| *Fuoco, acqua e fulmine, un'onda immensa e il volto del diavolo; un secondo sole all'orizzonte, ponte tra cielo e mare. La luce fuse tra loro i colori di quel panorama surreale, quindi seguì il rombo dell'esplosione, un vento che poteva correre libero in ogni direzione. Il potere garantito ai sette era stato in grado di competere con quello del più terribile tra i demoni, spedendolo fuori traiettoria attraverso una combinazione di tecniche dalla complessità e coordinazione ben superiori alle loro normali possibilità... ma né uomo né dio avrebbe potuto permettergli l'impossibile: di arrivare al cuore della bestia, di parlare impedendo che duemila anni di sofferenza e conflitto si frapponessero tra loro e la comprensione, la logica, la buona volontà. Un potere tutto umano, questo, che come tale era rigettato e detestato. Lanciate in quello spazio senza confine, la nobilità di Hayate, l'umiltà di Mitsuaki, l'onestà di Takeshi, la saggezza di Yūzora e la razionalità di Takumi potevano raggiungere ogni luogo con facilità... salvo l'unico che contasse.*BASTA! *Un tuono, un vento selvaggio e crudele a spezzare l'eco residua dell'esplosione. Tutt'uno con la figura del Kyubi, la sua rabbia era impossibile da celare allo sguardo: scorreva, entro e fuori, fondendo la pelliccia e trasformandola in plasma solare per poi ridonarle solidità. L'onestà della bestia. La distanza avrebbe celato loro l'esatta espressione del demone, ma tutti ormai ne avevano sperimentato l'ira abbastanza da averne un'immagine nitida. In un paradosso degno di quel luogo, erano Urako e Shitsuki ad essersi di più avvicinate al Nove Code. L'una genuinamente persa in quell'immenso potere, l'altra, all'opposto, proiettata all'unica cosa che contasse: uscire, anche a costo di sacrificare chiunque le fosse attorno. Per la jashinista, che aveva preso le armi contro sé stessa pur di tornare al suo mondo, le parole dei compagni di squadra suonavano vuote quasi quanto lo erano per la volpe. Quasi.*"Le vostre parole sono una supplica inconsapevole, un vagito grottesco, una provocazione insostenibile. Avete l'audacia di offrirmi promesse di pace, di aiuto, come se ne avessi bisogno. Come se potessi accettarle anche nel mio momento di massima debolezza. Avete l'audacia di compararmi ad Isobu e Saiken, stupidamente credendoci simili in natura e potere, stupidamente pensando di poterli rapportare a me... ma essi sono creature inferiori, non meno di voi, pavide e deferenti di fronte alla mia autorità. Mentre io regnavo sul mondo, essi fuggivano nei suoi angoli reconditi, la loro ira nemmeno un fremito comparata alla mia. Facile per loro venire a patti con voi, perché tra agnelli naturale è il riunirsi in gregge... ma io sono un leone, eterno e sovrano. Tra me e voi non vi saranno mai patti, mai pace, mai coesistenza."*Avanzò, passo dopo passo, gli artigli appena capaci di penetrare la superficie perfetta ed opaca. Lentamente, nel ventilare in quel discorso la propria furia, la propria perfidia, il Nove Code tornò ad indossare un tetro sorriso. Il sorriso di chi desidera ferire l'altro, metterlo di fronte ad un dato di fatto angosciante e terribile: quale logica si poteva applicare ad un essere simile? Quale poteva essere il punto di confronto, di incontro, quando era dolorosamente ovvio che il circolo menzionato da Amaterasu aveva origine nella natura stessa dei demoni? O meglio... di questo demone, perché ancorché avessero sperimentato una simile sofferenza, ancorché gli fossero vicinissimi nelle ragioni, rimaneva una barriera insormontabile tra i sette e la volpe. Una che era quest'ultima a non voler mai lasciar cadere. Un insegnamento che solo l'esperienza può impartire.