Scheda di Konoha

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view post Posted on 8/3/2011, 22:18     +1   -1
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KONOHAGAKURE NO SATO
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Nome villaggio: Konoha, il Villaggio Segreto della Foglia.

Paese: Paese del Fuoco.

Clan: Aburame, Akimichi, Figure Animate, Hyuga, Inuzuka, Loto, Nara, Senju, Uchiha, Yamanaka.

Descrizione: il Villaggio della Foglia è situato in una foresta dell’entroterra del Paese del Fuoco. Sorge in perfetta simbiosi con la selva che prolifera nell'intera nazione e che è presente in gran quantità all'interno del villaggio stesso; l'eterna primavera in cui sembra congelato il villaggio, favorisce la crescita rigogliosa della flora locale, che pare non appassire mai e che si sviluppa, in egual misura, più o meno in tutto il vasto territorio della Foglia.
Difesa naturale ed elemento caratteristico di Konoha è l'enorme montagna che sovrasta il villaggio con la sua immensa mole. Questi altro non è che il Monte degli Hokage, ove sono scolpiti i volti dei Kage che si sono succeduti nel governo di Konoha. Vanto del villaggio, simbolo stesso della Foglia e rifugio sicuro in caso di difficoltà. Pare infatti, che l’intero complesso montuoso sia percorso da una serie di gallerie interne, costruite in passato per mettere al sicuro deboli e civili.
Konoha, è il villaggio più attivo e con maggior popolazione (shinobi e non) tra i Grandi Villaggi Ninja. Di conseguenza grazie alla diversità delle varie attività commerciali del villaggio - avvantaggiate anche dal territorio ospitale - e al grande numero d’abitanti, ha un’influenza economica e militare più che rilevante.
Nonostante ciò la politica del villaggio verso gli altri paesi ninja è per lo più pacifica.

Storia:

Le origini del villaggio si perdono nei meandri del passato, alla sua fondazione la pace regnava sovrana ma ben presto venne oscurata da una lunga e sanguinosa guerra civile tra le due etnie portatrici di doujutsu.
Situato nel Paese del Fuoco è sempre stato considerato il villaggio più ricco delle 5 Grandi Terre Ninja, la sua popolazione viveva per lo più nelle zone pianeggianti, in una vallata le cui spalle erano coperte da una grande montagna. Appena fuori dalle porte di Konoha si estende un'immensa Foresta in cui con il tempo un gruppo ristretto di gente iniziò ad ambientarsi perfettamente raggiungendo una particolare simbiosi con i suoi alberi. Il clan Senju fu uno dei primi a nascere e a seguirli a ruota furono le grandi famiglie che vivevano nelle fattorie come gli Inuzuka, queste dovevano gran parte dei loro frutti al bestiame, ma soprattutto ai cani che riuscivano a comandare greggi infiniti; con il tempo i padroni svilupparono una particolare affinità con i canidi e un olfatto superiore alla media. Presero spunto da loro anche gli Aburame che con i loro minuscoli e numerosi insetti riuscivano a comandare immensi sciami; molti altri seguirono il loro esempio dando vita a una delle più grandi unioni di potenti Clan, una migrazione di potenti shinobi dalle incredibili abilità nel combattimento e nello spionaggio così come nell'inseguimento. Vi erano i Nara ad esempio, capaci di cose spaventose grazie alle loro ombre, furono infatti i primi a manipolare il corpo dei loro avversari ma altrettanto abili furono gli Yamanaka che, facendo leva sulla forza spirituale riuscivano ad entrare nella mente dei loro nemici più agguerriti. V'era poi chi non riuscendo a manipolare gli altri si concentrò sul proprio corpo come gli Akimichi e i membri dello stile del Loto, superarono i limiti dell'umano grazie all'allenamento costante e all'assunzione di particolari pillole che irrobustivano il corpo fino ad ingigantirlo. Altri ancora invece, non riuscendo in nessuna delle cose, non smise mai di puntare sulla creatività e sull'ingegno fino ad animare le proprie creazioni nate dall'inchiostro di un pennello.
A spiccare e farsi rispettare tra tutti furono altri due clan, gli Hyuga su tutti che in breve vennero soprannominati maestri del "pugno gentile", così aggraziati eppure così letali grazie ai loro occhi bianchi dotati del Byakugan. La loro potente doujutsu era in grado di visualizzare l'intero sistema circolatorio del chakra nei minimi dettagli e permettere quindi al suo possessore di eliminare chiunque con pochi e mirati colpi ai punti di fuga. Il secondo fu il clan Uchiha, di cui come il precedente non si hanno dei veri e propri riscontri per quanto riguarda le sue origini; maestri delle genjutsu e abili manipolatori delle fiamme questi arrivarono a sacrificare le vite dei propri fratelli per sviluppare i loro occhi cremisi fino all'inverosimile: si narra che il più abile Uchiha esistito, discendente dell'Eremita dei Sei Sentieri della Trasmigrazione, sia riuscito addirittura ad ingannare la morte grazie al suo Sharingan. Questi due nobili clan furono presi spesso di mira da mercenari conquistatori di altri Paesi ma, a parte poche fughe d'informazioni, continuarono a rivaleggiare tra loro per l'egemonia assoluta insieme ai più che determinati Senju.
Tra queste principali potenze ad uscirne vittoriosi furono gli Hyuga, non si sa se per merito o se per una resa degli Uchiha troppo stanchi nel rivaleggiare con i Senju, leggende narrano fosse per gli estenuanti sacrifici che i primi compivano giornalmente per potenziare lo sharingan, una pratica che ridusse drasticamente la popolazione del clan e che presto divenne proibita.

