Missione S - Portare gli uni i pesi degli altri, per .Astaroth e Griever_

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Jöns
view post Posted on 13/9/2018, 16:15 by: Jöns     +1   -1
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Lo sguardo di Kakumei si assottigliò, per un solo istante, e poi si mosse rapido verso la smisurata figura di Naum ben visibile nonostante la penombra della colonna su cui poggiava la schiena. Poi lo riportò subito su Fuyuki, leggendo subito nel suo volto ogni cosa gli interessasse sapere.
" - Sta bene" rispose Naum, scostandosi dalla colonna e dalla penombra e fissando l'enorme arco - o la lunga mazza, per Fuyuki era difficile distinguerle - nel fodero della schiena.

Fuyuki Hyuga. La Lacrima Cremisi.

Scaltro e temuto. Potente e spietato. Il sigillo lo aveva debilitato, certo, glielo leggeva in faccia: l'uomo che aveva di fronte non era che un lontano parente del guerriero che solcava i campi di battaglia fino a pochi mesi prima, del soldato che aveva distrutto e piegato Yason Mori.
Certo. Ma questo non avrebbe potuto senz'altro fargli dormire sonni tranquilli. Non ora che sarebbero partiti insieme alla volta di un Paese ostile, in una missione così delicata e immersa nelle tenebre dell'antinomia e dell'ambiguità da far sì che solo la cooperazione potesse essere la chiave verso un possibile successo.
Poi gli venne un pensiero istantaneo. Guardò Mira e subito capì, e poi di nuovo Fuyuki, facendogli un cenno del capo in segno di saluto.
Quella donna aveva i doni di quel pazzo del dottore. Ma era anche più intelligente. Almeno, prima di quell'ultima sera... ancora non riusciva a spiegarsi il perchè il dottore avesse deciso di comportarsi in quel modo. Forse in realtà non se ne era mai andato. Era ancora lì, in quella sala, davanti a lui, sotto le sembianze di una maestosa, magnifica farfalla.
La crisalide era rimasta lì, a bruciare insieme a Ichinyo, ma la farfalla era riuscita a volare lontano, pronta a adempiere alla missione che la attendeva da tutta una vita.
"Chi può mai a questo mondo non avere un buon feeling con Naum?" sentì intervenire Kakumei a bruciapelo, destandolo dai suoi pensieri.
"Certo, è di modi po' rudi, ma sa come mostrare rispetto a chi merita e come comportarsi a secondo dei contesti. E sa anche quando tenere la bocca chiusa, credo lo avrai notato."
Naum rise debolmente.
"Credo proprio di sì."
Avrebbe svolto la sua missione. Per Mira e per Kirinaki. E, al contempo, avrebbe saggiato la tempra della Lacrima Cremisi, lo avrebbe portato avanti sino all'altare dell'iniziazione e, chissà, forse avrebbe scoperto in lui un nuovo alleato, proprio come gli era accaduto già due volte nel giro di un anno, a Kusa no Kuni prima e al Covo poco dopo, con lo stesso Kakumei. Uomo scaltro. Uomo interessante. Uomo enigmatico e che lo faceva comunque sempre stare all'erta. Ma Mira si fidava di lui. E, al momento, fintanto che le sarebbe stato utile, poteva anche fidarsi di quel vecchio faccendiere.
Stava iniziando a passare anche il timore verso un possibile scontro con Fuyuki Hyuga. Non che fosse timore vero e proprio, quanto la consapevolezza che uno scontro con lui sarebbe stato uno di quegli eventi da cui non si torna indietro. Un bivio in cui le uniche strade hanno il nome di Vita e Morte.
Ma non aveva motivo di essere turbato più di tanto. Non dopo quella sera. Non dopo quella fuga. Non dopo aver visto - quella cosa.

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Si rabbuiò per qualche istante. Ci pensava ancora ogni tanto, il suo ricordo non se ne era andato. Non aveva mai visto qualcosa del genere. Un essere del genere. E sapere che creature di questo tipo potessero solcare il mondo, come nei più allucinati racconti dell'orrore... gli lasciava un senso di inquietudine ancestrale. Di quelle che, probabilmente, lo avrebbero accompagnato per tutta la vita.
Ci pensò per due o tre secondi, poi si riscosse e riguardò i presenti.
" - Andiamo, allora."
 
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