Ice Paradise - アイスパラダイス, Quest Tecniche Genin - KlaS'

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 23/3/2018, 11:17     +1   -1
Avatar

__Ullallaaa!

Group:
Member
Posts:
366

Status:


»Prologue: ~

2rqfywh

In un luogo di ricordi, ove molteplici pensieri si scagliano procreando un amaro senso di tristezza. Le note si susseguivano e si alternavano cristallizzando il silenzio in una congiuntura assidua, che non manifesta segni di mutamento. Lo spirito del ghiaccio aleggiava in quelle lande abbandonate a me stesso, un povero anziano, residente nella dimora degli Yuki. Parevo esile dinanzi a tale imponenza, nel quale non bastavano semplici pianti per scuotere l'intera fortezza. Ancora più esile, era una struttura completamente di ghiaccio che accoglieva la mia pelle nuda, animata di un bianco acceso, intenso, che, abbinato alla forte colorazione celestiale delle iridi luminose, rendeva il tutto un qualcosa di superbo. La vista era travolta da una distesa azzurra che spingeva l'immaginazione oltre ogni confine, che ti penetra e si espande repentinamente. Al calar della sera, la rigidità di quel luogo non regala segni di cedimento e le grandi distese di ghiaccio sembrano diventare la tomba degli spiriti, trasmettendo paura.

GDR OFF - Benvenuto! Il primo post è libero, descrivimi un po' il tuo personaggio e il perché la sua voglia di andare alla sede del clan. Non ti dimenticare di descrivermi anche un po' l'ambiente. La descrizione la puoi trovare qui [X]. Termina la tua role una volta oltrepassate le porte della sede. Ti voglio ricordare che non puoi modificare il tuo post senza previo consenso, quindi ti consiglio di mandarmi un MP ove mi indichi le tue modifiche. Inoltre ti consiglio di non essere autoconclusivo. Per il resto buon divertimento!

 
Top
KlaS'
view post Posted on 24/3/2018, 21:15     +1   -1




-parlato-
pensato
-parlato Aki-


Ora che Shinji era diventato un Genin, molte cose della sua vita erano cambiate; niente più giorni passati in Accademia e niente più ore passate sui libri. Allo stesso tempo però, il tempo libero era notevolmente diminuito per colpa anche della situazione in cui versava il villaggio ed egli doveva imparare a gestirsi le sue giornate al meglio. Doveva ammettere che i primi giorni furono piuttosto traumatici, ma lentamente stava facendo abitudine con la sua nuova routine. Ciò aveva diminuito il tempo che il giovane poteva trascorrere insieme al padre, che già era poco in precedenza. Fu durante uno di questi momenti che venne a galla una conversazione interessante:

-Ora che sei uno shinobi a tutti gli effetti, ti conviene fare una visita alla Residenza del nostro clan.- disse Aki, suo padre -E’ tradizione che i neo promossi incomincino a farsi conoscere dagli altri Yuki, soprattutto quelli che hanno una grande influenza all’ interno del villaggio.-

Il giovane non aveva una grande voglia di seguire il consiglio del padre: non gli erano mai piaciute le antiche tradizioni e soprattutto non gli andava molto a genio il fatto che i membri importanti del clan vivessero isolati dal resto del mondo, come se fossero superiori a tutti gli altri. Dal suo punto di vista, sarebbe stato tutto più semplice se anch’ essi fossero stati meno chiusi verso gli altri. Era pur vero che il ragazzo non conosceva queste persone, dunque era possibile che i suoi preconcetti si rivelassero essere falsi. Aki sembrò intuire i dubbi del figlio e quindi riprese a parlare:

-Come già sai, noi abbiamo la fortuna di appartenere ad un clan che ha delle abilità particolari. Se andrai a far visita alla loro residenza, imparerai ad usare al meglio queste abilità!-
Detta con queste parole, la cosa sembrò più interessante agli occhi di Shinji.
-Va bene, ci andrò appena potrò.- disse mostrando un po’ più di convinzione rispetto a prima.