*"Anche i vostri avi non mi avessero rinchiuso, anche voi non aveste tentato di abbandonarmi ad un supplizio altrettanto terribile, anche il cielo fosse mare e il bianco fosse nero, voi sareste preda, ed io il predatore. Mai sarete al sicuro. Mai potrete vivere una notte serena. Finché io esisterò, la vostra vita sarà alla mercé della mia volontà. Il conflitto, Mizukage-sama, inevitabile e perpetuo, così come era da principio. Questa è la natura della nostra esistenza, della vostra, che per me non ha più valore di quella che per voi ha il granchio, o la lumaca. Perciò non chiedete perdono, non chiedete collaborazione, onestà o dovere, poiché essi esistono solo nel vostro universo, nella vostra natura ovina e in quella di Taisei e Kyo Dan. Quando uscirò di qui, nel momento in cui uscirò di qui, inizierà lo sfacelo del vostro mondo. E credetemi, a lei, cui vi rivolgete con così grande confidenza, non importerà assolutamente nulla. Perché pensate che vi abbia mandato qui, da me? Perché pensate che mi abbia costretto a soffrirvi anche in questo luogo? È un gioco. Nient'altro che un g-"*Si interruppe, osservando Urako scattare in avanti e corrergli incontro come nulla fosse. Gli occhi la seguirono mentre si avvicinava, contesi tra la sorpresa ed il sospetto, prima che la bocca tornasse a curvarsi in quella smorfia letale. Possibile che fosse così? Possibile che questa fosse la ragione? A che scopo Amaterasu li aveva portati in quel piano intermedio, li aveva costretti a soffrire nel suo purgatorio, se la concordia era radicalmente impossibile da raggiungere? Questa, inevitabilmente, la realizzazione cui sarebbero pervenuti, la domanda che si sarebbero posti... ciascuno a modo loro. E questa volta non sarebbe giunta alcuna rivelazione a fugare il dubbio ed allietare la frustrazione; nessun lieto fine. Alle loro spalle, quasi che nuovamente la luce fosse troppa perché un singolo ricettacolo potesse contenerla, il sole iniziò a disfarsi. Colando lungo la tela limpida del cielo e del mare, lentamente iniziò ad accenderli, a propagarsi come un incendio senza fiamma né calore.*"Mh... ecco la vostra risposta. L'abbiamo annoiata a sufficienza. Addio, umani. La prossima volta che ci vedremo, il vostro mondo sarà mio."*Sentenziò, prima che il sorriso si trasformasse in una cupa e spassionata risata. Una destinata a perdersi nel bagliore che aveva da venire. L'ennesimo, l'ultimo di una lunga serie, che si sarebbe fatto tutt'uno con i loro corpi, disintegrandoli e materializzandoli dall'altra parte. Qualsiasi cosa avrebbero fatto delle loro vite, di ciò che avevano appreso in quell'ordalia, la sofferenza patita li avrebbe accompagnati fino alla fine dei loro giorni.*GDROFF///Fin! Avrei voluto permettervi un po' più di interazione con la volpona, ma siamo in chiusura e voi vorrete sicuramente fare cassa e fare altro, specie considerando che tutti(o quasi) sono già usciti. Ordunque vi posto le ricompense, e, nel valutare l'operato, cercherò di essere il più conciso possibile. Se volete delucidazioni, ditelo e modificherò con maggior calma successivamente. Per ciò che attiene alla role in sé, dirò che si è trattato di una sfida, principalmente perché eravate tanti. Sono riuscito a manipolare i limiti strutturali che avevo in maniera(per me) soddisfacente rispetto alla fase 3, che aveva sulle spalle diversi accadimenti precedenti che non potevo mettere da parte teletrasportando i partecipanti in un purgatorio infernale. Qui invece ho potuto, e questo mi ha permesso di muovere con autonomia molto maggiore, di fare il caz che mi pareva e di inventare situazioni in cui sapevo che ognuno di voi avrebbe dato qualcosa di diverso. E poi c'è Kurama, che volevo ispezionare da ogni singolo punto di vista, specialmente pro futuro. Ma eravate tanti, e questa è sempre una lama a doppio taglio. Da una parte le interazioni sono splendide, variegate e dinamiche(specie per via della qualità media del role), dall'altra il master è spiazzato costantemente dalla quantità di materiale che gli arriva ad ogni giro. O va dritto per la sua strada, tagliando trasversalmente attraverso la trama e considerando solo ciò che necessariamente incide su di essa, oppure deve cercare una linea mediana, mantenendosi in equilibrio tra una missione che deve andare avanti e sette ninja che, ciascuno, devono avere il proprio momento di brillare. A volte il momento giunge spontaneo, altre volte bisogna punzecchiare, ma sta di fatto che è impossibile inserire in ogni risposta una considerazione adeguata di quanto è stato detto da ciascuno, come si farebbe invece in una missione normale. Questo lo sapete bene tutti, specie le narratrici. Ciò detto, questa role ha decisamente preso una piega tutta sua nel momento in cui non siete assolutamente rimasti a guardare. Io stesso ho dovuto fare aggiustamenti continui, nonostante l'impianto iniziale fosse bello squadrato. ValutazioniCITAZIONE Kyōmei Yūzora
