Eremo dei Cani, [Paese della Pietra]

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ecthelion della fontana
view post Posted on 11/6/2011, 19:20     +1   -1




Il cane ascoltò la presentazione del ragazzo e le sue domande, poi, una volta che questi ebbe finito rispose al giovane.

Pakkun: Bene Arashi, io sono Pakkun e come hai ben detto sono un cane ninja.
Rispondo già alla tua domanda dicendoti che il nostro eremita è proprio Kairi Uchiha.
Ed ora seguimi. Come ho già detto necessiti di riposo. Sei stanco ed hai delle brutte ferite.


L'interno della grotta era spartano. Niente insegne, niente statue, nessun dipinto. Solo nuda roccia e fiaccole accese a distanze regolari.
Il cagnolino accompagnò il ragazzo ad una stuoia, adagiata su di un pagliericcio. Li accanto due ciotole metalliche. In una vi era dell'acqua, nell'altra del cibo.
Lasciò un po' di tempo al ragazzo affinchè mangiasse e poi gli intimò di dormirementre lui attendeva seduto al suo fianco.


zzz

Nel mezzo della notte qualcuno fece visita al ragazzo le cui palpebre cominciarono a muoversi poichè, a causa del rumore, si stava svegliando.

??: Quindi secondo te questo ragazzo è pronto?

Kairi: Forse pronto non è il termine adeguato, ma mi ha dato prove di buone potenzialità, altrimenti non gli avrei concesso di superare la mia copia.

??: Hai ragione, tuttavia noi siamo le evocazioni e sarebbe meglio lo testassimo anche noi prima della firma.

Kairi: Bene, come desideri. Dopotutto nemmeno l'eremita può importi nulla di simile.

Le due voci poi sparirono nelle tenebre mentre il sonno pesante calava sul ragazzo.

...

Una tenera zampa scosse la spalla del ragazzo: era Pakkun.
Il ragazzo, destatosi, vide delle bende attorno al suo corpo; le sue ferite si stavano rimarginando velocemente.


Pakkun: Sono stato io. Sai, è difficile bendare una persona senza svegliarla e non essendo muniti di pollice opponibile. Spero ti accontenti di ciò che sono riuscito a fare.
E quanto ai tagli sono stato costretto a leccarli per disinfettarli. Spero tu non provi ribrezzo per ciò.


//Ruola fino al discorso con Pakkun, la cosa sarà più breve del previsto. Fidati//
 
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A-Stýle
view post Posted on 12/6/2011, 21:28     +1   -1





*Fino a quel momento c'era stato solo dolore a causa di tutti gli eventi accaduti quel giorno, non solo dolore fisico, ma soprattutto morale e psicologico, però ora sul volta di Araschi sembrava trasparire un mezzo sorriso grazie alla compagnia del cane. Il genin sapeva che al mondo non erano tutti spietati come a Kiri e che forse qualcuno di buono disposto anche a dare un aiuto disinteressato ci fosse in qualche dove, ma non pensava che il primo esempio (escluso suo padre) fosse proprio un cane ninja. Eppure quello era uno dei motivi principali per i quali aveva intrapreso quel viaggio, cercare qualcuno con cui condividere le sue emozioni e di cui potersi fidare, in due parole: un amico.

Quando il ragazzo concluse di parlare subentrò nuovamente la voce del cagnolino che disse di chiamarsi Pakkun, la sua voce era roca, ma allo stesso tempo rilassante e piacevole da ascoltare. In seguito rivelò, che come detto dallo Shinobi di Kiri, fosse proprio il mukenin Kairi Uchiha l'eremita dei cani, e per questo motivo Araschi capì che alla fine non era stato tutto tempo perso quello trascorso a combattere, ma questa convinzione non rimarginava le ferite procurate. Il cane invitò il ragazzo a seguirlo portandolo in un antro della grotta decisamente spoglio, le uniche tracce di civilizzazione era le fiaccole appese ai muri per dare un po' di luce. Dopo aver ricevuto una stuoia il ragazzo si sdraiò su un pagliericcio e si lasciò cadere tra le braccia di Morfeo, aveva bisogno di riposare molto più di quanto pensasse, mentre il cane si mise accanto a lui.

In quelle condizioni era difficile dormire, ma in quel momento avrebbe dormito anche in modo peggiore se fosse stato sicuro di essere lontano da tutti i pericoli, nonostante questo durante la notte il suo sonno fu disturbato da alcune voci confuse indistinguibili per il genin.
Non sapeva se stesse sognando o fosse realtà, ma non aveva comunque forze per svegliarsi e togliersi il dubbio, per questo si limitò a cercare di intuire il discorso accaparrando qualche minima parola di ciò che udiva. Anche se non era capace di sentire alcun suonò preciso riuscì comunque a riconoscere due voci familiari, una era quella di pakkun, mentre l'altra la conosceva bene, ma non capiva a chi appartenesse. Mentre si sforzava a capire la stanchezza prese di nuovo il sopravvento su di lui e le due voci scomparirono nel buio più assoluto.