190 DN Il Capo clan "Occhio Bianco" Akemy Hyuga viene nominato Shodaime Hokage e fu colui che prima di tutti dettò legge a Konoha. Con un regno durato quasi quarant'anni, il primo capo villaggio promosse una progressiva crescita economica e sociale ma non solo, grazie alla sua guida e al suo impegno abbassò il livello di criminalità ai minimi storici.
Uno dei suoi obbiettivi fu quello di promuovere le arti ninja su grande scala e riuscì nell'intento con degli ottimi risultati, ogni anno occorreva ampliare il numero di classi in Accademia così come la formazione e le assunzioni di insegnanti necessari per istruire il gran numero di aspiranti ninja.

227 DN Gli anni passarono e con lo sviluppo del ninjutsu fu indetto il Primo Torneo Chunin, evento che lo Shodaime fu ben lieto di ospitare. Durante la competizione molte giovani promesse fecero brillare la propria stella dando vita ad uno spettacolo a dir poco raro, un'esperienza che avrebbe dato inizio ad una vera e propria tradizione nel continente ninja. Tuttavia, nonostante tutte le note positive, al termine della competizione qualcosa, o per meglio dire, qualcuno, innescò uno scontro: nel tentativo di difendere i suoi ninja, l'Hokage affiancato dagli Anbu non riuscì ad impedirne il rapimento e subì ferite tanto gravi da portarlo alla morte nei giorni successivi.

Le poche testimonianze raccolte riconoscevano l'aggressore in Otomika Kaguya, Lo Spettro d'Argento, un misterioso shinobi originario di Kiri che era giunto al torneo in rappresentanza però, del Suono, un noto villaggio che raggruppava nukenin di ogni dove; si racconta che sul posto erano presenti anche due esponenti di Akatsuki ma, ad oggi, non si hanno effettivi riscontri.
Un genin prese in carico il corpo dello Shodaime per fargli avere al più presto delle cure mediche ma per mesi non si ebbero più notizie del capo villaggio.

228 DN Con il tempo, nonostante gli sforzi di Hisashi e Sachiyo, gli anziani Saggi di Konoha, la notizia della morte di Akemy trapelò e la popolazione, privata dopo tanti anni della loro guida, rimase disorientata. Ufficializzando con un triste annuncio, per non rischiare eventuali attacchi, decisero di nominare su due piedi un successore e la scelta ricadde sul giovane che lo aveva soccorso, il consanguineo Nimuo Hyuga. Il Nindaime Hokage per quando acerbo, era uno dei ninja più promettenti del villaggio, nella sua breve esperienza si era distinto per le sue abilità combattive e nell'occasione dello scontro tra lo Shodaime e lo Spettro d'Argento aveva dimostrato sprezzo del pericolo proprio; la sua nomina però non fu particolarmente significativa e limitandosi a portare avanti l'eredità lasciatagli dal suo predecessore, il suo regno ebbe vita breve.

230 DN Venuto a conoscenza della presenza di un intruso nell'accademia del villaggio, senza avere per le mani molte informazioni Nimuo assegna l'incarico di stanarlo all'ex compagna di team.
Avvicinandosi al bersaglio la kunoichi venne sorpresa da un'imboscata e salvata per un soffio da uno sconosciuto dai capelli rossi, uno shinobi più esperto di lei che l'aiutò a sabotare i piani degli invasori; traducendo per lei un messaggio in codice sottratto al nemico, insieme scoprirono che la sua era una missione suicida e che qualcuno stava cercando di impossessarsi del villaggio dall'interno. Di lì a poco il villaggio venne attaccata da quella che si scoprì essere un'organizzazione segreta che prendeva il nome di Abukara e fu soltanto grazie all'aiuto dello straniero se Konoha non venne sopraffatta. Tra le fiamme divampate nella foresta e i fiumi di sabbia utilizzati dallo straniero per ripulire le strade cittadine
da quella feccia, in molti ricordano quell'evento come "La Notte del Grande Incendio".

I danni subiti alle infrastrutture furono ingenti ma le autorità chiusero un occhio per entrambi e classificandoli come danni collaterali giustificati dall'emergenza, ringraziarono il forestiero senza nome originario di Suna. Nella guerriglia il Nindaime Hokage rimane ucciso e a trovarlo esanime è proprio l'ex compagna di squadra Akane che, a soli 8 anni, eliminato il suo assassino, viene promossa Chunin stabilendo un primato nel continente.

235 DN Privata di nuovo di un capo la Foglia inizia a perdere di rilievo nel quadro politico e nel tempo inizia a ricevere sempre più minacce che, spesso, sfociano in veri e propri atti di vandalismo, o peggio.
In assenza di un candidato che mettesse d'accordo i vertici del villaggio e del Paese - e non volendo ripetere l'errore di una scelta affrettata - il Consiglio resta capitanato dai Saggi, i quali, per ristabilire l'equilibrio, promuovono l'idea di stringere un'alleanza con un potente villaggio. L'occasione si presenta loro con l'offerta del Godaime Kazekage che portò alla duratura alleanza politica, militare e commerciale con la Sabbia.

