| Nome: Matsuura
Cognome: Chikafuji
BackGround: Le informazioni riguardo il suo passato sono alquanto scarse, sia a causa della sua scarsa collaborazione sia perchè è difficile anche solo riuscire a parlarci seriamente per più di cinque minuti, dopo i quali inizia a parlarti dei fiori o di qualsiasi altra cosa che ti possa mandare in fumo il cervello.Comunque, tornando a quello che si è riusciti ad ottenere...il luogo preciso della nascita è attualmente ignoto, insieme all'identità dei veri genitori a causa di una tragedia che lo accompagna fin da piccolo, crediamo che la causa del suo carattere così instabile derivi anche da questo fatto.All'età di cinque anni un gruppo di malviventi riuscì ad entrare dentro casa sua, i genitori vennero legati, torturati e poi brutalmente uccisi.Per quanto riguarda il bambino invece, è certo che anche lui abbia riportato ingenti danni sia fisici che psicologici quella sera, come lo dimostra la situazione attuale.La sua mente da bambino andò in mille pezzi, come uno specchio infranto, si ritrovò a fare il cane dello stesso gruppo, che gli aveva causato tutto quel dolore.Ironico vero?Giurare di uccidere chi ti ha rovinato l'esistenza, servendoli però allo stesso tempo...inutile dire che gli anni successivi furono un autentico inferno.Si spostavano sempre in cerca di piccole case, lontane dai grandi villaggi di quell'epoca, trovavano i bersagli, mandavano un innocente ragazzino ad aprire la porta...e poi la tragedia si ripeteva, con al differenza che non c'erano mai sopravvissuti.Ecco, a cosa poteva servire un bambino così piccolo ad un gruppo di pazzi assassini, bisogna dire però che si riconosce una grande forza mentale, se si fosse suicidato fin da subito, non ci sarebbe stato nulla di strano, quanti sono i bambini che ogni volta sono costretti a vivere una vita simile?Impossibile dirlo con certezza, solamente le loro morti ci riescono a dare una vaga impressione.La storia di omicidi continuò fino a quando il ragazzo arrivò a compiere tredici anni, i dubbi lo assillavano già da tempo, tuttavia non c'erano domande da fare, chiedere a quelle persone significava morte certa e lui ancora non poteva morire, non prima di loro.Gli assassini dei suoi genitori avrebbero dovuto sospettare, era naturale che prima o poi anche lui avrebbe iniziato a pensare con la propria testa, senza più dare per giusto tutto quello che gli veniva detto...e quel momento era arrivato. Fu quella sera, la notte del suo giorno di nascita che morì un'altra parte di lui e che portò fine all'esistenza di abomini simili.Il bersaglio del gruppo, una casetta di una famigliola felice, con il loro piccolo orticello, i padroni erano persone che vivevano senza potersi lamentare, una situazione economica stabile...era naturale che al gruppo gli venisse l'acquolina al solo pensiero di quello che potevano avere.Lui fece finta di niente, portò avanti il piano come sempre, con quel sguardo vuoto, spento...quasi ormai avesse perso l'anima...arrivò innanzi alla porta e bussò, per poi gettarsi a terra e mettere in vista un ampio taglio che era presente sul fianco.Anche quello, faceva parte della procedura...era richiesto, per far si che quelle persone lo lasciassero entrare dentro la casa.Così fecero, lo presero in preda all'agitazione e lo portarono dentro, pronti a curarlo.Ormai ci era abituato, non gli importava del dolore costante, di quell'odore di medicine che ogni volta gli dava alla nausea.Quella sera aveva un unico obbiettivo, che molto probabilmente così tante altre persone si prefissano di continuo nella vita...anche lui, faceva parte di quelle persone, persone normali...se ancora poteva essere considerato un essere umano normale, vista la psiche andata a pezzi.Riuscì a comunicare a gesti, la parola ormai l'aveva persa dopo il giorno della tragedia, spiegò più volte la storia, in fretta, il più velocemente possibile per non insospettire i mostri che stavano aspettando fuori, famelici...l'occasione giusta.Arrivò addirittura a mostrare i segni che si portava appresso, i segreti da lui custoditi con tanta gelosia...pur di convincerli...alla fine, ci riuscì.Poi divenne tutto buio, la stanchezza riuscì a prevalere e tutto si fece buio.La mattina dopo, arrivò a sapere che alcuni erano stati catturati subito, altri fuggirono, ma fu una questione di pochi giorni.Soddisfatto com'era, finalmente riuscì a lasciarsi andare, i frammenti della sua mente tenuti fino a quel momento vicini, con tanto sforzo, erano liberi...e allo stesso tempo uniti.La famiglia lo prese con se, notevolmente preoccupata con il peggiorare della sua situazione mentale, tuttavia queste preoccupazioni ebbero fine, all'alba del giorno dopo...un ragazzino...sulla collina, guardava l'alba di una nuova esistenza.Imparò a tenere sotto controllo la sua follia e ad essere una persona normale, poichè come gli era chiaro ormai, le persone folli venivano emarginate dalla società.La sua vita migliorò notevolmente, per lui fu come cancellata la vecchia infanzia se così si poteva chiamare, riscritta da quello che accadeva in quel momento, riuscì a recuperare...a tornare forse il bambino solare di un tempo.Così, spense una vita...e ne accese un'altra.
Profilo Psicologico: Allora, partiamo col dicendo che un personaggio simile lo potete trovare al massimo nel più profondo della vostra immaginazione, perchè dai...ma per piacere, uno che vi gira con un cappello cilindrico in testa adornato di fiori e poi sotto felpa bianca con una maglietta arancione e un paio di pantaloni della tuta bianchi...no dico, ma vi sembra normale?Comunque, solito ad andare in giro con un cappello cilindrico nero in testa adornato con delle rose gialle e tenute ferme da un fular rosa che circonda la base, impedendo così a quest'ultimi di disperdersi al vento.Sotto la il vestiario citato poco prima, il quale può sembrare...come dire...ridicolo?Insomma, voglio vedere se non vi verrà da ridere nel vedere un personaggio simile girare tranquillamente per le strade o ancora peggio, dentro il villaggio.Comunque, dal fisico snello e ben delineato, non presenta una muscolatura degna di nota o alcun chè.Passando poi alla sua mente, sempre se ne è rimasto ancora qualche frammento a causa della sua vita precedente, un folle completo...dire che ha sbalzi d'umore sarebbe un insulto, visto che sembrano quasi manovrati da lui stesso.Innanzi agli altri della sua stessa fazione non può di certo lasciar vedere la sua follia, insomma...l'avrebbero lasciato avvicinare un pazzo?Credo di no, basterà infatti vedere come cambierà tutto durante uno scontro o magari conversazioni con altri che non siano persone che conosce , anche se potrebbe fare delle eccezioni a volte...a suo rischio e pericolo.Ma come abbiamo detto, che gli importa?Il mondo per lui è un teatro, le persone sono i personaggi e le montagne e i paesaggi lo sfondo, lui il protagonista.Che poi, dire che gli importi della propria vita o di qualcuno è pura utopia, sarebbe capace di mettersi a cantarti una serenata col violincello mentre qualcuno ti sta squartando vivo, insomma qualche problemino c'è, credo si sia capito no?Nel caso non sia ancora chiaro, beh...lo capirete conoscendolo di persona.
Edited by † Høpe † - 23/1/2012, 07:34
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