Ali d'Oro, Occhi di Sangue, Addestramento Superiore per Vale93ba

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view post Posted on 3/9/2020, 11:55     +1   -1
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Nonostante Kinji si fosse sforzato di portare i vecchiardi al ragionamento con motivazioni piuttosto valide, questi non ci misero molto a rigirare la frittata per metterlo nuovamente in difficoltà.
Era vero che Akane era stata eletta dal Consiglio anni prima, ma come tutti non poteva essere infallibile e con il tempo il suo giudizio avrebbe anche potuto vacillare. Effettivamente in un contesto normale avrebbe avuto più che senso un simile ragionamento, ma qui si parlava di un capo di stato con centinaia di subordinati da gestire; qualora ci fosse davvero un simile dubbio nei confronti dell'Hokage, piuttosto avrebbero fatto in modo che lasciasse la carica.
Kinji abbassò lo sguardo.


Sembra che non importa affatto ciò che dico o faccio, cercano sempre di tirare acqua al loro mulino per farmi perdere ogni appiglio. Comunicare con questi qui è la cosa più noiosa ed inutile che io abbia mai fatto. Ma non posso lasciare che queste iene continuino all'infinito... devo pensare a qualcosa di inoppugnabile.

Seguì un minuto circa di silenzio apparente, interrotto soltanto dal borbottare degli anziani che chissà cosa stavano escogitando per incastrare Kinji, il quale continuò ad osservare la stanza in cui era rinchiuso. Alla sua sinistra, l'Anbu rimase in silenzio mentre alla sua destra Hanare non sembrò più proferir parola, il che poteva essere sia un buon segno che un pessimo presagio.
L'Uchiha non riusciva a capire affatto che direzione stesse prendendo quella sorta di processo dal quale lui non riusciva ad uscirne pulito (perchè in fondo la legge non era esattamente dalla sua parte) così come il Consiglio non poteva impugnare prove schiaccianti sul suo presunto tradimento.
Uno stallo davvero fastidioso.
Appollaiato sullo scranno, il rapace ruppe per primo il silenzio schioccando il becco ed arruffando le piume del petto. Era delusione quella che Kinji leggeva nel suo sguardo?
Ripresero dunque a parlare gli anziani, sottolineando l'ovvio che già lo stesso Uchiha aveva fatto con il suo precedente discorso, ma stavolta il loro interloquire inquisitorio prese una piega decisamente più subdola: se loro dovevano fidarsi dell'Hokage e quest'ultimo si fidava del jonin, perchè lui non si era fidato della Foglia?


Io... non è così...

E invece era esattamente così, in qualsiasi modo lo si vedesse. I dubbi cominciarono a farsi strada nel suo cuore: se avesse avuto davvero fiducia nel giudizio di Akane e dei suoi compatrioti, perchè aveva evitato completamente di confrontarsi sapendo di essere nel giusto?
Il Vermiglio cercò di dissimulare il dubbio mantenendo fisso lo sguardo, immutato esteriormente rispetto a poco prima, cercando di studiare la prossima mossa. Il falco dal piumaggio candido ricambiò con sguardo sempre più incisivo, quasi soddisfatto di come le cose stessero volgendo a favore dell'accusa.
Il Consiglio lo paragonò ad un lupo, lanciatosi solitario a caccia della preda senza il branco, guadagnandone una morte misera con il cervo ancora libero.
Continuarono dunque con le accuse che lentamente diventarono sempre di più e sempre più difficili da sopportare. Come poteva Kinji rimanere immobile ad incassare così a lungo? Semplicemente non ce la fece più.
Ancora una volta, la sua schiettezza non gli permise di rimanere in silenzio; stava sviluppando un carattere più sfrontato, forse per la maggior sicurezza nei propri mezzi oppure aveva assimilato parte del carattere di Otomika con il monile d'argento? Chissà.


