Scheda di Suna

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view post Posted on 8/3/2011, 22:19     +1   -1
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SUNAGAKURE NO SATO
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Nome villaggio: Suna, il Villaggio Segreto della Sabbia.

Paese: Paese del Vento.

Clan: Aracnide, Argilla, Burattinaio, Controllo della Sabbia, Sabbia di Ferro, Shakuton.

Descrizione: costruito per esigenze belliche e logistiche nel profondo dell'enorme deserto del Paese del Vento, il Villaggio della Sabbia è probabilmente il meglio celato al mondo. Difeso da temperature letali e sabbie traditrici, il villaggio è scavato al centro di un enorme formazione rocciosa, che forma una muraglia naturale attorno all'abitato mascherandone alla perfezione il profilo. Ciò non bastasse, la stragrande maggioranza degli edifici del villaggio è costruita in arenaria locale, il cui colore chiaro e forme rotondeggianti si mimetizzano perfettamente con il panorama circostante.

Naturalmente, simili scelte logistiche portano con sé anche grandi svantaggi: la vita nel villaggio della Sabbia è estremamente dura, specie per chi non vi è nato. Acqua e cibo, di quasi esclusiva importazione, devono essere razionati sia nel privato che nel pubblico, circostanza che impone una vita militare anche agli abitanti non shinobi. Simili avversità fanno sì che Suna, ed il Vento per estensione, mantengano la fama di luoghi frugali ed inflessibili, avvezzi a qualsiasi tipo di difficoltà. La realtà non è così lontana dalla diceria, a dire il vero, considerando il fatto che, nonostante le terribili crisi attraversate dal Continente, la vita della Sabbia sia proseguita quasi invariata.

La segretezza ed inospitalità del villaggio non sono, tuttavia, assolute. Nell'incapacità quasi totale di sostenere vita vegetale, il villaggio deve affidarsi alle carovane commerciali che solcano il deserto per sostenersi economicamente. Un gran numero di queste, al fine di garantire la sicurezza dell'abitato, servono soltanto il villaggio, muovendo da e per esso lungo sentieri invisibili tracciati nelle sabbie. Simili vie di comunicazione sono la norma nel deserto, collegando tanto Suna quanto le numerose oasi, accampamenti e monasteri che chiamano la vasta desolazione casa.

Negli anni, la Sabbia ha imparato a fare proprie e sfruttare queste difficoltà, fiorendo per diventare uno dei villaggi più temuti al mondo. L'estrema efficienza delle sue forze speciali, unita alla fama agghiacciante dei suoi veleni e delle sue trappole, ne fanno un nemico terribile ed un alleato prezioso, come i paesi limitrofi hanno ben appreso negli ultimi decenni.


Storia:

Tra i grandi villaggi Ninja, Suna è senza ombra di dubbio quello che trae le sue origini dalla sofferenza e dal sangue a causa del suo tormentato passato, tant'è vero che, per diversi anni dopo la sua fondazione ufficiale, fu additato come "Villaggio Maledetto".

La sua storia inizia circa millecinquecento anni prima del Ninjutsu stesso, quando un gruppo di nomadi del deserto trovarono per caso una struttura naturale bizzarra, una perla nel deserto che permise loro di avere una fissa dimora. Si trattava proprio della montagna cava che ora fa da muro difensivo a Suna. I nomadi, grandi conoscitori del deserto, furono molto sorpresi nel vedere simile conformazione rocciosa nel bel mezzo delle distese dato che, secondo logica, sarebbe dovuta svanire erosa da sabbia e vento. Invece se ne stava lì, ferma e immobile, a resistere a tutto e tutti, con grandi segreti e tesori al suo interno: sparute fonti d'acqua e alcune risorse minerarie. Una dimora perfetta. In breve tempo, sfruttando la terra intatta e la roccia della loro nuova dimora, edificarono un villaggio fiorente e rigoglioso, sviluppando anche un'ampia rete commerciale con il mondo esterno.

