Nella Tana dei topi, Addestramento livello Medio [Chunin]: indagine e infiltrazione. Per Yolomasterlol

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view post Posted on 2/4/2022, 11:06     +1   -1
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The Almighty Shitlord

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L'aria di quel luogo non mi disturba, e perché mai dovrebbe? Silenzio, isolamento, tutte sensazioni che apprezzo e che faccio mie per quanto sappia in un villaggio non siano esattamente un indicatore ottimale. Lo so, ma non posso fare a meno di pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in tutto questo. E' quasi ironico: proprio in quei contesti in cui mi trovo meglio so che qualcosa non va. Non che questo mi renda in qualche modo un derelitto, un individuo senza scopo od odioso, ma so sin troppo bene di essere diverso. A dirla tutta, mi ha causato molto più disagio tornare a Kiri che trovarmi in una cittadina fantasma. Non è un segno positivo, ma quantomeno in tutta questa tranquillità posso riflettere con calma. Non ho fretta, non ho ansia. Sono solo concentrato sulla mia missione e su ciò che quel criminale balbetta man mano che lo interrogo.

Non trovo particolare soddisfazione nel leggere il terrore nei suoi occhi. Non è nulla di diverso da una recita che devo portare avanti con coerenza dall'inizio alla fine, perché non so chi mi stia guardando, ma chiunque lo faccia deve credere che io sia un individuo spregevole e terrificante. Essere da meno, potrebbe semplicemente vanificare tutto quello per cui ho lavorato sino a questo momento. Stringo la presa attorno alle vesti di quel povero criminale, mantengo una espressione volutamente truce sul volto, ed infine lo lascio andare. Fingo di essere risentito, e corredo il tutto con uno sputo in terra.

Facci strada allora, sto morendo di sete

Non dico altro, semplicemente lascio che guidi me e suo fratello verso il luogo pattuito. Mentre ci muoviamo, faccio di tutto perché chiunque possa accorgersi della mia presenza. Sfrutto la mia altezza, impettisco il petto e calco ogni singolo passo con tutto il mio peso.

Che posto di merda, siamo sicuri ragazzi che ci sia lavoro qua?

Domando ad alta voce ai miei interlocutori, non faccio altro che provocare chiunque sia in ascolto. La mia recita mi porta a dovermi mettere nei panni di una persona stupida e piena di sé. Mi verrebbe quasi da ridere, perché tutto quello che sto facendo è fare esattamente il contrario di ciò che farei se fossi me stesso. Trovo quasi divertente questo ruolo, e quando me ne rendo conto prendo un momento di pausa. Non mi devo lasciare trasportare, devo adattarmi a ciò che accade. Non do ordini ai due fratelli se non quello di lasciare il fratello che mi ha accompagnato alle mie spalle. Sono ordini semplici, e che devono rispecchiare il fatto che sia io il capo della compagnia, io quello che deve risaltare su tutti loro.

Che cazzo avete visto da quando siete arrivati?

Domando infine al fratello che ha lo scopo di guidarci. Magari in tutto questo ha colto qualcosa di interessante, per quanto quel luogo sembri tutto fuoché pieno di vita.
 
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view post Posted on 9/5/2022, 16:02     +1   -1
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Paura, ansia, solitudine, buio. E poi forse anche un barlume di speranza.

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Il cammino e' senza interruzioni o imprevisti, l'obiettivo e' chiaro e cosi, infine giungete alla meta.
Fai il tuo ingresso nel locale: un posto abbastanza spoglio, più' simile a una bettola - come d'altronde ci si aspetterebbe da un luogo malfamato - che non ti colpisce particolarmente.
Sei abituato a ogni tipo di disagio, figurarsi se quattro disgraziati possano in qualche modo metterti a disagio.

Quando entri, pienamente immerso nella tua recita, non ti trattieni dal regalare gradevoli osservazioni che per un attimo attirano l'attenzione dei presenti lanciandoti più occhiate astiose.
Per qualche istante l'aria sembra caricarsi di malevole tensione ma il tutto si acquieta dopo qualche tuo passo che ti vede avanzare.
I soggetti presenti tornano a conversare anche se qualcuno di quei topi di fogna, che non ci penserebbero due volte a tagliarti la gola, continua fugacemente a squadrarti - probabilmente sono infastiditi da quell' aria tronfia e menefreghista che stai ostentando nel tuo avvicinarti al tavolo dove si trova Shin.

Shin appena nota la tua presenza - probabilmente si accorto di te scrutandoti con la coda dell'occhi nello stesso momento in cui ti sei palesato - ti rivolge immediatamente la parola per farti entrare subito nel meccanismo.

Ben arrivato fratello, permettimi d presentarti questi due simpatici amici: Jotaro e Izumo.

Cosi sei tu il grande Aion detto Cuorenero? tuo fratello ci ha detto che sei uno che sa molto bene il fatto suo... vero Izumo?

Gia' Jotaro... se anche un decimo di quanto c'e' stato raccontato dal tuo fratellino e il vostro garzone e' vero, siamo di fronte a una vera e propria leggenda.

La tua espressione rimane abbastanza indifferente mentre quella dei due tizi che ti squadrano dinnanzi sembra divertita, hai quasi come l'impressione che cerchino di provocarti.

Ragazzi voi cosa ne pensate? Bisogna temere uno come il grande Cuorenero?

L'aria sembra farsi nuovamente pesante, nel momento stesso in cui uno dei due soggetti seduti al tavolo con voi richiama l'attenzione di tutti i presenti all'interno della locanda, ogni paio di occhi posizionato in altra zona vi osserva accompagnando lo scrutarvi da risate maliziose che caricano ancora di più la tensione di quello spazio in cui vi trovate confinati.

Quindi, se sei davvero questa forza della natura come e' stato decantato, non dovremmo essere più di una seccatura io, Jotaro e i ragazzi: giusto?

Avanti ragazzi, mi sembra che i toni si stiano accendendo inutilmente... siamo qui in cerca di lavoro non per fare la gara di chi ce l'ha piu' grosso. Direi di berci su, questo giro lo offriamo noi in segno di buona amicizia...

Vedi di tapparti quella fogna.... davvero credevi di entrare qui e rabbonirci con qualche bicchiere? Se tuo fratello e' questo campione che tanto avete acclamato.... non dovrebbe avere problemi: giusto, cuorescuro?


Probabilmente ha sbagliato di proposito l'epiteto come provocazione ma questo e' l'ultimo dei problemi, il problema attuale e' un altro, ovvero quello di notare una decina di tizi oltre Jotaro e Izumo alzarsi di scatto cominciando a brandire armi di ogni genere: katane, catene, pugnali, tirapugni ecc..
Il locandiere sembra essersi dileguato e in piu, tanto per rendere le cose maggiormente divertenti, la porta e' stata sbarrata dall'esterno ma questo non puoi momentaneamente saperlo se non provi ad aprirla: non ti stupiresti se sia stato lo stesso locandiere a sgattaiolare fuori, su ordine di uno dei presenti, per non darvi possibilita' di fuggire.


Ti lascio massima liberta', da come hai capito i presenti non hanno tanta voglia di parlare costruttivamente ma piu' che altro menar le mani.
Gestisci il combattimento a tuo piacimento, ti lascio gestire anche i due fratelli e Shin se vuoi muoverli nel fight.
Dato che si tratta di un combattimento con abbastanza avversari gestiscilo narrativamente su più turni per metterli ko alla fine.

 
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view post Posted on 10/5/2022, 15:06     +1   -1
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Entro nella locanda e mi prendo il mio tempo per trovare Shin, non lo saluto immediatamente ma piuttosto resto volutamente davanti all'ingresso e cammino lentamente. Do solo una occhiata sommaria agli altri avventori, non mi interessa, e voglio che capiscano chiaramente che non li temo. Che sono io il più pericoloso lì dentro. Potrebbe certamente giocare contro di me quests strategia, ne sono perfettamente consapevole ma visto quanto quel luogo sia deserto, preferisco di gran lunga correre qualche rischio e provocare le persone che mi interessano piuttosto che agire mostrando una qualunque forma di rispetto per loro.
Solo dopo qualche minuto mi dirigo verso Shin, ma non pronuncio una sola parola. Sputo ai piedi di Jotaro e Izumo, li guardo dall'alto in basso facendo pieno uso della mia stazza.

Tsk...e questi due amici possono anche offrirci da lavorare o sono qui solo per ammazzare il loro tempo in un posto di merda?

