Resa dei conti, Scontro al presente tra Fuyuki Hyuga, Mira e Akane Uchiha

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 13/12/2021, 16:04     +1   -1
Avatar

Group:
Staff
Posts:
3,271
Location:
Naruto GDR

Status:


Un incubo. Quello che stava vivendo in quelle ultime ore, in quelle ultime giornate, non poteva che essere un brutto sogno. Magari in realtà era ancora in coma e tutto ciò altro non era che una rappresentazione creata dalla sua mente, una raffigurazione metaforica del suo subconscio, che cercava di sconfiggere quel male che la stava dilaniando. Purtroppo per lei non era così, si trattava della nuda, cruda e feroce realtà e calde lacrime amare iniziarono a scivolarle lungo le gote, stremata dallo sforzo energetico che quello scontro le stava procurando.

Non capiva il perché di tutto questo: lei aveva solo fatto quello che riteneva più giusto per la protezione del villaggio, portato avanti la Volontà del Fuoco e per cosa, per essere punita in quella maniera dai Kami? Proprio ora che aveva ritrovato l'affetto di una famiglia che il morbo le aveva impedito di vivere appieno?

Fanculo tu e tutti gli altri. Se dovrò bruciare nelle fiamme degli Inferi, allora voi brucierete con me! E, così dicendo, aiutata da Gamabunta, rovesciò su di loro tutta la sua bruciante disperazione, sotto forma di un immensa gettata di olio infiammato.


kO33tee

Color code: lightgreen
Livello: 100 Esperienza: 36.000


MST
(50 punti)
250
RES
(50 punti)
DIF
(0 punti)
250150
DST
(0 punti)
FRZ
(0 punti)
150100
VEL
(0 punti)
100


Salute: 78

Stamina: 75

Chakra: 11

Limite: 6
• Fase di Mantenimento •
CITAZIONE
Mantenimento Sharingan [CHK: -7]

PK 14
Sigillo (2/2) [PK*1,5]

PP (Fuyuki) 3
PP (Mira) 3

CM (Fuyuki) 8
CM (Mira) 9

Zone su Akane: Zona Aerea: Fukuizuna {-1MD - Cambiare Zona->Sanguinamento {1}} + Varnaki {Panico {1} + Sanguinamento {1}}

Sospetto 100x2 genjutsu in corso
Antimā ~ Muchitsujo 69 {Costo Tecniche in Fase Attiva +4}
Antimā ~ Saimin Keiren 69 {Aumenta il Moltiplicatore Danno in difesa di 2}

• Fase Difensiva •
CITAZIONE
Attacco di Mira intercettato da Gamabunta

Ninjutsu - Lampo del Susano’o (Limite: 4) [CHK: - 8; STM: -6] {RES*135}
Difensiva (Barriera)
“A volte non serve attivare l’armatura completa del Susano’o, per riceverne la protezione. Né ricorrere al Mangekyou Sharingan quindi, se non per un istante. Il risultato è il richiamo di un braccio del guardiano, a proteggere il suo padrone dalla minaccia imminente.”

Effetti:
• Riduce il Modificatore Danno di 1.
• Può essere considerata di Limite 6 al fine della difesa da multipli attacchi.

CHK speso 8+1
STM spesa 6

Efficacia 250 x 135= 33.750

Danni subiti (7.370 / 33.750) x (10 + 2 - 1) = 2,4 -> 2

• Fase Attiva •
CITAZIONE
Azione - Studiare la Mente (Limite: 0) [CHK: -2]
Supporto

"Akane utilizza lo Sharingan per studiare il comportamento del suo avversario, per captarne le paure e colpire dove risulta mentalmente più vulnerabile"

Effetti:
• Accumula CM in base al turno precedente dell'avversario
• Richiede lo Sharingan Attivo


Ninjutsu (Olio) - Katon: Gamayu Endan - Fiato Incendiario del Rospo (Limite: 6) [SCK: - 21] {MST*190}
Offensiva (Vasto Raggio), Comunione
“Tecnica micidiale, eseguita mentre Gamabunta emette un getto di olio infiammabile, il quale viene poi acceso da un qualsiasi Ninjutsu Katon del suo Evocatore. Il risultato è un vero e proprio inferno.”
Effetti:
• Pur essendo una Tecnica di Gamabunta, questa Tecnica deve essere eseguita anche dal suo Evocatore, a patto che egli possiede una Competenza Katon pari almeno a 5.
• Il risultato è un’unica Tecnica che ha Efficacia pari alla somma dei due Attacchi. Il Modificatore Danno di questa Tecnica, chiaramente, può essere aumentato dalla Riserva Olio (X) di Gamabunta.
• Provoca Status Ustione (1).

SCHK speso 21 + 1 + 4 =26

Efficacia attacco di Akane 250 x 190 = 47.500

• Fase Conclusiva e Riepilogo•
CITAZIONE
CHK speso 18
STM speso 8
Danni subiti 2 + 1 {Sanguinamento}

PK 19
Alla fine del Turno, i PK aumentano di 5 se non si utilizza "Combattere il Kishin" (1-16)
Il Costo delle Tecniche viene aumentato di 2. (16-40)

Zone su Akane: Zona Aerea: Fukuizuna {-1MD - Cambiare Zona->Sanguinamento {1}} + Varnaki {Panico {1} + Sanguinamento {1}}

Sospetto 100x2 genjutsu in corso
Antimā ~ Muchitsujo 69 {Costo Tecniche in Fase Attiva +4}
Antimā ~ Saimin Keiren 69 {Aumenta il Moltiplicatore Danno in difesa di 2}

PP (Fuyuki) 3
PP (Mira) 3

CM (Fuyuki) 12
CM (Mira) 9


u5cW2DZ

Color code #cd5c5c


MST
200
RESDIF
300100
DSTFRZ
200100
VEL
100


Salute: 73

SenChakra: 6

Limite: 6
• Fase di Mantenimento •
CITAZIONE
Riserva Suiton (RS): 3
Riserva Olio (RO): 3

All'interno della Zona Lago

• Fase Difensiva •
CITAZIONE
Intercetta l'attacco sferrato da Mira

Azione - Intercettare (Limite: 1) [STM: -1]
“Il ninja si frappone fra un un attacco in arrivo e un alleato, per difendere il colpo al suo posto”

Effetti:
  • Utilizzabile solo in Fase Difensiva, prima di adoperare una Difesa con Tratto 'Difensiva (Parata)' o ' Difensiva (Barriera)'.
  • Permette di difendere un Attacco indirizzato a un Alleato.

Ninjutsu (Suiton) - Muro di Arata (Limite: 4) [SCK: - 13] {RES*150}
Tratti: Difensiva (Barriera)

“Richiamando l’Acqua, Gamabunta può erigere una barricata che non si allontana molto dalla definizione di un’onda alta almeno dieci metri.”

Effetti:
Se questa Tecnica viene eseguita dentro il Lago, il Modificatore Danno diminuisce di 2.

Investo RS per ridurre i MD di 3 (Limite: 0) [CHK: -2].
SCHK speso 13 + 2 = 15
Efficacia: RES 100 x 150 = 15.000

Danni subiti (38.807/15.000) x (10 - 2 -3 ) = 12,9 -> 13 Attacco sovverchiante, genera Contatto.
PK subiti 12,9 + 1,5 = 14,4 -> 14

• Fase Attiva •
CITAZIONE
Ninjutsu (Olio) - Katon: Gamayu Endan - Fiato Incendiario del Rospo (Limite: 6) [SCK: - 21] {MST*190}
Offensiva (Vasto Raggio), Comunione
“Tecnica micidiale, eseguita mentre Gamabunta emette un getto di olio infiammabile, il quale viene poi acceso da un qualsiasi Ninjutsu Katon del suo Evocatore. Il risultato è un vero e proprio inferno.”
Effetti:
• Pur essendo una Tecnica di Gamabunta, questa Tecnica deve essere eseguita anche dal suo Evocatore, a patto che egli possiede una Competenza Katon pari almeno a 5.
• Il risultato è un’unica Tecnica che ha Efficacia pari alla somma dei due Attacchi. Il Modificatore Danno di questa Tecnica, chiaramente, può essere aumentato dalla Riserva Olio (X) di Gamabunta.
• Provoca Status Ustione (1).

Investo RO per aumentare il MD di 3 (Limite: 0) [CHK: -2].
<b>SCHK speso 21 + 26 (versione Akane) +2 = 49

Efficacia attacco di Gamabunta 67 x 190 = 12.730

• Fase Conclusiva e Riepilogo •
CITAZIONE
SCHK speso 49
Danni subiti 13

PK 19
Alla fine del Turno, i PK aumentano di 5 se non si utilizza "Combattere il Kishin" (1-16)
Il Costo delle Tecniche viene aumentato di 2. (16-40)

Riserva Suiton (RS): 0
Riserva Olio (RO): 0

Ninjutsu Katon Vasto Raggio 60.230 [+3 MD]
 
Web  Top
view post Posted on 14/12/2021, 11:23     +1   -1
Avatar

Group:
Meccanici
Posts:
23,986
Location:
Albuquerque

Status:


Fuyuki Hyuga - Namida (涙)

qXM2f4
Ci fu soltanto un ultimo sguardo, prima che la collera di Akane esplodesse. Un contatto visivo turbato, sporco, poiché i tempi in cui i loro occhi, limpidi e privi di astio, si erano incontrati per la prima volta con fiducia e rispetto reciproco erano ormai lontani. Il tempo e le loro azioni avevano costruito quella gabbia di odio e dolore in cui Namida si era rintanato, all'interno della quale aveva trascorso ogni giorno della sua misera esistenza a resistere, a sopravvivere, soltanto in attesa di poter gustare quella dolce vendetta. Se da un lato lo Yokai stava contemplando la tragica entità del suo fallimento, versando lacrime amare all'idea di perdere la vita ed i suoi affetti per sempre, per Fuyuki la sensazione provata era diametralmente opposta. Lui aveva già toccato il fondo, del resto. Aveva sperimentato quell'impotenza più volte, l'aveva metabolizzata fino ad arrivare ad annientare se stesso, pur di risorgere a nuova vita. Diverso, cambiato rispetto al ragazzo pieno di sogni ed aspettative che Akane aveva conosciuto e stimato come compagno, almeno finché le loro strade non si erano divise. Per questo nel suo sguardo lei non avrebbe trovato né compassione, né pietà. Per anni ognuno di loro aveva gettato quei semi, in un campo arido e spoglio... e adesso, infine, era giunto il momento di raccogliere quei frutti ed addentarli, per quanto aspri essi fossero.

- Ti aspetto, Hokage. - la stuzzicò con scherno, avvolgendo l'elsa della sua katana nera con la mano destra. Si mosse all'unisono, insieme a Fukuizuna, lasciando che la sua spada si permeasse di Energia Naturale e che questa si propagasse in un istante, fino a formare una barriera di chakra. Nel suo caso, quella stessa energia venne invasa dal potere oscuro dell'Anima, grazie al quale si espanse fino a circondarlo in una cupola scura come la notte più buia. Soltanto allora la vampata di Katon, alimentata dall'olio infiammabile sputato da Gamabunta, impattò con la loro linea di difesa. La donnola venne investita in pieno, la sua barriera spezzata da quelle lingue di fuoco implacabili; l'urto la spinse indietro di diversi metri, costringendola a rotolare nel fango e a rialzarsi poco dopo, con il manto marroncino costellato da ustioni in diversi punti. Nel caso di Namida, invece, le cose andarono diversamente. Al giovane bastò guardare quella distesa di fiamme, affinché l'Anima estinguesse quel potere straordinario in una manciata di istanti. Fu come se questa si fosse cibata del chakra ardente di quel Jutsu fenomenale, restituendo allo sguardo dello Yokai, non appena l'immensa coltre di fumo si fu diradata, una figura dello Hyuga praticamente intonsa. Al di là di alcune ustioni sulla mano che aveva brandito la lunga katana scura, Fuyuki era uscito da quella morsa infernale praticamente illeso. Ai suoi piedi, a differenza del punto in cui Fukuizuna era stata colpita, la Tecnica dell'Hokage non aveva tracciato nessun solco - come se, ad un tratto, le fiamme si fossero spente al contatto con l'aura nera dell'Anima Oscura. Si abbandonò ad una risata di scherno lo Hyuga, amplificata dall'eco gutturale di quell'entità maligna e corrotta. Il riflesso vermiglio degli occhi di quest'ultima scomparve poi in un attimo, mentre l'aura di chakra nero che circondava il Jonin iniziava a muoversi freneticamente, assottigliandosi in una lingua curva e confusa che, dai suoi piedi, si alzò di diversi metri in maniera sinuosa, come un cobra raccolto su un punto d'appoggio e pronto a colpire con uno scatto fulmineo. Alle sue spalle, Fukuizuna raccolse le poche energie che le erano rimaste per tormentare ancora una volta entrambi i suoi nemici con la sua tempesta di lame di chakra.

