Spedizione S/A/B | XIII - XIV | Morte e Temperanza, Per Egeria, yolomasterlol, kusanagi e pellegrinxi

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view post Posted on 13/6/2023, 13:51     +2   +1   -1
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A Man of No Consequence

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Quasi non aspettandosi di venir tanto preso in considerazione, il giovane gitano si raddrizzò, quasi come se un granchio l'avesse pizzicato sul fondo schiena. Gli occhi scuri si posarono sulla figura del Tessitore con una lentezza tale da far intuire che, in quella domanda, ci fosse un particolare al quale il giovane sembrava non voler rispondere, o, più semplicemente, temeva di dare.

Jiro Oikawa
Beh, ecco... Il Sigillo, a livello di occultamento, è eccellente, ma... Ha un piccolo difetto: rende, come dire, fastidioso l'utilizzo del chakra. Stiamo cercando di perfezionare la formula, per ovviare a questo inconveniente, ma più si utilizzano tecniche che utilizzano chakra, più si affievolisce l'efficacia del sigillo... Per fare un esempio figurativo, il sigillo è come una pellicola che vi avvolge; utilizzare il chakra fa tendere la pellicola, la quale oppone resistenza, e può reagire solo in due modi: o la resistenza della pellicola vince la forza impegnata per far uscire il chakra, causando un ritorno ad effetto elastico, oppure si buca, facendo uscire il chakra e indebolendosi. Potrebbe aver inficiato, in minima parte, sulle prestazioni della squadra che ci ha preceduto, ma dubito possa esser stato determinante per la sua disfatta.


Spiegò il giovane, cercando di tranquillizzare la platea sull'utilizzo del sigillo.

Jiro Oikawa
Bhe, difficile appurare con certezza questo dato: avete visto anche voi l'ultimo rapporto e non si evince molto sul potenziale nemico, se non che Squalo e Muto sono dalla loro parte. Controllando meglio la registrazione, poi, si evince che sia stato lo stesso Squalo ad aver distrutto la loro imbarcazione e che poi il Muto abbia eliminato l'ultimo superstite. Ormai scoperti e messi in fuga, beh, il sigillo ha ben poco da occultare e di certo non rende invisibili...


CITAZIONE
Consci di questo nuovo dettaglio fornito da Jiro, i vostri personaggi sono liberi di scegliere se utilizzare o meno il sigillo. Quando vi verrà consegnato, in game, potrete scegliere se applicarlo o meno.
 
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view post Posted on 2/8/2023, 11:54     +1   +1   -1
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Paura, ansia, solitudine, buio. E poi forse anche un barlume di speranza.

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Ascolti con vorace interesse i dettagli che Jiro comunica a voi presenti: per la precisione al tuo sensei che con meticolosa attenzione ai fatti, pone le giuste domane.
Inutile inserirti nella discussione, il tuo ruolo attualmente riguarda la qualifica di supporto, e poter imparare qualche trucchetto utile per il futuro ammirando sul campo operativo ninja del calibro del tuo sensi e Kazuku.
Le spiegazioni sono molto chiare, soprattutto la comodità di poter usufruire di un sigillo che permetta un efficace occultamento, anche se l'handicap di non poter utilizzare con piena libertà il chakra visto il potenziale rischio di far saltare la copertura rende la sua appetibilità meno intrigante.
Comunque, non sei tu a dover prendere le decisioni ma limitarti a fare esperienza e, soprattutto, dimostrare la tua maturazione di shinobi.
Le domande che pone il tuo sensei sono molto argute e ti fanno comprendere, benché tu abbia già avuto modo di osservarlo in azione - seppur in addestramento -, quanto la sua scuola di pensiero sia quella di studiare attentamente la situazione per architettare strategie che permettano di ritrovarsi due passi avanti rispetto gli avversari.
Non si trattava di due avversari qualsiasi, ma di parigrado nella maestria dell'uso di una spada leggendaria e in più, nota ancora più stonata, vi sono quelle insidiose creature che hanno giocato stile gatto con il topo con un'intera squadra di Kiri di livello Jonin mica dei Genin o Chunin.
Silente, rifletti e cerchi di strutturare un tuo schema di analisi per quanto ti sia possibile seppur tu rimanga attento ad ascoltare il colloquio tra Jorogumo e Jiro.
Cercano di ipotizzare possibili spostamenti da parte del nemico: Jiro sostiene che per loro volare sia opzione improbabile anche se statisticamente non da escludere; Jorogumo invece riflette su un'ipotesi praticabilissima, ovvero che il nemico potrebbe spostarsi - al pari di un pesce - sott'acqua e, se l'ipotesi fosse confermata, la letalità dell'avversario aumenterebbe considerevolmente.
D'improvviso un imprevisto disturba il brain storming: un barile si sta avvicinando alla vostra imbarcazione.
La cosa ti mette in guardia, che possa essere una strategia del nemico? Poni la questione al tuo sensei, limitandoti solo a un suggerimento e soprattutto con voce soffusa.


