Sfaldatasi in farfalle di carta Mira osservava la collina a strapiombo sulla foresta. Nel bivacco ancora acceso vide un uomo che stava fumando una sigaretta alla luce del bivacco. Il viso pieno di cicatrici, i capelli lunghi liscissimi e un lungo cappotto marrone. Dopo una ventina di secondi, lo sentì esordire: "
Non ho nulla di interessante da rubare, se è ciò che cerchi."
Alla cintola portava una spada dentro un fodero finemente lavorato, e dal suo aspetto si poteva supporre che fosse in viaggio da diversi giorni.
Silenzio.
Poi Mira si materializzò oltre però il bivacco, in maniera tale da rimanere coperta dalla luce intensa del fuoco e non rendersi direttamente visibile in viso.
"
Impressionante, allora questa foresta ha qualcos'altro di buono oltre al liquore."
L'uomo cercava di osservarla un po' tra le ombre e il fumo della sigaretta. Dopo un po' fece: "
Se vuoi riscaldarti anche tu, prego: un fuoco non si rifiuta a nessuno mentre si è in viaggio."
Mira sorrise tirandosi dietro l'orecchio i capelli biondi e si avvicinò.
"
Pensavo di essere l'unica folle a girovagare in questa giungla. Sei in giro da tempo?"
"
Da un po' di tempo" le rispose serio, e poi le chiese con un cenno se volesse una sigaretta: "
Spero proprio che non siamo i soli folli a girovagare qui."
"
Oh no grazie, preferisco bere" e si sedette lì vicino.
"
Beh qui forse sì, ma lì..." e mosse l'indice su verso il Cielo.
Sorrise anche l'uomo, scrutando il cielo.
"
È possibile. A quanto so, questo è il posto migliore per provare a salire fin lassù. Almeno, così mi hanno detto i locali - diffidenti come non ne ho mai visti in vita mia."
Fece un tiro.
"
Come mai vuoi salire fin lassù?" e le offrì un po' di sake.
"
Bevi davvero questa brodaglia?" gli chiese Mira, dopo aver accettato e poi annusato la bottiglietta.
L'uomo accennò una mezza risata
"
Mi permette di bere un po', pur restando sempre in guardia."
Mira fece spallucce.
"
Comunque... per la stessa ragione per cui arrivano tutti no? Per ciò che muove il mondo."
La osservò un po' in silenzio, facendo un altro tiro. "
Sei una fedele del Buraindo, dunque."
"
Hai coraggio nel nominarlo così, dovresti sapere che vede tutto nel Cielo."
"
Ma qui ancora non siamo nel Cielo" le rispose, sollevando un sopracciglio.
"
Ti sbagli di grosso", e diede un'ampia sorsata alla bottiglietta.
"
Se lo dici tu..." e diede l'ultimo tiro e buttò la sigaretta nel fuoco, per poi allungare la mano verso la bottiglietta in mano a Mira.
"
È da molto che sei in queste zone?"
"
Non da molto, le ultime dall'Est non sono state buone. Sai, bestie e demoni con le code - "
Annuì e ci pensò un po'. Poi fu lui a fare spallucce: "
Ho sentito, ma sinceramente non sono tra i miei principali problemi."
"
Ah si?" chiese lei incuriosita: "
E quali sono?"
Si alzò una folata di vento freddo. Era forte, ma non abbastanza come quella che l'uomo aspettava da un po' di ore
Lui si strinse nel suo spolverino marrone finché non fu passata.
"
Si è accorto che siamo qui."
Lui rise, ma per poco, non appena si rese conto delle circostanze.
"
Scusami, non voglio urtare la tua sensibilità. E' possibile quello che dici."
Mira lo guardava serissima.
"
Comunque - Da un po' di tempo sto cercando una persona."
"
Se non rispetti le regole di queste terre penso che non troverai nessuno."
"
Oh, è possibile."
"
Qui la nebbia ha occhi e orecchie, a volte si sente piangere per chi uccide."
L'uomo la guardò stranito e sull'attenti.
"
- Wow, sei una poetessa!"
"
Sbagli ancora." Poi Mira si acquattò e si guardò intorno, come se avesse paura di essere ascoltata: "
Non lo dico mica io, lo sanno tutti", concluse sussurrando. L'uomo la guardò con una sottilissima ironia.