Domando, voglio suonare assolutamente provocatorio e noncurante, al lim8ite dell'idiozia. La persona che ho scelto di interpretare dopotutto non è altro che una montagna di muscoli con quel poco di cervello che basta a capire come ammazzare una persona. Qualunque forma di rispetto, sarebbe vista come un segno di deferenza che non voglio dare.
D'altro canto, neanche i due sembrano ben disposti a salutarmi con rispetto. Li guardo ancora, e volutamente lascio traspirare un misto di divertimento e pena dal mio ghigno. Voglio che capiscano quanto sia sicuro dei miei mezzi. Voglio che capiscano che in caso di scontro, non saranno loro ad uscirne vincitori. Mi provocano. Fanno esattamente il gioco che speravo di vedere. Stringo i pugni, simulo rabbia: voglio far loro capire che hanno svegliato una bestia che doveva rimanere dormiente.

Fratellino a coglioni come questi non offri proprio un cazzo...vogliono vedere se Cuorenero debba essere temuto? Bene, avevo proprio bisogno di altre puttane che cantassero della mia fama in questa zona

Ogni mia parola mi sforzo di farla suonare sgradevole e biascicata, a mantenere il mio personaggio, arricchirlo esasperando quella sicurezza di sé sino all'idiozia. E' per questo che quando vedo un'altra decina di persone alzarsi, estrarre le armi, non sussulto neanche per un istante. Rido, inspiro l'aria putrida della locanda: persino quelle scaramucce mi sono mancate. Tutto è meglio di quella prigione spacciata per luogo di contenimento temporaneo in cui mi hanno rinchiuso.

Problemi con voi? Sarete a malapena il mio allenamento mattutino...fratellino stanne fuori e guarda per bene. Mi serve che ti ricordi i miei colpi migliori per cantarli la prossima volta AHAHAHAHAH

Respiro, li osservo mentre tirano fuori le loro armi e di rimando non metto mano alla mia: voglio umiliarli. Sono tuttavia tanti, troppi per essere affrontati da solo, soprattutto senza ammazzare nessuno. E' per questo che fischio ai fratelli diavolo, gli indico due di quelli più lontani da me, così da contenere la mischia e dividerli in gruppetti. Dopotutto, Shin deve valutarmi e non ho alcuna intenzione di coinvolgerlo ma loro, loro devono dimostrarmi la loro lealtà, ed ora gli darò anche l'occasione di dimostrarmi quello che sanno fare.

Grazie per aver chiuso la porta, non vorrei mai che i miei passatempi decidessero di svignarsela

Sono le ultime parole che rivolgo all'oste prima della mischia. Sorriso, respiro piano raccogliendo la tensione e buttandola fuori dal petto. Sono calmo, non sarà un problema farcela.
Il combattimento inizia con un test delle mie capacità, come immaginavo. Nonostante siano in cinque a farsi attorno a me, solo due mi attaccano. Uno da destra con una katana ed uno da sinistra con un tirapugni. Mi giro e mi muovo verso quello con la katana: ha più portata, colpirebbe prima. Blocco il suo braccio con il mio e lo uso come scudo umano contro il colpo di tirapugni che finisce sulla sua schiena. Vuole urlare, ma uso quella apertura causata dal dolore per tirargli una testata e spaccargli il setto nasale. Solo allora lo butto via come fosse un rifiuto, lo faccio crollare contro il suo compagno. Fuori due, ne rimangono dieci.
Mentre affronto gli ultimi tre del primo giro, vedo i fratelli diavolo combattere contro due di quelli che avevo indicato. Non se la cavano male, sono in leggero vantaggio ma quelle catene non possono essere usate bene in quello spazio ristretto. Beccano colpi, ma sembrano abituati a subire perché immediatamente si rialzano e cercano di abbattere i propri avversari. Lodevole.
Mi perdo nell'osservare quei due un po' troppo, e mi rendo conto dell'attacco che arriva da destra, un pugno, solo quando è troppo tardi per bloccarlo. Frappongo la spalla corazzata tra me e quella mano, usando la stessa forza applicata dal mio avversario per fargliela rompere. Lo afferro per il colletto della maglia ed inizio a prenderlo a pugni finché il volto non diventa tumefatto. Non conto neanche i colpi, non so neanche perché lo sto colpendo così tanto. Forse mi ha dato sin troppo fastidio l'idea che quel cretino mi abbia quasi colto alla sprovvista.
Sento qualcosa colpirmi alla schiena e mi ritrovo a barcollare in avanti: uno di loro, con una mazza probabilmente. Sbuffo, incespico. Vorrebbero finirmi facendomi afferrare da un altro posizionato di fronte a me, ma sono più grosso, posso usare la mia massa. Lo afferro per i fianchi, lo sollevo di mezzo metro da terra e lo schianto con sufficiente forza contro il tavolo di fronte a me da spaccarlo in due. Prendo un pezzo della lastra di legno che lo componeva e girandoli lo tiro in faccia al mio attaccante facendogli perdere i sensi. Fuori cinque, ne rimangono sette.
Gli ultimi cinque includono i due che hanno voluto provocarmi: con loro dovrò essere crudele per riaffermare il mio potere. Sono io a caricarli stavolta, non gli lascio dettare i loro tempi, e uso quella forza per scaricare un calcio sul busto a quello armato di Dao per scagliarlo contro un tavolo a diversi metri di distanza. Sono in mezzo a loro, non se lo aspettano, devo colpirli il prima possibile. Prendo quello più piccolo tra loro dalle spalle e comincio ad usarlo come un'arma impropria, lo uso per stendere il terzo, e lo caccio via come fosse un rifiuto. Mancano solo Jotaro e Izumo.
Ghigno, scrocchio lentamente il collo. Voglio che capiscano che quello è solo l'inizio.

Credo che quando avrò finito, uno di voi dovrà rifarsi i denti, e l'altro perderà un occhio per sempre

Decido in fretta come agire dopo quella promessa, e scelgo come punirli sulla base di come decretano di attaccarmi. E' Jotaro il primo, ha a propria volta una mazza. Non la brandisce bene. Non è uno spadaccino provetto, per questo è facile coglierlo in controtempo e bloccare il suo braccio con il mio. Azzero le distanze e gonfiando i muscoli lo sollevo dal suolo quanto basta per potergli infilare il pollice nell'occhio, affondarlo sino a fargli perdere sangue, urlare. Rimuovo quel dito solo quando sono certo di aver sentito il bulbo scoppiare. Lo caccio via, e prima che Izumo possa scegliere come reagire, lo afferro per il collo e faccio sbattere ripetutamente il suo capo contro il bancone. Solo quando è così rincoglionito da non poter chiudere la bocca metto la sua mascella a contatto col bordo, spingo con un colpo secco così che i denti si polverizzino, ma non lo lascio andare. Lo sollevo, gli sputo in faccia.

A tuo fratello ho tolto un occhio perché ha dimostrato di non saper riconoscere la grandezza. A te tolgo i denti perché hai osato sorridere pensando di potermi battere, verme

Lo disprezzo profondamente, come suo fratello, mi assicuro che ognuno di loro non faccia mai più del male a nessuno senza motivo, e solo quando ho finito coi miei torno sui fratelli diavolo.. Sono acciaccati, ansimano, ma i loro avversari sono per terra.

Fratellino quale colpo è stato il migliore? Cosa canterai del Grande Aion Cuorenero la prossima volta?

Non me ne frega niente di quella vittoria, ma cerco di suonare il più eccitato e soddisfatto possibile. E' una recita, e deve essere verosimile sino alla fine.


 
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view post Posted on 16/5/2022, 14:21     +1   -1
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Come da copione, e ci mancherebbe, non ci mettete molto a sgominare quei quattro disgraziati che ora riversano a terra.
Sembra un campo di battaglia dove, tra urla di dolore, versi gutturali e sangue sparso a lordare quel posto già lercio di suo, il nome fittizio del tuo alias ora riecheggia veementemente, ma attento a desiderare la gloria perche' tra le ombre vi e' sempre chi e' pronto a sovvertire la gerarchia.

Come detto, sei preso dal momento, ti stai non poco divertendo e, quel cavare un occhio e frantumare i denti, sono la tua firma da grande artista: sei pur sempre il diavolo, lo spadaccino che emana terrore e che priva l'avversario di speranza.
Comunque, ormai rimane ben poco di utile in quel posto, non vi resta molto fa fare e tu, preso dall'enfasi, cogli l'opportunità di dare più efficacia alla recita interagendo con Shin:

Fratellino quale colpo è stato il migliore? Cosa canterai del Grande Aion Cuorenero la prossima volta?

