Scheda di Kiri

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view post Posted on 8/3/2011, 22:20     +1   -1
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Kiri
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KIRIGAKURE NO SATO
KIRIGAKURE NO SATO



Nome villaggio: Kiri, il Villaggio Segreto della Nebbia

Paese: Paese dell’Acqua

Clan:
• Kaguya
• Yuki
• Origami
• Hōzuki
• Kinsei
• Yōton (Lava)
• Awa
• Futton
• 7 Shinobi Katana ( Kubikiri, Samehada, Hiramekarei, Shibuki, Kabutowari, Nuibari, Kiba )


Descrizione: il Villaggio della Nebbia è situato nella più grande isola dell’arcipelago che forma il Paese dell’Acqua. Ciò che colpisce nell’immediato di Kiri è la spessa coltre di nebbia che lo avvolge, molto più fitta di quella che circonda l'arcipelago, dovuta al clima costantemente umido del luogo e alla posizione dell'abitato, situato all'interno di una depressione. È indubbio come questa caratteristica ne rappresenti, oltre che una peculiarità, anche la prima difesa: un muro di bruma che non permette di vedere ad un palmo dal naso, capace di celare l'intero abitato a chiunque non sappia della sua presenza. Del resto, ad un villaggio d’assassini, una degna copertura non è che d’aiuto.

Gli abitanti del posto infatti non hanno una gran bella fama; la fama che la loro madrepatria si è guadagnata nel corso degli anni li precede, e questo non porta ad altro che un profondo timore nei loro confronti, oltre che un certo disprezzo. Non è infatti un mistero per nessuno che la Nebbia sia, ma soprattutto sia stata, un luogo in cui violenza ed omicidio non fanno storcere il naso. In passato numerose sono state le pratiche inumane istituite e tutelate dalla legge del villaggio, una su tutte l'obbligo per l'aspirante Genin di uccidere il proprio avversario al termine della prova pratica.

L'abolizione di questa norma, ad opera del Godaime Mizukage, ha segnato l'inizio per la Nebbia di un periodo più moderato... benché sempre per gli standard del villaggio. L'addestramento dei suoi shinobi resta uno dei più duri al mondo, specie per chi ambisca ad essere parte dei Sette Spadaccini della Nebbia, il corpo d'élite più famigerato al mondo. Costoro sono sette shinobi scelti tra i migliori nella Nebbia, dotati di armi tanto segrete quanto mortali. La loro storia è la storia della Nebbia, dato che furono istituiti dal misterioso Shodaime Mizukage poco dopo la fondazione del villaggio, per rimarcare il lascito dei sette che conquistarono le isole.

La storia del Paese dell'Acqua è infatti, anch'essa, una di morte e sopruso. Una le cui cicatrici sono ben vivide ancora oggi nel sostrato sociale della nazione. I clan indigeni dell'arcipelago, che in passato combatterono e furono sconfitti dai Sette invasori, ancora oggi persistono in uno stato di parziale ribellione, talora espressa, talora nascosta. In molti tra i loro esponenti servono la Nebbia, ma nessuno si illude riguardo le tensioni che ancora vi regnano... così come riguardo la brutalità di Kiri nel reprimerle. Il villaggio, e il paese per estensione, sono infatti sempre stati estremamente guardinghi nei confronti di chiunque possieda una Kekkei Genkai, e tale pregiudizio razziale, negli anni, è sfociato numerose volte in atti di violenza anche estrema.

Violenza interna non può, col tempo, tramutarsi in esterna: la fama della Nebbia infatti è quella di un villaggio guerrafondaio, di un predatore dormiente che più volte ha inflitto profonde ferite ai paesi costieri. Ciò non ha fatto che incrementarne l'isolazionismo, rotto soltanto negli ultimi anni. Anche a causa di ciò, l'economia del luogo è votata all'autosostentamento, focalizzandosi sulle piantagioni di riso, sulla pesca e sul commercio d'armi. I fabbri del villaggio sono infatti rinomati in tutto il Continente Ninja, ed anche ben oltre: tra le lunghe colonne di vapore che si levano sopra il villaggio, facendo un tutt'uno con la nebbia circostante, essi lavorano il metallo per creare alcuni tra i più efficaci strumenti di morte al mondo.