"
È importante rispettare le regole, questo è vero in ogni caso... anche se mi chiedo come mai tanta gente prosperi pur violandole così deliberatamente."
"
Buraindo fa prosperare chi ha fede."
"
Mhh... è possibile."
L'uomo ci pensò un po'.
"
E secondo te potrebbe portare allo scoperto un uomo che si è macchiato di crimini indicibili... se calpestasse le sue terre?"
"
Forse sì, ma solo se sono crimini contro il Cielo."
"
Non saprei... che io sappia no. No, non credo."
Ci pensò ancora.
"
Buraindo forse lo saprebbe."
Mira valutava ogni sua parola.
"
Se cerchi vendetta o giustizia sei nel posto sbagliato."
"
Non cerco nulla di tutto questo, non fa parte di me."
"
Prova a parlarGli."
"
È quello che spero di fare. Ma il destino del nostro dialogo dipenderà molto da lui. E prima dovrei trovarlo."
Si accese un'altra sigaretta.
"
- An Lefeng. Lo hai mai sentito nominare in giro?"
Il cuore di Mira perse un battito. Le si congelò il sangue, ma si sforzò di non darlo a vedere.
"
- Non direi, sono qui da poco come dicevo."
Per una persona che viveva di inganni, dissimulare sensazioni e stati d'animo era un qualcosa di ordinario.
"
Perché non proviamo insieme a chiedere udienza a chi regna su queste terre? A me basterebbe pregare al suo tempio, ma devo prima salire."
"
I miei informatori mi hanno detto che potrebbe essere in buoni rapporti con qualcuno di potente in queste terre, o... insomma, qualcosa del genere. Qualcuno che è pure di mio interesse. Devo solo sperare che Buraindo e il Cielo non siano invischiati direttamente in questa storia."
Spense la sigaretta nel fuoco. L'aveva divorata.
"
Dovrei salire lì... Ma non credo di poter andare al Tempio e chiedere a Buraindo ehi, posso chiederti un secondo se sai qualcosa di questo tipo qui?"
"
Lui ascolta i suoi fedeli, potrei provare a chiedere io per te."
"
Te ne sarei molto grato."
Mira gli sorrise dolcemente... ma, com'era sicura avrebbe detto Fuyuki in quella circostanza, lo avrebbe voluto sgozzare Kami bastardi!
"
Non gliene voglio personalmente. Spero che lui lo capisca. Un tempo eravamo amici. Ma col tempo è cambiato, tutti sono cambiati."
"
Di questi tempi tanti cambiano, per forza di cose. Qui puoi sistemare le cose, fidati di me."
"
Lo spero."
Scrutò la foresta oscura in lontananza, che copriva tutta la conca al di sotto delle isole sospese, poi si accese una nuova sigaretta. "
Era come un fratello. Oddio, ultimamente tutti quelli che mi chiamano fratello hanno cercato di uccidermi nella migliore delle ipotesi. Come qualche tempo fa, nel paese dell'Erba."
Diede una boccata e poi gli venne un pensiero spontaneo.
"
Ci sei mai stata?"
Un nuovo sussulto al cuore.
"
No, ma mi piacerebbe. Dicono ci siano delle distese di natura meravigliose - ecco, questo cerco, un po' di vicinanza con essa... ultimamente gli uomini sporcano tutto ciò che toccano. Per questo dico che la vendetta non è una soluzione, mi fa piacere che tu non sia qui per questo."
Kami bastardi.
"
Non sarebbe male." le rispose, annuendo. "
E chi lo sa, forse esiste davvero un mondo dove gli uomini possano volare - come angeli."
Sembrò quasi malinconico per qualche secondo ma si riprese subito.
"
Se riusciamo ad arrivare li su, avremo già fatto un passo."
"
Per me sicuramente."
Stette lì a riflettere un po', poi fece uno sbuffò e si alzò e guardò il cielo. Le folate si facevano più intense, e lui buttò la sigaretta e si strinse nel cappotto marrone.
"
Credo sia il momento."
Mira si alzò annuendo. "
Avvicinati a me" disse e offrì una mano all'uomo.
"
Non ce ne sarà bisogno, tranquilla."
"
Fidati."
Il vento si faceva più forte, più insistente. L'uomo ci pensò un po'
"
Hai bisogno di un damerino allora?" e le fece un sorriso sottile, allungando la mano. Mira rispose a quel mezzo sorriso. "
Fa sempre piacere."
