Eremo dei Cani, [Paese della Pietra]

« Older   Newer »
  Share  
Dampyr
view post Posted on 26/8/2012, 14:38     +1   -1






Immobili. In attesa di qualcosa o di qualcuno, che tra poco sarebbe giunto. Le ossa erano ricolme di sangue, suo e dei suoi nemici, ed ora gocciolava per terra. Ormai la battaglia imperversava furente, la scacchiera era stata rotta e ormai quello che contava non era più la strategia ma la volontà.
Di difendere o di uccidere poco importava: ormai lo scontro verteva su queste due grandi forze. E loro stavano vincendo. La volontà di difendersi di non arrendersi stava facendo arridere dalla loro parte Nike.
E lui sguazzava a meraviglia sul campo di battaglia,coperto da sangue e ferite, eccitato dalla battaglia, dalla voglia irrefrenabile di confrontarsi con i più forti.
I più forti già. Ma i loro capi? Non riusciva a spiegarsi se quelle messe in campo fossero le loro piene forze o se stavano attendendo qualcosa. Nessuna di loro diede ordini, ma erano comparse e si mossero come se già sapessero cosa fare.
Un piano già ordito in precedenza? Certamente. Ma da chi? Da quelli che si erano presentati in quell’ antro roccioso sotto le montagne?
Dubbi e domande, che forse non aveva motivo di porsi quando orami in poche e con un piede nella fossa, le volpi si stavano ritirando Fenrir era in procinto di menare il feral colpo risolutore e con lui anche Kaito, ma la voce del sannin riecheggiò. Intimò di fermarsi e le più forti, le capostipiti si mostrarono: vermiglio fuoco apparve seguito dall' argento vivo, e per ultimo l'azzurro del mare. Queste il loro aspetto fiero regale e imponente. Tre erano e la loro forza superava quelle di chiunque in quell' anfratto, tranne forse Fenrir.


E così si sono mostrate infine. E io che credevo che fossero già tutte qui. Mmmmm per cui a quanto pare siamo alla fine! O noi o loro



La spada d’ osso fu appoggiata sulla sua spalla. Si posizionò a tre metri dietro il sannin, spostato sulla sinistra.
E rifletteva. Gli serviva un diversivo solo uno soltanto…almeno avrebbe portato al’ inferno una di quelle puttane malefiche. Benchè fossero ad una portata maggiore della sua, ad un livello talmente alto, sentiva il lui ruggire il suo spirito guerriero.
Non poteva arrendersi ora, forse quelle tre gli avrebbero dato una splendida morte. La stessa che agognano ognuno dei guerrieri del clan Kaguya. E sorrise. Un diversivo, un apertura e poi la sua velocità unita ai suoi artigli…chissà se cè l' avrebbe fatta ma in ogni caso sarebbe morto o avrebbe trionfato da Kaguya!




Stm 65.5

 
Top
Mr. Bishop
view post Posted on 27/8/2012, 14:54     +1   -1





Joinetsu sfiorò il morbido pelo del suo avversario, accarezzandolo con la sua affilata lama. Dietro di lei una scia di calore venne rilasciata sul corpo della creatura che ansimò qualche secondo prima di accasciarsi a terra esausta, la pelle seccata dal chakra incandescente di Hisashi e gli occhi privi di vita.
Le poche volpi che non persero la vita fra le fauci dei cani e le tecniche dei ninja, tornarono spaventate alle fila del loro schieramento, lasciando al gruppo di canidi e ninja la possibilità di riorganizzarsi e recuperare energie in vista dello scontro successivo. L'essere riusciti a difendere l'eremo dal primo attacco riaccese la speranza nel cuore dei giovani genin che adesso erano consapevoli di poter affrontare alla pari quei nemici che sembravano essere fuori dalla loro portata.
Hisashi poggiò due dita sul collo della creatura, per assicurarsi che fosse davvero inoffensiva, quindi ripose Joinetsu nel fodero e si avvicinò al compagno di Suna per congratularsi, ma anche quella breve tregua venne interrotta improvvisamente dall'arrivo di tre volpi che, alla luce del sole dello shakuton, si rivelarono in tutta la loro magnificenza. Sguardo deciso, una posa fiera che rivelava con chiarezza il ruolo ricoperto dalle tre fiere nella scala gerarchica delle volpi: ognuna di loro emanava una luce propria, simile al colore del manto che la ricopriva.
Hisashi tornò sull'attenti, stringendo con più forza l'elsa di Joinetsu e ascoltando le parole del suo compagno Hiro che volle assicurarsi di poter contare su di lui in quella ultima battaglia. Hisashi fu lusingato dalle sue parole: sentiva che l'aver combattuto quella battaglia, più di quelle passate, e le tante emozioni che l'affrontare degli avversari così forti susciterebbe nel cuore di ogni ninja avevano accresciuto il rispetto che i due nutrivano l'uno per l'altro. Riuscivano a supportarsi l'un l'altro, sopperendo alle carenze e ai punti deboli e valorizzando le loro abilità.


Hisashi - Puoi contare su di me, stanne certo. Non faremmo passare un solo attacco.

Parole forse troppo audaci per le labbra di un genin, ma in Hisashi il buonsenso veniva spesso sovrastato dall'istinto e l'istinto in quel momento lo portava a difendere, senza se e senza ma, il suo ex-kage. Con qualche balzo si portò qualche passo avanti al suo Kage, stando attento a non allontanarsi troppo dal raggio d'azione della sua potente difesa e ignorando il sangue sparso sul pavimento dal ninja di Kiri, che disturbava la sua serenità con il suo odore pungente e il colore scarlatto, riportando alla mente ricordi che in quel momento sarebbero stati solamente un ostacolo. Joinetsu, sguainata davanti al suo volto, brillava, resa incandescente dal calore del suo chakra, ed era pronta a combattere e difendere quelle persone che Hisashi aveva intenzione di proteggere. La battaglia finale sarebbe presto iniziata e Hisashi avrebbe difeso l'eremo con le unghie e con i denti.
 
Top
ecthelion della fontana
view post Posted on 29/8/2012, 17:19     +1   -1




I ragazzi tirarono un sospiro di sollievo nel vedere l'esercito di volpi arretrare tuttavia non potevano percepire, al contrario dell'ex-eremita e dei canidi più anziani, l'arrivo dei tre signori della razza avversaria. Pensavano di poter aiutare in una eventuale offensiva del sannin atta a terminare l'incontro, ma ancor prima di poter muovere un muscolo o aver fatto fuoriuscire uno sprizzo di chakra si trovarono in aria, lanciati contro le pareti dal chi dal sannin e chi dal signore dell'eremo. Gli altri cani erano balzati lontano di loro spontanea volontà mentre la volpe bianca e quella arancione erano scattate in avanti veloci come una saetta ma non puntavano ai due potenti difensori dell'eremo ne tantomeno ai ninja ed ai canidi più giovani, allontanati ed allontanatisi dalla zona. Una a destra ed una a sinistra andarono a formare i due vertici mancanti di un triangolo equilatero che vedeva come primo angolo la volpe azzurra, rimasta ferma. I due difensori, sbilanciati dall'aver allontanato i ragazzi non riuscirono ad uscire da quella che ben presto si rivelò una potente gabbia di chakra.
Fuoco sfavillante balenava attorno al corpo della creatura arancione mentre brillanti fiocchi di neve turbinavano attorno alla bianca, più elegante e folgori azzurrine circondavano l'ultima, la blu. I tre globi si ampliarono velocemente, unendosi e cominciando a vorticare, con al centro i migliori difensori. Fenrir cadde immobile pochi attimi dopo, incapace di replicare al colpo mentre Kairi pareva riuscire a reggere, sebbene a fatica. Madido di sudore cadde sulle ginocchia ma volle continuare a mantenersi cosciente, altrimenti i bersagli sarebbero stati altri, pi deboli ed al contempo importanti. I cani, dal canto loro non sapevano cosa fare. Akino e Bull invitarono tutti all'attacco, certi che le tre grosse volpi non avrebbero potuto difendersi se mantenevano la barriera mentre Shiba e Bisuke invitavano i genin a fuggire per preservare i tesori dell'eremo. Non avevano più ordini dal loro generale. Che fare? Tentare il salvataggio di Fenrir e Kairi oppure scappare per preservare i tesori dell'eremo?
Non avevano troppo tempo per decidere poichè le volpi bianche ed i fennec, forti del ribaltamento della situazione si stavano lanciando nella battaglia per ostacolare i canidi e proteggere le tre sorelle, loro regine.


//E' il vostro ultimo post prima della decisione dello staff. Fatelo bene e riflettete sul come comportarvi perchè io non vi do aiuti. avete tempo fino a sabato//
 
Top
view post Posted on 31/8/2012, 14:33     +1   -1
Avatar

Group:
Iwa
Posts:
7,389

Status:


Fiere e potenti, le tre belve elementali fecero il loro ingresso in scena. Dalla reazione di Fenrir e di Kairi Uchiha i restanti presenti riuscirono in brevissimo tempo a comprendere la reale potenza di quelle tre volpi: troppo superiori rispetto a tutti i presenti esclusion fatta per i due Sannin. Prima che i Genin potessero intervenire nell'aiutare i due di alto rango, qualcosa fece volare i quattro: con una zampata Fenrir fece volare Kuro lontano dalla loro posizione, che potè osservare che anche gli altri tre suoi coetanei erano stati allontanati volontariamente, come per indicare loro la fuga.
Velocissime e scattanti la volpe ricoperta di saette e quella avvolta da un affascinante e suggestivo manto innevato si mossero, ma non in direzione dei quattro che senz'altro avrebbero avuto la peggio in quello scontro. Con estrema precisione, le tre volpi erano andate a creare un triangolo perfettamente equilatero attorno il cane ed il Sannin, intrappolandoli in quella che sembrava una perfetta tecnica per bloccare gli avversari. Una gabbia di chakra ora confinava loro dal resto dei presenti, nessuno poteva entrare e nessuno poteva uscire: tre volpi occupate nel sigillare due grosse entità in una parte della sala, ancora una decina di volpi a fronteggiare cani e Genin.
Vista la situazione Shiba e Bisuke intimarono ai Genin di fuggire, mentre Bull ed Akino incitavano all'attacco, v'era una decisione da prendere, e bisognava farlo piuttosto in fretta. Era giunto il momento di essere il leader di quel gruppo, di mostrare che l'esperienza accumulata non serviva solo a gonfiare il suo ego, ma a rendersi utile. Riportatisi sulle ginocchi, socchiuse gli occhi ed iniziò a pensare.


(Con la calma risolviamo tutto. Bisogna solo capire cosa fare. Per prima cosa, perchè le volpi sono qui? Semplice astio e gelosia o per impossessarsi dei tesori nascosti nei meandri dell'eremo? Le volpi sono astute ed in parte avare, è più probabile che siano qui per questo. )

Mentre Kuro pensava sul da farsi, gli elementi delle volpi iniziarono a sprigionarsi dai loro corpi, iniziando a vorticare pericolosamente verso i due Sannin, abbattendoli sempre di più. Fenrir ormai era a terra, Kairi in ginocchio cercava di tenere duro per salvare la vita ai Genin che ancora non fuggivano.

