggio.
Flebili suoni di passi, inoltre, provenivano da sopra la testa del chuunin, indicandogli una presenza di qualche tipo qualche grata più in alto. Poteva in effetti essere chiunque, ma dato lo stato di abbandono e il fatto che dopo tutto erano sotto un villaggio ninja, era probabilmente o uno studente, o il suo compagno di missione.
Poco male, perchè con un boato metallico le grate si spalancarono sotto i loro piedi, rivelando un pozzo senza fondo, inondando di luce l'intera struttura, per poi venire seguite da una pioggia di tipo davvero insolito.
Pezzi e componenti di bambole piovevano dal cielo come grandine, finendo direttamente in fondo al pozzo, una granugola pericolosa ma non letale, per i due che, preparati, avevano fatto in tempo a levarsi dalla trappola e non cadere insieme a tutto il resto senza appigli. Non sapevano per quanto le grate sarebbero rimaste in quella posizione, nè se era saggio seguire quel "pozzo"... cosa potevano fare?
 
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view post Posted on 24/4/2012, 01:35     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

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CITAZIONE
azione morta
[stm: 81+5=86]

Hiro iniziò ad avanzare tra le grate metalliche stando allerta ad ogni minimo rumore, ad ogni minimo dettaglio, cercando una vite fuori posto, un filo di nylon o semplicemente qualcosa che riflettesse in modo particolare la luce della sua torcia, ma non trovò niente del genere.
Era quasi tranquillo sull'assenza di trappole quando, qualcosa delle grate attirò la sua attenzione, non vi era una trappola ma, il modo nel quale erano state costruite attirò l'attenzione del ragazzo. Guardando più attentamente capì cosa gli sembrava fuori posto e strano, le griglie metalliche erano state ideate per aprirsi, probabilmente sarebbe bastata una leggera pressione su di esse e le grate si sarebbero aperte, se il genin non fosse stato così concentrato non si sarebbe accorto di quello strano meccanismo e sarebbe caduto chissà dove al di sotto delle grate.
Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo, era stata una saggia idea quella di avanzare prima lui e lasciare dietro Chiisaru, magari avrebbe potuto aprire una grata prima che il genin si accorgesse del pericolo, facendo precipitare la scimmietta chissà dove.


C'è mancato poco!!

Yotta Ragazzo ragiona ti sta sfuggendo qualcosa di importante!

Cosa? e comunque sensei che fine aveva fatto?

Yotta Sentito la mia mancanza hai? Dormivo ragazzo, sembrava non avessi bisogno di me è qui era troppo noioso.

Ero abituato a sentire la sua voce, è diventato piuttosto normale, prima dell'avventura nel deserto, mi sarei dato del pazzo da solo ed ora invece mi sembra normalissimo parlare con lei anche se so che non è reale, ne tantomeno normale..

Damu Ti sono mancato anche io?

Tu puoi anche sparire! Sensei cosa intendeva prima?

Yotta Ragazzo sveglia, sempre concentrato devi essere, tu cercando studenti stai, ma spariti nel nulla loro sembrano, spariti proprio in questo punto.

Cazzo è vero, non ci sono più impronte ne nessun'altra traccia, se sono passati da qui forse hanno attivato le griglie e sono precipitati qua sotto, merda!!


Hiro finalmente capì cosa poteva essere successo agli studenti, era ancora solo un'ipotesi ma, più ci pensava e più gli sembrava probabile, solo la sua abilità nel cercare trappole e stare attento ai minimi dettagli gli aveva fatto scoprire il meccanismo delle griglie, gli studenti probabilmente non se ne sarebbero accorti e visto che le impronte conducevano lì, il genin iniziò a convincersi di quello che era accaduto.
Gli studenti avevano probabilmente attivato quella particolare e involontaria trappola, il genin era convinto che quella non fosse stata concepita come trappola, aveva la sensazione che quella serie di grate metalliche avesse un'altro scopo, anche se ancora non riusciva a capire quale fosse.
Una cosa era sicura però, se come pensava i ragazzini erano caduti sotto le griglie, anche il genin avrebbe dovuto scendere in qualche modo, in fondo doveva salvargli ed il ragazzo non vedeva altro modo per farlo se non scendere li sotto.
Un boato metallico scosse il ragazzo dai suoi pensieri, le grate si aprirono improvvisamente rivelando un pozzo senza fondo, poi una strana pioggia iniziò a cadere dall'alto verso il pozzo, svelando lo scopo di quelle grate.
La stranissima pioggia o meglio grandine era composta da pezzi di bambole, il ragazzo si spostò per evitare di venire investito da quegli oggetti, se non si fosse accorto in tempo di quel meccanismo ora sarebbe stato investito da quei pezzi di bambola, probabilmente non l'avrebbero ucciso ma, preso di sorpresa avrebbe potuto essere comunque in pericolo.
Il cervello di Hiro ragionava velocemente, i ragazzini probabilmente erano li sotto dove stavano finendo tutti quei rottami, provenienti forse da qualche fabbrica manifatturiera o da qualche altro posto di cui al ragazzo non importava molto.
Doveva decidere velocemente il da farsi quella pioggia di bambole non sarebbe continuata all'infinito.


Se ho sbagliato sul funzionamento delle grate e non sono a pressione ma si aprono dietro qualche comando proveniente da sopra non sarò in grado di scendere, però potrebbe essere davvero pericoloso buttarmi nel pozzo in mezzo a quella pioggia di bambole.....
MM cosa devo fare? agire prudentemente e provare a scendere dopo che si chiudono oppure scendere ora?
No deve essere aperto a comando, questo viene utilizzato o almeno veniva utilizzato come passaggio quindi la gente doveva poter passare qua senza rischiare di cadere di sotto, se non fosse così non ci sarebbero state tutte quelle gallerie lì davanti, deve essere così, devo buttarmi nel pozzo ma, devo proteggermi sia dai detriti sia da un'eventuale caduta li sotto, voglio evitare di spiaccicarmi li sotto ma, devo agire in fretta, quei ragazzi hanno bisogno di me.


Il ragazzo finalmente aveva deciso, in breve tempo elaborò un piano che gli consentiva varie possibilità di sopravvivere senza rischiare di farsi male, almeno secondo le sue previsioni. Per prima cosa doveva pensare alla scimmietta, non era saggio che anche lei si buttasse nel pozzo, anzi era meglio se lei non lo facesse e andasse ad avvisare il padrone della situazione, così che se l'azzardo del genin si fosse rivelato sbagliato, magari Daichi avrebbe potuto soccorrerlo.
Hiro quindi si rivolse verso Chiisaru che era ancora qualche metro dietro il ragazzo e gli rivelò la sua intenzione.


Chiisaru ascolta, lo vedi quel pozzo? ho intenzione di saltarci dentro ed usare la mia sabbia per proteggermi, te dovresti tornare indietro e correre da Daichi per avvisarlo della situazione e di dove mi sono diretto ok?

La scimmietta annuì e ubbidiente corse velocemente verso il cunicolo dal quale erano venuti, Hiro la guardò allontanarsi convincendosi sempre di più dell'utilità di avere un'evocazione che poteva supportarti in qualsiasi situazione.
Hiro non aveva tempo di pensare a quello però, la grata avrebbe potuto chiudersi da un momento all'altro e rendere tutto inutile. Aveva già deciso cosa fare, doveva solo mettere in atto il suo piano, sarebbe saltato dentro il pozzo e avrebbe usato la sua sabbia per creare uno scudo che lo proteggesse dalla grandine di bambole, avrebbe utilizzato la sabbia anche per attutire l'eventuale caduta, infatti, il genin non sapeva quanto fosse profondo quel pozzo e atterrare sulla sabbia gli avrebbe sicuramente procurato meno danni che cadere sulla dura roccia o sui detriti di cui sicuramente sarebbe stato piena la fine del pozzo.
Hiro valutò altresì l'idea nel caso la situazione si facesse troppo pericolosa, di cercare di atterrare in una delle tante serie di grate che vi erano li sotto e da lì vedere come proseguire. Avrebbe valutato il tutto nei pochi secondi che gli sarebbero voluti a scendere da quel pozzo, quindi senza perdere altro tempo si lanciò nel pozzo usando le fruste di sabbia per proteggersi, aveva deciso di non usare l'armatura di sabbia per non divenire troppo pesante e avere quindi l'agilità necessaria a agire rapidamente in caso di pericolo.


CITAZIONE
<ninjutsu elementale difensiva> - Fruste di Sabbia - [Chk: 30][Def/Res: +50] “Forte del suo stretto legame con la sabbia e con il deserto stesso, lo shinobi utilizzatore, concentrando una bassa quantità di chakra nella sabbia sparsa ai suoi piedi, è in grado di creare una serie di vere e proprie lingue di sabbia. Sinuose, come serpenti veri e propri, le lingue di sabbia sferzano l’aria alle spalle del ninja e attorno a lui, pronte a proteggerlo rapidamente in caso di eventuali attacchi. Nonostante la comunione del ninja col deserto sia insita in lui dalla sua nascita, a questo livello non riesce ancora a comandare perfettamente il proprio elemento, tant’è che per aiutarsi nell’impresa, deve accompagnare le fruste di sabbia mimandone lo spostamento con il movimento delle proprie mani.
Se questa difesa viene utilizzata per proteggersi da un attacco ravvicinato, in caso di difesa riuscita, causa status accecamento calcolato su [(Totale atk nemico + Totale dif tecnica)/40].”