Passarono due giorni prima che il ragazzo ebbe l’ opportunità di seguire il consiglio del padre. Aki gli aveva detto dove si trovava la Residenza del clan Yuki; secondo le sue indicazioni essa era situata appena fuori dalle mura di Kiri, nella zona paludosa che circondava il villaggio. Egli l’ aveva descritta come un edificio semplice situato al centro di un piccolo lago, non proprio la zona più comoda da raggiungere, ma forse era così che voleva che fosse chiunque l’ avesse costruita.
Shinji raccolse tutti gli oggetti che potevano essergli utili e, dopo aver sistemato il suo nuovo coprifronte in testa, lasciò la sua abitazione. Raggiungere la zona paludosa situata nelle vicinanze del villaggio era stato piuttosto semplice, ma da quel momento in poi arrivava la parte più complicata.

Spero solo che tutto ciò non sia una perdita di tempo…

La solita nebbia leggera tipica di quel luogo non rendeva facile orientarsi, ma, dopo qualche tentativo andato a vuoto, Shinji riuscì ad intravvedere quello che sembrava essere un laghetto. Si avvicinò rapidamente e, una volta giunto sulla sua riva, riuscì a vedere un edificio situato al suo centro, proprio come gli aveva raccontato suo padre.

Credo di essere nel posto giusto, anche perché una struttura del genere non può che essere collegata al clan Yuki.

L’ edificio sembrava essere ricoperto di specchi ed i suoi riflessi creavano un gioco di luce con l’ acqua che lasciò a bocca aperta il ragazzo. A Shinji non rimaneva altro da fare se non muovere i primi passi verso la residenza nella quale egli sarebbe potuto diventare uno shinobi migliore.
 
Top
view post Posted on 25/3/2018, 12:22     +1   -1
Avatar

__Ullallaaa!

Group:
Member
Posts:
366

Status:


Definire il percorso di un uomo non è cosa facile, quale sua azione sarà atta ai più nobili o ai più vili scopi? Il mondo è pieno di chi si spinge alla ricerca dei sogni che fin dal principio era destinato a sognare e chi commette gli atti più spregevoli e empi in nome di essi è spesso considerato malvagio, un essere capace solo di bramare il proprio bisogno. Ma inoltrarsi verso nuovi orizzonti e spingersi sempre oltre a volte poteva causare la morte degli stessi. Il mondo però è più complicato. Quanti pensieri, sicuramente troppi per la mia età. Mentre le mani ormai consumate dal tempo cercavano di risollevare l'animo di quei giunchi. Una scevra brezza lambiva la mia barba tetra,che scortata dal movimento del mantello nero avviava una melodia, che lentamente si estingueva. L’unica ente stabile erano le miei iridi paradisiaci evidenziati dallo scalpore ormai estinto di quel luogo taciturno. La mia attenzione fu catturata dalla presenza di una nuova entita’ dissimile da quelle che frequentavano quel posto. Un ragazzino, con i capelli corti, occhi azzurri. Fisico gracile. «Chi sei!? Cosa vuoi!? Non compriamo nulla qui!» Maledetti venditori ambulanti... Quasi ammiravo il loro coraggio di attraversare il lago ghiacciato per poter vendere le loro cianfrusaglie. Assunto un tono leggermente spazientito, rilevai una smorfia di dissenso, voltandogli le spalle.

GDR OFF - Il vecchietto sembra arrabbiato, cerca di convincerlo e di spiegargli chi sei.
Magari cambierà idea. Questa è l'immagine dell'anziano.
10za07o
 
Top
KlaS'
view post Posted on 27/3/2018, 12:55     +1   -1




-parlato-
pensato


Shinji doveva ammettere di esser rimasto sorpreso dall’ edificio che si era ritrovato di fronte. Non si aspettava di vedere una struttura così curata e caratteristica. Questo gli fece pensare al fatto che anche gli altri clan di Kiri potessero avere dei luoghi simili nei pressi del villaggio di cui egli non era a conoscenza.
Il ragazzo notò che nei pressi dell’ edificio c’ era una persona, probabilmente un guardiano o qualcosa di simile. La sua idea era quella di chiedergli se effettivamente egli avesse raggiunto il luogo giusto, ma l’ uomo prese per primo la parola. Ciò che disse stupì il giovane Yuki; veramente c’ erano qualcuno che raggiungeva quel posto solo per vendere le proprie merci? Ripensandoci, dato che sua madre era una mercante, non era poi un’ opzione così impossibile. Lo sconosciuto gli voltò le spalle, forse indispettito dalla sua presenza, dunque il giovane non perse tempo e si presentò.