Sensei.... non credo sia una buona idea portare sulla nave il barile senza prima esserci assicurati che non si tratti di una trappola da parte del nemico. E se fosse uno specchietto per le allodole per impedirci di approdare sull'isola?

 
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view post Posted on 11/10/2023, 21:16     +1   -1
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Intervengo al volo per reagire alle azioni di Arata!
Fa stranissimo scrivere dopo tutto questo tempo, lol



Kirigakure no Sato, Mizu no Kuni, 27 Gennaio 253 DN
[Al Presente]



Difatti, quell'oggetto galleggiante non identificato non ha sfiorato minimamente i pensieri del Ragno, ancora immersi nelle riflessioni estenuanti che di solito precedono le missioni più complesse, finché una voce - fino ad ora rimasta silente - non si leva, discreta, dalla figura ancora infantile del suo allievo.
Non lo sente proferire parola da ore, ormai: più o meno da quando l'ha salutato sulla banchina del porto, a occhio e croce. E pensare a quanto sono chiassosi e irrequieti, normalmente, i bambini della sua età.
Impiega una manciata di secondi a tornare in sé, portare lo sguardo prima su Arata, e poi nella direzione da cui hanno udito provenire quel lieve tonfo.

Vorrebbe minimizzare e lasciare che l'equipaggio si goda le sue aringhe in santa pace, ammesso che non siano avariate... ma ha un compito da portare avanti e no, non si tratta solo della Missione affidatale dalla Nebbia: un sorriso intenerito le piega gli angoli della bocca, al riparo della maschera, mentre la destra si solleva in un gesto totalmente istintivo. Un istante dopo sta arruffando i capelli del suo allievo, concedendosi forse l'ultima manifestazione di umanità, prima di tornare a immergersi nel crudele corso degli eventi.

“Jorogumo è convinto che Ogawa-kun diventerà un ottimo shinobi” - commenta indulgente, prima di voltarsi verso la bestia antropomorfa incaricata di recuperare il relitto:

“Jorogumo raccomanda cautela, signori. Ogawa-kun dice bene: siamo in acque ostili, la prudenza non è mai eccessiva” - richiama così l'equipaggio, più per concedere soddisfazione al suo pupillo che per una reale preoccupazione. Gli assalti dei pirati non si contano in mare e la legna galleggiante non manca, sia piena che vuota; fatto curioso, anche nel suo cupo e taciturno aleggiare, lo stesso Mizuguchi si mostra cauto, impartendo un paio di raccomandazioni alla ciurma su come approcciare il barile.

Mah.

Saranno loro a preoccuparsi troppo? Il nemico è seriamente così scaltro e malevolo da prepararsi il terreno così al largo del suo covo?
Non può prevederlo: decide in ogni caso di osservare dall'alto le operazioni di avvicinamento all'oggetto, resistendo all'impulso di massaggiarsi le tempie. Passare un pomeriggio intero a spremersi le meningi senza venire davvero a capo di un piano... quella sì, che è una cosa logorante. Quella, e il viaggiare per nave per tutte quelle ore: il vento incessante, l'umidità, la salsedine, il rollio continuo. Forse non ne può semplicemente più di pensare sempre al peggio.



 
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view post Posted on 13/10/2023, 17:18     +1   -1
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La cautela non è mai troppa, in certe circostanze, e come non dar torto a quel gruppo di giovani soldati: al solo ricordare le scene dell'attacco registrato dalla squadra che li ha anteceduti, tremano le vene ai polsi e il dubbio, subdolo, di un attacco a sorpresa, offusca l'entusiasmo del ben misero equipaggio per quel ritrovamento.