Così, in un tempo in cui ancora, nel Continente, gli uomini si insediavano in non più che una manciata di capanne, la città nascosta nella montagna aveva già un potere affermato che iniziò a sfruttare per ampliare le sue conoscenze in ogni campo: anatomia, astronomia, chimica, artigianato e via dicendo. Si specula che sia stata proprio questa esplosione culturale a portare, nei secoli, ai primissimi studi sul chakra e sul ninjutsu. Per questo grande desiderio di sapere, la gente del posto decise di battezzare la città con il nome di Chishiki, "Conoscenza". Pare proprio che le più famose tecniche della Sabbia attuale abbiano visto i propri natali in questi anni, in cui ancora il ninjutsu non aveva scuole sviluppate, tanto alti furono i livelli raggiunti dai saggi di Chishiki.
Ma, come il mondo avrebbe appreso fin troppe altre volte nel corso della propria storia, la stessa determinazione nel perseguire sapienza e prestigio, specie in un campo come quello del ninjutsu, che aveva condotto la città verso nuove vette finì con farla precipitare nell'abisso.

Benché gli annali non riportino una versione perfettamente preservata o comunque imparziale, sappiamo oggi che diverse scuole di pensiero iniziarono a formarsi tra gli studiosi e i praticanti. Prima tra gli accademici, quindi tra i militari, la fusione di conoscenze vecchie a quelle nuove, la sperimentazione incrociata tra numerose discipline ed il ninjutsu, prese ad essere oggetto di critica e scontro sempre più acceso. Mentre ormai Chishiki si affermava come potenza non solo economica ma anche militare, pochi erano a conoscenza del fatto che all'interno della Montagna che la proteggeva stavano nascendo vere e proprie faide per lo sviluppo scientifico.

La principale tra queste, che travolse tutte le altre e portò alla creazione di due fazioni ben delineate, interessò paradossalmente gli scienziati stessi, i più giovani dei quali portati ad un metodo ricerca oltranzista su ogni forma di essere vivente e in particolar modo sugli esseri umani, a cui, voce di popolo voleva, riservavano trattamenti terrificanti. Tra le numerose vittime vi sarebbero anche stati molti giovani esponenti del neo arrivato Clan Kinsei, giunto a Chishiki dopo quella che si era rivelata una grave crisi umanitaria, capace di suscitare, in una città già attraversata da tensioni, forti attriti. Portavoce di quest'ultima fazione erano molti esponenti della Scuola dei Marionettisti, gruppo pioniere nella fusione tra anatomia umana ed ingegneria meccanica, oltre che bellica. Dall'altra parte si schierava la vecchia scuola, forte del metodo oramai millenario di approccio anzitutto teorico, e solo molto più avanti pratico. Una simile visione, in un tempo di crescente militarizzazione come quello che seguì alla diffusione massiccia del Ninjutsu, non poteva sopravvivere.
Lo scontro fu inevitabile.

190 DN In un giorno che passerà alla storia, nel corso di quella che doveva essere una delle tante presentazioni di esperimenti portati avanti nell'anno corrente, un maestro marionettista mostrò orgogliosamente al resto della comunità scientifica qualcosa di orripilante: una marionetta composta e sviluppata dai resti di un cadavere umano. La reazione fu immediata e, presto, violenta. Con l'accusa di aver superato ogni limite, di aver fatto spregio di natura e dignità umana con i propri abomini, i sostenitori della vecchia scuola si scagliarono contro la fazione avversa, in una serie di scontri che presto degenerarono in un vero e proprio massacro in tutta la città.
In soli due giorni e due notti tutto quello che con tanti sforzi Chishiki aveva costruito fu raso al suolo. Le ricerche per la gran parte date alle fiamme, gli scienziati, tra chi fuggì o fu epurato, ridotti in numero all'osso. I ninja, come spesso accade, spaccati a metà, la loro stessa forza ritortaglisi contro.

Fu solo a notte fonda del primo giorno, al primo quietarsi delle violenze, che un gruppo di shinobi riuscì a ristabilire un equilibrio, benché a sua volta basato sulla minaccia delle armi. Guidato da un ninja passato alla storia come Exter, manipolatore d'argilla, che giustiziò personalmente i riottosi, il gruppo occupò il centro della città, dichiarando la fine degli scontri alle prime luci dell'alba e riuscendo ad imporre coprifuoco e legge marziale. Immediatamente dopo aver sedato le violenze, Exter richiamò a sé i maestri superstiti di ambo le fazioni, spingendoli ad un compromesso e, nel farlo, imponendogli un giuramento di fedeltà al nuovo sistema gerarchico che andava costituendosi: uno modellato sull'esempio di altri "villaggi nascosti" di shinobi che erano andati formandosi nel Continente. Così, Exter divenne Shodaime Kazekage... e Chishiki, da città che era, divenne il Villaggio Nascosto della Sabbia.
Ragione di questa decisione si deve allo stesso Shodaime, che, in virtù della necessità, in quel momento avvertita fortemente, di tenere sotto controllo l'avanzamento della ricerca e le tensioni da essa derivate, decise di ridurre lo spettro di apertura della città all'esterno, così come il livello di libertà goduto dai suoi abitanti. Protetto dalle sabbie che vi mulinavano costantemente attorno, nascondendolo all'esterno, il villaggio avrebbe preso il nome di Sunagakure.