-Non voglio vendere niente!- disse sorridendo -Io sono un ninja di Kiri, mi chiamo Shinji Yuki.- aggiunse indicando il suo coprifronte.

Sperava di vedere una reazione una volta che aveva pronunciato il suo cognome. Era difficile però vedere il volto della persona che aveva di fronte poiché esso era in parte nascosto da un cappuccio. Si poteva vedere la sua folta barba grigia, segno di un’ età piuttosto avanzata.
Il ragazzo immaginò che l’ uomo potesse non conoscere tutti i membri del clan sparsi per il Paese e quindi cercò di spiegargli chi fosse.

-Sono il figlio di Aki Yuki; forse lo conosce, è uno shinobi anche lui.- Shinji sperava che quell’ uomo conoscesse suo padre perché ciò avrebbe reso il tutto più semplice. La cosa non era così impossibile dato che Aki stesso gli aveva detto di essere stato alla Residenza in passato. -E’ stato lui a dirmi di venire qui. Io sono appena stato promosso a Genin e mi ha detto che mi sarebbe potuto essere utile il cominciare a farmi conoscere dagli altri membri del clan.-

Il giovane era stato totalmente sincero con l’ anziano, anche perché non c’ era motivo di raccontargli bugie. L’ unica cosa che aveva omesso era il suo iniziale tentennamento nel voler recarsi alla Residenza, cosa che però era stata superata definitivamente una volta che si era ritrovato di fronte all’ edificio. La curiosità aveva preso il sopravvento sui suoi dubbi.
 
Top
view post Posted on 27/3/2018, 13:59     +1   -1
Avatar

__Ullallaaa!

Group:
Member
Posts:
366

Status:


Il gelo e la solitudine erano pane quotidiano in cui avevo saputo trovare la via. Poche cose oramai suscitavano la mia attenzione , al suono di quel nome però, si gelò il sangue. Conoscevo suo padre, o meglio conoscevo la storia dei suoi antenati. Provai un sentimento che si avvicinava stranamente alla compassione; sentimento che non provavo da anni. Posai i miei occhi concentrici sul ragazzo e ne scrutai l'anima fin nel profondo, era sicuramente inesperto. « Hai dunque da poco alzato il velo delle tue tradizioni? Ho visto tanti come te morire per il proprio villaggio, venire glorificati, e puntualmente dimenticati il giorno dopo. Non ti sorprendere ragazzo, il mondo non è fatto da buoni e malvagi, ma da uomini e desideri. Mi parli di voler apprendere le conoscenze del clan, ma come puoi pensare di poter sottrarre insegnamenti, senza aver prima "sfamato", i tuoi antenati, col sudore della tua fronte. Proprio per questo motivo se decidessi di entrare ne uscirai solamente o come uno dei più forti o da morto » Fui molto duro, fin troppo, ma avevo detto le cose esattamente come stavano. Non esistevano deboli nella sede degli Yuki e chi voleva metterci piede ignorando questo particolare solitamente pagava con la vita la sua scelta; tutto era basato sulla legge del più forte a partire dalla scala gerarchica. « Fai la tua scelta dunque, se vorrai seguirmi vivrai come uno Yuki e imparerai a conoscere la forza del tuo clan, ma se hai anche solo un dubbio girati e torna indietro, quest'ultima è un'opzione che ti verrà data una sola volta » Così dicendo mi voltai nuovamente incamminandomi all'interno delle mura, lasciando allo shinobi una scelta che avrebbe determinato i prossimi anni della sua vita.

GDR OFF - Terzo post. E' arrivato il momento di lasciare le porte della sede ed addentrarci all'interno delle mura. Ci sarà un post successivamente di rodaggio ovvero una cena. Intanto puoi fare delle domande all'anziano mentre visitate la sede, per saperne di più sulla storia del tuo clan.
 
Top
KlaS'
view post Posted on 29/3/2018, 14:08     +1   -1




-parlato-
pensato


Le parole di Shinji sembravano aver convinto l’ anziano che egli non fosse un mercante intento a vendere le sue merci. Ora bisognava vedere se egli avesse preso le sue parole come vere. Il fatto che il vecchio si voltò per osservarlo meglio era un buon segno; voleva dire che, in qualche modo, era riuscito ad attirare la sua attenzione, forse grazie al suo nome o a quello di suo padre. L’ uomo iniziò a parlare e ciò che disse lasciò sorpreso il giovane.

