16 Gennaio, Sede della Compagnia delle Isole Orientali, Paese delle Onde
Gobe Ishika, contabile della Compagnia delle Isole Orientali, camminava nervosamente avanti e indietro nel suo studio. Davanti a lui un sottoposto lo fissava mentre spremeva le meningi per valutare un piano d’azione.
“Maledizione… proprio prima della pensione doveva capitarmi una rogna come questa! Quindi dello Shinobi di Konoha non si hanno notizie, questo mi stai dicendo?”“Proprio così, signor Ishika. Dovremmo organizzare una spedizione di recupero, dopotutto non vogliamo che le relazioni con la Foglia si inclinino e a quel giovane avevamo affidato documenti ufficiali della Compagnia, sarebbe da scoprire quantomeno in quali mani sono finiti.”“Al diavolo Konoha e quel giovane Senju. Ci penseranno i suoi superiori a lui… noi vogliamo scoprire che cavolo combina la Hattori Hanzo su quell’isola e riscuotere quel dannato affitto del nostro stabile. In tanti anni di servizio non ho mai fatto una figura così vergognosa e non appenderò la divisa al chiodo prima di risolvere questo caso.”Il contabile si sedette dietro la sua scrivania piuttosto contrariato, agitò la mano sul tavolo facendo cadere a terra tutte le scartoffie davanti a lui e cominciò a scrivere di getto una missiva ufficiale.
“Prendi”, disse una volta firmato il documento,
“fanne delle copie e invia tutto ai grandi Villaggi. Voglio un ninja che conosca le isole, che ci sia già stato. Non un novellino come quel dannato Senju. Ah, niente incontro preliminare… non ne abbiamo il tempo, chi accetterà deve essere pronto a salpare immediatamente.”“Ne è sicuro? Signor Ishika”Il più anziano fulminò con lo sguardo la quieta obiezione dell’altro, il più giovane quindi prese il documento in mano ed uscì a passo svelto dalla stanza.
20 Gennaio, Arcipelago orientale
Fortuna, sfortuna, caso, provvidenza. Per quale motivo Shin si trovasse in un giorno libero nei pressi degli uffici amministrativi di Suna è un misto di queste quattro forze intangibili. Fatto sta che nel momento in cui incrociò lo sguardo con uno dei Jonin addetti all’assegnazione delle missioni ninja, la sua giornata cambiò in un istante.
Nel giro di qualche minuto dovette rinunciare a tutti gli impegni della giornata e si ritrovò in viaggio, verso est, verso le isole dalle quali aveva da poco fatto ritorno.
Non gli era stato detto molto ma l’urgenza del compito era indubbia. In mano aveva una manciata di documenti che spiegavano il suo obiettivo: la Compagnia delle Isole Orientali doveva riscuotere l’affitto di uno stabile che aveva affittato ormai da diversi mesi e la cifra da riscattare era una pomposa rata da 2500 ryo. La società affittuaria era una certa Hattori Hanzo, nome che probabilmente al giovane giungeva completamente nuovo.
Insieme a queste poche righe di spiegazione vi era una mappa dell’isola dove era diretto e… tutto qui, nient’altro di importante. Sicuramente le domande non gli sarebbero mancate ma, a quanto pare, qualcuno aveva ritenuto che ulteriori dettagli erano superflui.
E quindi col fiato sul collo senza nemmeno sapere il perché di tanta fretta, Shin dovette raggiungere le rive del Paese del Vento, trovare un passaggio via nave per finalmente giungere alle sponde dell’isola d’arrivo.
Era la mattina del 20 gennaio quando poggiò piede sull’atollo, una piccola macchia di terraferma dispersa nella vastità dell’oceano.
In questa parte di mondo il clima era diverso, più mite e stabile durante l’anno, e l’aria che si respirava era quella tipica della primavera inoltrata. Il sole riscaldava la sua pelle e l’odore zuccherino delle palme da dattero gli invase le narici.
Sul piccolo molo in legno non c’era nessuno, d’altronde la nave con la quale era giunto non doveva consegnare nessun carico da quelle parti. Era approdata solo per fare un rapido controllo dello scafo e sarebbe ripartita in direzione delle isole più lontane al più presto.
Probabilmente si sarebbe chiesto da dove partire, come muoversi in solitario in questa nuova isola tutta da esplorare, ma proprio in quel momento venne investito da un forte odore di tabacco. Oltre il molo, da dietro la vegetazione, apparve un uomo sulla sessantina in vesti comode e consumate, fumava una pipa e si mosse in direzione del ragazzo di Suna.
“Shin della Sabbia, giusto?” Chiese aspirando dal bocchino e lasciandosi avvolgere dal denso fumo.
CITAZIONE
Benvenuto e in bocca al lupo per la missione!
Sarò il tuo master per questa giocata, non esitare a contattarmi in privato per qualsiasi dubbio o chiarimento. Penso che sia tutto chiaro quindi ti auguro solo buon divertimento!
Questa è la mappa che hai in tuo possesso:
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