ひよこ Hiyoko - Under my wing, Quest Sage Mode (Rapaci) per Vale93ba

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view post Posted on 10/1/2019, 18:34     +1   -1
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i fu un solo attimo di esitazione nei movimenti dello Spettro, osservò il suo avversario con impazienza. La sua, una curiosità ardente e figlia del desiderio di constatare il valore di quel debole tramite contro uno del suo calibro.

Poi, in un attimo, il mondo subconscio di Kinji mutò. Più cambiava e più Kinji avvertì la pressione sulle sue spalle rendendosi conto di star perdendo sempre più il controllo sulla sua realtà interiore.

"Non te ne darò nemmeno la possibilità, Kinji Uchiha. Osservati mentre uccidi i tuoi stessi alleati"

E fu con uno schiocco di dita che vide quel mondo sgretolarsi sotto i suoi occhi.



* * * *


"Pulcino mio, devi combattere! Devi opporti con tutte le tue forze! Puoi facela!"

"BAH! Te l'ho detto, dovresti congelarlo e basta Chie.. sta perdendo sempre di più il controllo.. non lo vedi, sei forse cieca oltre che sorda?"


Il battibecco proseguì e Kinji stavolta potè osservare la scena dal vivo. Il suo corpo era insensibile e i suoi occhi stanchi, così come la sua visione che risultava confusa e distante, quasi come se osservasse il tutto stando dietro uno schermo. Gli venne concesso qualche attimo di lucidità, quel minimo per poter osservare le sue mani, le sue fattezze.. poi il suo corpo si mosse ancora una volta da solo.

Katana in pugno, si gettò su Nushisora. Il rapace dorato si limitò a schivare i suoi colpi con facilità disarmante ma la crescente velocità del Vermiglio iniziò presto a preoccuparlo. Continuarono così per un po' fino a quando arrivò a spingerlo via con un battito d'ali. Fece rotolare via l'eremita che in preda alla furia cambiò bersaglio, si lanciò su Chie. La gufa di rimando si alzò in volo e finalmente si decise a dare ascolto al compagno: un alido gelido, l'aria tutt'attorno brillò e dal suo becco fuoriuscì un raggio di ghiaccio.

La reazione istintiva di Kinji fu quella di rispondere al fuoco.. col fuoco. Un attacco possente, una fiamma dal colore estremamente intenso con lingue infuocate e dalle sfumature purpuree, come potenziato da un potere malefico.

"Kinji-kun smettila! Se non sai resistere a queste sciocchezze, come pensi di poter padroneggiare l'arte eremitica?"

Con uno scatto Kinji cambiò di nuovo bersaglio portandosi all'altezza del collo del vecchio gufo reale. Con sguardo bieco e spietato il vecchio Shou non si spostò neppure di un millimetro, semplicemente un attimo prima era lì.. e l'attimo dopo non c'era più.

"Hinjaku, HINJAKU!"

"Shou-dono perché continua a provocarlo? Non è in lui!"

"Non sto parlavo a Kinji ma al babbeo che vive dentro di lui."


La situazione era carica di tensione.
 
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view post Posted on 11/1/2019, 23:03     +1   -1
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Lo Spettro osservò Kinji con sufficienza, ignaro di cosa potesse davvero fare quel semplice mortale contro un avversario del suo calibro, ma al tempo stesso voglioso di misurarlo a dovere sul campo di battaglia.
Poi tutto l'ambiente attorno ai due inspiegabilmente prese a mutare senza lasciare al Vermiglio possibilità di contrastare il cambiamento repentino, lasciandogli intendere che persino il subconscio stava cedendo il passo ad Otomika.


Non riesco più a capire come muovermi! Ha atteso questo momento impaziente per prendermi alla sprovvista e adesso che sono più debole non posso più tenerlo a bada... merda! Devo inventarmi qualcosa e subito.

Le parole delle Spettro d'Argento arrivarono alle orecchie di Kinji dolorose come spilli conficcati nella carne: avrebbe visto i suoi alleati morire per mano sua. L'ansia sempre crescente ed il muscolo miocardico che prese a battere con sempre più veemenza non lasciarono all'Uchiha il tempo di realizzare ciò che la controparte aveva preannunciato, e subito il mondo collassò.
Quando Kinji riaprì gli occhi gli parve di essere il protagonista di un sogno: riusciva a vedere la scena in prima persona con se stesse intento a combattere il trio di rapaci, ma le sue azioni erano governate da una persona estranea e non aveva modo di controbattere.
Mentre Chie tentava di spronarlo a combattere il demone interiore, Shou cercava di far rinsavire la compagna intimandola a congelarlo per tenerlo a bada.


No... no, è tutto sbagliato. Non riesco a muovermi, eppure il mio corpo sta agendo contro il mio volere. Otomika, bastardo... non ti lascerò avere il mio corpo e la mie mente come se fosse quello di un burattino!

L'eremita si fiondò verso Nushisora cercando di colpirlo con la katana, ma il rapace dal piumaggio dorato riuscì a schivare agilmente l'assalto per poi strattonarlo via con un battito d'ali. In circostanze normali Kinji non sarebbe riuscito a ferire gravemente il piccolo falco, ma stavolta la rapidità dei movimenti sembrava essere aumentata rispetto al solito e lo sguardo attento del rapace lo aveva notato: ben presto sarebbe stato un problema riuscire a fronteggiarlo.
Il Vermiglio Posseduto quindi cambiò bersaglio puntando la gufetta delle nevi, la quale si difendette lanciandogli contro un raggio congelante al quale l'eremita rispose con una fiammata poderosa, talmente tanto da assumere sfumature di rosso ben diverse dalle normali fiamme del katon.
La voce di Shou si fece nuovamente sentire, chiedendo al suo protetto come poteva pensare di padroneggiare l'arte eremitica se non riusciva a resistere a quelle che aveva definito come "sciocchezze", cercando di farlo reagire.


Ha ragione: come posso pensare di imparare a padroneggiare l'energia naturale che nemmeno Arashi è stato in grado di usare adeguatamente se Otomika può avere il controllo su di me? No, non finirà in questo modo!

Il corpo di Kinji guizzò verso il vecchio gufo cercando di colpirlo a tradimento, ma quest'ultimo sfruttò la sua particolare abilità di bloccare il tempo per fuggire dal raggio d'azione del colpo. Il ragazzo non poteva più sopportare ciò che il suo corpo stava cercando di fare a coloro che si erano offerti di aiutarlo. Doveva fare qualcosa, e quello era il momento in cui doveva riprendere il controllo del suo corpo e della sua mente.
Fece appello a tutta la forza che gli era rimasta per comunicare con i tre rapaci e bloccare ogni fibra muscolare cercando di percepire l'energia della natura attorno a se.