Quindi è arrivato dritto al punto senza perdere tempo. Ha capito che mi piacerebbe apprendere le loro conoscenze anche se non ne avevo parlato. Ha parlato di vivere come uno Yuki, ma non ho la minima idea di cosa voglia dire. Sarà probabilmente una tradizione del clan e, anche se detesto questo genere di cose, sono piuttosto curioso.

La sua risposta non tardò ad arrivare: -Quando ho scelto di diventare uno shinobi come mio padre, sapevo i pericoli a cui andavo incontro. So anche che se non allargherò le mie conoscenze non potrò mai migliorare e per questo sono disposto a seguirti.-

Forse, a causa del suo modo di porsi, poteva essere sembrato un po’ altezzoso agli occhi del vecchio, ma le sue parole erano comunque sincere, esattamente come quelle dette in precedenza. A dir la verità, un dubbio continuava a tormentarlo e riguardava lo stile di vita del suo clan che molto probabilmente non gli sarebbe andato a genio. Per questo motivo egli sperava che il tutto si potesse risolvere in poco tempo, in modo da poter tornare alla sua normale vita il prima possibile.
Shinji si diresse all’ interno dell’ edificio, seguendo l’ anziano. Proprio come all’ esterno, anche le pareti interne erano ricoperte di specchi. La luce che riusciva a penetrare dall’ esterno e che li colpiva generava una moltitudine di riflessi che, ad un primo impatto, lasciarono disorientato il ragazzo.

Sarà molto difficile orientarsi in un posto del genere, non si capisce molto.

I suoi occhi si sarebbero dovuti abituare in fretta a quel gioco di luci. Ciò che si poteva chiaramente vedere era un lungo corridoio il cui pavimento era fatto in legno. Non sembravano esserci altre stanze, ma solamente diversi specchi. La cosa era piuttosto bizzarra, dunque il giovane non ebbe altra scelta se non quella di seguire l’ anziano per vedere dove lo avrebbe portato.
Il ragazzo decise di sfruttare quei minuti per parlare con il vecchio, sempre che egli avesse voluto rispondergli.

-Prima di venire qui mi sono chiesto a cosa potesse servire una Residenza di questo tipo. La usate solo per addestrare i giovani come me oppure ha altri scopi?- Fece una breve pausa prima di riprendere a parlare: -Mi è anche sembrato di capire che lei conosca mio padre, vero? Veniva spesso qui?- La domanda venne posta al passato perché, da quando Aki aveva deciso di ritirarsi, o comunque di non prendere più parte a missioni al di fuori del villaggio, gli sembrava difficile che egli si fosse ancora recato in quel luogo. Sarebbe stato interessante scoprire qualcosa in più su suo padre, ma raccontato da una voce esterna alla sua famiglia.
 
Top
view post Posted on 29/3/2018, 18:24     +1   -1
Avatar

__Ullallaaa!

Group:
Member
Posts:
366

Status:


Il viso del ragazzo si rifletteva nello specchio, il capo attorniato dalla debole luce che veniva dall’alto, distante come una fragile luna al culmine di quell’enorme corridoio. La curiosità che intanto accompagnava quel povero sciagurato nel sapere di più le sue origini. « Giovani come te? Molti discendenti degli Yuki non osano neanche provare ad arrivare qui. Sei un temerario o un pazzo, ancora non sai ciò che ti aspetta. » Centinaia di specchi adornavano le pareti « Cerca di non perderti... Ogni specchio può portarti in luoghi a te sconosciuti, a volte mi ci perdo anche io » Accennai una sorta di sorriso sul volto, mentre il corpo attraversava lo strato liquido di uno specchio. Tutto d'un tratto, in un battito di ciglia, ci ritrovammo in una sala, anch'essa ricoperta di ulteriori specchi. Al centro, un tavolo enorme, adornato delle miglior prelibatezze. « Vedi mio caro, gli Yuki sono famosi per una leggenda... Disperso non si sa dove nel lago ghiacciato, un tesoro... Protetto da una figura mitologica » Cercai di catturare l'attenzione del giovine, anche se il mio racconto fu poi interrotto da una risata sguaiata. « Perdonami... comunque sia non credere a queste sciocchezze. Però non dimenticare mai il clan è famoso per una protettrice: Mai Yuki. Santa donna. Ha eliminato l'ignoranza di parecchi tuoi antenati e ci ha guidati sino ad essere uno dei più temuti clan di Kiri. » Intanto, con qualche brusco movimento, mi sedevo su una delle poltrone rosse che circondavano il tavolo. « Basta con il passato ora, mangiamo, domani ti aspetta una lunga giornata. » Lo invitai a sedersi mentre le mie papille gustative gustavano del buon sakè.