Il panda Toshiba bramisce, incerto sul da farsi, scrutando la Hinokawa che, agguantata saldamente una cima fissata sul ponte, aveva già con un piede scavalcato il parapetto della nave. Mugugna anche lei, scrutando il barile galleggiare sul pelo dell'acqua, per poi sistemarsi meglio la benda sull'occhio, quasi fosse infastidita da quello sforzo.

Hinokawa Kosetsu
Non riesco a capire...
Farfuglia la donna. Compone alcuni sigilli per poi lanciarsi cadere fuori ponte. Non si è gettata in acqua, ma si piazza sul fianco della piccola imbarcazione, come quando, su una barca a vela, si cerca di bilanciare il peso contro la forza del vento. La mano libera sfiora il pelo dell'acqua ed ecco che, a ridosso del barile, un fiotto d'acqua si alza, andando a creare una copia della donna la quale, senza ulteriore indugio, apre il barile.

E ora ditemi, lettori, c'è forse un modo adatto per spiegare come può, un riflesso d'acqua, sbiancare, alla vista del contenuto di quel barile? Il clone d'acqua volge lo sguardo verso il gruppo, al sicuro sulla barca e, così come si è formato, così ricade in acqua, creando una piccola onda che avvicina il barile alla Kosetsu la quale, ancora poggiata sulla chiglia in quella posizione scomoda, facendo perno con i piedi e leva sul braccio che tiene la corda, si sporge per afferrare il bordo del barile, ora aperto, da cui è visibile solo un denso liquido scuro.

Hinokawa Kosetsu
Ma che cazzo... Voi di bordo! Ho bisogno di una mano a tirarlo su...


Una volta portato a bordo, i presenti poterono constatare meglio il contenuto del barile: come avevano avuto modo di vedere dall'alto, il barile era pieno di uno strano liquido scuro, denso e oleoso. Sembrava pece, ma non era densa a tal punto, ed aveva un forte odore di... formaldeide?

Hinokawa Kosetsu
Voi... Dovete darmi delle spiegazioni mi sa...
Proruppe la donna, col fiatone, avvicinandosi minacciosa al barile.
Hinokawa Kosetsu
Perché lei dovrebbe esser morta!
E, così dicendo, ribaltò il barile, rovesciando fuori il suo contenuto e il corpo ranicchiato, in posizione fetale, di quello stesso ninja di cui avevano assistito agli ultimi istanti di vita.
 
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view post Posted on 22/10/2023, 18:31     +1   +1   -1
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The Almighty Shitlord

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Il viaggio sembra interminabile, c'è una parte di me che semplicemente vorrebbe essere arrivata, vorrebbe farla finita, chiudere un capitolo scomodo per me, per noi. Chiuderlo e lasciarselo alle spalle.
Lo capisco nel momento in cui sento la risposta di Jorogumo riguardo la mia proposta strategica iniziale, quando sento della forza dei sigilli. Sono utili, molto più di quanto pensassi e allora perché mi infastidisce ricevere quelle informazioni?

Non credo sia saccenza ciò che detta quella reazione che cerco di mascherare dietro la mia solita facciata distante, priva di emozioni no. E' come se l'odio di Isobu fosse mio, si unisse a quel senso di tradimento che sento pulsare dentro il mio cuore, e che non porta altro che ad una sola conclusione: farla finita, il prima possibile, il più velocemente possibile.

Sospiro, cerco di calmarmi. Chiudo gli occhi e quindi metto in ordine i miei pensieri per provare a offrire una risposta che abbia un minimo di senso.

Spero che riesca a reggere bene anche solo dopo una trasformazione...io e Jorogumo saremo facilmente riconoscibili nel momento stesso in cui metteremo piede sull'isola...e non abbiamo idea di quanto facilmente possano reperire informazioni

Una osservazione semplice, osservo il Sarto mascherato, il Genin con noi. Li soppeso, nessuno di loro (specialmente quello a volto scoperto) sembrano esser eccessivamente agitati. Bene, forse potrò far conto davvero su di loro. Apro bocca, sto per aggiungere altro ma gli eventi si susseguono: un barile viene ritrovato in mare. Sgrano gli occhi: ma davvero questi qua pensano di portarlo a bordo così? Idioti.