Per questo motivo ogni tecnica difensiva del clan, sia essa Semplice o Assuluta, ottiene un bonus pari ad 1/10 della statistica base utilizzata.

<talento Passivo> - Padronanza della Sabbia - “Ottenuto il controllo pressoché assoluto sulla sabbia, il ninja è in grado di migliorarne, in combattimento, sia le qualità offensive che quelle difensive. Grazie a questa preziosa abilità, l’efficacia di qualsiasi tecnica che utilizza la sabbia ottiene un bonus di:
LV 6: +5

[stm: 86-1,5=84,5]

 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 24/4/2012, 14:45     +1   -1




La torcia, seguita dall'occhio lesto del neo chunin spaziava in lungo ed in largo, perlustrando le pareti di quello strano antro ed analizzando con cura la grata metallica che lo sosteneva al di sopra dell'oscuro baratro potè notare una serie di cerniere che trattenevano due ante, utilizzabili come botola. Si scostò di lato per non rischiare di esercitare delle pressioni su quella struttura che poteva rivelarsi pericolosa e guardò alla griglia sopra la sua testa per capire se vi fosse una botola pure sul piano precedente. Se avesse verificato una tale ipotesi si poteva presupporre che tale astuzia poteva essere non solo una trappola bensì una via di fuga ben celata agli occhi dei profani a quei cunicoli.
Infatti potè notare, senza troppa meraviglia, come simmetricamente al pavimento su cui stava camminando, anche sul soffitto era presente una botola, identica alla prima; ma non riuscì a capire come potesse essere controllata. mentre i suoi occhi analizzavano il soffitto notò la luce muoversi ed un sordo rumore ci scatti metallici in successione. La grata sopra la sua testa e quella ai suoi piedi si aprirono improvvisamente e con esse molte altre, immergendo lo shinobi nell'eco di fastidiosi clangori metallici che rimbalzavano qua e la per i cunicoli e nella forra principale. A seguito della repentina apertura di tutti quei passaggi una pioggia di oggetti attraversò le stanze, sfilando di fronte al chunin che avendoli visti, poichè con gli occhi guardava in su, si era spostato di alcuni passi.
Non potè ben capire cosa fossero gli oggetti che gli sfrecciavano di fronte poichè troppo veloci, non fosse che uno di questi, urtato dagli altri, nel suo moto vorticoso e caotico deviò leggermente la traiettoria, colpendo il bordo della grata e rimanendo intrappolato sul piano. Finità la pioggia di detriti Daichi si avvicinò, lo raccolse dopo aver controllato fosse composto di materiale inerte e verificò si trattava di un pezzo di legno, rinforzato probabilmente con oggetti metallici all'interno visto il peso non trascurabile. Non era sicuro, ma somigliava ad un pezzo di arto di marionetta; come quella del genin con cui era andato in missione prima di affrontare il torneo chunin. La soppesò un attimo, giusto il tempo di stimarne un peso approssimativo, circa mezzo kilogrammo, e si affacciò alla botola e dopo aver accertato che non vi fossero rumori lasciò cadere il pezzo, intenzionato a calcolare, o quantomeno, stimare la distanza che lo separava dal fondo.
Nella sua testa già si abbozzavano rudimentali leggi fisiche per il calcolo dello spazio. Alla classica legge oraria del moto uniformamente accelerato s=0.5a*t² si aggiungeva la formula dell'attrito volvente Fa=0.5crρSv² che opponendosi alla velocità avrebbe trasformato il moto in un più semplice rettilineo ed uniforme. Infine, anche se marginale eccezion fatta per i tempi superiori alla decina di secondi, vi era da tenere in conto anche la propagazione del suono, di circa 340 m/s.
E mentre il cilindro ligneo sprofondava veloce, inghiottito dall'oscurità, il chunin contava, approssimativamente, i secondi che intercorrevano fra l'istante t=0 e quello in cui avrebbe sentito il tonfo sordo dell'oggetto.


1, 2, 3,...

CITAZIONE
<tecnica> -Abilità nel Piazzare Trappole- (Stm: -3) [Liv 4 : 21/30] Chi possiede questa abilità riesce a piazzare trappole. Per piazzare una trappola bisogna Eludere o Sostituirsi da un attacco avversario. Per individuarle l'avversario dovrà usare questa stessa abilità o il fiuto, altrimenti verrà intrappolato nel tentativo di cercare l'avversario.La trappola ha diversi effetti, ma comunque l'attacco durante il turno successivo a quello in cui si è piazzata la trappola viene potenziato di 1/10 rispetto al totale.

La uso per cercare di capire il meccanismo delle botole

Stm=144.5-3=141.5

Azione morta
Stm=141.5+8=149.5

Kunai 4/6

 
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lepnat_vasquez
view post Posted on 25/4/2012, 21:55     +1   -1




Proprio mentre Daichi contava, Hiro passò, avvolto in un sudario di sabbia vorticante. Non è dato sapere se uno riconobbe l'altro, ma di certo per poco il chuunin non perse il conto di fronte a quella scena spettrale: il pallidissimo genin in caduta libera.
Sei secondi dopo, si udì il tonfo dell'oggetto lanciato. Sette, il tonfo del genin, che pareva aver raggiunto il fondo poco dopo la fine della pioggia di detriti.
Di un congegno di attivazione nessuna traccia: a giudicare dalla struttura di quelle grate, pareva un sistema controllato uniformemente dall'alto. Dato che parevano richiudersi molto lentamente, probabilmente era un sistema a contrappesi o qualcosa di simile. Di fatto, se non si fosse sbrigato, non sarebbe riuscito a raggiungere il fondo del pozzo in tempo... ma era così importante? Forse era il caso di continuare la sua ricerca lassì...

Nel frattempo, Hiro si trovava ancora più al buio, e la fedele torcia elettrica illuminava un inquetante cimitero di marionette di ogni forma e dimensione. La caduta stessa non era stata poi così traumatica, sia perchè se l'aspettava, sia perchè i calcoli del suo più logico compagno di avventure erano corretti, e c'era un limite a quanto poteva accelerare un corpo in caduta... soprattutto un corpo molto poco aerodinamico come il suo. Anche se un ninja senza protezioni si sarebbe probabilmente fatto male, le fruste avevano funzionato piuttosto bene, procurandogli solo qualche contusione. Enormi teste dall'aria semi-umana stavano a fianco a montagne di braccia e gambe, torsi contorti in posizioni giustamente innaturali creavano avvallamenti e collinette. Ce ne erano abbastanza da riempire completamente il pozzo... e tuttavia, considerato il numero di marionettisti di Suna, parevano ancora poche. La torcia illuminava alcune pareti della sala, confermando che aveva le stesse dimensioni del pozzo da cui era caduto.
Mentre continuava così la sua ispezione, un movimento improvviso attraversò il raggio della torcia, seguito da sinistri ticchettii. Non era solo là sotto.
 
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view post Posted on 26/4/2012, 19:28     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

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//Un saluto dall’aeroporto di Roma :D visto che ho 4 ore di attesa prima che parta il mio aereo passo il mio tempo preparando il mio post ;)//

Hiro saltò nel pozzo proteggendosi grazie alla propria sabbia, le fruste di sabbia si muovevano velocemente cercando di evitare che i detriti e i pezzi di marionette colpissero il padrone. Durante la discesa il genin si preoccupava di controllare eventuali pericoli e verificare, per ogni livello di grate, se vi era qualcosa di interessante. Quel qualcosa di interessante il ragazzo lo vide subito, un livello sotto dal quale il sunese era saltato nel pozzo, vide il suo compagno di missione Daichi, per quel poco che vide lui stava osservando la discesa di quei pezzi di bambole, Hiro non fece in tempo a dire niente, ne tantomeno riuscì a vedere se il chunin l’avesse visto che era già oltre quel piano continuando la sua caduta.
Quella piccola distrazione influì anche sulla sua difesa di sabbia, un pezzo di marionetta, precisamente una testa andò a sbattere nella spalla del genin, per fortuna quel colpo, non causò danni considerevoli a parte un piccolo livido dovuto all’impatto.


Dannazione!! Devo rimanere concentrato.

Yotta Sempre concentrato devi essere, giovane genin, altrimenti vedi cosa succede.

Si sensei, me ne sono accorto

Hiro sentì un rumore poco più sotto di lui, il rumore era chiaro, i detriti stavano schiantandosi a terra, il ragazzo fece appena in tempo a spostare parte della sua sabbia sotto i suoi piedi che anche lui toccò il pavimento. La sabbia era riuscita nel suo scopo, il piano del genin seppur approssimativo aveva funzionato, il ragazzo ne era uscito praticamente incolume, aveva qualche piccola contusione ma niente di importante per fortuna.
Il ragazzo sapeva che l’idea era un azzarda, forse un po’ pazza, ma non gli dispiaceva utilizzare quelle soluzione di tanto in tanto, se secondo il suo ragionamento e la sua logica i rischi, come in quel caso, non erano elevati, nonostante tutto però, tirò un sospiro di sollievo per essere ancora sano e salvo.
Dopo essersi ripreso, la prima cosa che il genin fece fu tentare di chiamare Daichi, sperando di non essere sceso troppo in profondità perché il compagno potesse sentirlo.


