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Constatando che fuori non c'era nessuno, né uomini né uccelli, il vecchietto si calmò e forse per la prima volta stette ad ascoltare il giovane e gli parlò con tono quasi amichevole. Beh, sempre condito con qualche "marmocchio" o altri vezzeggiativi, ma ormai a quelli Matsuda non dava il minimo peso. Era molto più preso dal discorso dell'anziano ricercatore, a quanto pare ci aveva visto giusto e lo zampino della tribù del pappagallo c'era davvero, non si trovavano sull'isola ma gli uccellacci malefici erano addestrati da loro, o meglio, dallo stregone mango, il Tohunga Makutu.
Cavolo vero! Si chiamano Mango, no Honu... appena torno a casa devo mettermi a studiare qualcosa in più sugli indigeni.
"Come erano vestiti? Beh, da indigeni seminudi. Però sono abbastanza sicuro che erano della tribù dello squalo, avevano i capelli raccolti in treccine e quel tipico ciondolo che da qualche parte ho letto usano per aprire le conchiglie."
A quel punto l'anziano cominciò a trascrivere qualcosa su un pezzo di carta, appunti vaghi e difficilmente comprensibili, sia per il contenuto sia per la calligrafia tremula, Matsuda li prese ben volentieri sperando che ai suoi superiori sarebbero tornati utili. Poi spiegò come la ricerca incentrata sulla flora del luogo non stesse dando buoni risultati, la componente contenuta nel cilindretto gli avrebbe concesso un ultimo tentativo per salvare i suoi studi. Dopo di che si sarebbe goduto una meritata pensione.
"Spero davvero che questo ultimo tentativo possa dare qualche frutto. Tieni pure quel che rimane dell'impiastro anti-uccelli, sicuramente ti potrà tornare utile."
Riprese il suo zaino e si avvicinò alla porta, era il momento dei saluti, di tornare a casa.
"Sei davvero un vecchietto burbero, sai?", sorrise, "ma posso solo immaginare quanto sia dura qui, lontano da tutto e tutti, se un giorno il mondo troverà una cura al morbo lo dobbiamo anche a gente come te che nonostante tutto continua a lavorare duro. Goditi la tua pensione, te la sei meritata... nonnino."
E con un ultimo sorriso da marmocchio strafottente, Matsuda si chiuse la porta alle spalle. Fuori tirava un vento fresco e il gorgogliare del ruscello era accompagnato dai versi degli animali notturni. Alzò la testa osservando le stelle luminose, luminosissime, e si divertì nel disegnare immaginarie costellazioni con gli occhi, in questa parte di mondo la volta celeste era molto diversa da quella che era abituato a vedere a Konoha. Inspirò profondamente con le narici l'aria umida e che sapeva di muschio, poi si addentrò nella foresta.
Si torna a casa.
CITAZIONE Valutazione master Eldarius: 7.5Della prima parte della missione ho apprezzato molto la totale libertà che mi hai concesso, sia a livello descrittivo potendo inventare scenette di sana pianta, sia e soprattutto nel risolvere i "problemini" che mi si paravano d'avanti, come quando la fune stava minacciando l'integrità della nave. Non davi né consigli né paletti e questo mi ha fatto sentire libero di scegliere cosa fare senza sentirmi in dei binari di trama vincolanti. In generale è stato molto divertente poter inventare qualsiasi cosa senza star a chiedere "posso questo? posso quest'altro?" Ciò che mi è mancato nella prima parte è stata l'assenza di un personaggio accattivante, alleato o nemico. Tutti i png sembravano delle comparse, e in fondo lo erano, o gente inventata da me. Immagino che una volta giunti sull'isola le cose sarebbero cambiate ma posso valutare fino a dove siamo arrivati insieme. Egeria: 10Il cambio di master non l'ho avvertito per niente, lo stile di scrittura è diverso naturalmente ma ti sei inserita mantenendo quella narrazione a tratti comica che avevo instaurato con Elda, è così che mi immagino la prima missione di un neogenin... leggera e un po' buffa. Senza che ti dicessi niente hai praticamente centrato quello che stavo cercando: un personaggio con il quale interagire, con una personalità che mi facesse incuriosire. Il vecchietto con tutti i suoi cliché del caso è stato perfetto e divertentissimo, sembrava davvero di avere a che fare con un nonnetto saccente... mi ha fatto sorridere molto. Anche la scena dei mimi con gli indigeni molto molto comica! Infine ti do il voto pieno anche per aver preso in carico una giocata già avviata mentre ne avevi non so quante altre in corso, cosa assolutamente non scontata. Niente da ridire sulle tempistiche di entrambe. Un grazie a tutte e due, una missione sicuramente lunga ma piacevolissima
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