- Mi dispiace, Akane, ma quest'oggi sarà soltanto la tua vita a spegnersi. Preparati, adesso, perché il tuo destino sta per compiersi. - annunciò a denti stretti, sentendo la voce tremare per l'emozione. Aveva smesso di ridere, soltanto per concentrarsi e trovare le forze necessarie per compiere quell'ultimo, importante, passo. Il suo timbro trovò quindi fermezza in un urlo disumano che fece esplodere tutto il suo odio e il suo dolore, come se ciò che aveva sofferto negli ultimi anni fosse stato condensato in un solo momento, quell'istante, che sarebbe diventato immortale. Fu allora che l'Anima si mosse, saettando verso la kunoichi dalle iridi scarlatte in una frazione di secondo. Come una scia venefica, il suo chakra si sarebbe propagato fino a penetrare nelle carni dello Yokai ed estrarre con una violenza inaudita le ultime briciole di energia che erano rimaste nel suo corpo. Durante il viaggio verso l'Eremo dei Rospi era stato chiaro, sia con Yurei che con gli uomini al loro seguito: Akane Uchiha doveva rimanere viva, poiché ciò era fondamentale per il completamento dei suoi piani a Konoha. Soltanto al culmine di quella vendetta senza precedenti, avrebbe incontrato la sua fine.
Eppure, in quel momento, tutto poteva succedere. Perché, al netto delle mosse che ancora doveva compiere sulla scacchiera per potersi alzare come nuovo Re, la rabbia che aveva covato dentro per anni non era una fiera mansueta ed ammaestrabile. No, era una belva priva di scrupoli ed intelletto, come il cieco desiderio che Jagura aveva realizzato nel veder bruciare la Bianca Torre dei Mustelidi, prima di incontrare la sua fine.

Addio, Konoha no Yokai.



qI2ZQt

Color code: #0f3d2b
Livello: 100 Esperienza: 36.552


MST
(0 punti)
200
RES
(100 punti)
DIF
(0 punti)
300100
DST
(0 punti)
FRZ
(0 punti)
200100
VEL
(0 punti)
100


Salute: 84

Stamina: 60

Chakra: 53

Chakra Eremitico: 0

Limite: 6
Mantenimento
Limite: 6
- Yomigan -
CHK 76 - 5 = 71
STM 94 - 5 = 89

Fase Difensiva

CITAZIONE
Bukijutsu - Tecnica ad una Spada: Neutralizzazione (Limite: 6) [CHK: -6; STM: -17] {RES*220}
Tratti: Difensiva (Barriera), Arma (Taglio), Fukuizuna

“Tecnica difensiva che affonda le sue radici nella maestria di Fuyuki nell'uso della katana e nella manipolazione del Chakra Eremitico. Anziché usare l'arma come scudo secondo la scuola tradizionale, il Ninja assorbe in maniera repentina una limitata quantità di Energia Naturale, la quale viene poi fatta esplodere attorno all'arma. In questo modo, lo Shinobi riesce a formare una barriera di Chakra sì fugace, ma in grado di smorzare facilmente l'offensiva del nemico, di qualsiasi tipo essa sia.”

Effetti:
    • Durante l’utilizzo di questa tecnica, il Jutsu avversario avrà un Moltiplicatore Danno ridotto di 1. Se la Sage Mode è attiva, la riduzione è di 2.

RES 300*220 = 66.000
CHK 71 - 6 = 65
STM 89 - 17 = 72

DANNO: (60.320/66.000)*6 (+3 T. Offensiva, -1 T. Difensiva, -1 Zona Fukuizuna, -5 Yomigan) = 5
SLT 89 - 5 = 84
- Ustione [1]

Fase Attiva

CITAZIONE
Ninjutsu - Anima Vorace (Limite: 6) [CHK: -12; STM: -12] {MST*240}
Tratti: Offensiva (Lungo Raggio), Anima Oscura

“L'Anima saetta rapida verso la vittima, penetrando nel suo corpo e nutrendosi del suo chakra, nonché delle sue energie fisiche. Una volta terminato il pasto, abbandonerà l'ospite con una scia nera e cremisi, lasciandolo notevolmente indebolito.”

Effetti:
  • Se questa Tecnica non viene difesa con Tecniche con il tratto "Elusione", il suo Moltiplicatore Danno aumenta di 3.

  • Il Danno alla SLT che questa Tecnica dovrebbe causare viene dimezzato. Tuttavia, la vittima avrà un malus pari al Danno alla sua Risorsa più carente - nel caso in cui CHK e STM siano pari, il malus verrà diviso equamente.

MST 200*240 = 48.000 (contro Akane, +3 MD se non Elude, non Intercettabile)
CHK 65 - 12 = 53
STM 72 - 12 = 60

Fase Conclusiva e Riepilogo

- Yomigan attivo
- Paralisi [1/6]
- Ustione [1]
Fukuizuna

Color code #339933


MST
200
RESDIF
300100
DSTFRZ
200100
VEL
100


Salute: 54

SenChakra: 24

Limite: 6
Mantenimento
Limite: 6

Fase Difensiva

CITAZIONE
Bukijutsu - Tecnica ad una Spada: Neutralizzazione (Limite: 6) [CHK: -6; STM: -17] {RES*220}
Tratti: Difensiva (Barriera), Arma (Taglio), Fukuizuna

“Tecnica difensiva che affonda le sue radici nella maestria di Fuyuki nell'uso della katana e nella manipolazione del Chakra Eremitico. Anziché usare l'arma come scudo secondo la scuola tradizionale, il Ninja assorbe in maniera repentina una limitata quantità di Energia Naturale, la quale viene poi fatta esplodere attorno all'arma. In questo modo, lo Shinobi riesce a formare una barriera di Chakra sì fugace, ma in grado di smorzare facilmente l'offensiva del nemico, di qualsiasi tipo essa sia.”

Effetti:
    • Durante l’utilizzo di questa tecnica, il Jutsu avversario avrà un Moltiplicatore Danno ridotto di 1. Se la Sage Mode è attiva, la riduzione è di 2.

RES 100*220 = 22.000
SCK 65 - 23 = 42

DANNO: (60.320/22.000)*9 (+3 T. Offensiva, -1 T. Difensiva, -3 Furore) = 25 (Contatto subito)
SLT 79 - 25 = 54
- Ustione [1]

CITAZIONE
Meccanica: Furore della Famiglia
Ogni volta che Fukuizuna difende un Attacco senza subire Contatto, il Moltiplicatore Danno della sua prossima Fase Difensiva diminuisce di 1. Ogni volta che intercetta un attacco diretto a Fuyuki, il Moltiplicatore Danno della Fase Difensiva successiva diminuisce di 2. Queste riduzioni permangono per 2 Turni o finché Fukuizuna non subisce Contatto; in ogni caso, la riduzione non potrà mai essere superiore a 3.

Interrotta causa Contatto.

Fase Attiva

CITAZIONE
Bukijutsu (Senjutsu) - Tempesta di Metallo (Limite: 3) [SCK: -9] {MST*110}
Tratti: Offensiva (Lungo Raggio), Arma (Katana)
“Brandendo con decisione la propria Dai-Katana, Fukuizuna si esibisce in una serie di fendenti che lacerano l’aria. Questi colpi non si esauriranno subito, ma continueranno a tormentare la vittima finché questa rimarrà nell’area bersagliata dalla Tecnica. Ciò avviene grazie al potere garantito dal Chakra Naturale che, permeando le lame aeree, ne prolunga la permanenza sul campo di battaglia.”
Effetti:
    • Crea una Zona Aerea sul nemico, la quale ha una durata di due Turni. Fintanto che questo si trova dentro la Zona, il Moltiplicatore Danno dei suoi Attacchi diminuisce di 1.
    • Cambiare Zona, per uscire da questa, provoca Sanguinamento (1) per un Turno.
    • Se l’avversario Elude questa Tecnica, dovrà difendersi da un secondo Attacco di {MST*30}; questo Attacco vale come Limite 1 nel calcolo di Difesa da plurimi attacchi.

Utilizzata due volte.

MST 67*110 = 7.370 (contro Gamabunta)
MST 67*110 = 7.370 (contro Gamabunta)
SCK 42 - 9 - 9 = 24

Fase Conclusiva e Riepilogo

- Ustione [1]
 
Top
view post Posted on 18/12/2021, 10:18     +1   -1
Avatar

la curiosità e la sete di conoscenza guiderà l'animo umano fino alla fine dei suoi giorni...

Group:
Admin
Posts:
7,412

Status:


L'Hokage era allo stremo, fisico e mentale, logorata e consumata dal Kishin e dalle continue offensive di Mira e Fuyuki, accompagnati dalle loro creature. Gamabunta, che aveva già perso una volta contro di loro, non era riuscito a far pendere l'ago della bilancia a favore della protettrice di Konoha. Mentre Akane gridava la sua frustrazione e accumulava il chakra insieme al grosso rospo per provare la sua ultima offensiva, ormai quasi priva di energie, Mira e Varnaki si riunirono una di fianco all'altro, osservando quella donna al punto più basso della sua esistenza.

L'olio invase il campo di battaglia come un fiume in piena e il fiato dell'Uchiha lo incendiò creando un vero e proprio turbine devastante di fiamme, un inferno che avvolse la terra, l'aria e il vento, potenziato dalla speranza di poter concludere il dramma che lei stessa aveva lanciato, per poter tornare a riabbracciare la propria famiglia, il proprio villaggio. Era ironico che negli ultimi istanti della sua vita avesse pensato alla famiglia, proprio lei, che aveva siglato a fuoco sulla pelle di due shinobi, il marchio del tradimento, della sfiducia, dopo aver perso l'integrità della propria anima. Nell'ironia dunque, lei avrebbe perso consumata dall'odio e dalla rabbia, ma soprattutto, dai rimpianti di non essere stata in grado di guidare un popolo come un leader avrebbe dovuto fare. Nell'ironia, sarebbe stata sconfitta da chi aveva guidato un colpo di stato nel nome di una nuova visione di pace e conoscenza, e da chi invece aveva scalato le verdi foglie di Konoha per poter assistere dall'alto alla sua rinascita.

Mira chiuse gli occhi, lasciandosi cadere sulle spalle alate di Varnaki, a sua volta sostenuto da quelle della sua evocatrice. Insieme alzarono le mani e la terra udì il grido della nuova generazione del continente, che iniziava in quell'istante, con il fallimento di un capo, di una madre, di una kunoichi.

Un impulso di chakra devastante espose da Mira e Varnaki, in sincrono, generando una cupola impenetrabile di energia che si espanse, scavando un solco intorno a loro, sfidando la terra e il vento, la forza e la disperazione dell'Hokage, vincendo infine la guerra al culmine di quella battaglia. Non c'era molto altro da fare o da dire, bisognava adesso chiudere e scrivere le pagine della nuova storia.