Nel mentre, la kunoichi prodigio che i Saggi tenevano d'occhio, torna a far parlare di sè. Incaricata di recuperare degli Smeraldi dal potere proibito, Akane fa ritorno insieme a Keiichi, il giovane della Sabbia che li aveva aiutati in passato a salvare Konoha dall'Abukara. Nel rapporto resta testimonianza dell'ostilità di alcuni membri del clan Uchiha che, reclamando il possesso degli smeraldi, li aveva messi in catene; alla battaglia per la libertà segue uno spargimento di sangue e la storia termina con l'alleato che facendo eccessivo uso della legittima difesa, prende la testa del capo clan Uchiha.
Stavolta il Rosso non potè sperare nella clemenza dei Saggi, anche se si dice che preferirono pubblicare una taglia a suo nome solo per evitare discordie e rivolte con quello che era uno dei clan più potenti e influenti del villaggio.

Passano gli anni, circa sette con il seggio vacante. Con l'età i Saggi faticano sempre più a ricoprire il ruolo di Hokage ad interim e tirano un sospiro di sollievo solo quando tra i candidati alla nomina spunta il nome di Akane Uchiha. Quasi maggiorenne la kunoichi è ormai un jonin affermato e spingono per la sua nomina dopo averla vista sabotare un nuovo piano di sommossa nei confronti di Konoha, la sua specialità.
La minaccia stavolta giunse da una cellula dormiente del Clan Niseru, un nemico infido che già in epoche non sospette aveva tentato il colpo; al tempo, questi ninja camaleonti erano finanziati da Kumo per l'abilità che permetteva loro di sottrarre le innate e l'identità altrui. Fallito ogni tentativo di infiltrarsi tra le alte cariche di Konoha per poterla controllare dall'interno, il clan venne massacrato dagli stessi e al contempo rinnegati da Kumo per evitare ripercussioni; qualche membro sopravvisse all'eccidio e covò rancore fino ai giorni nostri al fine di scatenare una guerra tra i due villaggi, per punirli e per omaggiare i caduti.
L'indagine di Akane si protrae per settimane ma nonostante il successo finale, prima di arrivare a uccidere l'infiltrato viene manipolata dallo stesso: credendolo un fedele compagno Anbu gli lascia uccidere Daisuke Satou - informatore nonché nipote dei Saggi - e si dice che la spinse ad uccidere Hikage Nara, il capo anbu.
Dopo alcuni giorni di prigionia per indagare sull'accaduto, il Consiglio delibera attraverso i Saggi: riconoscendo l'innocenza della kunoichi decidono di seguire il volere del nipote che, in letto di morte, suggerisce la sua nomina a Hokage. Onorando la sua memoria riconoscono in lei le doti di un vero leader, da sola aveva sventato un colpo di stato, non poteva esserci persona migliore per difendere e guidare quel villaggio: era giovane e forte ma, soprattutto, aveva un gran cuore, cosa imprescindibile per ricoprire il ruolo di Sandaime Hokage.

238 DN Pochi giorni dopo la nomina, ancora affiancata dai Saggi, il Sandaime si trova a gestire una falla nell'organizzazione del Terzo Torneo Chunin che si stava tenendo tra le mura di casa. L'invasione di alcuni nukenin causa la morte di due esaminandi della Foglia e costretta ad interrompere la competizione a metà della seconda prova, interviene in prima persona negli inseguimenti assicurando i colpevoli alla giustizia.
In quell'occasione ritrova un irriconoscibile Sabaku no Keiichi che, deturpato dalla corruzione del segno maledetto e, incurante della taglia che pendeva ancora sulla sua testa, riduce in cenere la vecchia Arena; rivelando finalmente la sua vera identità e i suoi trascorsi all'amante, ora Hokage, motiva il suo gesto con la frustrazione di veder morire shinobi in nome di false cause. Riuscendo a calmarlo il capo villaggio fa rientrare l'ulteriore allarme di quel triste giorno e si allontana insieme a lui approfondire.

Testimoni raccontano che il Sandaime fece ritorno solo qualche tempo dopo, fu anzi l'ex Kazekage - disertore e ricercato in almeno tre grandi villaggi - che si presentò alle porte stringendola esanime tra le sue braccia: le voci del ghetto raccontano di un incidente durante un'intensa sessione di allenamento tra i due.
Visti i carichi pendenti a nome del Sannin, durante la sua permanenza nella struttura ospedaliera viene sorvegliato da molto vicino ma il contatto con lui anche se scoraggiato, è tutt'altro che evitato; la gente si interessa a lui e diventa oggetto di molte attenzione sopratutto da parte dei medici del villaggio che avevano molto da imparare da un esperto del campo come lui: ironico tuttavia era l'essere chiamato "kami della medicina" e non aver trovato la lucidità necessaria per operare la sua donna.

La notizia del ferimento dell'Hokage si diffonde in fretta portando l'ospedale a intasarsi di visite, piccoli doni e auguri di pronta guarigione. Al termine della degenza il Sandaime ringrazia per la vicinanza e poi fa annullare la taglia che pendeva da circa tre anni sulla testa del Rosso; le ragioni che portarono all'emanazione di quell'ordine di cattura erano assai discutibili, nonostante le prove a supporto tuttavia il suo gesto viene visto come un affronto dai membri del clan Uchiha che incolpava ancora entrambi per la morte del loro capo. Indossati i colori del Fuoco tuttavia la donna aveva smesso di temere il suo clan e dichiarandosi pronta a testimoniare contro di loro, non manca di ribadire che averle salvato la vita di recente era solo l'ultima tra le tante dimostrazioni di lealtà che il Rosso aveva avuto verso Konoha e la sua persona, non si trattava solo di un legame personale.
Trovando sostegno in lei Keiichi soggiorna per un breve periodo nel villaggio e per diletto favorisce lo sviluppo dell'ospedale portando innovazione e ispirazione nel campo medico. Poi, seppur consapevole del peso della sua cattiva fama da disertore, dietro richiesta collabora in diverse missioni, salvo allontanarsi quando viene a conoscenza di tristi risvolti al Suono - la sua ultima residenza - e, i dettagli di cosa fece da lì in avanti, vennero lasciati al vento e ai granelli di sabbia che sparirono insieme a lui.

