| Lo Hyuga fu chiaramente colto alla sprovvista ma non si tirò indietro. Si disse disponibile per fare tutto il necessario per provare a migliorare la sua condizione, sebbene non partisse con chissà quali aspettative, non dopo essersi abituato all'idea di convivere con quella mutilazione a vita. Kakumei preparò dunque tutto il necessario, in una delle camere interne del dedalo, una uguale a quelle utilizzate come camere di tortura. La spia prese dunque tutti gli strumenti necessari, e si preoccupò di sistemare anche tutta una serie di pozioni e intrugli che nella normalità non si sarebbe mai sognato di toccare. Quanto a Mira invece, aveva ascoltato la volontà di Fuyuki di parlare di sé e del suo futuro una volta finita l'operazione, e non si mostrò sorpresa, anzi. D'altronde, dopo la morte di Kai, la nuova Kirinaki stessa doveva chiarire il suo ruolo nel mondo, e rivelare quale fosse l'obiettivo di Mira e il perché stesse continuando a fiancheggiare Ryuzaki nella guerra a Sora no Kuni. Erano tutti elementi che dovevano essere spiegati e chiariti quando sarebbe stato il momento.La stanza era piccola, illuminata come meglio si poteva grazie alle torce, e il lettino in cui lo Hyuga si adagiò dannatamente scomodo. Non era senz'altro una delle camere operatorie più sterili e all'avanguardia del continente ninja, ma il medico era sicuramente uno dei più capaci. Quest'ultimo non sembrava infatti preoccuparsi troppo dell'attrezzatura chirurgica, non subito almeno, d'altronde non doveva aprire o ricucire tessuti, quanto invece ricrearli. Nessuna traccia di protesi, nessun sostegno artificiale, Fuyuki si trovava lì ad attendere che succedesse qualcosa e incredibilmente non aveva la minima idea di che cosa. Anche Kakumei era quantomeno confuso: conosceva l'abilità medica di Mira, aveva sentito la storia di Matsuda, e anche quella di Kurewa, ma non l'aveva mai vista ricreare un arto in quel modo, se è questo che avrebbe fatto. A ogni modo, la donna scoprì la benda, non potendo fare a meno di notare come qualcuno se ne fosse preso cura. Di certo non Kakumei, non aveva mai avuto basi mediche a differenza di Naum, e di certo in qualche mese non poteva essere diventato un esperto. Era un lavoro certosino, fatto con cognizione di causa:Mira - Chi se n'è occupato? Chiese a quel punto, prevedibilmente. Fuyuki non aveva mai menzionato un'altra persona nei rapporti che aveva mandato a Mira, a meno che non fosse qualcuno incontrato negli ultimi sei mesi di buio totale.Fuyuki - Un uomo conosciuto durante il mio primo viaggio. Mi ha insegnato come fare... e quantomeno, ho potuto tenere pulita la ferita.Mira si fermò un attimo, dando la giusta importanza a quelle parole. Era di vitale importanza che nessuno potesse mai ricondurre loro al paese del Cielo, in quel periodo così critico almeno. Dovette chiederlo, sebbene non ritenesse affatto stupido l'uomo che avesse davanti: Chi è? Che cosa sa di te e della ferita?Fuyuki - Un Chunin del Paese del Gelo, o meglio, un ex shinobi in conflitto con il Daimyo. Quanto al resto... abbastanza da far sì che mi vedessi costretto a trasformare quel sa in sapeva.La donna gli concesse uno sguardo, seria in viso: Bene allora, aveva fatto un buon lavoro. Sapeva di potersi fidare, se avesse voluto incastrarla o tradirla in qualche modo, avrebbe avuto mille occasioni in quell'anno. Chouko Yamanaka era una di queste, e Mira sapeva bene l'odio che quell'uomo provava nei suoi confronti. Eppure, lo Hyuga aveva collaborato per rinchiuderlo nuovamente. Di qualsiasi cosa avesse voluto parlare Fuyuki dopo l'operazione, sapeva che avrebbe in qualche modo giovato a entrambi, in un rapporto di convenienza che avrebbe portato frutti con entrambi nel pieno delle forze.Fuyuki - Tutto sommato, si è reso utile. Poi sorrise, scambiando un'occhiata complice con Kakumei - È ai piani inferiori, comunque. Te lo presenterò volentieri, dopo l'intervento. Anzi, vedi quella pergamena lì? Indicò una piccola pergamena vicino ad alcuni strumenti portati da Kakumei, quando aveva preparato la camera per l'operazione. Mira sembrò confusa ma non preoccupata. Sembrava stesse provando a stuzzicarla nella maniera che piaceva a lei, e questo, beh, Kakumei lo sapeva bene. Il ragazzone non se la cava male ad abilità mediche. Se dovesse servirti una mano, ti basta una penna. Scrivi su quella pergamena qualunque cosa possa tornarti utile, da parte sua. Ti raggiungerà e sarà felicissimo di aiutarti, ti do la mia parola.Intervenne