Posts written by ¬BloodyRose.

view post Posted: 2/6/2023, 11:30     [Giugno] - Censimento mensile - Censimenti
CITAZIONE
Nome e Cognome PG: Hyuga Setsuna
Rango: Chunin
Lavoro bonus: ///
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CITAZIONE
Nome e Cognome PG: Harada Takumi
Rango: Chunin
Lavoro bonus: Reggente/Controllore
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view post Posted: 2/6/2023, 11:28     [SPEDIZIONE C] Dōtoku 道徳 - L'Ago della Bilancia - Spedizioni

Nessuna informazione rilevante era contenuta negli spezzoni di diario trovati da Masaaki. Una volta fatti esaminare, essi avrebbero rivelato soltanto l'attuazione del piano dell'Impero in relazione alla presa della struttura (avvenuto una settimana prima dell'arrivo di Masaaki) e ai propositi su Kengo, secondo loro possibile portatore della cura che tutti andavano cercando.


CITAZIONE
20 Febbraio 253 DN
Abbiamo preso la struttura, uccidendo chi opponeva resistenza e occultando i loro corpi. Alcuni li abbiamo lasciati vivi, legandoli e imbavagliandoli nel seminterrato. Rimarranno li fino a nuovo ordine. Io, James, mi assumerò la responsabilità di coordinare la ricerca e prenderò le redini di tutto sotto il falso nome di Akihiro. L'obiettivo (da qui in poi denominato K.) si trova su quest'isola. Invierò delle truppe per pattugliare. Da qui partono le nostre ricerche.

21 Febbraio 253 DN
Ho fatto delle ricerche sull'obiettivo: sembra che sia venuto a contatto con una sostanza oscura che anni prima ha infettato il fratello gemello e che, a seguito del Morbo, abbia sviluppato la capacità di creare una mostruosità dal potere esorbitante. Un normale ragazzo, senza alcun tipo di strambo potere ninja, che invece di morire come qualunque semplice civile è riuscito a sviluppare tale capacità.. la Compagnia non deve assolutamente mettere le mani su di lui. Potrebbe essere la chiave di volta per il ritrovamento di una cura.

22 Febbraio 253 DN
Ancora nessuna traccia di K. Il ragazzo sa il fatto suo e a quanto pare riesce a nascondersi molto bene, ma non durerà a lungo. Joanne è arrivata qui con altre truppe, a coadiuvare con la ricerca. Adesso sono sicuro che lo troveremo. Nel frattempo, scaverò nei referti di ricerca della Compagnia: troverò qualche risposta?

23 Febbraio 253 DN
Illegibile a causa del sangue.
Finalmente lo abbiamo localizzato.

24 Febbraio 253 DN
Abbiamo contattato sotto mentite sfoglie uno shinobi del Continente, affinché coadiuvi la cattura di K. Useremo i nemici per mettere le mani su di lui e sottrarlo ai loro esperimenti. Non devono trovare la cura!
Illeggibile a causa del sangue.

25 Febbraio 253 DN
K. continua a scappare, ma non gli daremo respiro. La truppa Alpha gli sta addosso. Può provare a nascondersi quanto vuole, ma non lascerà quest'isola. Abbiamo preso controllo del porto e stiamo effettuando dei controlli a tappeto sull'intera cittadina per scovarlo. Non ha via di scampo. Nel frattempo, sembra che presto arriverà uno shinobi in nostro soccorso. Devo esercitarmi con la pronuncia della loro lingua: non deve sospettare di nulla.

26 Febbraio 253 DN
Ho conosciuto lo shinobi incaricato a darci manforte. E' un ragazzino un po' ingenuo, perfetto per quello a cui si appresta. Non mi ha fatto grosse domande e sembra aver creduto alla mia versione. Sarà facile da manipolare e lavorerà per noi. Devo ricordarmi di dargli la giusta ricompensa, una volta che avrà compiuto il suo dovere. D'altronde, sappiamo benissimo che eventuali testimoni sono scomodi. Joanne..
Illegibile a causa del sangue.

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Una decisione non semplice, quella assunta dal biondo corrotto dal potere dell'oscuro Kami. Nonostante la ferita e il suo stato febbricitante si era accollato senza riserve di prendersi cura dello shiba inu, nell'intento di lasciarlo in una condizione stabile prima di andare via. Aki aveva provato a fargli cambiare idea, guaendo triste, preoccupato per le sorti del ragazzo, ma oramai Kengo era deciso a partire da solo. Sarebbe tornato al continente, a casa sua.. o quanto meno a quello che restava di casa sua. Dove tutto era iniziato. Dove aveva perso Kaito. Dove aveva assistito con i suoi stessi occhi al degrado generato dalla manifestazione malevola del potere di Watashi. Forse avrebbe trovato delle risposte, pregando sulle macerie dell'altare abbandonato della Dea Kiyoko. O semplicemente si sarebbe crogiolato nei ricordi del defunto fratello, piangendo le lacrime che gli rimanevano prima di ripartire alla ricerca di qualcosa che gli spiegasse come fosse possibile che Kaito fosse ancora li. Era lui che l'aveva bloccato, giusto? Doveva esserlo. Lo aveva sentito. Il legame con il suo gemello era troppo forte per poter pensare a una svista o a una sensazione falsata. Chiuse gli occhi, coprendosi con una coperta di fortuna, mentre il mercantile sul quale aveva trovato passaggio solcava l'oceano placido in direzione del Continente Ninja, rannicchiandosi e tenendo stretto l'unico conforto che aveva: il prezioso ciondolo, unico ricordo del gemello.
Il tempio era distrutto, corroso dalle intemperie del tempo e dall'azione urticante del potere del maligno. La statua della Dea resisteva, nonostante fosse screpolata, scura, trascurata. I gioielli appartenuti alla sua sacra asta erano stati trafugati. Il portone in legno giaceva semi aperto, distrutto in alcune parti. Il campo sulla sinistra che un tempo accoglieva coltivazioni per sfamare gli orfani come loro adesso era solo un campo di erbacce. Dentro la situazione non era migliore. Colonne distrutte, tetti ceduti, sedute divelte... non era rimasto nulla dell'ordine di un tempo, solo il ricordo. L'altare di pietra era li però, baciato dai raggi del sole che penetravano dal tetto disfatto, appena sepolto dalle macerie. Con passo claudicante vi si avvicinò. La temperatura non era ancora scomparsa del tutto e aveva degli alti e dei bassi. Forse sarebbe morto, o forse no. Ma non aveva importanza. Si appropinguò sino all'altare e osservò il cielo sopra la sua testa, chiaro, bello.



