Missione S - Portare gli uni i pesi degli altri, per .Astaroth e Griever_

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Griever_
view post Posted on 11/8/2018, 11:58 by: Griever_     +1   -1
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la curiosità e la sete di conoscenza guiderà l'animo umano fino alla fine dei suoi giorni...

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||Buon role gente!||

Erano stati giorni particolari, di transizione, di studio, di progettazione. Su una bacheca era stato appeso un grosso foglio bianco su cui Mira aveva segnato con un pennarello diversi sviluppi riguardanti i suoi studi sulla creazione di intrugli, veleni e tonici. Le mancava ancora esperienza ma le conoscenze che erano negli anni state riposte in appositi cassetti mentali, aperti per l'occasione, cominciavano a sistemare una cultura precisa, mirata al suo scopo. Alla donna mancava chiaramente la tecnologia della Koushin: ciò che era riuscita a fare con WOR in così poco tempo non poteva nemmeno lontanamente avvicinarsi a ciò che invece avrebbe ultimato se fosse rimasta tra i confini dei Daimyo, ma con il Kidenshi che poi altro non era che un'evoluzione di quel programma divenuto in poche settimane obsoleto, e la giusta dose di pazienza avrebbe raggiunto vette mai sfiorate da nessuno. Grazie a Kakumei era riuscita ad allestire un laboratorio degno di questo nome in una delle stanze sotterranee del covo e con l'aiuto di Naum e gli insegnamenti di Matsuda tramandati da entrambi, l'avevano reso sterile e assolutamente funzionale. Bollitori, miscelatori, mortai chimici, agitatori magnetici che si alimentavano tramite chakra di fuoco, alambicchi, cromatografi e altri strumenti ancora, messi insieme grazie ai fondi raccolti dai tre membri della nuova Kirinaki. Molti erano stati recuperati da Naum proprio dai vecchi appartamenti e rifugi di Matsuda, nascosti un po' ovunque negli antri più sconosciuti del Paese dell'Erba, sebbene alcuni fossero stati sequestrati dopo gli avvenimenti che li avevano visti protagonisti, altri erano rimasti intatti. A ogni modo, da quando Fuyuki era sparito chiedendo alcuni giorni per concludere delle faccende in sospeso, Mira non aveva più smesso di lavorare, dividendosi i compiti tra giorno e notte riuscendo a non sprecare più neppure un minuto grazie alla nuova abilità di elevarsi a spirito tra realtà e Yusekai. Di giorno lavorava ai tonici, a nuove tecniche e nozioni mediche ed anche a particolari metodi di tortura, di notte invece studiava, leggeva, metteva insieme le idee mentre il corpo riposava per poter arrivare al giorno prefissato sapendo esattamente che cosa fare. L'ultima volta che aveva interrogato Kawarimi era riuscita a strapparle via l'informazione che Kai fosse vivo senza però sapere il luogo in cui si trovasse; riuscire a scavare ancora più affondo, capire esattamente quale fosse il suo obiettivo, che relazione avesse con Kai e con Kirinaki e soprattutto, scoprire qualcosa sul Reuma e come aggirarlo erano le priorità del prossimo interrogatorio. Come precauzione, la donna aveva comunque preparato una serie di tonici che stimolassero e sviluppassero l'intelletto e i riflessi, cercando di contrastare gli effetti della malattia seguendo ciò che era venuto fuori dal rapporto di Kakumei. Non sarebbero di certo bastati, di questo era consapevole, ma sperava di poter quantomeno ritardarne i sintomi ed eventualmente concedere più tempo per trovare una soluzione più definitiva.