Daichi mi senti?

Nel mentre che il ragazzo aspettava di sentire la risposta del chunin, sperando che l’avrebbe sentita presto, Hiro puntò la propria torcia intorno a se per verificare dove fosse finito, il luogo dove si trovava era ancora più buio di prima, l’effetto di quel buio unito a ciò che stava illuminando la sua torcia, rendeva quel posto parecchio inquietante. Si trovava in un cimitero, già quella semplice parola bastava a far capire quanto quel luogo fosse lugubre, pezzi di marionette e varie bambole riempivano quel luogo, il pozzo grande quanto la sala dalla quale il ragazzo era saltato, era ricoperto di arti, busti, teste e qualche vecchia arma, le quali tempo prima costituivano delle marionette, temibili armi del clan dei Burattinai, ora invece erano state abbandonate in quel luogo.
I pezzi di marionetta avevano varie forme e dimensioni, andavano dai semplici pezzi di legno o metallo fino a pezzi le cui somiglianze con il corpo umano erano davvero realistiche, queste ultime erano quelle che inquietavano di più il genin, quando il ragazzo le osservava aveva la sensazione di trovarsi in un vero cimitero e non in uno di marionette, trovarsi in un cimitero non spaventava il sunese, ma il fatto che quei pezzi così somiglianti ad un essere umano erano in piena vista anziché seppellite come normalmente dovevano essere lo mise a disaggio per qualche istante.
Passato lo shock iniziale, il cervello del genin iniziò ad elaborare quello che vedeva, cercando qualche traccia o indicazione che gli studenti fossero passati di là o meglio caduti in quel pozzo, ma a parte i componenti delle bambole non sembrava ci fosse nient’altro.
Una cosa attirò i pensieri del genin, anche se molti quei pezzi di marionetta non erano di certo sufficienti a coprire tutti i marionettisti del suo villaggio, le conclusioni a cui giunse il ragazzo furono tre:
la prima idea fu che quel pozzo fosse stato utilizzato da poco tempo, magari perché la discarica precedente era divenuta piena, la seconda idea fu che quel pozzo venisse utilizzato solo da qualche frangia del clan dei Burattinai, mentre la terza ipotesi era ricollegata a quell’antico simbolo che aveva visto in precedenza, quello del gruppo segreto che precedeva la fondazione degli anbu, magari quel gruppo nono era scomparso del tutto e qualche suo membro controllava le marionette, quell’ipotesi era la più azzardata ma, il genin decise di tenerla in considerazione.
Un’altra strana idea iniziò ad affacciarsi nella sua mente ma, il sunese la accantonò subito, non voleva considerarla per il momento, sperava con tutto il cuore che non fosse così.
Fare tutte quelle ipotesi piaceva al ragazzo, il mistero lo affascinava, era curioso per natura e quel luogo era così ricco di segreti e misteri che il genin non poteva fare a meno di fare ipotesi o fantasticare sull’utilizzo di quel luogo o chi lo utilizzava ancora dopo tutto questo tempo tenendo all’oscuro l’ufficio del kage, ora però non era il tempo dell’esplorazione archeologica di quel luogo, aveva una missione da svolgere e sei ragazzini da ritrovare.
Ad un tratto qualcosa attraversò il raggio della torcia, fu un istante ma non sfuggì al genin, forse urlare al compagno non era stata un’idea così furba, aveva attirato l’attenzione su di se. Hiro non sapeva ancora chi o che cosa fosse, ma di una cosa era certo non era solo in quel luogo. Il rumore che sentì subito dopo glielo confermò, un ticchettio metallico, il rumore di qualche ingranaggio o meccanismo che si muoveva, quel rumore fece venire in mente al ragazzo un’idea piuttosto concreta e realistica di che cosa fosse ciò che aveva visto e sentito.
Forse il collegamento era stato così semplice per il luogo in cui si trovava, ma il ragazzo era quasi certo di cosa avesse intravvisto, era una marionetta, una ancora attiva. Quel fatto se corretto diede subito un’altra indicazione al genin, se vi era una marionetta ancora in funzione, vi era anche qualcuno nelle vicinanze che la stava controllando.


A meno che uno studente non sia stato talmente stupido da indossare alcuni pezzi e andare in giro facendo finta di essere una marionetta, ho quasi la certezza che c’è qualcun altro oltre a noi e gli studenti.

Damu Dici?

Si dai non possono essere così incoscienti, sono dispersi da più di 50 ore, non possono essere talmente stupidi che stanno ancora giocando anziché tentare di uscire per tornare dalle loro famiglie.

Yotta Be ragazzo sbaglio o si sono spinti così lontano solo per gioco?

Si è vero, ma non credo che…. Ok meglio tenerlo in considerazione, forse possono arrivare ad un tale livello di stupidità.
Meglio tentare di chiamarli a voce alta per vedere se sono loro o magari qualcuno di non ostile, nel caso non mi rispondesse dovrò prepararmi a combattere


Chi è là? Chiunque sia e meglio che mi risponda, altrimenti sarò costretto ad attaccare.

Il genin cercò di usare un tono intimidatorio, se fossero stati i ragazzini avrebbero sicuramente risposto per timore di venire attaccati, in caso contrario avrebbe scoperto le intenzioni dello sconosciuto che manovrava la marionetta. L’intenzione del genin comunque non era quella di attaccare, almeno non per primo, non voleva commettere l’errore di attaccare uno studente che per qualche motivo non avesse risposto a quell’avvertimento.
Appena terminò di parlare il ragazzo iniziò a svolgere le prime fasi del piano che aveva elaborato nei pochi istanti passati dalla comparsa di quello sconosciuto.
Hiro aveva preso la sua decisione in pochi istanti, spense la sua torcia e si spostò verso la parete più vicina, in modo da trarre anche lui vantaggio dall’oscurità di quel luogo come sembrava stesse facendo lo sconosciuto, il genin poi chiuse gli occhi e attivò il suo terzo occhio che mandò in esplorazione alla ricerca dello sconosciuto.
Hiro rimase in allerta pronto a richiamare a se la propria sabbia che avrebbe aderito completamente al suo corpo come una seconda pelle, l’armatura di sabbia prima delle sue difese, dalla sua avventura nel deserto era diventata anch’essa bianca come tutta la sabbia che utilizzava, quell’incontro con Suna l’aveva trasformato in un ninja davvero particolare.
Dopo di che in caso di attacco avrebbe attivato anche la sua difesa completa, un involucro di sabbia vorticante lo avrebbe ricoperto il genin prendendo la forma di una sfera, quella era la sua difesa assoluta la più forte del suo clan o almeno era la più forte che Hiro riusciva a eseguire.

Il piano era delineato ed il genin era pronto a tutto, non sapeva se il terzo occhio in quelle condizioni di visibilità quasi nulla sarebbe servito a qualcosa, ma tentare non gli costava nulla, il terzo occhio iniziò a vagare per la stanza alla ricerca di chiunque si trovasse in quel luogo.

CITAZIONE
Terzo occhio
Grandi maestri di difesa, i componenti di questo clan utilizzano la sabbia nei modi più svariati per proteggere l’incolumità dei propri compagni, nonché la propria. Tecniche di difesa a 360 gradi che in molti casi, coprono l’intera area attorno al corpo di chi le attua, dando vita a quelle che nel clan vengono definite Zettai bōgyo no Jutsu, Tecniche di Difesa Assoluta. In questo genere di tecniche, lo shinobi si racchiude in uno scudo di sabbia che non ha alcun collegamento con l’esterno, causando perciò l’impossibilità di attaccare efficacemente poiché l’assalto stesso sarebbe portato “al buio”, senza sapere quale sia esattamente la posizione del proprio avversario.
Per sopperire questo punto debole, i membri del clan hanno escogitato un piccolo stratagemma. Sfruttando il loro legame con la sabbia, gli shinobi del clan plasmano il loro elemento fino a formare un vero e proprio occhio di sabbia collegato, grazie ad un apporto continuo di chakra, direttamente al nervo ottico di uno degli occhi dell’utilizzatore che sarà costretto a tenere l’occhio in questione forzatamente chiuso. Grazie a questo accorgimento, al modico costo di [Chk: 30 a turno] e senza sprecare azione alcuna, il membro del clan che utilizza la Zettai bōgyo no Jutsu, avrà un collegamento con l’esterno tale da consentirgli d’attaccare il proprio avversario senza doversi scoprire.
Oltre a questa particolare applicazione, causa per cui il Terzo Occhio è stato creato, quest’astuzia può essere usata anche per esplorare l’ambiente circostante lo scontro e come aiuto nello scovare ninja nascosti. Infatti, se esso è attivo, l’abilità Nascondersi del nemico diminuirà di 1 lv.

[stm: 84,5 -1,5=83]

azione morta
[stm:83 + 5=88]

//Lep questo tuo post mi è piaciuto ;)
Primo perché il momento in cui il mio cadaverico pg compare davanti agli occhi di Daichi mi ha fatto pisciare dalle risate perché mi sono immaginato la scena dal punto di vista di Daichi, sono curioso se l’imperturbabile e calcolatore chunin sarà almeno un pochino scosso o sorpreso da quell’apparizione;
Secondo perché il tuo post è ricco di mistero, cosa che mi intriga parecchio, come il mio pg sono molto curioso, e non vedo l’ora di leggere cos’altro ti inventerai.
Hiro intanto si è preparato ad ogni evenienza o almeno così crede.//
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 26/4/2012, 20:50     +1   -1




//Lep, 6 secondi sono circa 150 metri; Baha, il tuo pg è sopravvissuto ad una caduta di 200 metri praticamente, sono più stupito per questo che per altre cose
Edit, scusa Lep, ma non avevo sistemato i numeri della stm e visto che c'ero ho tolto due errori di battitura//

...3, 4...