L'olio che era rimasto, impattato contro lo scudo di chakra, continuava a bruciare alcune zone del terreno, le vesti di Mira era bruciacchiate e Varnaki strinse le mani artigliate e i denti aguzzi a causa delle ustioni che gli aveva causato il colpo, ma entrambi erano ancora lì, imperterriti, ineluttabili, forti di una motivazione che andava al di là dei semplici desideri umani e ninja. Anche la maschera della donna era andata distrutta per una parte, rivelando un occhio violaceo e gli orecchini scuri, frammenti del camuffamento per lo scontro che aveva accettato di combattere. Mira respirò, piantando poi quella singola iride visibile sugli occhi rossi di Akane, diversi da quelli che aveva temuto di Kai. Allargò allora un braccio, lasciandosi inondare di un denso chakra verde che ricucì le sue ferite e i lembi del suo vestito, che cominciò incredibilmente a ricostruirsi, come fosse parte di lei, come in effetti, l'arte antica imparata a Kiri le aveva insegnato. L'energia l'avvolse, il chakra la rinvigorì, per prepararla all'ultima fase.


- Ti prometto, Yokai, che si scriverà di te nel mondo, ma non verrai ricordata per le tue gesta, o per la bontà del tuo cuore. Non verrai ricordata nemmeno per essere colei che ha dato la sua vita per questo paese.

Mira alzò una mano, osservandola saturarsi di chakra rosso, di un tipo che la sua avversaria ormai conosceva molto bene.

- Sarai tu stessa a mostrare chi sei al tuo villaggio, nella morte. Di te, rimarrà soltanto il malumore della gente, il silenzio che seguirà il nominare il tuo nome.

Si mosse, celere, puntando a mano aperta il viso della sua nemica. Le avrebbe stritolato la faccia, lasciando al Kishin la possibilità di consumarla fino alla fine dei suoi respiri. Costringendola al suolo, l'avrebbe costretta a tornare alla realtà, e al dominio che le competeva: il fango, le rocce, l'aridità, lontana dal verde respiro della Foglia.


TURNO 6

Fase di Mantenimento:

Limite: 6

CRT: 105
CHK: 58
STM: 88

Status Umido: 2/3

Status Rigenerazione: 2/3

Fase Difensiva:

CITAZIONE
Requisiti (Variante Lv.60): 7 Yin, 6 Kusuri
Ninjutsu - Ishin ~ Kyojin Ten'sei (Limite: 6) [CHK: -10 ; STM: -13] [RES*230]
Tratti: Ishin, Difensiva (Barriera)

"Versione ulteriormente potenziata di Shōdō Ten'sei, che crea un campo repulsivo gigantesco che si espande tempestivamente e con violenza contro la tecnica in arrivo. Il campo di chakra permane per alcuni secondi intorno all’utilizzatore, creando una sorta di piccolo tornado di lame nel caso vengano utilizzati gli Origami”.

Effetti:

Se si usano gli Origami, e l'attacco difeso è ravvicinato, al costo di [CRT: -3] l'attaccante subisce sanguinamento {2}


Gli Origami così utilizzati rimangono a disposizione di Mira per 1 Turno, andando ad abbassare il Costo di un’altra tecnica Origami. Al termine dell’effetto, gli Origami finiscono sul Campo di Liliaceae (Se presente)


Se si difendono tecniche a Lungo Raggio, l’efficacia si disperde nel campo di repulsione e si riduce il Modificatore Danno [-2]


Il campo di repulsione diminuisce il Moltiplicatore Danno [-2] (Per le tecniche a Lungo Raggio) di tutti gli Alleati che si trovano nella stessa Zona di chi utilizza la tecnica. L’effetto vale per il turno di utilizzo e per quello successivo.

Eff: 45540

Umido annulla il malus derivante dal Katon

Danno: 60230 / 45540 * 13 (+3 Eff tecnica) = 17

Ustione {1}

CRT: 105 - 17 = 88
CHK: 58 - 10 = 48
STM: 88 - 13 = 75

Fase Attiva:

CITAZIONE
Ijutsu - Innesco Cellulare (Limite: 4) [CHK: -17]
Tratti: Supporto, Jōzu

“Mira riesce a incidere sulle ferite fisiche a un livello maggiore rispetto alle tecniche base mediche, andando a ricostruire i tessuti attraverso un rituale di Chakra. Sulle punte delle dita di una mano della Kunoichi compaiono dei Kanji di colore verdognolo, che avvicinati a una ferita o a un arto reciso, ne ricostruiscono i tessuti.”

Effetti:
Ripristina 12 punti CRT/SLT.

Annulla l'eventuale danno da Sanguinamento subito nel Turno.

CRT: 88 + 12 = 100
CHK: 48 - 17 = 31
STM: 75

CITAZIONE
Fuuinjutsu - Itsutsu no shīru, Sigillo dei Cinque (Limite: 2) [CHK: -4] [STM: -4] {MST*70}
Tratti: Kyō, Sigilli, Offensiva (Ravvicinata)

“Nella versione Kyo, Mira scioglie i sigilli e genera dei Kanji nella sua mano di un colore rosso sangue. A quel punto attacca l’avversario con l’obiettivo di imprimere il Sigillo dei Cinque sul suo ventre, intrappolando il Chakra Kyo e favorendo la riproduzione delle cellule cancerogene del Kishin.”

Effetti:
Genera un Sigillo che amplifica i PK inflitti di 1,5

Il Sigillo dura 2 Turni.

Eff: 257 * 70 = 17990 su Akane

CRT: 100
CHK: 31 - 4 = 27
STM: 75 - 4 = 71


Fase Conclusiva e di Riepilogo:

- Status Umido 2/3

- Status Rigenerazione 2/3

CRT: 100 + 1 = 101
CHK: 27
STM: 71

- Mi trovo con Akane, all'interno della Zona creata da Fukuizuna.



Specchietto PK.
CITAZIONE
Azione - Combattere il Kishin (Limite: 1) [CHK: - 2]
Tratti: Supporto

“Il Ninja concentra il proprio Chakra per contrastare l'avanzata del Morbo.”

Effetti:
Riduce i PK di 5.

CITAZIONE
Il Kishin
Sfruttando il Kyō, Mira è in grado di modificare i geni dei propri avversari grazie al proprio Chakra, innescando un processo opposto al Jōzu, ovvero una continua degenerazione cellulare che causa effetti diversi in base alla gravità del contagio. Quando si utilizza una Tecnica con il Tratto Kyō, si infliggerà al nemico un quantitativo di PK pari al Danno.
NB.
- Cambiare Livello di Contagio non sostituisce i malus, ma li somma.
- Se non viene utilizzato 'contrastare il Kishin' per due turni di seguito, gli avversari alleati del bersaglio, nella stessa sua Zona, contrarranno il morbo [1 PK]

NB: Tutte le tecniche che usano gli Origami di Mira sono da considerarsi con il Tratto "Kyō", causando dunque PK.


Livello 1 - (PK tra 1 e 16)
Offuscamento della vista, perdita di concentrazione.
Alla fine del Turno, i PK aumentano di 5 se non si utilizza "Combattere il Kishin"


Livello 2 - (PK tra 16 e 40)
Sudorazione fredda, pallore.
Il Costo delle Tecniche viene aumentato di 2.


Livello 3 - (PK tra 41 e 60)
Dispnea, epistassi, emottisi, nausea, tachicardia.
1 Danno alla fine di ogni Turno.


Livello 4 - (PK tra 61 e 99)
Vomito, compromissione della circolazione sanguigna, acidosi metabolica, ipercapnia, necrosi dei tessuti.
In Fase Attiva, malus di 1 al Limite.


Livello 5 - (PK 100+)
Convulsioni, arresto respiratorio e cardiaco, morte.
La vittima muore.

TURNO 6 VARNAKI

Fase di Mantenimento:

Limite: 6

Mantenimento Genjutsu: 57 - 4 - 5 = 48

Mantenimento Inversione di Realtà: 48 - 10 = 38

SLT: 100
CHK: 38

Lv.91

MST: 207 (+25)
RES: 248 (+66)
DIF: 116
DST: 157
VEL: 91
FRZ: 91

Fase Difensiva:

CITAZIONE
Requisiti (Variante Lv.60): 7 Yin, 6 Kusuri
Ninjutsu - Ishin ~ Kyojin Ten'sei (Limite: 6) [CHK: -10 ; STM: -13] [RES*230]
Tratti: Ishin, Difensiva (Barriera)

"Versione ulteriormente potenziata di Shōdō Ten'sei, che crea un campo repulsivo gigantesco che si espande tempestivamente e con violenza contro la tecnica in arrivo. Il campo di chakra permane per alcuni secondi intorno all’utilizzatore, creando una sorta di piccolo tornado di lame nel caso vengano utilizzati gli Origami”.

Effetti:

Se si usano gli Origami, e l'attacco difeso è ravvicinato, al costo di [CRT: -3] l'attaccante subisce sanguinamento {2}


Gli Origami così utilizzati rimangono a disposizione di Mira per 1 Turno, andando ad abbassare il Costo di un’altra tecnica Origami. Al termine dell’effetto, gli Origami finiscono sul Campo di Liliaceae (Se presente)


Se si difendono tecniche a Lungo Raggio, l’efficacia si disperde nel campo di repulsione e si riduce il Modificatore Danno [-2]


Il campo di repulsione diminuisce il Moltiplicatore Danno [-2] (Per le tecniche a Lungo Raggio) di tutti gli Alleati che si trovano nella stessa Zona di chi utilizza la tecnica. L’effetto vale per il turno di utilizzo e per quello successivo.

Eff: (248/3) * 230 = 19090

Danno: 60230 / 19090 * 13 = 41

SLT: 100 - 41 = 59
CHK: 38 - 23 = 15

Fase Attiva:

Recupero con 6 Limite

SLT: 59
CHK: 15 + 24 = 39


Fase Conclusiva e di Riepilogo:

Con Inversione di Realtà Attiva:

- La Zona creata da Varnaki, con gli spiriti, causa adesso anche Sanguinamento

- Avendo mantenuto comunque la Genjutsu, finché non usi la Liberazione avrai comunque i malus pieni. Una volta eseguita, ti permarranno metà dei Malus previsti finché Varnaki mantiene la tecnica.

- il "Non può Recuperare" diventa ovviamente "Può recuperare metà"
 
Top
view post Posted on 23/12/2021, 11:49     +1   -1
Avatar

Group:
Staff
Posts:
3,271
Location:
Naruto GDR

Status:


Certo che il destino sapeva essere proprio beffardo, avendo un che di amaramente ironico quando, dopo l'attacco lanciato in concomitanza da Akane e Gamabunta, la caldera vulcanica si tramutò in un inferno di fuoco e fiamme, più simile alla bocca di un vulcano in piena eruzione, e nella mente dell'Uchiha ritornò quel giorno di tanti anni prima quando, in uno scenario tanto apocalittico, insieme, quei due ora nemici avevano sconfitto la Pantera.

Col respiro corto, la donna osservò le fiamme avvilupparsi verso l'alto, danzare ipnotiche come ballerine ammantate di veli di fumo che le bruciavano occhi e gola, già di per sé sofferenti a causa di quel male che le era stato instillato. Lei aveva solamente fatto quello che aveva ritenuto più giusto: in quel momento, in quella circostanza, Fuyuki rappresentava ancora un'incognita, aveva avuto bisogno di una prova inconfutabile della sua lealtà e fedeltà al villaggio, per questo gli aveva posto quel sigillo, per avere conferma ulteriore della sua buona fede, per esser certa che la sua causa fosse tutta per la protezione del villaggio e non per un suo personale tornaconto, magari nel tentativo di assumere potere seguendo altre vie... Inutile che cerchi altre scuse. L u i ti aveva dato modo di fidarti, aveva mostrato pienamente la sua lealtà al villaggio, aiutandoti a prendere la testa di Hyou... Il dubbio instillato nella sua mente, pronunciato da quella parte più oscura del suo essere, quella stessa che aveva dato forma al mostro che aveva corrotto l'essenza di Fuyuki, la sentiva ora posata sulla sua spalla, una presenza opprimente, che cercò di scacciare con tutte le sue forze, senza riuscirci.