240 DN La fama crescente dell'Hokage porta sempre più shinobi al villaggio per chiederle udienza, sotto la sua ala seguirono tempi tranquilli, quattro anni di pace e prosperità.

L'unico evento degno di nota si presenta in una notte di luna piena, quando un allarme costringe tutti a precipitarsi in strada verso il tempio Uchiha crollato a picco. Ciò che videro fu difficile da spiegare, la manifestazione di un tengu secondo alcuni, un'energia sinistra che plasmava un guerriero armato di falce per altri e, intravedendo i soccorsi trasportare fuori dalle macerie un corpo sanguinante di donna, la popolazione si sentì vulnerabile e temette di essere nuovamente privata della loro guida.
Poco dopo il portavoce della Magione spiegò che l'assenza del Sandaime era dovuta ad un lutto prematuro, la sorella era rimasta coinvolta in un incidente e giaceva in coma e così, pregando per entrambe, il popolino rispetta la decisione del ritiro momentaneo del capo villaggio.

Passano alcuni mesi e la strada che gli vedono fare è sempre la stessa, dalla magione all'ospedale e viceversa, c'è chi la segue ma pur avendo bisogno di conferire con lei, nel rispetto ci si asteneva dal disturbarla; altri più nervosi e insistenti tuttavia portano le guardie ad intervenire e spiegare che per parlarle occorre presentare una nuova domanda di colloquio. Nel mentre i casi urgenti vengono delegati al Consiglio e al suo braccio destro nonchè Primario dell'ospedale, Hachi Yamanaka.

243 DN Nonostante l'umana comprensione, il villaggio era una macchina in perenne movimento e non potè restare in quella stasi, come suo motore Akane dovette presto limitare quella che potremmo definire, la prima crisi del suo mandato.
Anestetizzando il dolore riprende a pieno ritmo l'amministrazione del villaggio e la sua capacità di infondere coraggio ne risulta amplificata; partì tutto dal giorno del suo ritorno, quando dal monte dei volti di pietra si elevò il suo spirito demoniaco - in quanto soprannaturale, non perchè malvagio - la sua forza fu sotto gli occhi di tutti: imponente il Susano'o con le sembianze di Shinigami si erse di nuovo sul villaggio e, con il tempo, iniziarono a riferirsi a lei con l'epiteto "Konoha no Yōkai" (da "Yō", maleficio, e da "-kai", manifestazione inquietante), un soprannome che presto divenne temuto in tutto il mondo, fin quasi un tabù. Quel soprannome viene ancora oggi associato alla sua determinazione e alla sua benevolenza che sfiorano il divino, e che, al contempo, resta legato allo sfoggio permanente dello sharingan, occhi rossi spiritati la cui collera poteva riversarsi su chi abusava della sua estrema tolleranza.

Con il passare degli anni credette di aver cambiato per sempre il destino del villaggio, eppure, anche sotto il suo comando, accadde di nuovo. Un'infiltrato. Due giovani genin scampano per un pelo all'imboscata di un certo Kai, un abile shinobi dalla chioma e gli occhi dorati di cui non si trova corrispondenza. Degno di nota fu solo un simbolo indossato - formato da un rombo attraversato da una retta - e il profilo psicologico che ne poterono dedurre: non risulta subito chiaro a cosa stesse mirando ma la sua superbia volta a manipolare gli altri - e l'interessamento ai due shinobi dotati di una kekkei genkai - per il Sandaime è abbastanza da far assegnare loro una scorta. Aumenta così il livello di allerta presso le sedi di tutti i clan e classifica l'esaltato come ricercato di rango A.


[Evento] ~ Masayume - Sogno che diventa realtà.

244 DN Tutti udirono la voce nella testa che preannunciò l'ascesa di Watashi, un Dio tentatore giunto sulla terra per esaudire i desideri di 13 prescelti.

Scontrandosi con l'ignoto la strategia iniziale applicata dall'Hokage fu una campagna interna atta a screditare quelle che riteneva false promesse: per scoraggiare eventuali prescelti dal viaggiare fino al tempio, situato a Taki, fece affiggere manifesti, indisse raduni e promosse qualsiasi iniziativa di propaganda volta a farli desistere.
A man a mano che i lampi viola nel cielo sanciscono i nuovi prescelti le autorità scoprono di potenziali trasgressori e dunque il Sandaime organizza un raduno in piazza. Con la sua fredda eloquenza di Yōkai mise in guardia chiunque avesse intenzione di dare adito alle promesse di quell'essere: severa la videro infiammarsi sull'importanza di coltivare i propri sogni, sulla gratificazione che comportava il perseguirli e, infine, terminò con l'amaro invito di non tornare nel caso avessero ceduto alle scorciatoie offerte dal kami tentatore.