Il pezzo di legno non aveva toccato ancora il fondo, anzi, il rumore non era ancora risalito a conferma di un tale evento fisico, ma una cosa turbò il chunin che vicino alla botola attendeva l'eco della caduta per poter dare un numero alla distanza che lo separava dal fondo della foiba.
Visto da sotto, avvolto nelle tenebre che fendeva velocemente, pareva un grosso blocco di sabbia compatta che, staccatosi dall'alto, precipitava verso il fondo, ma solo quando fu alla stessa altezza riuscì a carpire, per un attimo una immagine di ciò che conteneva quel bozzolo di rena. Non poteva non essere lui: Hiro, il genin, suo compagno di missione, probabilmente l'unico albino di Sunagakure no Sato e riconoscibile proprio grazie a questa caratteristica esteriore molto, troppo, singolare. Stava precipitando come tutti quei pezzi di legno, ma non sembrava troppo preoccupato. Non un urlo accompagnava la sua discesa nelle viscere del villaggio, nella profondità del deserto.
E quando il cervello elaborò l'immagine appena carpita dagli occhi, era già troppo tardi per poter bloccare il ragazzino, ormai fuori dalla visuale dello shinobi più anziano. Era forse caduto nella trappola perchè poco accorto? Oppure aveva scelto di propria volontà di gettarsi sprovvedutamente nel precipizio? Comunque il bozzolo di sabbia già dimostrava che, qualunque fosse stata la causa di quella candida epifania, il ragazzo aveva adottato una buona strategia per scampare ai traumi della caduta da una tale altezza; e certamente Chiisaru avrebbe dovuto spiegargli per filo e per segno, giustificandoli per bene, tutti movimenti compiuti e le motivazioni di quel "volo".


...5, 6, TONC

Tutto quel pensare stava per fargli perdere il conto, ma fortunatamente il suo braccio continuava a scandire preciso il tempo mentre una parte di cervello implementava il conteggio delle oscillazioni dell'arto in maniera quasi automatica con l'unico vincolo di fermarsi quando fosse stato udito il rumore sordo e cupo di un tonfo. Subito dopo un altro rumore, più grave, risalì il pozzo, annunziando al chunin che anche la discesa del compagno era terminata. Allora l'abilità matematica del ninja gli permise di elaborare un semplice sistema che gli fornisse, abbastanza velocemente, la profondità del pozzo. Sostituì un paio di variabili da una formula all'altra, raccolse, divise, semplificò ed alla fine dovette fare solo un paio di moltiplicazioni. Assunse arbitrariamente il valore di cr, coefficiente di attrito, pari a 0,8, la densità dell'aria 1,2 kg/m³, il peso del corpo 0,5 kg e la sua superficie 0,1 m².
Alla fine dei conti, considerando anche la propagazione del suono, otteneva un dislivello di circa 150 m, anche se la misura era suscettibile di errore, non trascurabile, poichè calcolata abbastanza a spanne, ma per il momento non poteva modellizzare in altro modo quell'evento fisico. Sarebbe voluto scendere anche lui, soprattutto per constatare lo stato di salute del compagno, ma non era saggio rischiare di rimanere intrappolati, entrambi, nel fondo di quel pozzo e soprattutto la sua sabbia di ferro non si prestava altrettanto bene a fargli da cuscino come invece aveva provato a fare Hiro. Cozzare con i trucioli metallici sarebbe valso al chunin numerosi tagli e graffi e Daichi avrebbe evitato tali seccature; così optò per un approccio meno deciso. Aveva postulato, assumendoli sufficientemente intelligenti, che se gli studenti fossero caduti nella botola non avrebbero atteso di giungere fino al fondo ma avrebbero provato a terminare la discesa il prima possibile, magari urtandosi l'un l'altro per fermarsi in una delle tante grate che lo separavano dal fondo.
Spannometricamente pensò fosse necessario circa un secondo per capire cosa stava succedendo, quali conseguenze si stavano rischiando e per elaborare un piano per evitare la caduta, come colpirsi a vicenda per deviare vicendevolmente la propria traiettoria. Così calcolò che i ragazzini si trovassero almeno fra i dieci ed i venti metri più sotto, ovvero ad un secondo, un secondo virgola tre di tempo di caduta da lui, e poichè quel piano gli pareva un vicolo cieco decise di scendere più in basso, sfruttando il tempo che le botole gli concedevano ancora, poichè sembrava che la loro richiusura fosse abbastanza lenta permettergli almeno una dozzina di metri di discesa. Prese una breve rincorsa, in modo da avere una minima componente di moto orizzontale e si tuffò nel buco della grata, intenzionato a scendere di 3 piani. A quel punto un avvitamento del corpo, unito alla velocità gli permise di deviare la traiettoria del moto portandolo lontano dalla botola, di nuovo con i piedi ancorati ad un solido sostegno.
Per prima cosa accese la luce ed iniziò a scrutarsi attorno per controllare non vi fosse alcun pericolo e nessuna trappola nelle vicinanze ed, assicuratosi di ciò, avrebbe eventualmente evocato di nuovo la scimmietta per avere un ragguaglio della situazione e capire cos'era successo in alto, sopra la sua testa.

CITAZIONE
<tecnica> -Abilità nel Piazzare Trappole- (Stm: -3) [Liv 4 : 21/30] Chi possiede questa abilità riesce a piazzare trappole. Per piazzare una trappola bisogna Eludere o Sostituirsi da un attacco avversario. Per individuarle l'avversario dovrà usare questa stessa abilità o il fiuto, altrimenti verrà intrappolato nel tentativo di cercare l'avversario.La trappola ha diversi effetti, ma comunque l'attacco durante il turno successivo a quello in cui si è piazzata la trappola viene potenziato di 1/10 rispetto al totale.

La uso per cercare le trappole sul nuovo piano in cui sono arrivato

Stm=149.5-3=146.5

Azione morta
Stm=146.5+8=154.5

Kunai 4/6



Edited by ecthelion della fontana - 26/4/2012, 23:52
 
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lepnat_vasquez
view post Posted on 27/4/2012, 15:53     +1   -1




//chiarito//

Hiro:
Il movimento nell'ombra poteva come non poteva essere una marionetta... e come aveva giustamente speculato il giovane ninja, se c'era una marionetta, c'era un marionettista. L'occhio di sabbia si alzò su quel paesaggio spettrale, guidato a malapena dalla luce puntata del genin. Avere un terzo occhio non assicurava vederci al buio, e non pareva dare grossi risultati... finchè, nella visuale dell'occhio fluttuante non apparve un piccolo punto rosso.
Un attimo dopo, la visuale esplodeva, mentre un rumore metallico si udiva dov'era sparito l'occhio stesso. Qualcuno lo doveva aver distrutto: non un comportamento molto pacifico, e di certo non stavano "venendo fuori"
Fu con un soffio di ritardo, anche causa l'attacco al suo esploratore di sabbia, che il ninja si accorse del kunai che gli si stava per infilare nella schiena, lanciato dalle ombre, in una direzione completamente diversa da quella dell'attacco all'occhio.
Le grate sopra la sua testa, nel frattempo, si stavano chiudendo, schermando la luce dall'alto. Mentre prima era solo ciò che lo circondava, al buio, presto lui stesso si sarebbe trovato completamente al buio, e in compagnia di non si sa bene cosa.


//attacco a distanza, for 200//

Daichi:
la caduta librata del chuunin calcolatore avvenne senza alcun intoppo. Mentre dal basso si udiva il lontano tonfo del genin dall'aspetto spettrale, lui arrivava su una grata quattro piani più in basso, quasi al buio. Man mano che scendeva, notava meno tunnel ai vari piani, e sempre più rovinati. Dovevano essere le catacombe dei fondatori del villaggio, o prima ancora che il villaggio esistesse come tale. Non si sa se per caso o per fortuna, il piano a cui era arrivato aveva un solo tunnel, e quel tunnel era solo per breve coperto dalla solita griglia. Poco più avanti il solito pavimento in terra sabbiosa ricominciava, mostrando numerose impronte, peraltro fresche e dirette verso le sue profondità.
Alle sue spalle il suo compagno lo chiamava, distante e ovattato, ma qui la pista era ricomparsa, e fresca: che fare?


