Studio dell'Hokage

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 8/9/2011, 19:33     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
7,020
Location:
Bagnacavallo [RA]

Status:


I due anbu non erano ancora ritornati a Konoha, probabilamente erano intenti proprio in quel momento a debellare l'ennesima tempesta di sabbia, obbligando le proprie gambe a muoversi, anche dopo una lunga giornata come quella. Oltre al ninja Kazuku Uchiha, i due stavano portando all'Hokage anche una lettera imbustata in una carta scura e chiusa da un cordone ed un sigillo di cera tipico del villaggio della sabbia. La lettera recava scritto:
CITAZIONE

Saluti, Hokage-dono. Sono contento che la faccenda si sia risolta senza troppe implicazioni ed imprevisti. Le mando questa ultima lettera sia per concludere la vicenda, anche se in verità non vi è alcun bisogno di una lettera come questa, sia per esporle una proposta che mi preme. Il torneo Chunin è alle porte, ed ai genin sia di Suna sia, immagino senza voler essere in alcun modo offensivo, di Konoha occorre esperienza e pratica sul campo, per potersi migliorare sempre più. Le proporrei di organizzare due uffici, uno per ogni villaggio, in modo da consentire ai genin, e non solo, di misurarsi liberaremente tra di loro. Dal mio punto di vista, porterebbe maggior confidenza tra i ninja di Konoha e Suna, e stimolerebbe una sana competizione e, talvolta, nuove amicizie.
Le porgo nuovamente i miei saluti, sperando che fino al tanto atteso torneo tutto si svolga senza complicazioni. Suo,

Nandaime Kazekage
Takakuzu Saneatsu


GDRoff// In parole povere, è un pretesto per fare in modo che se due ninja di Konoha e Suna intendono sfidarsi, ma non si conoscono, non hanno mai avuto contatti nel Gdr e vorrebbero far incontrare i propri pg xD Piemmami se non sono stato chiaro, perchè spesso non lo sono :sisi: //GDRon
 
Top
view post Posted on 12/9/2011, 01:49     +1   -1
Avatar

♫ Peace ♫

Group:
Member
Posts:
67,179

Status:


*Nuovamente sola nel suo studio l'Hokage rimase ad osservare dalla vetrata i due anbu avviarsi verso le strade principali del villaggio. La luce era ancora accesa dietro quel muro trasparente e dal basso in molti avrebbero notato la sua sagoma affacciata, uno sguardo indagatore in molti avrebbero pensato ma non era propriamente così: stava invece osservando con aria nostalgica quei messaggeri che portavano in giro il suo volere. Spesso si chiedeva se era giusto o sbagliato quel modus operandi, cercava sempre di mettere in discussione le sue scelte e quando necessario chiedeva consiglio a chi aveva la sua fiducia (più esperienza anche) e non solo: il più delle volte infatti chi le era avversa aveva molto più da insegnarle di chi invece la serviva e che, come lacchè o per routine, era d'accordo con lei. In cosa aveva sbagliato con quel giovane uchiha proprio non le era chiaro, non capiva e più provava ad immaginare o inventarsi un senso e più se la prendeva con se stessa per non essere riuscita a comprendere uno dei suoi ninja. Un uchiha ambizioso forse, ma cosa c'era di strano se si trattava del suo stesso clan.. Era l'unica spiegazione plausibile, mossa probabilmente dal risaputo e smisurato ego degli Uchiha.. ma perchè, lei com'era un tempo e tutt'ora? Non molto diversa e infondo lo sapeva, doveva soltanto ricordarsi che spesso si vede la pagliuzza negli occhi dell'altro ma non la trave nel proprio ma per quanto Akane si stesse sforzando di Vedere, proprio non riusciva. Da questo era nata l'operazione di quei due soldati..*

(l'unica soluzione è parlargli faccia a faccia, non voglio avere rimpianti, è necessario e ci dovrà essere un confronto diretto)

*Il suo spirito sempre vivo e forte non lo avrebbe scalfito né il tempo né il dolore, aveva promesso di mantenere la sua determinazione e seppur tormentata dai dubbi non avrebbe mai ceduto. Doveva quella fermezza di pensiero a Daisuke, ai Saggi, a Keiichi e a tutti quelli che credevano in lei e in un futuro migliore. Giunta così al termine di quella difficile giornata Akane si lasciò andare in un lungo respiro profondo, gesto che ancora una volta segnò la strada percorsa. In compagnia delle sue ansie certo.. ma con la coscienza pulita. Ripensando con una certa malinconia alle vecchie promesse, Akane spense la luce e improvvisamente tutto parve prendere luce al di sotto dell'enorme palazzo che la ospitava. Vi erano centinaia di luci scintillanti nella notte, ordinate nel loro disordine sembravano parlarle della storia che le accumunava, tra queste ne riconobbe diverse ma quelle che brillavano più di tutte erano le ombre degli anbu, avanzavano sicuri come lei, suoi riflessi e portavoce che si allontanavano sempre più nella frescura ventilata di Konohagakure no Sato, per il bene di Konohagakure no Sato.*

- - -

OT//continua da qui//OT

*Superate le porte ripresero a camminare senza fare minimamente caso ai tanti occhi indiscreti. C'era infatti chi osservava la marcia allarmato, chi con curiosità e altri con giudizio, in molti commentavano a bassa voce con chi aveva di fianco, segno che probabilmente avevano riconosciuto il giovane. Ushi e Kitsune nonstante tutto avanzarono senza batter ciglio per le strade del villaggio, che seppur affollate, si aprirono al loro passaggio. Impegnati nello scortare il giovane Kakuzu fino al palazzo principale non risposero alle perplessità della gente e si limitarono solo a raggiungere in tutta tranquillità il luogo dove, come da programma, Akane era pronta a riceverli. *

Ushi:"Vado avanti io"

*Salite le scale che portavano all'ufficio, con voce sorda l'uomo fece fermare la compagna. Erano arrivati ormai nei pressi e avanzando da solo girò l'angolo. Si sentì solo bussare due volte e quando l'ipotetica voce dell'uchiha rispose, sentirono la porta chiudersi. Facendo rapporto l'anbu spiegò che tutto era andato per il verso giusto e riferendole che nessuno si era opposto all'operazione, le porse la lettera del Kazekage *

Uschi:"Questa è per lei, il Nanadaime sembrava tenere molto al suo contenuto"

"Ottimo lavoro, vi ringrazio. Ora puoi andare, fatelo pure entrare, voglio parlargli da sola."