Gli ammonimenti e la politica adottata sortirono l'effetto sperato, il vociare si acquietò e ben tre dei suoi shinobi le mostrano il marchio della divinità, uno sforzo che tuttavia venne neutralizzato dai poteri soprannaturali del Dio quando evocò i 13 al suo cospetto: rivelandosi un'entità malvagia li attirò in una trappola volta ad inghiottirli e usare le loro vite come sacrifici per la sua completa rinascita. Riuscendo a cibarsi di sole due vite, pur dichiarando il suo potere incompleto, libera la sua Progenie distruttiva nel mondo.

Per rallentare la diffusione di quel cancro, di comune accordo con i massimi vertici delle autorità dei Paesi ninja, viene istituito un Campo Base nel Paese del Fuoco, circa a metà strada tra tra Taki, dove aveva avuto origine l'infezione, e Konoha.
Il Sandaime Hokage partecipa in prima persona all'organizzazione del complesso accampamento, fornisce sostegni concreti agli shinobi giunti da ogni dove per fronteggiare la minaccia comune e ben presto si trova al comando. Akane Uchiha viene nominata Generale dell'Alleanza degli Shinobi

Come se l'inizio di quella guerra non fosse abbastanza, giunsero aggiornamenti su Kai, attentando alla vita dello shinobi incaricato di proteggere uno dei suoi bersagli. Si scoprì essere interessato nel cercare un tesoro nascosto nella foresta, un qualcosa che - insieme ad altri tasselli mancanti, come i genin a cui si era interessato - doveva guidarlo verso un mondo privo di schiavitù. Conscia della pericolosità di quel pazzoide l'Hokage tuttavia si vide costretta a rimandare il suo inseguimento, ritenne poco saggio iniziare una caccia all'uomo quando tutti, Kai compreso, dovevano difendersi da un nemico comune più grande.

Gli scontri con la Progenie e i suoi Araldi si fanno accesi ma i sacrifici portano alla scoperta di antichi artefatti collegati ad antiche divinità che in un passato remoto avevano combattuto e sigillato Watashi per millenni. Raccolti i manufatti giunge notizia del ritorno di Sabaku no Keiichi che, privo di qualsivoglia bandiera, agisce in difesa di shinobi della Foglia e a quel punto, il Sandaime abbandona la scrivania per dare man forte in prima linea. Nel ruolo di Generale dell'alleanza organizza la battaglia di Kumo e con il benestare degli altri leader, nomina Comandanti delle rispettive divisioni; con l'eccezionale collaborazione di samurai e perfino di nukenin dell'Akatsuki - dopo svariati mesi - il conflitto giunge al termine con il Divoratore sconfitto, un epilogo reso possibile grazie anche ad un espediente controverso messo in campo dal rivoluzionario, Kai.

La chiamarono la guerra dei tre anni, morirono a migliaia tra ninja e civili e causò la quasi completa distruzione di Kumo.


246 DN Sepolti e onorati i caduti ebbe inizio un lungo periodo ripresa. Pur non essendo stato colpito fisicamente, anche il villaggio di Konoha subì un duro colpo e fu principalmente per via delle ferite subite dal Sandaime: non si parlava d'altro se non della cecità di Akane Uchiha che, costantemente scortata dai suoi uomini più fidati, continuò a tenere ricevimenti in studio e ad amministrare. Dopo dieci anni l'opinione pubblica si divideva tra chi si chiedeva se non fosse giunta per lei l'ora di cedere il passo - anche se risultava difficile immaginare lo stampo di un quarto volto sulla montagna - e poi tra chi aveva paura che qualcuno potesse approfittare della situazione, un timore che si fa più concreto quando nello stesso periodo si scopre che il bambino dai riccioli d'oro che il Sandaime sta accudendo, é suo figlio.

È questa insiemistica che inizia a definire la seconda crisi del suo mandato, nell'immaginario comune infatti il suo handicap diventa sinonimo di vulnerabilità e, come volevasi dimostrare, la paura attira le catastrofi: l'ospedale viene preso di mira il giorno in cui l'Uchiha decide di staccare la spina alla sorella in coma da anni e di sottoporsi al trapianto oculare.
L'intera ala della struttura esplode, personale e pazienti per fortuna ne escono vivi ma nonostante l'intervento di numerosi anbu e volontari, i colpevoli riescono a dileguarsi trafugando un bottino importante: dieci cadaveri dall'obitorio tra cui contano l'avvistamento del corpo marionettizzato di Ayame, la sorella dell'Hokage da poco spentasi.
Gli indizi raccolti collegano l'attentato ad esponenti del Suono, anche se l'operazione di trapianto del capo villaggio va a buon fine, lo smacco é grande; delusa dall'operato degli anbu, da quel giorno il Terzo si occupa personalmente delle selezioni e il comparto di soldati vede diminuire drasticamente le sue unità in favore dell'efficienza.

246 DN Quando Yo Saito, nukenin della Sabbia, si autoproclama Primo Taishō del Suono, Konoha unisce gli indizi en suo possesso e lo collega all'attacco subito all'ospedale. Mettendo in guardia le altre potenze, vieta ai suoi cittadini ogni contatto con quel covo di nukenin e poi, dietro richiesta, Suna collabora alla causa fornendo preziose informazioni sul passato di Saito e sulle sue abilità di marionettista.

Durante il Sesto Torneo Chunin tenutosi a Kiri l'Hokage tenta di far fronte unito contro il Suono e ritrovare la collaborazione che aveva unito i Kage in periodo di guerra, proprio quando sembra fatta tuttavia fa il suo ingresso Hideyoshi, il Kokage spodestato per la sua lunga assenza da Saito e propone ai leader dei grandi villaggi di supportare la sua causa, anche in vie non ufficiali.
Condividendo le informazioni in suo possesso Konoha accetta di aiutare ma solo in cambio di una promessa: all'interno del un colpo di stato che vedrà il Kokage riconquistare il suo trono, viene avviata una missione per recuperare i cadaveri trafugati, tra tutti, quello della sorella marionettizzato.