Storia: Le origini del villaggio di Kiri non sono del tutto chiare. In principio, probabilmente, era un semplice centro marittimo che basava la sua economia sul pescato e sulle coltivazioni di riso, dato che il terreno umido e il clima del Paese impedivano di coltivare altro con facilità; non possedeva un vero e proprio corpo militare addestrato e forse, per questo motivo, richiedeva aiuto in caso di pericolo proprio presso i villaggi stranieri. Si suppone che fu proprio questo primo contatto a scatenare l'interesse degli abitanti verso i Jutsu ninja, giustificando così uno dei pochi dati certi sulle origini del Paese: il fatto che Kiri si sia affermato come potenza Ninja molto in ritardo rispetto agli altri villaggi.
La leggenda sulla sua fondazione narra che il primo Mizukage avesse trovato durante un viaggio una preziosa spada, e che si sia innamorato di essa come di una donna. La portò con sé e volle replicarla, obbligando il villaggio a costruire un numero spropositato di fucine, quasi abbandonando la pesca a cui erano dediti, per utilizzare il grande porto solo come punto di collegamento con l'esterno. Ovviamente si tratta solo di una tradizione orale: non è affatto chiaro come un villaggio di pescivendoli e contadini possa essere diventato, di colpo, uno dei migliori costruttori d'armi nel mondo Ninja.

Non si hanno ad oggi certezze di alcun tipo sulla storia del villaggio antecedente alla venuta del secondo Mizukage, per il semplice fatto che non esiste alcun documento che ne parli. Forse la causa è da rintracciarsi in un incidente, come un incendio, o in un insabbiamento voluto, ma non è stato mai rinvenuto alcun documento o scritto del passato: tant'è vero che non si è ancora a conoscenza del nome del Primo Mizukage. Si potrebbe ipotizzare che una volta avviato l'addestramento dei Ninja, i saggi abbiano nominato un Mizukage definendolo "secondo" solo per alimentare ulteriori leggende.

Dopo l'ascesa al trono del Secondo, finalmente il villaggio assunse una notevole forza, sia dal punto di vista politico che da quello economico. Kisuke venne chiamato il "Kage senza famiglia" per aver rinunciato al proprio cognome; non vantava inoltre alcun legame coi Clan del Villaggio. Espanse i territori di Kiri all'interno del Paese dell'Acqua e curò lo sviluppo delle rotte commerciali, facendo sì che suoi successori potessero plasmare la Nebbia nel grande Villaggio che sarebbe stato. Morì dopo una grave malattia, con l'unica soddisfazione d'aver fatto crescere la sua Kiri.

In seguito alla sua morte i Saggi scelsero come successore un giovane uomo, ritenendolo un individuo facilmente influenzabile. Come il suo predecessore questi era privo di clan e cognome, facendosi chiamare semplicemente "Sho". Egli fu il primo Mizukage realmente attivo: collezionò una lunga serie di imprese concluse con successo e riuscì a strappare dal passato sette cimeli leggendari: le Sette Spade della Nebbia, ricostituendo così l'ordine degli Spadaccini di cui fece parte egli stesso. Durante il suo breve governo, fece crescere Kiri in pace con il resto del mondo Ninja, senza aprirsi né chiudersi eccessivamente nei confronti delle altre potenze Ninja. Abbandonò la carica senza addurre motivazionii ufficiali, dopo aver scelto il suo successore: uno dei membri degli Spadaccini della Nebbia.

Ki Momochi, il Diavolo, prese il posto di Sho con una certa prepotenza, dal momento che i Saggi di Kiri rifiutarono di accettarlo; tuttavia, la loro misteriosa morte e il rifiuto del Momochi di scegliere nuovi Saggi fecero cadere ogni opposizione. Durante il governo del Diavolo numerosi cambiamenti strapparono via dal villaggio il clima sereno creato da Sho e Kisuke, fino a trasformarlo in un tetro teatro di omicidi continui. Il Mizukage, mosso da sete di conquista, iniziò ad addestrare i suoi shinobi fin dai primi anni di carriera come se fossero un'élite: stabilì che i giovani ninja macchiassero le proprie mani di sangue sin dall'esame Genin, obbligando il vincitore a privare della vita il perdente; mise a durissima prova i pretendenti interessati alle sette Spade, uccidendone la maggior parte. Sotto il suo controllo si svolse il 2^ Torneo Chunin comune a tutte le terre ninja, quello che le cronache definirono "Un bagno di sangue in Nebbia già insanguinata". Morì per mano d'uno sconosciuto durante il torneo stesso e il suo corpo fu trascinato via dal villaggio.

Nessuno osò contestare il successore indicato dal Momochi: Calintz Oykira sarebbe diventato il 5^ Mizukage. Lo Shinobi, anch'esso elemento dei Sette Spadaccini, traumatizzato forse dal passato della Nebbia, cercò d'alleggerire il pesante clima creatosi nel villaggio. Rimosse la tremenda prova dell'omicidio durante l'esame Genin, pur consentendo ai ninja del villaggio di uccidersi tra di loro senza ripercussioni, per non inviperire i seguaci del precedente Kage. Quel poco che aveva costruito fu raso al suolo in poco tempo: pochi mesi dopo la sua salita al potere fu deposto ed esiliato come Nukenin dalla figlia di Ki, Illya Momochi, tornata dopo una breve permanenza nel misterioso villaggio del Suono.