Kaito...



Un doloroso sussurro. Una supplica sufficientemente sentita da essere ascoltata proprio dall'interpellato che, usufruendo del corpo del gemello, si manifestò sotto forma di emanazione mostruosa, abbracciando da dietro il fratello. Sei davvero tu.. Sorrise, lasciando che quelle lacrime maledette avessero libero sfogo prima di accasciarsi stanco sull'altare. Il viaggio era stato pesante, nelle sue condizioni. Kaito, nella sua forma di emanazione, non disse una parola e lasciò Kengo a riposare sull'altare, accarezzandogli i capelli per cullarlo. Non lo avrebbe lasciato solo. Li erano al sicuro, dove tutto era iniziato.
Miracolo o maledizione non era dato stabilirlo ancora, ma quel che era certo è che i due gemelli erano ricongiunti in un unico corpo.



THE END



CITAZIONE
Siamo giunti alla conclusione di questo percordo, che ha visto alti e bassi da parte di tutti (bella la vita da adulti, eh?).
Prima di passare alle valutazioni finali, che saranno concise e spero efficaci per un miglioramento futuro, come il buon Kengo anche io vi devo un "mi dispiace" e un "grazie". Mi dispiace perché ultimamente le cose per me sono andate non troppo bene nella sfera privata e questo si è irrimediabilmente riflesso nella maggior dilazione nel posting e nella qualità generale della role (che spero sia rimasta comunque su standard accettabili). Grazie perché siete stati entrambi pazienti e non mi avete fatto assolutamente pesare queste manchevolezze.

Detto questo, passiamo al dunque:
- MASAAKI: Sappiamo perfettamente che la missione era stata tarata sul tuo PG e sulle sue insicurezze. All'inizio ho avuto un po' il timore sul fatto che credessi ad Akihiro (GDR ON, anche se in OFF mi hai dimostrato più di qualche dubbio sulla sua figura), nel qual caso la storia sarebbe stata nettamente diversa e avresti incontrato il fallimento (si, se te lo chiedi avevo previsto in base alle tue scelte dei rami di storia diversi). Ma ho apprezzato questa cosa: hai giocato il PG senza lasciare che fosse influenzato dalle tue intuizioni.
Con l'arrivo di Kinji, vuoi anche l'interazione con uno dei PG che conosci, sei nettamente migliorato anche nell'espressione scritta. In buona sostanza posso riassumere con un sei stato altalenante, ma discreto in ogni sua parte. Buona conoscenza del regolamento FM.
Lavora sul fare uscire meglio i dubbi e i ragionamenti del giovane Hyuga Masaaki, ora che ha capito cosa significa essere "l'ago della bilancia" e lavora anche sul rapporto con Aki. Avete molte cose da chiarire con lo shiba.
Bravo! Voto 7.5

1260 exp | 100 ryo



NB. La paga è donata dai superstiti della compagnia.

- KINJI: Nonostante non fosse una missione di alto rango, non hai lesinato in interpretazione ed effort. Oramai con Kinji siete un tutt'uno, dopo anni di onorato servizio insieme. A volte anche tu un po' troppo sbrigativo, ma in questo caso lo capisco. Ho apprezzato che ti sei messo da parte quando c'era da far brillare Masaaki, che può sembrare una cosa scontata ma non lo è affatto. Sulla FM non commento (boia se sei uno scassapigne con quello Sharingan..).
Beccati sto 8 e ci vediamo in situaizoni più pericolose.

460 exp | 0 ryo


NB. Preferisco che la paga la intaschi Masaaki, tanto te problematiche di ryo non ne hai.

Lasciate di seguito le vostre valutazioni sul mio operato, al fine di permettere a chi di dovere di sganciare pure a me quattro spiccioli.
Alla prossima!
view post Posted: 27/5/2023, 10:41     +1[SPEDIZIONE C] Dōtoku 道徳 - L'Ago della Bilancia - Spedizioni

Hyuga Masaaki


La repentina decisione di Akihiro non aveva lasciato tempo allo Hyuga di domandare altro, di risolvere i mille dubbi che le ultime parole del medico, per quanto a tratti poco comprensibili dallo stesso genin, avevano suscitato. Era bastato un semplice attimo e tutto quello che il nemico aveva significato – paura, pericolo – si spense in un rumore assordante e in una scomposta pozza di sangue. L’Impero aveva fabbricato delle armi assai pericolose e soltanto i Kami potevano sapere quali e quanti altri arnesi facevano parte del loro arsenale bellico. Ma quello che l’aitante uomo si fece sfuggire in punto di morte aveva costretto Masaaki a riscuotersi da quell’improvviso stato di shock e a rovistare sia sul suo corpo che fra i documenti sparsi a terra, sporchi del sangue del medico. Era una guerra quella che l’Impero stava muovendo contro il continente? Che ruolo poteva mai avere Kengo? Domande che non trovarono risposta in alcun fascicolo, ma che forse potevano essere contenute in quei fogli sparsi accanto ai resti sulla scrivania. Erano scritti di pugno, con una calligrafia molto particolare, spigolosa. Alcune parti erano illeggibili a causa del sangue che li sozzava e altre, quelle più visibili, erano scritte in una lingua sconosciuta. Senza pensare troppo e senza perdere ulteriore tempo – gli spari sul tetto non promettevano nulla di buono - li prese e li mise in tasca, riconoscendo nello scompiglio soltanto una cosa: quanto scritto su quei pochi fogli era una sorta di diario/promemoria, un qualcosa che Akihiro teneva aggiornato costantemente a giudicare dai numeri scritti a intestazione di ogni periodo.
Fatto questo, uscì dallo studio in subbuglio trascinandosi sulle gambe, stanco, con l’odore pungente del sangue ancora a inebriargli le narici e il terribile eco dello sparo che aveva fatto saltare le cervella di un uomo davanti ai suoi occhi.