Nel momento stesso in cui termini la frase, come se tutto fosse scritto da copione per aumentare pathos, da quattro angolazioni differenti dove sono posizionate alcune finestre, quattro figure vestite di nero e completamente mascherate sfondano le vetrate per fare la loro comparsa.
L'azione e' talmente veloce che fai fatica a comprendere sul momento: rapidamente, lanciando shuriken a ripetizione, cominciano a colpire i presenti riversi a terra cosi da ucciderli sul colpo.

Ci stai capendo poco ma se dovessi intuire una qualche motivazione logica per un simile massacro, probabilmente, il gesto potrebbe essere ricollegato all'organizzazione che, meticolosamente tramite i suoi spazzini, non vuole rischiare che qualcuno dei presenti possa rivelarsi un canarino e spifferare qualche dettaglio che non si deve sapere.

Lasciano per ultimi come obiettivi Jotaro e Izumo e, d'istinto, ti viene di frapporti per proteggere quelle due nullità - probabilmente perche' potrebbero esserti utili per ottenere qualche informazione - cosi da prepararti alla susseguente battaglia ma, stranamente, dopo aver eseguito la piccola mattanza, lanciano qualcosa a terra che scatena un forte abbaglio che ti costringe a chiudere gli occhi per quanto e' forte quella luminescenza.

Il colpo seppur innocuo si e' fatto sentire dalle tue iridi tanto che ci vuole qualche minuto prima che tu possa riottenere una visibilità nitida e non sfocata.
non sai come Shin e i fratelli Diavolo abbiano reagito, ti concentri solo su te stesso e sull'azione che ti vede protagonista.
Quando ti riprende ti accorgi immediatamente che Jotaro e Izumo non respirano, sono cadaveri.

Li hanno avvelenati!

Afferma Shin che si avvicina per scrutare con attenzione gli strumenti utilizzati per sbarazzarsene: setacciando tracce sul corpo nota due microscopici dardi all'altezza del collo.

Vi e' solo un tipo di veleno che agisce cosi velocemente, rallenta drasticamente il flusso sanguigno per provocare un arresto cardiaco.... ingegnosi.

Non vi rimane molto da fare, forse visionare il posto alla ricerca di qualche indizio potrebbe esserti utile ma vista la meticolosità con cui hanno agito quelle figure dubiti che si possa trovare qualcosa di concreto, e qui ti sbagli.
Conficcato nel bordo ligneo di una delle finestre che sono state sfondate, trovi un foglio che e' stato attaccato tramite un kunai.
Se ti avvicini per afferrare l'indizio e leggerne il testo, il contenuto dice questo:


Con la presente si comunica la richiesta urgente di manodopera.
Il lavoro richiede robusta e sana costituzione, inclinazione a seguire le indicazioni senza fare troppe domande, buona capacita' polmonare e predisposizione al lavoro manuale.
La paga e' ottima: 300 ryo al giorno, piu' eventuali extra che saranno valutati in base all'impegno.
Indispensabile e' la discrezione, favoriamo il passaparola ma tramite persone fidate.
Chiunque sia interessato, chieda in giro di Ushijima e, una volta trovato, gli riferisca esattamente queste parole:

La luna, d'inverno, e' più calda
.


Posizionato sotto il testo noti uno strano sigillo: un pentagono iscritto in un cerchio.
A quanto pare avete qualcosa di molto prezioso tra le mani, vi conviene immediatamente agire per non perdere altro tempo.


L'indizio credo che parli chiaro... ti lascio liberta' di descrizione nel girare per il villaggio e cominciare la ricerca.
Agisci come meglio credi, quando trovi il tramite riferiscigli le specifiche parole e non andare oltre, penso io alle azioni succesive.

 
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view post Posted on 20/5/2022, 16:05     +1   -1
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Il combattimento termina, ma è solo l'inizio di tutta questa recita. Mi impongo di sorridere come un coglione, come se tutto questo mi piacesse e lascio le mani grondare di sangue come fosse una sensazione sulla pelle a cui sono abituato e che adoro. Ho recitato tante volte in passato, ho ricoperto ogni ruolo eppure, questo mi mette più nervoso di altri. Non è per la sua personalità o per il fatto che sia costretto a spaccare delle teste per renderlo credibile, ma è la somma. Quell'arroganza, quella stupidità. Mentre mi risistemo dopo quella breve lotta, non posso fare a meno di pensare che il reale motivo per cui tutto ciò mi infastidisca così tanto risiede nel fatto che quella persona sanguinaria e stupida sia la cosa più simile a me stesso che abbia mai interpretato. Una versione di me stesso che avevo seppellito assieme alla mia stupidità, e che mi son ritrovato inavvertitamente a riesumare.

Questo flusso di pensieri non può portare a nulla di buono o soddisfacente, solo rabbia e frustrazione lo so bene. Sentimenti che possono inficiare la mia recita in generale. E' per questo che quando vengo interrotto da quelle figure ammantate che ammazzano tutti e dodici gli uomini a terra non sono inorridito ma piuttosto sollevato: ho qualcos'altro a cui pensare per ora, e quelle vite per me non contano un cazzo. Avrei potuto tranquillamente ucciderli io, ormai la loro funzione l'hanno assolta, e l'unica cosa che mi preme scoprire è che quel gesto di violenza funzionale mi dia qualcosa di più. Che quella violenza assolutamente gratuita serva a qualcosa. Quell'attimo di ritorsione dura solo un istante. Sento le parole di Shin, i commenti riguardo i veleni di cui sono stati bersaglio quegli uomini. Lo osservo, la prima tentazione sarebbe rispondere come Aion, tuttavia ora non c'è nessuno, e mi è dato dare fondo ai miei pensieri reali ovvero...

E' facile produrlo con quello che si trova nell'area?

L'unica domanda che gli pongo: chiunque abbia portato a termine quell'omicidio è estremamente riservato, ben organizzato e ci stava osservando dal momento stesso in cui abbiamo messo piede in quel posto: non siamo dentro una città in cui potrebbemmo trovare una cellula criminale, ma è la stessa che verosimilmente governa questo posto. Metto assieme quei pezzi e nel mentre ispeziono quei corpi su cui trovo un indizio: un volantino che ufficialmente ci invita a fare parte di quel gruppo criminale. Memorizzo quanto scritto, quel simbolo geometrico e lo metto via. Non so se in futuro potrà tornare utile, ma difficilmente in una zona del genere può nascere spontaneamente un gruppo così organizzato, potrebbero benissimo avere cellule altrove. E' per questo che raccolgo quante più informazioni possibili. Kiri deve essere pronta, deve sapere, a prescindere da questa specifica missione.

Raccolgo quanto posso, informo Shin ed i Fratelli Diavolo del fatto che apparentemente abbiamo un nuovo lavoro. Non spendo mezza parola per i morti, e liquido tutto con una scrollata di spalle a simulare una totale indifferenza al loro destino. Erano criminali, volti senza nome. Non meritavano di morire per questo, ma di certo le loro vite non meritavano neanche che qualcuno le difendesse. Ci dirigiamo in strada e cominciamo a chiedere di Ushijima, ci dividiamo in gruppi da due, io con un fratello diavolo e Shin con il secondo. I due criminali hanno già dovuto affrontare un combattimento e vedere come è solo per grazia della cellula criminale che stiamo cercando se sono ancora vivi. Non voglio che abbiano la possibilità di alimentare reciprocamente i propri dubbi. Parlo con il ragazzo me, solo ora e cercando di farlo quando non c'è nessuno in strada. Gli dico che ha fatto un buon lavoro, che la morte è inevitabile, e che non avrei permesso che la vita di qualcuno che mi sta aiutando, che la sta rendendo degna, venga sprecata a quel modo. Non so dire se mi creda o meno, ma infine troviamo qualcuno che invece di indirizzarmi al successivo Ushijima, si gira. Gli comunico quelle parole, gliele recito, e attendo. Manca poco ormai ad avvicinare la cellula criminale, ed è evidente ormai che non potrò permettermi il lusso di lasciare alcun superstite. Sono troppo pericolosi, troppo organizzati, per poterlo fare.


 
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view post Posted on 25/5/2022, 11:23     +1   -1
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E' facile produrlo con quello che si trova nell'area?