205 DN Exter resse le redini della Sabbia per i successivi quindici anni, garantendo infallibilmente la stessa sicurezza e stabilità che era stato nominato per mantenere. Ciò venne, inevitabilmente, a scapito di sviluppo scientifico ed economico, per i quali Exter nutriva un per nulla celato sdegno. Molte furono le menti che, in questi quindici anni, lasciarono Suna per proseguire le proprie ricerche in altri lidi, anche in forza della vocazione sempre più militarista dell'abitato.
Quindi, forse per malattia o forse semplicemente per stanchezza, Exter abbandonò la carica, scegliendo come proprio successore un ninja maturo ed esperto del suo stesso clan: Isashi, Nidaime Kazekage. Lo Shodaime lasciò, assieme al ruolo di Kage, anche la carriera da shinobi, ritirandosi a vita privata e morendo qualche anno dopo.

Isashi non passò alla storia per alcun progresso in particolare, anzi: organizzatore avvezzo e meticoloso, circondato, a differenza di Exter, da una nutrita cerchia di devoti, egli mantenne ed affinò il sistema creato dallo Shodaime. Passando da una scartoffia all'altra, impegnato costantemente in lavoro d'ufficio piuttosto che sul campo, il Nidaime parve immediatamente alla popolazione un leader grigio e distante, trovando seguito soltanto in coloro che vi lavoravano a stretto contatto. Questa alchimia si sarebbe rivelata, negli anni, deleteria.
Scevro infatti dell'aura di forza e marzialità che Exter trasudava, ma prosecutore del clima illiberale del suo predecessore, Isashi finì ben presto per essere bersagliato da critiche tanto da parte della popolazione, buona parte della quale era esasperata dalle restrizioni commerciali, quanto dalla comunità scientifica superstite, la più colpita dai quindici anni di governo di Exter. La Scuola dei Marionettisti, naturalmente, in testa.
Forse pressato eccessivamente da simili questioni, forse direttamente minacciato o forse, semplicemente, guidato da interessi personali, Isashi fece quello che nessuno si sarebbe aspettato da un individuo del genere: una notte, dopo un colloquio avvenuto tra lui ed un misterioso individuo, il Nidaime e buona parte della sua cerchia ristretta abbandonarono il villaggio. Destinazione, benché al tempo ancora non fosse noto, il Villaggio del Suono.

208 DN Questa improvvisa fuga lasciò un vuoto ai vertici, uno della cui entità nessuno avrebbe davvero sospettato, data la natura dimessa di Isashi. Il Consiglio dei Saggi di Suna, composto ancora di quelle stesse maestranze che Exter aveva sottomesso, ora si trovò a dover impedire che antichi dissapori dilaniassero il villaggio. In quello che si sarebbe rivelato un terribile azzardo, nominarono due shinobi di comprovata esperienza perché servissero assieme: i gemelli Kinsei Zagato e Lantis Hitsugaya come Saindaime Kazekage. Delle due, tuttavia, la volontà dominante era la prima.

228 DN Si trattò di una scelta disastrosa. Zagato infatti si dimostrò un comandante meschino, irresponsabile e crudele, immediatamente atteggiandosi a dittatore e trattando i suoi genin e chunin come veri e propri schiavi. In un ventennio che sarebbe passato alla storia come un altro capitolo nero per il villaggio, i due Kage finirono per divenire bersaglio di numerose congiure, organizzate, questa volta, da shinobi di ogni estrazione, ma specialmente supportate dai ranghi più bassi. La maggior parte vennero sventate, soffocate nel sangue dapprima privatamente, nei sotterranei della residenza, quindi pubblicamente, finché una ebbe, probabilmente, successo.
Probabilmente, perché le cause della morte dei Kazekage erano e sono ancora incerte, dato che i corpi furono fatti sparire subito. Difficile dire riguardo le esatte cause, anche se molti pensano ad un avvelenamento.