Uchiha Kinji/Hyuga Masaaki


Prudenza fu la parola d’ordine adoperata dall’esperto shinobi, che piuttosto di rischiare aveva preferito attendere, acuire i sensi e studiare il nemico. L’arma che imbracciava aveva una gittata ben superiore a quelle viste in mano ai malviventi che avevano dato la caccia a Kengo e il nemico, in questo caso, era prudente, furbo.. nulla a che vedere con quanto vissuto pochi minuti prima, alla piazzetta antistante la maestosa scalinata verso il tempio. Muoveva dei passi, ma erano ben ponderati. Nessun rumore, solo quello del suo respiro e del vento che muoveva le fronde verdeggianti del paesaggio circostante. Attese. Attraverso il mirino puntava il suo bersaglio, esattamente all’altezza del cuore: un colpo soltanto, ben assestato, e sarebbe precipitato giù dal tetto come un purulento sacco di tuberi, decretando la sua indiscutibile vittoria. Trattenne il respiro, c’era quasi. Un altro passo e sarebbe morto. Sarebbe stato tutto estremamente perfetto, una caccia portata a termine nella maniera più pulita possibile, se non si fosse intromesso qualcuno. La voce di un altro ragazzo aveva squarciato il silenzio, indicando una direzione. La sua. Sparò. Troppo veloce, aveva mancato il bersaglio. Shit! imprecò a denti stretti, cercando di ricaricare velocemente la propria arma. Qualcosa non andava, stava faticando ad inserire la cartuccia, come se le braccia fossero pesanti e le dita non rispondessero bene ai suoi input. Non poteva stare li. Ne andava della sua vita. Risolse dunque, mostrandosi. Era una donna ben allenata, bionda, con una lunghissima coda di cavallo e gli occhi limpidi come il cielo. Un angelo con in braccio un arenese infernale, letale, diabolico. Ci rivedremo. disse, in un giapponese cacofonico, prima di scattare agilmente e darsela a gambe. L’Uchiha, come da piano, provò l’inseguimento e l’avrebbe raggiunta, se solo la donna non fosse stata così agile e furba, disturbando la visuale con una coppia di fumogeni che le permise di volatilizzarsi. Yugure, dall’alto, l’aveva vista scendere agilmente dal tetto e intrufolarsi nella foresta, ma la fitta vegetazione non le permise di seguirne totalmente la traiettoria. Andava verso nord.

Un nemico in fuga; l’altro esanime all’interno dello studio. Avevano dei documenti e avevano Kengo, che era rimasto al fianco dello shiba inu. Insieme, avevano sventato un piano diabolico e avevano salvato la vita di un innocente. Erano stati come l’ago della bilancia.



CITAZIONE
Eccoci.
Avete davanti a voi il post conclusivo da fare. Riunitevi se volete e concludete come più vi aggrada, basta che torniate sulla via di casa ovviamente. Le mie valutazioni arriveranno nell’ultimo post che vi metterò, che darà conclusione alla storia (se riuscite a farmi i post prima del 2 Giugno o in quella data o il giorno successivo prendo l’onere, qualsiasi post io abbia da fare, di chiudervi qui; promesso). Alcuni dettagli da non trascurare – ovviamente potete mettervi d’accordo fra di voi per dialoghi e modus operandi:

- Se tornate dentro alla facility, non ci saranno guardie. Non troverete ulteriori documenti appartenuti ad Akihiro o alla donna che è scappata, né altro che attesti qualcosa di interessante: soltanto ricerche su una possibile cura che non hanno portato a nessun risultato. Nei laboratori sotto la facility, se vi inoltrate, troverete gli uomini della compagnia, legati e imbavagliati. Tutto vi suggerisce che c’è stato un blitz delle forze dell’Impero, che hanno preso la struttura.
- Tornando da Kengo, non lo troverete. Trovate solo Aki appollaiato dove Kinji lo aveva lasciato, curato e fasciato, con le orecchie basse e lo sguardo un po’ triste, con accanto la mantella di Kinji e un foglio fra le zampe con scritto “Mi dispiace.” e “Grazie.”. Se glie lo chiedete, vi dirà che Kengo se n’è andato e che ha detto che non può tornare con voi. Watashi ha inciso la sua anima più del dovuto e riconosce di essere diventato un pericolo per tutti, seppure Kaito sia sempre con lui e in qualche modo è riuscito a gestire la sua rabbia. Chiede di non seguirlo, di lasciargli l’unica cosa che gli resta: la sua libertà.
- Dei documenti raccolti da Masaaki ovviamente non capite nulla. Kinji, pur non conoscendo la pronuncia, riconosce che la lingua è simile a quella parlata dal suo compagno di sutra, Eiji Imai (putacaso volete creare gioco). Nel prossimo post vi metterò cosa c’è scritto, mi perdonerete se non ve lo scrivo in inglese (se avessi più tempo, darei ascolto alla mia precisione maniacale e lo farei). Ovviamente anche gli studiosi del vostro villaggio, con buona volontà, potranno decifrarlo.

Ultimo sforzo: abbiamo finito.
view post Posted: 8/5/2023, 11:06     Conto di Harada Takumi - Banca
- Stipendio Maggio -

    + 120 ryo Shinobi Chunin (X)

    = 30.469 ryo
view post Posted: 8/5/2023, 11:04     Conto di Setsuna Hyuga - Banca
- Stipendio Maggio -
    +120 ryo Shinobi Chunin (X)

    = 47.844 ryo
view post Posted: 7/5/2023, 17:28     Missione 2S/6A/2B | Zero - XV | Il Folle ed il Diavolo - Missioni