Solitamente, l'estratto, per produrre questo tipo di veleno, si trova nelle zone paludose: precisamente e' un tipo di tossina che usa uno specifico anfibio per potersi difendere e cacciare.
Vive negli stagni o nel terreno fangoso: posti simili alla foresta dei sussurri, per intenderci.
Non abbiamo a che fare con degli sprovveduti, tutt'altro.

La situazione si dimostra sempre più fitta e ingarbugliata; gli eventi che si stanno succedendo ti fanno ben capire che siete stati osservati, spiati, fin dal primo istante in cui avete messo piede nel villaggio.
L'eliminazione dei presenti, che precedentemente vi volevano aggredire e probabilmente eliminare, e' un chiaro indizio di come tutto, in questo posto dimenticato da Dio, sia collegato e ogni azione, parola, evento sia qualcosa di concatenante a un quadro della schema ben più ampio.
E se tutto questo sia stata una prova? un test per capire se il cosiddetto Aion sia davvero la forza della natura che va decantando o sia solo un fuoco di paglia.
Comunque, vista la situazione attuale, ora, vi preme, ti preme, rintracciare questo fantomatico contatto che e' stato citato nel foglio cosi da trovare, finalmente, la traccia decisiva per arrivare alla tana dei topi ed eseguire la disinfestazione.

I vostri sforzi vengono infine premiati dopo una certosina ricerca che vi vede dividervi come sempre in due groppi e poter, in questo modo, rastrellare meglio la zona a tappeto.
Mentre cercate capita più di una volta che dalle finestre delle abitazioni figure sfuggenti, nello scrutarvi timidamente, si affaccino e vi spiino: quello che non si capisce di questo villaggio se sia realmente abitato da civili o, cosa non improbabile, sia proprio un centro pulsante di organizzazione logistica di più pedine atte ognuna a svolgere il proprio specifico compito.

Dopo diversi tentativi nell'ottenere vaghe risposte o reazioni indifferenti e sfuggenti, sembra che infine qualcosa si stia muovendo nella direzione giusta dato che all'ennesimo pronunciare quel nome, Ushijima, l'uomo grassoccio sulla sessantina con una benda su un occhio ti scruta attentamente fissandoti negli occhi e, dopo avergli recitato la filastrocca, si limita ad annuire con il capo e farvi cenno di seguirlo.

La cosa curiosa e' che invece di muovervi all'interno del villaggio inoltrandovi in qualcheduna delle abitazioni, o vicoli lerci e pulsanti di ratti, vi allontanate dal centro cittadino mentre la pioggia copiosa cade sulle vostre figure inzuppando i vostri indumenti.
Il tizio che non ha pronunciato alcuna parola rimane silente e si limite a inoltrarsi tra i campi fangosi senza mai girarsi: non sai cosa pensare, ti limiti insieme al tuo gruppo semplicemente a seguire la figura che sta camminando da quasi 40 minuti.



[....]



Continuate a camminare, solo allo scoccare delle due ore di marcia, quando ormai l'orizzonte alle vostre spalle ha fagocitato da molto tempo il piccolo villaggio, infine giungente in una vecchia miniera abbandonata che non sembra manifestare anima viva.
Solo quando giungete esattamente al centro di una cava circondata da rocce, l'uomo si ferma per poi sgranare gli occhi e cadere improvvisamente a terra - se ti avvicini per controllare noti che sul collo vi e' conficcato lo stesso piccolissimo dardo che ha ucciso Jotaro e Izumo.





Improvvisamente sopra le alture rocciose che vi circondano,
svariate figure ammantate di nero - vestite nello stesso modo degli aggressori alla locanda che hanno compiuto la mattanza - vi osservano dall'alto palesandosi.
Sono un numero considerevole, a occhio e croce, se i tuoi calcoli non ti tradiscono, ne avrai contate 50: cosa diavolo sta succedendo in questo posto? E' la domanda che ti balena in testa o che dovrebbe balenarti.




Vi abbiamo osservati dal primo momento perche' e' cosi che agisce la Calendula Nera: cosa vi spinge alla base della vostra insistente ricerca? Aion Cuorenero.... pondera con attenzione le tue prossime parole perche' ti e' concesso un solo tentativo.

Una voce cavernosa si alza tra quella moltitudine di figure ammantate di nero, 49 su 50 si inginocchiano per un istante mentre una sola figura rimane in piedi, porta un cappuccio che adombra il suo viso e non permette di scrutare nessun dettaglio dei suoi tratti.



Edited by Kusanagi - 25/5/2022, 13:12
 
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view post Posted on 2/6/2022, 10:45     +1   -1
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La risposta di Shin mi solleva in un certo qual modo: significa che il gruppo che stiamo cercando non ha rifornimenti particolari da fuori il villaggio, qualcosa che potrebbe far presumere una cellula organizzata al di fuori di quell'area. Piuttosto, sono un gruppo criminale che sfrutta dannatamente bene tutto ciò che li circonda. Certo, è una magra consolazione, ma quantomeno ho la speranza di poterli estirpare alla radice prima che sia troppo tardi. Annuisco al suo commento, non ho bisogno di spendere ulteriori parole e piuttosto, mi dedico alla ricerca di quanto mi è stato indicato.

Sembra di essere uno spettro in un villaggiio disabitato: la gente a malapena considera la mia presenza, e ci son sin troppe poche persone per credere che tutto ciò sia frutto di qualcosa di diverso della diffidenza, la paura forse. E' strano. Sono stato in villaggi isolati in cui le persone non si fidavano degli esterni, primo fra tutti il chimico. Ho già visto la diffidenza e l'indifferenza, ma non a questi livelli. Non al punto di sentire di essere praticamente solo. Che quelle persone siano davvero indifferenti all'attività di quella cellula criminale? O ne sono semplicemente soggiogati a tal punto da non potersi neanche permettere di esprimere una qualche parola contro di essi? Questi dubbi non trovano risposta. A differenza della mia ricerca di quel gruppo criminale. C'è voluto del tempo ma ora finalmente li stiamo rintracciando, camminando al seguito di quell'individuo che risponde al nome di Ushijima. Ci muoviamo fuori dal villaggio, sin troppo perché questi criminali possano dominare con facilità quel posto. Perché allora terrorizzare sino a quel punto quel luogo? Non ha senso. Non capisco il motivo di tutto questo, ed ancor meno dell'uccisione dello stesso uomo che mi ha portato lì, che crolla davanti a me poco prima che si palesino altri uomini incappucciati.

Sono nel loro territorio, e ci siamo incontrati alle loro condizioni. Persino una persona stupida come Aion realizzerebbe che non ha senso combattere. E' per questo che in tutta risposta inizialmente mi limito ad alzare il braccio destro, a segnalare a Shin e ai Fratelli Diavolo di non provare neanche a combattere. Non ha senso ora. Aspetto che rispettano i miei ordini e quindi, nel momento in cui vengo interpellato, mi dipingo sul volto un sorriso spiritato e comincio a ridere sguaiatamente. Rido. Come se quella vita spezzata davanti a me non contasse assolutamente un cazzo. Come se trovassi tutto ciò dannatamente divertente.

Ragazzo non so chi cazzo tu sia, ma mi piace come tratti forme di vita inferiori

Prendo un ampio respiro e cerco di risultare divertito da tutto ciò, osservo la figura incappucciata davanti a me, ne cerco reazioni, e quindi proseguo.

Ma spero anche che tu non voglia prendermi per il culo. Io sono Aion Cuorenero, il grande macellaio, e non conosco lealtà se non di chi mi paga, non conosco pietà per quelli che il mio capo indica come avversari. Non sono stato io a cercare voi. Siete stati voi a volervi far trovare da me


Lo puntualizzo, perché è esattamente così che è andata: sono stati loro a mettermi alla prova, a lasciarmi indizi, ed infine a permettermi questo colloquio. Aion è stupido, ma non è incoerente. E li metto davanti a quella verità che mi assolve anche dal rispondere a domande scomode.

Voi mi avete fatto lottare contro i vostri sgherri, voi mi avete detto come trovarvi. Voi mi avete fatto arrivare qui, in questo momento. Voi mi avete osservato da quando sono arrivato bene. Allora saprete che sto cercando un lavoro. E non me ne frega un cazzo di che lavoro sia, mi basta esser pagato bene e che la mia ascia possa spaccare qualche testa. Quindi. La vera domanda ragazzo è questa: avete intenzione di offrirmi un lavoro che valga il mio tempo, o tutta questa dimostrazione di cazzolunghismo è solo fine a sé stessa?