- Role: rimanendo in tema di "momenti spontanei", ecco un personaggio che non fa fatica ad uscire dal guscio. La capacità di trovare qualsiasi spunto per scrivere anche interi post è tipica di chi ha ben chiaro il proprio personaggio, ma nel tuo caso è una caratteristica unica, che ho sempre invidiato. Non c'è un post in cui il personaggio non venga fuori, a modo suo, su basi che ho dato anche senza pensarci minimamente. Il risultato, unito alla tua velocità nel postare, è stato il trasformare Yu in uno dei motori principali della role. Caparbio, determinato, schietto e provocatorio, 10
- Scrittura: nulla da dire. Non so come tu faccia a scrivere così tanto, così bene e in così poco tempo. 10
- Strategia/Approccio: stante il fatto che per un pelo non ci finivate dentro con tutte le scarpe, all'approccio strategico di Yu non si può opporre molto. Nonostante le smargiassate e la leggerezza esteriore del personaggio, messo sotto torchio ha rivelato capacità riflessive notevoli. Tanto nel pensato che, soprattutto, nel parlato c'è elaborazione su ogni singolo aspetto enigmatico della role, e se il saltare nella conca è più una reazione istintiva che il frutto di pianificazione, si deve a lui il placcaggio illusorio di Shitsuki, che era partita in sesta a scannare ninja. Unica pecca è l'aver prestato il fianco al Kyubi, che, da bravo serpente, ha sfruttato lo spiazzamento dei ninja per portare avanti la sua agenda, finendo per convincere, con la sua recita da cucciolino, anche Yu, che è stato indotto a ritenere il cuore un avversario e il tempio una trappola. Almeno inizialmente, perché poi, in questo caso fortunatamente, la cautela ha lasciato il posto all'istinto di sopravvivenza... che ha fatto il suo dovere. 9, perché è stato centrale nel salvare il gruppo.
Media: 9.6
8 PM, 40 p.ti Fama, 6000 p.ti Exp CITAZIONE Harada Takumi
- Role: altro vulcano. Decisamente meno ciarliero di Yu, ma altrettanto complesso e riflessivo, tagliente e sottile... specialmente quando si tratta di far incazzare una certa volpe. Takumi e Yu sono in questa role circuito chiuso, nel senso che l'impulso di uno finisce nell'altro e viceversa, e la sinergia è altrettanto forte caratterialmente. È anche grazie a questo, sicuramente, che il personaggio è venuto fuori tanto bene nella role, e ha preso, nonostante i post di Simona non fossero spesso tra i primissimi(non tutti possiamo essere Sara o Silvia, lol), anche lui un posto da timoniere. 10
- Scrittura: anche qui, niente da eccepire davvero. Vorrei poter dire qualcosa, ma i difetti che avevi un tempo(la ricerca eccessiva di termini e l'intricatezza eccessiva) sono spariti. 10
- Strategia/Approccio: ahhhh, se solo si fosse ricordato dell'analisi fatta davanti al primo dipinto. Vale per l'intera cricca, ovviamente, ma Takumi era partito alla grande, e poi, come un po' tutti, ha cautamente ma inevitabilmente ceduto alla linea della volpe. Off tu e Sara siete riuscite ad arrivarci, ma il danno era fatto ahimé. Detto questo, il discorso è lo stesso fatto per Yu. C'è sicuramente un ottimo approccio qui, da ninja, attento ad ogni singolo aspetto della role e intenzionato a rispettare tanto il buonsenso quanto l'autorità del proprio kage. In assenza di vera linea direttrice, Tak ha usato gli elementi che aveva nel miglior modo possibile, tanto da un punto di vista soggettivo(come individuo) che oggettivo(come shinobi). 9
Media: 9.6
8 PM, 40 p.ti Fama, 6000 p.ti Exp CITAZIONE Hayate Kobayashi