Avevano raggiunto la loro meta prescelta, Sukoshi Dömu, senza ulteriori rallentamenti. Una cittadina piuttosto singolare che si estendeva tanto in superficie, con locande e svariati locali commerciali messi a servizio degli avventori, quanto nel sottosuolo. Era proprio qui, stando al famigerato volantino recuperato dagli ANBU della Nebbia, che avvenivano i misteriosi reclutamenti per l'estrazione. Una comparsata ben organizzata, considerato quale probabile fine avrebbero poi fatto gli sciagurati minatori che avessero acconsentito a prestare servizio. Ma era proprio quello il loro piano: entrare in una delle locande che la loro destinazione aveva da offrire, cominciare ad indagare sugli accadimenti e perché no, farsi reclutare dal fantomatico Ushijima, menzionato come referente per quel tipo di ingaggio. Con le mani in pasta avrebbero avuto molta probabilità di comprendere meglio il giro, di interromperlo e di trovare i loro reali obiettivi. Dovevano essere come un tumore, che silenzioso s'annida nelle carni, divorandole. Non un lavoro da ragazzi, senza dubbio. Ma era proprio quel brivido, donato dalla situazione di pericolo, a dar linfa vitale a uno shinobi addestrato. Matatabi ci metteva ovviamente del suo, in questo circolo di dovuto timore per l'avvenire e assuefacente adrenalina. D'altronde, per lui era come giocare con dei topi.
Decisero di comune accordo di inscenare una situazione propedeutica al piano scelto, inpersonificando due fratelli minatori con al seguito il figlio problematico di uno di essi. Per poter giocare in maniera sicura e insospettire il meno possibile, il castano si era offerto per interpretare Nori, padre del complesso Ikki (interpretato da un magistrale Yosuke/Isao che non avrebbe dovuto fare poi molto per apparire tale) e fratello maggiore di Toki (interpretato dal suo Yūzora, che solo poteva dargli manforte in quel compito). Hideyoshi avrebbe assunto le sembianze di un serpente e si sarebbe tenuto nascosto nello zaino del Mizukage, così da permettere al gruppo di giocarsi la carta del depistaggio e apparire in tre piuttosto che in quattro.
Si trasformarono li, lontani da occhi indiscreti, nascosti fuori dalla cittadina appena raggiunta. Il castano prese le sembianze di un uomo sulla quarantina da poco avanzata, con capelli mediamente corti, scompigliati e poco curati rispetto ai propri, castani anch'essi. Occhi profondi di un grigio opaco, solcati dalla fatica e da qualche ruga d'espressione; appena un accenno di baffi e barba sotto al mento, con un pizzetto tagliato visibilmente con delle forbici per cercare di dare una parvenza di decoroso; fisico scultoreo di un minatore con anni d'esperienza alle spalle. Un uomo piacente, seppure mostrasse tutto l'aspetto di un lavoratore che aveva passato l'intera vita nella mediocrità e nelle miniere. Erano pronti ad entrare nella locanda "Grotta Buia", una struttura su due elevazioni con adiacente una seconda dalle medesime caratteristiche. Nel frattempo, Natsume, la giovane kitsune, avrebbe setacciato l'esterno trasformato da vecchio minatore.

Entrarono serenamente, simulando quel pizzico di fatica di fine giornata che ben si addiceva all'ora in cui varcarono la soglia, con le spalle leggermente curve per il peso degli zaini. La taverna era ampia, abbastanza da accogliere un piccolo esercito di minatori affamati e la locandiera, al di la del bancone, stava trafficando con delle stoviglie. Alle sue spalle, le chiavi delle stanze. Aveva notato una cerca carenza di avventori ai tavoli e quelle, attaccate penzoloni ai loro ganci di ferro, erano state una conferma a un occhio attento come il suo: ne mancavano giusto un terzo. Molte meno di quelle che si sarebbe aspettato. Da quel momento in poi sarebbe partita la loro messa in scena, aperta magistralmente da uno Yūzora perfettamente dentro la parte che, avvicinatosi alla locandiera, chiese una camera per tre, indicando lui e il compagno dalla doppia personalità. Lui si limitò a un sorriso appena accennato e un garbato saluto con la mano. L'anziana donna al di la del bancone li accolse calorosamente, mostrandosi affabile sin da subito.
Se fosse possibile non direttamente comunicante con le altre. Purtroppo mio figlio non sta molto bene. Da quando sua madre è morta - che i Kami l'abbiano in gloria - soffre di disturbi psichici e a volte diviene molesto e inopportuno. Non vorremo disturbare i suoi ospiti.. soggiunse, indicando con aria piuttosto affranta Isao/Yosuke che, senza farselo ripetere, prese a mostrare il peggio di sé. Fastidioso figlio di puttana, ci andava pure bene a fare la parte dello svitato! Mh sì capisco, posso darvi una delle camere qui sopra. La maggior parte degli ospiti dorme nel dormitorio qui di fianco, sopra è molto più tranquillo. rispose la donna, che si bevve senza ulteriori domande la problematica psichica del giovane Ikki. Prese dunque una chiave alle sue spalle e la porse proprio a lui. Ecco a voi, la stanza è la seconda sulla sinistra. Takumi la prese con un sorriso grato, mentre il compagno ringraziava la signora e interpretava un affettuoso zio. Fortunati è dire poco! Grazie ancora per la sua gentilezza. rincarò lui, salvo poi richiamare il figliolo per poter andare in camera. S'arresto dopo qualche passo, dubbioso, prima di rivolgersi al fratello. Forse ci conviene cenare, prima di salire. Che dici? Ovviamente, la loro sintonia era tale da innescare subito la reazione del compagno, che colse subito la palla al balzo e chiese alla donna quale fosse il piatto forte. Nattō?! Assolutamente no, o avrebbero rischiato di rimettere l'anima sul bancone. Prendiamo tre porzioni di tofu, che dite? E del sakè per me e mio fratello. Per mio figlio solo dell'acqua, grazie. ordinò, accomodandosi al bancone e facendo la parte del padre che aiuta il figlio a sistemarsi a sua volta. Non era il massimo bere in missione, ma due minatori adulti che prendono solo dell'acqua sarebbe stato altamente sospetto. E poi, un bicchierino, per quanto scadente, non si rifiutava mai. Sperava solo non sapesse di piscio alcolico e avesse almeno una parvenza di sakè. Benissimo, allora accomodatevi pure, vi servirò subito la cena. rispose la signora nel frattempo, andando in cucina per poter servire i clienti.
Li raggiunse poco dopo con i tre piatti e le bevande. Preparandosi al pasto, si espressero in un rispettoso "itadakimasu" e, prese fra le mani le bacchette, iniziarono a mangiare. Takumi, preso il tofu fra di esse, lo addentò. Sarebbe stato un parto mangiare tutta quella roba con fame, dato che non ne aveva.
Uuuhm oishii! esclamò, simulando un gradimento che non c'era. Non era cattivo il cibo, ma non era nemmeno questo gran che. Oltre che un angelo siete anche una maga ai fornelli! Ikki, prima di finire prendi la medicina o ti rimarrà il sapore brutto in bocca. soggiunse quindi, rivolgendosi a Isao/Yosuke come un padre premuroso e allungando la mano chiusa a pugno che avrebbe dovuto contenere la sua fantomatica medicina, presa direttamente dallo zaino a terra. Movimenti rapidi, ma chiari agli occhi di chi guarda. Il compagno, continuando con la recita dello svitato, stette al gioco e fece finta di mettere in bocca qualcosa, buttando poi un sorso d'acqua successivamente. Anche Yūzora stette nuovamente al gioco, complimentandosi a sua volta per la cucina ed esternando una chiara sorpresa nel vedere poca gente alla locanda. Cogliendo la palla al balzo, Takumi fece per guardarsi attorno sbigottito. E' vero, non ci avevo fatto molto caso! rincarò, tornando a guardare il fratello che subito rincarò la dose, ottenendo dalla donna una dichiarazione personale abbastanza importante che successivamente, ne era certo, avrebbe sciolto ben bene la sua lingua. Mostrandosi dispiaciuti, fu quindi nuovamente il turno di Yūzora di mettere l'esca all'uncino, consentendo successivamente al castano di lanciare l'amo. Sospirò, fintamente affranto. Ci avevano detto che in queste zone era facile trovare lavoro come minatori, ma forse abbiamo capito male. disse, rivolgendosi alla locandiera. Sa.. speravamo di prendere posto e guadagnare un gruzzolo migliore dei quattro spicci che fino ad ora abbiamo guadagnato. Le medicine del mio ragazzo costano e non posso permettermi di fargliele mancare. proseguì, mettendo in tavola quella storiella strappalacrime che sicuramente avrebbe fatto presa su una donna come quella. L'ho promesso a sua madre, che mi sarei preso cura di lui sino alla tomba. rincarò, facendo un breva pausa prima di soggiungere con un E' davvero così impossibile trovare un lavoro dignitoso qui?
Colpita e affondata.
Beh, anche se alcune cave sono state chiuse, credo che un lavoro ancora si possa rimediare.. Prendete queste parole con le pinze, eh.. In realtà non so molto di quanto succede lì sotto da quando sono occupata a dirigere questa locanda. Tutti i forestieri che arrivavano a Sukoshi dōmu chiedevano di Ushijima. Forse quel vecchiaccio può indirizzarvi nel posto giusto.. Lo troverete quasi sicuramente all'alba al pozzo ad Est.. rispose la donna, compassionevole. Si. Erano quelle le informazioni che stavano cercando. Ushijima eh? Proprio l'uomo che stavano cercando, il perfetto gancio per entrare nel giro e raggiungere quel maledetto del Tossico. La loro prossima destinazione era dunque segnata. Domo. Non saprei proprio come ringraziarla, davvero. Ha riacceso una speranza! chiosò, seguendo l'esempio del fratello. Finiamo di mangiare e andiamo a letto. Domani dobbiamo svegliarci presto! disse, incitando Ikki con una pacca sulla spalla.