*Sorpresa e al tempo stessa confusa per l'aver ricevuto una nuova comunicazione da parte del Kazekage, Akane incentrò su di essa la sua attenzione e una volta presa in consegna si impegnò ad aprirla. Intanto congedandosi l'anbu tornò alla porta e aprendola invitò l'uchiha ad entrare seguito subito dopo dalla voce della donna. I suoi occhi scorrevano con calma le poche righe di quella pergamena e quando finì non potè che restarne perplessa. Senza dubbio l'idea era interessante, ma non gli sembrava un po' fuori luogo visti i tempi stretti? Il torneo era ormai alle porte e anche se avessero organizzato tutto i rispettivi ninja non avrebbero mai fatto in tempo a concludere qualcosa. Ma forse si sbagliava, lei e il suo pessimismo sulle prime spesso prendevano dei grossi granchi.*

(va bene.. sarà meglio pensarci dopo, una cosa per volta)

"..avanti"

*Distogliendo lo sguardo dai caratteri scuri, i suoi occhi si posarono sulla porta difronte a se, pronti a squadrare dalla testa ai piedi Kakuzu.*

OT//mi raccomando con i post -.-"//OT



Edited by ~Angy. - 12/9/2011, 20:07
 
Web  Top
.Stein
view post Posted on 12/9/2011, 21:21     +1   -1




* Fui scortato per tutto il tragitto dalla coppia di anbu. La loro presenza in quel caso era puramente formale: non avrei tentato di opporre resistenza, non ce n'era bisogno.
Sapevo benissimo ciò che avevo fatto e non me ne pentivo affatto, perchè in fondo non avevo fatto nulla di male.
Non ancora.
Non sfiorai nemmeno il rotolo con i makibishi che mi pensolava dalla vita e affondai i miei piedi nella soffice e calda sabbia del deserto, percorrendo passo dopo passo il sentiero verso casa.
Casa... Una parola grossa per un villaggio pieno di feccia come Konoha. Le sue poche eccezioni non bastavano per salvarlo da idioti che fondavano tutta la loro vita su stupidaggini come l'amicizia, il coraggio, il patriottismo e la pace.
Ormai abituato al clima del deserto non ebbi problemi per quel viaggio, cosa che non ero affatto sicuro di poter dire per i miei accompagnatori.
D'altra parte smorfie di dolore o di disappunto sarebbero state completamente coperte dalle maschere anbu.
Io volevo diventare anbu tempo prima... Tutti quei gadget fighi, quell'addestramento segreto speciale...
Però ora non avevo tempo di pensare a quelle cose. Assorto nei miei pensieri non mi resi conto che la Foglia era ormai proprio dinanzi a me: forte della presenza di due anbu non ebbi bisogno di perdermi in faccende burocratiche. Attraversai il villaggio sotto gli sguardi severi e curiosi della gente.
In tutta risposta salutavo con disinvoltura, quasi come fossi una celebrità contenta di rivedere i suoi fans.
Salutando, ammiccando e sorridendo arrivai alla residenza dell'Hokage, dove, scortato fino all'ultimo dagli anbu, arrivai finalmente nell'ufficio.
Gli anbu entrarono prima di me, per annunciare il successo della missione e per consegnare la lettera.
Ero addirittura stato inserito in una missione... O comunque qualcosa di simile.
Conoscendo l'ufficio missioni di Konoha la mia era stata classificata come una missione D o al massimo C.
Fui invitato ad entrare e così feci: non avevo tempo da perdere ed iniziavo ad avere una certa fame... *


Salve

* La mia bocca si aprì in un lugubre sorriso a trentadue denti, che doveva essere un misto tra ironia e mera idiozia *
 
Top
view post Posted on 14/9/2011, 17:46     +1   -1
Avatar

♫ Peace ♫

Group:
Member
Posts:
67,179

Status:


*I passi del giovane chiamato ad avanzare si susseguirono ritmici fino a mostrare la presenza dell'ormai discusso chunin; in piena forma e con un sorriso ebete stampato sul volto spuntò dalla porta del suo ufficio. Non era molto cambiato da come lo ricordava, si presentò con indosso una divisa che si intonava con i capelli fiammeggianti e la vecchia benda sull'occhio ma.. non fu questo a colpirla, bensì il suo atteggiamento ed un altro oggetto che portava. Aspettando che l'anbu uscisse dalla stanza la donna non potè far altro che incrociare lo sguardo del giovane e notare con quale sfacciataggine stava ancora indossando il coprifronte di Suna. La prima reazione a tale vista la fece innervosire non poco, ma cercando di mantenere un certo contegno preferì non strafare. Con un semplice gesto indicò il coprifronte e poi con poche parole chiese spiegazioni*

"Bentornato Kakuzu, spero non sia stata di troppo disturbo questa convocazione. Del resto non sei stupido.. puoi immaginare da te i motivi per cui se qui, quindi senza dilungarci molto: spiegami quello."

*Quanto avrebbe preferito non sentire inutili menzogne, le bastava una motivazione chiara ed esposta con la massima sincerità. Voleva capire cosa aveva spinto il ragazzo ad abbandonare la sua terra natia e soprattutto cercare di cogliere tra le righe cosa era andato storto la prima volta. Di certo nessuno dei due aveva dimenticato quell'episodio finito con il suo ricovero per un braccio rotto, se ce ne sarebbe stata l'occasione avrebbe tirato in ballo anche quello.
Pronta ad ascoltarlo ripiegò la lettera del Kazekage e accantonandola da una parte mostrò di avere la sua piena attenzione.*


(in fondo in fondo ho fiduca in te e farò il possibile quindi ti prego, illuminami)

 
Web  Top
.Stein
view post Posted on 14/9/2011, 21:50     +1   -1




* Entrai nello studio e, come previsto, mi furono chieste spiegazioni. Aggrottai le sopracciglia, cercando di mettere velocemente insieme qualsiasi cosa che non fosse un balbettio incomprensibile *

Come dirlo in maniera carina...


* Mi grattai il mento perplesso, poi iniziai a parlare lentamente, per avere il tempo di organizzare un discorso *


A quanto pare il coprifronte salta più all'occhio della benda, il che mi riporta indirettamente al motivo per cui sono qui...


* Indicai la benda che mi copriva l'occhio destro: la trovavo davvero antiestetica *

Questo aggeggio di stoffa mi da anche problemi con le ragazze, che seppure attratte dal mio sex-appeal non riescono a... Ma non divaghiamo.
Il punto è che consciamente e inconsciamente nutro disprezzo e delusione nei confronti del mio villaggio natale. Non mi piacerebbe molto soffermarmi su questi punti, perchè non ne uscirebbero belle parole.
La situazione è questa: a Konoha posso anche tornarci, ma sicuramente non sarei un cittadino modello e finirei per fare qualcosa di avventato.
A Suna credo di poter rimanere ancora per un bel periodo... Ho ricevuto la notizia dei saggi, ma credo di poter resistere, in fondo sono solo dei teneri vecchietti con smanie di potere. Un giorno vorrei diventare come loro...