Concludo, con l'arroganza che quel mercenario dimostrerebbe in una situazione del genere. Mi mostro calmo, consapevole della situazione, ma non per questo disposto a farsi servile davanti a loro. Sento Kubiriki pulsare. Sento il suo ferro fremere. Vuole il loro sangue. Ed ogni secondo che passa, mi rendo conto che inizio a bramarlo pure io. Non ho rispetto per chi usa gli esseri umani come oggetti da buttare. Mi divertirò a prendere queste vite. Se lo meritano.
 
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view post Posted on 5/7/2022, 22:46     +1   -1
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Osservi tutta la situazione: le circostanze, le conseguenze, ogni dettaglio.
Da parte tua non vi e' il minimo tentennamento, e ci mancherebbe.... non per nulla sei uno dei sette, vorrà pur dire qualcosa questo.
Simpatica la parata che e' stata organizzata in tuo onore: potrebbe quasi scenderti una lacrima di commozione per la calorosa accoglienza offertati.
Da parte tua nessuna particolare espressione si insinua sul tuo volto.
Dovresti essere intimorito dal numero? O dalle parole di quella figura ammantata di nero che spicca, per personalità, tra le altrettante figure ammantate di nero?
Ti guarda dall'alto verso il basso.
Come se lui potesse dominare ogni cosa.
Come se foste solo degli scarafaggi che, in base alla sua decisione, potrebbe schiacciare o meno al pari di un capriccio.

Le tue parole non si fanno attendere.
Adori questo tipo di giochi.
Sarai pure un futuro servo nella recita, ma il tuo orgoglio non vuole, non puo' piegarsi, e cosi dai fiato ai polmoni e formuli il tuo pensiero per quanto recitato.

Con fare abbastanza insolente rispondi alle sue parole: il tuo vocabolario sottolinea termini non certo appartenenti a chi possa fregiarsi di natali innegabilmente nobili.
Non hai minimamente voglia di rinunciare proprio ora e, inoltre, percepisci come una sorta di scossa elettrica pervadere ogni fibra del tuo corpo: l'adrenalina si fa sentire e come.
Shin e i fratelli Diavolo rimangono inamovibili non inserendosi nel discorso o prendendo iniziative - in fondo l'obiettivo e' quello di infiltrarvi quindi e' necessario che vi sia intento comune e inoltre ognuno deve recitare il suo ruolo: nel loro caso ruolo di gregari e di semplici mezzi al servizio del grande Cuorenero.

Una volta che termini il tuo monologo non passa che qualche fugace istante per poter udire nuovamente quella voce cosi reboante che puo' decretare il vostro successo o sentenzianre la vostra fine.

E sia.... un uomo con le tue capacita' puo' sempre tornare utile.
Per quanto la tua lingua si dimostri sprezzante, La Calendula apre le sue braccia a chiunque voglia offrire i suoi servigi per rendere più solida la sua radice.
Non e' il numero che a noi interessa ma le qualità che si dimostrano, come d'altronde avrai notato: quegli inetti che hai affrontato hanno portato solo disonore....
Rendi fiera la Calendula e posso garantirti che tu e il tuo gruppo sarete lautamente ricompensati: campare alla giornata sara' solo un fastidioso ricordo. Mi preme pero' avvertirti che noi abbiamo una politica molto rigorosa sul portare a compimento gli ordini dati, ma credo che questo non ti possa in alcun modo preoccupare.
Avrai quindi la tua occasione Cuorenero...



[....]

2 settimane dopo

E cosi comincia l'ultima fase del tuo piano che ti ha portato, seppur con non pochi grattacapi incontrati sul tuo cammino, a rintracciare infine questa fantomatica cellula e poterne conoscere gli aspetti, il modus operandi e la struttura gerarchica.
Ti ci sono voluti esattamente quattordici giorni per ottenere non tanto la fiducia di tutti quanti, quanto della personalità di maggiore spicco dell'organizzazione: se torni con la mente a quel primo incontro dove la sua figura ti guardava con diffidenza dal sopra quell'altura, beh, potresti sentirti gia' in parte soddisfatto per aver dimostrato grandi doti da attore.
Il tuo obiettivo tuttavia non e' dimostrare qualche talento ma sradicare la radice e uccidere ogni parassita.

Ora sei nel posto dove devi trovarti.... alla fine sei riuscito a sederti a quella tavola.
Insieme a Shin hai studiato meticolosamente il piano per darti la possibilita' di sfruttare il momento più adatto.
Per entrare in azione.

Non e' stata certo una passeggiata per te, ma più in generale per tutto il tuo gruppo: certo, i fratelli Diavolo sono sempre stati manovrati tramite il sigillo e Shin, beh, lui si e' solo dovuto muovere quel minimo per rendere la recita credibile in quanto il grande palcoscenico e' sempre stato affar tuo.
Fatto sta, ed e' giusto rammentarlo, che in qualche momento avete rischiato di essere scoperti ma alla fine ve la siete saputa cavare.
La vostra esperienza vi ha saputo far agire con scrupolosità nel riuscire a trovare i giusti momenti per poter pianificare il piano di azione.

In quelle due settimane avete da prima cominciato come semplici formiche operaie nel dare supporto ad altri.
I primi giorni sono stati forse i più duri dove tu e Shin avete avuto praticamente sempre la sensazione di essere spiati e osservati: naturale che all'inizio fosse tutto in salita.... neanche i tuoi galoppini - i fratelli Diavoli - si sarebbero potuti aspettare un'accoglienza festosa con tanto di tappeti rossi srotolati al vostro passaggio.

Comunque sia, dopo i primi giorni più che altro a fare da galoppini, vi e' stata data l'opportunità di dimostrarvi degni e ottenere le giuste attenzioni di quella stessa figura diffidente che aveva dato l'ordine di essere controllati in ogni istante senza concedervi neanche un istante di tregua.
L'obiettivo era l'eliminazione di alcuni gruppi di piantagrane all'interno di uno dei villaggi limitrofi controllati dall'organizzazione: fortuna ha voluto che fossero tutti individui deprecabili, per lo più briganti e assassini che avevano tentato di prendere il controllo del territorio.

Superato l'adattamento ma soprattutto il battesimo di fuoco - seppur per te fosse più che altro ordinaria amministrazione -, sei riuscito a costruirti giorno dopo giorno una reputazione che ti ha permesso di essere sempre più temuto ma soprattutto guadagnare il favore della testa di comando conosciuto con il nome di Jinzaburo.

Notando il tuo talento in battaglia e soprattutto il fervore nel non chinare mai il capo, indietreggiare e obbedire ad ogni comando, ti e' stato concesso l'onore di poter cenare privatamente con lui in quanto affascinato da quel tuo carisma ferale e dal talento guerriero che ti aveva contraddistinto sin da quella volta che decidesti di affrontare alla locanda l'accoglienza di benvenuto.

Privatamente per modo di dire, ovviamente, dato che la stanza a parte voi due, seduti uno di fronte all'altro, e' adornata da una ventina di guardie - cosa anche logica e che non ti stupisce affatto.
In fondo la diffidenza e' un'ossessione sempre presente negli uomini potenti che devono comandare molte teste sotto di loro.

Decide infine di abbassare il cappuccio e mostrare il suo voto: e' un uomo sulla quarantina, capelli corvini, i tratti del viso induriti dal tempo con tanto di vistosa cicatrice verticale che parte dal sopracciglio fino a scendere allo zigomo dell'occhio destro, ormai cieco.


Penserai che io sia un uomo paranoico mio caro Aion ma in fondo, se sono riuscito a rafforzare le mie fila e dare vita a questa organizzazione, e' proprio perche' la mia diffidenza ha sempre superato di gran lunga la mia fiducia, per quanto ben riposta.

Una breve pausa interrompe il suo parlare per fare segno a una delle guardie di versare il vino nelle coppe poste dinnanzi a voi.

Questo pero' non deve rovinare questo momento di celebrazione; della tua celebrazione per renderti merito di quanto dimostrato.....
Ti sei contraddistinto come nessun altro e proprio per questo meriti ogni onore ed encomio: permettimi di brindare a tuo glorioso futuro.


Osservi la sua mano afferrare il calice e alzarlo per poi affermare....

Brindo a te Aion Cuorenero.... che La Calendula possa crescere sempre più' forte e rafforzare le sue radici grazie anche al tuo fervore cosi da abbattere ogni ostacolo che possa minare la sua sopravvivenza.