Finirono di cenare tranquillamente, intavolando qualche scenetta con lo sventurato Ikki e un dialogo spicciolo fra loro fratelli, approfittando della distrazione della locandiera per poter togliere il tofu smangiucchiato appena dal suo piatto per poterlo poi dare probabilmente al Kokage, relegato per interminabili minuti dentro lo zaino del Rosso. Si alzarono dunque, e ringraziarono ancora. Prima di andarsene, Nori bevve il suo sakè per togliersi il gusto dalla bocca (pessima scelta) e con un sorriso grato si volse verso Ikki e lo accompagnò su per le scale, seguito da Toki.



CITAZIONE
Ninjutsu - Tecnica della Trasformazione

Tratti: Sigilli, Supporto

“Utilizzando il proprio Chakra, l'utilizzatore può assumere le sembianze di qualsiasi cosa, animale o persona voglia, per poter utilizzare varie strategie. Si interrompe automaticamente quando l'utilizzatore viene colpito.”


Edited by ¬BloodyRose. - 8/5/2023, 12:22
view post Posted: 4/5/2023, 10:15     [Maggio] - Censimento mensile - Censimenti
CITAZIONE
Nome e Cognome PG: Hyuga Setsuna
Rango: Chunin
Lavoro bonus: ///
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CITAZIONE
Nome e Cognome PG: Harada Takumi
Rango: Chunin
Lavoro bonus: Reggente/Controllore
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view post Posted: 4/5/2023, 10:10     Salve gente ! - Benvenuti
Fa sempre piacere vedere un volenteroso aspirante della Samehada. Servisse un master per l'acquisizione della spada, mi propongo volentieri tempo permettendo. XD

Benvenuto e buona permanenza, ci si vede in game nelle lande nebbiose! :3
view post Posted: 4/5/2023, 10:08     Che piacere! - Benvenuti
Benvenuto, futuro possibile compagno Hyuga. ^^
view post Posted: 29/4/2023, 11:18     [SPEDIZIONE C] Dōtoku 道徳 - L'Ago della Bilancia - Spedizioni

Hyuga Masaaki


Qualcosa si scosse nell’animo timoroso del giovane shinobi dagli occhi perlacei, nell’ascoltare le parole al fiele del sedicente medico. “Sii uomo e affrontami!” Queste quelle pronunciate, arrivate a destinazione durante la rocambolesca fuga come un fulmine a ciel sereno, cui seguì un roboante tuono. Si sa. Le parole sono un’arma molto pericolose e qualche volta esse possono ritorcersi contro a chi le ha espresse, come in questo specifico caso. Senza volerlo, Akihiro, nel tentativo di schernirlo o semplicemente di liberare la sua frustrazione nel non riuscire ad abbatterlo in un sol colpo, aveva spronato Masaaki a contrattaccare, a non scappare di fronte al pericolo. E quest’ultimo non se lo fece ripetere una seconda volta, dopo aver miracolosamente scampato il primo proiettile. Repentinamente e con rinnovata determinazione, lo Hyuga si volse nella direzione opposta per assalire il nemico, che in quell’istante sparò l’ennesimo colpo. Lo aveva centrato alla mano sinistra, cosa che lo fece sorridere biecamente per quel poco che gli fu concesso. Non ebbe tempo, infatti, di godere del suo seppur minimo successo. Coadiuvato dall’adrenalina e dalla determinazione, convinto di non voler più scappare di fronte al pericolo, lo shinobi non arrestò la sua avanzata per il dolore, ma continuò ad avvicinarsi a grandi falcate. Digrignando i denti per il nervosismo, il medico fece per sparare un altro colpo, ma non vi riuscì. Masaaki era stato più rapido. Con la destra permeata di chakra, colpì due volte l’avversario - una all’altezza della scapola, l’altra poco sotto il collo – in rapida sequenza, costringendolo a impattare malamente contro il muro.