Tu avevi p a u r a di lui, di la verità. Temevi che, col suo ritorno da e r o e della patria, da m a r t i r e, che era stato capace di rinunciare a tutto, anche alla sua reputazione, avresti perso consenso... «Non è vero...» Sentì le sue dita scivolarle lungo la schiena, a farle capire che le stava girando intorno, stringendola in una morsa claustrofobica. Se t u non gli avessi posto quel sigillo addosso, l u i sarebbe tornato al villaggio con la testa di Kai, proprio come gli avevi ordinato. Avrebbe avuto altri onori, altra gloria. E di Akane Uchiha, del famigerato Yokai di Konoha, che cosa si sarebbe detto? N i e n t e. Una miserabile donna rimasta seduta a guardare dall'alto del suo scranno, così come hai fatto quando attaccarono l'ospedale, trafugando il corpo di tua sorella. Così come quando le salamandre avanzarono su Konoha. Così come hai fatto con Kirinaki.

Akane serrò i pugni con forza, scuotendo il capo, nel tentativo di scacciare quella voce che la stava facendo impazzire. «Non è vero, ho sempre agito nel modo più giusto e seguendo la legge... Sono scesa in campo e...» Hai fallito. Hai indirizzato le manovre degli Anbu durante l'attacco all'ospedale, e cosa ne hai ottenuto? Morte e distruzione. Sei scesa in campo contro Hyou e, oh, guarda, ancora morte e distruzione! Invece guarda Fuyuki... Piuttosto che mettere a repentaglio le vite delle persone che ha giurato di proteggere, ha preferito passare per un traditore, ha agito nell'ombra e poi zac! Ecco la testa del nemico della patria. Passiamo al prossimo! Le dita della vergogna le serrarono il mento, costringendola a guardare dritta in quegli occhi neri come la pece, permettendole di vedere il suo stesso riflesso: quello di una donna stravolta, affaticata non tanto dallo scontro, quanto dal male che la stava divorando lentamente dall'interno. Quanto ci sarebbe voluto che il Consiglio ti destituisse dalla tua carica, per darla a Fuyuki? S a p e v i che imponendogli quel sigillo avresti posto in lui il seme della discordia. Tu v o l e v i che si distruggesse con le sue stesse mani. E ora guarda. Guarda che cosa hai creato.

«Akane, stai bene?» Le domandò Gamabunta, non ricevendo però risposta. L'attenzione della donna era tutta rivolta alla marea di fiamme che avevano generato che, diradandosi, permisero nuovamente di avere visione del campo di battaglia e dei suoi contendenti, rimasti quasi intonsi, a sberleffo dei suoi sforzi. E allora Akane rise, dapprima in una risata incerta, trattenuta dalla tosse che le si incastrava in petto, poi via via sempre più in scioltezza, risultando alle orecchie di uno sconvolto Gamabunta tremendamente isterica e folle. Da quando l'aveva conosciuta, mai l'aveva vista versare in quelle condizioni.

«Quindi è così che deve finire?» Domandò, rivolta all'ombra del suo essere più infida e crudele, che di rimando le rise in faccia, schernendola. Oh si, mia cara. Una morte in solitaria, senza nessuno che possa mai decantare le gesta del grande Yokai di Konoha, di come si sia battuto per fronteggiare l'ignobile traditore della patria. Sola e senza pubblico alcuno a piangerti, proprio come quella stupida vecchia. Un lampo di lucidità le rischiarò il volto, riportandole alla mente il colloquio avuto con Hachi, dopo che aveva passato giorni estrenuanti nel tentativo di ricostruire gli ultimi istanti di vita della vecchia Sachiyo. Ha avvicinato la vecchia Sachiyo con un espediente, l'ha tramortita e, dopo essersi ripresa, ha cancellato le prove del suo passaggio e si è suicidata, ma i suoi ricordi risultano manomessi, come se qualcosa l'avesse spinta a comportarsi in una determinata maniera, come se la sua volontà fosse sotto il controllo di qualcuno.

Fuyuki aveva trovato un espediente per farla allontanare dal villaggio, per lasciarla sola ed esposta. Tramortire Sachiyo era stato facile, trattandosi di una civile anziana, ma lei era di tutt'altra pasta, ben più difficile da piegare, quindi aveva cercato aiuto in un alleato esterno, per essere certo dell'esito vittorioso dello scontro, ma... Perché non avrebbe dovuto ucciderla? Perché controllarla come Sachiyo, cosa ne avrebbe ottenuto? Vendetta. Vendetta su di te e sul Consiglio. Lui non sa dove si trovino, ma tu si... E come potrebbe mai reagire l'opinione pubblica, se sapesse che è stata Akane Uchiha ad ucciderli? Sospirò, sorridendo amaramente. Dunque era questo, che l'attendeva? Non aveva davvero altra scelta? Gli occhi scarlatti della donna si volsero verso l'alleato rospo che, vedendo la rassegnazione sul suo viso, quasi sbiancò, non riconoscendola affatto. «Va via Gamabunta. Torna all'eremo, informa Hachi di quello che è successo.» «Sei impazzita!? Non ho alcuna intenzione di lasciarti qui a morire! Combatteremo fino a quando non ci rimarrà fiato in corpo!»

Fuyuki lanciò il suo attacco, lanciandole contro quella parte del suo essere che stava uccidendo a poco a poco entrambi, cercando di contrapporsi con la forza fisica rimastale in corpo: non aveva idea di come funzionasse quell'assurda tecnica di Fuyuki, ma se con la vecchia Sachiyo era servito semplicemente farle perdere i sensi, lei non gli avrebbe concesso quel lusso. Se aveva intenzione di controllarla, gli avrebbe lasciato un guscio vuoto da animare e quello era decisamente più complicato da fare.

«Akane, no!» Il rospo cercò di raggiungerla, nel tentativo di salvarla, vedendo arrivarle contro anche l'altra avversaria, ma gli attacchi del mustelide lo bloccarono, impedendogli di raggiungerla in tempo. Con la rabbia crescergli in petto e la disperazione farsi strada sul suo volto, il gigantesco rospo vide Akane sorridergli, sussurrandogli un Grazie, per poi decidere di sparire in una nuvola di fumo, lasciandola da sola. «Vediamo quanto ti sarà facile controllare un corpo morto.» E, così dicendo, Akane accolse il suo destino.

kO33tee

Color code: lightgreen
Livello: 100 Esperienza: 36.000


MST
(50 punti)
250
RES
(50 punti)
DIF
(0 punti)
250150
DST
(0 punti)
FRZ
(0 punti)
150100
VEL
(0 punti)
100


Salute: -338

Stamina: 0

Chakra: 0

Limite: 7
• Fase di Mantenimento •
CITAZIONE
Mantenimento Sharingan [CHK: -7]

PK 19
Alla fine del Turno, i PK aumentano di 5 se non si utilizza "Combattere il Kishin" (1-16)
Il Costo delle Tecniche viene aumentato di 2. (16-40)


Zone su Akane: Zona Aerea: Fukuizuna {-1MD - Cambiare Zona->Sanguinamento {1}} + Varnaki {Panico {1} + Sanguinamento {1}}

PP (Fuyuki) 5
PP (Mira) 3

CM (Fuyuki) 12
CM (Mira) 9

Sospetto 400
Antimā ~ Muchitsujo 69 {Costo Tecniche in Fase Attiva +4}
Antimā ~ Saimin Keiren 69 {Aumenta il Moltiplicatore Danno in difesa di 2}

• Fase Difensiva •

CITAZIONE
Difesa attacco di Fuyuki 48.000 (+3 MD se non Elude, non Intercettabile, Danno alla SLT dimezzato, malus pari al Danno alla sua Risorsa più carente)

Tecnica - Tenere Duro (Limite: 0) [STM: -0] {DIF * 5}
Tratti: Difensiva (Parata)

“Quando le braccia sono bloccate, le gambe non rispondono e le armi sono fuori portata, l’unica scelta che rimane è stringere i denti e sopportare.”
Effetti:
• È SEMPRE possibile difendere un Attacco con questa Tecnica.
Non utilizzabile più di una volta per Tecnica.

Efficacia difesa 150 x 5 = 750
Danni subiti [(48.000/750) x (10 + 3)] : 2 (effetto tecnica) = [64 x 13] : 2 = 416 danni

• Fase Conclusiva e Riepilogo•

CITAZIONE
Akane morta per mano dell'attacco di Fuyuki.
Gamabunta abbandona il Campo di Battaglia.

EXP guadagnata da Fuyuki 20 * (LV_Akane 100 + LV_Fuyuki 100) * LV_Akane 100 / LV_Fuyuki 100 = 4.000
EXP guadagnata da Mira 20 * (LV_Akane 100 + LV_Mira 91) * LV_Mira 91 / LV_Akane 100 = 3.476
 
Web  Top
view post Posted on 23/12/2021, 17:38     +1   -1
Avatar

Group:
Meccanici
Posts:
23,986
Location:
Albuquerque

Status:


Fuyuki Hyuga - Namida (涙)

qXM2f4
Come promemoria per l'aggiornamento scheda, l'EXP totale presa, con il 30% extra per aver vinto uno scontro mortale, è 5200. Che tanto, non mi servono ad un cazzo!

"Non ci credo."
Troppo tardi. Le ultime parole dello Yokai arrivarono come una doccia fredda, a svegliarlo dalla sua onirica speranza di avere la situazione in pugno. Un colpo di spada a dilaniare - anzi, distruggere - una sagoma di seta che lo Hyuga, fino a quel momento, aveva ritagliato con maniacale cura per i dettagli. Un ultimo gesto di disprezzo, nel tentativo di conservare la propria integrità, preservandola dai progetti di quella mente perversa. Un cervello che aveva tenuto in conto qualsiasi variabile. Tutte, tranne una: l'incommensurabile testardaggine di quella donna, disposta ad arrendersi pur di gettare sabbia e pietre sugli ingranaggi del meccanismo che Namida aveva messo in piedi, pur di assicurarsi che la giustizia calasse sulle malefatte del Terzo Hokage e dei suoi consiglieri. Un ultimo sguardo tra i due sancì il loro addio, mentre l'Anima penetrava nel corpo indifeso del Sannin, fuoriuscendo dalla sua schiena dopo averla privata di tutto. Persino della vita. E così lei cadde prima sulle ginocchia, mostrando ai due nemici uno sguardo vacuo. Il bagliore cremisi dello Sharingan si spense come la sua anima, restituendo un riflesso opaco e vuoto. Il fumo che Gamabunta aveva lasciato dietro di sé, una volta adoperato il Rilascio, si stava ancora diradando, insieme alla polvere sollevata dal varco che il chakra nero dell'Anima Oscura aveva lasciato sulla terra arida.
"No... non così." supplicò agli stessi Kami che aveva sempre disprezzato, ma nulla poteva più cambiare l'esito di quella lotta. Con un tonfo secco, il corpo esanime di Akane si accasciò al suolo. L'Anima intanto era tornata alle spalle del suo padrone, sogghignando melliflua. Lui, invece? Oh, i suoi occhi seguirono il movimento inesorabile di quella lurida massa di carne in caduta. Febbricitanti, come fuochi fatui che cercano di rimanere accesi in un atmosfera priva di ossigeno. Una sensazione che Fuyuki provò in prima persona, rimanendo in apnea finché non ebbe metabolizzato la realtà. Se ne era andata. O meglio, si era arresa, privandolo non soltanto dei suoi progetti, ma di qualcosa di ancora più intimo. Del gusto di sapere di aver predominato su di lei, di averla piegata, nonostante i suoi sforzi più strenui. Esattamente come era accaduto con Hyou, nel cuore del vulcano delle Salamandre. Poetico, quasi ironico, che due facce della stessa medaglia avessero abbandonato quel mondo seguendo lo stesso, identico, copione.
Un'ironia che però, pur cogliendola, Namida non riuscì ad apprezzare. Sciogliere il nodo che gli ostruiva la gola fu come riemergere. Poté sentire i suoi polmoni riempirsi d'aria, mentre dentro le sue vene la collera ribolliva. Mosse qualche passo, lentamente. Una marcia che poi si fece corsa, i piedi pesanti capaci di crepare il terreno al loro passaggio, grazie al manto oscuro dell'Anima. Quest'ultima lo abbandonò in un istante, estinguendosi come un barlume soffocato, nel preciso istante in cui il giovane chiuse con estremo sforzo il suo occhio destro.