E Shin e i fratelli Diavolo? Mentre tu saresti stato impegnato a tagliare la testa del serpente, loro, esattamente, dove si sarebbero trovati?
Come detto avevate elaborato un piano di epurazione totale e per quanto il tuo talento e la tua forza non fossero messe in discussione, vedertela tu da solo contro 51 effettivi sarebbe stata un'impresa proibitiva anche per uno shinobi del tuo calibro.
Si era quindi deciso di cercare di smembrare le forze, sfiancarle, dividendovi il compito di eliminazione: tu ti saresti occupato della testa di comando e le 20 guardie al suo seguito, mentre Shin e i fratelli Diavolo si sarebbero occupati dei restanti 30 che erano sparsi chi a fare la guardia all'esterno (10), chi dediti ad allenarsi nel dojo (10) e chi sparsi di guardia nei vari corridoi (10).



Bene siamo arrivati al gran finale: come puoi vedere dopo 14 giorni sei riuscito ad ottenere, apparentemente, la fiducia di colui che ha comando dell'organizzazione.
Quello che devi fare ora e' raccontarmi il tuo punto di vista di queste due settimane per poi concentrarti sul combattimento (sempre narrato) dove elimini tutti i presenti nella stanza: puoi usare qualsiasi tecnica o disciplina in tuo possesso dato che e' un combattimento narrato.
Ovviamente dato che devi affrontare un numero ingente ragiona come se combattessi su più turni.
Le restanti guardie come ho descritto saranno eliminate dai png quindi dai per scontato che sono state eliminate o se vuoi descrivere qualche azione pure dei png parallelamente, hai totale liberta' (come preferisci).


Edited by Kusanagi - 6/7/2022, 01:30
 
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view post Posted on 24/7/2022, 10:45     +1   -1
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Quella dimostrazione di grande segretezza per me non è altro che inutile crudeltà. Comprendo bene la necessità di nascondere le proprie tracce ma non quella di usare i propri combattenti come fossero spazzatura. Esseri da utilizzare e poi distruggere quando esauriscono il proprio scopo. Mi fanno schifo, eppure nascondo il mio disgusto dietro una facciata stupidamente sicura, quella che un personaggio come uno stupido mercenario sanguinario e pieno di sé ricaverebbe per sé stesso in una circostanza del genere. Non posso tradirmi né tantomeno attaccarli adesso che hanno l'assoluto vantaggio rispetto alla nostra posizione. Kubikiri freme, pulsa. Il suo acciaio lo sento quasi penetrarmi l'anima e pregarmi, pregarmi di ucciderli il prima possibile. E' una sensazione così dolce, piacevole, che non mi ci abituerò mai. E' una sensazione che condivido, e che tuttavia reprimo. Trovo rifugio nella fiducia dei miei piani per non esplodere di rabbia. Trovo rifugio nella pazienza per trattenere uno sfogo che per ora, è solo rimandato al momento più opportuno.

Sento il loro verdetto riguardo il mio reclutamento e decido di buttar fuori quella frustrazione, quella rabbia, in una semplice risata soddisfatta e nervosa. Annuisco, mi dipingo a forza un sorriso compiaciuto sul volto: il mio piano ha funzionato, ora potrò prendermi il tempo per giudicare la loro forza, trovare i loro contatti ed assieme ai miei, estirparli dalla radice.

Era ora che ve ne rendeste conto. Diamoci da fare allora Calendula, perché Aion ha tanti vizi da incoraggiare che non si pagano di certo da soli

Concludo, accettando di far parte di quella organizzazione al solo scopo di distruggerla dall'interno.Ora non rimane che mettere a frutto il piano, e sfruttare ogni istante che passerò assieme a questa organizzazione di coglioni assassini per essere certo che la mia azione sia quanto più incisiva possibile.


_____________________________




Sono trascorse due settimane dal mio ingresso nella Calendula. Due settimane in cui non ho fatto altro che eseguire come un bravo soldatino tutti gli incarichi che mi venivano assegnati. Ne ho approfittato per segnarmi il genere di incarichi che mi hanno assegnato, ricordarmi i volti dei contatti, la natura degli incarichi e la ragione dietro gli stessi. Non avrò ancora visto il capo una singola volta, ma ho fatto in modo di ricostruire la loro rete e comprenderne la pervasività.
Sono stato volutamente brutale, approssimativo a volte, camuffando la mia volontà di reperire documenti degli avversari come semplice stupidità del mio personaggio, capace di dare alle fiamme interi registri solo perché ritenuti noiosi e inutili. Quando ero stato informato dell'incontro ho avvisato per tempo Shin e i Fratelli Diavolo. Li ho messi al corrente della mia volontà di uccidere il comandante e chiunque si trovi in quella stanza, e ho indicato a tutti loro di massacrare sistematicamente ogni membro del gruppo fuori da quella stanza. Oggi cadrà tutta l'associazione o moriremo tentando.

Mi sono comportato come un vero e proprio cagnolino, facendo esattamente ciò che mi chiedevano e al contempo, avvicinandomi al mio obiettivo. Un obiettivo che ora mi ritrovo davanti, in una stanza piena zeppa di guardie. Sorrido con assoluto e stupido orgoglio mentre parla, ne accolgo i complimenti e l'unica cosa che decido di fare inizialmente è scrollare le spalle, sogghignando.

Era ora che ti rendessi conto del professionista che sono, secondo te spenderei dei soldi a farmi pubblicità se non fossi davvero abile?

Euforia simulata, senso di auto compiacimento che alimento nella consapevolezza che ora ho la finestra migliore delle ultime settimane per tagliare la testa al serpente. Alza il calice, brinda alla mia salute ed io di rimando prendo il mio, lo cozzo col suo. Avvicino il vino alle labbra ma non bevo, lo squadro attentamente, osservo la disposizione delle sue guardie: sono tante, avrei preferito rivelarmi in un momento migliore ma non credo esista una possibilità migliore di questa. Chissà quanto altro tempo dovrei aspettare.
Sento la destra tremare, allungarsi verso il manico della Kubikiri camuffata come enorme ascia e adesso, finalmente, decido di soddisfarla.

Brindo a te, ed alla tua associazione, alla fortuna che avete fatto con il mio aiuto...a tutto quello che avete raggiunto in queste settimane, questi mesi...

Per la prima volta il mio tono volutamente cambia. Faccio cadere la recita gradualmente, sostituendo la mia stupida sicurezza con la determinazione che sino a quel momento mi ha permesso di sopportare tutto questo.

Che nessun altro a Mizu no Kuni mi costringa mai più a fare quello che mi avete costretto a fare per estirparvi

Ed è allora che decido di colpire. Con le ginocchia colpisco il tavolo per ribaltarlo, frapporlo tra me, il mio bersaglio e le sue guardie. Rilascio la trasformazione, e spazzo l'aria davanti a me con Kubikiri liberandone la furia che ho dovuto sino a quel momento trattenere. Sento il legno rompersi, il sangue diffondersi per la stanza. Un colpo singolo e a sorpresa per liberarmi del mio bersaglio prima di pensare agli altri, che si approntano immediatamente per circondarmi. Sono venti. Sono posizionati perfettamente, combattono come un soluomo. Da fuori, sento il cozzare dell'acciaio: Shin e i fratelli Diavolo stanno facendo il loro con tutti i membri restanti della Calendula.
Sangue, il mio per una volta, scorre dalla spalla sino al suolo: ero talmente preso dai miei pensieri riguardo Shin e gli altri che non ho fatto in tempo a proteggermi da due dardi di balestra che ora affondano nella mia carne. Combatto. Mi si avvicinano in quattro, e per quanto riesca a toglierne di mezzo uno approfittando della portata della mannaia, ancora quei dardi mi colpiscono. Uno solo, al ginocchio, a sufficienza da farmi abbassare e rendermi più difficile proteggermi. Dovrei togliere di mezzo quei balestrieri ma sono chiuso dai loro soldati, se solo provassi ad avvicinarmi, mi esporrei per un tempo tanto lungo da crepare.
Il mio cuore pulsa, stringo i denti: non posso accettare che quei bastardi possano averla vinta contro di me, non posso accettare di soccombere, perché Kiri ha bisogno di me. La mia terra ha bisogno di qualcuno che la protegga. Fremo, la vista comincia ad annebbiarsi ma non vedo rosso. Non è una furia cieca, è qualcosa di diverso. Non mi manca il respiro, non mi sento sommerso dalla negatività di Kubikiri, dall'ira ma c'è qualcosa, qualcosa che mi sta facendo quasi dolcemente scivolare in un sonno irresistibile, che promette sicurezza. E' qualcosa di così allettante che non posso sottrarmene.