Prendetelo con delle scialuppe, controllate il contenuto prima di caricarlo: non possiamo permetterci di mettere tra di noi degli esplosivi, o qualunque arma possa contenere quel barile

Le mie uniche parole. Rimango sul ponte, seguo i controlli. Porto istintivamente la mano destra attorno al manico di Kubikiri. Il freddo del suo acciaio...mi rassicura. Mi rassicura, ma non mi prepara a quanto si trova lì dentro. E' la kunoichi del video, la riconosco. Cazzo. Non so che cosa dovrei fare, non ho idea di come dovrei reagire: chi cazzo si aspettava di trovare una persona in quel barile? Una persona morta tra l'altro??

Scuoto la testa, mi schiarisco la voce. Dobbiamo attenderla ma dobbiamo rimanere cauti: Akio e Mitsuaki non sono più ciò che erano, niente ci assicura che anche lei sia ancora sé stessa.

Proporrei di controllarle il battito e portarla sottocoperta, non abbassiamo la guardia. Abbiamo già visto compagni scomparire, esser dati per morti e tornare come avversari...non pensiamo che siano risorse

Li informo. Mi piego, cerco di prendere un campione di quella fiala

Jorogumo...Arata, non credo sia saggio lasciare che sia la ciurma ad occuparsi della nuova ospite

Le mie ultime parole, prima di muovermi e seguire gli sviluppi legati alla nuova inquilina. Non possiamo abbassare la guardia e se loro non se la sentono neanche di rimanere attenti beh, non è un problema. Ci sarò io.


 
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view post Posted on 24/10/2023, 22:05     +1   +1   -1
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Spero di aver capito bene la sequenza do movimenti di Hinokawa e Toshiba. Mi sono inventata una cassetta del pronto soccorso, spero non sia un fastidio.
Non sarà un gran post, oggi brutta giornata a lavoro, sono arrabbiata.



Kirigakure no Sato, Mizu no Kuni, 27 Gennaio 253 DN
[Al Presente]



Certi rumori di fondo diventano improvvisamente evidenti, quando un'immobilità forzata costringe ogni movimento accessorio ad arrestarsi: il respiro contro la maschera di porcellana, ad esempio, breve e più frequente di quanto ella stessa non si aspettasse o lo sciabordio leggerissimo delle onde contro le fiancate dell'imbarcazione, più lento e placido.

Dapprima si sente come una sorvegliante all'Accademia ninja, piazzata lì a controllare oziosamente che i bambini non si facciano male con gli shuriken durante la pausa pranzo, la sensazione che emerge subito dopo, sembra quasi il fastidio che proverebbe, se sotto la sua sorveglianza due imbecilli si fossero preso a pugnalate: le sopracciglia si scontrano - ormai lo fanno sempre più spesso... le verranno presto delle rughe lì in messo alla fronte, se lo sente - mentre prima il bramito del plantigrado, poi i commenti di Honikawa-san denunciano una situazione, come dire, differente da quanto atteso.

Un paio di falcate e ha raggiunto la murata, scrutando dall'alto la scena: il clone che torna ad essere uno col mare, la botte scoperchiata che galleggia verso la barca, la voce tesa della donna che ordina di tirare a bordo il recipiente e... "NO!" - abbaia, la voce che esplode contro la porcellana come un petardo, ma che nessuno la fuori pare ascoltare - "Lasciatela dov'è... cazzo. Arata, sta' indietro" - intima al bambino, premendogli una mano sul petto per sospingerlo all'indietro. "Non toccate NIENTE", ordina agli altri, mentre rapidamente cerca di ricordare dove accidente sia appesa la cassetta del pronto soccorso di bordo. Sul ponte si spande rapidamente un odore penetrante che conosce bene: che le venga un colpo, se non è formaldeide. Ha lanciato appena un'occhiata al contenuto della botte ed è bastato quello a farle drizzare i peli sul collo: superfluo far presente che di patogeni ne ha già abbastanza, e se fosse per lei darebbe fuoco a tutto - botte, liquido nero merdoso e tizia stecchita.

Vero, non può essere matematicamente certa che sia stecchita, ma se la logica non l'ha abbandonata, l'odore di formaldeide dovrebbe parlare da sé.