No. No. No.
Non puoi averlo fatto, lurida puttana!

Oh, invece lo aveva fatto. Lo aveva fottuto, ancora una volta. Era questo a farlo incazzare.
Fukuizuna sparì senza dir nulla, inghiottita come Gamabunta da una coltre di fumo. La sua utilità lì era terminata e, se quel maledetto anfibio aveva davvero il compito di tornare al Monte Myōboku per avvertire i Rospi di quanto era accaduto, sarebbe stato dovere della donna fare lo stesso e disperdere non solo i suoi fratelli e sorelle, ma anche gli uomini di Yugure, prima che gli ANBU della Foglia potessero catturarli.

Abbandonato dalla sua preziosa sorella, Fuyuki si ritrovò in ginocchio, accanto al cadavere dello Yokai. In quegli occhi spenti, in quella smorfia determinata che le era rimasta impressa sul viso sporco di fango e sangue, riconobbe il contrasto interiore che, per lui, aveva rappresentato la sua figura. Un leader, un'alleata, un'amica... e poi una traditrice, un nemico da debellare per essere certo che la sua famiglia e la sua gente non subissero altre angherie, per conto suo o dell'eredità dello Shinigami, Sabaku no Keiichi. Adesso era lì, al suo cospetto.
Morta.
- Che tu sia maledetta, Uchiha Akane. - ringhiò come un cane rabbioso, afferrandola per i capelli e sollevandole il volto da terra. Le sputò in mezzo agli occhi, con disprezzo, pur consapevole che non avrebbe ricevuto in cambio alcuna reazione. Poi, calde lacrime gli rigarono le gote. Perché stava piangendo? Forse nemmeno lui avrebbe saputo dare una risposta degna ad una domanda del genere. Di una cosa, però, era certo. Alla rabbia ardente che provava dentro, si era unito anche la gioia di aver estirpato quel demone che aveva tormentato il suo sonno per quattro lunghissimi anni. Scoppiò quindi a ridere, in mezzo ai singhiozzi, donando agli occhi di Yurei la visione di un uomo dilaniato nella sua più profonda intimità. Dovette ricorrere ad un ferreo autocontrollo, per trattenersi dal feroce desiderio di pestare con le sue stesse mani la faccia di quella kunoichi, memore delle parole di Mira, che avevano consacrato la sua maturazione come uomo. Nei confronti di Akane, provò disgusto. Quasi ribrezzo.
- Testarda, fino alla fine. È la tua specialità dopotutto, il tuo dono e la mia condanna. Sempre un passo avanti a me, pronta ad ostacolarmi. A mettermi i bastoni tra le ruote... e questa volta l'hai fatto in gran stile, maledetta, anche a costo della tua stessa vita. Miserabile inetta. - le sussurrò con sdegno, per poi mollare la presa e riconsegnare quel tenero viso al fango misto a sangue. Rimase in ginocchio, prendendo lunghi respiri per soffocare prima le lacrime, poi anche il suo risolino. Con le mani ancora tremanti si riavvolse le bende intorno al volto, per nascondere le sue orrende cicatrici e, soprattutto, spegnere per il momento il potere sopito nel suo occhio destro. Le braccia poi si lasciarono andare, come pesi morti, lungo i fianchi. Non ebbe nemmeno più voglia di sfogare la propria rabbia, stringendo i pugni. Rimase lì, a contemplare ciò che rimaneva della sua nemesi, dando invece le spalle alla sua alleata. Inconsapevole che, proprio nel suo misterioso potere, risiedeva la possibilità di rendere vano il sacrificio dello Yokai della Foglia.
- Con o senza di te, porrò termine alla vita dei tuoi tirapiedi. - sancì infine laconico, sospirando una volta ritrovata la calma.

Giustizia sarà fatta. In un modo, o nell'altro.

 
Top
view post Posted on 23/12/2021, 19:12     +1   -1
Avatar

la curiosità e la sete di conoscenza guiderà l'animo umano fino alla fine dei suoi giorni...

Group:
Admin
Posts:
7,412

Status:


L'exp di mira invece, con la vittoria, diventano 4519, e a me fanno comodo :asd:


Cadde la leggenda, cadde lo Yokai, caddero anche le certezze di Fuyuki. Terminava la battaglia in un lampo, si chiudeva un cerchio rimasto aperto per troppi anni e nella nube generata dalla scomparsa di Gamabunta, il corpo della donna giaceva in mezzo alla polvere, con gli occhi spenti e vuoti, nel silenzio della morte.

Fuyuki la raggiunse immediatamente, dopo lo shock che lo aveva colto, dopo quell'ennesimo colpo basso, l'ennesima pugnalata alle sue spalle. Doveva essere dura trovarsi lì, dopo quello che avevano passato, dopo tutto quello che quel ragazzo aveva sopportato: dal ragazzino che era quando Kakumei lo aveva salvato dalle Montagne dell'Oro e dell'Argento, a quando con la benda su un occhio si era presentato a Sora. Fuyuki Hyuga, nome e cognome che lo legavano a un villaggio per il quale aveva sacrificato tutto. Mira lo vide esplodere, con la testa senza vita di Akane tra le mani, mentre le sputava contro, mentre tratteneva ogni fibra del suo corpo per non infierire su quell'ammasso di carne ormai inutile. I piani della Lacrima di Konoha si erano sgretolati insieme al suo onore, nel vento, ed era come se nello sguardo dell'Uchiha potesse leggere gli ultimi pensieri della sua nemesi, che se la rideva insieme ai suoi peggiori incubi. Con quella consapevolezza aumentava la frustrazione di essere stato messo di nuovo in gabbia, per l'ennesima volta, dopo quel sigillo, dopo il destino al quale lo aveva relegato, ancora una volta abbandonandosi alla morte, fuggendo codardamente dietro al caldo abbraccio del buio. In fin dei conti, l'oscurità non doveva esserle sembrava così male a dispetto di un regno rigenerato da chi, fino all'istante in cui aveva abbandonato la vita, aveva temuto.



Mira si avvicinò solo a quel punto, quando Fuyuki si era lasciato andare ad alcuni secondi di silenzio, con le braccia distese, in ginocchio davanti alla donna. Si tolse la maschera lesionata per respirare l'aria ardente di quella zona vulcanica, ma assaporò l'odore che aveva la prospettiva del mondo da quel momento in avanti. Incontrare e uccidere la leggenda impallidiva davanti alla possibilità di prendere, piegare e plasmare il destino stesso delle persone, della natura, dell'universo. Il suo sguardo era fisso sul cadavere dell'Uchiha e rivide gli occhi scarlatti dello Sharingan, sentì sulla pelle i brividi della Luna Insanguinata dentro la quale l'aveva catapultata Kai ed effettuò qualche passo verso di lei prima di lasciarsi andare, finalmente, a un'emozione del tutto diversa rispetto a quella del compagno: sorrise, serenamente, senza la rabbia di chi Akane l'aveva conosciuta e affrontata, di chi aveva sopportato sulla propria pelle il dolore del tradimento, di chi l'aveva vista farsi beffa del popolo che aveva giurato di difendere. Si chinò fino a riuscire a sfiorarle il viso pallido, martoriato dalle ferite subite, e i capelli scuri, passando per gli occhi, quei maledetti occhi, fino a passare per le labbra dischiuse. L'osservava sprofondare nel baratro del nulla, scrutando in un soffio Fuyuki, che invece cercava di ritrovare se stesso e la forza di rialzarsi, ancora una volta, e finire ciò che aveva cominciato.

Varnaki si voltò, dando le spalle ai due vincitori di quella guerra, e anche lui si perse in un sorriso sardonico, svanendo insieme all'oscurità della Yusekai che aveva sconfinato. Lo stesso sorriso, la stessa espressione, e in fondo quale differenza poteva mai esserci tra ambizione e ossessione?


Mira - Fuyuki esordì, stringendo una mano intorno al collo della donna esanime È sempre stata un passo avanti a te, perché hai sempre combattuto questa guerra da solo. Hai sacrificato il tuo nome, il tuo onore, hai perso ogni cosa di te stesso, in nome di ciò che ami, di ciò che hai giurato di difendere, da solo... fino a oggi. Fino a oggi, fino al momento in cui in quel vecchio covo di Jagura, di una Kirinaki ormai defunta, aveva accettato di combattere per Cielo e Foglia. Ti posso giurare quindi, che finché sarò a questo mondo, nessuno sarà più un passo avanti a noi, se me lo permetterai. Ascoltami, nessuno oserà fermarci se ti fiderai di me fino alla fine di questa storia.

Era una dichiarazione di fiducia estrema, dopo quello che avevano passato insieme, dopo la guerra di Sora, dopo Kai e dopo Akane, alla morte dei loro demoni e all'alba di una nuova era completamente sconosciuta... era il momento di mettere sul piatto dei nuovi elementi.

Mira - Io posso riportarla in vita, strappare la sua anima dall'oltretomba e consegnartela... ma quando questa storia sarà finita, mi lascerai studiare lo Sharingan in ogni sua forma, insieme a tutti i suoi poteri. I suoi occhi...

saranno miei.

 
Top
view post Posted on 24/12/2021, 12:34     +1   -1
Avatar

Group:
Meccanici
Posts:
23,986
Location:
Albuquerque

Status:


Fuyuki Hyuga - Namida (涙)

qXM2f4
Come una dolce nenia, il discorso di Yurei lo cullò, accudendolo come un infante smarrito, prendendosi carico del suo dolore per farlo proprio. Namida annuì mesto, senza obiettare, perché in fondo la donna al suo fianco aveva ragione. In quei lunghi anni aveva affrontato quel cammino impervio da solo, fatta eccezione proprio per lei e per l'importante contributo che aveva dato nelle battaglie che avevano affrontato, piegando i loro più atavici e potenti nemici. Il futuro adesso apparteneva soltanto a loro, poiché privi delle catene che avevano avuto ai polsi da sempre nessuno avrebbe più potuto decidere del loro destino, come un Dio capriccioso e volubile.
Poi, quell'ultima proposta fece nuovamente vacillare ogni cosa. Il pavimento sotto la culla crollò, trascinando nel baratro delle macerie anche il bambino e le sue lacrime.

- Tu puoi... c-cosa?! - agitato, persino impaurito da quanto aveva udito, faticò ad esprimersi. Volle accertarsi di non aver frainteso le parole di Yurei, ma questa confermò la sua posizione. Grazie ad un Jutsu proibito, avrebbe potuto vanificare il sacrificio dello Yokai, strappandola dalle braccia della morte e riportandola in vita. Deglutì il Jonin, sentendo le proprie labbra secche, avide di acqua. Si vide costretto ad accendersi una sigaretta, mentre si rimetteva in piedi, per trovare conforto da quelle rivelazioni - Solo adesso credo di comprendere davvero fin dove può spingersi il tuo potere, Yurei.