La Momochi riportò in patria la salma deturpata del padre insieme alla spada che egli possedeva, e di cui ella era entrata in possesso. Come il padre, il suo modo di vedere ninja era crudele e distorto dalla sete di potere: desiderava che Kiri diventasse sovrana di tutto il mondo ninja. Preferiva far leva sulla psicologia, piuttosto che sull'omicidio barbaro: trasformò il vecchio esame con omicidio del padre in una competizione tra Genin, in cui il perdente si sarebbe visto marchiare col fuoco il nome del vincitore sulla pelle, in bella mostra, per tutta la vita. La nebbia tornò ad essere il paesaggio di sangue che era un tempo, grazie anche a servi fedeli della bella Mizukage e ad un'alleanza di convenienza col villaggio del Suono. Probabilmente questo legame rappresentò solo il tentativo della ragazza di raggiungere i propri obbiettivi in breve tempo: una volta ottenuto tutto il possibile da Oto, senza alcun preavviso, tradì il villaggio del Suono scagliandosi d'improvviso contro il Kokage. Non fu uno scontro fortuito: Illya morì portando con sè il sovrano del Suono, ma lasciando Kiri in balia della furia di Oto.

I giorni che seguirono la morte della Momochi furono tremendi per la Nebbia: di colpo Kiri si ritrovò, senza avere il tempo di rendersene conto, priva sia del Kage che dei suoi sottoposti. I Sette infatti, probabilmente per difendere i preziosismi cimeli della Nebbia dalla rabbia di Oto, fuggirono in altre terre Ninja. I conquistatori divennero di colpo i vinti e quella che era un'ottima alleanza si trasformò in un cappio intorno il collo di Kiri: il sostituto del Kokage, Sabaku no Keiichi, si scagliò con prepotenza contro la Nebbia, abolendo tutto ciò che avevano stabilito i Momochi. Abolì la tortura del marchio a fuoco e obbligò ogni Shinobi ad impiantarsi un chip per evitare la fuga, così da poter facilmente sedare qualsiasi tentativo di rivolta interna. Nominato un funzionario al governo del Villaggio, il Kokage si allontanò a Kiri, abbandonandola a sé stessa.

Il vuoto di potere sconvolse il Villaggio: la tensione era palpabile e le conseguenze della corsa al potere furono notevoli. Per risolvere tale problema gli Spadaccini decisero di tornare al potere, finché nuovamente il destino di Kiri cadde nelle mani di Oto: Hideyoshi Kaguya, ex membro della Nebbia, fu inviato dalla Reggente del Suono per sopperire alla mancanza di una guida per Kiri, nominandone una nuova. Non pochi furono i rancori verso quella figura ma Gin Aikido, un giovane ninja, risultò un ottimo candidato - sia per il mandante esterno sia per il popolo, ormai stanco di essere in balia di una potenza estera: l'ombra di Illya ancora inquietava le menti dei Kiriani. Il governo di Gin vide la liberazione dei ninja di Kiri dagli odiati chip, che erano stati obbligati a portare dopo l'allontanamento delle forze di Oto.

Gin Aikido, ora Kage di Kiri, assisté al ritorno degli spadaccini – ora considerati de iure alla stregua di criminali. Mentre al popolo fu concesso di giudicare liberamente le azioni di quest'ultimi e quindi farsi una propria opinione al riguardo, il Mizukage li punì confiscando e sigillando loro le spade. Il giorno seguente, un pericoloso Nukenin di nome Kairi Uchiha apparve nell'ufficio di Gin Aikido, minacciandolo di morte nel caso in cui non avesse interrotto la pena inflitta agli spadaccini. Il Mizukage si vide costretto ad obbedire, rimandando solo di poco la fine che avrebbe fatto, lasciando lo squalo a piede libero.
Evento non di poca importanza fu lo sconvolgimento di cui Kiri divenne vittima: il ritorno del defunto Ki Momochi, nelle sembianze di un fantasma, che privò il popolo della cara madre che aveva sempre avvolto la loro terra natia - la Nebbia.

Ritenendo inopportuna la presenza di un Genin alla guida di Kiri - seppur di ottima disciplina - Ryushi Oizashi, il possessore della Samehada, trafisse il corpo di Gin: sua intenzione era quella di prenderne il posto. Giustificò tale gesto proclamandosi solo e unico successore legittimo di Illya Momochi, movente che avrebbe resistito per poco: alla responsabilità di un tale dovere si aggiunse l'avvento di una delle più sconvolgenti piaghe del mondo dei Ninja. Qualcosa era cambiato: forse la paura, il timore di vedere Kiri piegarsi al volere di quel Kami, Watashi, radicò nello Squalo una profonda inquietudine. Per tale ragione, mancando in lui la fame di potere di cui era solita cibarsi la Samehada, essa consumò il suo possessore portandolo inevitabilmente alla morte.