A risvegliarlo fu la zampetta di pakkun sul viso, il quale fece una bella sorpresa al ragazzo, infatti lo aveva bendato mentre lui dormiva e disinfettato le sue ferite con la bava. Il cane poi gli chiese se la cosa gli dava fastidio, ma essendo abituato alle orride abitudini di Kiri la risposta di Araschi fu alquanto prevedibile, ma non si limitò a chiedere questo, preferì iniziare un discorso più serio, anche per entrare più in confidenza con l'animale ninja.*

-Pakkun, io vengo da Kiri, non c'è quasi nulla che mi faccia più ribrezzo, in ogni caso grazie, voi cani ninja siete prorpio come mi aspettavo. Devo confidarti un segreto, io ho intrapreso questo viaggio per due motivi, uno è quello di definire uno scopo nella mia avventura come ninja, l'altro più importante, è quello di trovare amici di cui fidarmi. Come forse già sai nel villaggio della nebbia sono quasi tutti assassini spietati pronti anche a sacrificare la vita dei compagni pur di ottenere ciò che vogliono, per questo sto cercando di dimostrare a me stesso che le persone ed i ninja non sono tutti così, e probabilmente venendo qui ne ho avuto la dimostrazione...-

*Si fermò un attimo a riprendere fiato per poi porre la domanda che avrebbe rotto il ghiaccio.*

-Dimmi quando potrò rivedere Kairi?-
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 14/6/2011, 18:20     +1   -1




//La notte il discorso era fra Kairi e ???... Pakkun non ha detto nulla.... Nessun problema//

Il ragazzo ringraziò il cane per le cure senza nemmeno lamentarsi della scarsa igiene o del modo arcaico con cui queste erano state effettuate, ma cominciò un monologo atto a descrivere all'animale il motivo per cui aveva iniziato una ricerca così pericolosa. Poi chiese di poter rivedere l'eremita.
Il cane, divertito da ciò che stava per riferire al ragazzo emise due sbuffi prima di parlare.


Pakkun: Vuoi vedere Kairi? Strano, mi è stato chiesto di svegliarti e condurtida lui. Ti avverto, non sarà solo. Il vecchio Fenrir, il nostro capobranco, dovrà decidere se farti firmare il sutra per poterci evocare. Ti spiegherà meglio lui. Ed ora seguimi.
Dimenticavo... Un consiglio, non contraddirlo.


Il cagnolino, seguito dal ragazzo si addentrarono per la grotta.
Illuminati dalla tenue luce delle fiaccole si addentrarono verso il grande salone dove l'eremita ed il maschio alfa li attendevano, preceduti dal ritmico rumore dei loro passi, ampliato dall'eco all'interno della tana.
Kairi e Fenrir stavano chiaccherando quando il cagnolino condusse loro il ragazzo.
Fenrir, dopo avergli dato una occhiata sommaria parlò.


Fenrir: Bene ragazzo, ho sentito tutto il tuo discorso circa amicizia, villaggio e quant'altro grazie al mio fine udito e sappi che l'eremita qui presente acconsente a farti frimare il sutra.

Guardò il rotolo aperto ai loro piedi.

Fenrir: Tuttavia vi è ancora un ultimo ostacolo da superare, perchè concorderai con me che anche le evocazioni devono poter scegliere i loro evocatori; e se non concordi non importa, dovrai comunque convincermi.
Rispondi velocemente al mio quesito e dimostrami di essere degno di diventare un fratello del mio branco.
Come agiresti sapendo che tuo padre vuole uccidere un cane randagio, reo di essersi infiltarto nella tua aia ed aver ucciso tre galline?
 
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A-Stýle
view post Posted on 17/6/2011, 09:01     +1   -1




//scusami il ritardo ^^//

*La risposta alla domanda del ragazzo da parte di Pakkun fu decisamente inattesa, infatti gli disse che il suo compito era proprio svegliarlo per incontrare l'eremita, ma solo avrebbe dovuto confrontarsi anche con il capobranco dei cani ninja, come lo chiamava il cagnolino, il vecchio Fenrir. Si alzò veemente pronto a superare l'esame finale, l'eremita ed il capo di tutti i cani ninja avrebbero dovuto informarlo meglio sulla possibilità di diventare un evocatore, ormai mancava poco e non vedeva l'ora di avere dei nuovi amici, anche senza la parola nuovi. Ritornarono nuovamente nei corridoi bui della grotta illuminati solo da quelle poche fiaccole rimaste sulle pareti, che davano a quel luogo un'aria ancora più tetra e misteriosa. La cosa però non dava alcun fastidio ad Araschi, che anzi si sarebbe messo a correre pur di rincontrare Kairi e di conoscere Fenrir, il quale, a detta di Pakkuna, era molto autoritario e per questo era meglio non contraddirlo. Dopo un camminata passata senza proferire parola i due, fianco a fianco, arrivarono in un enorme salone scavato nella roccia, dove ad attenderli c'erano il vero Kairi Uchiha ed il maschio alfa di tutti i cani, guardandolo il genin capì perchè tutti lo chiamavano vecchio, nonostante sembrasse ancora in forma dimostrava comunque una certa età per essere un cane. Ai piedi dei due sommi protettori di quel luogo, c'era un enorme rotolo aperto, con sopra varie impronte di mani e firme fatte col sangue, non poteva che essere il sutra dei cani, questo voleva dire che c'era molto vicino, ma c'era ancora un ostacolo da superare.
Dopo averlo fissato per un po' l'anziano Fenrir disse al ragazzo che sebbene l'eremita acconsentisse a fargli firmare il rotolo, dovevano essere loro cani a dargli il giudizio finale, sarebbe stato lui a decidere il suo futuro, e la sua scelta sarebbe stata permanente. Per sbrigarsi il grande esemplare canino propose al ninja di Kiri di rispondere ad una domanda secca per vedere se era pronto per quel privilegio, il quesito non tardò ad arrivare. Gli chiese se nel caso suo padre volesse uccidere un cane randagio incriminato di aver fatto fuori tre delle sue galline, come avrebbe reagito. La domanda lasciò Araschi sulle spine, di solito non ci pensava due volte prima di rispondere perché la sua sincerità funzionava sempre, ma stavolta avrebbe funzionato? *

(Se dico un bugia ben costruita potrei ottenere comunque quello che voglio, ma poi tutti i miei principi, il mio onore andrebbero a farsi friggere, cosa mi direbbe mio padre in una situazione del genere? E la mamma che mi guarda da lassù non vorrebbe mai che io guadagnassi qualcosa con l'inganno, ho deciso rispondere con sincerità, mal che vada dovrò tornarmene a casa a mani vuote, ma almeno potrò dire di non aver tradito i miei ideali, ed è questo quello che conta.)