Edited by lepnat_vasquez - 29/4/2012, 13:55
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 29/4/2012, 18:48     +1   -1




I pochi calcoli fatti da Daichi risultarono corretti. Senza alcuna difficoltà atterrò sulla piattaforma alcuni piani più in basso. L'esperienza maturata nelle varie missioni e la prestanza fisica, acuita nel torneo di Kumo e con il viaggio di ritorno, gli permisero di toccare il pavimento senza il minimo graffio o scalfitura; lontano da trappole o meccanismi stravaganti che avrebbero potuto colpirlo nell'unico momento in cui risultava meno difeso e più inerme. Non accadde nulla eccezion fatta per la voce del compagno che risaliva il pozzo ma ovattata dalla distanza e disturbata dall'eco sulle pareti non permetteva di capire distintamente le parole e con esse il messaggio trasportato, impossibile da recepire per lo shinobi più vecchio.
Il ragazzino nonostante la caduta non era morto ed il tono, assieme alla cadenza con cui parevano essere state pronunciate le parole , svelava anche che non aveva riportato ferite troppo gravi o che riusciva comunque a gestirle senza affanni respiratori o urla di dolore; cosa assai difficile per un genin. Le botole continuavano a salire, perpetuando il processo di chiusura già iniziato alcuni secondi prima e la possibilità di raggiungere il fondo attraverso quelle aperture pareva ormai essere sfumata. Il chunin aveva perso troppo tempo per decidere ed ora lui ed il compagno erano rimasti separati.
Decise perciò, poichè era relativamente al sicuro di evocare il fido compagno Ciisaru per capire le motivazioni della separazione di genin ed evocazione. Daichi si ferì l'indice con la lama di uno degli shuriken che conservava nelle tasche dell'uniforme e lesto compose i cinque sigilli necessari alla tecnica che voleva utilizzare. Poggiò il dito ferito sul terreno ed in quel momento in una nube di fumo apparve la scimmietta, reggendo due kunai fra le mani e spaesata per il teletrasporto. Lesto il chunin iniziò l'interrogtorio, se così lo si può definire.


Daichi: Chii, tutto bene? Ho visto Hiro cadere, proprio a poche spanne da me, intabarrato di sabbia, una dozzina di secondi fa. Che è successo? Perchè vi siete separati?

Il primate, porse indietro i kunai al padrone, ansimando per il veloce scatto, compiuto per ordine del genin, cui era stato affidato ed il cui comportamento ora doveva giustificare.

Chiisaru: Si è gettato di sua spontanea volontà. Eravamo in un incrocio di cunicoli, ma nessuna galleria conteneva tracce dei ragazzi. La grata ci impediva di definire bene i percorso degli studenti ed Hiro ha deciso di gettarsi giù, protetto dalla sabbia. E' un ragazzino in gamba.
Io invece sono tornato indietro ad avvisarti. Ho visto i kunai e li ho raccolti ma prima d raggiungerti mi hai trasportato qui.


Non vi era nulla che potesse preoccupare il chunin in quella situazione e così, rassicurato, capì che non era indispensabile raggiungere il compagno per tirarlo fuori dai guai. Rinfoderò le armi, completando il set e si decise ad imboccare il cunicolo. Mentre volgeva le spalle alla grata, con il leale compagno aggrappato al bicipite destro, notò che la griglia scopariva pochi metri più avanti e comparivano delle impronte definite e recenti.La sua idea stava avendo discreti risultati: aveva ritrovato la pista; o forse era differente? Solo avanzando lo avrebbe scoperto.
Nel contempo, conscio dell'impossibilità di comunicare con il compagno, complici la distanza ed i numerosi ostacoli, penso di inviargli un segnale non legato all'udito ma a tutt'altro senso. Compose rapido un paio di sigilli mentre il primate, che conosceva quella mossa, scendeva a terra per sicurezza. Fra le due grate, da cui erano appena scesi, si creò una potente differenza di potenziale e ne scaturì una folgore azzurrina che illuminò il piano. Poteva sembrare una mossa inutile ed azzardata, addirittura pericolosa se fossero stati a contatto con il conduttore; ma sebbene non lo avesse stampato nell'impronta del piede quella era una saetta bell'e buona e Daichi voleva far capire al compagno che stava scegliendo di imboccare un tunnel e che quindi non sarebbe sceso attraverso le botole ormai chiuse, lasciando Hiro da solo: si fidava di lui.

CITAZIONE
<tecnica> -Tecnica del richiamo- (Chk: 40) "Il ninja si procura volontariamente una piccola ferita. Il sangue che ne sgorga è il sacrificio richiesto per attivare il legame con il contratto firmato, e la composizione di diversi sigilli permette di evocare le creature più disparate, sempre più potenti ad ogni grado ninja superiore a quello di Genin. Poggiata la mano a terra, la creatura evocata potrà agire seguendo le direttive dell'evocatore."

Stm=154.5-2=152.5

Kunai 6/6

<ninjutsu elementale> -Raiton: Lampo minore- (Chk: 65/80)(Def/Res: +75/85) "Il ninja diffonde il proprio chakra elementale nell'atmosfera per creare un piccolissimo fulmine che si abbatta sul terreno per intercettare un attacco. In caso di un attacco ravvicinato con armi, l'avversario subirà un punto danno e due punti ferita da paralisi, mentre se l'attacco è ravvicinato senza armi subirà solo un punto ferita da paralisi. Se questa tecnica viene utilizzata per difendere un attacco a vasto raggio, subirà un malus di 20."

La uso per puro fine di gdr

Stm=152.5-4=148.5

//La tecnica Daichi la usa appunto perchè spera Hiro possa capire il significato del fulmine, ma sottosotto io, ecth, provo pure ad illuminarti la situazione.
ps, ricorda che sabbia difende x2 sul raiton, dovresti sopravvivere anche se ti facessi un attacco di fulmine a piena potenza//
 
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view post Posted on 29/4/2012, 22:43     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

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L'esplorazione dell'area da parte del terzo occhio proseguiva, ma a causa del buio il ragazzo non stava ottenendo grandi risultati, a dir la verità l'idea del ragazzo era stato un completo fallimento, il genin riusciva a vedere ben poco a causa della scarsa luminosità, nonostante tutto continuò imperterrito a mandare in esplorazione l'occhio, forse sperava di imbattersi per puro caso nello sconosciuto e scoprire così chi si nascondeva in quel luogo.
Nessuno aveva risposto al messaggio intimidatorio del ragazzo, era convinto che avrebbe ottenuto qualche risultato in uno dei due modi ed invece niente di niente, il ragazzo si sentì piuttosto frustato ma continuò ad esplorare la zona.
L'occhio continuò a vagare senza sosta nella sala buia, seguiva testardamente gli ordini del proprio padrone sperando in qualche risultato. Improvvisamente avvistò un puntino rosso e poi il ragazzo non vide più niente, l'occhio era stato distrutto e dove prima si trovava l'occhio, vi fu una sorta di esplosione e di nuovo quel ticchettio metallico che il genin attribuiva a una marionetta. La distruzione del globo di sabbia significava che chiunque fosse lì non aveva intenzioni pacifiche, Hiro riprese a guardare con i propri occhi e subito dopo avvertì un pericolo imminente, un kunai era stato scagliato a grande velocità contro di lui, il genin chiamò a se immediatamente la propria sabbia facendola aderire al proprio corpo creando così la sua armatura di sabbia.
Subito dopo, come aveva fatto in precedenza per proteggersi dai pezzi di bambola e dalla caduta, controllò la propria sabbia in modo da creare delle fruste che bloccarono senza troppi problemi il kunai.


CITAZIONE
<attivazione> - Armatura di Sabbia - [Chk: 40/70/100/130 a turno][Def/Res: +35/+50/+65/+80][Dalla sua attivazione deve essere mantenuta per 2 minimo turni][Richiede l’utilizzo di “Trasportare la Sabbia”] “E’ la difesa principale del clan del Controllo della Sabbia, signori e fratelli del deserto. Utilizzando un concetto estremamente semplice ed efficace essi riescono, attraverso questa tecnica all’apparenza banale, a rafforzare la loro già più che decantata difesa, resa celebre al punto da ricevere il nominativo Zettai bōgyo. Facendo fuoriuscire parte della sabbia contenuta all’interno del suo speciale contenitore, il manipolatore del deserto fa si che la polvere dorata ricopra il suo intero corpo aderendo alla perfezione sulla sua pelle, creando una vera a propria armatura, invisibile agli occhi. Questa “seconda pelle” garantisce un buon aiuto in tutti i tipi di difesa (anche dalle genjutsu), tuttavia ha il grande difetto di rallentare drasticamente i movimenti dell’utilizzatore, che subirà un malus a Vel pari a 10/30/50/70. Se durante il periodo di mantenimento dell’armatura, il ninja utilizzatore dovesse essere malauguratamente colpito da una ninjutsu elementale di tipo Suiton, tale malus subirebbe un raddoppiamento, così come il chakra necessario al mantenimento dell’armatura stessa che, a causa dell’acqua che impregna la sabbia, richiederebbe uno sforzo maggiore. Il malus provocato dall'attacco Suiton, durerà fino alla fine del turno seguente.
Durante l'utilizzo dell’Armatura di Sabbia, ogni Taijutsu semplice si converte in una Ninjutsu elementale ravvicinata d’elemento Sabbia (sostituire, nella tecnica scelta, il parametro Frz con la propria Int e moltiplicare *20 il costo in stm per avere il totale in chk) causando sia Status Urto che Status Accecamento, poiché lo scontro con il corpo del nemico provoca un lieve sfaldamento dell’armatura, origine di una piccola, ma fastidiosa, nube di sabbia. Inoltre, finchè l'armatura è attiva, l'assorbimento verrà calcolato su [Def o Res/4].”

Per questo motivo ogni tecnica difensiva del clan, sia essa Semplice o Assuluta, ottiene un bonus pari ad 1/10 della statistica base utilizzata.