"
Ti avviso che sono già impegnato come vedi."
Nella mano c'era una fede dorata.
"
Tranquillo, mi darò solo a Lui."
Mentre Naum sfoderava un sorriso ambiguo a loro - non potevano immaginare il perchè di quel sorriso -, i tre li guardavano comunque sornioni e con una certa spavalderia, propria di chi si sente al sicuro, nel suo territorio.
"Non sapete che i forestieri per passare di qui devono pagare un pedaggio?" fece uno.
Fuyuki li guardava serio, come se le sue parole non l'avessero stupito.
"
Non ne ero al corrente. E di grazia, in cosa consisterebbe questa tassa?"
Un altro ci pensò un po' su.
"
Bhe, non so... quella fiaschetta è davvero bella, e anche la giubba del tuo amico non è male."
"
Sì esatto, si vede che non è di queste zone" fece un altro.
"
A me piace di più come è vestito l'altro."
"
Possiamo trovare un compromesso, in oro. Non vorrete privare un uomo dei suoi indumenti dopo un lungo viaggio e un ragazzo di un suo vizio. Siete persone furbe dopotutto e sono sicuro abbiate un certo fiuto... per le opportunità, ecco" ribattè, con tono adulatorio. Gli sembravano incuriositi.
"
- Fa un po' vedere quest'oro."
Fuyuki tirò fuori dalla tasca una ventina di monete.
"
È un bel gruzzolo e sono disposto a cedervene la metà. Ma se bravi gentiluomini decideste di aiutarmi rispondendo a qualche domanda, potrei anche pensare di darvelo tutto. Dopotutto, anche il buon senso deve avere un certo valore, in questo mondo."
Si guardarono tra loro.
"
Vediamo, chiedi un po'."
"
Sarete sicuramente al corrente delle tensioni fra Buraindo e un gruppo di rivoltosi."
Sembrarono leggermente sull'attenti.
"
- Sì."
"
Bene" e rise.
"
Siamo cacciatori di taglie, gente a cui piace uccidere in cambio di denaro, barattando il sangue con oro, vino e puttane. Non so se mi spiego.
Siamo qui in cerca di una donna che sappiamo godere di una certa protezione, fornita proprio da questo tale, Buraindo."
"
- Una donna... Protetta da Buraindo..."
"
A parte le monache non ci viene in mente nulla del genere.""
E come potreste conoscerla? È una vipera, una kunoichi che agisce nell'ombra, ogni volta con una copertura diversa. È nostra intenzione collaborare con i rivoltosi per stanarla - e perché no, magari guadagnare qualche spicciolo extra."
"
Potreste farlo... Ma se siete cacciatori di taglie, credo che i rivoltosi vi farebbero guadagnare molto di più" aggiunse uno sottovoce.
"
Che cazzo ne sai?" rispose un altro.
"
Il capitano Endo ha indetto una caccia all'uomo."
"
Potrebbe essere un'idea - " li interruppe Fuyuki: "
- ma il nostro committente è uno che paga assai bene. A questo punto, credo un po' dipenda anche da voi. Se avete informazioni su dove potremmo trovare i ribelli, potrei pensare anche ad un compenso più alto, per la vostra cortesia."
Si guardarono tra loro. Poi, quando parvero accennare una risposta, un uomo avvicinò alle loro spalle.
"
Qualche problema, signori?"
Un vecchietto smilzo, con due lunghi baffi bianchi che gli ricadevano sul mento e un pizzetto. Si pose in tono affabile, ma visibilmente autoritario.
"
Li conoscete, signor Rokuda?"
"
No... Ma vorrei conoscerli meglio, se non vi dispiace."
Attesero un po' e poi si allontanarono, visibilmente amareggiati.
"
Spero non vi abbiamo importunato molto" disse ai due forestieri.
"
Purtroppo non sanno ancora scegliere bene con chi possono battersi... non imparano mai dai loro errori in questo paese.""
"
Non più del dovuto. Non erano nemmeno male, dopotutto."
Fuyuki si portò una sigaretta alla bocca e la accese.
"
Voi, invece, sembrate decisamente una persona più posata ed affabile. Con chi abbiamo il pacere di parlare, signore?"
Gli sorrise. "
Mi chiamo Yoshi Rokuda, e il piacere è mio. Voi sareste?"