- Shou-sama...

Una sola parola uscì dalla bocca del ragazzo per poi ritornare nel silenzio.

Deve esserci un modo! Aspetta, ma cos'è questa sensazione?

Dall'interno della tasca ove era riposto il cimelio di sabbia di Keiichi cominciò a brillare fioca ma insistente una luce dorata; Kinji sentì l'energia naturale -fino ad allora dormiente- farsi sempre più presente e distinguibile anche in quell'ambiente.
Quello doveva essere un cimelio fatto di pura energia naturale, la quale si sarebbe attivata soltanto nel momento in cui l'Uchiha ne avesse avuto un bisogno disperato e Otomika avesse provato a prendere il controllo. Doveva darne atto: Keiichi non aveva trovato una soluzione al suo problema, ma forse aveva dato modo all'eremita di trovarla da se.
Kinji si aggrappò quindi alla possibilità di trarre energia dall'oggetto, provando a manifestarla per bloccare lo Spettro: lunghe e salde catene dorate presero forma e vita dall'interno della tasca per trattenere il malvagio doppio sia fisicamente che psicologicamente.


- Non ti lascerò fare ciò che più ti aggrada con il mio corpo!

Non sapeva se avrebbe riacquistato il controllo tramite quell'abile stratagemma, oppure se la lotta si sarebbe spostata in qualche modo sul monte, ma non si sarebbe arreso all'idea di cedere il proprio essere e ferire i suoi compagni.
 
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view post Posted on 12/1/2019, 15:37     +1   -1
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occando quel cimelio e facendo ricorso al suo potere intrinseco, qualcosa iniziò a muoversi e a cambiare. Li dove la corruzione del sigillo stava espandendosi macchiando la pelle diafana con sfumature d'ebano, ci fu un arresto in corsa, il confine che segnava la trasformazione brillò come a segnare un confine, una barriera dorata come la sabbia di Keiichi riposta nella sua tasca. La piuma donatagli dal Sannin era pregna di chakra naturale e d'improvviso iniziò a brillare di luce propria, a intermittenza, da fioca e intermittente divenne sempre più intensa fino a quando la sabbia iniziò ad espandersi e tracciare un sentiero dorato. Fu come l'attivazione di una fuuinjutsu dormiente, una tecnica che si attivava in automatico in condizioni prestabilite - la crisi di Kinji in questo caso - rapide le catene di sabbia risalirono lungo il busto e le braccia dell'Uchiha iniziando così a rallentarne la corruzione e i movimenti. A ridonargli sprazzi di coscienza.

Per la prima volta il subconscio cedette il passo alla volontà di Kinji che tuttavia, pur potendo arrestare per un attimo la follia di quegli attacchi non riuscì a impedire allo Spettro di parlare e violare ancora una volta il suo corpo. La voce dell'Uchiha risultò molto più profonda, distorta dalla volontà di Otomika e della sua frustrazione.

"Perchè mi ostacoli.. proprio tu che ha combattuto in mio onore, tu che hai vendicato il tradimento di quei vermi, che hai vendicato la mia morte. "

In quella sofferenza d'un tratto l'anello al dito si crepò e una fitta allucinante colpì il suo portatore fino ad annebbiargli la vista e farlo cadere in ginocchio. Da quell'incrinatura poi videro fuoriuscire delle perdite, effluvi di chakra argentato fuso con la corruzione del segno.

"Cosa gli sta succedendo adesso e cosa sono adesso quelle catene? Non capisco dove volete arrivare Shou-dono.. "

"E' molto più semplice di quel che sembra. C'è un motivo se siamo venuti in questo luogo, il risucchio di energia ha costretto quell'entità a scatenarsi sfruttando il sigillo maledetto di Kinji. "

"E perchè lo dice come se fosse un bene?! Ci rimetterà le penne se continua così, dobbiamo fermare tutto, glielo dica anche lei Chie-dono! "

"Per una volta credo abbia ragione la cariatide, significa che adesso Kinji può combatterlo davvero. Quelle catene sono un aiuto inaspettato, sfruttiamolo finchè possiamo."

"CARIATIDE A CHI!"


Continuando con i soliti battibecchi i due anziani restarono sul vago e non riuscirono a rassicurare davvero Nushisora, questo nonostante la sicurezza che dimostrarono nel parlare del loro piano. Alla fine credette che il tutto doveva avere per forza un briciolo di fondamento e seppur combattuto, non gli restò che accettare la loro decisione. Annuendo si affidò a loro.



La pietra lavica su cui poggiavano i piedi e le zampe poi tremò e il vulcano prese a borbottare nelle profondità minacciando di eruttare da un momento all'altro. L'atmosfera già incandescente si fece elettrica, come se in quel vuoto - in quell'aria priva di chakra - qualcosa ne stava minando l'equilibrio. Un piccolo geyser di lava poi esplode dal terreno alle spalle di Kinji e il magma tornato a terra senza colpire nessuno prese a ristagnare e ribollire. Fu come se quel luogo sacro si stesse rivoltando contro l'ospite indesiderato.

"Guardate l'anello!"

Gli effluvi emessi dall'anello stavano diventando delle vere e proprie perdite e goccia dopo goccia l'energia fuoriuscita finì per bagnare il campo di battaglia, ad ogni tocco la terra tremò e il chakra venne assorbito fino a sparire nelle profondità della terra. Intuito che lo Spettro era stato ferito si scambiarono uno sguardo complice e quando poco dopo altri zampilli di lava esplosero qua e la, i tre rapaci si alzarono in volo all'unisono iniziando a girare in tondo tra le ceneri che oscuravano il cielo.
Non restava molto tempo, presto sarebbero stati obbligati a lasciare quel luogo e se lo avessero fatto prima di distruggere l'anello, ogni sforzo sarebbe stato vano, c'era perfino la possibilità che Kinji non sarebbe più tornato in se.

"Kinji non fermarti, combattilo, segui il tuo cuore! Non sei un semplice spettatore, sei uno di noi, sei un signore dei cieli che osserva da lontano la sua preda."