* I miei occhi brillarono per qualche secondo, per poi tornare a posarsi seri sul mio interlocutore *

Mi piacerebbe restare a Suna, si... Credo di si.
Ah già, ovviamente, e credo si sia capito, i motivi economici rappresentavano solo una piccola parte del motivo del mio trasferimento. Naturalmente non c'era nessuna intenzione di prendere in giro o di ingannare. Era solo per evitare... Questo.
Non sono mai stato bravo nella diplomazia


* Feci spallucce, attendendo risposta dalla persona che rappresentava ciò che avrei voluto non vedere più *
 
Top
view post Posted on 16/9/2011, 00:40     +1   -1
Avatar

♫ Peace ♫

Group:
Member
Posts:
67,179

Status:


"Non mi hai ancora spiegato Kakuzu."

*Esordì subito dopo lei. Kakuzu aveva provato a spiegare la sua versione dei fatti e lo aveva fatto iniziando a parlare dei disagi sopportati da quando, reduce da una missione per Konoha, aveva perso l'occhio; con la sua arroganza, frutto forse della sua incoscienza, continuò accumulando quelle che secondo lei erano solo constatazioni campate in aria e soprattutto discorsi sempre incompleti. Non poteva credere alle sue orecchie, quel ragazzo davvero non aveva il coraggio di ammettere le sue colpe, era talmente accecato dall'odio che magari credeva realmente alla sua innocenza.. ma non era lo stesso una buona giustificazione. Impassibile davanti ai giudizi, le offese e le velate minacce, la donna si vide costretta a ripetere la sua richiesta che nonostante gli sforzi non era stata ancora soddisfatta.
Sistemandosi meglio sulla sua poltrona la kunoichi poggiò i gomiti sulla scrivania e unendo le mani davanti a se finì per lasciarle morbide una sull'altra. Le sue labbra in questo modo vennero coperte ma la voce giungeva ugualmente forte e chiara al suo interlocutore e anzi, mostrando solo l'espressione sicura del suo sguardo, risultò ancor più persuasiva.*


"..forse è inutile, da solo non riesci. Lascia che sia io a spiegarti e ad allargare le tue vedute.
Gli shinobi sono sempre in guerra Kakuzu, sopravvivono e sopportano per il bene comune e se necessario uccidono: vengono traditi attaccati e si feriscono, perdono dita, mani, braccia, gambe o la VITA. Solo perchè tu sei un Uchiha e ritieni i tuoi occhi "speciali" questo non significa che sei diverso da tutti gli altri. Stavi servendo il tuo villaggio e quell'incidente dovresti considerarlo solo come uno dei tanti ostacoli che troverai lungo la tua carriera ninja. La tua reazione a quell'incidente invece è stata del tutto sbagliata, dovevi prenderlo come un insegnamento utile per il futuro, imparare dai tuoi errori e invece sei fuggito. Perchè è questo quello che hai fatto..sei Fuggito. Partito alla ricerca di qualcosa che non sai..

Tu sei ambizioso, miri in alto e vuoi distinguerti dalla massa, ma se vuoi ottenere davvero qualcosa devi impegnati e abbassare la testa quando necessario. Ci siamo passati tutti, è la gavetta. Allenati e non stare a frignare se una ragazza non ti si avvicina - significa che non ti merita - e se credi che il sistema sia sbagliato lotta per cambiarlo così come ho fatto e sto facendo io"


*Andando avanti con il discorso Akane mostrava un coinvolgimento crescente e alternava qualche gesto a sguardi accusatori trasmettendo inevitabilmente la sua passione per quel lavoro e per la vita che aveva scelto di vivere. Lei lo ricordava come fosse ieri, era a dir poco entusiasta all'idea di intraprendere quella strada, aveva mille idee e non vedeva l'ora di renderle reali. Certo anche Akane aveva avuto i suoi tentennamenti ma grazie all'appoggio degli amici era riuscita ad andare avanti e quando il popolo accettò il suo ruolo la soddisfazione fu immensa. Probabilmente quello che mancava a quel ragazzo era proprio qualcuno che credesse in lui, che lo spronasse appoggiandolo quando serviva: il sentirsi approvato è fondamentale per chiunque ma non si rendeva conto che chi più di tutti credeva in lui, ce l'aveva davanti. Era l'Hokage. Il motivo per cui continuava ad insistere tanto era a lei ignoto ma presto si sarebbe accorta dell'incredibile somiglianza con quel testone di Kairi. Allora non aveva potuto riportare il suo amico sulla retta via e adesso che la storia stava per ripetersi sentiva come inconsciamente il bisogno di rimediare a quel grande rimpianto del passato.*

(aprì gli occhi uchiha, non deludermi ancora..)

"Ciò che ho trovato più inappropriato è stato il modo subdolo con cui hai tradito il tuo villaggio. Te ne sei andato lasciandoci con quattro parole spiegate male e sei partito alla volta di Suna dove - ovviamente - ti hanno accolto a braccia aperte.. Dici di ammirare i saggi di Suna, ma non li conosci realmente per quello che sono, loro o qualsiasi altro kage al posto mio ti avrebbero additato fin da subito come un simbolo di vergogna per il proprio villaggio. Già mesi fa ti avrebbero dato la caccia e a quest'ora ti saresti ritrovato a pregare nelle loro prigioni o a marcire in una fossa anonima scavata con le tue mani.

Te lo dico schiettamente, non puoi venirmi a dire che volevi evitare questo confronto, dimostri solo di essere un codardo. La diplomazia non centra un bel niente e anzi..hai rischiato di far scatenare una guerra tra due villaggi alleati..
Dici che provi disprezzo e disgusto verso "Konoha" ma non ti rendi conto che stai giudicando senza soffermarti a pensare, vuoi riconoscimento senza essertelo guadagnato e quando non lo ottieni, finisci per frignare come un bambino che vuole le caramelle."


