Missione S - Portare gli uni i pesi degli altri, per .Astaroth e Griever_

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Jöns
view post Posted on 5/8/2018, 18:52 by: Jöns     +1   -1
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Capitolo 1, Esodo in Paradiso





Il rinculo della carovana gli indicò chiaramente che era in fine giunto a destinazione. Un viaggio lungo più di tre giorni. E la parte più ardua del suo cammino era ancora di là da venire.
Scese dunque, cercando di districarsi tra la folla furente e allucinata, che si dibatteva come un'orda di topi in fuga da una nave morente. I due ad attenderlo all'uscita, e non si aspettava altro, in fondo.
Un garzone gridava a squarciagola circa le ultime nuove della banda di Dai lo Straniero, tentando di vendere le ultime copie dei suoi giornali. Gli si avvicinò con un giornale, ma uno dei due lo scostò via con un cenno, come fosse qualcosa di inutile.
Lo scortarono per tutta Ishihōfu, lungo tutte le sue strade di cenere incrostata, come fosse sempre stato un prigioniero. In lontananza, vide il sole rosso del crepuscolo che occhieggiava attraverso il fumo, e le ciminiere delle fonderie si stagliavano in un cielo livido, mentre i piccoli globi di luce delle fornaci brillavano torvi in mezzo alle montagne scure.
Giunsero a destinazione. Una nuova grande carovana, con una nuova destinazione. Salì i gradini d'accesso, e giunto a metà si fermò e si girò indietro. Lo guardavano coi loro piccoli occhi deboli e maligni, scrutando ogni suo passo.
Ricambiò per qualche secondo il loro sguardo. Poi si girò e salì.


"Bhe, per quanto mi riguarda, signora Iguchi, sono contenta che la civiltà stia giungendo anche in queste terre un tempo barbare e selvagge."
"Non potrei essere più d'accordo con te, mia cara."
Due signore altolocate alle sue spalle. Probabilmente dei quartieri alti di un Paese Maggiore. O forse no. Chi lo sapeva.
"Mio padre stesso fu uno dei colonizzatori di queste terre, e so che ci guarda sempre da lassù."
"Sono sicura che quando saremo al cospetto del sommo Buraindo potremo parlare con ognuno dei nostri cari scomparsi."
"Certo, se ce ne mostreremo degne senza dubbio. Il suo potere trascende l'immaginabile."
"Chissà come sarà compiaciuto vostro padre di vedere come queste terre stiano diventando. E di come la gente di queste terre sia stata aiutata."
"Sì, certamente. Hanno perso terre e molte delle loro libertà, certo. Ma questo è un nulla di fronte alla luce della beatitudine. All'accesso al Regno dei Cieli."
"Ho sentito dire che gira la voce a Tetsu no Kuni, che Hiraku Kagawa stia progettando di candidarsi a nuovo daimyo del Ferro. Pur con Lamaferma ancora in vita."
"Ah, la sua famiglia non è composta che da bifolchi montanari arricchitisi col tempo. Forse hanno addirittura comprato il titolo di samurai. Come sarebbe possibile?"
"Coi soldi tutto è possibile a questo mondo, mia cara."
"Non per sentenziare a sproposito, ma un paese di tale importanza strategica non dovrebbe mai essere governato da una famiglia tanto disgustosa. Una famiglia senza classe. No, non credo ce la farà mai - ammesso che sia vero. I soldi non sono tutto a questo mondo."
"No, ma sono abbastanza per comperare eserciti ed elettori."
Guardò al di fuori della carovana. In quel luogo di dolore e rovine che stavano attraversando, un manipolo di cacciatori stavano inseguendo un branco di cervi, in fuga e coi cani alle calcagna. Più a valle, uno dei cervi rimasto isolato, impantanato sulle sponde fangose del fiume, stava annegando sommerso dalla vorticosa massa dei cani simili a bestie sataniche, e quando i cacciatori lo raggiunsero lo trascinarono sulla riva per macellarlo.