Chie sembrò invitarlo a sfruttare il cimelio di Keiichi, il che era un controsenso visto che si faceva più forte con il progressivo avanzare della corruzione del segno, un contrasto nato dalla spinta dello Spettro confinato nell'anello. Nonostante le parole della gufa delle nevi, l'Uchiha si sentì un mero spettatore, in quegli sprazzi di lucidità comprese il messaggio che volle trasmettergli ma restò ugualmente incerto su quella strategia, abbandonarsi al segno significava concedere pieno potere a Otomika, era un controsenso.. cosa avevano in mente, che le forze in gioco potessero annullarsi a vicenda?

"Uccellacci, credete davvero che una simile nullità possa sopraffarmi? Portandolo qui lo avete condannato."

"TACI. Non sei altro che lo spettro di uno spettro."

Dall'alto lo fissò, mentre volava stancamente, lo giudicò per quello che era.
Kinji intanto, conteso tra forze mostruose, continuò a sentirsi sballottato mentre madre natura minacciava di liberare l'energia risucchiata nei secoli con un'eruzione senza pari.



GdrOff|| Ora come ora riesci a contrastare un po' il controllo del corpo ma pur ostacolandone la furia - e facendo fallire alcuni attacchi - continuerai a mettere in pericolo i tuoi alleati in volo. Nell'indecisione sul da farsi vedrai le catene dorate indebolirsi e perdere intensità nel bagliore, capisci che l'aiuto di Keiichi non durerà ancora a lungo.

Fammi sapere in privato se decidi o meno di seguire i consigli dei rapaci, a seconda ti dirò cosa accadrà. Non serve che te lo dica ma per dovere di cronaca lascio scritto che non c'è una scelta giusta o sbagliata ai fini della quest, si tratta semplicemente di interpretare la situazione e reagire di conseguenza. || GdrOn
 
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view post Posted on 12/1/2019, 20:18     +1   -1
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L'energia prodotta dalla piuma di sabbia prese la forma di catene dorate, le quali risalirono il busto e andarono ad attorcigliarsi sul braccio portatore dell'anello per limitarne i movimenti.
Anche la pelle di Kinji, che stava cominciando via via ad essere sempre più inquinata dalla mutazione dovuta al segno maledetto, sembrò arrestare quel cambiamento grazie alla fuinjutsu impressa nel cimelio.
Quel piccolo oggetto aveva donato all'Uchiha il tempo per respirare e credere nelle proprie possibilità di vittoria. Certo, non era una sicurezza quella in suo possesso, ma già il fatto che fosse riuscito a rinsavire e rivedere i propri compagni alati poteva essere considerato un successo.


In qualche modo riesco a tenerlo a bada, anche se sento che la sua volontà è ancora molto prepotente sul mio corpo. Devo approfittare di questa apertura, adesso.

Kinji sentì la sua voce, o meglio, sentì provenire delle parole dalla propria bocca con un tono che non era esattamente il suo. Otomika si riferì a degli avvenimenti passati, ma per il Jonin era impossibile stabilire a cosa stesse alludendo di preciso, e a dirla tutta in quel momento la priorità non era quella di comprendere lo Spettro.
La sensazione che provò nel sentire il proprio corpo rispondere a malapena ai suoi comandi fu a dir poco inquietante, difficile da spiegare a chi non aveva mai passato una simile prova psicofisica.
Non ebbe però nemmeno il tempo di replicare: un dolore improvviso lo colpì al petto e nemmeno Otomika stesso fu in grado di resistere, cadendo in ginocchio e sentendo le catene stringere ancor di più. Kinji notò immediatamente che l'anello presentava una crepatura che fino a poco prima non v'era; dallo zaffiro fuoriuscivano manifestazioni di chakra argenteo e energia del segno maledetto.
Poteva significare che la strategia stava dando i suoi frutti: costretto a usare tutte le proprie energie in quel luogo, l'eremita sarebbe stato preso d'assalto dallo Spettro, ma anch'esso avrebbe dovuto dare fondo a tutta la propria influenza, attivando così la jutsu sopita nell'ala di sabbia. Questo fu il piano che Kinji riuscì ad ascoltare dal battibecco tra i due anziani pennuti, mentre un Nushisora preoccupato continuava ad essere perplesso sul da farsi.
Le catene, salde anche se provate, sembravano bilanciare la furia e possenza di Otomika.
Intanto però anche l'ambiente circostante pare sentire l'effetto di quel cambiamento avvenuto in Kinji: la terra sotto i loro piedi cominciò debolmente a tremare, fino a che non costrinse i tre rapaci a prendere il volo.
Una piccola eruzione alle spalle di Kinji aprì parte del terreno lavico formando una pozza incandescente che, fortunatamente, era abbastanza distante dal Vermiglio per risultare in una trappola mortale.
Le manifestazioni di chakra provenienti dall'anello acquisirono una consistenza tale da risultare dense, cariche di energia allo stato liquido, la quale finì inevitabilmente per riversarsi sul terreno.


E' questo quello che devo fare? L'anello sembra si stia logorando in maniera del tutto analoga a come è morto Tashigama durante l'infiltrazione a Oto: forse quando il segno viene esposto ad uno sforzo così grande, la sua composizione diventa instabile e nociva per il portatore... ma allora perchè io sono ancora tutto intero?

Fu allora, tra i mille dubbi riguardo ciò che stava accadendo e sulla sua utilità, che le parole di Chie raggiunsero le orecchie del Vermiglio. Lo stava incoraggiando a non mollare, a combattere come uno di loro e a vincere quella battaglia di logoramento, sostenendolo in maniera del tutto identica a come una madre fa con i propri figli.
Anche Otomika fu ben n grado di recepire il messaggio, ma la sua superbia e sicurezza nelle proprie capacità sembrarono escludere a priori la possibilità che l'eremita potesse farcela.
La voce di Kinji, ben udibile anche ai compagni ad alta quota, proruppe nel momento stesso in cui quella dello Spettro terminò di schernire i presenti.


- Vedrai... ti brucerà ancora di più quando verrai annientato da una simile nullità!

Devo seguire il consiglio di Chie, usare l'energia del cimelio per far si che Otomika sia costretto a sfruttare la sua sempre di più... è rischioso, potrebbe essere un controsenso tale da risultare fatale per me... ma adesso non è il momento per le indecisioni, mi fiderò di Shou e Chie!.