Trasportare la sabbia
Per assicurarsi un minimo di costante supporto da parte del loro elemento, i membri del clan del Controllo della Sabbia hanno escogitato un metodo semplice ed efficace per avere la sabbia sempre con sé. Sfruttando il loro innato legame con il deserto, essi imprimono parte del loro chakra nella quantità di sabbia necessaria per creare un contenitore adatto allo scopo di contenere la dose di polvere dorata utile almeno per la loro difesa personale.
La forma di tale contenitore è personale e varia da shinobi a shinobi, tuttavia non è raro incontrare membri del Clan del Controllo della Sabbia con una giara sulla schiena, in onore probabilmente delle proprie origini: d’altronde il palazzo del Kazekage stesso possiede questa sinuosa forma.
Perchè i granelli di sabbia restino uniti tra loro assicurando la funzionalità del recipiente, serve un continuo apporto di chakra, perciò mantenere intatto il recipiente di sabbia costa [Chk: 10/20/30/40 a turno]. Altresì, grazie alla sabbia in esso contenuta, garantisce un lieve apporto alla difesa data dall’Armatura di Sabbia pari a 20/35/50/65.

<ninjutsu elementale difensiva> - Fruste di Sabbia - [Chk: 30][Def/Res: +50] “Forte del suo stretto legame con la sabbia e con il deserto stesso, lo shinobi utilizzatore, concentrando una bassa quantità di chakra nella sabbia sparsa ai suoi piedi, è in grado di creare una serie di vere e proprie lingue di sabbia. Sinuose, come serpenti veri e propri, le lingue di sabbia sferzano l’aria alle spalle del ninja e attorno a lui, pronte a proteggerlo rapidamente in caso di eventuali attacchi. Nonostante la comunione del ninja col deserto sia insita in lui dalla sua nascita, a questo livello non riesce ancora a comandare perfettamente il proprio elemento, tant’è che per aiutarsi nell’impresa, deve accompagnare le fruste di sabbia mimandone lo spostamento con il movimento delle proprie mani.
Se questa difesa viene utilizzata per proteggersi da un attacco ravvicinato, in caso di difesa riuscita, causa status accecamento calcolato su [(Totale atk nemico + Totale dif tecnica)/40].”

[chk:80/20=4]
[Stm: 88-4=84]
[vel:36-10=26]
[dif: 105+10,5(bonus clan) +20(trasportare sabbia) +35(armatura) +50(tecnica) +16,5=237 difeso]

Dannato bastardo, di certo non ha pacifiche intenzioni, io a malapena riesco a vedere a qualche metro da me, mentre lui anche se ho spento la torcia e mi sono spostato riesce a vedere dove mi trovo... Cazzo non è per niente una situazione facile, ma mi ha sottovalutato, vedrai che ti farò una bella sorpresa fra poco....

Poco dopo le grate si chiusero rendendo ancora più buia la stanza e quindi diminuendo ancora di più la visibilità del ragazzo, combattere con qualcuno che rimaneva nascosto non era molto facile per il genin. In questa situazione era svantaggiato, non aveva nessuna abilità nello scovare il nemico, aveva bisogno di colmare quella lacuna, il ragazzo era consapevole di ciò e ancora una volta carpì l'importanza delle evocazioni, soprattutto di quella a cui era interessato lui avrebbero sopperito alle sue debolezze.
Ormai aveva deciso terminata la missione sarebbe andato alla ricerca del modo per firmare un contratto con i cani ma, non era quello il momento di pensarci in mezzo alla battaglia, il ragazzo aveva prestato attenzione ad ogni minimo dettaglio, anche se non vedeva il nemico Hiro sapeva indicativamente dove si trovava lo sconosciuto, o almeno dove si trovava quando l'aveva attaccato, idem per la marionetta, l'unico problema era che il nemico poteva non essere più lì ed essersi spostato subito dopo l'attacco.
Mentre esaminava la situazione qualcosa attirò la sua attenzione, sopra di se le grate si illuminarono, Hiro vide chiaramente l'elettricità scorrere su di esse, non sembrava essere un attacco, non creava nessun pericolo per il genin semmai sembrava una specie di segnale, l'immagine del fulmine tornò in mente al genin doveva essere stato il compagno a lasciare quel segnale, il chunin l'aveva visto o aveva sentito la sua voce e gli stava mandando un messaggio, doveva solo capire quale.
Nel mezzo del combattimento il genin non aveva molto tempo di ragionare sul significato di quella scarica elettrica, rimanendo sempre all'erta per un'altro eventuale attacco Hiro cercò di capire cosa volesse dirgli Daichi.


Il fulmine lo lasciava per indicarmi la strada che aveva preso, essendo le botole chiuse però non può raggiungermi in quel modo, quindi deve aver preso un'altro percorso per giungere fino a qui o almeno credo voglia dire questo, vabbè non ho tempo per pensare a questo, sicuramente mi ha visto ed è qui vicino, purtroppo non ho nessun modo di spiegargli la mia situazione ma non è un problema, ora però è meglio trovare un modo per colpire quello stronzo.

Yotta Come intendi fare ragazzo?

Il ragazzo sentendo la voce del sensei capì al volo cosa doveva fare, la soluzione al suo problema era più semplice del previsto

Semplice sensei, userò la tecnica che lei mi ha insegnato... In teoria prima di attaccare il nemico bisogna sapere dove si trova per poter indirizzare l'attacco e, essendo nascosto e grazie all'oscurità per me dovrebbe essere impossibile attaccarlo ma, io non ho bisogno di scoprire dove si nasconde per attaccarlo...
Lui è in questa stanza e per trovarlo semplicemente attaccherò ogni cosa qui intorno con i miei shuriken, può anche rimanere nascosto ma la mia fidata sabbia lo troverà distruggendo ogni cosa qui intorno.


Il piano del genin probabilmente mancava di eleganza o di classe, era un modo rozzo di attaccare ma non per questo era meno efficace, ad Hiro non importava la bellezza dei suoi attacchi, gli importava semplicemente se erano efficaci o meno.
Quello era il modo più veloce di scovare il nemico e allo stesso tempo attaccarlo, presto lo sconosciuto avrebbe capito che contro il clan della sabbia era inutile nascondersi, Hiro utilizzò il proprio chakra elementale per polverizzare il terreno intorno a lui e trasformarlo così in sabbia. Effettuata questa prima operazione il sunese immise il proprio chakra nella sabbia, la sabbia iniziò a vorticare velocemente fino a farla raggruppare compattandola in cinque blocchi di sabbia poi i blocchi cominciarono a ruotare ancora più veloci schiacciandoli e affilandoli.
Dopo aver creato cinque grossi shuriken, Hiro li scagliò nell'area circostante con lo scopo di distruggere tutto e con esso anche il nemico e la marionetta.


Non vuoi venire fuori? Bé allora ti farò uscire io allo scoperto!

CITAZIONE
<attivazione> - Polverizzare - “Poiché la sabbia contenuta all’interno del contenitore e componente il contenitore stesso, è utile solamente ai fini della difesa personale dello shinobi, per poter portare avanti i propri attacchi il ninja, qualora non si trovasse nel deserto, abbisogna di ricavare un elevato quantitativo di sabbia dall’ambiente circostante. Allorché, grande maestro del Doton sin da Genin, esso è in grado di aumentare la pressione della terra nel territorio attiguo sino a sbriciolarla, riducendola letteralmente in sabbia. Seguitamente a ciò, sia che esso si trovi nel deserto, quindi senza aver dovuto ricorrere alla polverizzazione del terreno, sia che esso si trovi in un ambiente a lui angusto, per ottenere un più ampio margine d’applicazione delle proprie tecniche, dovrà spargere la sabbia ricavata sul terreno di scontro per un diametro più o meno vasto a seconda delle sue capacità.”
Lv. 1 - Spargere - [Chk: 40][Int: +30 a turno]

<ninjutsu elementale a vasto raggio> - Tempesta di Shuriken - [Chk: 40/70/100/130][Int: +90/150/180/200][Richiede aver attivato “Polverizzare”] “ Approfittando della buona quantità di sabbia sparsa sul terreno dello scontro, il domatore del deserto anima la suddetta attraverso una bassa percentuale di chakra per passare all’attacco. Lentamente, come pioggia al contrario, cinque sfere di sabbia informi e instabili si staccano dal massiccio aureo salendo in aria, sorrette solamente dal saldo controllo del membro del clan del Controllo della Sabbia loro padrone. Arrivati alla posizione adeguata, non esageratamene elevata e non esageratamente rasoterra, i globi di sabbia vengono bloccati e iniziano a ruotare su sè stessi sempre più rapidamente, fino a perdere la loro forma iniziale. La forza della rotazione li schiaccia, affinandoli, fino a ridurli a degli shuriken sovradimensionati che, senza avvertimento alcuno, si scagliano addosso all’obiettivo prefissato. Questa tecnica non causa status accecamento bensì taglio, poiché la sabbia, dato il movimento rotatorio applicato, tende a lacerare la pelle nemica."