...

Mi risveglio, non so quanto tempo sia passato, ma sono tremendamente indolenzito, come non avessi chiuso occhio per una settimana intera. Ansimo, mi guardo attorno e non vedo altro che sangue e...coralli. Il terreno è spaccato, infradiciato ma non capisco, non ho usato tecniche suiton. Coralli grigi sbucano da ogni angolo di quella stanza, ne ho una formazione attorno a me in cui ancora sono incagliate le frecce, le armi dei miei avversari, impalati e strappati in due, disseminati come pupazzi per tutta la stanza. Ci metto del tempo a comprendere cosa sia successo: mi trovo davanti a qualcosa che ha fatto una parte di me, una cosa che ha fatto Isobu per tutelarmi, in onore del nostro obiettivo.

Ne è passato di tempo da quando mi hai prestato i tuoi poteri...

Suono ironico forse, ma sono semplicemente grato al Demone per avermi aiutato. Respiro, scuoto la testa per scollarmi di dosso quella sensazione di stanchezza. Davanti a me giace l'alto comando della Calendula e dei suoi guerrieri scelti. Sorrido, vedo come a quei corpi impalati se ne alternano altri tagliati in due, dilaniati. Capisco che non ho dormito, ma ho lasciato che due parti di me per una volta, collaborassero verso un obiettivo comune. Il nostro obiettivo comune. E' la prima volta che succede, la prima in cui vedo qualcosa che non sembra essere una alternativa, un compromesso rispetto al mio essere ma una sua brutale ed armoniosa espressione. E' un massacro, ma non posso che esserne grato. Un massacro necessario, di un cancro che doveva esser estirpato per la sicurezza della mia terra.

Cerco il cadavere del comandante, cerco qualunque chiave, effetto che possa guidarmi verso materiale segreto quali registri e tesoreria che dovrò confiscare per distruggere per sempre l'organizzazione. La testa è rimossa, ora non resta che assicurarsi anche le radici lo siano, e che Shin e i Fratelli Diavolo abbiano fatto il loro dovere senza rimetterci le penne. E' tempo di mettere definitivamente la parola fine a questo incarico.

 
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view post Posted on 24/7/2022, 19:43     +1   -1
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Rammenta giovane Kazuku, questo e' il tuo requiem in quanto tu stesso sei stato plasmato negli abissi più tenebrosi della disperazione e, per tale motivo, nessun altro poteva ambire quanto la tua persona a brandire la tagliatete.
Rammenta giovane shinobi di Kiri il lungo cammino che hai dovuto percorrere per guadagnarti la redenzione: a volte per portare giustizia o equità nel mondo, e' necessario disseminare terrore contro chi usa brutalità e violenza dovendo a tua volta reagire nel medesimo modo.
Sei cresciuto senza percepire alcuna minima e impercettibile traccia di affetto e, probabilmente, come in ogni dramma che forgia un uomo diventando bestia feroce, questo percorso ti e' servito per ottenere prima che un corpo forte, una mente forte.
E' pur vero che abbracciare la via della violenza non e' mai un percorso che ti lasci illeso; che non provochi effetti collaterali.
La strada della brutalità inevitabilmente ti trasforma interiormente.
Se guardi a lungo nell'abisso, inevitabilmente, l'abisso a sua volta ti scrutera' interiormente.
Inevitabilmente diventerai a tua volta un mostro per combattere quei mostri che vuoi sradicare per far si che la luce della giustizia possa incenerire ogni più piccolo residuo di ombra.
Ma queste alla fine sono solo parole.
Niente di più, nulla di meno.
Non importa il mezzo da utilizzare ma il fine da raggiungere, e sai bene con chi devi confrontarti: nessuna parola servirebbe a far desistere e, inoltre, troppo grande e' la minaccia per non usare mezzi drastici e porre fine a tutto questo.

Adesso devi solo pensare a terminare l'incarico che ti e' stato affidato e dimostrare la tua affidabilità alla madre patria.
Il resto non conta.
Ora e' il tempo del sangue e della violenza come medicina contro parassiti che hanno osato alzare troppo il capo, convinti di poter scrutare dove in realtà non gli e' consentito posare lo sguardo.
Questa e' la via che hai deciso di intraprendere, Kazuku Mizuguchi.


[....]


Sei dinnanzi a lui che blatera parole per te poco interessanti, convinto di aver trovato una preziosissima risorsa, ma altro non sei che un risolutore: un ragno affamato che ha preparato una diabolica ragnatela per intrappolare le povere mosche mediante la dote dell'inganno nel far credere di essere dei pari, quando in verità sono esse il delizioso banchetto.
Cosi agisci senza perdere troppo tempo, preparando comunque il terreno e rammentando un monito per instillare terrore sin dentro le ossa.

Che nessun altro a Mizu no Kuni mi costringa mai più a fare quello che mi avete costretto a fare per estirparvi.

L'azione e' celere e inneschi tutta la tua furia contro individui che dimostrano grande preparazione ma che non possono comunque contrastare qualcosa di paragonabile a un demonio.
Senti Jinzaburo maledirti e successivamente ordinare alle sue guardie di attaccarti con la consapevolezza, comunque, che probabilmente lui stesso dovrà agire in prima persona per contrastarti.
Come detto pero' e' tutto inutile perche' per quanto possano essere armati e preparati nel corpo a corpo, quello che devono affrontare e' qualcosa che trascende l'umano consentito: le urla di fervore in poco tempo diventano urla di terrore e disperazione.
Le frecce che si conficcano nelle tue carni non sono altro che sprone per dare il massimo e cosi fai, richiamando l'antico potere di chi e' stato marchiato dal sigillo di contenimento venendo fregiato dell'epiteto di Jinchuriki.
La tua lucidità viene meno e non ti e' possibile assistere coscientemente a cio' che accade in quegli istanti successivi, ma per chi subisce quella furia incontrollabile e' ben diverso: ogni sguardo presente in quella stanza divenuta un girone infernale, si permea di disperazione mentre viene compiuta la mattanza.

Nel frattempo che tu agisci rilasciando tutta la tua furia, Shin e i Fratelli Diavolo si occupano dei rispettivi obiettivi abbattendo ogni avversario con precisione e rapidità.
Shin si dimostra fin troppo valido e per lui non si tratta altro che di un passatempo o per meglio dire allenamento; i Fratelli Diavolo, invece, sono meno celeri ma comunque dannatamente efficaci, dimostrandosi comunque una risorsa molto utile in quella situazione che richiede manforte.
Tutto sta procedendo come da piano rispettando la tabella di marcia per annientare la cellula che Kiri ha ordinato di cancellare.

Quando ti ridesti dal tuo stato mutato, quello che osservi e' un vero e proprio massacro: corpi privi di vita in ogni punto della stanza - gran parte dei corpi sono smembrati -, non e' rimasto in vita nessuno, ma di questo non ti stupisci dato che il tuo obiettivo era proprio l'eliminazione di ogni membro facente parte de La Calendula.
Ritrovi il corpo di Jinzaburo seppur abbastanza ridotto male per poi recuperare alcune prove da riportare a Kiri (mappe con gli obiettivi da colpire, contatti con cui l'organizzazione aveva esteso una rete di comunicazione decisamente organizzata, e altri documenti di vario genere con informazioni preziose de La Calendula).
Una volta setacciato ogni centimetro della stanza, ti sposti dirigendoti tra i vari corridoi della base per cercare i tuoi compagni e lo spettacolo non e' meno macabro di quello lasciato nella stanza: mentre avanzi noti corpi privi di vita accasciati al suolo e comprendi come anche Shin e i Fratelli Diavolo si siano dati da fare.
Ormai resoti conto che all'interno non vi e' traccia dei tuoi compagni, ti dirigi all'esterno dove trovi Shin e i due fratelli in attesa proprio della tua figura.
Dopo esservi presi un minuto per discutere sulla situazione, sottolineando la riuscita dei vostri compiti, Shin ti informa di aver prelevato svariate prove (più che altro documentazioni) e piazzato in vari punti della base delle carte bomba ad attivazione mediante sigillo cosi da far saltare tutto ed eliminare ogni traccia del vostro passaggio.
Si congratula per come ti sei saputo destreggiare lungo tutto il corso della missione e che non ha mai avuto dubbi; ora pero' dovete sbrigarvi a rientrare a Kiri per fare rapporto ai piani alti descrivendo ogni dettaglio della vostra operazione e confermare i timori dell'indagine precedentemente svolta, ma avendo innumerevoli prove con voi non vi sara' difficile dimostrare quanto affermerete.
Cosi, dopo un breve confronto che vi ha visto analizzare le ultime cose, vi mettete infine in marcia e, una volta abbastanza lontani dalla base, Shin attiva il sigillo facendo esplodere ogni corridoio, stanza, angolo della base che comincia a prendere fuoco cosi da cancellare ogni traccia del vostro passaggio.