(Non è da me, fuggirei, preservando i beni dell'eremo. Non è da me affrontare qualcuno che al cento per cento avrebbe la meglio, sono troppo forti, troppo. Eppure, se non ho capito male, quella tecnica è una tecnica combinata, collettiva. Se solo uno dei quei tre esseri perdesse la concentrazione, se cessasse di fornire il chakra a quel triangolo, magari Kairi e Fenrir sarebbero libero, potrebbero attaccare e vincere. Ma da solo non riuscirei mai a farlo, ho bisogno del loro aiuto.

Fedeltà, aiuto reciproco e fiducia. Fenrir ci disse di scappare essendo noi le chiavi dell'eremo. Ma non possiamo lasciarlo solo. Non dopo l'aiuto che ci ha chiesto. )


Lentamente si rimise in piedi, facendo scorrere i polpastrelli delle mani lungo i fianchi, finchè la destra non incrociò l'elsa della sua fedele spada. I piedi si staccarono da terra, iniziando a levitare ed il suo sguardo era tornato quello di sempre. Gli altri compagni fortunatamente erano finiti vicini tra loro, sulla destra di Kuro, non fu difficile quindi iniziare a parlare per farsi comprendere dai presenti. Sebbene non fosse vero, bisognava anche mentire. Se le volpi erano li a far battaglia ai cani per i tesori un'eventuale minaccia che avrebbe sigillato per sempre i tesori forse avrebbe, almeno per un attimo, arrestato la loro furia omicida.

- Ragazzi, è il momento di unire le forze. Non possiamo permettere che Fenrir ci lasci. Morto lui, l'eremo verrà sigillato per sempre e allora possiamo dire addio ai tesori che ci hanno portato qui. Dobbiamo salvarlo.

Kuro sperava che le volpi avessero udito, magari sentendosi minacciati, avrebbero abbassato un po' la guardia. Poi continuò ad enunciare il suo piano.

- Serve un attacco combinato. Sono più forti di noi, ma se uniamo le nostre forze magari possiamo cessare l'attacco di almeno una delle tre volpi. Approfittiamo degli elementi, forse avremo fortuna. Hisashi, il tuo calore può tornarci utile, attaccherai la volpe di ghiaccio, tu Hiro possiede una grande dote, utilizzala per attaccare le tre volpi assieme, mentre io mi concentrerò soprattutto sulla volpe di fuoco. Quanto a te, sfregiato, usa la tua nebbia per farli innervosire, la loro concentrazione verrà meno se la tua tecnica ha effetto.

Poi provò ad alzare leggermente la voce, richiamando l'attenzione dei cani rimasti ancora attivi. Sperava che Bull, Bisuke, Akino e Shiba lo udissero, dovevano ascoltarlo.

- Ragazzi, tenete occupate le volpi rimanenti, non lasciare che intralcino il piano, è l'unico modo per salvare Fenrir e Kairi! In bocca al lupo a tutti voi, amici umani e non. Attacchiamo assieme, non perdiamo tempo! Se siete d'accordo con me, andiamo.

Era giunto il momento dunque, di sfoderare la sua carta migliore, e farlo per cercare qualcosa che lui tanto detestava: uccidere.
Attaccare qualcuno più forte di lui e farlo per ammazzarlo, era venuto meno a due fondamenti su cui si basava il suo nindo, e tutto questo per Fenrir, signore dei cani. Magari questo gesto, sarebbe stato apprezzato. La sua lama iniziò ad allungarsi, ricolma del chakra del suo padrone, senza sosta, andava avanti.



[Frz: 162]
[Stm: 139,5]

<attivazione> -Guizzo di Forza- (Stm: -1) [Massimo 10 volte ad incontro][Liv 6 : 0/10] “Il ninja avverte i muscoli rinvigorirsi di colpo, pronto a scatenare la sua potenza sull'avversario incrementando la sua forza d'impatto.
- Liv 6 : Frz +5

[Stm: 139,5 - 1 : 138,5]
[Frz: 167]

<bukijutsu di Supporto> - (Deformazione) Lunghezza - (Chk: 40)
“Il Ninja deforma la propria spada, allungandola verso l'avversario in una stoccata o in un fendente. A seconda del tipo di Spada, il raggio e i bonus di questa tecnica cambiano secondo questo schema:
Katana: La Katana allungata ottiene un bonus alla Frz di +40.
Dai-Katana: La Dai-Katana Allungata ottiene un bonus alla Frz di +50, ma essendo stata resa più pesante l'utilizzatore della tecnica avrà un malus alla Vel di -5.
Tachi: La Tachi allungata ottiene un bonus alla Frz di +45. Utilizzando questa tecnica per attaccare, l'attacco verrà considerato a Lungo Raggio.”

<bukijutsu a lungo raggio> (Combo Deformazione) - Ikorose : Trapassa a Morte - (Chk: 80)(Frz:+100)(Necessita di Deformazione Lunghezza) "Con il comando "Trapassa a Morte" Kuro è in grado di sfruttare la deformazione in lunghezza della propria lama, rendendola davvero letale in combattimento. Infondendo in essa il proprio chakra, è possibile dare all'allungamento della sua Shinsō una velocità di estensione oltre ogni limite umano; infatti questa può allungarsi per un massimo di 20 metri, in un tempo davvero ristretto. Se la lama viene allungata fino a un massimo di 10 metri la lama potrà essere utilizzata per difendersi, viceversa se l'allungamento sarà superiore ai 10 metri, essa verrà usata solo per l'attacco. Le ferite inferte, sono di tipo Perforante."

[Stm: 138,5 - 6 : 132,5]
[Frz: 167 + 100 + 40 + 16,5 + 23 + 10 : 356,5]

 
Top
view post Posted on 31/8/2012, 22:30     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

Group:
Member
Posts:
4,934

Status:


//il piano proposto da kuro è stato elaborato insieme da tutti, visto che etche non ha detto niente in merito abbiamo supposto che siamo stati scagliati tutti più o meno nello stesso punto, speriamo questa che abbiamo preso sia la soluzione giusta :)//

Tutti i piani organizzati da Hiro e Hisashi furono del tutto inutili, i due genin non riuscirono nemmeno a muovere un muscolo che si ritrovò in aria sbalzato dal grosso lupo, istintivamente il ragazzo fece fuoriuscire la propria rena che in pochi istanti andò a formare la sua prima difesa, ovvero l'armatura di sabbia per proteggerlo dall'impatto contro le pareti. In pochi istanti accadde di tutto, il ragazzo ancora in aria potè vedere le grosse volpi disporsi in formazione in modo da formare un triangolo equilatero, una volta in posizione i tre nemici generarono una grossa barriera che intrappolò sia Fenrir sia Kairi, i due furono intrappolati proprio per aver protetto i genin e averli scagliati lontani dal pericolo.
Nel mentre il ragazzo colpì la parete e cadde a terra grazie alla propria difesa l'impatto non fu per niente violento, il genin capì di essere stato protetto per evitare di scontrarsi con qualcuno di nettamente superiore, probabilmente con quella mossa il grosso lupo voleva suggerire ai quattro genin di fuggire da quel luogo in modo da proteggere e sigillare per sempre la sacra stanza dell'eremo. Hiro quindi aveva agito in fretta, sfruttò la propria rena per un altro scopo, infatti l'utilità dell'armatura di sabbia, non si fermava alla mera protezione del sunese, lo scopo era anche un altro, nascondere alla vista il simbolo lasciato dal sannin, era un modo per nascondere e proteggere la stanza dei tesori dell'eremo, visto che il ragazzo non aveva la minima intenzione di scappare e di abbandonare i canidi e gli altri alleati.


<attivazione> - Armatura di Sabbia - [Chk: 40/70/100/130 a turno][Def/Res: +35/+50/+65/+80][Dalla sua attivazione deve essere mantenuta per 2 minimo turni][Richiede l’utilizzo di “Trasportare la Sabbia”] “E’ la difesa principale del clan del Controllo della Sabbia, signori e fratelli del deserto. Utilizzando un concetto estremamente semplice ed efficace essi riescono, attraverso questa tecnica all’apparenza banale, a rafforzare la loro già più che decantata difesa, resa celebre al punto da ricevere il nominativo Zettai bōgyo. Facendo fuoriuscire parte della sabbia contenuta all’interno del suo speciale contenitore, il manipolatore del deserto fa si che la polvere dorata ricopra il suo intero corpo aderendo alla perfezione sulla sua pelle, creando una vera a propria armatura, invisibile agli occhi. Questa “seconda pelle” garantisce un buon aiuto in tutti i tipi di difesa (anche dalle genjutsu), tuttavia ha il grande difetto di rallentare drasticamente i movimenti dell’utilizzatore, che subirà un malus a Vel pari a 10/30/50/70. Se durante il periodo di mantenimento dell’armatura, il ninja utilizzatore dovesse essere malauguratamente colpito da una ninjutsu elementale di tipo Suiton, tale malus subirebbe un raddoppiamento, così come il chakra necessario al mantenimento dell’armatura stessa che, a causa dell’acqua che impregna la sabbia, richiederebbe uno sforzo maggiore. Il malus provocato dall'attacco Suiton, durerà fino alla fine del turno seguente.
Durante l'utilizzo dell’Armatura di Sabbia, ogni Taijutsu semplice si converte in una Ninjutsu elementale ravvicinata d’elemento Sabbia (sostituire, nella tecnica scelta, il parametro Frz con la propria Int e moltiplicare *20 il costo in stm per avere il totale in chk) causando sia Status Urto che Status Accecamento, poiché lo scontro con il corpo del nemico provoca un lieve sfaldamento dell’armatura, origine di una piccola, ma fastidiosa, nube di sabbia. Inoltre, finchè l'armatura è attiva, l'assorbimento verrà calcolato su [Def o Res/4].”

[chk: 40/20=2]
[Stm: 87-2=85]


Fenrir-sama probabilmente in questa situazione vorrebbe che fuggissimo come ci ha ordinato prima della battaglia, mi dispiace Fenrir-sama non potrò ubbidirvi, non posso abbandonare i miei alleati e fuggire lasciandoli a morte sicura, io non sono fatto così, io voglio proteggere i miei alleati ed amici, quindi combatterò anche se dovessi morire per proteggere i miei compagni, questo è il mio nindo. Devo solo trovare un punto debole in quella barriera, in modo da poterla sciogliere e liberare sia Kairi-sama, sia Fenrir-sama, una volta liberi la battaglia si ribalterà in nostro favore ne sono sicuro.