<talento Passivo> - Padronanza della Sabbia - “Ottenuto il controllo pressoché assoluto sulla sabbia, il ninja è in grado di migliorarne, in combattimento, sia le qualità offensive che quelle difensive. Grazie a questa preziosa abilità, l’efficacia di qualsiasi tecnica che utilizza la sabbia ottiene un bonus di:
LV 6: +5

[chk: 80/20=4]
[stm: 84-4=80]
[Int: 70 +30(polverizzare) +90(tecnica) +5(talento) +13(specializz)= 208]

 
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lepnat_vasquez
view post Posted on 30/4/2012, 08:24     +1   -1




Daichi:

La saetta scomparsa nei meandri del pozzo, il ninja decise di proseguire nel cunicolo, ancora più decrepito di quelli esplorati fino a quel momento. Apparteneva davvero ad un'epoca dimenticata, ma nessun segno dell'organizzazione pre-anbu, stavolta, solo travi dall'aria veneranda e le impronte nella sabbia fine per terra. Di nuovo, un senso di oppressione gravava sul chuunin, anche più forte di prima. Quanti metri erano, dalla superficie e dal sole che indubbiamente, in quel momento, batteva inclemente sul villaggio? Quel buco infernale piegava il tempo e le distanze anche per una mentalità freddamente logica, e il buio di certo non aiutava.
Mentre questa sensazione non sembrava estinguersi, un crocevia si presentò a Daichi, una piccola stanzetta dove, rispetto alla sua via, una seconda intercettava. Al centro della stanzetta, una statua dall'aria inquietante, una specie di mostro dalla bocca spalancata e dal ventre enfio. Doveva essere affrescato, un tempo, ma ora era solo una statua rotta. la lunga coda del mostro giaceva spezzata poco più in là: una rappresentazione dell'Ichibi, il demone del vento.
Le impronte proseguivano dritte, ancora più in profondità... fin dove si erano spinti, quei ragazzi?

Hiro:

Il lampo illuminò qualcosa in rapido movimento alla sua destra: anche se non aiutava eccessivamente nel combattimento, perlomeno ora aveva un'idea delle dimensioni e della velocità dell'avversario. Pareva in effetti un burattino spezzato, anche se i dettagli non erano chiarissimi, dato il breve tempo in cui l'aveva visto. Quanto alla velocità, era quasi sicuramente più rapido di lui, cosa poco confortante.
Mentre le fruste di sabbia paravano senza problemi il kunai, i poteri del ragazzo facevano a pezzi la terra che lo circondava, alimentando la sabbia che poteva manipolare... e concretizzandola in un turbine di shuriken di sabbia, che avvolse il campo di battaglia. Il clangore era piuttosto assordante, mentre i proiettili cozzavano contro le numerose superfici legnose e metalliche dei burattini lasciati lì a marcire. Il silenzio, dopo, lasciava sperare in bene...
Ma dalle sue spalle un volto spezzato, l'occhio rosso e fisso, appariva dall'oscurità, mentre un braccio meccanico e consumato cercava un varco nelle sue difese, l'unico preavviso, il sinistro scricchiolìo di giunture meccaniche.

//attacco ravvicinato, for 250//
 
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view post Posted on 30/4/2012, 10:19     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

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Gli shuriken si sabbia devastarono l'area circostante, il rumore dell'impatto dei blocchi di sabbia per terra fu piuttosto assordante, rumore di legno e metallo che cozzava contro i suoi shuriken, sicuramente molti pezzi di marionetta andarono distrutti, il genin sperò che anche la marionetta che interessava lui avesse subito la stessa sorte.
Quel lampo di Daichi era servito anche ad un'altro scopo, aveva illuminato per pochi secondi l'area, mostrando al genin il burattino in pessime condizioni che si muoveva rapidamente per il terreno. Il chunin senza volerlo gli era stato d'aiuto aveva confermato l'ipotesi del sunese e mostrato approssimativamente la forma e dimensione del suo nemico, il ragazzo aveva anche notato la velocità con la quale si muoveva la marionetta, nonostante le non perfette condizioni era velocissima.
Questo non era incoraggiante per il genin, la rapidità era sempre stato uno dei suoi punti deboli ma, non si scoraggiò, durante il primo addestramento nel suo clan aveva sfidato un essere altrettanto veloce ed aveva trovato un modo per sopperire alla sua velocità.


Yotta L'allenamento con Zettai utile dimostrato si è!

Si sensei lo è stato senza dubbio, se avrò la possibilità di vedere dove si trova, riuscirò senz'altro ad immobilizzarlo... Forse però non ci sarà bisogno di tutto questo, non sento più quel ticchettio metallico degli ingranaggi, forse il mio attacco è stato sufficiente a distruggerlo.

Passato il clangore assordante dovuto all'attacco del genin, infatti, la sala divenne silenziosa, non si avvertiva più nessun rumore, il ticchettio che ogni tanto sentiva aggirarsi per la sala era scomparso, il ragazzo spero di aver avuto successo nel suo attacco, ma sbagliò.
Improvvisamente alle sue spalle sentì di nuovo lo scricchiolio metallico, Hiro si voltò e la vide, la marionetta era in qualche modo arrivato alle sue spalle tentò di colpire il genin. Da quella distanza il genin potè osservare meglio il burattino, aveva il volto spezzato e un occhio rosso e fisso che aveva già avvistato in precedenza quando era stato distrutto l'occhio di sabbia. Come aveva già visto la marionetta era in pessime condizioni ma era ancora in grado di combattere, un braccio metallico si allungò cercando di trovare un varco nelle difese del genin.
Hiro non si sarebbe fatto colpire così facilmente, l'armatura di sabbia era ancora attiva e ricopriva il corpo del ragazzo, sapeva che quella semplice difesa non sarebbe stata sufficiente a proteggerlo, quindi decise di utilizzare la sabbia della propria giara per formare una difesa più forte, ancora una volta il genin plasmò la propria sabbia per formare delle fruste che andarono a frapporsi fra se e la marionetta.


CITAZIONE
<attivazione> - Armatura di Sabbia - [Chk: 40/70/100/130 a turno][Def/Res: +35/+50/+65/+80][Dalla sua attivazione deve essere mantenuta per 2 minimo turni][Richiede l’utilizzo di “Trasportare la Sabbia”] “E’ la difesa principale del clan del Controllo della Sabbia, signori e fratelli del deserto. Utilizzando un concetto estremamente semplice ed efficace essi riescono, attraverso questa tecnica all’apparenza banale, a rafforzare la loro già più che decantata difesa, resa celebre al punto da ricevere il nominativo Zettai bōgyo. Facendo fuoriuscire parte della sabbia contenuta all’interno del suo speciale contenitore, il manipolatore del deserto fa si che la polvere dorata ricopra il suo intero corpo aderendo alla perfezione sulla sua pelle, creando una vera a propria armatura, invisibile agli occhi. Questa “seconda pelle” garantisce un buon aiuto in tutti i tipi di difesa (anche dalle genjutsu), tuttavia ha il grande difetto di rallentare drasticamente i movimenti dell’utilizzatore, che subirà un malus a Vel pari a 10/30/50/70. Se durante il periodo di mantenimento dell’armatura, il ninja utilizzatore dovesse essere malauguratamente colpito da una ninjutsu elementale di tipo Suiton, tale malus subirebbe un raddoppiamento, così come il chakra necessario al mantenimento dell’armatura stessa che, a causa dell’acqua che impregna la sabbia, richiederebbe uno sforzo maggiore. Il malus provocato dall'attacco Suiton, durerà fino alla fine del turno seguente.
Durante l'utilizzo dell’Armatura di Sabbia, ogni Taijutsu semplice si converte in una Ninjutsu elementale ravvicinata d’elemento Sabbia (sostituire, nella tecnica scelta, il parametro Frz con la propria Int e moltiplicare *20 il costo in stm per avere il totale in chk) causando sia Status Urto che Status Accecamento, poiché lo scontro con il corpo del nemico provoca un lieve sfaldamento dell’armatura, origine di una piccola, ma fastidiosa, nube di sabbia. Inoltre, finchè l'armatura è attiva, l'assorbimento verrà calcolato su [Def o Res/4].”

Per questo motivo ogni tecnica difensiva del clan, sia essa Semplice o Assuluta, ottiene un bonus pari ad 1/10 della statistica base utilizzata.

Trasportare la sabbia
Per assicurarsi un minimo di costante supporto da parte del loro elemento, i membri del clan del Controllo della Sabbia hanno escogitato un metodo semplice ed efficace per avere la sabbia sempre con sé. Sfruttando il loro innato legame con il deserto, essi imprimono parte del loro chakra nella quantità di sabbia necessaria per creare un contenitore adatto allo scopo di contenere la dose di polvere dorata utile almeno per la loro difesa personale.
La forma di tale contenitore è personale e varia da shinobi a shinobi, tuttavia non è raro incontrare membri del Clan del Controllo della Sabbia con una giara sulla schiena, in onore probabilmente delle proprie origini: d’altronde il palazzo del Kazekage stesso possiede questa sinuosa forma.
Perchè i granelli di sabbia restino uniti tra loro assicurando la funzionalità del recipiente, serve un continuo apporto di chakra, perciò mantenere intatto il recipiente di sabbia costa [Chk: 10/20/30/40 a turno]. Altresì, grazie alla sabbia in esso contenuta, garantisce un lieve apporto alla difesa data dall’Armatura di Sabbia pari a 20/35/50/65.