- Continuate a ripetermi che io non mi fido della Foglia e che avrei dovuto agire diversamente, ma chi di voi si sarebbe comportato in modo differente rispetto a me? Riflettete un attimo: perdere non solo un alleato, ma un amico che è stato soggiogato... venire infangato di accuse fasulle e create appositamente per mettermi in una posizione a dir poco scomoda. Sottostare ad un fermo per chissà quanto tempo e vedere che nessun tipo di collaborazione porta alla luce la verità, ma al contrario, spiana la strada per il colpevole per calunniare ancor di più.

Aveva subito tutto questo esattamente perchè si era fidato, perchè era convinto che prima o poi la verità sarebbe venuta a galla, ma invece quel vecchio maledetto aveva usato la collaborazione e la mansuetudine di Kinji per preparargli un terreno ancor più difficile da attraversare. Nessuno al suo posto avrebbe reagito diversamente, ne era certo. Chiunque, con le spalle al muro, decide di crearsi il proprio percorso per trovare una via ed era esattamente questo che aveva fatto per salvare capra e cavoli.

- Semplicemente la soluzione non era lasciare al colpevole completa libertà d'azione. Adesso che è chissà dove, può decidere di mettere in pericolo chiunque voglia. Io ero l'unico che poteva prevenire tutto ciò perchè, a differenza di chiunque in questa stanza, avevo una pista da seguire!
Se una piccola foglia portata dal vento può annebbiare la vista di chi vuole appiccare il fuoco all'intero albero, perchè dovrebbe limitarsi? Per lasciare che il piromane faccia ciò che preferisce?!


In quel momento il Vermiglio era un fiume in piena. Le parole uscivano dalla bocca non per giustificarsi, bensì per esporre il proprio punto di vista che gli era sempre risultato giusto anche se non convenzionale, proprio come il suo modo di porsi.
Volse lo sguardo verso il rapace, che per qualche strano motivo sembrava essere il burattinaio dietro quel teatrino creato appositamente per lui. Ogni volta che vi era un silenzio da parte degli anziani, solo dopo che l'uccello faceva un qualche movimento questi riprendevano parola. Gli occhi di Kinji divennero dello stesso colore del sangue, lo sharingan era puntato verso l'osservatore silenzioso.


- Io non sono un lupo... sono un rapace che può permettersi di cacciare da solo perchè consapevole di avere il vantaggio dell'altezza sulla propria preda.

La doujutsu di Kinji a quel punto si scontrò con gli occhi del falco che, lentamente mutarono per emulare lo stesso sguardo del jonin. Che cosa poteva significare se non che era tutta una finzione ciò che stava sperimentando?
 
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view post Posted on 4/9/2020, 23:52     +1   -1
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”Rapace...?
A me sembri poco più che un pollo. In quanto a testardaggine poi, potresti dare lezione alla bestia ottusa che ti trascini dietro.”


Il becco del falco si è mosso, finalmente, in sincrono con l'incipit tagliente di quello che ha tutta l'aria di non essere un discorso pieno di elogi per il Vermiglio. Esattamente come ormai l'Uchiha ha intuito, nulla di quella tetra, snervante messinscena era reale; a quel punto il rapace spicca il volo dirigendosi verso di lui, aumentando di dimensioni ad ogni battito d'ali, fino a diventare alto come un essere umano adulto. Si posa davanti all'imputato, senza che le ali smuovano un filo d'aria in quella realtà fittizia, e scruta le iridi gemelle dell'ANBU fuggiasco.

Il falso studio non svanisce, così come l'illusione che impastoia la mente del giovane: quello che circonda i due attori è un fermo immagine, in cui tutti – Hanare, l'ANBU senza volto che trattiene Kinji, i Saggi stessi – restano immobili come statue di sale. Pure la polvere che fluttua in aria è paralizzata a metà della sua pigra danza.

“Mi chiamavano il Falco d'Oro, i tuoi amici della Foglia” esordisce con tono sarcastico, il becco ormai gigantesco a pochi centimetri dalla faccia del ragazzo - “Uchiha, come te. ANBU, come te. E tu guarda che coincidenza, possediamo pure la stessa Doujutsu” osserva “... anche se io ho smesso di sprecarla da un pezzo, dietro a chi non merita il mio tempo e il mio sudore”.
Sarebbe potuto essere più sgradevole nel dirlo, magari tirando in ballo la presunta scarsa intelligenza di quel ragazzo che prende a male parole, pur non conoscendolo affatto.