Tossì sangue, in ginocchio. Nonostante avesse un fisico atletico, non era stato preparato a un corpo a corpo di quel calibro. Gli shinobi erano davvero dei mostri. La pistola era ancora saldamente fra le sue mani, come un’ancora di salvezza, mentre saliva e scarlatta linfa vitale si mischiavano, scivolando viscose a lato della bocca. Ultimo proiettile. Sorrise debolmente.
Siete davvero dei fottuti monsters.. biascica, sollevando lo sguardo su Masaaki, anch’egli ansante e mal ridotto nonostante fosse ancora in piedi. Non vi era paura nel suo sguardo, solo una fredda consapevolezza. Era un militare, oltre che un medico. Sapeva perfettamente che in quella posizione, per quanto lesto potesse essere a giocare con la sua fidata arma, l’avversario lo avrebbe messo a tacere prima ancora di sparare il colpo. Very well. Sei stato un uomo e mi hai affrontato a muso duro, ottenendo il tuo tanto agognato risultato. Ma non illuderti.. dice, allungandosi verso di lui, sorridendo. Hai pur vinto questa battaglia, little boy.. ma la guerra.. quella la vinceremo noi. Aggrappatevi a quell’ultima speranza chiamata Kengo, se vi va. Ma sarà tutto inutile. Il vostro continente cadrà. ridacchia. Sapeva cosa doveva fare, e seppure gli tremasse la mano per la paura aveva ancora la forza di esorcizzarla schernendo il suo avversario.

Time flies when you're having fun, uh? ancora un sorriso, questa volta dal sapore un po’ amaro. Poi uno scatto repentino con la destra, ancora saldamente ancorata al grilletto della sua arma. Dritto nella tempia. Lunga vita all’Impero.. borbotta, prima di sparare il fatidico colpo che lo avrebbe portato alla tomba.

Un solo proiettile era sufficiente per far fuori un uomo.
Akihiro aveva preferito la morte piuttosto che rispondere di una tortura.



CITAZIONE
Akihiro si punta il ferro, che fai? Nulla perché le cervella gli sono saltate, imbrattando pareti e pavimento. Libero arbitrio da parte tua Masaaki, sei stato bravo. Puoi anche uscire e dare manforte al nostro Kinji, oppure addentrarti nella struttura. A tua discrezione. Anche per te, nel caso in cui esci fuori, vale la questione dello schermo per la visione col Byakugan, ma con una sola differenza rispetto allo Sharingan: essendo un’abilità oculare incline più allo scovare, dove sta la tipa vedi male e ti fa un po’ male la testa perché sforzi la vista. Divertiti e sfrutta il tuo vantaggio, che attualmente non è il solo (leggi bene la parte di Kinji)

Uchiha Kinji


Subdolamente nascosta sul tetto della struttura, la donna dalla lunga coda bionda non lesinò colpi contro i suoi avversari, umani o animali che fossero. Concentrata, osservava ogni movimento attraverso il suo mirino, prendendosi il tempo necessario ad inquadrare, centrare e sparare. Aveva ferito il giovane uomo, ma non il falco che con qualche piroetta aerea scomparve alla vista intrufolandosi fra le nuvole. Brutto segno. Quel dannato uccello aveva un vantaggio non indifferente da lassù, ma era anche vero che come le nuvole occultavano la vista dal basso verso l’alto lo facevano anche viceversa. Ricaricò velocemente l’arma e si spostò ancora, mentre il Vermiglio scalava la struttura per raggiungere il tetto. Fece appena in tempo ad occultarsi nuovamente la donna, perché una volta in cima lo shinobi s’arrestò per guardarsi attorno. Adesso non doveva soltanto centrare, ma anche essere pronta a spostarsi senza consentire al nemico di avvicinarsi troppo. Sapeva combattere. Aveva imparato l’arte del corpo a corpo dal suo mentore, proprio perché essere avvicinati era un’evenienza non del tutto impossibile e doveva essere pronta a sopperire alla mancanza.
Respirò piano, puntando silenziosamente il fucile contro l’obiettivo. Prese la mira. Attese ancora. Stava forse aspettando un passo falso da parte sua? Probabilmente. Non sarebbe rimasto fermo sul tetto come una preda facile, altrimenti. E allora avrebbe aspettato anche lei quel passo falso, tenendo ben tese le orecchie qualora il falco si fosse ripresentato. Un vero cacciatore non deve avere mai fretta di far fuori la preda, o questa rischia di scapparle di mano.



CITAZIONE
Turno morto. Decidi tu come approcciarti, tenendo conto di queste piccole indicazioni:
- se vuoi utilizzare la cara Yugure per scovarla e permettere a Kinji di raggiungere il punto esatto del nemico, considera che se ti fa un cenno ti spara (considera l’attacco con le stesse caratteristiche); se invece la fai scendere in picchiata per fare da elemento di disturbo, la bionda non si fa cogliere troppo in castagna e spara a lei ferendola (non potrà volare fino alla fine dello scontro).
- se ti avvicini troppo al punto in cui si trova e non utilizzi Yugure, la bionda ti spara. Essendo un colpo più mirato e senza disturbo, considera [EFF: 5000] + Status Sanguinamento {2} per 2 Turni. Considera che il soverchiante sarà possibile con 11 danni anziché 13.
Enjoy. -2 giri.
view post Posted: 16/4/2023, 16:22     Missione 2S/6A/2B | Zero - XV | Il Folle ed il Diavolo - Missioni