*Facendo una pausa per riprendere il controllo sui nervi, riportò i toni ad una frequenza regolare e pacata nel suo parlare. Akane sapeva di essere stata troppo buona con lui ed infine con una certa amarezza ammise di essere stata troppo tollerante. Adesso invece in quelle sue parole dure, stava chiaramente cercando di spronarlo in quanto era dell'idea che se qualcuno aveva bisogno d'aiuto non doveva far altro che chiedere. Se per lui era come ammettere una sua debolezza allora doveva farne ancora tanta di strada prima di maturare ed essere pronto a raggiungere il giusto equilibrio.*

"Tu credi che sia facile stare dall'altra parte ma non hai idea di quanto lavoro ci sia dietro ogni missione. Se vuoi ci scambiamo i ruoli per qualche tempo, ma sono certa che non resisteresti più di qualche ora dietro questa scrivania e le responsabilità che comporta. Renditi conto che tutto questo non sarebbe mai accaduto se invece di scappare come un ladro mi avessi semplicemente esposto il tuo - ancora indecifrabile - problema; posso comprendere la paura del confronto ma ormai ci siamo e avrai capito che sono una persona disposta a mettersi in discussione, quindi Kakuzu, non vorrei ripetermi ancora.. alla luce di quanto ti ho appena detto vorrei che mi parlassi in modo aperto e sincero spiegandomi per quale motivo hai preso simili decisioni senza neanche provare a parlarmene.."

(a meno che il problema non sia io..)

OT//tieni conto di ogni aspetto e per quanto sia una ruolata libera cerca di considerala come l'opportunità di tornare a ruolare come un tempo//OT

 
Web  Top
.Stein
view post Posted on 16/9/2011, 14:45     +1   -1




* Scossi la testa sogghignando *

Devo dire che Konoha non è così male dopotutto. Neanche il suo kage è così cattivo come credevo. Senza dubbio un villaggio promettente.
Tuttavia credo che tu non sia riuscita ad inquadrare bene la mia persona.
Konoha, come Suna, per me non rappresenta nulla, se non un semplice luogo dove poter soggiornare per pura sopravvivenza.
Ho bisogno di un tetto per vivere e io voglio vivere, è un prezzo da pagare per perseguire i miei obiettivi. Sempre che ci sia un obiettivo nella mia strada senza fine...
Il tuo discorso è perfettamente sensato per una qualsiasi persona con un pò di buonsenso: ma è proprio qui che risiede il tuo errore.
Parli con una persona completamente priva di buonsenso, o, perlomeno, della sua definizione comune


* Le mie mani si unirono saldamente dietro alla schiena e la mia espressione tornò seria. I miei passi rimbombavano nella stanza silenziosa, per poi fermarsi dinanzi alla grande vetrata che un tempo avevo visto completamente distrutta.
Il mio unico occhio si perse nella vastità dell'orizzonte che gli si parava dinanzi, illuminato dalla luce del sole *


Da sempre ogni persona, ogni singola persona, è portata per la ricerca della felicità.
Il sacrificio non esiste, è solo un illusione. Una persona "altruista" aiuta le altre persone solo per sentirsi direttamente o indirettamente in pace con sè stesso.
E' una reazione normale, non importa se conscia o inconscia.
Il problema è che io non sento di dover aiutare questo villaggio e ritengo già una gran fortuna che non sia un mucchietto di cenere e, a tal proposito, ti consiglio di non assentarti mai da qui.
Non mi da nessuna felicità, nessuna soddisfazione.
Ovviamente lo stesso si può dire di Suna: è perfettamente inutile lavorare per qualcuno che non vede l'ora di farti fuori. Semplicemente l'ho considerato il male minore...
Anche se inizia a darmi fastidio anche quello.
Cosa voglio? Quali possono essere i desideri di un "mostro" come me?


* Una risata vuota riempì la stanza, rendendo più inquietanti le parole che vennero subito dopo *

Per quanto mi duola ammetterlo anche io ho dei sentimenti e, come è già capitato, finirei per sacrificare me stesso per salvare la vita di qualcun altro


* La mia mano si strinse al petto, memore del sacrificio fatto per quella ragazza *

Eppure non è ciò che voglio che accada. Se non fossi stato così debole tutti questi sacrifici non ci sarebbero stati...
Voglio avere il potere di fare tutto... TUTTO!


* Il mio occhio sgranato era rivolto all'indirizzo del kage, mentre la voce iniziava a diventare tremolante e terribilmente priva d'anima *

Per tutto questo tempo ho dovuto stare ai comodi degli altri. Sono stufo di dover dipendere da qualcuno più potente di me, non ne posso più.
Non posso farmelo piacere e non riesco a capire come gli altri ce la facciano.
Però potrei diventare più forte... Potrei sovrastare tutti, dare io gli ordini!
Non mi riferisco solo alla forza fisica...
So benissimo che la vetta è irragiungibile, così come so di aver intrapreso una strada senza via d'uscita.
L'unica cosa che posso fare è crescere, sperando di ridurre la mia dipendenza dagli altri, di diventare completamente indipendente, di avere la fottuta libertà di fare tutto ciò che voglio.
Salvare, uccidere, punire, giudicare, amare...
Capisci? LIBERTA'!


* Le braccia si levarono al cielo, amplificando l'effetto di quell'ultima parola *

Non la senti? Non la senti l'immensità e la forza di questa parola?

* Iniziai a ridere senza un motivo ben preciso. Una risata folle e fredda, priva di una qualsiasi traccia di umanità. Mi ci vollero alcuni secondi per tornare serio *

Ti dirò: non voglio tornare a Suna. Ma nemmeno a Konoha, sarebbe ancora peggio.
Vorrei semplicemente abbandonare tutto e potermi allenare, poter diventare più forte.
Ho appena smesso di provare risentimento nei confronti di questo villaggio.
Chiedo di abbandonare la foglia, di abbandonare la sabbia... Di abbandonare tutto e andarmene senza poter essere considerato traditore.
Non potrai farmi cambiare idea... Non è colpa di nessuno, semplicemente deve andare così, è la cosa migliore per tutti.
Puoi uccidermi, mettermi in prigione, costringermi a restare qui, farmi tornare alla sabbia... Finirei per fare qualche stupidaggine ed è ciò che vorrei evitare.
Prenderò le mie cose e me ne andrò di qui... Magari passerò ogni tanto, ma solo come straniero


* Mi tolsi il croprifronte di Suna e lo posai sulla scrivania: non ne avevo più bisogno *
 
Top
view post Posted on 21/9/2011, 14:25     +1   -1
Avatar

♫ Peace ♫

Group:
Member
Posts:
67,179

Status:


*Le uniche risposte che ottenne dopo tutto lo sproloquio fatto furono continui vaneggi mentali del giovane accompagnati da una grande mancanza di rispetto. Cercando di non far pesare al ragazzo il modo in cui si era rivolto a lei, Akane si limitò a delle occhiatacce quando leaveva dato del "Tu" (non che le importasse tanto) ma li era chiaramente mancanza di rispetto e soprattutto di noncuranza nei confronti dell'autorità che si trovava di fronte. Eppure un tempo non era così, lo ricordava bene ma evidentemente sbagliava nel conservare l'immagine di lui che brillava all'esame chunin tenutosi a Konoha circa un l'anno prima. Era evidente ormai il cambiamento e probabilmente era iniziato tutto proprio da li, ricevere quel titolo gli aveva aperto porte ma lui voleva sfondarle tutte una dietro l'altra invece di procedere per gradi. A malincuore Akane dovette arrendersi, se l'unico modo per riportarlo sulla retta via era quello di Dopo aver sopportato il suo ripetuto sghignazzare, i toni e i gesti, Akane scattò all'impiedi e battendo le mani sulla scrivania fece tremare la vetrata alle sue spalle. Ribolliva dalla rabbia per svariati motivi e per quanto ci avesse provato capì che quel ragazzo era ormai irrecuperabile se non con un vero e proprio lavaggio del cervello. *

Sharingan della Dominazione

- "Questo Sharingan è in grado, tramite il contatto visivo, di influenzare o dominare la volontà di altri ninja e, conseguentemente, sottometterla alla propria. E' necessario che lo Sharingan sia attivo e puntato verso la persona da dominare, tuttavia non è essenziale che la persona in questione incroci lo sguardo con l'occhio dell'Uchiha e, addirittura, è possibile dominare anche con qualche materiale sottile che si frapponga tra i due (Una tenda ok, una benda ok, un muro no). L'effetto della dominazione dura fino ad una decina di minuti dopo che l'Uchiha smette di influenzarlo o perde contatto visivo, in questo caso il ninja non si renderà conto di non aver agito di sua volontà e sarà convinto che quel che ha fatto o detto sia una sua legittima scelta. Gli effetti si basano sulla differenza: (Int base + Bonus Int Sharingan) - (Res Base avversaria)

"ORA BASTA, non puoi azzardarti a darmi consigli! Hai deliberatamente minacciato Konoha davanti al suo capo villaggio.. a te non manca il buonsenso, manca proprio l'intelletto Kakuzu! Sei uno scellerato che crede di essere cresciuto ma che invece dovrebbe solo vergognarsi e uscire da questo ufficio con la coda tra le gambe."

*Afferrando il coprifronte della Sabbia che le aveva lasciato, la donna fece il giro della scrivania e incurante nell'impeto del movimento lasciò che la sua veste bianca svolazzasse per la stanza. La teneva poggiata sulle spalle e infatti appena si alzò l'energia scaturita dalla sua rabbia la sollevò facendola finire in un angolo. Con l'aria disarmante di chi non ha niente da nascondere l'uchiha gli si avvicinò ancora e stringendo davanti a se il coprifronte quasi rischiò di mandarlo in frantumi.*

"Libertà libertà, tu stai farneticando, in cosa avremmo limitato la tua di libertà? La via del ninja è questa e se c'è una gerarchia o degli ordini da rispettare, delle regole, un motivo c'è e lo stiamo dimostrando in questo momento. Tu da solo non arriveresti lontano e non ha senso intraprendere questo cammino essendone consapevoli, è da folli.."

(non riesco a credere che uno dei miei shinobi sia così incosciente, cosa ti è successo maledizione..)

*A poco più di un passo dal ragazzo Akane rimase a fissarlo e se fino a poco prima i suoi occhi scuri trasmettevano la rabbia più assoluta, adesso il suo sguardo era un misto tra rassegnazione e sconforto. Iniziava a sentirsi impotente davanti a quella situazione e probabilmente era questo che dava forza al chunin di andare avanti nella sua battaglia per la libertà. *

"Se è questo quello che vuoi sappi che sarà per sempre. Non potrai fare più ritorno a Konoha come suo effettivo shinobi. Il titolo conseguito sarà cancellato nonchè l'appartenenza al clan Uchiha: rinnegando il villaggio rinneghi le tue origini e anche alla sede del clan nessuno più ti riconoscerà come membro ufficiale. Niente più ti sarà dovuto e una volta la fuori nessuno ti potrà mai seguire nella crescita o insegnarti a sviluppare le tue abilità. Ottenere il potere che tanto sogni, diverrà ancor più improbabile...

Pensaci bene prima di prendere una simile decisione. Ti vorrei consigliare di venire a Kumo dove si terrà il nuovo torneo di selezione e invitarti soprattutto a guardare le nuove leve..magari ti ricorderanno come eri un tempo"


*Se da un lato era stufa di quel comportamento, dall'altra pensò che non poteva semplicemente lasciarlo andare o buttarlo fuori a calci. Il giovane conosceva fin troppe cose di Konoha e viste le sue non così nobili intenzioni nei confronti del villaggio, era da folli lasciarlo uscire senza prendere prima qualche precauzione.*

"In caso contrario...la porta è quella e la strada la conosci"

OT//Scusa per il ritardo ma ho poco tempo e ispirazione zero. La dominazione ti costringe solo a portare rispetto e rispondere alle domande, non ho messo i calcoli in quanto risulterebbe ovviamente l'ultima fascia. Nel caso rifiutassi l'offerta e ti avviassi verso l'uscita, gli anbu di prima spunteranno dal nulla invitandoti a seguirli per alcune misure cautelari//OT

 
Web  Top
.Stein
view post Posted on 21/9/2011, 14:47     +1   -1




* Il solito discorso. Non mi convinceva e ormai lo trovavo ridicolo.
Eppure non riuscii a ridere nonostante volessi tanto farlo... Lo sharingan dell'Hokage mi obbligava a rispondere in maniera educata senza i miei soliti scatti.
Vedendo quello sharingan ebbi la soluzione *


Beh... Non ho la libertà della visione tridimensionale.
Qualche sprovveduto nell'ufficio missioni ha ritenuto opportuno scrivere "C" invece che "A" e quindi mi sono ritrovato di fronte ad una missione adatta appena appena per un jonin.
E a tal proposito vorrei ricordare la missione B, nella quale come disse lo stesso capo dell'ufficio missioni c'era bisogno di un jonin.
Ho dovuto buttare tre anni della mia vita per salvare una ragazza.
Capirà..ggggh...Che queste cose non passano certo inosservate.


* Non riuscivo a darle del tu. Quando ci provavo la mia gola si limitava a mugolare, incapace di esprimersi. Fui costretto a darle del "lei" per tutto il resto del discorso.
A dire il vero quell'abitudine era nuova per me: usavo davvero di rado quella forma di cortesia.
D'altronde la cortesia non era mai stata il mio forte *


Limitano il mio potere, riportandomi al discorso di prima.
Comunque...