*Dopo averci pensato giusto un po', il ragazzo rispose alla domanda con tono sicuro e coraggiosa, nel caso avesse fallito, almeno lo avrebbe fatto con onore.*

-Bella domanda, ci tengo a dire che la mia risposta vale per qualunque essere vivente che meriti di stare su questa terra e non solo perché è un cane come voi, io sono contro la pena di morte e quindi sarò imparziale nel rispondere. Credo che fermerei mio padre dando la possibilità all'animale di scappare, ma in seguito prenderei precauzioni affinché un evento del genere non possa riaccadere... bhe...è così che la penso...-

*Alla fine di quelle parole tutta la fermezza e la sicurezza che aveva andarono scomparendo lentamente fino a lasciarlo in balia di preoccupazioni varie, non vedeva l'ora di conoscere il responso, qualunque esse fosse stato. *
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 18/6/2011, 11:02     +1   -1




Il giovane rispose con fermezza e sicurezza alla domanda del vecchio canide che tuttavia non dimostrò una totale approvazione.
Parlò al ragazzo guardandolo fisso negli occhi.


Fenrir: La risposta è buona, e per questo ti permetto di firmare il rotolo, tuttavia non era proprio ciò che volevo sentire.
Ricordati che anche tuo padre ha onore ed orgoglio e la tua azione li macchierebbero.
Quando tornerai a questo eremo gradirei tu avessi una risposta migliore che tenga conto anche di ciò che avrebbe subito tuo padre.


Appena il lupo ebbe finito di parlare Kairi evocò il grosso rotolo spiegandolo ai propri piedi.

Kairi: Non credo servano troppe spiegazioni. Dovrai ferirti e firmare il rotolo con il tuo sangue.
 
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A-Stýle
view post Posted on 18/6/2011, 13:56     +1   -1




//spero che la firma in spoiler non ti dispiaccia ^^//

*L'espressione del vecchi lupo dopo le parole del ragazzo non fu delle migliori, ma le sue parole smentirono ogni dubbio, infatti nonostante si aspettasse una risposta un po' diversa, accettò di buon grado quella di Arashi, dandogli così la possibilità di firmare il sutra dei cani e diventare finalmente un evocatore. Il genin non era più nella pelle, mentre Fenrir aprì completamente l'enorme rotolo davanti ai loro piedi mostrandogli lo spazio dove avrebbe dovuto avrebbe dovuto apportare la propria firma. Kairi gli spiegò che per essere valida la firma doveva essere fatta col sangue, inoltre bisognava mettere l'impronta della propria mano, come lo shinobi ricordava, tutto con lo stesso liquido. Sebbene vivesse a kiri il ragazzo si disgustava alquanto alla vista del sangue, ma cercò di non pensarci perchè un'occasione del genere si ha solo una volta nella vita, così si morsicò il pollice ed iniziò a scrivere.*



*Quando ebbe finito fece un sospiro di sollievo e ripenso a tutto quello che lo aveva portato a diventare un ninja, capendo che forse non era stato tutto inutile, doveva solo essere forte d'animo, ed ora l'impresa sarebbe stata più facile perché aveva dei compagni fidati al suo fianco. Non riuscì a non pensare al suo esame genin, dove gli altri due esaminandi, assetati di sangue, decisero di immolarlo pur di conquistare uno sporco coprifronte, ma allo stesso tempo ricordava anche la profezia del suo sensei.*

(Sensei:Fortifica la tua mente e il tuo corpo. Come vedi, è difficile trovare compagni di cui potersi fidare. Ma cerca di non perderti nel sangue che questa strada ti porterà a versare. )

*Era su quelle parole che ormai si basava il suo stile di vita, e non vi avrebbe mai rinunziato, anche a costo della morte. Guardò di nuovo Kairi e Fnriri sperando di aver firmato nel modo giusto. Quel giorno si era sancito un nuovo legame, più forte di quanto il ragazzo pensasse.*

-Così va bene?-
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 18/6/2011, 18:11     +1   -1




Il ragazzo, riluttante per il sangue fluente dalla ferita siglò il contratto e vi impresse la mano scarlatta.
Quando ebbe sollevato anche l'ultimo polpastrello il rotolo scomparve in una densa nube di vapore.


Fenrir: Ragazzo, dovrai fare l'abitudine al tuo sangue quando vorrai convocarci.

Così intervenne il capobranco mentre scrutava il giovane e le sue smorfie. E poi, rivolto all'eremita.

Fenrir: Sarebbe opportuno gli insegnassimo i sigilli, che ne dici? Altrimenti la sua firma sarà vana.
Potresti farlo tu? Le mie zampo possono fare di tutto fuorchè quei gesti.


Il sannin acconsentì e stranamente fu molto disponibile nel mostrare al giovane i vari jutsu.

image

Kairi: Cinghiale, cane, uccello, scimmia ed ariete. Prima però, mi raccomando, dovrai anche esserti ferito e dopo i gesti segnare il terreno, o il luogo ove desideri compaia l'evocazione.
Forse non ti è chiaro. Guarda qui!