“Al Villaggio a quest'ora avranno cercato di dimenticarla, quella storia incresciosa di due fratelli con tanto di kekkei genkai fuggiti a gambe levate, senza che loro potessero farci niente. Perché vedi, nii-chan, il non farci niente a Konoha è lo sport nazionale” spiega con un tono che si fa sempre più animoso, caricando il termine “fratellino” di tutto, fuorché di affetto o di amore patriottico. “E non agitarti, non sto cercando di convincerti.
Ho lasciato perdere. Con te non c'è più niente da fare.
Ti hanno allevato bene, quelli là. Non ti è mai mancato niente, vero, pulcino?
Se mai ti accadesse qualcosa, sei sicuro che la chioccia verrà a prenderti sotto la sua ala, tanto che ti permetti di fare roba da Corte Marziale senza pensarci due volte... e per carità, Uchiha Kinji, il tuo coraggio può fare invidia a un'aquila reale!

Peccato che le aquile non cacciano per nutrire uno stormo di oche, e il giorno che la serpe che becchi ti stritolerà il collo, non faranno altro che starnazzare e correre in giro.
Il giorno che ti ammazzeranno la famiglia, diranno ah, faremo il possibile! Abbiamo già inviato i nostri uomini migliori! Giustizia sarà fatta!
esclama, imitando con un ridicolo falsetto le voci di coloro che forse gli diedero fase speranze, tanti anni prima, gonfiando le piume candide e sbatacchiando le ali imponenti come... un'oca, per l'appunto.
È reso palese da quella piccola recita, il fatto che la condotta dei saggi fosse più un parto mentale del misterioso assalitore, che la ricostruzione operata tramite i ricordi del Vermiglio: stessa acredine, stesso modo di parlare, stessa tendenza a non stare mai zitto.

“E invece sai com'è finita?
Che la giustizia me la sono fatta da solo”
dichiara con l'orgoglio di chi ha appena sanato una ferita aperta da anni, gonfiando le piume del petto come una criniera leonina.
“Ricordatelo. Konoha è un Villaggio Ninja. Sarete foglie di uno stesso albero solo finché loro avranno voglia...” e dicendo “loro”, fa un cenno del becco verso i Saggi-statua, ormai muti e inerti come marionette “... o finché sarà conveniente per loro, per tenervi al guinzaglio: contenti e fregati.
Vedrai poi, con quanta velocità si ricorderanno chi è che comanda.
E ti assicuro che faranno in modo che te ne ricordi subito.”

Ciò detto, riporta lo sguardo sinistramente cremisi sul volto della sua vittima, sbuffando dalle narici incavate sul becco - “Ti ho messo in guardia, pollastrello, perché sono di buon umore.
Non farti strane idee sul sangue, non me ne frega niente di quelle cagate lì. E... visto che siamo in argomento.
Il tuo collega qui sta finendo dissanguato.
Puoi cercare di inseguirmi e catturarmi per far bella figura con la tua Hokage e farti mettere una buona parola quando ti acchiapperanno sul serio, ma... valuta il costo”
ridacchia, stringendosi nelle ali.
“Non doveva venire a rompermi le palle.
Cercava te, sai?”
si premura di fargli notare, anche se potrebbe perfettamente essere una menzogna, per suscitare in Kinji un maggior senso di colpa.

“Sayounara! Non sbagliare strada per Oto, mi raccomando!” esclama, accompagnando i saluti con un elegante inchino con quel corpo di rapace fuori taglia, subito prima che il mondo fasullo ondeggiasse come riflesso su di uno stagno in cui è stato gettato un sasso.

Aprendo gli occhi, le narici investite dagli aromi pungenti del bosco, avrebbe potuto scorgere per un istante le fattezze di colui che con tanta foga aveva cercato di strapparlo da ciò per cui stava lottando: un giovane uomo tra i venti e i trenta, gli occhi arrossati per lo sforzo e i capelli dorati appiccicati alle tempie per il sudore. Si sarebbe voltato, avvolgendosi lesto nel suo cappuccio sdrucito, prima di svanire nella boscaglia come un'ombra.