248 DN L'anno nuovo si prospetta difficile già dai primi mesi, da quando le porte vengono sfondate e Konoha si trova sotto lo scacco di Hyou di Akatsuki; giunto a cavallo dell'immenso sputafuoco - Reshef, Re delle Salamandre - l'uomo semina il caos e alimenta le fiamme della rivolta dichiarandosi contro l'intero sistema degli Shinobi che crede corrotto e malato. Vedendo in Konoha un fulcro di questo male nel mezzo della battaglia fa la sua arringa e le sue parole innescano una modesta ribellione interna ma, fronteggiandolo con la lingua e con la spada, l'Hokage evita il peggio.

Nella battaglia rispunta dal nulla Keiichi, il Sannin protettore di Konoha che, chiedendo l'energia vitale agli abitanti, finisce per deviarla in favore dei feriti e poi scagliarsi in una vera e propria carneficina contro i ribelli insorti.
Perso il conto di quante volte fosse giunto in supporto del villaggio, il Rosso viene nominato Consigliere di Konoha e partecipa attivamente alle riunioni dei vertici.

Circa un mese più tardi il rientro della squadra capitanata dall'Hokage crea scompiglio in strada per la presenza di due famosi nukenin Hyuga al suo fianco anziché come prigionieri, sul momento non vengono rilasciati commenti e la delibera avviene solo al termine di una lunga e sofferta riunione del Consiglio.
Dal tetto della magione il Sandaime inizia a ricordare a tutti la paura provata in quel recente attacco e preparandosi a dare la grande notizia, i manifesti del responsabile vengono fatti piovere in piazza. Quando poi annuncia la morte di Ryu "Hyou" Yotsuki la folla va letteralmente in visibilio e, inneggiano al suo nome, iniziano a stracciare i fogli con la faccia del nukenin originario di Kumo. Esibendo le spoglie del gigante ammantato dalle nuvole rosse, Akane Uchiha pone fine al terrore che di notte teneva sveglio il suo popolo e lasciandole in vista come monito per alcuni giorni, sembra avvertire chiunque desideri emularlo nello sfidare il suo comando.

Nello stesso comizio la popolazione viene informata di tutti i retroscena di quell'operazione e - aldilà dell'appoggio avuto da Kumo con le informazioni utili all'identikit del membro di Akatsuki - scopre che il giorno dell'attacco quel mostro venne lasciato fuggire di proposito, questo in favore della distruzione di una rete di ribelli che appoggiava il suo movimento; viene spiegato che l'Akatsuki agisce insieme a Furikami, un'organizzazione nata dai seguaci di Kai, lo stesso rivoluzionario che al termine della Guerra dei Tre Anni le sottrasse lo sharingan con l'intento di potenziarsi e battere Watashi.
Sconosciuto ai più, Kai era un pericoloso ricercato che il conflitto mondiale aveva posto in secondo piano, una minaccia ma al contempo il volto angelico del martire che alla fine li aveva aiutati a liberarsi dal giogo del Divoratore. Dato per morto dopo aver aiutato l'alleanza, l'Hokage spiega che non si avevano sue notizie ma che tuttavia, già da prima, era stato la causa di tutti i problemi di Fuyuki e Chiaki Hyuga; se erano arrivati ad abbandonare Konoha era stato per proteggere i propri cari dalle sue minacce, questo fino a spingerli ad unirsi ad Akatsuki per rintracciarlo ed eliminarlo.

Il Sandaime ribadisce la sua disapprovazione verso chi non ha fiducia nelle autorità ma, pur prendendo le distanze da simili iniziative, spiega che una volta scoperte le loro intenzioni si era vista costretta ad approfittare dell'occasione traendo così veneficio dalla posizione dei due nell'organizzazione, mentendo sulla sua taglia aveva attuato un perfetto controspionaggio che li aveva condotti a quel giorno; riconoscendo la loro parte di meriti per il trionfo odierno, è grazie a tutta quella serie di circostanze attenuanti se spinge verso il reintegro dei due Hyuga nella società. Dall'alto della sua nota benevolenza concede loro il perdono e, parlando a nome di tutto il Consiglio, spiega che espieranno le loro colpe ponendo fine al movimento rivoluzionario di Kai e dei suoi seguaci.


[Evento] ~ 覚醒: Kakusei - Il Risveglio.

L'anno più critico di sempre continua con la ricezione di una missiva che preannuncia l'arrivo di una nuova minaccia, l'Ordine del Taisei avverte: i Bijū sono tornati liberi e per sigillarli nuovamente ha bisogno di tutto l'aiuto possibile. Appresa la notizia Konoha partecipa al summit indetto da questa organizzazione e, alla luce dei primi disordini, accetta di collaborare portando all'interno del villaggio due dei loro membri; l'asso che portano nella manica é una strana pietra utile sigillare l'energia di un singolo demone per un periodo limitato di tempo.