Quale prezzo, però, valeva la vita di Akane Uchiha? Quale, invece, la possibilità di poter portare a compimento il suo piano, esattamente come aveva programmato? Per Mira, la risposta risiedeva proprio nel volto della kunoichi che avevano appena ucciso: i suoi occhi, che custodivano il segreto dello Sharingan.
Dopo anni, Fuyuki tornò a ragionare come ANBU - anzi, come shinobi che presto avrebbe ereditato lo scranno dell'Hokage appena detronizzato. L'idea che un segreto militare così prezioso finisse in mani straniere alla stessa Foglia era aberrante, uno scempio che poteva compromettere la sicurezza di una nazione e che andava in netto contrasto con il mandato che custodiva l'istituzione della Squadra Speciale di Assassinio. Tutti elementi che lo avrebbero portato a rifiutare quella proposta, senza discuterne ulteriormente... se solo non si fosse trattato di lei. Una kunoichi estremamente potente, una donna che era giusto temere e rispettare. Una vera e propria forza della natura, qualcuno che avrebbe dovuto avere dalla sua parte, anziché come nemico. Sia come Namida, che come Fuyuki Hyuga, prossimo candidato al ruolo di Yondaime Hokage. Proprio in virtù della posizione che avrebbe presto ricoperto, tuttavia, un compromesso doveva essere chiarito. In quel momento, senza mezzi termini o mezze misure.
- Così sia, Yurei. Se davvero puoi riportarla in vita, potrai prendere uno dei suoi occhi prima di usare il tuo Jutsu. Il mondo saprà che ho affrontato Akane Uchiha all'Eremo dei Rospi, prima ancora del suo ultimo atto alla Foglia. Il fatto che nello scontro abbia perso un'occhio per mezzo della mia lama non rappresenta un evento improbabile, anzi. Dovrà essere un lavoro zelante, ma sono certo che nel tuo caso questa raccomandazione sia superflua. Farti avere ciò che cerchi successivamente sarebbe... problematico, per mille ragioni, sia politiche, che militari. - qualcosa che lei stessa avrebbe potuto immaginare, conoscendo quanto Namida aveva in mente per distruggere per sempre il nome dello Yokai di Konoha. Cercò poi il suo sguardo, trasmettendo a quegli occhi nuovi e magnetici la serietà di quanto stava per affermare: - Tutto ciò, ad una sola condizione. Nessuno, oltre noi due, dovrà avvicinare le mani sullo Sharingan o sui risultati della tua ricerca. Da sempre, quel potere ha fatto gola ad intere nazioni e l'ultima cosa che desidero, con le mie nuove responsabilità, è una guerra tra le strade di Konoha... o un'avida persecuzione ai danni di un nobile Clan, come quello degli Uchiha.

Allungò la mano destra verso di lei, attendendo con il palmo aperto che lei la stringesse. Lo sguardo deciso e risoluto di un uomo nuovo, assai diverso dal ragazzino che aveva imboccato il sentiero che lo aveva condotto in quella foresta buia, dove il suono della vendetta si mescolava al dolce sussurro della giustizia. Era giunto infine il momento di coronare le proprie ambizioni, al termine di un percorso che, a conti fatti, stava per trasformarsi in un nuovo punto di partenza. Da una parte, la disperata ed illuminata ricerca della Conoscenza, lungo un percorso sgombro dalla presenza ingombrante e attenta di Kai, Ninja Dorato. Dall'altra, il ferreo desiderio di proteggere un popolo, come sovrano, e la propria famiglia, come uomo. Di assicurare potenza, prosperità ed un futuro privo di minacce alla nuova generazione, ai suoi figli: una Konoha forte e stabile, lontana dal baratro di menzogne e corruzione in cui era finita per opera dello Shinigami e dello Yokai, Akane Uchiha. Due strade che non proseguivano in direzioni opposte, ma che si intersecavano tra loro e che insieme avrebbero potuto scrivere un futuro. Avevano carta bianca, sul destino e la prosperità delle loro nazioni.
Forse, anche sulla sorte del mondo intero.

Avrà inizio adesso, Yurei.
Qui, nasce la tacita alleanza tra Konoha e Sora no Kuni.



 
Top
view post Posted on 28/12/2021, 11:10     +1   -1
Avatar

la curiosità e la sete di conoscenza guiderà l'animo umano fino alla fine dei suoi giorni...

Group:
Admin
Posts:
7,412

Status:


Fuyuki fu sconvolto da quella rivelazione, ciò che aveva detto quella donna poteva davvero essere possibile in un mondo con delle regole come quello in cui vivevano? Era qualcosa di inumano, anche per lui, giocare con la vita e con la morte in quel modo, senza avere conseguenze nell'equilibrio del globo, poteva davvero essere qualcosa di realizzabile? Mira aveva detto di sì, chiedendo però in cambio qualcosa che agli occhi e alle orecchie del nuovo prossimo Hokage non poteva che risultare un prezzo fin troppo alto da pagare. Eppure non declinò immediatamente, cercò di comprendere l'espressione della donna, di leggere attraverso i suoi occhi resi violacei dal camuffamento e di capire quante possibilità aveva. Mira rimase a guardarlo, consapevole che rivelare a qualcuno quella tecnica così segreta, così... proibita avrebbe portato a conseguenze irreversibili. Aveva però deciso di andare fino in fondo, in cambio del potere che aveva fatto impazzire Kai, che lo aveva elevato ma anche distrutto, e che in mano sua avrebbe potuto raggiungere verità non ancora svelate.

L'uomo non si tirò indietro, giunti a quel punto non era più possibile tirarsi fuori da quella storia. Erano troppo coinvolti, entrambi, e forse uno scambio di quel tipo avrebbe potuto non solo accontentare entrambi, ma anche siglare un'alleanza segreta indistruttibile dai loro nemici. La controproposta dello Hyuga fu prevedibile, Mira ne aveva tenuto conto e nonostante tutto risultò spiazzata, indecisa, sul tenere segreti i progressi che avrebbe fatto con quegli occhi. Aveva rifondato Sora su concetti ferrei come la condivisione, la conoscenza e la verità, e accettare quella condizione ne avrebbe quantomeno tradito la natura. La donna strinse i pugni e sospirò, ripensando alle parole che aveva affidato a Kakumei prima di partire per Konoha:


Non siamo che un granello di sabbia dell'universo, un puntino nel cosmo



Mira non era nella posizione di poter declinare una condizione del genere, che le avrebbe di certo fatto fare l'ennesimo passo avanti nella costruzione della conoscenza. Lo aveva deciso nel momento in cui aveva affondato quel pugnale nel cuore di Kai, nel momento in cui aveva giurato di proteggere Gaz e Sora, e tutti i suoi uomini: non si sarebbe fermata, non più, consapevole che la luce in fondo al tunnel in quel mondo oscuro sarebbe dovuta essere coltivata prima che raggiunta, generata più che difesa. Decisioni che avrebbero cambiato il mondo, e a cui avrebbero concesso tutti i granelli di sabbia per riempire, presto o tardi, tutto l'universo.

Mira - Che sia, Fuyuki Hyuga. Hokage Sama. Concluse rispondendo alla mano protesa dell'alleato, stringendola con veemenza e con un sorriso sardonico, di chi si poneva alla cima del mondo... ma solo per continuare a salire.




La preparazione del rituale di resurrezione aveva richiesto più tempo del previsto. Mira non aveva mai utilizzato quella tecnica sul campo, non su esseri umani almeno, ma tutti gli studi che aveva effettuato sul Jozu e sul sigillo della Vita che custodiva nell'occhio destro. Anche lei era nervosa, emozionata, era consapevole che se avesse funzionato, avrebbe riscritto completamente la storia dell'uomo. Riportare un'anima dal mondo dei morti e legarla nuovamente al suo corpo, era qualcosa che spaventava, più della morte stessa, ma che allo stesso modo riusciva anche ad eccitarla.

Per quanto riguarda l'altra condizione di Fuyuki, la concessione di un solo occhio di Akane, per cercare di proteggere il piano su cui era stata costruita la sua strategia, non fu di per sé un problema. Era ovvio che il Daimyo avrebbe preferito averli entrambi, ma creare uno scandalo sul corpo di un Uchiha, che fosse stato prima o dopo la sua detronizzazione, era l'ultima cosa di cui avevano bisogno entrambi. Contare sulla tacita alleanza di Konoha, anzi, dell' Hokage, avrebbe concesso a Mira ben altri privilegi, sul lungo termine. Del resto quella non era che il principio delle possibilità che le si aprivano adesso. Non le serviva altro, avrebbe tirato fuori ogni singolo segreto da quell'occhio scarlatto.

Era tutto pronto dunque, si erano trasferiti al vecchio covo di Kirinaki e avevano sistemato il corpo di Akane nelle segrete, con le catene che la tenevano sollevata, ben strette a tutti e quattro gli arti. Aveva il ventre scoperto, il viso ormai pallido e per quanto fossero riusciti a preservarne le condizioni, non potevano perdere altro tempo. Sul suolo della camera erano stati pitturati dei simboli che formavano un cerchio intorno al corpo di Akane, da cui nascevano otto linee nere composte da piccoli e ravvicinati kanji, apparentemente incomprensibili. Alle estremità di questi percorsi vi erano gruppi di tre candele accese, per un totale di ventiquattro fonti di luci che illuminavano la penombra della camera, e il viso spento dello Yokai di Konoha.

Mira si posizionò dunque davanti al corpo della donna, in piedi, con Fuyuki dietro di lei pronto a godersi lo spettacolo. Era ormai tutto pronto, ma il Daimyo tenne a dire qualcosa prima, che poneva l'accento su quello che stavano per fare, e che stavano per vedere.


Mira - Questo trascende l'essere dei bravi guerrieri, bravi leader. È diverso da qualsiasi cosa che abbiamo mai fatto. Entrambi abbiamo ucciso, commesso errori, in nome di ciò che credevamo, ma adesso stiamo per riscrivere la storia dell'uomo. Da questo non si torna indietro.

Congiunse le mani e cominciò una lunga serie di sigilli che continuò per alcuni interminabili minuti. L'energia della donna pervase la stanza, inglobò la polvere delle segrete, crepò le mura antiche del covo e fece tremare la terra, convogliando una quantità di chakra così densa e visibile che sarebbe stato possibile toccarla. A quel punto, l'occhio sinistro di Mira si illuminò, e un fascio di energia verde andò ad aggiungersi all'energia rilasciata, come se potesse cibarsene, assorbirla, fondendo l'energia rigeneratrice del Jozu alla forza più personale del Daimyo. Ne risultò un tornado di energia che spinse alla parete lo Hyuga e il corpo di Akane, e fu proprio in quest'ultimo che cominciò a convergere quel potere, penetrando all'interno del suo spirito, reagendo a quell'ammasso di carne senza più un'anima.

Tutto tacque improvvisamente, con l'occhio di mira ingrigitosi e un rivolo di sangue che le scivolò dal naso. La donna fu costretta in ginocchio mentre il Jozu riportava alla vita lo Yokai, e Mira si rivolse al suo compagno, senza celare lo sforzo inaudito che aveva sopportato.


Mira - Adesso! usa il tuo sigillo, o dovremo combatterla ancora una volta.

Fu qualcosa di indescrivibile, il modo in cui quel chakra verde si muoveva all'interno del corpo della donna, ripristinandone le funzioni, rimettendo il modo i suoi organi, ricostruendo i suoi tessuti. Sarebbe stata questione di istanti, finché non videro l'unico occhio rimasto allo Yokai aprirsi e illuminarsi di rosso!


CITAZIONE
Tecnica utilizzata:

CITAZIONE
Fuuinjutsu - Sigillo della Vita
A causa dell'enorme dispendio di energia che le tecniche più potenti del Kidenshi richiedono, Mira sviluppa un particolare sigillo capace di produrre e immagazzinare costantemente chakra "Jōzu", tenendolo in uno stato di inattività. Tale sigillo è posizionato in maniera concreta e visibile sull'occhio destro della donna che, sfruttando la particolarità delle sue iridi vitree come specchi, tenta di nasconderlo a sguardi meno attenti. La differenza tra i due occhi si fa più evidente quando il sigillo è colmo di energia, presentandosi più luminoso e con un riflesso più marcato.
L'attivazione del sigillo libera il Jōzu contenuto in esso, per favorire due tecniche specifiche:
NB: Prendendo energia dallo stesso sigillo, se se ne utilizza una non può essere utilizzata l'altra per tutto il resto del combattimento.