La morte di Zagato e Lantis non sortì lo stesso effetto dell'abbandono di Isashi, non per i vertici almeno. Se la fuga del Nidaime aveva lasciato un vuoto inaspettato, gettando i Saggi nello scompiglio, la morte del Sandaime venne e se ne andò nella quiete più totale. Il Consiglio, probabilmente spinto dalla sfiducia nutrita nei confronti delle fila dei jonin, diversi dei quali avevano sostenuto le politiche del Sandaime, nominò il successore dopo una meticolosa ricerca tra i chunin. Ad essere selezionato fu un ninja di nome Sabaku no Keiichi, il Rosso, che si era messo in evidenza durante il Primo Torneo Chunin, a Konoha, e già era noto ai colleghi per essere apertamente una voce contro Lantis e Zagato.
Per queste ragioni, il ragazzo venne scelto e posto sotto un regime di speciale addestramento, tanto per saggiarne le capacità quanto per rafforzarlo in vista delle sfide che lo attendevano: molti dei ninja di alto rango del villaggio erano infatti in conflitto con il Consiglio, pronti a roversciarlo, e quest'ultimo mirava ad utilizzare Keiichi come una marionetta.
Entrambi gli schieramenti avrebbero avuto un brusco risveglio nel momento in cui Keiichi, Yondaime Kazekage, si rivelò uno shinobi fenomenale non solo per gli standard di un chunin... ma per quelli di qualsiasi ninja mai esistito al mondo.

228 DN Terminato il proprio addestramento, lo Yondaime indirizzò immediatamente Suna sulla via dell'apertura verso gli altri villaggi. Giusto, retto e sopratutto volenteroso, si adoperò per riportare il villaggio a ciò che era stato, potenziandone l'infrastruttura ormai datata e rimodernando l'insegnamento dell'Accademia. Si deve a lui, al rapporto stretto con il Sandaime Hokage Akane Uchiha, l'alleanza con la Foglia che venne siglata in quel periodo. Il nerbo morale dello Yondaime fu la ragione principale per cui, quando decise di abbandonare il villaggio, nessuno se lo sarebbe mai potuto attendere, né spiegare.
Ciò che successe resta poco chiaro, dato che dello scambio di battute tra il Rosso e lo Spettro d'Argento, Otomika Kaguya, al Secondo Torneo Chunin non restano testimonianze, ma l'esito finì per essere lo stesso dell'abbandono del Nidaime: il Kazekage lasciò il villaggio seguendo le promesse del Kokage.

Si trattò di un altro duro colpo per il villaggio, che, della guida di Keiichi, conservò fortunatamente almeno l'indirizzo intrapreso. Privati ora di alternative valide alla selezione di un successore, ma incapaci di rivoluzionare radicalmente un sistema a cui Suna si era ormai abituata, i Saggi scelsero come Godaime Kazekage Kroxigor Azashi, un Chunin manipolatore d'Argilla, già compagno di squadra di Keiichi e, come lui, voce contro il Sandaime. Ciò che non sapevano, tuttavia, era che Kroxigor aveva già da tempo iniziato a scambiare informazioni con l'organizzazione nota come Akatsuki attraverso le indicazioni del Mizukage Ki Momochi, morto durante il famoso Esame Chunin di Kiri per mano dello Spettro d'Argento.
Per queste ed altre ragioni, la carica del Godaime ebbe immediatamente i giorni contati. Kroxigor resse il villaggio per pochi mesi, per poi sparire chissà dove, fuggendo al difuori dei confini ninja e lasciando il villaggio per l'ennesima volta senza guida.
Messi di fronte a ripetuti tradimenti, incapaci di concepire un sistema che arginasse e perseguisse un simile fenomeno e sempre più in conflitto con la classe jonin del villaggio, gli stessi Saggi che avevano tolto di mezzo il Sandaime si trovarono ora sull'orlo dell'abisso. La Sabbia era in procinto di divorarsi da sola quando, proprio dalla schiera di ninja che avevano abbandonato il villaggio, si palesò un successore.