CITAZIONE
<tecnica> -Tecnica del richiamo- (100) "Il ninja si procura volontariamente una piccola ferita. Il sangue che ne sgorga è il sacrificio richiesto per attivare il legame con il contratto firmato, e la composizione di diversi sigilli permette di evocare le creature più disparate, sempre più potenti ad ogni grado ninja superiore a quello di Genin. Poggiata la mano a terra, la creatura evocata potrà agire seguendo le direttive dell'evocatore."

Cani Ninja – (Chk: 100)

Gruppo formato da 8 cani ninja diversi per razza ed abilità che combattono insieme e lavorano come fossero un'unica entità.

Otto cani con coprifronti e giubbe ninja comparvero accanto al mukenin.

Kairi: Più chakra impasterai più grande e potente sarà l'evocazione che apparirà.

//Prova due volte... alla seconda appare Pakkun//

 
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A-Stýle
view post Posted on 20/6/2011, 10:17     +1   -1






*Appena Arashi sollevò la mano dal rotolo, finito di firmare, il rotolo scomparve come era apparso, in una nuvola di bianco fumo. Dopo di che prese la parola Fenrir, che notando il disgusto del ragazzo nei confronti nel sangue gli consigliò di farci l'abitudine, poi gli spiegò che il contratto da solo serviva solo a far sì che le evocazioni riconoscessero il suo liquido corporeo, ma per poterle evocare c'era bisogno di conoscere la tecnica adatta, ed era arrivato il momento di impararla per poterla sfruttare al meglio in futuro. Se voleva avere i cani dell'eremo sempre affianco a sé saper usare la tecnica del richiamo era più che necessario, ma visto che non ne aveva mai visto l'utilizzo sarebbe stato più complicato del previsto, impararla velocemente, o almeno il prima possibile. Il vecchio Fenrir avrebbe voluto mostrargliela, ma visto che non aveva le mani per comporre i sigilli chiese supporto al mukenin che si mostrò si da subito molto disponibile. Si ferì leggermente la mano, compose esattamente cinque sigilli: cinghiale, cane, uccello, scimmia, ariete, per poi poggiare il palmo nel punto esatto dove avrebbe voluto che apparisse l'evocazione. Ci fu una solita nuvola di fumo, dalla quale apparse un gruppo di otto cani ninja, erano tutti di razze diverse, in comune però avevano, l'abbigliamento, giacchette di color blu, ed i coprifronti. Kairi gli spiegò, che più chakra veniva utilizzato per l'evocazione e più potente sarebbe stato il cane che ne sarebbe venuto fuori.*

(Davvero incredibile questa tecnica, ricapitolando devo comporre i cinque sigilli...ah non aspetta...devo prima farmi male, poi comporre i sigilli ed infine devo poggiare la mano sul terreno. Bhe in teoria non sembra tutta questa difficoltà, spero che con la pratica sia più o meno la stessa cosa, sennò potrebbe volerci più del previsto, e questo è male, manco già da molto a casa, e mio padre potrebbe preoccuparsi non poco.)

*Era arrivato il momento di provare, i due capi dell'eremo aspettavano solo che il ragazzo utilizzasse la tecnica e lui non non voleva deluderli. Così ci provò tenendo a mente che più chakra avrebbe usato e migliore sarebbe stato il risultato, seguì tutte le istruzioni di Kairi, fece tutto il procedimento, ma purtroppo quando mise il palmo a terra non successe un bel niente, non capiva cosa avesse sbagliato, ma non doveva scoraggiarsi, se voleva riuscire nell'intento doveva solo continuare a provare con determinazione.*

CITAZIONE
<tecnica> -Tecnica del richiamo- (Chk:50) "Il ninja si procura volontariamente una piccola ferita. Il sangue che ne sgorga è il sacrificio richiesto per attivare il legame con il contratto firmato, e la composizione di diversi sigilli permette di evocare le creature più disparate, sempre più potenti ad ogni grado ninja superiore a quello di Genin. Poggiata la mano a terra, la creatura evocata potrà agire seguendo le direttive dell'evocatore."

Stm= 85-50/2= 82,5

Così riprovò, si morse il pollice facendo fuoriuscire il sangue, poi compose in ordine i sigilli del cinghiale, del cane, dell'uccello, della scimmia e dell'ariete, dopo di che poggiò veemente il palmo della mano per terra, creando inaspettatamente una nuvola bianca di fumo. Fu distratto per un momento da fumo, ma quando riaprì gli occhi davanti a sé c'era Pakkun che lo guardava, e stavolta era stato lui ad evocarlo, non poteva essere più felice.


-Ce l'ho fatta, grandioso, grazie di tutto !-

CITAZIONE
<tecnica> -Tecnica del richiamo- (Chk: 40) "Il ninja si procura volontariamente una piccola ferita. Il sangue che ne sgorga è il sacrificio richiesto per attivare il legame con il contratto firmato, e la composizione di diversi sigilli permette di evocare le creature più disparate, sempre più potenti ad ogni grado ninja superiore a quello di Genin. Poggiata la mano a terra, la creatura evocata potrà agire seguendo le direttive dell'evocatore."

Pakkun – (Chk: 40)

Questo cagnolino di piccole dimensioni non è particolarmente adatto al combattimento ma è abilissimo nel fiutare e seguire le tracce. Perfetto compagno per le squadre di inseguitori, talvolta non va sottovalutato nemmeno negli scontri diretti.

stm= 82,5-40/2= 80,5

//ho giustificato il fatto che la prima volta ho sbagliato, perchè gdr-on il mio pg aveva troppa foga ed ha impiegato una quatità errata di chakra, spero non ti dispiaccia//
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 21/6/2011, 09:12     +1   -1




//Giustificazione plausibile//

Il vecchio canide, visto il fallimento del giovane al primo tentativo si lasciò sfuggire un brontolio. L'eremita allora gli sussurrò:

Kairi: E' solo un genin. Si sta sicuramente impegnando. Diamogli almeno un altra possibilità!