La curiosa sensazione di essere osservati da occhi indiscreti non li abbandonò nel procedere oltre, ma che fosse sintomo della realtà dei fatti o pura soggezione per l'aver scoperto quell'accampamento di fortuna dovevano farsene una ragione e non abbassare nemmeno un istante la guardia. Sostanzialmente - nonostante l'allerta massima che si erano autoimposti per giusta cautela - non credeva avessero a che fare con assassini professionisti o con soggetti strettamente legati ai loro affari. Avevano coperto troppo male le loro tracce e nonostante avessero potuto pensare a una qualche sorta di segnalazione a terzi, anche lo fosse stata aveva raggiunto anche loro, minando gravemente un ipotetico effetto sorpresa qualora avessero avuto intenzione di attaccarli. Era come prendere l'ABC del letale assassino, pulircisi il deretano e buttarlo malamente nelle acque del cesso. La faccenda quindi non poteva preoccuparlo più di tanto, anche perché nella peggiore delle ipotesi sarebbero stati pronti all'assalto. Solo provava un certo fastidio in quella sensazione, che gli ricordava tanto gli sguardi insistenti che si beccava quando usciva con Eichiro e la banda di scalmanati del riformatorio. Un sospiro. Meglio focalizzarsi sulla missione che li attendeva al varco, senza peccare di superficialità.

Stupidi topi di fogna che giocano a fare i cacciatori. Nulla di cui dobbiamo preoccuparci. proruppe il demone dalle due code, stiracchiandosi. Le zampe anteriori si allungarono, artigliando il suolo oscuro come fosse fatto di burro, e la schiena si inarcò generando qualche piccola vampata blu. Hai sicuramente ragione, ma non è un buon motivo per abbassare la guardia. Lasciamoli giocare, ma se passano il segno rispediamoli nella fogna dalla quale sono usciti. commentò, trovando piena approvazione dal Nibi. Puoi scommetterci. concluse, mostrando un sorrisetto bieco. Sorrise anche il castano, soddisfatto anch'egli al pensiero di giocare un po', insegnando ai 'topi' che giocare a fare i cacciatori quando si è soltanto prede non era una trovata geniale. Curioso. Non erano ancora in piena sintonia e probabilmente non lo sarebbero stati per molto tempo (vuoi per il desiderio del demone di servirsi del suo corpo, vuoi per il senso d'allerta del castano dopo quanto aveva vissuto), ma su certi aspetti erano pienamente sulla stessa lunghezza d'onda. Una buona base di partenza, per creare un mostro.

Costeggiarono a debita distanza il Kugiri, preferendo il verde della pianura alla piena visibilità delle sponde del fiume. Man mano che avanzavano, superando costruzioni e civilizzazione, un paesaggio alquanto rigoglioso si pennellava dinanzi ai loro occhi. Erba smeraldina ai piedi, baciata dalla rugiada mattutina e dai tiepidi raggi di un sole nascente; yanagi imponenti, le cui fronde immacolate muovevano dolcemente in duetto con la brezza. Sarebbe stato bellissimo potersi fermare, ammirare, respirare la serenità che non avevano e perché no.. imprimere su tela quel magnifico spettacolo! Peccato che a macchiare quel pittoresco scorcio di realtà vi era una nube nera in lontananza, che si levava densa da un'isolotto costeggiato dalle acque del Kugiri (probabilmente la capitale). Si fermarono tutti a osservare un momento, ma le parole del Mizukage furono più che sufficienti a distogliere i loro sguardi e farli proseguire oltre. Meglio non mettersi in mezzo a questioni che non li riguardavano, anche perché francamente al castano non interessavano minimamente. Era bene che ognuno lavasse i propri panni sporchi, e purtroppo loro ne avevano un paio da lavare di molto importanti perché si mettessero a pettegolare su quelli altrui.

Indiscrezioni su quanto accaduto vennero portate in maniera del tutto casuale da un volantino inchiodato a un palo, che ben presto venne staccato dalla veemenza della folata di vento. A creare disordini all'interno della capitale Zandaka era una banda di criminali conosciuta come "Le Sirene", ma qualcosa doveva essere andato storto nei loro piani perché erano stati schiacciati dal popolo sofferente e dalle forze dell'ordine locali. Non senza aver causato parecchi danni, a quanto pareva. Curiosità queste che non toccarono l'animo per nulla sensibile del tramite del Nibi, la cui unica fonte di interesse era a qualche passo da lui. Pose una mano sulla spalla del suo Mizukage, incoraggiandolo silenziosamente. Poteva immaginare chiaramente a cosa stava pensando, perché lo conosceva sin troppo bene.. ma non avevano tempo per soffermarsi su amici ormai lontani.
Andiamo. sussurrò, quasi a voler carezzare i suoi pensieri per riportarli laddove dovevano essere. Non si espresse in parole di incoraggiamento, perché non avrebbero avuto senso. Non v'era mordente nell'incertezza e avrebbero solo peggiorato le cose.
Proseguirono dunque il loro viaggio, voltando le spalle a tutto quanto successo e curandosi soltanto di quello che si apprestavano ad avere davanti agli occhi. Fortunatamente, anche la sgradevole sensazione di essere osservati venne meno.

view post Posted: 8/4/2023, 11:19     Conto di Harada Takumi - Banca
- Stipendio Aprile -

    + 120 ryo Shinobi Chunin (X)
    + 60 ryo Reggente/Controllore

    = 30.349 ryo
view post Posted: 8/4/2023, 11:17     Conto di Setsuna Hyuga - Banca
- Stipendio Aprile -
    +120 ryo Shinobi Chunin (X)

    = 47.724 ryo
view post Posted: 8/4/2023, 11:15     [Aprile] - Censimento mensile - Censimenti
CITAZIONE
Nome e Cognome PG: Hyuga Setsuna
Rango: Chunin
Lavoro bonus: ///
Link alla scheda: X
Link al conto: X

CITAZIONE
Nome e Cognome PG: Harada Takumi
Rango: Chunin
Lavoro bonus: Reggente/Controllore
Link alla scheda: X
Link al conto: X
view post Posted: 8/4/2023, 11:13     [SPEDIZIONE C] Dōtoku 道徳 - L'Ago della Bilancia - Spedizioni