Hiro quindi osservò attentamente la situazione cercando di carpire quale fosse il punto debole di quella Kekkai, il genin potè vedere il chakra elementale balenare attorno a ciascuna volpe, fuoco per la prima, neve per la seconda e folgori per la terza, i tre tipi di chakra andarono così a formare dei grossi globi, i quali iniziarono a vorticare intorno al sannin e al grosso lupo, da quello che poteva vedere il ragazzo quella particolare barriera non era altro che l'unione di quei tre tipi di chakra elementali sotto forma di quelle grosse sfere, quindi sarebbe stato sufficiente deconcentrare solo uno di quei grossi animali per infrangere la kekkai. Il sunese cercò di ragionare velocemente mentre vedeva Fenrir crollare a terra a causa della forza di quel jutsu, gli effetti sembravano gli stessi della tecnica affrontata in precedenza dal sannin solo molto più potente, infatti anche Kairi sembrava in netta difficoltà, fu costretto in ginocchio, ma in qualche modo riuscì a rimanere cosciente.
Da lì a poco si scatenò il caos, da una parte alcuni canidi volevano attaccare le volpi, mentre altri invitavano i genin a fuggire, dall'altra parte invece i fennec e le volpi artiche cercarono di approfittare della situazione per attaccare i canidi e proteggere allo stesso tempo le loro regine, proprio come in precedenza avevano fatto i canidi per proteggere il sannin.


Quasi sicuramente le grosse volpi non possono difendersi proprio come non poteva farlo Kairi-sama in precedenza, quindi la soluzione è semplice attaccare le volpi con tutto quello che abbiamo, sperando che i nostri attacchi siano sufficienti a far sciogliere la loro Kekkai.

Il ragazzo si guardò intorno per vedere dove fossero gli altri genin, per fortuna erano stati sbalzati tutti abbastanza vicini, in questo modo avrebbero potuto elaborare una strategia comune, sempre se anche gli altri avrebbero preso la sua stessa decisione, Hiro era sicuro che Hisashi sarebbe stato dalla sua parte, lo sfregiato probabilmente visto che era una testa calda avrebbe sicuramente attaccato, per quanto riguardava Kuro lo spadaccino, il sunese non fece in tempo a pensare cosa avrebbe fatto perchè lo espose a voce alta. Furbescamente tentò di raggirare le volpi, facendogli credere che se Fenrir sarebbe morto l'eremo sarebbe stato sigillato, invitando tutti ad attaccare le volpi per liberare i due imprigionati.

Ottima mossa, se le volpi sono interessate a quei tesori saranno costrette a trattenersi, noi potremo avvantaggiarci di questo per attaccare con più successo, ora dobbiamo solo attaccare, ma non basterà un attacco semplice e singolo dobbiamo attaccare tutti insieme per avere qualche possibilità di successo.

A quanto pare anche lo spadaccino la pensava come Hiro, infatti Kuro invitò gli altri genin a fare un attacco combinato, suggerì anche che tipo di attacco fosse meglio fare per avere la meglio, Hisashi avrebbe dovuto utilizzare il suo Katon o gli attacchi di calore per attaccare la volpe di ghiaccio elemento su cui era avvantaggiato il fuoco, suggerì al Kiroso di attaccare con una delle sue nebbie, ma Hiro dubitava che lo sfregiato avrebbe collaborato con loro, Kuro avrebbe invece attaccato con tutta la sua forza la volpe di fuoco, mentre Hiro avrebbe dovuto utilizzare la sua "grande dote" per attaccare tutte le volpi insieme, il genin sorrise era la stessa cosa a cui stava pensando.
Avrebbe attaccato tutti i suoi nemici con gli shuriken di Sabbia, era un jutsu molto utile in quella circostanza, perchè gli permetteva di attaccare più bersagli nello stesso istante. Infine lo spadaccino invitò i canidi ad attaccare le altre volpi, in modo che esse non si potessero mettere in mezzo per difendere le loro regine, il sunese si rivolse a Kuro e annuì semplicemente in modo da fargli capire che era d'accordo con il suo piano e avrebbe seguito il suo consiglio.
Poi il tempo delle parole finì, i fatti presero il loro posto, Hiro come altre volte aveva fatto durante quella battaglia polverizzò la roccia sotto i suoi piedi per creare della rena, la quale poi venne fatta lievitare fino a compattarsi in grossi blocchi di sabbia, i blocchi vorticarono velocemente fino a creare dei grossi shuriken che senza esitazione vennero scagliati dal genin verso le tre grosse volpi.
Hiro sperava che l'attacco combinato dei genin potesse deconcentrare almeno una delle volpi, in modo da sciogliere la kekkai che intrappolava i più forti difensori di quell'eremo, una volta liberi la battaglia avrebbe cambiato il suo corso ed il ragazzo era sicuro che con il loro aiuto avrebbero vinto quella battaglia e protetto l'eremo dall'assalto di quei temibili nemici.


<attivazione> - Polverizzare - “Poiché la sabbia contenuta all’interno del contenitore e componente il contenitore stesso, è utile solamente ai fini della difesa personale dello shinobi, per poter portare avanti i propri attacchi il ninja, qualora non si trovasse nel deserto, abbisogna di ricavare un elevato quantitativo di sabbia dall’ambiente circostante. Allorché, grande maestro del Doton sin da Genin, esso è in grado di aumentare la pressione della terra nel territorio attiguo sino a sbriciolarla, riducendola letteralmente in sabbia. Seguitamente a ciò, sia che esso si trovi nel deserto, quindi senza aver dovuto ricorrere alla polverizzazione del terreno, sia che esso si trovi in un ambiente a lui angusto, per ottenere un più ampio margine d’applicazione delle proprie tecniche, dovrà spargere la sabbia ricavata sul terreno di scontro per un diametro più o meno vasto a seconda delle sue capacità.”
Lv. 1 - Spargere - [Chk: 40][Int: +30 a turno]

<talento Passivo> [7/10] - Padronanza della Sabbia - “Ottenuto il controllo pressoché assoluto sulla sabbia, il ninja è in grado di migliorarne, in combattimento, sia le qualità offensive che quelle difensive. Grazie a questa preziosa abilità, l’efficacia di qualsiasi tecnica che utilizza la sabbia ottiene un bonus di:
LV 6: +5

<attivazione> -Ispirazione- (Stm: -1) [Massimo 10 volte ad incontro][Liv 6 : 0/10] “Il ninja sente la mente scivolare in uno stato di nuova ritrovata lucidità, riuscendo a pensare meglio e a superare i propri limiti, così da aumentare la propria forza.
Liv 6 : Int +5

<ninjutsu elementale a vasto raggio> - Tempesta di Shuriken - [Chk: 40/70/100/130][Int: +90/150/180/200][Richiede aver attivato “Polverizzare”] “ Approfittando della buona quantità di sabbia sparsa sul terreno dello scontro, il domatore del deserto anima la suddetta attraverso una bassa percentuale di chakra per passare all’attacco. Lentamente, come pioggia al contrario, cinque sfere di sabbia informi e instabili si staccano dal massiccio aureo salendo in aria, sorrette solamente dal saldo controllo del membro del clan del Controllo della Sabbia loro padrone. Arrivati alla posizione adeguata, non esageratamene elevata e non esageratamente rasoterra, i globi di sabbia vengono bloccati e iniziano a ruotare su sè stessi sempre più rapidamente, fino a perdere la loro forma iniziale. La forza della rotazione li schiaccia, affinandoli, fino a ridurli a degli shuriken sovradimensionati che, senza avvertimento alcuno, si scagliano addosso all’obiettivo prefissato. Questa tecnica non causa status accecamento bensì taglio, poiché la sabbia, dato il movimento rotatorio applicato, tende a lacerare la pelle nemica."

[Chk: 40(tecnica)-10(guantini) +40(polverizzare)=70/20=3,5]
[Stm: 85 - 3,5 -1=80,5]

[Int: 83 +30(polverizz.) +90(tecnica) +5(talento) +5(abilità) +17,3(spec)= 230.3]
 
Top
Dampyr
view post Posted on 2/9/2012, 13:57     +1   -1






Il vento si sollevò impetuoso scaraventando Kaito e i suoi ”compagni” lontano da Fenrir e dal sannin. Ormai era chiaro come il sole: l’ offensiva era conclusa le volpi si erano posizionate, facendo si che l’ ultimo drappello di difensori fosse reso inoffensivo. E loro ingabbiarono, o così almeno credette Kaito, i due, posizionandosi a triangolo.
La situazione era ostica purtroppo. Le probabilità di vittoria, che prima erano alte e favorivano i difensori, ora si erano notevolmente affievolite. Fenrir e il sannin non potevano fare nulla, la forza di quelle tre malefiche volpi, contrastavano egregiamente i loro sforzi. E pensiamo che erano anche superiori di numero. In più il resto degli attaccanti era pronto a dar manforte ostacolando qualsiasi velleità di attacco dei cani e dei shinobi.
Era forse la sconfitta? Forse…ma tra di loro vi era un Kaguya. Non era minimamente contemplata in quel clan siffatta parola. O morivano o vincevano nessuna altra via da seguire vi era. E lui l’ avrebbe seguita fino in fondo. Non sarebbe scappato mai, anche se le probabilità di vittorie fossero zero un Kaguya non scappa. Un Kaguya non si dispera. Un Kaguya ha un'unica alternativa: vincere o morire combattendo! E se gli avversari fossero stati all’ altezza da distruggere quel corpo bè…allora era giusto così. Dei guerrieri validi con cui fronteggiarsi, con cui danzare. Rise. Almeno aveva trovato degli avversari che potevano dargli, quella che nel clan era definita, una morte onorevole. Da Kaguya.
Si alzò. Lento. Non aveva riportato nessun danno dalla caduta il respiro era regolare, la lama ossea stretta nella sua destra, appoggiata sulla sua spalla. Gli occhi rivolti verso quelle malefiche volpi, e poi sui loro sottoposti che ivi si accalcavano. Erano pronti a mettere in pratica l’ ultima offensiva. Ormai non si sarebbero fermate, e benché lo spadaccino aveva proferito parole criptiche ed enigmatiche, ma più per sviare-sviare delle volpi che si erano dimostrate intelligenti e furbe ma forse perché non provarci in fondo- e ora si apprestavano a mettere in pratica l’ idea dello spadaccino.
Kaito non si fidava, ma sapeva benissimo che se voleva avere una possibilità, quell’ ammasso di peli e quel sedicente sannin, dovevano tornare nella battaglia.
No che morire gli importasse ma…doveva liberarlo. Non gli importava più il rotolo in fondo non era portato per essere eremita. Non gli importava l’ aiuto in guerra di quei cani, bastava solo lui e i suoi artigli. Il potere che poteva avere era insufficiente e troppi oneri richiedeva quella carica. Solo ora l’ aveva capito. Solo ora. Ma Fenrir non aveva considerato il nostro antieroe spazzatura, un verme, feccia. Una macchina perfetta di morte e assassinio. Per lui Kaito era un essere umano che andava rispettato in quanto tale, e per la prima volta qualcuno lo aveva considerato di più che un miserevole scarafaggio. Gli aveva donato una chiave dell’ eremo gli aveva dato fiducia! Si fiducia. La stessa che mai nessuno gli aveva posto, nessuno si era mai interessato, nessuno lo aveva mai trattato così. E benché nel suo cuore vi fossero le tenebre e la sua umanità perduta, per la sua causa, non poteva rimanere indifferente. Lui lo avrebbe ripagato di quel gesto. Non voleva debiti perché forse un giorno si sarebbero trovati da avversari….ma non oggi, non adesso. E per la prima volta in vita sua lo Shura avrebbe ripagato quel gesto con il rispetto e la forza che aveva ancora in corpo. Un giorno poi si sarebbero scontrati forse…ma quel tempo era avvolto dalle nebbie. Lasciò la sua spada e si tuffò senza proferir verbo in mezzo a quelle volpi, e per la prima volta in vita sua le sue ossa furono mostrate per la vita e la salvezza non per la morte. Fenrir era riuscito anche in questo. A farsi rispettare da quel demone. Gli aveva dato fiducia a lui che le cicatrici e la sua storia parlavano di morte e odio, e forse non tutto era perduto. Forse vi era speranza che lo Shura, nella sua anima, quella piccola luce che un tempo era stata avvolta dalle tenebre poteva ritornare a brillare.
E così si lanciò. Non stette neanche a sentire quello che gli proponevano, non gli interessava e si lanciò con occhi di brace su una di quelle volpi. Solo all’ ultimo urlò qualcosa e quel qualcosa era il nome del signore dei cani!