Tutto sembrava trascinare Kiri verso il disorientamento generale, ormai persa e priva di un punto di riferimento che la guidasse. Fu la volta di Hogo Kyūjo, che si appropriò del potere e diventò il Kyudaime Mizukage.
Un nuovo evento di estrema importanza allietò l'anima di quel Villaggio: per merito di due ninja valorosi la Nebbia ritornò a proteggere da occhi indiscreti ogni appartenente a Kiri. La figura emblematica di Ki Momochi, di importanza fondamentale per la storia del Villaggio, con l'aiuto di un certo Hayate e del suo compagno Harou, rinnegò le proprie scelte lasciando al proprio destino il suo vecchio trono.
Hogo Kyūjo governò con cognizione e consapevolezza il villaggio di Kiri, senza effettuare cambiamenti ingenti all'organizzazione del villaggio: apportò solo modifiche per quanto concerneva i suoi sottoposti di alto rango. Ricoprì l'incarico di Kage fino all'incombere di un nuovo pericolo sulla landa Kiriana, preannunciato dal Taisei. che inevitabilmente diede vita ad un'escalation di eventi che lo porteranno alla morte.

Hayate Kobayashi, possessore delle Hiramekarei, spodestò Hogo accusandolo di aver tradito i doveri relativi alla posizione di Kage e di aver anteposto i propri interessi a quelli di Kiri. Il Juudaime, appena insediatosi, dovette affrontare la problematica questione riguardante l'invasione da parte delle creature codate nel mondo ninja. Kiri si allineò con la fazione la cui volontà era quella di sigillarle per l'eternità: il Taisei.

Ma alla fine nessuna scelta sarebbe stata corretta. A Fukagizu, nel Paese della Pietra, si consumò un disastro che vide come protagonisti le Bestie Codate, Kyo Dan, Taisei e tutti gli shinobi che aderirono alla chiamata. In seguito a quella tragedia, ci volle del tempo perché Kiri si rimettesse in piedi…ce ne volle molto meno, perché cadesse di nuovo. Per motivi tutt’ora non chiari, uno ad uno gli Spadaccini in servizio iniziarono a sparire. Prima lo Squalo, poi il Muto e il Diavolo, finchè non rimasero solamente l'Artefice e il Tessitore. Tuttavia era solo l’inizio della fine.
In una notte in cui il vento spazzò via la nebbia e che sarebbe stata ricordata come la Notte dei Mostri, anche il Mizukage, Hayate Kobayashi, l'Artefice, venne disperso senza lasciare traccia.

Sembrava l’inizio di un incubo, un incubo che proseguì quando un Morbo di origini misteriose si sparse per tutto il Continente, mietendo vittime una dopo l’altra, costringendo gli shinobi in ginocchio, privi del controllo del loro chakra. Ci vollero degli anni, prima che la situazione si stabilizzasse almeno un po’. L’avvento di una strana Compagnia che paventava d'aver individuato la presenza di una cura nelle isole a est, diede speranza ai più, mentre, dopo anni di reggenza da parte di Fuyu no Yuki, quando le notizie del tradimento di Hayate Kobayashi iniziavano ad arrivare alle orecchie delle autorità, un nuovo Mizukage prendeva infine il posto del precedente: Kyōmei Yūzora.


Kage passati:
  • (Shodaime Mizukage)
  • Kisuke(Nidaime Mizukage)
  • Sho (Sandaime Mizukage)
  • Ki Momochi (Yondaime Mizukage)
  • Calintz Oykira (Godaime Mizukage)
  • Illya Momochi (Rokudaime Mizukage)
  • Keiichi no Sabaku (Godaime Kokage)
  • Gin Aikido (Nanadaime Mizukage)
  • Ryushi Oizashi (Hachidaime Mizukage)
  • Hogo Kyūjo (Kyudaime Mizukage)
  • Hayate Kobayashi (Juudaime Mizukage)
Kage attuale: Kyōmei Yūzora (Juuichidaime Mizukage)

Rapporti con gli altri Enti:
  • Alleanza Politico/Militare: Iwa.
  • Neutralità:Suna, Oto.
  • Sospetto: Kumo, Konoha
  • Nemico: Akatsuki.

Legislatura: [X]



Edited by Lucifergirl88 - 9/2/2022, 22:53
 
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