Tra formule chimiche, numeri, appunti e complessi strumenti, dalle celle più lontane del covo provenivano intanto le prima urla femminili: il colosso della nuova Kirinaki aveva cominciato la fase preliminare dell'interrogatorio. Mira non sarebbe entrata, non prima di aver udito le preghiere disperate di chi sarebbe stato disposto a vendere la propria anima e non per tornare a vivere, ma per morire. La tortura di Naum sarebbe stata atroce, crudele, senza il minimo rispetto verso colei che sarebbe stata umiliata dalla forza di un uomo bestiale. La Dea avrebbe fatto il suo ingresso solo quando le pareti avessero assorbito la dignità della fanciulla, giudicando le lacrime di sangue di chi avrebbe perso tutto se avesse deciso di difendere un uomo che ormai non poteva darle più nulla. Solo a quel punto, in una ormai svolta senza più possibilità di ritorno, Mira avrebbe fatto il suo ingresso per poter rimettere in sesto chi non avrebbe potuto più soffrire oltre. Era questo il flagello di chi finiva tra le tenaglie di un medico: soffrire in eterno senza poter morire. L'arciera aveva già dimostrato una resistenza fuori dal comunque alla tortura ma stavolta, al costo di staccarle i denti e farglieli ingoiare uno alla volta, per poi strapparli dal suo stomaco e trapiantarglieli di nuovo, avrebbe confessato ogni cosa, oh se lo avrebbe fatto.
Le urla si spensero dunque d'un tratto e Naum uscì dalla camera delle torture con le mani insanguinate, cercando di evitare le pozze organiche che vi erano per terra. Forse c'era andato troppo pesante, forse no, in ogni caso Kawarimi non sarebbe morta, non poteva farlo. Mira lo vide entrare nella Sala Grande del covo scuotendo il capo: non era bastata quella prima fase.


- E' stata addestrata bene, come lo sono stata io d'altronde.

Lo superò senza aggiungere altro ed entrò nella piccola stanza in cui era tenuta prigioniera la ragazza, dopo essere scesa al secondo livello dei sotterranei. La vide attaccata ad una sedia al centro della cella, immobile, con i capelli macchiati di sangue e la faccia gonfia. Era probabilmente svenuta. Mira si avvicinò lentamente, girandole intorno e le passò una mano sul viso percependo la temperatura altissima del suo corpo. Le scostò i capelli e le carezzò la nuca, per poi afferrarla con forza e avvicinarsi al suo orecchio sinistro. La stretta era ferrea, proprio su un chiaro ematoma dietro l'orecchio ma il dolore che ne doveva scaturire era paradossalmente alleviato dall'energia verde che pervase la stanza.

- Potrei continuare a romperti ogni singolo dito delle mani, potrei frantumare le tue ossa per poi ricostruirle e distruggerle ancora... potresti poter vivere quella sensazione per sempre, potresti sentire scivolare via ben più della tua dignità. Parla Kawarimi, parla o giuro che non vorrai che morire, e posso assicurarti che non succederà.

CITAZIONE
Nel post creo:
1 Tonico dell’intelletto superiore [+90 int] “Tonico che aumenta la potenza illusoria ed elementale del ninja. Di alta potenza”

1 Tonico della velocità superiore [+90 vel] “Tonico che aumenta agilità e potenza delle gambe per fughe ed elusioni. Di alta potenza”

1 Tonico del chakra superiore [+90 chk] “Tonico che aumenta il chakra del ninja. Di alta potenza”

CITAZIONE
<ijutsu> - Enkou: Alone Curativo - [Chk: 150] "Lo studio del chakra ci ha fatto scoprire che questo è di diverso colore a seconda del tipo di jutsu utilizzate. Solitamente, per le ninjutsu la tonalità dell'energia spirituale impastata si avvicina all'azzurro tendente al blu scuro, soprattutto se sprigionato in gran quantità, ma per le Ijutsu, tecniche prettamente mediche e rinvigorenti, questo assume un colore verde smeraldino, il quale non emette una sensazione di potenza, ma una di pace e rilassante tranquillità, fattori assai cari ai medici. Esistono varie Ijutsu di cura, ognuna per ferite specifiche, ma ne esistono altre come la Piccola Cura che sono decisamente generali, e permettono di sanare lesioni di vario tipo. Solitamente tali tecniche risultano essere le migliori per vari motivi di comodità ed apprendimento, inoltre è proprio per questo che si è sviluppata la tecnica dell'Alone Curativo, una delle più conosciute del mondo ninja, il cui funzionamento è identico alla Piccola Cura. I Punti Salute recuperati grazie alla Jutsu sono 25, ma ogni 25 Punti Chakra utilizzati senza contare quelli iniziali garantiranno un recupero di ulteriori 10 Punti Salute. Se con la tecnica si curano tutti i Punti Ferita persi per via di un attacco che ha causato malus questo verrà annullato, ma solo fino al 2° Grado."
 
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