Kakumei a quel punto, bacchettandolo con un sorriso sornione: Non roviniamole la sorpresa, non fare il maleducato.Fuyuki - Una brutta abitudine alla volta, cerca di essere paziente.Mira sorrise, probabilmente per la prima volta da quando era tornata al covo. Qualsiasi cosa fosse, adesso bramava di saperla. Una cosa per volta però, doveva prima occuparsi di quella gamba. Che avesse fatto una sorta di lavaggio del cervello al Chunin dopo averlo catturato? E anche se fosse in che modo? No, se c'entrava una pergamena doveva necessariamente essere una tecnica, un sigillo di incredibile potenza. Qualcosa che potesse piegare il libero arbitrio? Fuyuki Hyuga conosceva una tecnica del genere? Kakumei sembrava tranquillo, ma se l'avesse usata anche con lui? Lasciò andare per un attimo la gamba, allontanandosi verso gli intrugli, per avere qualche altro minuto per pensare. Per utilizzarla doveva scrivere nella pergamena, quindi qualsiasi cosa facesse, a prescindere da come potesse attivarla, aveva bisogno di quegli strumenti. Doveva calmarsi, se avesse potuto, l'avrebbe utilizzata contro Ryuzaki, quindi doveva essere un rituale lungo o complesso, non avrebbe mai potuto usarla contro di lei. Doveva saperne di più, ma intanto, per sicurezza propria e del paziente, era meglio mandarlo nel mondo dei sogni.Mira - Ok allora, cerchiamo di curare questa gamba... e poi parliamo. Spero che al tuo risveglio, avrai un dolore fantasma in meno.Gli iniettò l'anestetico e attese che si addormentasse prima di proferire nuovamente parola. Ci vollero pochi secondi, poi, nonostante la stimolazione uditiva della donna, Fuyuki sembrava beato tra i propri sogni. Kakumei la anticipò prima che potesse aggiungere qualsiasi altra parola, dopo essersi accertato anche lui che il ragazzo non potesse più ascoltarli:Kakumei - E' un sigillo di contratto molto più potente del normale, ma le vittime devono essere consenzienti o inermi. Niente che possa utilizzare contro di te senza combatterti. E considerando che lo spirito di Mira continuava a vegliare su di lei anche mentre il corpo dormiva, grazie a Yusekai, non l'avrebbe di certo colta mai di sorpresa.Mira - E' impressionante, Kakumei. Spero tu capisca che cosa comporta una tecnica del genere. Deve essere mia. I suoi occhi brillavano, e le Anime Nere infuriavano intorno a lei come tossici davanti a una succulenta dose. La spia la tranquillizzò, se Fuyuki ne aveva parlato apertamente in quel modo un motivo c'era.Kakumei - Vuole insegnartela di sua spontanea volontà, ma non penso sia soltanto una dimostrazione di lealtà.Mira - E che cosa vuole in cambio? Ci arrivò nel momento stesso in cui lo chiese. Fin da quando si erano incontrati per la prima volta, dopo la storia di Yason Mori, lo Hyuga non aveva mai nascosto di voler uccidere Kai e lo Yokai di Konoha, e quest'ultimo era ancora vivo. Voleva sostegno, un aiuto per sconfiggere uno dei ninja più potenti del continente.Kakumei - E' una tecnica sensazionale, ma vuoi davvero dichiarare guerra al mondo per averla? E' lo sbaglio che ha ucciso Shinan prima e Jagura dopo.Negli occhi di Mira... libidine. Non era la tecnica in sé, ma cosa questa simboleggiava. Quanta conoscenza celava ancora quel mondo? Che cosa avrebbe dovuto fare ancora per arrivare alla Conoscenza Universale? Per una volta nella sua vita le sembrò di poter arrivare a ogni cosa semplicemente allargando le braccia e le mani, ma Kakumei aveva ragione, non doveva cadere in stupidi errori. Era il motivo per il quale esisteva Yurei a Sora no Kuni e Mira al di sotto delle isole, sulla superficie della terra.Mira - Fidati di me, Kakumei.~ ~Aveva preparato tre intrugli diversi per quella specifica operazione, ma il lavoro principale lo avrebbe fatto il chakra che stava concentrando. Non era la semplice energia "azzurra" di ogni ninja, ma nemmeno la tipica curativa che erano soliti usare i medici, ma un altro tipo di forza. Sulla mano della kunoichi, su tutte e cinque le dita, comparvero dei kanji fluttuanti, di colore verde, che messi vicini all'arto mancante dello Hyuga, cominciarono a roteare su se stessi prima, e a scambiarsi di posto tra di loro dopo. Mira rimase concentrata al massimo per lasciar fluire la forza su dove sarebbe dovuta trovarsi la gamba, e vide piccole particelle di energia scontrarsi, emanando luce ed energia concreta. Kakumei ne fu stupito: non lo aveva imparato da Matsuda, era qualcosa che aveva più a che fare con Kurewa. Stava agendo a livello