Dal corpo di Kinji l'energia del segno cominciò a manifestarsi sempre più e le catene ripresero a brillare con maggiore intensità. Aveva deciso di fidarsi delle evocazioni, di dar fondo a quel potere ancora in parte sconosciuto, ben conscio di quali fossero i rischi. La paura che sentiva nel cuore aveva lasciato spazio ad un senso di rivalsa che non conosceva eguali: quello era il momento per attaccare il parassita che si annidava dentro di lui più forte che poteva e avvalendosi dell'aiuto inaspettato di Keiichi.
L'intero corpo dell'Uchiha venne avvolto dall'energia del segno come una spira infuocata; la pelle divenne leggermente più scura, i capelli candidi come l'argento stesso e lo sharingan contornato da una sclera completamente nera.
La fusione tra i due era ormai avvenuta, ma con essa anche le catene divennero più salde e scesero fino alle gambe per limitarne i movimenti. Quell'essere simile solo nell'aspetto a Kinji, ma con molti più tratti di Otomika, si contorse per un attimo in avanti e fece fuoriuscire dal petto alcune delle ossa della gabbia toracica per distanziare le catene dalla sua persona.
Una spettacolo raccapricciante, che però coincideva esattamente con quanto lo stesso Kinji e Yugure avevano raccontato riguardo la notte dell'incidente avvenuto ai danni di Hayato.
Non potendo muoversi in maniera del tutto autonoma, il Jonin allungò debolmente un braccio verso i tre volatili; cercò di seguirne la traiettoria di volo per poi espellere dalle falangi quelli che sembravano in tutto e per tutto dei piccoli dardi che, solo tramite la logica, Kinji pensò essere le ossa delle falangi stesse.
La sensazione che provava nell'espellere le proprie ossa dal corpo era del tutto estranea, macabra, dolorosa. Un dolore che non aveva mai provato prima di allora, ma al quale probabilmente un Kaguya doveva essere più che abituato per utilizzare le proprie tecniche contro gli avversari.
Con l'altra mano, invece cercò di concentrare il chakra raiton nelle dita per lanciare le saette sotto forma di aghi, similmente a come aveva imparato a fare da Akane, ma stavolta Kinji fu abbastanza celere da stringere le catene in modo da far abbassare il proprio braccio tanto quanto bastava per non arrivare ai compagni.
Contrastare quel potere si rivelò molto più faticoso di quanto avesse potuto immaginare, ma non avrebbe lasciato ad Otomika il pieno controllo ora che sapeva di potercela fare.
Un'altra catena andò ad arrotolarsi attorno al collo dello shinobi, ancorandosi a terra per costringerlo ad assumere una posizione che non gli avrebbe permesso di attaccare facilmente.
 
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view post Posted on 13/1/2019, 22:35     +1   -1
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eppur combattuto l'eremita decise di fidarsi dei suoi alleati, la priorità, porre fine all'esistenza dello Spettro che parassitava in lui. Capì che per poter sfruttare al meglio l'aiuto della piuma donatagli da Keiichi, l'unica era lasciare libero sfogo al segno maledetto, e così fece. Smise di resistergli, smise di opporsi e di contrastare il diffondersi di quella piaga sulla sua pelle e nel cuore, questo fino a quando la trasformazione non fu completa e con essa, le catene dorate, più spesse e più dure dell'acciaio forgiato nel Ferro.

"Si, così.. di più, molto, molto di più! "

Un demonio, la sua voce tenebra e oscurità. Quando poi le ossa perforarono la carne il raccapriccio in Chie fu sconfinato, smise di battere le ali e per un pelo rischiò di farsi incenerire da uno sbuffo di lava. Kinji era li, proprio li sotto di lei eppure non poteva fare nulla per aiutarlo davvero, ai suoi occhi la fine che lo attendeva si avvicinava sempre più all'ultima immagine del suo predecessore, Arashi Kaguya.

"Pulcino mio.. "

"BASTA PIAGNUCOLARE GALLINACCIA E FAI ATTENZIONE SE NON VUOI FINIRE ARROSTO!"


Nonostante l'affanno, Shou volteggiò riuscendo a scansare a i proiettili di ossa che piovvero nella sua direzione. Meno fortunato fu Nushisora che venne ferito ad un'ala.

"State riponendo troppa fiducia in quelle catene, non è più in lui, vi prego fate qualcosa! "

Non riuscendo più a sopportare l'idea che i due anziani rapaci si limitassero a temporeggiare in attesa di "qualcosa", osservando Kinji perdersi tra quelle forze che si contendevano il suo corpo alla fine cedette e con un ultimo battito d'ali, iniziò la discesa. In picchiata, una scia dorata, una stella cadente che si fiondò sulla spalla del ragazzo: gli artigli spezzarono le ossa che fuoriuscivano, il becco strinse con forza l'anello che aveva al dito. Non avrebbe mollato la presa finchè non l'avrebbe fatto a pezzi o finchè Kinji non sarebbe tornato in se.

"GIOVINASTRO, TI FARAI AMMAZZARE!"

"Nushi-kun vieni via, non è necessario.. ci siamo quasi!"


Ma non le diede ascolto. Più della ferita all'ala e dei colpi che stava ricevendo nel restargli incollato addosso, a ferirlo era la visione di Kinji indemoniato. Avrebbe dato la sua vita pur di farlo vederlo tornare in sè, ad ogni beccata nuove crepe presero ad aprirsi nell'anello e dalle fenditure, il chakra corrotto sgorgava sempre più copioso.
Poi d'un tratto la montagna ruggì, dal basso si levò un rombo mille volte più profondo dei precedenti, fu come se la terra dovesse cadere in mille pezzi, come se cielo e terra dovessero collassare e fondersi l'uno all'altra per mezzo di un'unico grande evento.

"ZA WARUDO ! "

"COSA!? NO, NO NO NOOO! Aspetta, aspettaaahh! "

Nell'esatto istante in cui il vulcano eruttò, prima ancora dell'esplosione di lava, l'aria congelò tutt'attorno a Kinji e il tempo smise di scorrere per tutti, eccezion fatta per Shou. Calcolato bene i tempi il vecchio gufo ricorse un'ultima volta alla sua tecnica temporale e spinto via Nushisora dalle grinfie dello Spettro, gli evitò di cadere preda del jutsu ghiacchiato di Chie.

"Preso! L'ho preso vero tesoro!?"

"Oh si mia cara. In pieno.."


* * * *


Cos'era quel freddo innaturale? Cos'era quel bruciore estremo?
Ghiaccio e lava mandarono lo Spettro in shock. L'anello e la piuma, il conflitto tra le forze di Keiichi e Otomika giunse al culmine. E dopo il rombo, il silenzio nell'inconscio del giovane eremita fu rotto da quelle voci ormai familiari.