Una sensazione umida e sgradevole si arrampica su per gli abiti di Kinji, la cui schiena poggia contro quella dell'ANBU malmenato ed ora privo di sensi: gli è stata strappata una manica dell'uniforme per incidere l'arteria del braccio... una condanna a morte, se non trattata immediatamente. La ferita freschissima che inzuppa anche il nostro eroe non lascia spazio ad altri dubbi: è stata aperta esclusivamente per rallentare il Vermiglio, contando su un cuore troppo generoso, per lasciar morire in quel modo insensato un suo compaesano.

Kitsu se ne sta sdraiato al di là del torrente, fregandosene intensamente della situazione incresciosa in cui il suo nuovo cavaliere si è cacciato: gli lancia un'occhiata annoiata mentre bruca l'erba tenera, e questo è tutto il bentornato che Kinji avrebbe mai ricevuto dal cocciuto quadrupede.




CITAZIONE
Siamo arrivati alla fine!

Addestramento svolto bene, ti spettano 877 exp ('sta cosa ridicola dei ¾ per fortuna la eliminiamo tra poco)

Mi dirai: “ma io mi accontentavo di una scazzottata!”
Io rispondo: “mi hanno offerto un PNG troppo bello per non usarlo x.x”

Hai avuto pazienza: i png insopportabili ormai sono il mio marchio di fabbrica, se già lo sospettavi in Evento, ora ne hai la certezza.
Bravo per la pazienza, sia on che off; bene la scrittura, sempre corretta e lineare e la coerenza del pg, che ha cercato in tutti i modi di tenere duro davanti alle provocazioni allucinanti senza cagarsi sotto o rimangiarsi ciò in cui crede. Poteva essere facile arroccarsi su un “ma tanto è tutto un sogno”, che vista la premessa narrativa non avrebbe nemmeno potuto essere tacciato di meta! Mi fa piacere che ti sia sforzato di percorrere la strada più lunga, è stato un bel modo per ripercorrere le scelte di Kinji e confermarle definitivamente.

Ho cercato di evitare lo spiegone ongame per non essere stucchevole, ma il biondino che hai incontrato è Shinichi Uchiha, fratello maggiore di Kira, mosso per gentile concessione della Lu.
La sua backstory chiaramente l'ha portato a sviluppare una forte delusione verso Konoha, che non ha saputo impedire la morte dei suoi genitori né ha mosso un dito per cercare i colpevoli [edit, mi stavo confondendo con Sasukkia. La backstory di Kira è un po' meno cretina... Shin è incazzato sostanzialmente perché quando Kira è scappata, nessuno le è corso dietro per ripescarla]: da qui l'inconciliabilità con la devozione (un po' disordinata per via della fuga, sebbene sincera) di Kinji, che ai suoi occhi si sta affannando tanto per qualcosa che per lui non vale assolutamente la pena. I fratelli ora si trovano a Oto, in caso ti potesse interessare XP

Ci sono una quantità di dettagli che non ho volutamente spiegato, dalla corda al fatto che gli Anziani non muovano la bocca: già mi è parso troppo buttare giù le due righe su Shinichi. Se sei curioso poi ti spiego cosa mi frullava per la testa, ma in caso contrario ti risparmio.


Edited by -Egeria- - 5/9/2020, 10:39
 
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view post Posted on 5/9/2020, 15:40     +1   -1
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Finalmente, dopo discorsi senza senso e puntualizzazioni inutili, l'uccellaccio malefico decise di proferire parola prima di planare verso Kinji e aumentare in dimensioni fino a raggiungere la stazza di un uomo.

- Ce ne hai messo di tempo. Cominciavo a stancarmi di aspettare che ti decidessi di tua spontanea volontà, ma a quanto pare la pazienza ha portato a qualcosa.