Bene, alla fine ce l'abbiamo fatta portando a conclusione la missione addestramento: ti chiedo scusa se ti ho fatto tribolare un po' con le tempistiche e sono solo rammaricato che non ho potuto postare con un ritmo più spedito.
Ti faccio i miei complimenti innanzitutto per come interpreti il pg, sei davvero molto bravo.
Per quanto riguarda strategia, tempistiche, interpretazione, scrittura ecc, hai saputo dimostrarti all'altezza in ogni campo, per tale motivo ti meriti il massimo.
Se vuoi fare un post conclusivo sei libero di farlo, altrimenti possiamo chiudere anche cosi.

Voto: 10
In quanto rientri nella fascia Voto 10-7 (Bene) ottieni 450 Exp


Edited by Kusanagi - 25/7/2022, 10:05
 
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view post Posted on 26/7/2022, 11:09     +1   -1
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Nojn ho davvero cognizione di quello che succede. Sento il mio sangue scorrere lungo la mia spalla, sento il suo picchiettare contro il terreno, chiudo gli occhi ed è il buio. E' una oscurità rilassante, che mi fa sentire talmente al sicuro che quasi mi dispiace sottrarmene e quando mi risveglio noto il massacro che ho perpetrato.
E' uno spettacolo raccapricciante, niente che non abbia già avuto modo di compiere in passato certo, e che tuttavia mi auguro possa servire da monito e lezione a chiunque altro voglia mettersi contro la Nebbia.
Dopotutto, è sempre meglio colpirne uno ed educarne cento, è sempre meglio compiere incredibili atrocità una singola volta per assicurarsi nessun altro voglia intraprenderne le orme in futuro, per assicurare a Kiri che quelle battaglie siano passeggere.

Esco dalla stanza e vedo sangue ovunque ma non dedico più di qualche istante ad osservare quei corpi macellati per terra. Cerco informazioni, dossier, contatti che possano servirer ad estirpare completamente la Calendula ed ogni sua appendice. Documenti che riporterò indietro a Kiri, che potrebbero servire, esattamente come il materiale recuperato tempo addietro nel laboratorio del Chimico. Ancora ogni tanto rifletto su quella missione, il mio ultimo incarico di tanti anni fa, e mi chiedo se poteva finire diversamente, se avessi avuto una concreta possibilità di uccidere il Chimico, di recuperare quella bambina.

La voce di Shin mi distoglie dai miei pensieri. Mi volto verso di lui, lo ascolto senza mostrare il benché minimo segno di divertimento né orrore per quanto compiuto quel giorno: non trovo gusto nel portare questo genere di morti, non provo rimorsi per aver posto fine a delle vite che meritavano di essere spezzate. Ascolto il suo piano, così come l'efficienza con cui ha già proceduto a piazzare delle carte bomba per far collassare l'edificio. Doveva davvero tenere alla possibilità di aiutarmi, in caso contrario non si sarebbe sbattuto tanto nel corso della missione per divenire una risorsa piuttosto che un fastidioso osservatore. Annuisco, mi incammino verso l'uscita assieme a lui, ed è lì che ritrovo i Fratelli Diavolo. Sono sorpreso, non mi aspettavo potessero davvero uscirne vivi. E' una sorpresa tutto sommato interessante. Dopotutto, potrebbero davvero rivelarsi utili per i miei scopi in futuro. E' per questo che mi fermo innanzi a loro, uso tutta la mia massa per sembrare quanto più distante e irraggiungibile sia possibile, una strategia semplice volta a metterli in soggezione.

Vi avevo promesso che se aveste esattamente fatto ciò che vi avevo richiesto, vi avrei lasciati liberi e perdonato per i vostri crimini passati...

Anticipo, ricordando a tutti loro che no, non ho dimenticato la loro ricompensa, né tantomeno gli accordi che volentio nolenti hanno rispettato.

Vi siete mossi come ho voluto, avete combattuto come vi era richiesto e avete tenuto duro dentro a questa ex organizzazione criminale. Per questo motivo avete la mia riconoscenza, e parlerò con l'organo responsabile del villaggio per assicurarmi che i vostri reati, o quelli a voi imputati, siano perdonati come risultato dell'aiuto che avete offerto a Kiri. Siete liberi, ma voglio darvi una scelta...

Continuo, li osservo attentamente per comprenderne le reazioni. Parlo lentamente, non ho fretta e ho tutto l'interesse a farmi comprendere il più chiaramente possibile.

Se continuerete sulla via che avete scelto, il mio perdono non sarà che momentaneo, perché presto tornerete esattamente al punto di partenza: commetterete dei reati, sarete considerati dei criminali ed in quanto tali qualcuno vi stanerà e porterà le vostre teste ad abbellire le mura di Kiri...

Li informo delle naturali conseguenze della vita da bandito, una vita che si sono scelti certo, e che ora voglio mostrar loro quanto sia futile. Quanto sia inutile esser perdonati se si è destinati a ricominciare da capo. Non ha senso, non farebbe che allungare la loro agonia da reietti.

Non mi interessa la vita che un tempo avete scelto, per quali motivi l'abbiate fatto. Mi interessa soltanto delle scelte che vi definiranno adesso, come Fratelli Diavolo, criminali da due soldi, o come mie guardie e aiutanti

Formulo quella proposta per fargli comprendere dove stia andando a parare, respiro lentamente. La pausa mi serve a constatarne le reazioni.

Vi ho dato l'opportunità di farvi perdonare per i vostri crimini passati e l'avete colta, a prescindere da quanto potesse essere difficile. Vi ho dato la possibilità di dimostrarmi che non siete solo feccia, che c'è qualcosa in voi oltre ad una taglia e l'arroganza di un cagnolino che non capisce quando sia tempo di smettere di abbaiare. E' questa opportunità che ora mi porta a proporvi una nuova via. Un nuovo inizio, un nuovo modo di vivere. Giuratemi fedeltà, venite con me. Proteggete Kiri, proteggete i suoi abitanti. Aiutatemi a farlo. Mi avete già dimostrato che siete qualcosa di più di carne da macello. Ora dimostratemi che quegli ammassi di carne, acciaio e sentimenti che vi definiscono possono anche avere ambizioni. L'ambizione di ricominciare da capo

Li esorto, voglio che ascoltino attentamente la mia proposta, voglio che mi seguano e che mi aiutino a proteggere quella foresta in cui un tempo essi stessi vessavano i passanti. Ascolto la loro risposta, sono pronte ad accettare le conseguenze delle loro parole. Shin richiama ancora una volta le mie attenzioni, annuisco, gli do l'autorizzazione a far saltare il covo. Non mi giro neanche ad osservare l'esplosione, mi limito ad indicare loro la strada davanti a me e muovermi. E' tempo di tornare a Kiri.



E alla fine ce l'abbiamo fatta a finire l'addestramento *^*

Che dire, sei stato molto lusinghiero nei commenti e ho apprezzato molto la cura che hai riposto nella tensione de "che ne famo di sto coso?" iniziale, così come i dettagli che man mano sono emersi riguardo la missione.
Purtroppo le tempistiche son state quello che sono, e mi dispiace molto perché sono un giocatore tendenzialmente immersivo quindi quanto più tempo passa tra un post e l'altro tanto più fatico a continuare, ma ce l'abbiamo fatta ed è quello che conta.
Se ti dovessi quindi dare i voti su tempistiche/coinvolgimento personale, bandando alle ciance, eccoli qua:
Tempistiche: 6
Coinvolgimento personale: 9
Come detto, il coinvolgimento purtroppo è stato in parte minato dalle tempistiche, per questo motivo non posso darti ahimé 10. Speriamo di rifarci in futuro


EDIT per sistemare la formattazione del post (font e dimensione)


 
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25 replies since 21/1/2022, 16:34   629 views
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