"Perchè.. ti credevo un compagno. "

"Il vero te lo era, non il frammento divenuto rancore e ostinazione che hanno rinchiuso in quell'anello."

"Così.. sarai tu l'ultimo eh? La vecchia guardia è ormai estinta. "

"Sbagli amico mio. Non ti sei chiesto come mai ci troviamo qui, come mai anche una parte di me è finita per essere confinata in un mero oggetto?"

"Ma non mi dire.. anche tu sei trapassato. "


Dapprima sconvolto dalla notizia, via via sembrò rincuorato dalla notizia, questo fino a quando non iniziò a ridere sommessamente.

"Hahahaa scusa, non riesco a smettere, heeee.. non trovi sia ironico tutto ciò? Ritrovarci ad essere poco più che strumenti, poco più che ombre di noi stessi quando in vita eravamo dei sovrani? Non so te ma io ho molti rimpianti, questioni in sospeso che volevo, anzi, che sognavo di poter risolvere."

"Tutti ne abbiamo."

"Yumi, come sta la mia Yumi? "

"Ha trovato il suo equilibrio nella solitudine, sta bene, la sua sabbia era ancora forte l'ultima volta che l'ho percepita. "

"Q-quanto tempo è passato? "

"Nella morte lo scorrere del tempo viene percepito in maniera diversa immagino, sono passati anni dalla tua morte, mesi da quando il mio Occhio si è chiuso per sempre. Chi abbiamo amato tuttavia non ci dimenticherà Otomika, ciò che di buono abbiamo fatto non sarà dimenticato.. "

"Hff.. "
sbuffò lo Spettro d'Argento che, dell'egoismo, ne aveva fatto il suo nindo.

"Per i nostri crimini invece, immagino sia tardi per redimersi."

"Mmm....."


Era la prima volta che lo Spettro si mostrava vulnerabile, non si era mai messo a nudo il signore del Suono e per quanto volatile, quel sentimento fu percepito chiaramente dal frammento d'anima del compagno d'arme, così come da Kinji. Entrambi capirono che infondo c'era del buono anche in una serpe come quella.
E mentre le due presenze presero a sparire dalla sua mente, Kinji capì che era tutto finito, finalmente sarebbe rimasto solo con i suoi pensieri, sarebbe potuto tornare da Setsuna vittorioso e raccontare ad Akane del suo trionfo e ringraziare i rapaci per l'aiuto..


* * * *



Una luce immensa aveva cancellato la corruzione e rotto le catene. Le ossa si erano ritirate e nel farlo Shou credette di vederlo sbattere le ali, vide per un attimo in Kinji un perfetto tramite, un ibrido uomo-rapace.

"Splendido, non trovate anche voi? Coofh cooofh.."

Sputando sangue, tossendo e arrancando, l'anziano gufo non riuscì a distogliere lo sguardo dalla creatura che aveva dinnanzi. Ai suoi occhi stanchi, ma ancora arguti, era ciò che di più bello potesse esserci al mondo. Il signore dell'eremo aveva finalmente fatto ritorno, le sue piume erano lucenti, una fiera maestosa come non ne ricordava da eoni.

"BUWWHAA-HAA, IL MIO SHOU! Bwwhaa.. sniff.. come ho potuto! "

"Avrei dovuto fidarmi, sono stato uno sciocco, perdonatemi Shou-dono, Chie-dono.
Non mi perdonerà mai..
"


Con le piume in totale disordine e ferito in più punti, il Proiettile dorato sembrò un pulcino spaesato, incapace di consolare l'anziana, figurarsi se stesso o Kinji; non appena avrebbe visto lo stato in cui versava Shou, chissà cosa avrebbe pensato di lui il ragazzo.
Le sue ali erano bruciate, le sue zampe congelate, incapace sia di camminare, sia di volare.



GdrOff|| Oh boy, hai la tua sage mode, descrivi la trasformazione come più di aggrada. Non hai più l'anello al dito nè la piuma in tasca.

Per il resto tieni presente che Kinji ha un vuoto di memoria dal momento dell'eruzione fino a quando non rinsavisce trovando i tre rapaci a terra, Shou è in pessime condizioni e puoi fare tutte le domande del caso (eventualmente se preferisci, ti passo in privato alcune risposte per velocizzare).
La lava che sgorga giù dalla montagna sta lentamente venendo riassorbita, nel nuovo stadio raggiunto le tue abilità sensitive migliorano e percepisci chiaramente la forza del risucchio di quel luogo riprendere la sua azione, lentamente sta assorbendo il chakra dei rapaci e al contempo noti che invece da te non preleva nulla. || GdrOn
 
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Seguendo il consiglio degli alleati, Kinji decise di smettere di opporsi alla corrente di potere donatagli dall'anello e da Otomika stesso, piuttosto la avrebbe cavalcata e si sarebbe lasciato trasportare da essa.
Solo così sarebbe stato capace di donare alle catene una forza direttamente proporzionale a quella dello Spettro, in grado di contrastarlo se non addirittura costringerlo alla resa.
Mentre la mutazione ormai si poteva dire completamente ultimata e i due coniugi attendevano un evento non del tutto specificato, Nushisora non riuscì più a sopportare la vista del suo pupillo sofferente; gli aveva insegnato molto da quando era arrivato all'eremo la prima volta, dopo una scalata a dir poco sfiancante, e da allora lo aveva visto crescere e maturare proprio come uno dei pulcini più piccoli che con il tempo impara a spiegare le ali e librarsi più in alto di quanto possano vedere gli occhi.
Era il suo allievo, suo eremita nonchè fratello: non avrebbe lasciato che si ammazzasse in quel modo atroce.
Così il Proiettile Dorato scese vertiginosamente di quota per raggiungere la spalla di Kinji, arpionò la spalla spezzandone le ossa e si fermò con il becco sull'anello.
L'Uchiha fu sorpreso di vedere l'evocazione così vicina, mettendosi in serio pericolo per via non solo dell'ambiente circostante, ma anche dell'energia sempre più densa che fuoriusciva dal monile d'argento.


- Vai via Nushisora, questa non è più la tua battaglia, ma la mia. Per quanto tu possa soffrire nel vedermi così, devi essere forte e avere fiducia in me.