Nel Paese del Fuoco si registrano con sempre più frequenza eventi insoliti, come ad esempio gli incendi improvvisi dalle fiamme blu quasi impossibili da domare. Accogliendo le richieste di aiuto e ospitando i rifugiati, il Sandaime Hokage dirama all'interno dell villaggio un'allerta generale e con i pochi dati a sua disposizione, indice degli addestramenti obbligatori. Con il supporto dei Rospi e la collaborazione di alcuni jonin istruttori prepara delle simulazioni realistiche di un incontro ravvicinato con i Cercoteri: con la combinazione di trasformazioni e potenti genjutsu riproduce la furia delle bestie cordate, questo nella speranza di preparare i suoi ninja al peggior scenario possibile.
Il lavoro di squadra si afferma ancora una volta il perno fondamentale della filosofia di Konoha e, sessione dopo sessione, Akane ribadisce che i loro sforzi dovranno essere canalizzati e diversificati in base alla situazione: se vicini ad un centro abitato, dovranno essere mirati al contenimento o alla deviazione del percorso del bijuu mentre, in campo aperto, dovranno essere volti ad immobilizzare il demone per dare al membro del Taisei il tempo di eseguire il rituale di sigillo.

Nei mesi successivi la seconda misura attuata dall'Hokage vede la graduale installazione di alcune statue tutt'attorno al villaggio che nell'insieme verranno soprannominati "I Dieci Domini". Scolpiti nella pietra e alti all'incirca cinque metri, ognuno di questi idoli pesa diverse tonnellate e raffigurando rospi guerrieri in pose e armamenti diversi se ne contino appunto dieci, in rappresentanza degli altrettanti clan di Konoha. In breve i domini diventano un punto di riferimento oltre che oggetto di curiosità ma, aldilà delle apparenze, non si tratta di un progetto edilizio atto a decorare e nemmeno utile commemorare alcunché. L'affiancamento costante di un kage bushin del Sandaime lascia intendere che c'è di più sotto ma nessuno all'infuori del Consiglio ne conosce la funzione: collegate tra loro per mezzo di una fuuinjutsu queste statue vanno a creare una barriera sensitiva tutt'attorno ai confini del villaggio e alle sue foreste circostanti. Viene creata così una cupola, una rete invisibile che alimentata dall'olio di rospo e dal chakra naturale dell'eremita dei Rospi aiuta a tracciare l'avvicinamento dei demoni e di altre minacce, sia aeree, che striscianti nel sottosuolo.

Remando contro le operazioni degli shinobi e del Taisei, il Kyo Dan riesce a far perdere l'opportunità di sigillare il Kyuubi ma in compenso i ninja della Foglia riescono a sigillare il Nibi, il demone gatto Bicoda e l'Hachibi, il demone polpo-bue Ottacoda. Gli alleati di Suna informano di avere l'Ichibi, il demone tasso Monocoda e di volta in volta tutti i demoni vengono consegnati a Kataritsuen, il 62° leader del Taisei, per sigillarli definitivamente all'interno del Gedo Mazo.

L'operazione di confinamento definitivo si tiene all'inizio del nuovo anno, a Fukagizu, ma si rivela una macchinazioni ben studiata da un membro del Taisei: assorbendo i demoni, il Gezo ingloba al suo interno anche le anime di tutte le armate di shinobi e di tutti i presenti nel raggio della città-rovina.

Gli Shinobi alla fine riconquistano la libertà ma si perde traccia dei demoni - così come del Kyo Dan - mentre invece il leader del Taisei viene assicurato alla giustizia dai signori della Pietra.


249 DN Nonostante le ultime criticità con l'apparente scomparsa dei Bijuu, per Konoha si chiude una decade ricca di alti e bassi, una che il popolo spera di veder replicata ancora e ancora sotto la guida del Sandaime. Trascorsi 10 anni dalla sua nomina, con un parto gemellare e un matrimonio in vista, la donna è diventata ormai un simbolo, un punto di riferimento nonché la principale fautrice della stabilità raggiunta e della costante crescita socio-economica del villaggio. Akane Uchiha aveva traghettato il grande albero di Konoha sfidando le correnti avverse, talvolta lanciandosi da una cascata ma cadendo sempre in piedi come un gatto dalle molteplici vite; la sua natura però non era felina - mai altezzosa ed egoista - era invece anfibia, in grado di adattarsi ad ogni situazione ed imprevisto proprio come i suoi rospi colorati che di tanto in tanto si vedevano saltare per le strade.

Pur soddisfacendo la maggioranza, com'è ovvio la sua figura non era priva di controversie, nello specifico i sentimenti ostili nei suoi confronti si dividevano tra chi non le aveva ancora perdonato le menzogne sui nukenin Hyuga e chi, all'interno del clan Uchiha e Nara, ancora la incolpava per la perdita di alcuni loro esponenti in circostanze controverse e risalenti all'inizio della sua carriera ninja, alcune perfino risalenti alla sua infanzia e al passato della sua famiglia.

250 - 252 DN [Evento] ~ 癒し Iyashi: Guarigione
In seguito al suo secondo parto, dopo aver dato alla luce due gemelli, Akane cade in uno stato di coma profondo, rimanendo collegata alla vita soltanto grazie all'ausilio di prodigiosi macchinari e Jutsu mediche. Rimane in questa condizione fino alla seconda metà del 252 DN; al suo risveglio, tuttavia, il mondo le appare diverso da come lo ricordava: il Morbo, una malattia che ha mietuto vittime e ridotto in ginocchio buona parte della popolazione mondiale, dilaga ancora ed i medici del Continente faticano a trovare una cura. Per questo motivo, le Cinque Nazioni prestano i propri shinobi per le Spedizioni organizzate dalla Compagnia delle Isole Orientali - chi credendo che nell'arcipelago possa trovarsi una cura, chi anche soltanto per esplorare con occhio scaltro nuovi confini fino a quel momento sconosciuti.