<ninjutsu elementale difensiva> - Fruste di Sabbia - [Chk: 30][Def/Res: +50] “Forte del suo stretto legame con la sabbia e con il deserto stesso, lo shinobi utilizzatore, concentrando una bassa quantità di chakra nella sabbia sparsa ai suoi piedi, è in grado di creare una serie di vere e proprie lingue di sabbia. Sinuose, come serpenti veri e propri, le lingue di sabbia sferzano l’aria alle spalle del ninja e attorno a lui, pronte a proteggerlo rapidamente in caso di eventuali attacchi. Nonostante la comunione del ninja col deserto sia insita in lui dalla sua nascita, a questo livello non riesce ancora a comandare perfettamente il proprio elemento, tant’è che per aiutarsi nell’impresa, deve accompagnare le fruste di sabbia mimandone lo spostamento con il movimento delle proprie mani.
Se questa difesa viene utilizzata per proteggersi da un attacco ravvicinato, in caso di difesa riuscita, causa status accecamento calcolato su [(Totale atk nemico + Totale dif tecnica)/40].”

<talento Passivo> - Padronanza della Sabbia - “Ottenuto il controllo pressoché assoluto sulla sabbia, il ninja è in grado di migliorarne, in combattimento, sia le qualità offensive che quelle difensive. Grazie a questa preziosa abilità, l’efficacia di qualsiasi tecnica che utilizza la sabbia ottiene un bonus di:
LV 6: +5

<attivazione> -Riflessi Pronti- (Stm: -1) [Massimo 10 volte ad incontro][Liv 6 : 0/10] “Il ninja riesce ad ottenere per un attimo una visione chiara e dettagliata di ciò che gli sta per sucedere intorno, così da essere pronto a difendersi al meglio.
Liv 6 : Dif/Res +5

[chk:80-20(guanti genin)=60/20=3]
[Stm: 80-3-1=76]
[vel:36-10=26]
[dif: 105+10,5(bonus clan) +20(trasportare sabbia) +35(armatura) +50(tecnica) +5(talento) +5(abilità) +16,5=247]
[Att nemico 250-247=3-26(assorbimento Dif/4)= assorbito]

L'attacco della marionetta riuscì ad oltrepassare le fruste di sabbia, ma non fece altrettanto con l'armatura di sabbia che bloccò il braccio del burattino prima che potesse fare danni al genin. Hiro avrebbe potuto utilizzare la propria difesa assoluta per parare l'attacco ma volutamente non l'utilizzò, all'interno della propria difesa avrebbe dovuto utilizzare l'occhio per cercare il nemico e in quell'oscurità non era consigliabile, l'aveva già sperimentato. Quello comunque non era l'unico motivo per il quale aveva preferito utilizzare le fruste di sabbia, ce n'erano altri due, il primo motivo e che sperava di danneggiare la marionetta, aveva sperato infatti, che la sabbia delle fruste sarebbe finita negli ingranaggi della marionetta, danneggiandone i meccanismi già logorati dal tempo o dal costante utilizzo, cosa che sarebbe stato più difficile con la difesa assoluta. Con quel tipo di difesa la sabbia diveniva più solida e quindi, sarebbe stato più difficile per la sabbia sfaldarsi e andare a finire nei meccanismi del burattino.
L'ultimo motivo invece consisteva nella tecnica che il genin stava per eseguire, voleva che la marionetta gli fosse il più vicino possibile, il fatto che avesse sfondato le fruste di sabbia era un'ulteriore vantaggio per il genin, Hiro utilizzò sia la sabbia che aveva sparso per terra sia quella dell'ultima difesa per creare un'onda di sabbia che si avventò sulla marionetta, l'intenzione del ragazzo era quella di immobilizzare il burattino annullando così la sua velocità e la possibilità di schivare gli attacchi del genin.
La marionetta dopo l'attacco era circondata dalla sabbia che avanzava inesorabilmente verso di lei con lo scopo di catturarla.
Non volendo dare il tempo di reagire, ne al burattino, ne al marionettista Hiro utilizzò la restante sabbia per creare altri cinque shuriken che scagliò verso la marionetta, se il tentativo di bloccare la marionetta avrebbe avuto successo, il burattino non avrebbe avuto la possibilità di schivare l'attacco seguente del genin venendo finalmente distrutto.
Se tutto sarebbe andato secondo i piani del ragazzo, poi sarebbe rimasto soltanto il marionettista da scovare e da sconfiggere, senza la sua marionetta il burattinaio sarebbe stato indifeso contro le offensive del sunese.


CITAZIONE
<attivazione> - Polverizzare - “Poiché la sabbia contenuta all’interno del contenitore e componente il contenitore stesso, è utile solamente ai fini della difesa personale dello shinobi, per poter portare avanti i propri attacchi il ninja, qualora non si trovasse nel deserto, abbisogna di ricavare un elevato quantitativo di sabbia dall’ambiente circostante. Allorché, grande maestro del Doton sin da Genin, esso è in grado di aumentare la pressione della terra nel territorio attiguo sino a sbriciolarla, riducendola letteralmente in sabbia. Seguitamente a ciò, sia che esso si trovi nel deserto, quindi senza aver dovuto ricorrere alla polverizzazione del terreno, sia che esso si trovi in un ambiente a lui angusto, per ottenere un più ampio margine d’applicazione delle proprie tecniche, dovrà spargere la sabbia ricavata sul terreno di scontro per un diametro più o meno vasto a seconda delle sue capacità.”
Lv. 1 - Spargere - [Chk: 40][Int: +30 a turno]

<attivazione> - Ninjutsu: Ti ho preso! - [Chk: 50/80/110/140][Int:+80/160/220/240][Richiede aver attivato “Polverizzare”][Non attivabile se si utilizza una Chōeki no Jutsu] “La rapidità con cui viene messa in atto questa tecnica deve essere tale da non concedere scampo all’avversario e tale da non dare modo allo stesso di capire quanto stia accadendo. Dopo aver sparso una buona quantità di sabbia sul terreno, con un impulso di chakra il domatore del deserto la controlla abilmente dirigendola verso il proprio avversario sottoforma di un’onda dorata circolare. Il cappio di sabbia, si stringerà sempre più sull’avversario fino a raggiungere i suoi arti inferiori, avvinghiandosi su di essi attraverso dei tentacoli simili a mani che salgono lungo le gambe del malcapitato. Tale espediente è un lontano parente delle più avanzate Chōeki no Jutsu, infatti più che un vero e proprio imprigionamento si tratta di un ostacolamento dei movimenti dell’avversario. Come tale, questa tecnica non causa danno alcuno al proprio avversario, poiché non si tratta d’altro che di un preparativo all’attacco seguente.
Perché l’attivazione abbia effetto sarà necessario che la sua risultante superi la somma di [Res base + Chk] dell’avversario. Qualora abbia successo, il nemico, intralciato dai tentacoli di sabbia, non potrà eludere il successivo e imminente attacco, ma solo difenderlo. Finchè la tecnica resterà attiva (pagando il manetenimento a turno) l'avversario non potrà effettuare attacchi ravvicinati e inoltre, date le sue evidenti difficoltà, gli attacchi dell'utilizzatore saranno soggetti ad un bonus di +20/40/60/80."

<talento Passivo> - Padronanza della Sabbia - “Ottenuto il controllo pressoché assoluto sulla sabbia, il ninja è in grado di migliorarne, in combattimento, sia le qualità offensive che quelle difensive. Grazie a questa preziosa abilità, l’efficacia di qualsiasi tecnica che utilizza la sabbia ottiene un bonus di:
LV 6: +5

[Int:70 +30(polverizz) +80(tecnica) +13(specializz) +5(talento)=198]

<ninjutsu elementale a vasto raggio> - Tempesta di Shuriken - [Chk: 40/70/100/130][Int: +90/150/180/200][Richiede aver attivato “Polverizzare”] “ Approfittando della buona quantità di sabbia sparsa sul terreno dello scontro, il domatore del deserto anima la suddetta attraverso una bassa percentuale di chakra per passare all’attacco. Lentamente, come pioggia al contrario, cinque sfere di sabbia informi e instabili si staccano dal massiccio aureo salendo in aria, sorrette solamente dal saldo controllo del membro del clan del Controllo della Sabbia loro padrone. Arrivati alla posizione adeguata, non esageratamene elevata e non esageratamente rasoterra, i globi di sabbia vengono bloccati e iniziano a ruotare su sè stessi sempre più rapidamente, fino a perdere la loro forma iniziale. La forza della rotazione li schiaccia, affinandoli, fino a ridurli a degli shuriken sovradimensionati che, senza avvertimento alcuno, si scagliano addosso all’obiettivo prefissato. Questa tecnica non causa status accecamento bensì taglio, poiché la sabbia, dato il movimento rotatorio applicato, tende a lacerare la pelle nemica."

<talento Passivo> - Padronanza della Sabbia - “Ottenuto il controllo pressoché assoluto sulla sabbia, il ninja è in grado di migliorarne, in combattimento, sia le qualità offensive che quelle difensive. Grazie a questa preziosa abilità, l’efficacia di qualsiasi tecnica che utilizza la sabbia ottiene un bonus di:
LV 6: +5

[chk: 130-30(guanti genin)=100/20=5]
[stm: 76-5=71]
[Int: 70 +30(polverizzare) +90(tecnica) +5(talento) +13(specializz)= 208]+20 se "ti ho preso" ha successo

//mi ero dimenticato di aver comprato i guantini genin ;)//
 
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