Commentò ironicamente senza badare alle offese mosse contro di lui, ormai ci aveva fatto ampiamente il callo e stranamente il "rapace" non sembrava aver afferrato il concetto dopo tutto il tempo passato a torturarlo psicologicamente con gli anziani.
Attorno agli interlocutori tutto rimase fermo, immutato, come se il tempo si fosse fermato tranne che per loro due. Una tecnica affascinante senza dubbio, ma non era quello il momento per adulare la tecnica di un possibile nemico.
Il misterioso figuro affermò che un tempo veniva conosciuto come il Falco d'Oro a Konoha ed era un Uchiha nonchè Anbu, esattamente come il Vermiglio. Cominciò a narrare di una vecchia storia che sinceramente a Kinji poco interessava, ma per sua fortuna era un maestro della dissimulazione e ascoltò comunque quel lungo... lunghissimo monologo in stile cattivo dei fumetti per ragazzi.
Il tutto poteva essere riassunto con un monito sulla condotta di chi governava la Foglia: finchè sarebbe stato comodo a chi di dovere, nessuno avrebbe pestato i piedi a Kinji. Tutte parole inutili ma che comunque l'Uchiha avrebbe tenuto a mente per il futuro.
L'informazione più interessante arrivò terribilmente in ritardo rispetto allo sproloquio iniziale: il collega che aveva trovato stava per morire dissanguato ed era sulle sua tracce.


Che gran bel colpo di fortuna che l'abbia trovato prima lui, così non dovrò avere sulla coscienza un altro presunto crimine. Ma perchè mai darmi tutta questa confidenza e queste perle di saggezza gratuite?

Il Falco d'Oro lo stuzzicò inoltre mettendogli in testa che avrebbe potuto cercarlo e catturarlo per poter avere un qualche sconto sulla pena qualora lo avessero preso davvero, ma avrebbe dovuto valutare se valeva la pena rischiare le penne.
Kinji sorrise beffardo a quella proposta.


- Mi spiace pollastro, ma il tuo nome non mi dice nulla... quindi non sei una di quelle teste che valga la pena prendere. Vola basso, mh?

Affermò sornione facendo spallucce ed allargando le braccia. Anche lui aveva una lingua tagliente, e aveva una cosa che mancava all'avversario: il dono della sintesi.

- Però chissà, potremmo rivederci un giorno al di fuori di un'illusione per vedere di che pasta sei fatto davvero... scommetto che sai di pollo.

Non fu chiaro a Kinji se il messaggio venne recepito o meno dal misterioso shinobi, ma quest'ultimo lo aveva invitato ad andare verso Oto, la sua meta iniziale oltretutto. Fortunatamente per l'Uchiha, l'illusione venne sciolta e tornò immediatamente alla realtà; si trovava a terra vicino all'Anbu in fin di vita ed ebbe modo di dare solo un'occhiata fugace al suo aguzzino.
Si trattava di un coetaneo dai capelli biondi e gli occhi arrossati probabilmente per lo sforzo prolungato derivato dall'uso della doujutsu. Bizzarro come nell'illusione avesse fatto così il gradasso e invece nella realtà fosse davvero provato. Chissà che razza di tecnica aveva utilizzato per stremarlo in quel modo.


- Potrei schiacciarti come un insetto adesso, ridotto in quello stato... ma immagino che possa anche ricambiare il favore per stavolta.

L'uomo scomparve tra le frasche e solo allora Kinji potè notare che si trovava contro la schiena del collega e che la strana sensazione di umido che sentiva non era altro che il sangue che sgorgava dalla ferita che era stata portata ad un braccio.

Quel bastardo gli ha reciso un'arteria... se non viene trattato al più presto sicuramente morirà. Immagino di potergli dare un primo soccorso, ma io sono bravo solo a provocarle le ferite, non guarirle. Con un po' di fortuna, la ricetrasmittente è in grado di ricevere un messaggio di soccorso.

L'Uchiha strappò un pezzo di tessuto dall'uniforme del collega e lo strinse poco più in alto rispetto alla ferita mortale. Applicò dell'emostatico che l'Anbu aveva in una delle tasche interne del corpetto e lanciò il segnale si soccorso in codice per le situazioni in cui si è impossibilitati a proferire parola. Di li a poco sarebbero arrivati i soccorsi, quindi era decisamente arrivato il momento di partire.
Fu proprio allora che un battito d'ali attirò l'attenzione di Kinji.