A fine Novembre, tuttavia, una notizia scuote le viscere della stessa Konoha: di bocca in bocca, tra gli abitanti, inizia a circolare una voce che vede Fuyuki Hyuga, creduto morto in azione durante una missione da diversi anni, vivo e vegeto... e protagonista, insieme a sua moglie Chiaki, di una spiacevole vicenda. Voci che non verranno smentite, né dall'Hokage, né tantomeno dal Consiglio: durante il loro ritorno a Konoha, quattro anni prima, i coniugi Hyuga vennero puniti con l'imposizione di un Marchio dai vincoli stretti e mortali. L'unico particolare che viene smentito con forza dalle autorità è l'implicazione di Sabaku no Keiichi, Consigliere ai tempi. Dalle notizie date alla stampa, l'uomo viene descritto come un semplice Consigliere incaricato di adempiere alle sue funzioni.
Non è però quanto Fuyuki Hyuga vuole sentirsi dire, dopo quattro anni trascorsi nel tentativo di sopravvivere alle conseguenze di quel Marchio, dopo aver assicurato alla morte Kai e ciò che rimaneva di Kirinaki - di fatto, portando a compimento l'ultima missione che gli era stata assegnata, come Jonin della Foglia. Per questo motivo, dopo aver sconfitto Akane Uchiha nelle vicinanze dell'Eremo dei Rospi, rivela al mondo intero il suo vero volto. A metà Dicembre, infatti, il Sandaime diviene protagonista di una strage - le cui vittime, per fortuna, si limitano ai soli Consiglieri presenti nella Magione. Di fatto, con la scomparsa della vecchia Sachiyo e di Hachi Yamanaka, trovati morti rispettivamente un paio di settimane e poche ore prima dell'eccidio, il Consiglio rimane annientato. Prima che possa nuocere ulteriormente, Akane viene uccisa da Fuyuki, di fronte ad una piazza ancora sconvolta e terrorizzata dalla ferocia dello Yokai di Konoha. Per il momento, nessuno è al corrente che, in realtà, durante quei minuti la stessa kunoichi ha agito sotto l'effetto di un potente sigillo di dominazione usato dallo Hyuga; il suo scopo, chiaramente, quello di porre fine alla tirannia dello Yokai e del suo Consiglio, senza tuttavia pregiudicare la sua ascesa al potere.
Seguono giorni di confusione e scompiglio, tra i vertici del Villaggio, ma alla fine è proprio il nome di Fuyuki ad emergere per la successione. Malgrado le opinioni discordanti, tra chi teme ancora il nome di Namida di Akatsuki e chi invece è testimone della forte Volontà del Fuoco dello Hyuga, lo shinobi viene infine proclamato Yondaime Hokage. Durante il discorso nella cerimonia di insediamento, Fuyuki annuncia di aver annientato Kirinaki durante la sua assenza e parla apertamente di ciò su cui intende lavorare, come nuovo leader della Foglia: l'emergenza del Morbo, argomento che sarebbe stato cardine del prossimo Summit dei Kage a Sora no Kuni, e la politica interna di Konoha, purtroppo ancorata a tradizioni crudeli come l'imposizione di Sigilli di sottomissione. Atti giustificati, secondo le parole del Sandaime, dalla necessità di proteggere il Villaggio, ma che negli anni si erano rivelati controproducenti, come nel suo caso e in quello del Clan Hyuga, la cui tradizione d'imposizione del Marchio Maledetto alla Casata Cadetta aveva portato soltanto a diverse stragi fratricide, anziché tutelare i segreti del Byakugan. Nel suo discorso, ribadisce l'importanza di cessare il fuoco interno e di appianare le divergenze. Con una minaccia concreta come quella del Morbo e i misteri legati ai Bijuu, resi noti dal discorso del nuovo Raikage, diviene essenziale cooperare e far ardere la Volontà del Fuoco, per garantire la sopravvivenza e la prosperità del Villaggio.
Dentro di sé, tuttavia, il nuovo Hokage è consapevole di una terza necessità: tenersi stretto i suoi sostenitori e far placare la marea generata nelle ultime settimane. Dopo un cambio di vertice così repentino, del resto, la storia insegna che una nuova minaccia per il governo appena instaurato può nascondersi dietro ogni cosa. Volti, nomi, persino i sassi delle strade del Villaggio. Fuyuki, però, rimane fiducioso. Per la sua gente e la sua famiglia aveva combattuto per anni, aveva ucciso senza pietà ed esitazione, si era persino annientato come uomo... e così avrebbe continuato, per il bene della sua adorata nazione, contro qualsiasi nemico. Straniero o vicino che fosse.





Kage passati:
  • Akemy Hyuga (Shodaime Hokage) ~ dal 190 al 227 DN
  • Nimuo Hyuga (Nidaime Hokage) ~ dal 228 al 230 DN
  • Hisashi e Sachiyo (Hokage ad interim) ~ dal 230 al 238 DN
  • Akane Uchiha (Sandaime Hokage)~ dal 238 al 252 DN
Kage attuale: Fuyuki Hyuga (Yondaime Hokage) ~ in carica dal 252 DN

Rapporti con gli altri Enti
  • Alleanza Politico/Militare: Suna
  • Neutralità: Kiri, Kumo
  • Sospetto: Iwa, Oto
  • Nemico: Akatsuki

Legislatura: [X]



Edited by .Astaroth - 10/1/2022, 11:25
 
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