238 DN Kairi Uchiha, una figura un tempo legata al villaggio e poi divenuta famigerato Nukenin, ora pretendeva di diventare Rokudaime Kazekage. Messi con le spalle al muro, i Saggi accettarono per due motivi principali: il villaggio aveva bisogno d'un difensore, di un pacificatore, e soprattutto temevano per la loro vita. Kairi si rivelò un Kage sorprendentemente abile, capace, tramite il proprio incontestabile potere come shinobi, di tenere a bada i conflitti che avevano animato Suna. Lungi dall'utilizzare la propria autorità per atteggiarsi a despota come il Sandaime, Kairi governò da autocrate illuminato, ultimando il lavoro dello Yondaime e proseguendo sulla strada della liberalità pur mantenendo i propri traffici criminali dietro le quinte.
Ciononostante, era solo questione di tempo prima che il Consiglio, ritrovata una boccata d'aria, incominciasse a tramare per toglierlo di mezzo, supportato questa volta anche da buona parte dei jonin. Se simili piani abbiano mai avuto inizio o meno, o siano arrivati all'orecchio del Rokudaime, probabilmente non si saprà mai, perché durante il Quarto Torneo Chunin, fortemente voluto da Kairi, il palazzo del Kazekage prese fuoco, l'intera struttura consumata in pochi secondi da fiamme nere inestinguibili. Con lei, l'intero Consiglio.
Ad assumersi la responsabilità di questo incidente fu il Kazekage stesso, in un severo discorso tenuto il giorno immediatamente successivo. Nonostante ciò, il Rokudaime non accennò a dimettersi.

241 DN Pur minata da simili, tragici eventi, la Sabbia sotto Kairi tornò davvero a prosperare. Aperto al mondo e dotato ora di collegamenti moderni attraverso le vaste distese desertiche, il villaggio si arricchì rapidamente, tornando a diventare una forza considerevole sul piano internazionale. Pur leader di enorme successo, tuttavia, Kairi non governò senza fallimenti: il clan Kinsei, i Parassiti di Suna, che avevano dato i natali al Sandaime, in questo periodo si staccarono dal villaggio. Le ragioni sono molteplici, e vanno dall'isolazionismo per via delle loro fattezze, che ne aveva eroso negli anni i numeri, al crescente rapporto intrattenuto dai vertici col Villaggio della Nebbia. Con i numeri in rapido calo e il pregiudizio nei suoi confronti, da sempre forte ma cresciuto dopo Zagato e Lantis, arrivato ad un punto massimo, la rappresentanza del clan decise di lasciare le mura.

Qualche settimana dopo quest'ultimo evento, il Rokudaime decise di lasciare la carica. Prima di farlo, tuttavia, Kairi chiese ai due nuovi Saggi di esaminare un certo shinobi come Nandaime Kazekage: Takakuzu Saneatsu, giovane prodigio marionettista del villaggio, allievo da tempo del Rokudaime. Nonostante non fossero vincolati a farlo, essi accettarono, poiché l'ombra di quel che Kairi aveva fatto al precedente Consiglio ancora aleggiava sul nuovo palazzo.
Così, i due Saggi presero in esame Takakuzu Saneatsu per il posto di nuovo capo del villaggio. Decisero di accettare il giovane ninja per poterlo manovrare come un burattino, ma di burattini si intendeva più lui di quanto quei due messi assieme avrebbero mai potuto sperare.

243 DN Il giovane Takakuzu governò con saggezza ed efficienza, destreggiandosi tra il seguire ed il contravvenire al volere dei Saggi finché non ne fu presto totalmente indipendente. Ciò, tuttavia, non sfuggì ai due, che a differenza di quanto aveva fatto il precedente Consiglio si guardarono bene dal tramare apertamente contro il protetto di Kairi. Attesero finché del famigerato criminale non si ebbero più notizie, e quindi, approfittando della temporanea assenza del Nandaime, dichiararono lo stato d'emergenza e resero vacante lo scranno per assegnarlo ad un ennesimo uomo di fiducia, un jonin ligio all'ordine e al dovere, dal servizio immacolato e benvoluto da tutta la catena di comando. Un uomo che ritenevano non avesse alcun'ambizione di comando: Himura Koshima, Hachidaime Kazekage.