- Role: l'uomo a cavallo di un'idra impazzita su un mare di lava. Questa frase riassume perfettamente Hayate in una situazione del genere. Con Hideyoshi ho avuto lo stesso problema, ma sono stato più fortunato: avevo un solo ninja, jonin, e c'erano persone che ne sapevano più di me. Hayate invece è stato spinto in un ruolo di completa responsabilità su basi assolutamente incomplete, e, da ninja cauto e non ingiustificatamente autoritario com'è, non è stato in grado di imporre al gruppo una linea direttrice. Sperduto quanto gli altri, piuttosto che ergersi al disopra e navigare a vista, ordinando senza l'ausilio degli altri, ha preferito fare un passo indietro e cercare assieme agli altri sei una via d'uscita. Giusto? Sbagliato? Sicuramente si può dire che il ruolo da comandante sia stato sminuito, e che il suo contributo, ancorché spesso determinante(legarsi ai pilastri, saltare nella conca, deviare il colpo) sia arrivato secondo rispetto all'impulso di altri ninja, positivo o negativo che fosse. Non una situazione facile, in cui sia il carattere del personaggio che le scelte del giocatore hanno contribuito a spingere Hayate in disparte. Rispetto ad altre role in cui l'ho visto partecipe, ahimè, in questa è uscito molto meno. Sicuramente ho parte della responsabilità.9
- Scrittura: nonostante il miglioramento rispetto alla nostra ultima role assieme, la ricerca della parola o della locuzione esotica continua a spingerti troppo in là. Personalmente, come ti dissi in passato, mi piace il modo in cui scrivi, perché è tutt'uno con il carattere del personaggio, ma a volte ho fatto davvero fatica a seguire per via del modo in cui sono costruiti i periodi o usate le parole. 8
- Strategia/Approccio: cautela. Ciò basterebbe a descrivere in maniera efficace l'approccio di Hayate di fronte al pericoloso ignoto che, ad ogni passo, minacciava di inghiottire sé e i suoi. Fin da principio, richiamando Shitsuki ad una razionalità irraggiungibile, il Mizukage ha dovuto tenere insieme un gruppo di teste pensanti(e parlanti) che non si sarebbero certamente accontentate di stare zitte e seguire gli ordini. Né lui, probabilmente avrebbe voluto che così facessero, dopotutto. Ha ascoltato il consiglio dei suoi sottoposti, senza far pesare la sua autorità e intervenendo soltanto quando strettamente necessario(specialmente per Urako e Takeshi, è stato essenziale, ma anche per tenere a freno Mitsuaki). Un approccio, quello cauto, che è radicalmente in contrasto col prossimo candidato... e che purtroppo qui, complice una volpe malevola, ha finito col mettere il gruppo in una situazione pericolosa. 9, perché è stato anche lui essenziale.
Media: 8.6
10 PM, 50 p.ti Fama, 6000 p.ti Exp CITAZIONE Mitsuaki Kanada
- Role: forse il mio preferito. Un personaggio senza mezze misure, esuberante e sprezzante, narutiano per eccellenza. Non ha avuto difficoltà a ricavare il suo posto all'interno della role e del gruppo, sia per via del carattere che per via del ruolo ricoperto, e sicuramente viene fuori soprattutto nel rapporto con la volpe, unico fin dall'inizio. La sua esuberanza lo ha messo in svantaggio numerico rispetto al blocco dei "cervelli" di questa role(Yu, Takumi, Hayate), che hanno, con la loro cautela, dato forma definitiva alla role. Da una parte peccato... dall'altra meno male. Unica pecca è il momento di massima sofferenza per il corpo attaccato alla colonna, che, ancorché delirante, risponde alla volpe come se fosse perfettamente padrone dei propri sensi(la sofferenza è nel role, ma non nel dialogo). Mentre Hayate, sulla stessa nota, si limita ad una singola frase agonizzante e ad effetto(senza grida, il dolore è sparito), Mitsuaki continua semi imperterrito, animato da una determinazione che, benché tipica del personaggio e sicuramente apprezzata, non è credibile in quella situazione, così come non lo è la lucidità(almeno esteriore) conseguente.9
- Scrittura: benissimo. Anche qui, post veramente ben fatti e controllati. Forse, se dovessi proprio trovare una pecca, a volte i periodi durano un po' troppo. Ma è una nota di stile, nient'altro. 10