* Feci un respiro profondo per frenare la mia voglia di sogghignare: non ce l'avrei fatta comunque, ma volevo evitare quell'orribile sensazione *

Mi sembra chiaro che non arriveremo mai ad un punto di incontro così. D'altra parte procedere da perfetto mukenin non mi sembra un'idea saggia per ora.
Il t...mmm...suo sharingan mi ha appena ricordato che, diavolo, lei è l'unica persona più forte di me che conosca.
Facciamo un patto, credo che sia la soluzione migliore per entrambi:
Lei mi allenerà e insegnerà le tecniche che riterrà opportune per un chunin come me.
Io mi impegnerò, seppur controvoglia, a servire Konoha per tempo indeterminato.
D'altra parte non posso essere costretto ad amare il mio villaggio, ma posso sempre proteggerlo se questo può aiutarmi a crescere.
Per quanto riguarda il torneo mi pare ovvio che ci sarò, non farò stupidaggini, mi limiterò a fare da spettatore


* Era la soluzione migliore. Non sapevo ben dire se sarei riuscito a mantenere la mia parola o meno, sapevo solo che dovevo provarci: non era di certo una situazione vantaggiosa, ma era il male minore. Senza nè Suna nè Konoha non avrei trovato gente da picchiare e nemmeno ninja decenti con i quali allenarmi.
L'ultima volta che mi ero scontrato con un mukenin ne ero uscito vivo per miracolo.
Avrei usato Konoha come rifugio ancora per un pò di tempo... O forse, nella peggiore delle ipotesi, per sempre *


// il mio post fa ancora più schifo, ma la scuola incalza :sisi: //

Edited by .Stein - 21/9/2011, 17:48
 
Top
view post Posted on 22/9/2011, 19:55     +1   -1
Avatar

♫ Peace ♫

Group:
Member
Posts:
67,179

Status:


*Quando rispose, la bella Hokage riuscì finalmente a capire il collegamento che aveva fatto il chunin riguardo a quella che ribadiva essere stata libertà negata, ma sarebbe stato nuovamente inutile controbattere con il discorso di imprevisti o incidenti. Doveva invece rispondere a quell'assurda proposta che aveva avanzato: restare ma guadagnando a spese sue. Dunque sacrificio.
In un attimo le balzarono alla mente le parole pronunciate poco prima - Il sacrificio non esiste, è solo un illusione. Una persona "altruista" aiuta le altre persone solo per sentirsi direttamente o indirettamente in pace con sè stesso. - stavano davvero così le cose, era quella la soluzione, aiutarlo a migliorarsi e prenderlo sotto la sua ala? No, non poteva. Quel ragazzo era l'immagine perfetta di chi andava contro ogni suo principio..eppure, stava valutando la richiesta. Lentamente abbassò il braccio con cui stava indicando la porta e lasciandolo libero lungo il fianco finì per riaccomodarsi al suo posto. I suoi passi riecheggiarono in quella stanza che, per un minuto o poco più, restò silenziosa come succedeva ormai di rado. Le opzioni valutabili erano due: prendere davvero quel folle come proprio allievo e con il tempo cercare di raddrizzarlo o in alternativa fargli credere di essere diventato tale e tenerlo a Konoha solo per impedirgli di creare danni a se stesso e al resto del mondo. *


(che tu sia maledetto, non mi aspettavo proprio una richiesta del genere, mi serve più tempo per valutare la situazione, è delicata e non posso permettermi di prenderla alla leggera accettando o rifiutando così su due piedi)

*In entrambi i casi la sua persona era costretta a fare un sacrificio e non poteva credere che quella sensazione di oppressione che sentiva addosso fosse solo una mera illusone ed era certa che non lo stava facendo per avere la coscienza pulita..o forse si? Confusa Akane finì per portare nuovamente i gomiti sulla scrivania e massaggiandosi le tempie apparve chiaramente in difficoltà sulla decisione da prendere. Rimuginò a lungo e questo fino a quando non colse una piccola sfumatura che poteva fare la differenza.*

"Sei davvero imprevedibile, e questo...m i p i a c e.
Si, probabilmente è l'unica cosa che mi piace di te Kakuzu.
Per il resto non vedo motivi per cui dovrei prenderti come mio allievo: non condividi i miei pensieri o i miei stessi ideali e i tuoi principi sono totalmente diversi. La tua è una voglia di crescita fine a se stessa, non hai un vero scopo, ma la cosa positiva è che potrei aiutarti a trovarne uno.

Dimmi sinceramente se saresti disposto ad impegnarti sotto questo aspetto.
Se la risposta è si, allora non vedo perchè rifiutare"


(in fondo se lo lascio andare sarebbe come mettere in libertà un mostro assetato di potere, se invece lo tengo qui posso tenerlo sotto controllo e magari aiutarlo a dare un senso alla sua vita. Forse è una visione troppo ottimistica ma vale la pena di tentare. Se fallirò nel mio intento, con gli insegnamenti che gli avrò inculcato, rischierò di mettere in libertà un mostro ancora peggiore e a quel punto mi toccherebbe dargli la caccia personalmente. Eliminarlo potrebbe risultare persino un dispiacere..)

OT//non ho messo i calcoli per pigrizia ma ti ricordo che sei sotto effetto della dominazione, quindi come prima sei obbligato a mantenere un comportamento rispettoso e a rispondere secondo coscienza senza mentire//OT

 
Web  Top
.Stein
view post Posted on 22/9/2011, 20:12     +1   -1




* Ancora una volta la dominazione dello sharingan mi impedì di ridere.
Stavolta fu più grave del solito perchè la risata da trattenere era più chiassosa e sentita del solito *


Lei mi sta chiedendo se sono disposto ad impegnarmi?
Ovvio che no. Voglio semplicemente incrementare il mio potere, non c'è uno scopo preciso, ma più scopi... Che siano salvare orfanelli, curare cuccioli di foca feriti, fare del bene o del male a qualcuno... Questo mi importa poco. Costruirò il mio futuro senza pianificarlo, vivrò secondo le mie regole.
Ed effettivamente vivrei secondo le mie regole se non fossi legato per nascita al mio villaggio.
Ovviamente non si tratta di un vero e proprio legame...


* Guardai l'uscio della porta, cosciente di aver perso fin troppo tempo in quel buco di ufficio *


Ora se non le spiace io andrei a prepararmi per andare al torneo... Ho addirittura in mente un cambio di look perchè le ragazze badino un pò di meno a questo pezzo di stoffa, quindi ho poco tempo a disposizione.