Uomo cupo e grigio, l'Hachidaime inizialmente non si distinse per nulla. In quello che parve a molti anziani come un ritorno ai tempi del Nidaime, Suna tornò ad apparire come un villaggio senza Kage. Himura seguì la volontà dei Saggi nell'amministrazione del villaggio, continuando per molti versi l'opera del suo brillante predecessore ma rimanendo pronto a difendere le mura da un eventuale suo ritorno. Ritorno che, tuttavia, non avvenne mai. Medico da guerra tra i più esperti al mondo, veterano di infinite battaglie, l'Hachidaime diede un contributo considerevole alla razionalizzazione delle difese e degli spazi che il villaggio adibiva a cliniche e rifugiati, contributo che, se passato come anonimo in quel tempo di pace, si sarebbe rivelato negli anni a venire inestimabile non solo per Sabbia e Vento, ma per tutto l'ovest del Continente.

[Evento] ~ Masayume - Sogno che diventa realtà.

244 DN Simile pianificazione venne a frutto quando la Sabbia si trovò catapultata, assieme al Continente Ninja, nella Guerra contro il Dio del Tutto, Watashi. L'entità malevola, originariamente manifestatasi con intento pacifico, inviò la propria Progenie a devastare ogni terra sul proprio percorso. Partendo dal cuore della Cascata, le forze di Watashi raggiunsero presto i deserti del Vento guidate da tre dei sei Araldi. Le difese che il paese aveva da poco rinnovato, una rete di trincee scavate lungo buona parte del deserto, si rivelarono il bastione più efficiente fin lì frapposto alle creature, che caddero a centinaia di migliaia nel muoversi da un centro all'altro alla ricerca, invano, di Suna.

Il villaggio accolse al contempo, in questo periodo, migliaia di profughi provenienti da ogni villaggio e paese limitrofo, preparandosi a pianificare un'evacuazione di massa all'avvicinarsi lento ma inesorabile delle aberrazioni, che parevano una marea inarrestabile. Fu nel mezzo di questo caos che Himura, da Kage ordinario e servile che era apparso, si rivelò un leader se non carismatico, certamente efficiente ed inflessibile. La sua calma di fronte ad un pericolo simile, il suo incontestabile coraggio e la sua forza si misuravano soltanto con la propria volontà di sacrificio. Pronto a mettere sé stesso in prima linea ogni volta che lo riteneva necessario, Himura si rivelò uomo capace di non esitare nemmeno quando simile sacrificio era richiesto ai propri commilitoni: moltissimi furono coloro che il Kage d'Acciaio, così si iniziò a chiamarlo tanto in virtù del proprio cuore quanto della sabbia che manipolava, mandò a morire. Vecchi, ma soprattutto giovani.

246 DN Come ogni altro villaggio ninja, la Sabbia partecipò allo scontro finale con il Dio che si svolse a Kumo, nel Paese del Fulmine. Suna, che aveva subito perdite ma, per via delle proprie difese e del deserto, era stata toccata relativamente poco dagli scontri, inviò una delle forze più ingenti in ausilio della Nuvola. Himura Koshima, naturalmente, fu uno dei comandanti dell'Alleanza, tornando in patria vittorioso.


247 DN Gli anni che seguirono videro il villaggio continuare su quella scia di crescita che era iniziata sotto Kairi, benché con una progressiva richiusura al resto del mondo. Questa volta, tuttavia, ben vista dalle genti della Sabbia, che temevano una nuova guerra a breve. Nonostante infatti la sconfitta di Watashi e la celebrazione che ne seguì, i rapporti tra i Cinque Grandi Paesi, a seguito degli scontri, tornarono rapidamente ad inasprirsi. Fu in particolare il Paese della Terra, minimamente toccato dalla guerra e riaffacciatosi sulla scena internazionale dopo decenni di isolamento, ad avanzare pretese di riconoscimento, specialmente in danno di Vento e Fuoco, suoi antichi ed ancora immediati avversari. A ciò si aggiunse la Guerra Civile del Suono, a cui partecipò ogni villaggio ninja esclusa la Sabbia, che, per i propri trascorsi rapporti col Suono, nulla volle avere a che fare con la ricostituzione di quel covo di criminali. Così Himura disse ad Hideyoshi Jiyuu, Rokudaime Kokage, quando questi venne a domandare il suo aiuto al Sesto Torneo Chunin.