Stm 65.5

<taijutsu Ravvicinata> - Yanagi no Mai - (Stm: -3) "Il Ballo del Salice è composto da una serie di movimenti rapidi e roteanti, eseguibili solo con armi poco ingombranti quali le ossa d'Estrazione Parziale. I movimenti sono talmente rapidi e continui che permette al Kaguya di colpire più nemici contemporaneamente, in base alla sua esperienza di combattimento. Questa tecnica da un bonus alla Frz di +40 e può essere potenziata solo dalle Estrazioni Parziali. Inoltre, questa tecnica ottiene un bonus pari alla Vel dell'utilizzatore e può colpire un numero massimo di ninja pari a 2 da genin, 3 da chunin, 4 da jonin e 5 da sannin."

Falangi Laceranti (Stm: -2 per Turno) Altra estrazione semplice da eseguire. Il Kaguya, dopo aver estratto la punta delle falangi, le allunga e le affila, creando così delle piccole lame per ogni dito. Questo osso infligge ferite da taglio e da un bonus alla Frz da Genin di +16, da Chunin di +32, da Jonin di +48 e da Sannin di +64. Non può essere usato insieme ad altre ossa o armi.

<attivazione> -Guizzo di Forza- (Stm: -1) [Massimo 10 volte ad incontro][Liv 6 : 0/10] “Il ninja avverte i muscoli rinvigorirsi di colpo, pronto a scatenare la sua potenza sull'avversario incrementando la sua forza d'impatto.
Liv 6 : Frz +5

FRZ 70+40+VEL 72+5GUIZ+16 SPEC+16 FALANGI=219

Stm 65.5-6= 59.5


//Seguo il mio Pg fino in fondo e come sempre non dò retta alla strategia. Ma attacco la stessa volpe di Jin. In bocca al lupo - ;) - a tutti e speriamo di uscirne vivi//
 
Top
Mr. Bishop
view post Posted on 2/9/2012, 15:25     +1   -1





Hisashi era pronto, in prima linea e con i muscoli tesi, per affrontare i nuovi nemici che irradiavano potenza e regalità agli occhi di chi ammirava il loro fiero portamento, ma non era di certo preparato, ne mai avrebbe preveduto una mossa del genere, per difendersi da un attacco dei suoi stessi compagni.
Non ebbe il tempo di capire con precisione se fosse stato colpito o allontanato da chissà quale forza generata da una delle potenti tecniche dei due sannin, si ritrovò improvvisamente sballotolato inaspettatamente contro il pavimento di pietra che lo fece rimbalzare un paio di volte prima che riuscisse a ritrovare l'equilibrio e rimettersi in piedi.
Alzato lo sguardo, notò che mentre lui veniva sballottolato contro il pavimento, la volpe circondata da spire di fuoco e quella dal manto bianco e freddo come le terre del nord erano scattate veloci, sfruttando la distrazione dei loro avversari, per portarsi in una posizione favorevole al loro piano d'attacco, ancora segreto per i loro avversari.
In una manciata di secondi le tre creature, dimostrando un intesa perfetta, rilasciarono il loro chakra elementale creando tre goblin che imprigionarono i due malcapitati in una sfera di chakra.
Nessuno ebbe i tempi di reazione abbastanza brevi da riuscire ad intervenire in soccorso di Fenrir e del Sannin che, nel tentativo di salvare i ninja dall'attacco delle tre volpi, non ebbero la possibilità di difendersi rimanendo impotenti all'assalto del nemico: Fenrir, già provato dalla genjutsu che aveva subito qualche minuto prima per salvare uno dei suoi "figli", soccombette alla ninjutsu combinata delle tre creature, mentre l'ex-kage, nonostante non potesse difendersi, continuò a mantenere la tecnica che proteggeva i genin dalla genjutsu dei loro avversari, piegato sulle ginocchia dal peso della fatica.


Hisashi - Fenrir-Sama!!! Kairi-sama!!!

Vedere il suo ex-Kage, in passato protagonista dei racconti del padre che lo dipingevano come un ninja votato alla difesa e al bene del villaggio della sabbia e Fenrir, creatura che, nonostante la sua forza e le grandi abilità, stava sacrificando la propria vita per i ninja che aveva coinvolto in quel conflitto loro estraneo, così in difficoltà, umiliati dalle tre creature elementali, lo stuzzicò nell'orgoglio: non avrebbe permesso che due persone dall'animo nobile come loro perdessero la vita in quella battaglia, per nessun motivo.
Iniziò a guardarsi intorno in cerca di una soluzione: le tre creature erano molto più forti dei genin, questo era sicuro, e nonostante non potessero difendersi, le altre volpi sembravano essere pronte a sacrificare la loro vita, pur di difenderle, dimostrando una lealtà alla loro causa pari a quella della prima avanguardia di volpi che aveva sacrificato la propria vita per sgomberare il tunnel dalle trappole.
La soluzione a quella intricata situazione venne dalle parole del ninja volante, che pensò bene di dividere i loro attacchi fra tutte le volpi, sperando che almeno una di loro perdesse la concentrazione, rompendo quel delicato equilibrio che permetteva loro di mantenere la tecnica attiva: Hisashi, come era logico, avrebbe attaccato la volpe di ghiaccio con una delle sue tecniche shakuton, sfruttando il vantaggio che il suo elemento aveva sulla neve e sul ghiaccio.


Hisashi - Contate pure su di me.

Hisashi assunse una posa consona al combattimento, portando una gamba in avanti e stringendo Joinetsu fra le braccia, sentendo sotto le dita la ruvida stoffa che ne avvolgeva l'elsa, lasciò scorrere il proprio chakra, forse per l'ultima volta in quella battaglia, nella sua lama: in qualche secondo essa tornò a brillare di un arancione vivo illuminando il volto del genin. Il ragazzo rimase fermo, fissando il suo obbiettivo, ma frenando l'istinto che, come un leggero ma infimo prurito, si intrufolava nella sua coscienza, infastidendolo, in attesa di un cenno dei suoi compagni che lo autorizzasse ad attaccare. Non fu però necessario alcun gesto, nessun grido: l'intesa che si stava creando fra i genin, per dir la verità non molto intensa con il ninja di Kiri, in un momento delicato come quello sembrava non avere bisogno di parole e i ninja si lanciarono semplicemente contro i loro avversari, sicuri del loro obbiettivo e di ciò che una sconfitta avrebbe comportato.
Hisashi cominciò a correre, continuando a concentrare il suo chakra nella spada, ormai satura di calore, mentre il tempo attorno a lui sembrava scorrere a rallentatore: il suo respiro suonava come un vento impetuoso nella sua testa, mentre tutto, ad esclusione della volpe dal manto bianco, sembrava essere sparito.
Quando fu a distanza di qualche passo carico il colpo e si preparò, con un urlo liberatorio, a fendere l'aria accanto alla creatura, rilasciando tutta l'energia accumulata.


Hisashi - Muori!!!





Mantenimento sole: 73-1=72

<attivazione> - Shakuton: Offuscamento da Calore (Chk: 30) "Famosa per la sua natura irritante, questa tecnica è spesso utilizzata con gran divertimento da parte dei membri del Clan, che spesso la utilizzano anche in maniera giocosa per irritarsi a vicenda. Generando un piccolo ammasso di Calore, questi non lo usano per attaccare, ma lo fondono con una tecnica o lo disperdono semplicemente nell'aria lasciando oscillare così l'ossigeno incandescente, smuovendo la visuale agli occhi dell'avversario impedendogli così di seguire con scioltezza i movimenti degli attacchi caldi o delle difese del Ninja. Da un malus all'attacco o alla difesa dell'avversario di 20, ma non può essere usata due volte nello stesso turno."

stm: 72-1,5=70,5

<ninjutsu a Lungo Raggio> - Bruciore - Shakuton: Brezza del Sud (Chk: 50) (Int: +70) "Tecnica basilare del Clan, di semplice composizione e di efficacia discreta, anche grazie alla sua forma impalpabile. Il ninja concentra il vento e il fuoco nel collo, sputandoli poi insieme generando una scia di calore, riconoscibile solo dallo smuoversi dell'aria ardente che offusca la vista."
CITAZIONE
Katana Bilame: Spada avente due lame gemelle una speculare all’altra lasciando uno spazio tra le due che aiuta ad incanalarvi le Ninjutsu Elementali. Arma tagliente a due mani che fornisce anche un bonus alle Ninjutsu Elementali, sia in attacco che in difesa (bonus efficacia valido SOLO per le Ninjutsu Elementali). (Peso: 7.5 Kg)
Base:
Liv 3: +15 Frz/Eff/Def/Res

[stm:70,5-2,5=68]
[int: 75+70+20(sol.)+15(Kat.)+15(spec.)=195]


 
Top
ecthelion della fontana
view post Posted on 9/9/2012, 14:18     +1   -1




//Scusate l'attesa, c'è voluto un po' prima che lo staff connesso leggesse tutta la quest. Ed ora fibrillate che è il post della decisione delle evocazioni.//