* Mi diressi verso la porta, ma fui fermato dai due anbu di prima, che mi sbarrarono la strada *

O questa mattonella è diventata la moda del momento o non volete farmi passare...


* Sbuffai *

Precauzioni suppongo...



Edited by .Stein - 23/9/2011, 23:26
 
Top
view post Posted on 27/9/2011, 01:23     +1   -1
Avatar

♫ Peace ♫

Group:
Member
Posts:
67,179

Status:


*Sembrava quasi fatta e invece all'ultimo il ragazzo dimostrò di non essere ancora pronto e disposto a fare passi avanti sotto quell'aspetto. Era un vero peccato pensò Akane, così giovane eppure così testardo ed egocentrico, il suo unico obiettivo era diventare più forte e a niente valsero i suoi tentativi nel persuaderlo sul dare un vero senso alla sua esistenza. A cosa servivano i muscoli senza un cervello e soprattutto senza un cuore? Un po' come attraversare la strada senza guardare a destra o sinistra, dritto, sempre dritto e prima o poi avrebbe battuto la testa contro qualcosa: quando sarebbe arrivato quel giorno però non avrebbe trovato nessuno ad aiutarlo. Accennò a qualcosa sul pianificare ma non era quello che voleva intendere, la cosa migliore da fare sarebbe stata quella di iniziare dalla base, dal rivalutare il passato e riapplicare i nuovi principi sul presente giorno per giorno: vedere le cose con occhi diversi, un'empatia a lui totalmente sconosciuta. Ma era inutile stare li ad arrovellarsi il cervello, la decisione era presa ormai e insistere non sarebbe valso a niente. Accettando dunque la sua scelta, l'uchiha annuì emettendo un leggero sospiro di rassegnazione e vedendolo avanzare verso l'uscita prese a spiegargli gli ultimi punti per rendere ufficiale quel passaggio.*

"Si precauzioni, vedo che dopotutto sei un tipo sveglio.

Ti lasceremo andare Kakuzu, sarai libero e non sarai inserito nella lista mukenin ma.. è nostro dovere prendere un minimo di misure di sicurezza per quanto riguarda la tua doujutsu ed eventuali future intenzioni volte ad ostacolare il nostro villaggio. Insieme a questi due agenti ti accompagneremo con una tecnica di teletrasporto nel mezzo di una base. Li ti saranno applicati dei sigilli e poi ti lasceremo andare."


(non parlo solo del torno a Kumo, sono quasi sicura che tornerai nel tuo villaggio natale, la nostalgia è una brutta bestia.. magari quella ti farà ragionare su quanto stai lasciando chissà)

*Avvicinandosi ai tre l'Hokage fece un cenno all'anbu più esile e questo componendo un singolo jutsu fece scomparire dallo studio tutti e quattro i presenti. L'istante seguente si ritrovarono in un immenso stanzone la cui unica parte illuminata era quella dove poggiavano i piedi. Era impossibile ricondurre quel posto ad una vera e propria posizione geografica o stabilirne l'effettiva grandezza. In breve Ushi spiegò a Kakuzu lo scopo dei sigilli e avvertendolo che non sarebbe stato proprio indolore si allontano insieme alle altre due. Al centro di un triangolo delimitato dai superiori, Kakuzu fu invitato a sedere e dopo pochi istanti sotto di lui si aprì una lunga rete di sigilli scuri ognuno dei quali parve essere circondato sa un'aura violacea mediamente luminosa. Ogni capo era collegato ad un anbu, (kane compresa) e fu così che al ritmo dei loro jutsu che quei segni neri presero a ritirarsi sempre più percorrendo il corpo del ragazzo; dopo un lento assimilare questi finirono per concentrarsi sul viso impiegando all'incirca una decina di minuti. Alla fine del processo gli unici segni visibili dell'operazione sull'uchiha erano alcune linee orizzontali sulla lingua e un leggerissimo tracciato circolare intorno alla pupilla.*

Ushi: "Abbiamo finito."

Kitsune: "Rientriamo"

"Bene."

(spero non sia stato troppo traumatico)

*Diedero giusto il tempo al ragazzo di riprendersi e tornare eretto che già si ritrovarono ai piedi della residenza dell'Hokage. In breve la kunoichi passò ai saluti finali ma senza lasciare addii definitivi.*

"Kakuzu sei libero di andare, prendi pure le tue cose e parti per il tuo viaggio alla ricerca di questo fantomatico potere. Ti auguro di trovarlo, con il tempo magari riuscirai nell'intento chissà. So che non ti importa, ma mi rammarica vederti andar via, ho provato a dissuaderti ma non hai voluto darmi ascolto..ma non importa ormai, ci rivedremo ne sono certa e quindi: a presto."

OT//Tanto per ti ricordo che se mai vorrai tornare non ti sarà vietato l'ingresso ma non potrai accedere a nessuna delle attività dei normali shinobi della Foglia (quest - soprattutto di clan, missioni - nemmeno miste con suna o addestramenti) in quanto non sarai più ritenuto tale. I Sigilli come ti spiegavo su msn, uno è quello che si applica agli anbu, impedisce la divulgazione di informazioni su konoha paralizzandoti fino a quando quell'intenzione non scompare dalla tua mente. Il secondo invece impedirà al tuo sharingan, nonchè alle abilità legate ad esso, di agire contro la Foglia e nel caso il bulbo venisse estratto finirebbe per spegnersi perdendo le sue capacità (precauzione nel caso qualcuno ti killasse rubando poi la doujutsu). Enjoy :bla: //OT

 
Web  Top
.Stein
view post Posted on 27/9/2011, 12:57     +1   -1




* Dopo avermi sigillato lingua e occhio fui finalmente libero di andare via.
Mi diressi verso la porta senza voler perdere altro tempo: stavolta non fui fermato, non ce n'era bisogno dato che non potevo fare del male a nessuno.
Eppure ancora non sapevano di aver commesso un grosso errore *


// post scarso, tanto per dire che esco :sisi://
 
Top
°Tatsumaru°
view post Posted on 7/3/2012, 20:30     +1   -1




Narrato
*Pensato*
"Parlato"



la luce del sole irruppe nella casa sull’albero con la forza dei suoi raggi, trafiggendo come una lancia i corpi dei due ragazzi che ancora dormivano. Tatsumaru fu il primo ad alzarsi, svegliato dal calore di quella luce in netto contrasto con il fresco della notte. Aveva dormito bene, stranamente, nessun incubo lo aveva tormentato, la sua mente era sgombra da ogni pensiero, era riposato.