Ma non bastò a farlo desistere dal compito di beccare via quel maledetto anello che stava portando via il loro eremita.
D'un tratto però tutti i presenti poterono udire un boato incessante, la terra sotto di loro cominciò a tremare e l'intera area sembrò prepararsi ad un avvenimento a dir poco disastroso. I due gufi però agirono tempestivamente: Chie si apprestò ad usare una delle sue jutsu glaciali mentre il consorte utilizzò la sua tecnica temporale per fare in modo che non avvenisse l'irreparabile.


***



Un bagliore mai visto prima di allora riportò Kinji al presente spezzando le catene dorate che lo avevano tenuto immobile e nullificando l'effetto dell'anello; sentiva ogni fibra muscolare irrorata da un'energia nuova, corroborante in ogni suo aspetto. Si guardò istintivamente le mani, notando immediatamente che il monile d'argento era sparito e, allo stesso modo, la piuma di sabbia non era più nella tasca dove era rimasta custodita.
Sentiva qualcosa legato alle proprie spalle, sbattere all'indietro ritmicamente come se potesse a sua volta volare da un momento all'altro. La corrente ventosa creatasi nel campo di battaglia trasportava via alcune delle piume che si erano formate sul suo corpo, ma la sua figura sembrava imperturbata da qualsiasi cosa lo circondasse.
Per diversi secondi rimase li a godere della ritrovata libertà, ma non appena vide i tre rapaci si precipitò da loro.
Shou sputava sangue per via dello sforzo al quale si era sottoposto, Chie versava lacrime amare per le condizioni del marito eppure Nushisora sembrava quello che aveva riportato più ferite all'orgoglio. Il gufo imperiale si era lanciato dritto verso il Proiettile Dorato per fare in modo che non venisse investito dall'ultimo assalto, ma nel farlo si era esposto ad un rischio enorme, rimanendo congelato sulle zampe mentre le ali presentavano diverse piume bruciacchiate.
Kinji si abbassò inginocchiandosi e prese Shou tra le mani, stando più attento possibile a non provocargli dolore. Non poteva dare colpe a Nushisora per ciò che aveva fatto, spinto dalla voglia di rivedere l'Uchiha nella sua solita veste, piuttosto aveva la colpa di non essere riuscito a mettere da parte paura e preoccupazione.
Ma ci sarebbe stato tempo e modo di discuterne, non prima di essersi accertati che quel brontolone fosse di nuovo in condizioni stabili.
In quella nuova forma, il Vermiglio riuscì a percepire chiaramente l'effetto di risucchio del chakra riprendere lentamente ad affliggere i tre rapaci, ma non lui stavolta. Dovevano tornare all'eremo per stabilizzare Shou, prima che il luogo in cui si trovavano lo privasse persino delle poche forze che gli rimanevano.
Si avvicinò quindi agli altri due e li prese tra le braccia facendoli appollaiare comodamente in modo da non togliere spazio al più bisognoso Shou.


- Andrà tutto bene, Nushisora-sama. Nulla è perduto, dobbiamo solo agire tempestivamente. Torniamo a casa.

Adesso stava a Kinji prendersi cura dei suoi fratelli così come loro si erano presi cura di lui nel momento del bisogno. Fece per allontanarsi, spinto da una forza che lo faceva sentire leggero come l'aria, con direzione l'enorme albero dalle fronde fatte di nuvole per trovare qualcuno che curasse l'anziano pennuto.
 
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view post Posted on 14/1/2019, 23:38     +1   -1
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L
a montagna, per sua natura, aveva semplicemente reagito alla presenza dei tre rapaci e dell'eremita, per qualche ragione il vulcano inghiottiva il chakra per poi liberarlo in un colpo solo. Che questo processo richiedesse anni o meno, non gli era dato saperlo - probabilmente nemmeno il sommo Masanori avrebbe saputo rispondergli - e forse quanto avvenuto quel giorno era stata solo una coincidenza, pura e fortuita. Eppure veniva da chiedersi come mai gli anziani avessero deciso di portarlo proprio li.
Qualcuno ipotizzò che sapessero, lo dissero apertamente una volta giunti sul grande albero tra le nuvole, parlando tra loro e con loro pensarono che conoscendo il problema dell'eremita Chie e Shou nei giorni precedenti avevano contribuito volontariamente a riempire il serbatoio di energia covato nel nucleo della montagna. Nessuno però aveva simili prove, quei vecchiacci vivevano isolati dal resto dell'eremo e dunque l'idea più plausibile rimase quella della mera conoscenza di quel luogo che, già saturo da visite passate, con il loro arrivo avrebbe eruttato. Avevano a funto da goccia che fa traboccare il vaso.

Ma cosa importava ormai? Che fosse solo il frutto di una conseguenza dovuta al sigillo maledetto inciso sulla pelle dell'Uchiha o delle incredibili forze contenute nei cimeli che portava, che fosse tutto programmato o meno, l'importante era l'obiettivo raggiunto. Kinji si era finalmente liberato di quell'anello diabolico e sarebbe potuto tornare a Konoha dal fratellino.

A pagarne le spese fu Shou, ma non era messo male come voleva far credere, la vecchia cariatide del resto era un ipocondriaco di prima categoria.

"AAHH LE MIE POVERE OSSA! AAHH LE MIE POVERE PIUME! "

"Caro.. non ti sembra di esagerare adesso? E' da mezz'ora che vai avanti così ma le ferite si sono rimarginate poco dopo che Kinji ti ha preso sotto la sua ala."

Effettivamente mentre abbandonavano quella valle di cenere e lava, qualcosa aveva agito. Fu come se l'ultimo rimasuglio di energia racchiusa nella piuma avesse sciolto il gelo a incatenare le zampe del vecchio rapace e, al contempo, come se l'ultimo respiro gelido dell'anello avesse curato le ustioni del rapace.
Dopo il conflitto tra gli spiriti dei Sannin, quell'ultimo gesto fu un' azione congiunta, un'irradiazione piacevole, curativa e rigenerante.

"PER LA BARBA DI MASANORI, LASCIAMI IN PACE ALMENO NEL DOLORE VECCHIA ARPIA! "


Dopo tutte le premure avute nei suoi confronti e dopo tutte le scuse per avergli congelato le zampe nel momento cruciale, Chie rimase scioccata da un simile appellativo. Molto lentamente si voltò in sua direzione tenendo il becco aperto e gli occhi sgranati in un'espressione a dir poco spiritata.

FaO3IZG


"Se non la fai finita racconterò a tutti cosa fai nel nido quando non ci sono."