[Evento] ~ 覚醒: Kakusei - Il Risveglio.

248 DN Ma, per il meglio o per il peggio, simili tensioni sarebbero state presto spazzate via da un nuovo vento di cataclisma. Liberati dal culto noto come Kyo Dan, i Nove Demoni Codati si risvegliarono improvvisamente dal loro sonno millenario, incominciando a devastare il Continente. Di tutta risposta il Taisei, ordine segreto votato alla custodia dei demoni, convocò i Cinque Kage in un incontro segreto per ottenerne assistenza. L'Hachidaime partecipò, recandosi nel Paese della Pietra ed accettando l'aiuto del Taisei dopo un'accesa discussione: ogni villaggio eccetto Kumo avrebbe offerto assistenza all'Ordine per sigillare uno ad uno i demoni, consentendo a Kataritsuen, Guida del Taisei, di rinchiuderli in un'antica statua-prigione, il Gedo Mazo.

La Sabbia fece la sua parte. Toccata, come fu per Watashi, inizialmente solo indirettamente, accolse ondate di profughi ben presto persino superiori a quelle sopportate sotto il Dio del Tutto. Himura, come molti altri Kage, emanò regolamenti di emergenza, impiegando anche anziani e bambini nei lavori d'infermeria e gli stessi profughi. Per il resto toccò agli shinobi del villaggio proteggere il Paese dalle incursioni del Kyo Dan, che, potenziato dal chakra di Shukaku, il Tasso Monocoda, aveva iniziato a devastare ogni insediamento superstite. Anche qui, come nella guerra passata, la preparazione di ninja e villaggio che l'Hachidaime aveva fortemente voluto implementare diede i suoi frutti, e i ninja non soltanto riuscirono a respingere i cultisti, ma anche a sigillare il Tasso.

249 DN A malapena il tempo di riaversi da uno scontro del genere, che immediatamente la guerra chiamò la Sabbia altrove. Il Taisei riuscì ad attivare il Gedo Mazo, la statua-prigione in cui sarebbero dovuti finire tutti i Nove, attraendoli con un violento rilascio d'energia a Fukagizu, città nel Paese della Pietra. Richiamati dall'Ordine, tutti i paesi inviarono una propria forza per lo scontro finale, e Suna non fu da meno. Si trattò tuttavia di una trappola non solo per i demoni, ma anche per ogni uomo lì convenuto, dato che il Gedo risucchiò ogni forma di vita circostante al suo interno.
Fu solo dopo aver superato terribili prove che, liberatisi dal giogo della statua, i ninja furono in grado di fare ritorno a casa. Dei demoni non era rimasta traccia.


Terminata quest'ulteriore crisi, alla Sabbia non rimase che ricostruire quel che aveva perso, fortunatamente molto meno rispetto ad altri villaggi e paesi più esposti. Mentre simili lavori proseguivano, il villaggio annunciò che avrebbe preso parte con dei propri candidati al Settimo Torneo Chunin, organizzato ed ospitato da Iwa. La manifestazione si sarebbe rivelata un fiasco, capace di mettere in luce tanto la brutalità della Roccia quanto il suo scarso interesse nel rinsaldare i rapporti con le altre nazioni.



Kage passati:
  • Exter (Shodaime Kazekage) ~ dal 190 al 205 DN
  • Isashi (Nidaime Kazekage) ~ dal 205 al 208 DN
  • Zagato e Lantis Hitsugaya (Sandaime Kazekage)~ dal 208 al 228 DN
  • Sabaku no Keiichi (Yondaime Kazekage)~ dal 228 al 235 DN
  • Kroxigor Azashi (Godaime Kazekage)~ dal 235 al 237 DN
  • Kairi Uchiha (Rokudaime Kazekage)~ dal 238 al 241 DN
  • Takakuzu Saneatsu (Nandaime Kazekage)~ dal 241 al 243 DN
Kage attuale: Himura Koshima (Hachidaime Kazekage) ~ in carica dal 243 DN

Rapporti con gli altri Enti:
  • Alleanza Politico/Militare: Konoha
  • Neutralità: Kiri, Kumo
  • Sospetto: Iwa, Oto
  • Nemico: Akatsuki

Legislatura: [X]



Edited by Sir Onion - 12/9/2021, 00:23
 
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