"
Duren Ohra." risponse, buttando lì il primo nome non del continente che gli era venuto in mente: "
E il mio amico, invece, Azhadi Zoren. Siamo forestieri, come avrete potuto facilmente intuire."
All'improvviso il vecchietto cominciò a massaggiarsi la testa, quindi sorrise e guardò Naum.
"
- Un telepate. Ma stai tranquillo, tutti sanno chi sono io qui. Mi sorprende lo sappia un forestiero."
Fuyuki ci mise qualche secondo a realizzare quanto stava succedendo, ma quando capì si voltò verso il compare e lo fulminò con lo sguardo. Come a dire "
e quando cazzo volevi dirmelo?"
Si fece due conti, ricordandosi di aver pensato di lui le peggio porcherie, e in quel momento divenne pallido, di un pallore cadaverico.
Naum non riuscì subito a capire il perchè di quello sguardo e apparve stranito, ma presto capì e si discolpò con un sorriso e facendo spallucce.
"
Nulla di grave" sentì presto Fuyuki, attraverso la voce ovattata del contatto telepatico: "
Non c'era stata occasione."
"
Gomen" gli risponse mentalmente Fuyuki, facendosi più piccolo per qualche secondo. Fortunatamente per lui, i poteri telepatici di Naum non si estendevano alla lettura della mente altrui, ma questi erano ancora per lui perlopiù un velato mistero.
"
Lui è cacciatore di taglie molto famoso, anche da noi. Curioso tu non abbia mai sentito suo nome."
"
Non so se il tuo amico ti stia illustrando tutto - " riprese Rokuda: "
- ma sappiate che ho chiuso con quella vita. È curioso il genere di fama che porta lo scannare persone" concluse, quasi con velato rammarico.
Fuyuki si voltò di scatto verso di lui come se avesse sentito un'amenità.
"
Che genere di vita potrebbe mai scegliere un ex cacciatore di taglie per godersi la pensione?"
" - Questo è un paese difficile, lo avete visto da voi. E lo stato - non è tra i più interessati ai problemi della gente. Cerco nel mio piccolo di fare quello che posso. Di far rispettare l'ordine. Di aiutare chi è in difficoltà. Cose così insomma. Mi fa piacere. Vivo tranquillo. E aspetto."
"
Cosa?"
"
- Non lo so. Spesso mi propongono di iniziare una campagna di scissione di queste terre dalle isole volteggianti, ma non avrebbe senso. Non ci credo molto. E ce ne sono già abbastanza di rivoluzionari in giro."
"
Ma le pretese personali non se ne andranno mai, Yoshi-san. Rimarranno lì, nascoste in un cassetto, così come lo scheletro di una vecchia vita dentro un armadio che vogliamo creare noi stessi."
"
- Forse hai ragione. Non nego che possa essere un modo di mettermi in pace con me stesso prima di morire. Ma mi fa stare bene, ed è questo che conta."
"
Ho visto anch'io in che condizioni versano queste terre e sono vergognose, inumane."
Doveva cercare di farlo ragionare quel vecchio di merda, portandolo dalla sua parte, ovviamente. Che si fottesse pure quel lurido paese e i suoi abitanti.
"
Non credi in questa rivoluzione?"
Rokuda sbuffò, e fece un cenno con la mano come a scacciare una mosca inesistente.
"
Non ti so dire, periodicamente ne inizia una nuova. Anche se questa sta già durando da un po'. Questo Ryuzaki ha sicuramente carisma. Ma non saprei - "
"
Mai sentito parlare di lui, siamo qui da veramente poco."
"
E' un tale che promette libertà e democrazia alla gente del posto. Come gli ultimi tre o quattro. Ma voi perché siete qui? Che andate cercando?"
"
Oh, te ne sei ricordato alla fine!" lo provocò Fuyuki ironico. Rokuda rise.
"
Già, mi avevate coinvolto nei miei stupidi ricordi e pensieri."
"
Ecco, diciamo che mentre tu ti godi la pensione, noi stiamo ancora cercando di costruircela. Siamo sulle tracce di una pericolosa criminale, una puttana che ha causato la morte di centinaia di nostri compatrioti. Sappiamo si trovi qui, nel Paese del Cielo. Intendiamo farla fuori, impedire che possa nuocere alla gente locale... e poi spendere i soldi della sua taglia in donne e alcool, altrimenti per che cazzo lavoriamo?"