Chie, come tutte le consorti, conosceva i suoi peggiori segreti del compagno e al solo pensiero che potesse spettegolare con le altre arpie dell'eremo, il regale Shou sbiancò fin quasi a diventare a sua volta un gufo delle nevi: smagrì a vista d'occhio, spaventato come se avesse visto il più terrificante dei fantasmi. Cercò aiuto nello sguardo di Nushisora e di Kinji che, uniti al suo capezzale, riconobbero nelle sue iridi arancio la paura più nera e profonda, nei suoi occhi si era materializzato il suo incubo peggiore.

pCmiegh

"E NO EH! EDDAI, NON VALE, DITEGLIELO ANCHE VOI!"



"Oh, non guardi me Shou-dono"

"NON PUOI FARMI QUESTO FEMMINA DELLA MALORA!"

"Tsk! Pulcini miei, volete sapere di quella volta ch-"


"KYAAA.. KYAAAA!"

    "KYAAA.. KYAAAA!"



Pur di nascondere certe cose Shou iniziò a gridare come un matto assordando tutti i presenti, una scena tragica quanto comica che inevitabilmente finì nelle risate più disparate e sentite di sempre.




GdrOff|| Se lo desideri puoi ruolare quest'ultimo siparietto anche con la presenza di Yugure, l'eruzione ha allarmato gli altri rapaci dell'eremo, percepisci il volo di molti di loro procedere nella vostra direzione.

Nel post ho lasciato intendere che dopo le cure miracolose di Shou, all'arrivo degli altri, si sono fatte delle ipotesi su quanto è successo. Se vuoi approfondire sfrutta questo post, al prossimo ti do le valutazioni e poi potrai fare altrettanto.

PS: per quanto riguarda la trasformazione dato che sei rimasto sul vago per non avere rogne ho chiesto delucidazioni nel topic trame. Appena mi rispondono ti faccio sapere. || GdrOn
 
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view post Posted on 15/1/2019, 22:39     +1   -1
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L'eremita riuscì ad arrivare nell'abitazione di Shou e Chie, notando immediatamente -grazie alla nuova sensibilità ottenuta dalla modalità eremitica- che con le ultime energie scaturite dai due cimeli le ferite del vecchio uccellaccio erano state curate.
Insomma, stava facendo una scenata per nulla ormai da diverso tempo.
Una volta giunti a destinazione, Kinji sentì l'energia naturale man mano abbandonare il suo corpo fino a che non scomparve del tutto; era una sesazione molto piacevole quella che aveva avvertito nel riuscire a sfruttare le forze della natura, ma ancor di più lo era vedere che l'anello ormai era soltanto un vago ricordo.
Mentre i due gufi bisticciavano come loro solito, l'Uchiha si accorse della presenza di Yugure che li stava raggiungendo in volo; una volta abbastanza vicina, si trasformò nella sua forma umana e corse verso l'eremita.


- K-Kinji-kun! Abbiamo avvertito un cambiamento improvviso nel vulcano, come se stesse per eruttare da un momento all'altro, e ci siamo messi subito in allerta.
Eravamo diretti verso i piani inferiori, ma adesso che sappiamo che siete al sicuro, dirò agli altri di non preoccuparsi e di raggiungerci qui. Shou-dono, state bene?


Chiese, notando il gufo disteso nel suo nido con fare piuttosto provato, ma come suo solito era troppo impegnato a battibeccare con Chie per ascoltare le domande che gli venivano poste. Ben presto arrivarono anche altri fratelli e sorelle, tutti ammassati in cerchio attorno ai piccionici, Nushisora e Kinji rispettivamente al "capezzale" di Shou.
Una volta superata la scenetta tragicomica in cui il povero vecchio rapace cercava disperatamente di sovrastare le parole della consorte per vendicarsi del torto subito, tutti i presenti si lasciarono andare ad una risata liberatoria, ma cominciarono anche a parlare dell'accaduto.
Fu Nushisora a cominciare il racconto, dicendo ai fratelli che si erano recati in un luogo pensato appositamente per mettere alla prova l'Uchiha e l'effetto dell'anello, passando poi la parola allo stesso Jonin, il quale continuò raccontando nei minimi dettagli cosa era accaduto.


- E così adesso sono libero... l'anello è andato e con esso anche la parte dello Spettro che risiedeva in me... e tutto questo è stato possibile grazie a voi, Shou-sama, Chie-sama... grazie al coraggio di Nushisora-san e alo vostro supporto, miei cari fratelli.
E a te, Yugure-chan. Grazie per essermi stata vicina nel mio momento più nero.


La kunoichi, che fino ad allora era rimasta ad ascoltare con gli occhi gonfi di lacrime, si lasciò andare finalmente ad un pianto liberatorio affossando il viso al petto dell'eremita. Kinji le mise una mano sul capo, lasciando che sfogasse tutta la tensione accumulata da quando le aveva confessato il suo problema.
Nello sguardo di tutte le altre evocazioni, il Vermiglio poteva leggere soddisfazione, gioia e fierezza per ciò che erano riusciti a compiere tutti assieme.


- E' una splendida notizia, Pulcino. Ma hai idea di come la piuma sia riuscita a scatenare un potere tale da riuscire a contrastare quello dell'anello?

Chiese Hitomi, la civetta dal piumaggio cremisi. Proruppe quindi Nushisora.

- E' possibile che l'oggetto non fosse altro che un cimelio intriso di chakra naturale, creato in modo che la sua energia venisse sprigionata nel momento in cui l'anello avesse avuto la meglio, in maniera uguale e contraria.

- Alcuni umani sono davvero astuti...

- Ma mai quanto i nostri anziani! Shou-dono e Chie-dono avevano già capito il problema e deciso il da farsi.

- E' vero, Washi-kun. Ma adesso basta perdere tempo, dobbiamo festeggiare! Il nostro eremita non è più un pulcino: è riuscito a spiegare le ali da solo e volare più in alto di qualsiasi altro essere umano, adesso è davvero libero... e basta piangere, Yugure-chan... così ce lo rovini tutto.

- Ne ha passate tante, e l'ho fatta preoccupare troppo... ne ha tutto il diritto.