- Strategia/Approccio: se il gruppo avesse seguito Mitsuaki, nella sua folle idea di attaccare il cuore, si sarebbe risparmiato enormi sofferenze. È il primo a dubitare espressamente e radicalmente della volpe, scelta saggia, e invita tutti a non seguirne il consiglio. Benché quanto detto fin qui sia non tanto il risultato di una pianificazione cosciente, cauta, quanto del carattere del personaggio, non si può non notare una differenza netta rispetto al comportamento degli altri verso il Kyubi(Shitsuki esclusa). Mentre tutti le prestano orecchio, sperduti(e razionali) come sono, lo Squalo mantiene una linea dritta, ritenendo immediatamente(e, agli occhi degli altri, avventatamente) che il gioco della volpe fosse da scartare immediatamente come un suicidio. Complice la volontà collettiva, fa poi un passo indietro, e segue gli altri giù per il tubo. Questa situazione è forse opposta rispetto a quella di Shitsuki, nel senso che entrambi, per via dell'esuberanza del proprio personaggio, sono andati oltre il buonsenso del momento per agire(o minacciare di farlo) avventatamente. Nel caso di Shitsuki con effetti nefasti, nel caso di Mitsuaki con conseguenze fauste evitate proprio dalla cautela degli altri. Anche col senno di poi, 8
Media: 9
8 PM, 40 p.ti Fama, 6000 p.ti Exp CITAZIONE Shitsuki Agiwara
- Role: la troublemaker della comitiva. Indisponente, impulsiva, sanguinaria, devota, viziata, impertinente, appassionata, insubordinata, you name it. Difficile metterla in un gruppo di ninja come questo, specialmente perché l'unica che, in qualche maniera e per ragioni tutte sue, può condividerne la reticenza all'obbedienza è Urako... non esattamente un'autorità. La sua fedeltà, come non nasconde di certo, è a Jashin e a chi ne deriva autorità, e fanculo tutti gli altri. Non la si può mettere meglio di così. Dunque abbiamo mille situazioni che rischiano di spaccare il gruppo, in questo caso troncate prontamente dalle genjutsu salvifiche di Yu, che comunque non le hanno impedito di scannare la propria copia nel tentativo di, celermente, uscire da quel luogo. Coerente senz'altro, avventato senz'altro. 10
- Scrittura: non ho nulla da dire, anche stilisticamente parlando. Chiara e dritta al punto, si presta bene alla lettura e non pesa sul gioco e su chi legge. Come dovrebbe essere in un gdr. 10
- Strategia/Approccio: sicuramente qui non può entrare soltanto una valutazione obiettiva, perché il parametro di Shitsuki non è quello del normale shinobi. Se lo fosse, questo sarebbe un 3, perché metterla in un team ordinato gerarchicamente, se l'autorità posa su Kiri, è un suicidio. Detto questo, non ci piove che comunque Shitsuki abbia ricevuto un addestramento da kunoichi/sia inserita nel Villaggio della Nebbia come kunoichi, che le impone una certa linea di fondo nel modo in cui si muove. Quando questa linea è sorpassata, anche se per via della fede, c'è un problema per lei e per chi le sta intorno. Questo dovrebbe essere il parametro, se si deve valutare la strategia impiegata... e in questo senso una strategia non c'è stata, non ai fini di questa parte di valutazione. L'approccio è stato sicuramente impulsivo, dettato dall'insofferenza per la costrizione in cui si trovava e la necessità conseguente di uscire, la più forte tra tutti i membri del gruppo. Questo l'ha portata ad andare in rotta di collisione con Hayate, anzitutto, e quindi con il resto della comitiva, che in assenza di un vero indirizzo ha puntato sull'autoconservazione... dovendo, per conseguenza, mettere ko Shitsuki. Insomma, un bordello, che ha rischiato di costare caro al gruppo e che si rifletterà sicuramente in ruolate future. 7, perché non poteva essere altrimenti, e sarebbe ingiusto punire per ragioni puramente obiettive quello che, soggettivamente, ha inciso per via della situazione in cui il personaggio si trovava. Ma devo abbassarlo, perché ha inciso gravemente sugli altri compagni di squadra proprio nella stessa situazione, che era da Missione S e come tale potenzialmente letale. Per quanto giovane, zelante e intollerante, Shitsuki rimane una kunoichi, e come tale deve essere rapportata ad uno standard minimo, immortalità o meno.