Hyuga Masaaki


Se da un lato vi era una prestanza fisica invidiabile, coadiuvata da un addestramento fisico serrato e da un’abilità oculare unica nel suo genere (aveva sentito parlare spesso di alcune peculiarità del popolo avversario, che avrebbero potuto minare seriamente la riuscita del piano dell’Impero), dall’altra vi erano stratagemmi. Akihiro non aveva certo la fisicità di un pugile, ma era piuttosto agile nei movimenti e il suo cervello, abituato com’era a elaborare in fretta soluzioni efficaci in situazioni di grave pericolo, era la sua arma migliore. E fu proprio grazie ad esso e all’aiuto provvidenziale della bomba fumogena che fu in grado di attuare il suo piano per contrastare il bruto shinobi. Non appena la deflagrazione ebbe rilasciato il fumo, permeando la stanza, attese giusto qualche attimo per riprendersi dallo stordimento generale (seppure avesse coperto le orecchie, sapeva che non ne sarebbe stato esente dagli effetti). Non appena ne fu in grado, si apprestò a muoversi e scattare verso la pistola, ma dovette frenare il suo istinto e rannicchiarsi. Fece appena in tempo, perché la scrivania sopra la sua testa si frantumò e si ribaltò, quasi arrivando a schiacciarlo. Quel figlio di puttana ce la stava mettendo tutta a mettergli i bastoni fra le ruote, ma non l’avrebbe passata liscia! Dove credi di andare, codardo?! gli urla contro infervorato, lanciandosi contro la pistola, impugnandola e sparando ancora in sua direzione mentre ancora non aveva varcato la soglia. Aveva mirato oculatamente all’altra gamba, per costringerlo a cadere rovinosamente a terra e impedirgli, pertanto, la fuga. Le intenzioni del medico erano oramai cristalline: lo Hyuga non sarebbe uscito vivo da quella stanza, non fino a quando lui avrebbe avuto fiato nei polmoni. Il fallimento non era contemplato nei suoi schemi. Sii uomo e affrontami!



EFF: 2000
Modificatore Danno +1
Status: {Sanguinamento: 1} x 2 Turni

Uchiha Kinji/Aki


L’arrivo dello shiba inu era stato preannunciato dalla scaltra Yugure, che sorvolava i cieli per conto del suo eremita. Era stato ferito, nonostante la scattante agilità canina. Fortuna volle che il colpo non avesse compromesso alcun organo e che aveva solo escoriato appena più in profondità di un taglio il manto fulvo dell’animale. Stante le sue condizioni non rosee, Kengo si sentì in dovere di ricambiare la generosità di Kinji e si prese cura del cane, che si avvicinò cauto per poi rilassarsi sotto qualche carezza del biondo. Ci sapeva fare. Un ultimo sguardo fugace fra il nuovo portatore del potere dell’oscuro Watashi e il Vermiglio, prima che quest’ultimo si avviasse di gran carriera a salvare lo Hyuga, rimasto solo contro l’Impero. G-gomen, se fossi stato più a-attento il tuo padrone non sarebbe s-stato in pericolo.. sussurrò allo shiba inu, che guaendo piano al passaggio del disinfettante di fortuna volle rassicurare l’umano che stava prendendosi cura di lui. N-non devi chiedere scusa. Sei vittima tanto quanto lo siamo stati noi, credendo alle parole di quel medico. e volgendo il muso verso la sua mano lo leccò affettuosamente, come a volerlo sollevare. Ne aveva passate tante. Tranquillo. Kinji-san sistemerà tutto e potremo tornare a casa.

Non fu difficile per loro trovare la strada a ritroso sino alla struttura dove Masaaki stava combattendo la sua battaglia. Diversi uomini erano stati posti a guardia all’esterno dello stabile, ma nessuno di questi poteva nulla contro il Vermiglio che, sicuro dei suoi mezzi, li mise fuori gioco senza battere ciglio. Differente fu invece la storia per il colpo repentino che arrivò ai suoi danni, di cui era pressoché impossibile stabilire la traiettoria. Qualcuno lo stava puntando dalla distanza e sapeva nascondersi davvero bene, perché anche con l’ausilio del potente sharingan non sarebbe stato in grado di trovare il suo avversario. La tecnologia dell’Impero aveva fatto passi da gigante! Il cecchino, protetto da un aggeggio metallico simile a una scatolina che riusciva ad occultarla dalle abilità oculari dei sordidi shinobi, assicurato in vita, osservava il suo nemico attraverso il mirino, pronto a sparare. Ma non sembrava avere fretta di farlo, no. Attendeva il momento giusto, studiando i movimenti del suo avversario, prima di premere il grilletto. Con un avversario invisibile a occhio nudo, Kinji mise in atto una strategia interessante che prevedeva l’utilizzo di Yugure per colpire l’avversario. Oh, l’aveva visto quell’uccellaccio sopra la sua testa. Mind your own business, little bird. sussurrò, puntandola e sparando in sua direzione, mentre quest’ultima tentava di afferrare uno degli shuriken lanciati in aria dal Vermiglio. Mancata per un pelo. Appena una piuma si staccò dal suo manto, cadendo morbida mentre il cecchino ricaricava l’arma e si spostava in un’altra posizione. Una cosa era certa: quel colpo era arrivato dal tetto della struttura.



CITAZIONE
Rieccoci. Non ho parole per dirvi quanto mi dispiace avervi fatto aspettare così tanto per un mio post e quanto mi faccia male che questo non sia esattamente brillante come magari lo sarebbe stato con la mente più libera. Sapete entrambi cosa è successo che mi sta togliendo tanto tanto tempo, quindi non mi dilungo. Spero di potermi fare perdonare, in qualche modo.
-3 giri. Stiamo finendo ragazzi. Forza e coraggio.
Masaaki, se provi a uscire dopo il colpo di Akihiro conta che ne arriva un altro, sempre della stessa potenza e con le caratteristiche di quello che ti arriva ora, ma con Moltiplicatore Danno +2. Non fai scatti di limite, non ti conta come altro turno.
Kinji, enjoy yourself. Il cecchino ricarica, il colpo tarda ad arrivare. Se ti muovi, ti arriva un colpo come quello di prima. Anche per te con caratteristica Status: {Sanguinamento 2} per 2 turni.
5034 replies since 18/11/2007