Si voltò ad osservare l’amica. Yukiko era ancora li, erano stati insieme tutta la notte, avevano dormito fianco a fianco, finalmente al sicuro. Sul tavolino, al posto dei biscotti della sera prima, vi era una sostanziosa colazione, portata forse da sua madre. Si avvicinò, bevendo un sorso di tè, e constatando che era appena tiepido. Dovevano essere stati davvero stanchi per dormire così profondamente, mancando l’orario della colazione.

Tatsumaru attese che l’amica si svegliasse, non gli andava di rompere l’idillio del suo sonno, avrebbe vegliato su di lei, attendendo di condividere la colazione. Mentre attendeva, ripensò a quello che sarebbe accaduto quel giorno. Lui e Yukiko sarebbero andati dall’Hokage, riferendo l’esperienza del giorno precedente, sperando di ricevere un qualche tipo di responso.

Quando entrambi furono pronti, Tatsumaru si diresse insieme all’amica al palazzo del Kage, nel cuore di Konoha. Mentre camminavano tra la gente che in quel mattino inoltrato animava le strade del villaggio, Tatsumaru si sentiva più rilassato della sera recedente, maggiormente sicuro di se. Forse perché si aspettava dei chiarimenti, aiuto, o addirittura conforto. Non sapeva cosa aspettarsi, non sapeva nemmeno che tipo fosse l’Hokage. Certo, l’aveva vista molte volte, il suo viso era raffigurato sulla montagna dei Kage, ma non aveva mai avuto modo di parlarci. Sapeva che era un’Uchiha, e questo un po’ lo infastidiva. Tutti gli uchiha che aveva conosciuto all’accademia, o almeno la maggior parte di essi, erano tipi arroganti, egocentrici, l’esatto opposto di come era lui. Tuttavia, se era divenuta Hokage, senz’altro non sarebbe stata come loro. Almeno così sperava.

Oltrepassò l’ingresso del palazzo, e avvicinandosi alla reception, fece un leggero inchino di saluto, chiedendo di poter essere ricevuti dall’Hokage.


"Konnichiwa gozaimasu. Il mio nome è Tatsumaru Senju, e lei è Yukiko Yamanaka. Siamo entrambi Genin del villaggio, desideriamo ricevere udienza dall’Hokage, per discutere di importanti questioni."



Parlò anche per l’amica, infondo dovevano essere ricevuti entrambi, era inutile fare la stessa richiesta due volte. Estrasse la propria carta di identità ninja, nel caso servisse, e attese lievemente a disagio una risposta.


Ti chiedo di aspettare il post di Shinodari, dopodichè possiamo proseguire ^^
 
Top
^Shinodari^
view post Posted on 8/3/2012, 10:50     +1   -1




Narrato
- Pensato -
"Parlato"





Non aveva provato alcun dolore eppure il suo braccio destro giaceva sul pavimento, completamente staccato dal corpo, lo guardava con ribrezzo mentre osservava la mano che si apriva e chiudeva ritmicamente. Un brivido di gelido terrore risaliva la sua spina dorsale fino alla nuca e le faceva rizzare i capelli, incapace di distogliere lo sguardo da quell’oggetto animato che prima era parte della sua persona. Poi, d’un tratto, il dito indice si sollevò e con un movimento repentino l’arto mozzato si scagliò contro di lei impattando con la fronte, tra gli occhi.

Si svegliò di soprassalto, come se realmente avesse ricevuto un colpo sulla fronte e dopo pochi momenti di incertezza, percepì il pavimento duro che premeva sullo stomaco e sul seno e il braccio destro che sorreggeva la testa. Si era addormentata prona e il capo poggiato sul braccio l’aveva indolenzito, al punto tale che la sua mente aveva creato quell’incubo affinché lei potesse destarsi o quanto mento girarsi, oltre questo, era chiaro, il sogno era probabilmente frutto delle esperienze del giorno precedente.
Si girò lentamente e mosse il braccio formicolante per agevolare il ritorno della circolazione sanguigna, vide Tatsumaru e, accanto a lui, il vassoio con una ricca colazione, allora si mise a sedere e apostrofandolo col sorriso gli diede il buongiorno.
Trovò estremamente piacevole il risveglio accanto a lui, era bello aprire gli occhi e sentirsi coccolata dalla visione del suo viso, la sua presenza era gradita e il suo umore ne avrebbe beneficiato.

Il sole era già alto nel cielo, aveva dormito parecchio e, a parte l’incubo mattutino già dimenticato, la notte era trascorsa serena e il sonno era stato profondo, ma ora toccava loro un’ulteriore incombenza: si sarebbero recati dall’Hokage per riferire l’accaduto.
Non l’aveva mai incontrata personalmente, solo intravista di sfuggita per le vie di Konoha e ricordava perfettamente la sua bellezza. Sapeva che quell’incontro l’avrebbe messa a disagio, non poteva spiegarne il motivo ma si sentiva in soggezione davanti alla maggiore autorità del villaggio, ad ogni buon conto, sapeva anche che la presenza rassicurante dell’amico avrebbe stemperato almeno in parte quella sensazione.

Percorsero le vie che portavano al palazzo dell’Hokage, mischiati alla folla che a quell’ora invadeva il cuore pulsante di Konoha e raggiunsero velocemente il luogo dell’incontro. Lo aveva osservato per tutta la strada e aveva percepito dal suo sguardo, dalle sue parole e dai suoi comportamenti una sicurezza che raramente esprimeva e che le era del tutto estranea in quel mattino assolato e tiepido.
Entrarono all’interno e Tatsu prese l’iniziativa.



CITAZIONE

"Konnichiwa gozaimasu. Il mio nome è Tatsumaru Senju, e lei è Yukiko Yamanaka. Siamo entrambi Genin del villaggio, desideriamo ricevere udienza dall’Hokage, per discutere di importanti questioni."


Aveva presentato anche lei e questo la lasciò spiazzata, così, complice la tensione per quell’incontro al vertice, compì un gesto del quale si pentì immediatamente: alzò una mano e con un sorrisetto stupido la mosse velocemente spuntando dalle spalle dell’amico.



- Ma che ..?!
.. ho fatto la figura dell’idiota .. -



Le gote si imporporarono vistosamente e, ritraendosi di nuovo dietro Tatsu, abbassò gli occhi a terra in preda al più acuto imbarazzo. Se quello era il preludio all’incontro con l’Hokage, chissà cosa sarebbe potuto accadere in seguito. Fu il suo unico pensiero mentre attendeva con trepidazione gli eventi.



Eccomi, scusate il ritardo ^^
 
Top
576 replies since 22/5/2007, 16:37   13836 views
  Share