Media: 9
8 PM, 40 p.ti Fama, 6000 p.ti Exp CITAZIONE Takeshi Suzaku
- Role: anche qui, come per Hayate, ho avuto l'impressione che la ritrosia del personaggio lo abbia sfavorito nel venir fuori, così come la difficoltà nel postare che aveva Fra. Un giro saltato, diversi post di completo silenzio, ho iniziato a chiedermi come riuscire a farlo venir fuori, e se non fosse una buona idea dividere il gruppo. Alla fine ho optato per farvi rimanere assieme, con Shitsuki, Yu e Takumi a dare forma a praticamente ogni singolo giro di post. Se però Mitsuaki e Urako avevano un modo tutto loro di venir fuori, ed Hayate aveva senz'altro il suo ruolo che gli consentiva un margine di autonomia, Takeshi è rimasto schiacciato. Forse una tua scelta consapevole, forse obbligata, non so, ma fino all'ultimissimo giro di Takeshi ho visto davvero poco, ahimè, nonostante la qualità dei singoli post. 8, convinto che in role meno affollate possa brillare.
- Scrittura: niente da dire, lineare e fruibile. 10
- Strategia/Approccio: anche qui, sicuramente complice il fatto di essere uno degli ultimi a postare, Takeshi segue l'indirizzo degli altri, Hayate specialmente. Se da un lato è giusto, dall'altro si ricollega a quanto detto sopra riguardo il problema di partecipazione. Da un punto di vista obiettivo, tuttavia, non si può dire molto: ancorché non particolarmente attivo nel dar forma alla strategia(fragile e miope che possa essere in una role del genere), Takeshi fa sicuramente il suo, e da ninja non ha colpi di testa che mettano in pericolo il gruppo. 8
Media: 8.6
8 PM, 40 p.ti Fama, 5400 p.ti Exp(-10% giro saltato) CITAZIONE Urako Yakamoto
- Role: a pari merito con Mitsuaki, quanto a gusto personale, Urako occupa un posto unico nel gruppo. Mascotte? Protetta? Sperduta nel bosco? Se gli altri sono spiazzati dal territorio, Urako ha proprio sbagliato coordinate. Innocenza ed inesperienza si mescolano in maniera al limite del commovente, in una role che è progettata per provocare angoscia e sofferenza nei partecipanti. Ho già avuto a che fare con questo tipo di emozioni, da master, e ormai mi sento child abuser a pieno titolo. Ciò detto, il ruolo unico occupato dal personaggio, e la qualità di Silvia come giocatrice nel cogliere spunti, aiutano a far uscire fuori il personaggio anche di riflesso rispetto ai tre nuclei radioattivi della role. Anche se la qualità dei post è sicuramente calata andando avanti, per via di impegni off, non c'è dubbio che il personaggio venga fuori, e bene. 10
- Scrittura: nulla da dire anche qui. 10
- Strategia/Approccio: difficile. Come Mitsuaki e Shitsuki, Urako, per ragioni tutte sue, non ha una strategia. È uno dei "cuori" della role, ma a differenza degli altri due, che fanno il cavolo che vogliono finché qualcuno non li atterra o li richiama al dovere, Urako è quasi inerte di fronte al terrore e al dolore che il tempio le infligge. Questo viene fuori immediatamente con la nudità, di cui si è riso molto, ma che era progettata esattamente per fare da urto iniziale, estraniare e valutare la reazione dei coinvolti. Questa immensa ritrosia si spezza solo sul finale, elogio di candore e purezza. Ma questo non è un paese per bambini. 8, perché non ha né facilitato né ostacolato il gruppo, e il suo approccio è quello di un ninja catapultato in una situazione ben più grossa di lui.
Media: 9.3
8 PM, 40 p.ti Fama, 6000 p.ti Exp Passo e chiudo.///GDRON Edited by ~Angy. - 29/8/2018, 21:59
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