Infatti il giovane non fallì ulteriormente, ma in una nube di fumo fece comparire il cagnolino che lo aveva accudito tutta la notte.
Vedendo comparire Pakkun Fenrir non fu soddisafatto appieno ma non poteva pretendere di più dalle esigue risorse di chakra del ragazzo.
Poi, l'eremita decise di mostrare al ragazzo come appicare l'evocazione inversa: un rapido sigillo e gli otto cani sparirono, nonprima di aver ricevuto il saluto ed il ringraziamento dell'eremita e del saggio fra i canidi.
Ora toccava al ragazzo, se lo avesse voluto, provare tale tecnica; altrimenti sarebbe potuto tornare indietro tranquillamente. Il suo allenamento era ormai finito ed era riuscito a firmare l'ambito sutra.


Fenrir: Bene ragazzo, puoi andare. Credo però ci rivedremo presto. Io aspetto ancora la risposta adeguata alla mia domanda.

//Finiamola qui visto da quanto tempo si sta svolgendo questa quest. Iniziata con il vecchio sistema, la terminiamo con il medesimo, quindi anche con un po' di exp. Spero 520 su 600 siano sufficienti. Niente equip non perchè non te lo meriti, ma perchè non credo sia in mio potere dartelo. In caso penso potresti fare un addestramento veloce all'eremo e poi lì si vedrà. Sei di nuovo libero. Enjoy//
 
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A-Stýle
view post Posted on 21/6/2011, 12:20     +1   -1





*Al primo utilizzo della tecnica Fenrir, brontolò vistosamente, anche se forse non era proprio sua intenzione farsi vedere dal ragazzo, ma subito l'eremita prese le difese del genin giustificando il fallimento con l'inesperienza del ragazzo. Per smentire tutte le preoccupazioni ci volle solo un altro tentativo in più, con il quale lo shinobi della nebbia fece apparire Pakkun, neanche questa volta il maschio alfa dei cani ninja sembrava contento, ma almeno il giovane aveva dimostrato di padroneggiare la tecnica ed era questa la cosa essenziale e più importante.

In seguito Kairi mostrò al nuovo adepto la tecnica inversa a quella del richiamo, chiamata del rilascio, era molto semplice si trattava di un solo sigillo veloce ed necessitava di una quantità di chakra inferiore rispetto a quella del richiamo. Insomma era così semplice, che se per la prima c'erano voluti due tentativi, per questa non ce n'era proprio il bisogno, tra l'altro non voleva ancora rilasciare Pakkun, lo avrebbe fatto appena arrivato alle porte di Kiri, per evitare di portare sospetti di qualunque tipo su di lui.*

-Grazie di cuore Kairi, ed anche a te Fenrir, ti prometto che la prossima volta che mi vedrai qui avrai la tua risposta, hai riposta la tua fiducia nella persona giusta, non rimarrai deluso. Ora però devo tornare a kiri, a mio malgrado lo so, ma ora almeno non sarò solo!-

*Un rapido sorriso, a cui seguì un saluto sfuggente, prima di uscire dalla tana che quelle creature chiamavano eremo per poi incamminarsi verso Kiri vittorioso, ce l'aveva fatta, era diventato un evocatore e allo stesso tempo aveva trovato un obbiettivo da perseguire: cambiare il suo destino.*

//ancora grazie, ci si becca ^^//
 
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view post Posted on 6/12/2011, 20:49     +1   -1
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♫ Peace ♫

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OT//sinceramente non so come valutare la quest, di solito quelle per firmare sono fatte dall'eremita e "purtroppo" non vengono pagati. Come parametri di giudizio direi che è una quest genin ma non prenderai un voto in quanto l'hai solo teminata. Lavoro svolto bene anche se ti sei trovato a dover ruolare un pg e creature che forse non conoscevi ma che avevano già una loro personalità. E' anche vero che c'era poco da fare ma soprattutto c'era da liberare quel povero cristo bloccato da ere xD.

Paga: 40 ryo//OT
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 6/6/2012, 18:21     +1   -1




Perchè?

Un boato, fragoroso più di un tuono, proruppe attraverso l'antro. Fece vibrare le pareti, i sassi e la terra tutta fino a sboccare, come un torrente impetuoso nella stagione delle piogge, oltre l'ingresso della tana a disperdersi nell'aria limpida attorno a quell'eremo, spaventando ogni animale selvaggio che fuggì immanentemente da quel luogo per rifugiarsi lontano nella foresta. Mai avevano avuto modo di udire il signore dei canidi latrare a quel modo, mai era successo che un animale così saggio e pacato perdesse le staffe tanto da frastornare tutta la foresta con quelle urla.

All'interno della tana il grosso lupo ringhiava iroso, montando di collera mentre cercava di placarsi camminando. Smuoveva pietrisco appuntito e polvere con le grosse e possenti zampe ma percuotere il terreno non bastava a placarne l'ira funesta. Quel Kairi questa volta lo aveva davvero fatto infuriare. Aveva deciso di abbandonare il ruolo di eremita ed il vecchio canide non aveva trovato modo alcuno di convincerlo a desistere da quella scelta che giudicava troppo impulsiva. Il sannin rimaneva lì, seduto: fissava con sguardo sicuro l'animale, compagno di battaglie ed allenamenti, che non trovava ne pace ne soluzione alcuna alla vacanza del ruolo di eremita, l'anello di giunzione fra il mondo dei canidi e quello dei ninja.
Ripensò a lungo a come risolvere ciò mentre il ninja rimaneva seduto a terra, immobile nella posa quanto risoluto nella decisione presa. Passarono i minuti e divennero ore prima che l'anziana evocazione riacquistasse la lucidità necessaria e capisse di doversi rivolgere nuovamente al mondo degli shinobi per trovare un degno successore a quel ruolo così ambito: eremita. Convocò con un ululato acuto tutte le evocazioni lì presenti: Pakkun, Bull e la squadra di cani ninja al completo. In pochi attimi una decina di sbuffi di fumo fecero la loro apparizione di fronte all'anziano lupo e mentre la coltre si diradava fecero apparizione al completo tutti i cani che si allenavano in quel luogo: attendevano ordini.
Fernir parlò con voce sommessa. Si stava sforzando per nascondere la rabbia e soltanto il muscolo facciale che controllava la pelle sopra al canino destro scattava ritmicamente in maniera complusiva palesandone lo stato d'animo.