"Arata, la cassetta arancione dietro la porta" - ordina all'allievo, la voce carica di tensione, malumore, ansia e una generica collera nei confronti della vita. Avverte finalmente la presenza di Mizuguchi: non che non fosse lì con loro sin dall'inizio, per carità... è che l'attesa snervante di quanto richiesto - seppur brevissima - ha l'effetto di acuire le sue percezioni.
o meglio.
Esasperarle.
Nota con la coda nell'occhio il braccio sollevato del Diavolo, già teso verso la katana: kami, se non vorrebbe poter risolvere i problemi come lui. Due mazzate e via. E invece no, obbligata a usare il cervello, dove i muscoli non possono arrivare.
Quanto odia essere nata femmina.


"Jorogumo ritiene che non avrebbe mai dovuto essere tratta a bordo" - schiocca, replicando apparentemente all'osservazione del suo collega, tuttavia rivolta in realtà all'equipaggio, fin troppo svelto a fare di testa propria.
Arata è un bravo soldatino; è troppo nervosa per ringraziarlo però, quando le porta quello che ha chiesto. Forse se ne ricorderà più tardi. Apre con le dita agili i fermi della cassetta ed è solo con un enorme sforzo che evita di buttarne all'aria il contenuto, mentre cerca i guanti - "Mizuguchi, non a mani nude" - lo richiama, guidata da un barlume di spirito di squadra. O di autoconservazione, chi può dirlo: sta di fatto che l'idea di perdersi per strada quello là, non le piace per niente, anche se pare non aver sentito affatto la parte del non toccare. Gli lancia il primo paio di guanti che trova, tenendo il secondo per sé.
Cosa diamine voglia fare con un campione di fluido, se lo farà spiegare dopo: adesso non ha testa di interrogarlo.

Sulla scena è accorso anche il ragazzo dei tarocchi naturalmente - Jiro, se non va errato - che sembra allibito: occhi strabuzzati e pallido come un cencio; cerca di escluderlo dai propri pensieri, mentre indossa i guanti con gesti bruschi e si accosta al corpo, senza riuscire a reprimere i brividi. Cerca il polso radiale, poi quello carotideo; accosta indice e pollice al volto che pare addormentato, per schiuderle le palpebre e farsi raccontare da quegli occhi chiusi qualcosa in più di quanto non appaia all'esterno. I muscoli rigidi parlerebbero di morte, ma quante volte è capitato che una tossina sconosciuta rendesse inerte chi defunto non era?

"Jorogumo era convinto che Spruzzo le avesse completamente disintegrato la testa"- commenta con voce sufficientemente forte da farsi sentire da tutti, in particolar modo dal Diavolo: i segni lasciati da Shibuki sono evidenti, ma meno devastanti di quanto non ricordasse. Coi polpastrelli ripercorre i segni di sutura sul collo, cercando i segni rivelatori di una guarigione in corso; indaga quel misero corpo a stento coperto da ciò che resta degli indumenti, rivoltandolo in quella sorta di utero carico di bitume, ricordando vagamente la ferita al fianco che aveva versato fiumi di sangue sulla battigia. Quasi si aspetta, ad ogni gesto, di percepire attraverso il lattice una debole eco di quel tepore che le membra umane vive dovrebbero emettere...





CITAZIONE
Da medico, cerca di toccacciare il toccacciabile per capire se sia viva o morta. Non facendolo di mestiere, ho infilato quello che mi pareva plausibile XD
 
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view post Posted on 29/10/2023, 14:56     +1   +1   -1
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Paura, ansia, solitudine, buio. E poi forse anche un barlume di speranza.

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Le parole del sensei ti rincuorano.

“Jorogumo è convinto che Ogawa-kun diventerà un ottimo shinobi”

Quelli che vivete sono solo attimi di apparente quiete prima che una orribile tempesta si abbatta su tutti voi.
Il barile che tanto ti spaventa, che tanto desidereresti lasciare a vagare nelle acque, infine viene issato e portato a bordo.
Attimi concitati di curiosità. Il viso dei molti, anche il tuo viso si deforma. Lo sgomento misto a stupore si impossessa delle vostre espressioni: la kunoichi del video è tra di voi. Morta, viva, ancora non è dato saperlo, bisognerebbe approfondire.
La situazione non è delle più rosee, anzi, peggiora di minuto in minuto.
Quello che doveva rimanere morto e sepolto, in realtà ritorna alla luce.
Cosa diavolo vuol dire tutto questo? Sei confuso. Non capisci.