Si organizzarono velocemente ed il piano da essi concepito pareva buono. Non volevano scappare ma si sarebbero sacrificati pur di salvare il sannin e l'evocazione che si erano lasciati intrappolare per allontanare i quattro ragazzini e che si erano fidati ciecamente di ninja sconosciuti nelle cui mani, fisicamente e non metaforicamente, avevano racchiuso tutti i tesori dell'eremo. Avevano nascosto i sigilli ed ora, assieme a tutti gli altri cani ninja stavano portando l'ultimo attacco, il decisivo. Giocavano il tutto per tutto, offensivi, spregiudicati e consci che non avevano nulla da perdere. Come loro tutti gli abitanti dell'eremo. Furono veloci, precisi, capaci di evitare la tecnica delle volpi bianche che raffreddava l'aria e dei fennec che al contrario la riscaldavano a dismisura.Si portarono in prossimità delle tre sorelle, impegnate a mantenere la barriera mentre il sannin mostrava di poter resistere ancora un po'. Le forze difensive cozzarono tutte assieme ed i globi si ruppero.
Energia pura venne liberata per l'antro. Calore, elettricità, freddo si mescolavano in quel bagliore bianco che li avvolse, intorpidendone i sensi. Le loro coscienze persero ogni cognizione fisica, tempo, spazio, sensazioni. Navigavano come punti materiali in uno spazio bianco e vi rimasero per un tempo indefinito. Poi all'improvviso, allo stesso modo con cui erano stati catapultati tornarono indietro. Colori, rumori, odori, sensazioni rianimarono il loro mondo. Erano di nuovo faccia a faccia con la realtà e meraviglia per tutti erano seduti nel salone illuminato dalla ventina di torce accese alcuni minuti prima dal fiato del sannin. I canidi erano seduti a semicerchio e l'antica fiera li scrutava ancora ma con occhi meno glaciali.
Il sannin era seduto accanto a lui ma pareva sciupato, stanco, affaticato. Non parlò, ma si poteva ben capire come il cambiamento di situazione fosse opera sua. Ma che aveva fatto? Il lupo parlò.


Nessuna volpe ci voleva attaccare e con buona probabilità mai ci attaccherà. Le nostre cugine sono abbastanza intelligenti da evitare una lotta così sanguinosa ed inutile. Per cosa poi? Una grotta ai confini con le paludi? Non sarebbe da loro. Era una tutto un'illusione, solo un'illusione, ma al contempo una prova, la vostra prova e devo ammettere che avete dimostrato lealtà a me ed in generale agli abitanti dell'eremo. Prima le vite e poi i tesori materiali e questa spero sia una lezione che tramanderete ai posteri. Quanto al ruolo di eremita per cui siete stati chiamati qui posso, anzi, possiamo dire di aver trovato un ottimo successore che con il nostro aiuto ci auguriamo raggiunga i traguardi che desidera.
Alzati in piedi Hisashi e seguimi. A te l'onore di prendere il nostro sutra, firmarlo e portarlo ai tuoi fratelli che con te e come te hanno messo in gioco le loro vite per questo eremo.


Detto ciò il sannin compose alcuni rapidi sigilli e davanti al genin del calore comparve la pergamena recante numerose firme marroni o addirittura nere ed aperta sul primo spazio libero.

Il nostro è un legame di sangue e con il sangue va sancito. Ferisciti un dito e con esso traccia il tuo nome. Da qui in avanti saremo come fratelli, noi cani e voi ragazzi.

//Vorrei che Bishop postasse per primo e che fosse lui a decidere chi far firmare e chi no. A noi dello staff pare comunque che anche gli altri tre abbiano meritato questo onore ma ripeto, l'ultima parola spetta a te. In caso ne parliamo su msn//
 
Top
Mr. Bishop
view post Posted on 13/9/2012, 01:53     +1   -1




La lama incandescente sfiorò il candido pelo della volpe, che si era adesso colorato dei suoi riflessi, liberando una grande quantità di calore che abbagliò inevitabilmente anche Hisashi. Un attimo dopo tutto era scomparso: la grotta sotterranea, i cani che combattevano al suo fianco, le avare volpi, tutto sembrava essere un lontano ricordo, quasi un sogno in quella immensità di bianco che si estendeva in tutte le direzioni attorno a lui, i cui colori non si erano ancora arresi a quel pallore.
Fu un lungo attimo: Hisashi sembrava essersi abituato a quel mondo bianco, quando venne strappato dalla sua tranquillità come un neonato viene separato dalle sicurezze che lo hanno tenuto in vita nove mesi per essere partorito al mondo.
Il genin aprì gli occhi, confuso per un attimo dagli strani avvenimenti che si erano susseguiti in rapida successione: si trovava ancora sul campo di battaglia, ma del combattimento, del sangue, delle volpi cadute sotto le loro armi e i loro artigli, non era rimasta traccia. Tutto era lindo come prima che la battaglia cominciasse e sulle fiaccole danzava ancora la flebile fiamma che il Kage aveva generato dalla sua gola alcuni minuti prima.
Proprio il Kage attirò la sua attenzione: infatti a differenza dei canidi presenti nella stanza, che sembravano essere nel pieno delle loro forze, quasi fossero stati seduti comodamente ad aspettare, lui aveva la fronte imperlata di sudore e l'espressione affaticata. Era evidente che i ragazzi fossero stati sotto l'effetto di una genjutsu e per i meno spigliati, come Hisashi, giunsero le parole di Fenrir a rendere quel dubbio una certezza.
Il sovrano dei cani spiegò loro con voce affabile che non erano mai stati in pericolo di vita e che quella feroce battaglia si era svolta nella loro mente allo scopo di permettere loro di mettere in luce le effettive capacità e di mostrare ai canidi come si comportassero di fronte alla pressione psicologica tipica di ogni missione, in modo da poter scegliere fra loro il degno successore di Kairi.
La più grande sorpresa per Hisashi, che era già rimasto stupito da quelle rivelazioni, doveva però ancora arrivare: infatti la saggia creatura proseguì nell'annunciare chi sarebbe stato il nuovo eremita dei canidi, cogliendo il genin di sorpresa quando annunciò proprio il suo nome. Inizialmente il ragazzo sembrò non fare caso a quelle parole, essendo convinto che ognuno dei suoi compagni meritasse più di lui quell'importante titolo: Hiro era un ninja molto più forte e completo di lui, abile sia nell'offensiva che nella difensiva, Kuro era invece più risoluto e aveva mostrato capacità tattiche degne di uno stratega, mentre Kaito, nonostante fosse una testa calda, non aveva esitato un attimo a buttarsi nella mischia ed affrontare i suoi nemici; Fenrir però sembrava essere di tutt'altro avviso e aveva visto in lui un piccolo seme che, se ben curato, si sarebbe potuto trasformare in una splendida quercia, con radici ben salde nei propri principi e le fronde ampie a protezione di chi la ricercava; sprazzi di un futuro ancora lontano, ma non irrealizzabile.
L'espressione di stupore che inizialmente scosse Hisashi, si trasformò in un ampio sorriso sulle sue labbra, che titubarono alla ricerca delle parole giuste da pronunciare in un momento come quello.


Hisashi - Fenrir-sama... ma... diventare io il nuovo eremita?

Quelle parole sembravano così strane... Suonavano irreali alle sue orecchie, ancora non abituate al nuovo appellativo.
Il genin, grattandosi la nuca imbarazzato, fisso istintivamente Fenrir-sama negli occhi in cerca di una risposta, provando però una sensazione diversa rispetto al suo arrivo: quello sguardo che prima lo opprimeva con la sua superiorità, adesso sembrava accoglierlo come un fratello e mostrargli la grande fiducia riposta in lui. Quello sguardo gentile, ma non per questo privo della grande fierezza che lo caratterizzava, riaccese nel genin la fiducia per se stesso e le sue capacità, allontanando l'imbarazzo e suggerendogli le uniche parole necessarie.


Hisashi - Si, Fenrir-sama, accetto l'incarico che mi state affidando e mi impegno ad adempire ai miei doveri con la mia stesa vita.

Si alzò in piedi e fece qualche passo in avanti, convinto di doverlo seguire per poter raggiungere il luogo in cui era conservata la pergamena, ma il sannin, componendo alcuni rapidi sigilli, fece apparire il rotolo direttamente sul pavimento, ai piedi del genin, che si inginocchiò e lo srotolò delicatamente, osservando i tanti nomi dei firmatari che macchiavano quella antica carta con il loro sangue scarlatto.
Fenrir riferì in modo chiaro e semplice ciò che il genin avrebbe dovuto fare per stipulare il contratto, ma Hisashi aveva già capito come sancire quel patto di sangue e, poggiato il pollice sul taglio della sua lama, si provocò una piccola ferita, da cui la calda linfa vitale cominciò a fluire. Poggiò subito il dito sulla pergamena, evitando di pensare ai cattivi ricordi che il sangue richiamava alla mente e ignorando il leggero magone allo stomaco con il quale stava imparando a convivere ogni volta in cui del sangue si trovava sotto i suoi occhi, ma concentrandosi semplicemente sulla ruvida carta che scorreva sotto il suo dito.



Pochi semplici segni andarono a comporre il suo nome, ultimo di una lunga sfilza di firme il cui sangue era stato ormai inscurito dal tempo fino a diventare nero come inchiostro. Però rimaneva, accanto alla sua firma, altro spazio, quello in cui avrebbero dovuto firmare i suoi compagni di avventura.


Anche loro meritano di firmare, lo so bene, ma se sono davvero io l'eremita,devo ponderare bene le scelte: sono io a valutare chi può firmare e chi no, io sono responsabile dell'uso che i firmatari fanno del grande potere dato loro in dono...
Ho trovato: non potrò essere certo di come sfrutteranno le evocazioni, ma mettere in chiaro fin da subito cosa mi aspetto da chi firmerà il rotolo, credo sia il modo migliore per ponderare la mia scelta.


Si alzò in piedi, voltandosi verso i tre ninja rimasti alle sue spalle e cominciò a parlare con tono sicuro e deciso.

Hisashi - Naturalmente anche voi tre avete guadagnato il diritto di firmare: se Fenrir-sama è d'accordo lo sono anche io.

Attese un cenno affermativo dalla creatura, quindi proseguì nel discorso.

Hisashi - Ma capirete che non posso lasciar firmare questo contratto a chicchessia, ne andrebbe dell'onore di questo eremo stesso. Vi chiedo quindi di fare un giuramento, prima di apporre la vostra firma: giurate che non userete i poteri che otterrete firmando questo contratto per fini egoistici, che sfrutterete l'aiuto che questi nostri compagni ci offriranno per combattere in nome di cause giuste, che portino pace e serenità nel mondo e nei cuori dei più deboli. Non importa chi firmerà questo contratto, da quale nazione provenga o che abilità abbia, voglio però che tutti coloro che sanciranno questa alleanza con il sangue abbiano come obbiettivo comune il voler rendere questa terra un mondo migliore per chi non è abbastanza forte da potersi difendere da solo. Qualora qualcuno di voi dovesse rompere il contratto, capite che non ho altra scelta che reciderlo e, come immaginate, la recessione di un patto di sangue vuole la vita dell'inadempiente come risarcimento. Valutate quindi la vostra scelta con attenzione.