Da oggi siamo senza eremita. Kairi, qui presente, ha deciso di rinunziare alla carica, sebbene rimarrà con noi per il futuro. Perciò andate, sparpagliatevi per il continente, ritrovate i vari firmatari e portateli qui assieme a coloro che reputerete degni di firmare questo sacro rotolo che lega noi e uomini con un filo unico.
Portateli al mio cospetto e solo allora potrò valutare chi sarà degno di combattere, per il futuro, al nostro fianco.


//Bene, la quest inizia. Sceglietevi un cane ninja che vi si presenti a casa, ossia nella vostra abitazione, al vostro villaggio/covo. Da Giorgio ci sarà Bull visto che fra voi tutti è l'unico firmatario ed ha già relazionato con quella evo. Per le altre fate vobis, ce ne dovrebbero essere altre sei di disponibili. Avete tempo fino a sabato. Enjoy.//
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 17/6/2012, 20:20     +1   -1




//Non riesco a postare i 5 post diversi perchè internet mi fa le bizza da alcuni giorni. Magari a furia di dai qui all'eremo riesco a far qualcosa. Ruolate il viaggi che fate da casa a qui. Indicativamente vi servono 5-6 giorni e l'arrivo è nel territorio fra Konoha ed il paese delle paludi, quindi indicativamente latifoglie ma il terreno è più putrido e l'aria più pesante. Fermatevi col post all'ingresso della tana. Lì vi incontrerete tutti. Postate pure direttamente qui. Mi aspetto bei post descrittivi. Appena riesco vi metto il trafiletto della evo. Sappiate comunque che non diranno null'altro se non un "fermati qui" arrivato all'ingresso dell'antro.

.Jin continua da qui
Bahamut83 continua da qui
Dampyr continua da qui
Mr. Bishop continua da qui

Scusate se vi ho tenuto fermi e non vogliatemene troppo//

Edited by ecthelion della fontana - 25/6/2012, 19:22
 
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view post Posted on 18/6/2012, 14:08     +1   -1
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Il colloqui tra uomo e cane era terminato. Ora alcuni minuti di conversazione effettuata solo con gli occhi, entrambi freddi, si stava svolgendo. Poteva sembrare una gara a chi mostrasse più fierezza e freddezza: ambedue i presenti lo erano, uno spettacolo che raramente si poteva osservare.
La pioggia, incessante e consistente, iniziò a precipitare come consuetudine in quel posto ed in brevissimo sia le bende che avvolgevano l'intero corpo del cane, sia le vesti di Kuro iniziarono ad inzupparsi, cambiando di colorazione, sempre più scura. Una gioco di colori si andava a formare nelle zone protette, ove l'acqua non impregnava i vestiti che coprivano il ragazzo, già bagnati dalle piogge delle ore precedenti. la scura della sua fedelissima Shinso, la sua wakizashi che l'accompagnava da ormai immemore tempo, faceva scivolare alcune gocce, indirizzandole alla perfezione, e tutte precipitavano nel medesimo punto andando a creare una piccolissima e perfetta pozzanghera, vicino il piede sinistro del ragazzo.
Senza attentere oltre e senza pronunciare nemmeno una parola, il cane voltò le spalle ed iniziò a camminare, mentre il terreno sotto i loro piedi diveniva sempre più velocemente fango, sporcando la parte morbida delle zampe del quadrupede, che lentamente muoveva la coda. Così come il cane era in silenzio, nemmeno Kuro si sprecò più di tanto a parlare, limitandosi a pensare all'avventura che stava per affrontare e al modo migliore per perfezionare l'abilità che aveva appreso proprio il giorno precedente. Cercava di non posare i piedi, non per evitare lo sporco del fango, ma per esercitarsi. Fluttuava tra le foglie che man mano diventavano sempre più frequenti, dal momento che il Paese del Fuoco, famoso per la sua estesa flora, si faceva sempre più vicina. Le nuvole lentamente iniziavano a svanire, cambiando la loro colorazione dal nero pece, che indicava l'enorme quantità di acqua ancora da gettare, ad un bianco candido. Un cielo a pecorelle si presentava ora sui loro corpi, e la pioggia aveva cessa completamente di bagnare i loro vestiti. Ora un sole, che sembrava sorridere a tutti, faceva loro da giuda, accompagnato da un candido cinguettare di uccelli, che di tanto in tanto sbucavano dal nulla, colorando quell'azzurro cielo di nero: piccoli stormi simili a macchie, tingevano quel tappeto candido che dava l'impressione che una buona e positiva giornata stava per giungere. la mente del giovane ex milite di Kiri continuava a vagare, passando dalle cose più belle a quelle più brutte, avventure passate e portate tutte a termine con successo, ma senza poca difficoltà. Ripensava a suo padre e suo fratello, finalmente incontrato dopo quasi diciassette anni di vita passata senza di lui. Neko, la dolce ragazza che aveva cambiato particolarmente il cuore del ragazza, facendolo diventare più morbido nei momenti meno importanti e pericolosi; l'aveva lasciata presso la statua ove si erano incontrati per la prima volta e senz'altro al suo ritorno -se mai questo fosse avvenuto- lei sarebbe stata li ad attenderlo. Si erano legati particolarmente, si erano salvati la vita a vicenda diverse volte e mai lui avrebbe permesso che lei soffrisse oltre, come aveva fatto durante il periodo di tirannia di suo padre.