"Ma padre, dunque se un innocente non riceve la benedizione del sommo Buraindo prima di spirare, non potrà ottenere la vita eterna?"
Una ragazza e un vecchio seduti di fronte a lui, che gli davano le spalle. Il vecchio aveva dei vestiti buffi. Doveva essere uno dei monaci di cui parlavano.
"La mia non vuole essere una bestemmia, spero capiate - ma non mi sembra giusto."
"Quello che voglio dire, piccola Ayumi, e che non può esserci differenza tra un innocente e un benedetto dal sommo Buraindo. Capisci cosa voglio dire?"
"Credo di sì, padre. Non l'avevo mai pensata sotto quest'ottica."
"Ciò che bisogna ricordare è che il sommo Buraindo ci ha affidato una missione da svolgere in queste terre. Ci ha portati qui per diffondere la sua parola. E la parola e la civiltà sono la stessa cosa, benché al Ferro spesso quest'aspetto tenda a sfuggire. Sono due doni, i più grandi doni che Buraindo ci abbia mai fatto.
Sono l'opportunità di vivere tra persone rispettose le une delle altre, che non si scontrino tra di loro, che non si uccidano tra di loro -
"
Sentendo quei discorsi non potè trattenere uno sbuffo impercettibile, quindi guardò attraverso il finestrino il paesaggio in mutamento.
" - e che possano pregare tutte quante in pace."
"E' vero, padre. Però - spesso è tutto così complicato."
La ragazza si prese una pausa.
"A volte faccio fatica a vedere la differenza tra un atto d'amore e uno d'odio. Voglio dire -"
Sorrise sornione, senza distogliere lo sguardo dal finestrino.
" - spesso mi sembrano quasi la stessa cosa."
Il monaco rise.
"Sei ancora molto giovane, Ayumi. Col tempo, seguendo la via del sommo Buraindo, questi dubbi ti appariranno giorno dopo giorno sempre più labili ed evanescenti. Ci riderai su, poiché ogni cosa appare ridicola di fronte all'eterna luce del nostro buon Dio.
Oh, guarda: pare che stiamo per attraversare il confine!
"


16 gennaio 249



Mentre un nuovo patto veniva suggellato nella sala madre, tra i cunicoli del covo di Kirinaki risuonava l'eco di urla di dolore, provenienti dalla sala delle torture. Una voce di donna che implorava pietà, sempre più acuta, sempre più disperata, ma a nulla servivano quelle suppliche. Non ci sarebbe stata alcuna pietà per lei. Chi si fosse avvicinato per primo alle prigioni, avrebbe sentito le urla scemare lentamente e poi cessare.
Giunti alla loro soglia, li avrebbe accolti un uomo colossale, coi capelli neri tirati all'indietro sempre più sbiaditi, giorno dopo giorno - come la sua folta barba canuta - , intento a srotolare delle fasciature dalle sue mani.


Nell'attesa che aggiorniate le schede, mi permetto di aprire la missione. Primo post libero, ditemi un po' Mira e Fuyuki cosa faranno dopo aver suggellato il loro patto. Ho supposto che l'assenza di Fuyuki non duri molto, ma così non fosse non è un problema: potrebbe essere la sola Mira in quel caso a consultarsi col nostro torturatore. Fermate il post all'ingresso delle prigioni del Covo.
Non necessitiamo presentazioni: sapete che non sono un razzo, ma un post a settimana ve lo assicuro - questo significa che finiremo nel 2020 circa, ma va beh, speriamo di arrivare a vederlo!
Sapete che sono un master generalmente permissivo (almeno, spesso mi dite che sia troppo buono :D ) ma sappiate che questa è una missione S: credo sia il top del top come difficoltà del gdr insieme alla quest Rashomon, perciò da questo punto di vista sarò molto più spietato del solito - e so che apprezzerete solamente questa puntualizzazione!
Ciò non vuol dire ovviamente che sarò carogna: so che giocatori siete, ruotate bene come sapete fare, prendete le scelte giuste e oculate, e la missione andrà per il verso giusto ovviamente... ma va beh, le sapete meglio di me queste cose! Da parte mia, farò del mio meglio per farvi divertire, e spero di creare insieme a voi una missione che possa chiudere una fetta di storia di questo gdr - a tal proposito, vi ringrazio della fiducia che mi avete dato.

E dunque... basta, cominciamo!


Edited by Jöns - 15/10/2018, 01:15
 
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