Aprì il rotolo davanti a se con movimenti attenti e accurati, quindi si sedette a terra con le gambe incrociate, lasciando loro il tempo per riflettere sulla decisione da prendere, sperando che ognuno di loro facesse la scelta giusta.

Scusate se il mio post si è fatto tanto attendere. Potete anche mentire durante il giuramento, il mio PG non può fare altro che fidarsi delle vostre parole, ma sappiate che firmare il contratto implicherà delle conseguenze nel GDR. Essendo l'eremita, le evocazioni sono fedeli a Hisashi, quindi se qualcuno dei firmatari romperà il contratto in loro presenza (che so, uccidendo o torturando un povero contadino o una bambino indifeso, rubando ad una vecchietta, cose di questo tipo) dovrà avvisarmi via PM, dato che sarà necessario organizzare una ruolata o vedere come agire in base alla situazione. Badate bene, questo avviene solo nel caso in cui non rispettiate questo patto davanti a loro, se i cani non saranno con voi, potrete fare quello che volete, anche se come capirete, si verrebbe a conoscenza, in un modo o nell'altro,di eventi troppo eclatanti. A voi la tastiera ^^
PS: post finito alle 3 di notte, quindi se ho fatto cazzate di qualunque tipo, ignoratele o fatemele notare xD


Edited by Mr. Bishop - 13/9/2012, 10:12
 
Top
view post Posted on 13/9/2012, 10:56     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

Group:
Member
Posts:
4,934

Status:


Alla fine tutti parteciparono a quell'attacco, nessuno si tirò indietro, ciascuno utilizzando i suoi più forti attacchi attaccò le tre fiere volpi, Hiro con i suoi shuriken di sabbia, Hisashi concentrando il suo calore nella sua katana, Kuro con un potente fendente della sua arma e lo sfregiato con uno strano ballo, con l'ausilio di alcune ossa che fuoriuscirono dalle proprie mani. Gli attacchi combinati dei ninja e dei canidi, riuscirono nel loro intento, i globi a causa dei vari attacchi dei difensori si ruppero, da quell'esplosione calore, freddo ed elettricità si mescolarono creando un bagliore bianco che li avvolse e li intorpidì, si ritrovò in una specie di limbo, dove il tempo, ogni sensazione e la cognizione fisica non avevano ragione di esistere, chissà quanto rimase in quello stato, poi tutto ad un tratto ritornò indietro, riuscì a percepire di nuovo gli odori i suoni e a vedere cosa vi fosse intorno a se. Il primo pensiero ricordando gli eventi che si erano appena succeduti, era che fosse svenuto a causa dell'esplosione dei globi, ma poi si accorse che vi era qualcosa di strano, le volpi erano sparite, i segni della battaglia che fino a pochi istanti prima avvolgevano l'eremo erano svaniti nel nulla. I canidi, Fenrir e l'ex Kage erano ancora disposti in cerchio, come erano disposti prima della battaglia ed erano tutti in perfetta forma, salvo Kairi, il quale sembrava leggermente affaticato.

E' stata tutta una genjutsu? Tutta un'illusione? ma perchè?

Quindi tutto quello che aveva affrontato era stata un'illusione, a confermare ciò giunsero le parole di Fenrir, il quale spiego che l'attacco era stato solo una prova per testare le loro capacità e il loro coraggio, che le loro sorelle non avrebbero mai attaccato l'eremo ed in fondo perchè avrebbero dovuto? per un grotta in una palude? Ad Hiro che ci fosse una battaglia per quel luogo gli era sembrato strano, ma aveva supposto che magari quel luogo avesse qualche potere mistico o che il loro obiettivo come gli avevano fatto credere fossero i tesori dell'eremo. Dunque era stato tutto un test per valutare chi fra coloro che erano stati richiamati era all'altezza di essere il nuovo eremita dei cani. Hisashi fu il prescelto, Hiro fu felice per l'amico anche se per qualche secondo aveva sperato di sentire il suo nome, il ninja del clan del Calore però era un ottimo ninja, lo aveva dimostrato ed un ottimo amico. Hisashi dopo essersi ripreso dallo stupore accettò con piacere la nomina, quindi davanti a lui apparve il sutra con le firme di tutti i firmatari, dopo aver posto la propria firma con il sangue, il ninja di Suna comportandosi già da ottimo eremita fece un discorso, dicendo che tutti loro si erano meritati l'onore di firmare quel rotolo, ma che avrebbero dovuto giurare di utilizzare quel potere per difendere e proteggere non per fare del male agli altri, aggiunse inoltre che chiunque avesse infranto quel giuramento, avrebbe visto il patto con i canidi infranto, e questo comportava la morte del firmatario.
Dopo il discorso Hisashi si sedette con il rotolo disposto di fronte a lui, attendendo la decisione degli altri tre ninja, il primo ad avvicinarsi fu Hiro, le sue intenzioni erano sempre state quelle di utilizzare le proprie capacità ninja per difendere e proteggere il suo villaggio e le persone a lui care, nonchè chi si trovasse in pericolo come gli studenti che aveva salvato nei sotterranei del villaggio con l'aiuto di Daichi, quindi trovatosi di fronte all'amico/Eremita fece il suo giuramento e sorridendogli disse:


Prima di tutto Hisashi complimenti, ti sei meritato questo onore e sono sicuro che ne sarai all'altezza.....
Io Hiro Takagi giuro che rispetterò per sempre i nostri alleati cani e giuro che utilizzerò i loro servigi solo per proteggere e mai per fare del male agli altri.


In fondo il mio nome significa, magnanimo, generoso, puro, non potrei fare altrimenti....

Dopo il giuramento, una volta avuto il benestare dall'amico, si ferì un pollice e con il sangue firmò il rotolo con il suo sangue tracciando il suo nome.



Il patto con i canidi era finalmente firmato, ora bisognava vedere cosa avrebbero deciso gli altri due ninja, ragionando su cosa avrebbero fatto gli altri Hiro credete che Kuro forse avrebbe accettato il patto e firmato il rotolo, invece lo sfregiato sarebbe stato disposto a sottostare ad Hisashi, visto l'astio che aveva dimostrato per i due sunesi fin dall'inizio? L'istinto gli suggeriva che quel ninja non fosse il tipo che proteggeva gli altri, ma che che fosse il tipo di ninja a cui piacesse uccidere, certo era solo un'impressione poteva benissimamente sbagliarsi, ma qualcosa dentro di lui gli suggeriva che non fosse così lontano dalla verità. Fra poco comunque avrebbe visto con i suoi occhi la decisione degli altri ninja, tornato indietro si sedette per terra e attese di vedere la reazione di Kuro e del ninja di Kiri.
 
Top
view post Posted on 14/9/2012, 20:31     +1   -1
Avatar

Group:
Iwa
Posts:
7,389

Status:


Lesti come colpi di cannone gli attacchi dei ninja erano andati stranamente a segno. Le difese spezzate, la concentrazione finita, i nemici spariti nel nulla come un battito d'ali. Avevano scelto di sacrificare la loro vita pur di salvarsi da quella minaccia che avrebbe portato senz'altro loro alla morte. Primo fra tutto Kuro, che mai avrebbe rischiato se la cosa non andasse a giovare pienamente sul suo futuro. Desiderava forza, più di quanta da solo non avrebbe ottenuto; occorreva lui un aiuto da creature forti e potenti come i cani, servivano delle evocazioni. Quindi senza esitare scoccò quello che sarebbe potuto essere il suo ultimo Ikorose. Ma tutto spesso ha un lieto fine, e quel che sembrava una vera e propria minaccia, si andò a rivelare una mera illusione, creata da Kairi nel momento in cui lasciò cadere la sua bilame. Le volpi sparirono nel nulla, si svegliarono da quell'incubo nell'attimo in cui erano entrati nella sala, immobili davanti al grande Lupo.
Fenrir, che spiegato loro l'accaduto andò ad enunciare il nuovo eremita, premiando Hisashi, l'uomo del calore. Probabilmente quella disattenzione aveva penalizzato l'ex shinobi della Nebbia, ma la cosa che più premeva lui era la firma di quel rotolo, non l'obbligo di essere il portavoce umano con i cani. Era tempo di congratulazioni dunque, e ti frapporre tra ninja e sutra una firma col sangue. Firmato il sutra Hisashi si girò verso i suoi "alleati" facendo loto un discorso riguardante un legame legato soprattuto alla buona condotta, alle buone azioni, garantendo una severa punizione per coloro i quali avessero trasgredito le sue regole. La cosa non piaceva moltissimo a Kuro, che per la prima volta in quell'avventura, sentì l'esigenza di parlare, se non dopo aver firmato. Si avvicinò al sutra e, dopo essersi morso un dito, scrisse il suo nome col sangue.

Q9x1u


Poi senza voltarsi, iniziò a parlare, con la solita freddezza di sempre, dosando le parole.

- Chi siamo noi per decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato? Quel che per te è errato per altri potrebbe risultare giusto, viceversa ciò che per te è corretto per altri potrebbe non esserlo. Non è saggio imporre delle regole in tal modo generiche.

Era serio, freddo più del solito, ma aveva ragione, nessuno avrebbe potuto dire una cosa simile senza subirne poi le conseguenze. Fortunatamente non era il caso di Kuro, invaso dall'odio verso la violenza e l'omicidio, l'esatto opposto di un ninja di Kiri, quale era in passato.
Voltandosi poi verso il grande Fenrir disse qualcosa, mantenendo lo sguardo immobile.


- Fenrir-sama. Cosa occorre per evocarvi?
 
Top
Dampyr
view post Posted on 15/9/2012, 12:30     +1   -1






Era quella la fine? No era l’ inizio. L’ inizio di qualcos’ altro. Un illusione, tutta una mera illusione creata dal sannin. E Kaito trattenne a stento la rabbia.
Di nuovo era stato preso in giro…odiava questi comportamenti. Troppo a lungo era stato usato, messo alla prova da altri, il suo corpo un mero strumento. Un verme per far abboccare pesci più grossi e sfamare Kiri. Respirò profondamente…e riprese la sua spada d’ osso. Le volpi non vi erano mai state, le ferite sparite e infine da quella prova uno uscì.
L’ eremita, colui il quale ora era portavoce dei Cani…e non fu Kaito. Si signori miei, non fu Kaito. D'altronde con quel tipo di carattere che si ritrovava-più per le angherie subite che per altro- mal si conciliava con quelle creature.
Una sconfitta. Una sconfitta morale, una sconfitta di carattere. Si ma pur sempre una sconfitta e per un tipo orgoglioso come il nostro Kaguya bè…immaginate quello che provava dentro. Aveva una voglia di squartare quel damerino dalla testa ai piedi, ma si dovette contenere. Chiuse gli occhi e si appoggiò al muro. Nella sua mente adesso vi erano varie domande e dubbi: firmare era tra questi. Certo poteva mentire, mettere da parte il suo lato maligno e mostrarsi in una luce calda e accogliente…si lo poteva fare ma…doveva sottostare ancora a delle leggi.
Il discorso del sunese era chiarissimo, limpido come il sole. Un discorso da emerito idiota! Classico sunese, classico alleato di Konoha. Insomma una di quei shinobi che credono che il mondo sia frutto dell’ amore e della libertà.
Senza sapere che viveva in una gabbia, una gabbia dorata certo, ma pur sempre gabbia. Lui era solo una macchina per i suoi padroni e il mondo degli Shinobi era avvolto nel male e nel caos.
Cosa lo aveva spinto dai cani senno la ricerca di potere. Lui era uguale a molti altri, a tutti gli altri parlava di bene e male. Giusto e sbagliato…sciocchezze per lo Shura.