//Scusa il finale un po' veloce//
 
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view post Posted on 17/1/2019, 23:38     +1   -1
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P
oco avvezzi a tanta compagnia, i due anziani non fecero nulla per nascondere il loro disagio e del resto, chi era sopraggiunto non faticò a capire il loro stato d'animo. Quanto accaduto quel giorno tuttavia era stato un evento più unico che raro e non solo per la collaborazione dei due gufi ma anche per il traguardo raggiunto dall'eremita, un qualcosa che non si vedeva da tempo immemore e che il suo predecessore aveva solo sfiorato alla lontana.
Erano fieri di esserci, fieri di aver potuto assistere anche solo al riposo del guerriero alato e poi, uno ad uno, volarono via.

Insieme a Yugure, Nushisora fu l'ultimo ad abbandonare il nido. Prima di andare suggerì al Vermiglio di tornare appena possibile per padroneggiare al meglio la nuova forma raggiunta e gli spiegò di come Chie e Shou erano in grado di rimpicciolirsi e fungere da evocazioni di supporto. Appollaiandosi sulle sue spalle durante il combattimento erano in grado di raccogliere il chakra naturale per la il mantenimento della trasformazione e per l'esecuzione dei senjutsu.

"Credo sia ora adesso, avete un lungo viaggio da fare. Yugure-chan vai anche tu? Se vi affidate alla corrente che scende da ovest potreste arrivare a Konoha entro sera."

Un ultimo sguardo aquilino e con un battito d'ali, sparì oltre le nuvole. Desiderava starsene da solo per un po' e rimuginare sull'accaduto ma per prima cosa, avrebbe fatto rapporto a Masanori circa l'accaduto. Giunto a Shirukume percepì nell'aria l'apprensione per l'accaduto ma anche il desiderio di festeggiare ma se anche Kinji avesse deciso di restare per la notte, non l'avrebbe trovato in mezzo agli altri. Con i troppi pensieri ad affollargli la mente non sarebbe stato di compagnia e non aveva nessuna intenzione di rovinare l'atmosfera.

Il pulcino era finalmente cresciuto, le sue penne erano diventate splendide piume, lasciato il nido era diventato forte in grado di proteggere gli altri.
Lasciando il vulcano con le sue ferite, anche se per poco, Nushisora era stato sotto l'ala di Kinji e si era sentito protetto e al sicuro più di quanto la sua superbia e il suo orgoglio potessero sopportare.
Quella sera, dopo tanto, sarebbe stato lui Hiyoko. Il pulcino.




    ##VALUTAZIONI##

|| Conosco da un pezzo il personaggio perciò non mi dilungherò molto, in alcuni passaggi potevi fare di più ma nel complesso hai mosso bene Kinji. Per le sbavature che ho notato credo siano dovute alla situazione che il personaggio si trascinava dietro, ha pesato sul rendimento dello scritto, alcuni post sono parsi un semplice elenco di eventi che accadevano attorno a Kinji, si è percepito il calo di coinvolgimento e di rielaborazione personale.

La causa primaria di questo distacco credo sia la trama (magari non è piaciuta o non ti ha coinvolto abbastanza), forse non ha aiutato che l'apprendimento della Sage Mode, non fosse finalizzata al mero potenziamento del pg. Non lo dico per giustificarmi ma il tuo pg veniva da una situazione instabile ed era già stato indirizzato verso il chakra naturale per controllare/distruggere l'anello, a livello di trama non potevo che seguire questo filone e rifarmi alle varie role passate. Per quanto io sia solita unire i puntini e fare collegamenti tra quest-missioni, stavolta pure io ho fatto fatica ed è questo il motivo per cui non mi sento di penalizzarti più di tanto.

Spero di averti divertito con le scenate dei pollastri e le palesi jojo reference :asd:
In quanto al resto abbiamo fatto 2.5 pagine, questi i voti e i premi:
    Role: 10
    Scrittura: 9
    Strategia/Approccio: 10

    Voto medio: 9.6

    P.ti Exp: 960
    Bonus pesi: da calcolare su 400
    Fama proposta: -


Per completezza specifico che la particolarità dell'anello presa durante l'evento di Oto è da ora rimossa e l'augurio è che tu possa tornare a giocare con più serenità. In più ti riassumo quanto mi è stato risposto in Trame, se hai bisogno di ulteriori delucidazioni senti direttamente i Narratori.

*Circa la modalità eremitica Sir Onion mi ha confermato che puoi volare liberamente. Tecnicamente se la Sage è ben eseguita (e il chakra naturale ben controllato), il corpo non subisce modifiche tali da far spuntare le ali ma dalla tua hai anche la personalizzazione del sigillo maledetto, altra cosa che - parole sue - permetterebbe il volo. In merito al Sigillo maledetto ci ha tenuto inoltre a specificare l'importanza della permanenza del "gene" parassitario ma come ruolarlo e in che misura starà a te ( esempio come per l'anello puoi dire che con la Sage attiva ne sopprimi gli effetti). In ciccioli non sei obbligato a dargli un nome o una personalità ma dall'altra parte, citando invece Egeria, "non facciamo diventare l'aceto champagne".

Ricordati di lasciarmi le valutazioni in Coinvolgimento e Tempistiche, per il resto Kinji è un bird0 liberooh ||

P9ptjec



Edited by ~Angy. - 17/1/2019, 23:53
 
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view post Posted on 18/1/2019, 00:22     +1   -1
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Passiamo direttamente alle valutazioni!

Coinvolgimento: Allora, la quest mi è piaciuta fin da subito con quell'incipit che sembrava non centrare nulla con tutta la sage mode, e invece è stato un inizio perfetto per quello che è stato poi l'avvicendarsi degli eventi.
In realtà ho sempre apprezzato più o meno tutto (magari qualche post di transizione di troppo?) e mi scuso se ti è sembrato che ogni tanto fossi carente o poco preso. Hai ragione quando dici che la faccenda dell'anello ormai andava avanti da troppo, incidendo inevitabilmente sulla mia voglia di rimestrare nuovamente nel marasma, ma il fatto di essermene finalmente liberato non può che farmi piacere.
Purtroppo non è stato un buon periodo per scrivere in generale, e confesso che non lo è ancora. Vedremo come andrà a finire, ma di sicuro la colpa non è tua che ti sei sforzata sempre di tirare fuori situazioni interessanti.
Mi piasce, voto 10 (cit.)

Tempistiche: Assolutamente nulla da ridire qui; rapida e indolore.
Anche qui voto 10.

Che dire, ci si becca in role e speriamo che per quei punticini non ho superato un livello, che non ho lo sbatti di andare a modificare la scheda xD

 
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39 replies since 4/12/2018, 20:53   670 views
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