(Neko, hai la mia parola. Al mio ritorno, mi prenderò cura di te, te lo prometto. Ora però devo focalizzare la mia attenzione solo su questa nuova missione da compiere. Chissà come sarà il possente Fenrir, il padrone di tutti i cani. Spero solo di non fare pessime figure e di comportarmi in maniera adeguata alla situazione. Sono un calcolatore dopo tutto, molto prudente, non permetterò che cada in errori che si possono facilmente evitare. E' una promessa che faccio a me stesso.)

Per tre volte, sole e luna continuarono a giocare a nascondino, comparendo e andando a dormire nello stesso preciso orario. Il susseguirsi dei giorni non stancò notevolmente lo shinobi, che sembrava deciso e motivato ad andare avanti. Non chiese alcuna paura al suo amico quadrupede, anche perché sapeva già ch'egli non l'avrebbe concessa.
La flora continuava a crescere ed il verde si faceva sempre più fitto, iniziava ad essere il colore predominante in un ambiente che orami era preda dei raggi del sole. I due "amici" provenivano da Ame, quindi la via più breve per raggiungere la tana del sommo Fenrir era quella che costeggiava i confini Sud del paese del fuoco. Sfortunatamente, non sarebbero passati per Konoha, tappa che Kuro di era promesso: voleva conoscere tutti i grandi Pesi Ninja e Konoha era uno dei primi posti da visitare essere uno dei più grandi e rigogliosi posti. Improvvisamente, come se un blocco impedisse alla rigogliosa vegetazione della Foglia di perseguire, una imponente distesa paludosa prese il sopravvento. L'aria si faceva sempre più rarefatta e quell'esalazione di sostanze sempre più simili a vapori e veleni, rallentava il passo dei due. La morte si poteva odorare, e qualcosa di vivo poteva sentirsi in vicinanza. Qualcosa di feroce era lì vicino e dopo ormai qualche giorno di cammino, senza la benché minima sosta, le gambe iniziavano a diventare sempre più cedevoli nonostante la prestanza fisica del Genin. Il passo del bendato cominciava a rallentare, mai s'era volta a scambiare sguardi con lui, e finalmente i piedi del ragazzo posarono terra. Un addestramento di tre giorni senza riposarsi era quello che più serviva a Kuro. Dinanzi una profonda e nera gelerai ora, i due stanziavano. Nessuno era li vicino, chissà se qualcun'altra sarebbe giunto.
 
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view post Posted on 19/6/2012, 21:41     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