Non esiste bene o male…esiste solo il potere e chi è troppo debole da utilizzarlo


Era pur sempre legato al suo giuramento, un giuramento che andava oltre quel patto. E ora doveva scegliere. Ma il silente spadaccino aveva già risposto per lui…almeno qualcuno che ragionava ancora vi era, dopotutto, in quella sala.
Lui era un Kaguya, nato a Kiri. Schiavo, carne da macello. Kiri la odiava ma almeno su una cosa era più equa e giusta degli altri. Non lasciava fantasie; era cruda e crudele la realtà che poneva di fronte ai suoi uomini: uno shinobi è una macchina da guerra, che viene sfruttata in una guerra psicologica e soprattutto di forza. I paesi si reggevano su questo. Si muoveva lento fuori dalla grotta, ormai il suo tempo era giunto alla fine. La spada era appoggiata sulla sua spalla destra, gli occhi chiusi e la voce ferma.



Incredibile come a Suna sfornino siffatti Shinobi! Giusto e sbagliato…bene o male…puoi tu definirgli ed ergerti al di sopra degli altri e sapere cosa sono?
Pensi davvero che tu stia nel bene? Che il tuo Kage sia nel giusto? Non essere sciocco…persino tra i più saggi ancora non sanno dove sia bene e male. Sono significati, non significanti. Non sono verità ma consuetudini che facciamo in base alle nostre esperienze. Sei in una gabbia dorata, e ancora non te ne rendi conto. Sei solo una macchina senza libertà e scelta. L’ unica scelta che ti è concessa è divenire forte per difendere Suna. Come vedi sei in una gabbia e il sutra e anche te, lo sfrutteranno per i loro piani…sei solo una pedina nulla di più!


Parlava più a se stesso che non agli altri.


Ho difeso quest’ eremo per Fenrir non per te. L ho difeso perché per la prima volta non sono stato considerato feccia…ma non posso prometterti nulla. Non posso firmare sapendo che dovrò rispondere a te delle mie azioni….te che cosa ne sai? Come puoi giudicare la mia vita, le leggi di Kiri, maledetta Kiri, se non sai nulla? Chi sei te per giudicare la mia vita e le mie azioni se di me non sai nulla?! Non firmerò a queste condizioni da idioti e sciocche.

E si voltò e incominciò a dirigersi verso l’ uscita, a passi lenti e calmi.


Il mondo sta cambiando…il mondo degli Shinobi deve cambiare e chissà che quei lampi viola non siano l’ inizio. Ognuno di noi è in una gabbia, chi più chi meno, e noi Kaguya lo sappiamo bene più degli altri. Per cui non firmerò a queste determinate condizioni. Ho fatto un giuramento sul mio sangue e su una tomba…e ormai da tempo che ho intrapreso questa strada. Bene ? Male? Sò solo che finché non vedrò la libertà del mio clan e non avrò la mia vendetta, sarò un demone.

E cominciò a confondersi con l’ oscurità. Ma non prima di aver detto un ultima cosa. All’ indirizzo di uno dei sunesi.

E te bamboccio con quella giara inutile… Se vorrai cercarmi e vorrai dare credito e acciaio alle tue parole di qualche tempo fa nei miei confronti, cercami nel paese dell’ acqua...vicino al mare su un vecchio templio, un rudere ormai. È l’ unico ce esiste vicino a Kiri se vuoi mi troverai lì. E si girò lento e quegli occhi demoniaci furono su di lui E vedremo solo allora chi sei sul serio. Se sei fuoco o se sei solamente un gradasso a parole. Addio

E sparì dall’ eremo, come un vento nero. La maledetta Kiri lo aspettava e doveva fare molto altro ora. La gloria e la fama del sutra non erano più alla sua portata- nessun sutra poteva esserlo troppi oneri- e così non poteva dimostrarsi degno ed attuare la prima parte del suo piano malefico. Il suo clan era ancora nel giogo della schiavitù, Kiri non era ancora distrutta e quella puttana con quelle spade era ancora in vita. Come del resto il kage.
Troppo doveva ancora fare Kaito e troppa strada doveva percorrere…Kiri era ancora lì e lui era ancora legato ad essa. Ma vi era ancora qualcosa che Kiri poteva fare per lui. Non tutto era perduto vi era ancora qualcosa che poteva fare e che doveva per forza fare. Ma stavolta sarebbe stato diverso. Il suo cuore sarebbe stato ammantato di nebbia, i suoi pensieri sigillati dietro spesse mura e il suo cuore duro come la pietra. Non era più tempo per l’ umanità ora doveva percorrere una strada di sangue e per il momento avrebbe dissimulato i suoi pensieri.


Così Kaito ebbe la sua prima sconfitta…ma capì che ancora non era venuto il momento. Doveva attendere il momento opportuno, e fino a quel momento dissimulare il suo carattere ed Io.
Respirò l’ aria, quell’ aria di libertà fresca e dissetante, un’ aria da carcerato quasi. Si perché ormai l’ ora d’ aria stava per finire, e doveva rientrare in cella.
Ma le cose sarebbero presto cambiate…questa storia non è andata poi così male. Perché lo Shura capì molte cose, e rise. D'altronde era una sua qualità, sovvertire una disfatta tramutandola in una vittoria. E per lui quella era una vittoria, perché una nuova strada si era aperta…nuove possibilità e nuovi modi.
E i lampi nel cielo furono tredici…che il mondo veramente stava per cambiare? Ma questa è un'altra storia che non sarà narrata qui, sappiate solo che Kaito scomparve verso Kiri non preoccupandosi minimamente sia di Watashi, sia dell’ eremo. La sua mente era solo per i suoi malefici piani .





//Seguo Kaito e non posso promettere nulla per cui abbandono l idea di firmare. Per mauretto la sfida te l ho lanciata il posto cè-visto watashi che si avvicina non credo che vorrai scontrarti adesso- vedi te quando vuoi picchiarti. Quando vuoi come vuoi.
A tutti buona fortuna- e bella quest e scusate se vi ho fatto uscire dai gangheri. Grazie echt, e speriamo di non rivederci più ;)
//
 
Top
ecthelion della fontana
view post Posted on 17/9/2012, 14:03     +1   -1




//Dampyr, è stata la tua scelta; mi spiace per il tempo speso qui, ma ammetto che hai fatto una cosa controproducente ma quantomai in linea con il tuo pg. Complimenti per il coraggio. Ah, beccati 450exp per la ruolata. Per voialtri continuiamo con i post, le tecniche e i regali. So on//

Hisashi accettò subito il ruolo che gli era stato affidato sorprendendolo e ricevette i complimenti del compaesano che sperava anch'egli di ottenere quel titolo così importante. Caricato poi dell'importanza di tale investitura firmò per primo il sutra che si trovava aperto ai suoi piedi e subito parlò ai compagni d'avventura responsabilizzato dalla fiducia delle evocazioni. Avrebbe fatto firmare loro quel rotolo, che da quel momento in avanti lui avrebbe portato con sè per trovare aspiranti evocatori con cui far stringere un patto con i canidi, a patto che rispettassero il veto ad utilizzare le loro forze contro i più deboli ma per cause definite giuste. Il sabbioso, indottrinato similmente al proprio villaggio aderì velocemente, conscio dell'idea di giusto del compagno di missioni. L'ex ninja di Kiri, lo spadaccino, titubò alcuni istanti e si diresse a firmare. Dopo aver lasciato l'ultima traccia ematica confutò il discorso del neoeremita spaziando sulla filosofia del bene e del male e ricordando che non esisteva un modo univoco di distinguerli; era nato a Kiri ed era cresciuto dove la gente dava poco valore all'altrui vita sebbene il suo nindo prevedesse il non uccidere nessuno. Il kaguya invece, troppo spirito libero per accettare quell'imposizione, decise di non firmare il patto e rinfacciando ai due di Suna il suo diverso modo di interpretare i concetti di bene e male lasciò l'eremo dopo aver gettato un guanto di sfida al bianco delle sabbie. I cani si inchinarono in segno di ringraziamento nei confronti del kaguya che si era messo in gioco per il loro eremo e solo allora fenrir parlò ancora.

Kaito Kaguya, lo sfregiato. La nostra preda è stata anche tua preda e la nostra caccia la tua caccia. Se tornerai in questi luoghi sarai ben accolto da noi, come un fratello sebbene tu non voglia anocra legare con noi il tuo sangue. Che la pista che si apre di fronte a te ti porti dove tu desideri.
Quanto a voi tre, sappiate che negli anni ho imparato che ognuno ha la propria concezione di bene e male, anche noi cani. Starà a noi decidere se aiutarvi o meno se riterremo più o meno giuste le cause per cui combatterete. Non litigate per cose di cui non avete potere cuccioli d'uomo. Ed ora Kairi, prima di ritirarti per un meritato riposo, mostra ai fanciulli i sigilli che servono per richiamarci.


Il sannin ancora madido di sudore levò in piedi e si avvicinò al trio di fratelli di sangue e con lentezza mosse le mani per mostrare loro i sigilli necessari alla tecnica del richiamo. Cinghiale, cane, gallo, scimmia ed ariete. li mostrò altre tre volte, in silenzio, senza parlare: non voleva rompere quel momento di pace che si era creato attorno al suo corpo esausto. Poi, morsosi il labbro raccolse due gocce di sangue con il pollice e lo posò a terra. Si levò una grande nube di fumo da cui comparve il tenero Bisuke, teletrasportatosi lì da una dozzina di metri di distanza.

Kairi: Provateci voi ora. I sigilli, del sangue; vostro sangue ed infondete un bel po' di chakra nel punto ove volete avvenga il richiamo.

E tornò a sedersi attendendo gli esiti di quelle tecniche per vedere alcuni errori divertenti e soprattutto perchè doveva insegnare loro anche il richiamo inverso prima di potersi concedere un meritato riposo.