- Ti ho trovato finalmente! Ho consegnato i messaggi come mi avevi richiesto.

- Ti ringrazio, Yugure.

Allungò il braccio per far si che il rapace si potesse appollaiare mostrando un messaggio di risposta legato alla zampa. il Vermiglio lo afferrò rapidamente per leggerne in contenuto. [X]
Riconobbe subito la calligrafia e, per un istante il cuore gli arrivò in gola. Il contenuto era un messaggio in codice, di difficile interpretazione per chiunque non conoscesse direttamente le parti coinvolte.


Kuga è a caccia...Wani e Taka sorvolano i cieli... i demoni torneranno a danzare... allora ha creduto alle mie parole, o forse ancor meglio è riuscita a trovare delle prove scovando nella memoria di quel prigioniero!

Si sentì sollevato nel leggere quelle semplici parole e, quando strinse il foglio nella mano destra per poi concentrare il chakra raiton fino a che non incenerì la carta, questa ebbe una reazione inaspettata che rivelò un ulteriore messaggio stavolta ben più diretto da parte di Akane.
Se prima aveva qualche dubbio, adesso era certo che aveva l'appoggio della propria patria in quella caccia all'uomo di assoluta priorità per la pace di tutto il continente ninja. Magari avrebbe anche preso in considerazione l'idea di andare a cercare quel "Falco d'Oro" giacchè il confine tra il Fuoco ed il Suono era vicino; magari poteva fare un salto da Hideyoshi per avere un ulteriore punto di appoggio durante le indagini e quindi prendere due piccioni con una fava.
Fatto stava che al momento non sembrava poter andare da nessuna parte. Il perchè aveva un nome: Kitsu.
Kinji si avvicinò al mulo intento a brucare l'erba più tenera, ignaro di cosa fosse accaduto nel frattempo al suo cavaliere.


- Kitsu, non credi che sia un bentornato un po' misero per chi ti ha donato libertà e una succulenta carota?

- Hai fatto cosa? Tra tutte le cavalcature che potevi scegliere, hai preso un asino?!

- Punto primo: è un mulo, non un asino. Punto secondo: dovevo camuffarmi e quale metodo migliore che utilizzare un simile animale per muoversi?

Yugure lo guardò estremamente perplessa.

- Questo posso capirlo, ma come credi di farlo muovere?

- Ho un piano, fidati. Mettiti sulla mia spalla e goditi il viaggio.

Seppur con diversi dubbi, Yugure fece come gli chiese il suo eremita, il quale a sua volta si rimise comodamente sul suo fido destriero. Dopo di che compose i sigilli e fece comparire davanti agli occhi dell'animale una carota, la più bella e succulenta che avesse mai visto. Ovviamente si trattava di un'illusione, ma stavolta non avrebbe avuto il problema di tenerla fuori dalla portata delle fauci di Kitsu.
Il quadrupede sembrò animarsi tutto ad un tratto cominciando a mettersi in marcia per la gioia di Kinji.


//
edit: Ogni volta mi dimentico di dover mettere i miei voti anche per queste cose. Sorry :flower:

Coinvolgimento personale: Bello, mi accontentavo anche della scazzottata effettivamente, però questa è stata un'occasione per rimarcare le convinzioni del personaggio e le scelte che ha fatto in precedenza. Mi hai messo davanti un png che ha molto in comune con Kinji e, anche se la vedo dura visti i loro caratterini, potrebbe essere interessante un secondo confronto in futuro. L'unico appunto che posso farti è che fino a che non si è visto Shinichi è stato tutto un po' moscio e una ripetizione sempre delle stesse convinzioni sia da una parte che dall'altra, ma probabilmente era proprio questo che avevi in mente. In fin dei conti sono molto soddisfatto. 9

Tempistiche: Eravamo entrambi d'accordo su un post a settimana e invece ci siamo ritrovati a rispondere sempre molto prima, quindi anche qui nulla da dire. 10
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Edited by Vale93ba - 6/9/2020, 11:03
 
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view post Posted on 6/9/2020, 15:01     +1   -1
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