Kinjutsu - Resurrezione (Limite: TUTTO, minimo 9) [CHK: -25; STM: -25]
Tratti: Supporto, Jōzu

"Quando il sigillo è saturo di energia, Mira può convogliare la forza accumulata in un vero e proprio rituale di chakra di Resurrezione. Il Jōzu utilizzato è capace di studiare e riconoscere un materiale con intelligenza, qualsiasi esso sia, ripristinandone completamente l'attività cellulare. Questo vuol dire che Mira non si limita ad agire su corpi morti da poco e relativamente in buone condizioni, ma anche su corpi mutilati o addirittura scheletri di esseri viventi, ricostruendone così organi e tessuti. E' ovvio che in base alle condizioni del corpo cambiano le tempistiche di esecuzione: agire su uno scheletro avrà tempi molto più lunghi rispetto al ripristino di un corpo in buone condizioni, che si rigenera quasi istantaneamente.
In ogni caso, la tecnica svuota completamente il Sigillo della Vita."

Effetti:

- Utilizzabile solo su un Ninja che è Morto.

- Il Ninja Morto, può tornare a combattere. Riprenderà lo Scontro con lo stesso Limite che aveva quanto è morto, e con Risorse settate a 25. In più, avrà un malus di 50 a tutti i Parametri fino alla fine dello Scontro.

- Qualora Mira dovesse Svenire, questa Tecnica si attiverà in automatico per riportarla di nuovo in condizione di combattere; chiaramente, ammesso che, nel momento in cui è Svenuta, abbia le Risorse necessarie per attivare la Tecnica.

- Non è utilizzabile dalle copie.

- Utilizzabile una sola volta per semestre GDR ON.

- Fuori dal combattimento, un bersaglio con un corpo in buone condizioni risorge in tutto e per tutto. Agendo invece su un corpo in condizioni non ottimali (Per esempio scheletri, o corpi gravemente deperiti dal tempo) la tecnica limiterà l'aspettativa di vita del risorto a soli 6 mesi.


- Data di utilizzo GDR ON: 10 Dicembre del 252.

- Prossimo utilizzo possibile dal: 10 Giugno del 253


- Mira ottiene lo Sharingan sinistro di Akane, contenente il potere di "Tsukiyomi"

NOTA:
Ovviamente l'occhio contiene il potere di Tsukiyomi "GDR ON", senza considerare la disciplina che avevamo creato per Akane, settata appunto molto forte per provare a bilanciare lo scontro. Qualsiasi cosa farà Mira con quell'occhio, dovrà comunque ripassare nuovamente da eventuali valutazioni meccaniche e narrative.
 
Top
view post Posted on 28/12/2021, 13:08     +1   -1
Avatar

Group:
Meccanici
Posts:
23,986
Location:
Albuquerque

Status:


Fuyuki Hyuga - Namida (涙)

qXM2f4

Covo di Kirinaki - Hi no Kuni
9 Dicembre 252

Aveva fatto visita alla cella di Mu, per controllarne le condizioni, prima di tornare dalla kunoichi, sua alleata. L'ANBU della Foglia stava bene, seppur sotto sedativi e ancora in convalescenza, dopo aver vissuto sulla propria pelle l'incubo di Izanami. I suoi sensi erano vividi, sebbene gli fosse impossibile vedere e sentire oltre i due metri di distanza. Tuttavia, prima di voltargli le spalle, Namida aveva voluto lasciarlo con un messaggio enigmatico: - Tutto ti sarà chiaro, Yabuki. Molto presto.
Agli uomini addetti alla sua sorveglianza aveva lasciato indicazioni precise. Al tramonto della sera successiva, avrebbero dovuto aprire la cella e lasciare libero Mu, dopo aver chiaramente sgomberato il Covo ed eliminato ogni traccia del loro passaggio. Ai piedi della porta della cella, Souta Yabuki avrebbe trovato un foglio di carta, il quale avrebbe recitato soltanto poche parole.
Una Lacrima solcherà il viso del Demone. Poi, la Foglia potrà vedere di nuovo la luce del Sole.

Al piano superiore, tutto era stato predisposto con meticolosa attenzione. Il cadavere dello Yokai, privo dell'occhio sinistro, era stato posto al centro della raggiera sulla quale Yurei aveva tracciato i simboli di quel misterioso rituale. Il Byakugan, pallido e glaciale, venne attivato nel momento in cui la kunoichi cominciò a comporre la lunga serie di sigilli necessari per attivare la Tecnica proibita. Percepì un fremito, quando l'occhio del Daimyo sprigionò il suo potere, il quale, misto al chakra rilasciato dal Jutsu, creò un vortice che spinse lui e il corpo dello Yokai contro la parete della stanza, anch'essa adornata di simboli che si accesero come fuochi fatui nel cuore della notte. Era qualcosa di inconcepibile, di inumano e allora l'ultimo monito di Mira si palesò nella sua nuda chiarezza. Il Byakugan poté scorgere il movimento del chakra verde nel sistema circolatorio di Akane, quel fiume in piena che stava straripando per riaccendere la vita laddove questa era stata strappata. Sudò freddo, il Jonin. Quel Jutsu andava contro ogni legge che governava il mondo fisico, contro ogni morale che aveva tenuto a bada la sete di conoscenza dell'uomo, così come la sua ambizione.
Quel rituale era sbagliato, era un errore... ma al tempo stesso, era anche il prodigio più affascinante al quale Namida avesse mai assistito, in vita sua. Mira aveva ragione: da qualcosa del genere, era impossibile tornare indietro.
- Non lascerò che accada. - replicò lo Hyuga, mentre il Tenshi veniva piegato dal potere sconfinato della sua stessa Tecnica. Sfidando quel vortice Fuyuki si avvicinò ad Akane, proteggendosi il volto con il braccio sinistro. Pose ai suoi piedi un rotolo aperto e, a sua volta, si preparò ad eseguire il suo rituale. Le sue dita si accesero di chakra, come piccole fiammelle flebili. Provò un brivido, mentre il suo indice tracciava il kanji di Shihai, Dominazione (支配) sul retro della nuca della donna. Un tremore che aveva il gusto di una dolce vendetta, di un riscatto che aveva bramato per anni, anche più della sua stessa vita. Questa volta non era il suo chakra ad essere avvelenato da quello dello Yokai, ma il contrario - e proprio quella, sarebbe stata la condanna del Terzo Hokage all'esilio dalla memoria collettiva del mondo, il contrappasso che la sua anima avrebbe dovuto scontare, bruciando tra le profondità dello Yomi.
Yu3NP2
Mise poi mano al suo pugnale, il quale lesto tracciò un piccolo taglio sul palmo della mano di Fuyuki e, successivamente, sulla guancia di Akane. Con un sorriso mellifluo, il Sannin accarezzò il volto della sua nemesi, proprio nel momento in cui questa ebbe riaperto l'unico occhio sano.
Quale sensazione avrebbe provato, nel rendersi conto di essere stata riportata nel mondo dei vivi? Quale, invece, nello scorgere ai suoi piedi quel rotolo, la cui carta era stata bagnata dal sangue di entrambi, fino a ricalcare i tratti del kanji di Shihai? Quale, infine, nel vedere Fuyuki, fratello e carnefice, ridacchiare mentre la fissava vittorioso? Nulla ebbe più importanza, perché ancora una volta quell'occhio si spense, cullato da un sonno che avrebbe incatenato il suo volere a quello di Namida.

Hai perso, Uchiha Akane.
Hi no Hagyou.

Sarebbe bastato che l'energia della Resurrezione scemasse, affinché il corpo di nuovo vivo della donna cadesse al suolo, come un involucro svuotato della sua volontà. Con il respiro affannato, lo Hyuga si lasciò andare con la schiena lungo la parete alle sue spalle. Poi, mestamente, si lasciò scivolare finché non ebbe toccato il pavimento. Seduto, accanto alla sua preda, si concesse alcuni secondi tregua per regolarizzare la frequenza e la profondità della sua respirazione. Poi, alzò nuovamente lo sguardo, ad incontrare le iridi magnifiche e potenti di quella donna che aveva cambiato per sempre la storia dell'uomo. Sentì le proprie mani tremare, fremere per quanto era appena accaduto. Una sensazione orribile, quanto meravigliosa, la consapevolezza di essere testimone di un miracolo.
- Cosa farai adesso, Tenshi? Tornerai ai tuoi doveri... oppure assisterai alla nascita di un nuovo ordine? - ridacchiò, certo che lei potesse comprendere a cosa lui stava alludendo.

 
Top
view post Posted on 4/1/2022, 11:29     +1   -1
Avatar

la curiosità e la sete di conoscenza guiderà l'animo umano fino alla fine dei suoi giorni...

Group:
Admin
Posts:
7,412

Status:


Trascendendo i limiti concessi che mai sarebbero dovuti essere oltrepassati, Mira e Fuyuki avevano vinto su tutta la linea. Erano riusciti a compiere il loro obiettivo, ognuno di loro aveva raccolto qualcosa da quella battaglia, e senza esporsi nemmeno troppo, il Tenshi poteva ritornare a Sora con un potere oltre ogni immaginazione. Rimase indietro a guardare, riprendendosi dallo sforzo, mentre Fuyuki eseguiva il suo sigillo e godeva nell'assistere allo sguardo di Akane, confuso e forse un po' consapevole, che non sarebbe mai riuscita a opporsi al destino che lei stessa si era costruita, nemmeno nella morte. Allo Hyuga spettava adesso ricostruire un villaggio intero e con esso il suo paese, così come Mira aveva lottato per rimettere in piedi il Cielo. Agli antipodi del continente, su sponde opposte di una terra piegata da conflitti, morbi, ideali corrotti e personalità, loro esistevano in un piano forse leggermente diverso, sfiorandosi con la punta delle dita per afferrare insieme tutto ciò che gli spettava. Era proprio il gioco delle aspettative, da lì in avanti, perché il gioco del trono a cui avevano partecipato aveva adesso bisogno di continuità e dedizione.

Alla domanda del ragazzo, Mira ripensò immediatamente al summit che aveva convocato a Sora no Kuni. Non mancava ormai molto, l'anno stava per concludersi e il posto dell'Hokage che aveva riservato al tavolo del Tempio di Chishiki sarebbe spettato a Fuyuki Hyuga.


Mira - Odio interrompere le storie a metà, ma sono sicura che sarà il continente stesso a raccontarmi di come sarà finita. Disse con aria piuttosto pensierosa. La sua mente era a Gaz, Zugai, Kakumei e a tutti coloro a cui aveva lasciato il compito di vegliare su una terra ancora segnata da cicatrici profonde. Comprenderai, ora più che mai, che i doveri di un leader vanno al di là dei suoi desideri.

Si concesse a quel punto un lungo sospiro, cercando di recuperare le energie che aveva speso. L'occhio su cui era sigillato il potere del Jozu era opaco, grigio, come fosse cieco, ma il suo sguardo era fermo e deciso, e parlò a quel punto a nome del suo paese, da Tenshi e Daimyo di Sora no Kuni, mettendo per un attimo da parte la donna che Fuyuki aveva conosciuto, e con cui si era concesso ben altri piaceri fino a quel giorno.

Mira - Risolte le nostre battaglie, ce n'è un'altra che il continente sta combattendo. La popolazione delle terre ninja sta venendo decimata da un morbo e ho intenzione di venire a capo di questa storia. Lei che era stata in grado di riportare alla vita un essere umano dalla morte, non avrebbe mai lasciato che un nemico invisibile come una malattia, avesse la meglio sulla sua conoscenza del mondo. Per il 31 Dicembre ho indetto un Summit dei Kage a Sora no Kuni per parlare di questo Morbo e della Compagnia a cui i paesi si stanno appoggiando. Saranno miei ospiti insieme ai loro accompagnatori e a chi vorrà visitare la città, nelmio paese. Mi aspetto di vederti, Fuyuki, come capo, come Hokage. Gli tese la mano, poi si sarebbe allontanata dalle segrete, fermandosi ancora una volta all'esterno per concedere uno sguardo a quelle rovine e siglando l'epilogo di quella storia. Era solo il principio però, l'alba di chissà quale altro capitolo della storia degli shinobi.
 