Rammenti le sue parole:
“Jorogumo raccomanda cautela, signori. Ogawa-kun dice bene: siamo in acque ostili, la prudenza non è mai eccessiva”

In parte te lo aspettavi, o meglio, avevi raccomandato al sensei di stare attento. Quello che il mare risputa non è sempre buon presagio, anzi, molto spesso il cattivo auspicio si palesa al pari di un vessillo: portare un oggetto sconosciuto sulla nave, per di più nelle vicinanze dell'isola dove è avvenuto il misfatto, non è una buona idea.,

E ora? Cosa dovrebbe accadere accettando i doni nefasti di quel mare maledetto? Ora avviene il colpo di scena.
Chi dovrebbe essere morto in realtà è ancora presente, o meglio, mostra di essere ancora nel mondo della transizione.
Rifiuta di pagare il pedaggio e trascendere in altro luogo.

"Arata, la cassetta arancione dietro la porta"
Certo...


Asserisci, eseguendo l'ordine impartitoti dal sensei.
Bisogna indagare più a fondo.
Capire cosa voglia dire tutto questo.
L'odore pungente che pervade l'aria non è nuovo per te: il clan ha avuto modo di sperimentare l'utilizzo della formaldeide.
Rammenti terribili ricordi di tuo nonno intento a dissacrare cadaveri.
Ora però devi rimanere lucido.
Per quanto il tuo contributo sia piccolo, irrisorio, è necessario che tu ti mostri pronto; anche il supporto nel passare una cassetta dei medicinali si contraddistingue decisivo nel perfetto funzionamento del meccanismo.

Le sensazioni e gli stati che provi sono innumerevoli: eccitazione, sgomento, paura, curiosità, timore, scaramanzia.
La ragazza riversa, apparentemente priva di coscienza, ti inquieta.
E' dunque questo il destino nefasto che attende ogni Anbu?
Rifletti su tutte le atrocità che ha dovuto subire e sopportare.
Gli Ogawa sono dei folli. Ripeti come un disco rotto questo mantra.
Anni di addestramenti psicologici e fisici per essere predisposto ad un sacrificio che potrebbe, in futuro, vederti vittima della medesima condizione.

Il punto di domanda però è uno: perché ora e qui?
La tua diffidenza cresce e per quanto tu sia in compagnia di due shinobi leggendari, non riesci ad acquietare il tuo stato di angoscia.
Tu dovresti essere il più confuso di tutti, ma stranamente rimani insanamente quieto.
Istintivamente una curiosità morbosa si impossessa del tuo riflettere: il vaso di Pandora ormai è stato scoperchiato, non resta che sondare i terrori celati dentro di esso.
Non ti muovi, non agisci, rimani semplicemente in disparte.
Continui a ripensare alla tua famiglia. Gli Ogawa sono dei folli.
Non ti preoccupi attualmente di compartecipare, in fondo quale supporto potresti mai dare?
Sono gli altri che devono ipotizzare, agire e prendere le decisioni da adulti, da figure competenti quali sono.

 
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view post Posted on 21/12/2023, 11:17     +1   -1
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Lo strano liquame che ricopriva il corpo della donna creava una patina sottile, oleosa, che con la tenue luce di quel tardo pomeriggio faceva apparire la pelle di uno smunto color olivastro, quasi giallognolo. Jorogumo, saggiamente munitasi di guanti, poté constatare la strana consistenza di quel liquido, senza venirne direttamente in contatto: viscido e gelatinoso, quasi appiccicaticcio, veniva via alla prima passata di dito, lasciando intravedere il bianco pallore della pelle sottostante. Sembrava la sostanza stessa ad emettere quel forte odore di formaldeide, ma annusando un campione ben più piccolo, come poteva essere il residuo lasciato sul dito o raccolto con una fialetta, si sarebbe potuto sentire una lieve nota floreale, oltre che percepire un lieve calore, nonostante la sostanza non fosse a diretto contatto con la pelle.