KuchiyosenoJutsu

//Almeno un paio di tentativi sbagliati a testa. Ah, in via eccezionale evocate uno dei vari canidi, Fenrir escluso, e non necessariamente Pakkun che è l'evo genin.//
 
Top
view post Posted on 17/9/2012, 17:11     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

Group:
Member
Posts:
4,934

Status:


Gli altri due genin si comportarono più o meno come il sunese aveva supposto, Kuro firmò il sutra anche se ebbe da ridire sulla concezione di giusto e sbagliato vista da Hisashi, ciò che poteva essere giusto per uno poteva essere sbagliato per un altro.

Si è vero ognuno valuta a suo modo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ma di certo non c'è niente di male in quello che ha detto Hisashi, aiutare i deboli e proteggerli è giusto, è Bene viceversa fare del male è sbagliato ed è male. Certo qualcun'altro potrebbe pensarla in modo diverso, ma la maggior parte della gente la vede in questo modo, chi la vede in modo diverso ha solo un modo contorto e deviato di pensare.

Come poteva immaginarsi fu lo sfregiato a rifiutarsi di firmare il rotolo, ma non si limitò a questo, iniziò un lunghissimo discorso dove criticava il modo di vedere dei due sunesi, aggiungendo che loro due si trovavano in una gabbia e che erano obbligati a ubbidire agli ordini senza possibilità di scelta, infine lanciò una sfida ad Hiro dicendogli dove avrebbe potuto trovarlo e che li avrebbero visto chi era veramente, se un gradasso che parlava solamente oppure uno con le palle.

Sfregiato sei libero di ragionare come vuoi, ma una cosa è certa proteggere gli indifesi è bene, uccidere o ferire gli innocenti è male, qualsiasi cosa tu possa dire è questa la verità... Noi siamo liberi di decidere quello che vogliamo, se voglio diventare forte lo faccio perchè lo voglio non perchè sono obbligato da qualcuno, comunque se il tuo modo di vedere è così contorto, quando ci rivedremo stai sicuro che riuscirò a svegliarti per bene da quel modo deviato di ragionare che hai!!!

Dopo di chè ci pensò Fenrir frenare quella piccola litigata, anche loro avrebbero scelto liberamente cosa fosse giusto e cosa no, avrebbero scelto se aiutare o no i firmatari a seconda dell'occasione e delle cause per le quali Hiro e gli altri avrebbero deciso di combattere. Salutando kaito lo sfregiato, aggiunse che lui sarebbe stato libero in futuro di firmare il sutra e che sarebbe stato accolto come un fratello.
Finito quel discorso il grosso lupo chiese a kairi di mostrargli come evocarli, il sannin seppur molto stanco si alzò in piedi e mostrò lentamente per ben tre volte i sigilli da formare per richiamare i canidi. Occorrevano tre cose per formare la tecnica del richiamo: per primo i cinque sigilli, cinghiale, cane, gallo, scimmia ed ariete, poi serviva il sangue del firmatario insieme al proprio chakra come veicolo per richiamare uno dei canidi alleati. Hiro osservò bene il tutto attentamente, poi una volta terminata l'evocazione da parte dell'uchiha di uno dei canidi, l'uomo si risedette e lasciò via libera ai genin, avrebbero dovuto tentare loro ora nell'evocazione dei nuovi alleati.
Il sunese si mise subito all'opera tentando di seguire l'esempio del suo ex-kage, compose i sigilli poi infuse il proprio chakra nel dito che si era ferito in precedenza per firmare il rotolo, appoggiò il dito per terra e attese di vedere la nuvoletta e poi il cane evocato, ma non accadde niente, il genin si grattò la testa cercando di capire cosa fosse andato storto, poi osservandosi il dito capì, dalla ferita auto inferta in precedenza il sangue non fuoriusciva più, aveva iniziato ad coagulare interrompendo l'afflusso quindi di sangue.


Idiota, se ci fosse stato Yotta-sama sicuramente mi avrebbe dato una bastonata in testa e me la sarei meritata, mi sembra di essere tornato indietro di qualche mese, quando mi presentai alla sede del clan per apprendere le tecniche del controllo della Sabbia. Devo stare concentrato e attento, ho fatto un errore da novellino.

Hiro nuovamente si mise all'opera, si riaprì la ferita sul dito e una volta sentito scorrere il suo sangue riprovò a formare i sigilli e ad infondere il proprio chakra, poggiato quindi il dito a terra vide comparire una piccola nuvoletta, convinto di essersi riuscito, chiunque lo stesse osservando avrebbe visto nuovamente la delusione sul suo volto. Era comparsa si una nuvoletta, ma del canide evocato nessuna traccia, cercando di trovare l'errore nello svolgimento della sua tecnica, arrivò alla conclusione che non aveva immesso abbastanza chakra per completare l'evocazione tanto agognata. Il ragazzo non si diede per vinto, era convinto di essere molto vicino al successo, doveva solo immettere più chakra e avrebbe avuto successo o almeno così sperava, per la terza volta compose i cinque sigilli in successione poi immettendo il proprio chakra nel dito ferito, pose la mano a terra e quasi immediatamente comparve una grossa nuvoletta, dietro la quale questa volta vi era un canide. Ironia della sorte, aveva evocato lo stesso canide che l'aveva accompagnato in quel luogo, lo strano cane con gli occhiali da sole.

Akino Yo! ben fatto ragazzo!

//Ok signor sfregiato, presto avremo il tanto atteso scontro vedremo come saremo messo con le varie quest-missioni per fare questa ruolata :)//
 
Top
view post Posted on 18/9/2012, 23:29     +1   -1
Avatar

Group:
Iwa
Posts:
7,389

Status:


Il piccolo battibecco che si era generato tra i ninja presenti andò subito ad infiammarsi notevolmente alle parole dello shinobi di Kiri, Kaito.
Il genin della Nebbia aveva sfidato apertamente il ninja pallido di Suna, il quale sembrava essere interessato, in qualunque momento l'altra era disponibile. La cosa sembrava interessante, sebbene le parole pronunciate in seguito dal Sunese non furon del tutto gradite da Kuro. Ancora una volta si gettava giudizio sul bene e sul male, sulle buone azioni e su quelle cattive, ma fortunatamente, ancora una volta, il grande e possente Fenrir andò a spianare le divergenze, riuscendo così a terminare il discorso. Le parole del lupo pendeva più sul ragionamento di Kuro, ma si vedeva che quelle fiere erano voltate più ad eseguire le azioni che Hiro i Hisashi aveva poco prima elencato. Tra lo stupore di tutti, Kaito abbandonò quel posto, senza firmare quel rotolo, non voleva stringere quel legame per il quale aveva lottato fino a poco tempo prima, la cosa era molto strana, ma Kuro di certo non lo biasimava: era un comportamento coraggioso, concerne al proprio nindo, e Kuro apprezzava sempre persone con un filo di logica. Voltandosi verso il ragazzo sfregiato che stava lasciando la scena, parlò a bassa voce, con una voce impercettibile.


- Addio, sfregiato.

Uno strano sorrisetto era apparso sulla faccia di Kuro che vista quella determinazione, non potè fare a meno di pensare alla sua "nuova amica" Neko, col quale aveva stretto un forte legame di amicizia. Non vedeva l'ora di tornare da lei per adempiere alla promessa fatta il giorno della partenza per l'eremo dei Cani Ninja.
Fenrir riprese a parlare, nonostante il Sunese pallido continuasse a insistere con quel discorso. Era tempo di imparare a richiamare i cani durante un una battaglia o un qualunque momento di bisogno. Kairi si mosse finalmente mostrando loro i movimenti ed i sigilli esatti da comporre con le mani: cinghiale, cane, gallo, scimmia ed ariete. Ripetendoli più volte affinchè entrassere nelle loro menti. Kuro li eseguì a sua volta lentamente quante più volte potè, prima che l'Uchiha desse loro il compito di privare, immettendo in quella tecnica, anche il loro chakra. Più chakra avrebbero immesso nello svolgimento della tecnica, più potente sarebbe stata l'evocazione in risultato. Non restava che provare e vede cosa era in grado di fare.


(Non sembra affatto una tecnica facile, prevede ben cinque sigilli ed un piccolo dono di sangue, è una delle tecniche facili da comporre ma difficili da gestire. Riuscire a portarla a compimento al primo colpo sarebbe una cosa davvero notevole, ma estremamente improbabile secondo me. Non resta che provare per vedere. Quanto chakra dovrò immettere? )

Con un piccolo morso riuscì a provocarsi una ferita tale da poter far fuoriuscire un po' del suo sangue, poi compose i sigilli nell'ordine dato da Kairi. Le dita si muovevano lentamente all'inizio per assimilare il procedimento e permettere al suo chakra di fluire tra le sue mani con eleganza e senza problemi. I polpastrelli si toccavano tra loro, creando dei piccolissimi rumori, quasi impercettibili, finchè non sopraggiunse il momento di poggiare il palmo della mano sul pavimento, e rilasciare bruscamente quanto accumulato in partenza. Il risultato fu deludente, come preannunciato da Kuro: un nuvola di chakra di piccolissime dimensioni si andò a creare tra gli arti superiori del ragazzo ora inginocchiato sulla sua creazione. Nulla era apparso, troppo poco chakra era stato impastato ed il risultato fu qualcosa di troppo piccolo da scomparire all'istante.
Utilizzando il sangue ancora sgorgante dal suo dito andò nuovamente a comporre i cinque sigilli, immettendo nella tecnica una quantità maggiore di chakra, per non cadere nello stesso errore di prima. Occhi sempre chiusi pronti a raggiungere il picco di concentrazione massimo per poi rilasciare quanto accumulato. Ancora un risultato deludente ma ormai il gioco era fatto. Questa volta il chakra era troppo abbondante ma era riuscito con due semplici tentativi a definire con esattezza i paletti giusti, ora sapeva approssimativamente quanto chakra servisse, per evitare di creare qualcosa di troppo piccolo come il primo tentativo o qualcosa di troppo grande come il secondo, in grado di farlo barcollare per qualche attimo.
Non pensò neanche; agì di conseguenza, fino a creare nuovamente quei sigilli ormai imparati alla perfezione, per vedere che qualcosa era apparso finalmente dalla nuvole di medie dimensioni da lui generata. Casualità, esattamente Uhei, il cane con tante bene che l'era andato a chiamare a "casa" sua, era comparso. Ora lo guardava con aria fredda come al solito, ma qualcosa nel suo sguardo era cambiato rispetto al loro primo incontro, forse era soddisfatto, forse no, la cosa non importava moltissimo. Era riuscito ad evocare i cani, ed era quella la cosa essenziale.



<tecnica> -Tecnica del richiamo- (Chk: dipende dall'evocazione) "Il ninja si procura volontariamente una piccola ferita. Il sangue che ne sgorga è il sacrificio richiesto per attivare il legame con il contratto firmato, e la composizione di diversi sigilli permette di evocare le creature più disparate, sempre più potenti ad ogni grado ninja superiore a quello di Genin. Poggiata la mano a terra, la creatura evocata potrà agire seguendo le direttive dell'evocatore."
 
Top
263 replies since 13/4/2008, 20:32   5594 views
  Share