Top
view post Posted on 4/1/2022, 12:59     +1   -1
Avatar

Group:
Meccanici
Posts:
23,986
Location:
Albuquerque

Status:


Fuyuki Hyuga - Namida (涙)

qXM2f4
Una replica comprensibile, quella di Yurei, alla quale lo Hyuga non osò porre obiezione. Lo aveva già aiutato - fin oltre ogni sua più rosea aspettativa, ad onor del vero - e per farlo aveva messo da parte i suoi doveri di capo di stato per quasi una settimana; insistere, in quel caso, sarebbe stato come sputare sulla mano che la kunoichi gli aveva teso, per onorare un patto siglato anni prima e che adesso, seppur flebile nei ricordi del passato, era più vivo che mai.
- Ci vedremo a Sora nelle prossime settimane, allora. Provo quasi nostalgia, a pensarci. - sorrise mesto, rimettendosi in piedi lentamente. I ricordi della guerra contro Buraindo e il Credo erano ancora vividi, quasi quanto la frustrazione scatenata dalla cieca ferocia di Masao Ryuzaki; un uomo morto, ormai, e che aveva lasciato il posto ad una nuova speranza di rinascita, per quella terra tormentata da guerre fratricide ed avidi giochi di potere. La notizia di un Summit dei Kage era quanto di meglio si potesse sperare, in quel particolare periodo storico: gli argomenti da trattare erano di primaria importanza, nonché delicati. Per Fuyuki, era giunto il momento di abbandonare le ombre dalle quali aveva agito per anni, per riavvicinarsi a quei temi in prima linea e non rimanerne estraneo. Avrebbe dovuto farlo per il suo Paese, come un leader attento a quanto stava accadendo nel mondo, anziché rimanere concentrato esclusivamente su quanto si stava verificando sotto il suo naso. Lanciò un'ultima occhiata d'intesa e gratitudine verso Mira, per poi replicare al suo saluto non appena lei si fu voltata per allontanarsi dalle segrete: - A presto, Daimyo-dono.
Poi volse lo sguardo verso il basso, finché il suo Byakugan non ebbe messo a fuoco l'espressione vacua sul volto dello Yokai di Konoha. Sorrise, mellifluo. Lui e Yurei avevano compiuto un autentico miracolo, violando le stesse leggi della vita e dell'etica... eppure, non era ancora finita.

Le ore successive furono persino più dure e faticose di quelle trascorse a combattere Akane, lama contro lama. In cuor suo, Namida era certo che avrebbe trovato ben in ordine la documentazione relativa allo stato generale del Villaggio. Dopotutto, seppur testarda, l'Uchiha era stata un Hokage precisa e zelante - anche troppo, a volte. Vi erano però questioni che non avrebbe mai potuto trovare, in un simile passaggio di consegne. Segreti scomodi, verità volutamente sepolte sotto un maestoso tappeto di stoffa pregiata, soltanto per mescolare avidità ed apparenze. Con il sigillo di Dominazione attivo, estrapolare quelle informazioni fu come rubare caramelle ad un bambino; la kunoichi parlò senza opporre resistenza, docile e mansueta come un cane ben addestrato.
La prima cosa di cui venne a conoscenza era che, nel cuore della Foglia, si celava uno shinobi che, esattamente come Eiji Imai, teneva rinchiuso nel suo corpo lo spirito di un Bijuu: nello specifico, si trattava di Raion Kamata, custode del potere dell'Hachibi. Quel nome non era nuovo per Namida, il quale ricordava quel ragazzino che, molti anni prima, aveva salvato da morte certa, liberandolo dalla presenza di un Nukenin che altrimenti avrebbe reclamato la sua anima. Purtroppo, il Kamata si era allontanato da Konoha pochi anni addietro, proprio dopo aver scoperto di custodire lo spirito dell'Ottacoda. Per non divenire una bomba ad orologeria, nociva per lo stesso Villaggio - o almeno, era questa la sincera versione fornita dallo Yokai. Una volta coperto il seggio dell'Hokage, riavvicinarsi a Raion sarebbe stata una questione di primaria importanza, tanto quanto lo era andare a fondo sull'origine del Morbo e sulle intenzioni di quella fantomatica Compagnia delle Isole Orientali.
Quanto scoprì in seguito, invece, fu ancora più sconvolgente. Durante l'ultimo Torneo Chunin tenutosi a Kiri, Akane aveva avvicinato l'attuale Kokage, Hideyoshi Jiyuu, nella speranza di mettere le mani su di un potere sconosciuto al mondo degli shinobi, ma che la kunoichi aveva personalmente vissuto grazie alla sua vicinanza allo Shinigami, Sabaku no Keiichi: il Segno Maledetto, una fonte di potere che il Suono custodiva gelosamente e tramandava ad alcuni dei suoi shinobi più promettenti. Una maledizione capace di donare, quanto di togliere, data la percentuale di sopravvivenza dei soggetti sottoposti a quel rituale, la quale rasentava quasi lo zero. Avvolta nella stolta presunzione di poter sottomettere quel potere, lo Yokai aveva insistito finché non aveva visto quel cancello proibito sbarrato dalla presenza ingombrante dello stesso Hideyoshi, il quale si era categoricamente rifiutato di applicarle il Segno... a differenza dell'allievo del Sandaime, Kinji Uchiha, il quale era divenuto vittima di quel rituale - stando alle informazioni della kunoichi, nel tentativo di contrastare il contagio di un chakra estraneo al suo, appartenente allo Spettro d'Argento, il cui nome riecheggiava nella memoria comune e che lo elevava ad una delle personalità più potenti e controverse della storia del Suono. Da allora, il Demone Vermiglio non aveva mai mostrato segnali di cedimento. Che avesse addomesticato il Marchio, sembrava assodato, qualcosa per la quale lo stesso Yokai avrebbe messo la mano sul fuoco. Fino a che punto, tuttavia, Namida poteva tralasciare la cosa? A quel punto, il confronto con l'Uchiha sembrava pressoché inevitabile. In fondo, lui per primo avrebbe mal digerito l'idea che uno shinobi controverso come Fuyuki avesse ucciso la sua adorata sensei - o almeno era ciò, che lo Hyuga sospettava, con solide basi: quello della vendetta era un sapore dolce, per quanto tremenda e folle essa fosse. In cuor suo, sperava che quel ciclo non si ripetesse e che Shuiroyasha si confermasse come solido pilastro della Foglia, anziché come una minaccia da abbattere per evitare che Konoha ripiombasse nel caos. Per quanto ne sapeva, lo stesso Kinji poteva reputarsi una vittima della folle avidità di Akane, nonché della sua sconfinata sete di potere.
Seguirono poi discussioni più o meno approfondite su vari argomenti, come ad esempio il parto durante il quale aveva dato alla luce due gemelli: una bambina, figlia biologica di Hachi Yamanaka, ed un maschio, della cui paternità era in dubbio. Credeva potesse trattarsi di un segno lasciato dallo Shinigami, il quale tuttavia era morto molto tempo prima del concepimento. Un'assurdità - questo pensò Fuyuki, senza dare alla cosa più peso del necessario. Dopotutto, lui per primo era un padre, e perseguitare Hikarikage e quei bambini dopo averli privati dei genitori era una crudeltà che andava persino oltre i pesanti limiti che aveva già varcato, nel nome della Foglia. Ciò di cui volle sincerarsi, invece, erano le condizioni dei suoi allievi e Fujitaka. Per fortuna, il Sandaime confessò di non essersi imbattuta in loro e da ciò, il suo interlocutore comprese che i quattro dovevano essersi allontanati per tempo dalla loro posizione, una volta accortisi dell'arrivo dell'Hokage e degli ANBU al suo seguito.
In ultima istanza, pose alla donna l'interrogativo più importante, da un punto di vista prettamente egoistico. Perché? Questo chiese. La risposta, però, lo lasciò basito. Guidata dal suo inconscio folle, la kunoichi aveva imposto quel Marchio su di lui e Chiaki soltanto per paura. Non di indagini sul suo conto e su quelle di Keiichi, come lui aveva ipotizzato, ma per una motivazione ancor più futile. Lo Yokai aveva temuto che, con il suo ritorno ed un suo eventuale successo nello sterminare Kirinaki, avrebbe potuto acquisire consensi e popolarità, finché il nome di Fuyuki Hyuga non sarebbe divenuto persino più grande del suo. Timore e gelosia dello scranno di Hokage, erano queste le motivazioni che avevano convinto Akane a non opporre resistenza al volere del Consiglio e, soprattutto, a tradire la fiducia di un compagno leale e devoto. Seppur stringendo i pugni, Namida non sfogò contro di lei la sua frustrazione. Rimase immobile, in silenzio, a metabolizzare la delusione e lo sdegno, come se stesse mandando giù a fatica un boccone particolarmente grande ed amaro.

Ad interrogatorio terminato, Namida era letteralmente esausto. Il fiato era pesante, la fronte fredda ed imperlata di sudore, il quale aveva reso umide persino le bende che gli avvolgevano il capo. Non aveva fatto nemmeno una pausa, durante le ultime ore, e ciò che lo avrebbe atteso richiedeva una preparazione fisica e mentale adeguata. Avrebbe riposato ancora fino all'imbrunire, poi avrebbe usato l'Hiraishin per raggiungere Konoha e mettere in moto l'ultimo atto del suo piano diabolico, lasciando ai suoi uomini il compito di ripulire quel posto e permettere a Yabuki di abbandonarlo, incolume. Si avvicinò dunque alla sedia sulla quale Akane riposava, silenziosa, con lo sguardo vuoto puntato verso un punto non definito della parete che aveva di fronte. Si posizionò dietro di lei, in piedi, lasciando cadere le proprie mani sulle spalle di lei. Un tocco morbido, un ultimo conforto che avrebbe guidato l'Uchiha verso il misero epilogo che lui aveva scelto per lei e verso il baratro del nulla, là dove avrebbe sepolto lei, Hachi Yamanaka ed i segreti che avevano appreso, grazie ai poteri di quest'ultimo, circa il Jutsu Proibito che lo steso Yokai stava sperimentando sulla sua pelle.
- Prima che la mia nemesi, sei stata una guida. Un'amica, persino. Quanto ci ha portato fino a questo punto trova radici profonde. Origini che mescolano paura ed ambizione... e che hanno scatenato una tempesta che avrebbe potuto radere al suolo l'intera Konoha. Mi chiedo quanto florido sarebbe stato il nostro adorato Villaggio, se tutto ciò non fosse accaduto e avessimo continuato a vegliare sulla nostra gente, insieme. Ormai, però, non ha più importanza. - concluse deluso, ricalcando quelle parole che avevano sancito la sua storia e con le quali aveva lasciato personalità come quelle di Mera Dotoha e della stessa Yurei, sotto un Cielo che piangeva bramando giustizia. Fu a quel punto, che il giovane piegò il capo, finché le sue labbra non si poggiarono sulla chioma corvina dell'Uchiha. Un bacio casto, che gli permise di tuffarsi nell'odore di sudore e sangue e di sentire, in un lontano ricordo, il profumo di quella chioma. Si aggrappò a quelle memorie, inspirando a pieni polmoni. Si trattenne dal versare lacrime, poiché farlo avrebbe spezzato la dignità che voleva concedere a quel momento. Il loro ultimo istante insieme, il quale veniva sugellato dalle labbra di Fuyuki che, infine, si allontanavano da lei. Con il dorso della mano le sfiorò il viso deturpato, accarezzandolo con insolita dolcezza. Poi si voltò e con passi pesanti abbandonò la stanza, conscio che sarebbe bastato un sigillo, affinché la donna scomparisse da quel posto e tornasse al suo fianco. Nella sua espressione, dolore e rassegnazione si davano battaglia, senza riuscire a trovare un netto vincitore.

Addio, Konoha no Yokai.

Continua in 終わり Owari - Atto II - Silenzio




Edited by .Astaroth - 7/1/2022, 20:26
 
Top
25 replies since 27/10/2021, 08:08   834 views
  Share