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Varcate le porte del villaggio, Hiro si trovò di fronte il vasto deserto di Suna, avrebbe dovuto riattraversarlo nuovamente come aveva fatto tempo fa, quando rischiò di morire di sete a causa della scellerata idea del suo addestratore di abbandonarlo senza acqua ne cibo in mezzo al nulla. Il ricordo di quegli eventi facevano ancora incazzare parecchio il giovane genin, non aveva ancora perdonato il sannin e forse mai lo avrebbe fatto, durante quell'esperienza aveva stretto un patto con il deserto, grazie a tale patto il ragazzo aveva ottenuto la padronanza della sabbia, ma in cambio aveva perso per sempre i colori del proprio corpo.
Il ragazzo seguì il cane lungo il deserto, non sapeva dove erano diretti, ne quanto tempo ci avrebbero messo ad arrivare, questa volta però non avrebbe rischiato di morire per inedia, si era portato dietro cibo e acqua per parecchi giorni, quindi non avrebbe avuto problemi da quel punto di vista.
L'evocazione avanzava tra le bollenti sabbie del deserto ad un'andatura sostenuta, entro fine giornata erano giunti quasi alla fine del deserto, arrivarono in un'oasi dove mangiarono e si riposarono per la notte. Quel posto gli sembrava familiare, gli pareva di esserci già stato, non era uscito molte volte dal villaggio, quindi non fu particolarmente difficile ricordarsi l'occasione in cui aveva sostato in quell'oasi.
Come l'altra volta si costruì un riparo con il Doton, per proteggersi dallo sbalzo termico e dal gelo notturno che presto avrebbe colpito l'area in cui si trovava. Mesi prima aveva dormito in questa stessa oasi durante la prima missione, svolta con Hisashi Toguchi, quella volta si stavano dirigendo al villaggio della Ninfea per la loro prima missione.
Hiro prima di addormentarsi ripensò all'amico che non vedeva da parecchio tempo, si chiese se stesse bene e che cosa stesse facendo in quel momento, ignorando il fatto che presto lo avrebbe incontrato una volta arrivato a destinazione.
Il destino alle volte era davvero strano, con Hisashi aveva svolto l'esame genin e la prima missione salvo poi perdersi di vista, chissà cosa avrebbe provato il sunese quando avrebbe rivisto il suo amico, ma soprattutto chissà cosa avrebbe provato Hisashi osservando il nuovo aspetto di Hiro. La notte passò tranquilla e i due ripresero il loro cammino a passo sostenuto, presto le sabbie del deserto lasciarono il posto a della brulla terra ricoperta da sterpaglie e piccoli arbusti, le temperature calarono, dai quasi 50° del deserto arrivarono ai 30° di quella savana.
Dopo una piccola pausa per pranzare, la strana coppia riprese il proprio viaggio attraversando tutto il paese del fiume, il paesaggio mutò nuovamente, per il genin era la prima volta che si avventurava in quelle terre, enormi pianure verdeggianti altalenate con qualche campo e villaggio era lo spettacolo che si svelava agli occhi del ragazzo, abituato alla sabbia e alle alte temperature, quel paesaggio era qualcosa di straordinario, le temperature miti rendevano il lungo tragitto piacevole.
Il secondo giorno si avviò al termine quando oramai avevano attraversato quasi tutta quella nazione, attraversarono anche il grande fiume Kugiri, un'enorme massa d'acqua larga non meno di tre chilometri, per il ninja non fu un problema attraversare quell'enorme fiume, un pò di chakra sotto la pianta dei piedi e proseguì su quella massa d'acqua come se si trovasse sulla terra ferma.
Il canide sembra instancabile e non parlava molto, quello non era un problema per il ragazzo che osservava tutto l'ambiente circostante ammirando luoghi mai visto prima d'ora, si stava divertendo come se fosse ad un'escursione e non ad un lunghissimo viaggio senza meta. Vagabondare senza sapere la loro destinazione, ne quando sarebbero arrivati non era facile, molti sarebbero usciti fuori di testa, ma non Hiro, il ragazzo si fidava ciecamente dell'evocazione, non aveva senso che il canide avesse percorso tutta quella strada solo per tirargli uno scherzo o per fargli del male. Quel lungo tragitto stava aiutando il ragazzo a distrarsi, dopo i giorni passati in casa a pensare senza sosta a quel dio che l'aveva marchiato, ora aveva qualcosa da esplorare, ogni giorno visitavano nuove terre, completamente diverse dal paese del vento sua patria natale. Per quanto riguarda quel Dio e la sua chiamata, il ragazzo era giunto alla conclusione che quella divinità non era benevola come voleva far credere, aveva qualche motivazione per attirare a se 13 prescelti con la scusa di esaudirgli dei desideri, non sapeva ancora quale fosse il suo scopo, ma oramai non se ne preoccupava più, quando sarebbero stati riuniti tutti l'avrebbe scoperto ed allora avrebbe pensato al da farsi.
Nei due giorni seguenti attraversarono il paese del fuoco, patria di un'altro genin che aveva avuto il piacere di conoscere Kinji Uchiha, in un altro momento gli sarebbe piaciuto visitare Konoha villaggio a loro alleato, ma non era quello il momento, magari l'avrebbe fatto al ritorno l'avrebbe deciso in seguito. Anche quella terra fu splendida da visitare, era ricca di grandi foreste che si espandevano a perdita d'occhio lungo quella grande e gloriosa nazione. Erano ormai quattro giorni che correvano senza sosta fermandosi solo per mangiare e dormire, il genin iniziò a chiedersi quanto tempo ancora ci sarebbe voluto per arrivare a destinazione. Il cane come sempre era molto taciturno e limitava al limite le parole rivolte al ninja della sabbia, ripensandoci il ragazzo si accorse che le uniche parole che il cane gli rivolgeva erano: "fermati qui" quando dovevano fermarsi per mangiare o dormire e "andiamo" quando dovevano riprendere il cammino.
Non era più abituato a tutto quel silenzio gli sembrava strano, il mattino del quinto giorno capì il motivo, dopo tutti quegli avvenimenti degli ultimi giorni ed il lungo viaggio, non aveva notato che le voci che aveva iniziato a sentire dopo l'avventura nel deserto erano scomparse. Quelle voci erano comparse a causa della morsa della sete che gli aveva causato allucinazioni acustiche, quelle allucinazioni consistevano nelle voci dei suoi vecchi sensei che l'avevano aiutato a sopravvivere a quell'esperienza terrificante, quelle voci si erano protratte per parecchi giorni, a causa probabilmente dei traumi subiti in quell'addestramento, ma finalmente erano sparite. Era una stupenda notizia, aveva il timore che stesse diventando pazzo, invece una volta assorbito il trauma le voci erano andate così come erano venute, a metà del quinto giorno il paesaggio iniziò a mutare, dalle rigogliose foreste si passo a zone più povere di vegetazione, fino ad arrivare a zone paludose e fangose di certo non un ambiente molto salutare. La vegetazione non spari del tutto, erano ancora presenti alberi e arbusti sparsi qua e la, ma ciò che caratterizzava quel luogo erano le paludi ed i terreni sempre più putridi e malsani man mano che avanzavano. Il canide iniziò a rallentare, segno che presto si sarebbero fermati, di solito la loro avanzata procedeva fino a dopo il tramonto e solo allora si fermavano, questa volta invece mancava qualche ora al tramonto, che fossero finalmente arrivati a destinazione?


Con tutti i bei posti che abbiamo visitato, proprio il posto peggiore deve essere la nostra metà?

I due avanzarono ancora qualche metro fino a fermarsi all'ingresso di una cavità rocciosa, dove era fermo un'altro ragazzo con un cane ricoperto di bende, che fosse un'altro dei pretendenti a stringere un patto con i cani? Hiro osservò l'aspetto del canide era ricoperto di bende e di sicuro sembrava ancora più strano di colui che era stato suo compagno negli ultimi giorni. Poi osservò il ninja era un pò più alto di lui, ma molto più robusto, questo faceva pensare che prediligesse la forza fisica, ma queste erano solo supposizioni, indeciso sul da farsi il genin decise di essere cordiale e di presentarsi all'altro ragazzo, porgendogli la mano si presentò.

Ciao io sono Hiro Takagi piacere.
 
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263 replies since 13/4/2008, 20:32   5594 views
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