Rokuda gigioneggiò un po'.
"
Bhe, se vorrete spenderli in quel modo, ci sono posti decisamente migliori. Almeno, se non volete stimolare la bigotta polizia locale. Ma immagino non vi fermerete per molto.
Non ho sentito voci del genere, ma potrei mobilitarsi se volete. Ma in cambio vorrei un favore da parte vostra."
"
E sarebbe?"
"
Una giovane ragazza di questo paese è stata arrestata stamattina perché sospettata di far parte della banda di Ryuzaki. È una cara e brava ragazza, davvero.
Vorrei farle evitare la prigione, finché siamo in tempo."
"
Ci stai proponendo di farla fuggire?"
"
Sì, possiamo dire così. Brutta gente questo governo, dicevo davvero. E soprattutto in questo periodo, il sospetto è la paranoia divampa o come non mai - Ma per voi non credo possa essere un problema infrangere qualche legge, se questo vi farà ottenere qualcosa in cambio.
Credo che possiamo ancora intercettare il convoglio, se ci muoviamo in fretta."
Silenzio. Fuyuki ci pensò su e poi guardò Naum.
"
A patto che tu ci conduca da questo Ryuzaki, terminato il lavoro. La donna che stiamo cercando è protetta da questo governo, stando ai nostri informatori."
Fece una pausa.
"
Anche perché dai vecchio mio, non vorrai veramente limitarti a semplici azioni di questo tipo? Te lo leggo negli occhi, puoi metterci quanta roba vuoi dentro quel maledetto armadio... ma hai sete di giustizia ed è ora di saziarla."
Il vecchio gli sorrise.
"
La giustizia sa essere complicata. E ho paura che spesso si possano peggiorare le cose anche solo nel tentativo di migliorarle del tutto.
Non conosco bene Ryuzaki, ve l'ho già detto. Non di presenza, almeno. Ma Chiaki potrebbe saperne qualcosa in più" concluse sottovoce.
"
Perché non escludo che la polizia potesse avere ragione."
I due cavalieri si guardarono di nuovo. Poi guardarono il vecchio.
"
Pare proprio che non possiamo fare altrimenti, eh?"
"
Ottimo! Muoviamoci allora, aspettate un secondo."
Videro Yoshi Rokuda correre spedito verso un casolare poco lontano.
Non ci stette molto, e quando uscì lo videro portare uno strano aggeggio metallico. Sembrava un grosso, irregolaretubo con quattro ruote e una sella, e a un'estremità era fissata una lastra inclinata a quaranta, quarantacinque gradi, con quelli che sembravano due manici alle estremità di quest'ultima.
"
Scommetto che non avete mai visto qualcosa del genere. Nel Paese del Gelo c'è una banda di ragazzi che sono dei veri geni con queste cose. Non riesco a capire come ci riescano, ma sanno dar vita agli oggetti dal nulla, davvero. Dei piccoli geni criminali."
Si piegò su un lato del mezzo per afferrare una corda che sbucava in coda, e nel farlo il mantello si sollevò rivelando un'ottima armatura a scaglie e una spada dal manico scarlatto che terminava in una testa di drago.
"
Ecco qui - " disse, tirando a scatti la corda e creando uno strano rumore. Simile al rumore di un jutsu, o comunque al chakra che fluisce in un sistema circolatorio.
"
Eccola qui!"
All'ultimo strappo, il mezzo iniziò a vibrare leggermente, come avesse preso vita. Rokuda ci salì in groppa, si girò, diede qualche altro colpo alla corda e poi afferrò i manici, piegandosi in avanti.
"
Forza andiamo!"
E così partirono, inoltrandosi di nuovo nella foresta, investiti di una missione che non gli apparteneva ma che, se portata a compimento, forse li avrebbe avvicinati a quella meta dai contorni ancora sfocati.
@Mira
Tu e l'uomo volerete fino al Paese del Cielo, a Kugyou, una delle isole-tempio. A te le descrizioni e decidere cosa fare lì.
@Fuyuki
Percorrerete la foresta seguendo Yoshi Rokuda, finchè non giungerete in una sorta di grotta immersa nella foresta. Ferma lì la descrizione.
Per il resto, sbizzarritevi durante i vostri viaggi e oltre. So che sarete sportivi.