Rimuovendone un po’ dal corpo della kunoichi, i ninja avrebbero potuto constatare con i loro stessi occhi le cicatrici lasciate dalla ferocia dell’ultimo scontro subito, risultatole fatale: l’orrendo squarcio sul fianco sembrava esser stato cauterizzato, lasciando un’altrettanta, orrenda, cicatrice grigiastra e ritorta su se stessa, come se avessero cercato di rimodellare la parte mancante con un’aggiunta di tessuto esterno; ricostruzione simile avvenuta anche sul viso, li dove la lama del Muto le aveva fatto saltare la testa.

La prima cosa che Hinokawa controllò, affiancando Jorogumo nell’esaminare il corpo, fu proprio il viso della donna: la parte ricostruita del volto di Minami aveva l’orbita completamente fusa, saldata su sé stessa e, a giudicare dalla incavatura, mancava completamente il bulbo oculare, evidentemente andato completamente distrutto ed impossibile da ricostruire. La vista di quell’orribile ferita avrebbe dovuto dare fastidio anche agli stomaci più forti, ma la reazione di Hinokawa fu del tutto inaspettata: tirò un sospiro di sollievo, toccandosi, con un gesto istintivo, la benda che portava sull’occhio.

Un particolare su cui si sarebbe potuto discutere, se non fosse che, rimuovendo il liquame dal volto, avrebbero potuto vedere, saldata direttamente nella fronte della donna, una sottile fascia di metallo che le stringeva tutto il capo, con strane escrescenze ovali distanziate tra loro ogni quarantacinque gradi. E le stranezze non erano ancora finite: il corpo era immobile, nessun movimento della cassa toracica eppure, prendendole il polso o auscultando con lo stetoscopio, si sarebbe sentito battito…
…Bum Bu-Bum Bum…
Strano, come battito. Che fosse dovuto ad un’aritmia? No, sembrava come se ci fosse un riverbero, come se… Ci fossero due cuori a battere?
Hinokawa Kosetsu
私の姉Watashi no ane, cosa ti hanno fatto…
Sussurrò la Kosetsu, la voce soffocata dal dolore e dalla rabbia per lo stato in cui versava il corpo dell’amica, mentre le sfiorava la fronte, toccando, accidentalmente, una delle escrescenze di quella strana corona conficcata nella testa. Tirò via la mano immediatamente, come se avesse preso una forte scossa e, in quel preciso istante, tutte le otto escrescenze metalliche si illuminarono di una fioca luce biancastra, lampeggiante, e l’unico occhio della Anbu, creduta morta e persa per sempre, si aprì, vitreo a scrutare l’intorno.

In uno scatto talmente rapido ed innaturale, la donna si accucciò a quattro zampe, emettendo un verso basso e roco, scrutando i presenti con sguardo spento, come se stesse cercando di rimettere in moto il cervello, capire quello che le stava succedendo intorno…

Chiedo perdono per l'immane ritardo... Vi ho accennato le problematiche che ho avuto nell'ultimo periodo e il karma, non soddisfatto, mi ha riversato addosso altra merda, tanto per cambiare... :letame: Ma non stiamo qui a piangerci addosso! Vediamo di riprendere da dove ci siamo lasciati.

Ovviamente, mi trovate sempre su WA per programmare azioni/reazioni :botte:
 
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view post Posted on 12/5/2024, 21:16     +1   -1
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CITAZIONE
Miei stimatissimi, mi pare di capire che al momento non siamo in grado di proseguire assieme la giocata. Condivido equamente la responsabilità per le tempistiche bibliche, ma l'idea di restare ferma non mi piaceva e ho chiesto ospitalità ai giocatori dell'altra Missione di Kiri, lasciando a tutti la possibilità di riprendere in momenti più propizi: il mio prossimo post di gioco è qui [X], mi sono raccordata direttamente all'altra Missione. I PG rimasti sulla Hinode saranno vivi e vegeti, basta che battiate un colpo quando vorrete tornare in gioco... nel mentre Urako non potrà fare altro che sentirsi una merdina secca e puzzolente, dato che, fino a prova contraria, potreste benissimo essere tutti morti stecchiti.

Tornate presto, così le togliamo un peso dallo stomaco :*
 
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