cellulare? Non ne capiva molto, ma riuscì comunque ad apprezzarne la particolarità. Il processo non durò troppo, giusto una manciata di minuti, prima che qualcosa comparisse lì dove non doveva esserci più nulla. Erano le ossa andate perdute dopo il taglio del sicario di Ryuzaki: la tibia, il perone, il talo, il calcagno, fino alle ossa metatarsali. Quell'energia aveva ricostruito un tessuto osseo umano, e non era una protesi, quelle erano le vere ossa che lo Hyuga aveva perso. La donna dovette fermarsi però a quel punto, notando come alla ricostruzione delle falangi e dei primi tessuti muscolari, qualcosa cominciasse a rigettare quel chakra miracoloso. La donna si allontanò, aggredita di fatto da un'aura nera, satura di elettricità, che scosse l'intero corpo del Jonin.Mira - Ma che diavolo?Ci riprovò più volte prima di rendersi conto di dover necessariamente lasciar perdere: più la donna provava a irradiare l'osso rigenerato, più l'aura oscura diventava aggressiva, aumentando la temperatura al punto da ustionare la pelle stessa di Fuyuki.Kakumei - Proviene dalla cicatrice del sigillo forzato. E' come se fosse rimasta una traccia dentro di lui che respinge il tuo chakraMira gli scoprì il punto in cui si trovava la cicatrice, e in effetti sembrava si stesse espandendo una macchia nera attraverso le vene, e il suo sistema circolatorio del chakra.Mira - Non si è ancora espanso troppo, penso di poter rendere quell'osso una sorta di protesi "naturale" continuando a lavorarci, ma non potrò più usare il chakra. Kakumei, tu prova a fare qualche ricerca su questi effetti... non ho mai visto niente di simile.La spia annuì e lasciò la camera, mentre Mira continuò a lavorare sull'arto cercando di trattarlo con i suoi intrugli. In quel modo, passarono circa due ore, durante le quali la donna sembrava essere riuscita a creare una protesi con l'osso naturale di Fuyuki, creandogli un sostegno che gli permettesse di camminare. Non era quello il risultato che voleva ottenere, ma quantomeno aveva definitivamente curato la ferita, risolvendo l'eventuale dolore che ancora poteva assillare il ragazzo, e contemporaneamente generato un prolungamento del moncone fatto d'osso naturale, sebbene i tonici e gli impiastri utilizzati l'avessero leggermente rafforzato, per renderlo più resistente alle intemperie. Non avrebbe risolto completamente i problemi fisici e motori di Fuyuki, ma avrebbe dato un importante aiuto. Quanto a quel chakra nero, beh, rimaneva un mistero.
Quando lo Hyuga si svegliò, circa otto ore dopo, Mira era ancora nella camera, seduta su una poltrona portata lì in un secondo momento, immersa nella lettura di uno dei manoscritti del covo. Alzò lo sguardo dal libro quando il ragazzo provò a sollevarsi, ancora intontito per l'anestesia.Mira - Bentornato. Lo vide guardarsi la fasciatura alla gamba, che sembrava palesemente più lunga di quando si era addormentato. Non sono riuscita a rigenerarla del tutto, ma ho creato una "protesi naturale" che ti permetterà di muoverti senza stampelle, quantomeno. Lo aveva accolto con un sorriso leggero, stanco ma soddisfatto. Poi si fece nuovamente seria: il tuo chakra ha qualcosa che non va, Fuyuki. Il sigillo che abbiamo forzato ha ancora potere su di te, in qualche modo. Non fosse per quello, avresti nuovamente la tua gamba in tutto e per tutto. I tuoi demoni sembrano non volerti abbandonare.Specifica doverosa e importante: la tecnica utilizzata da Mira per curare la menomazione è questa: CITAZIONE Ijutsu - Innesco Cellulare (Limite: 4) [CHK: -17] Tratti: Supporto, Ravvicinata, Jōzu
“Mira riesce a incidere sulle ferite fisiche a un livello maggiore rispetto alle tecniche base mediche, andando a ricostruire i tessuti attraverso un rituale di Chakra. Sulle punte delle dita di una mano della Kunoichi compaiono dei Kanji di colore verdognolo, che avvicinati a una ferita o a un arto reciso, ne ricostruiscono i tessuti.”
Effetti: Ripristina 12 punti CRT/SLT.
Annulla l'eventuale danno da Sanguinamento subito nel Turno. ma ha scopo puramente GDR ON, nel senso che non intacca minimamente il malus che derivava dall'arto mancante. In sostanza, Fuyuki potrà adesso camminare meglio di prima, con l'ausilio tuttalpiù di un bastone piuttosto che delle stampelle, ma non risolve il malus che dovrà recuperare con la Missione S, come deciso dallo Staff. Per fare ciò ho chiesto consenso ai Narratori che mi hanno dato il via libera.
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