GDR OFF - Cena con l'anziano. Poi dirigiti nel dormitorio che si trova nella stessa sala dove stai cenando. Ferma la tua role una volta rapito dalle grinfie di morfeo. Sarò assente fino al 5/04, quindi userò solo il telefono. Cercherò di risponderti quando avrò tempo libero.
 
Top
KlaS'
view post Posted on 2/4/2018, 19:37     +1   -1




-parlato-
pensato


L’ anziano era più loquace di quello che sembrava essere inizialmente; forse l’ aver capito di aver a che fare con uno Yuki lo aveva reso più amichevole rispetto all’ inizio. Le sue parole colpirono Shinji, soprattutto quando disse che erano pochi i giovani del clan che avevano avuto il coraggio di recarsi in quel posto per allenarsi.

Deve essere un addestramento davvero duro se in pochi osano affrontarlo. Eppure mio padre me ne ha parlato come se fosse una cosa normalissima quando mi ha spinto a venire qui.

Era ovvio che, dal punto di vista di Aki, ciò che aveva affrontato da giovane doveva sembrare una passeggiata rispetto a tutto quello che aveva fatto nel corso degli anni, ma questo suo atteggiamento aveva tratto in inganno suo figlio il quale ora si trovava ad affrontare qualcosa di più complicato rispetto a ciò che poteva immaginare.
L’ anziano non migliorò la situazione quando confessò di essersi più volte perso nell’ intricato labirinto che si trovava all’ interno dell’ edificio, cosa che molto probabilmente sarebbe accaduta anche a Shinji all’ inizio. Il ragazzo seguì l’ uomo il quale attraversò uno specchio; era strano poter compiere quell’ azione, ma era evidente che era l’ unico modo per uscire dal lungo corridoio che si trovava di fronte ai due. Il Genin si ritrovò in una sala le cui pareti erano nuovamente ricoperte da altri specchi. Al centro della stanza c’ era un grosso tavolo pieno di cibo: forse l’ anziano voleva accoglierlo offrendogli qualcosa da mangiare? Egli però non era molto affamato al momento, dunque non si soffermò molto sul tavolo.
L’ anziano cambiò discorso, parlando di un fantomatico tesoro nascosto sotto al lago ghiacciato, ma anche accennando ad una figura molto importante per la storia del clan.

Tesori, figure mitologiche… Sembra essere una leggenda che si racconta ai bambini; difficile che ci sia realmente qualcosa di prezioso nelle vicinanze, anche perché sarebbe già stato trovato. Invece il nome Mai Yuki non mi è del tutto nuovo; forse mio padre me ne ha parlato in passato, ma potrei sbagliarmi.

Il vecchio si sedette al tavolo ed invitò Shinji a fare lo stesso. Il ragazzo, seppur un po’ controvoglia, si accomodò su una delle sedie rosse che si trovavano in quel luogo. Non mangiò molto, dato che non era giunto in quel luogo per riempirsi la pancia. Notò che, in un angolo della sala, c’ erano dei letti.

-Quindi è qui che passerò la notte?- chiese all’ uomo seduto insieme a lui -Visto che passerò un po’ di tempo qui, devo sapere come chiamarla, nel caso in cui abbia bisogno.- Sperava di riuscire a scoprire il nome dell’ anziano, anche se le possibilità che egli si facesse chiamare in un altro modo erano comunque alte.

La cena non durò molto e, dopo aver ricevuto una conferma, Shinji si diresse verso uno dei letti che lo avrebbero ospitato per quella notte. Sistemò rapidamente le sue cose prima di sdraiarsi; non era la prima volta che non dormiva a casa sua, ma in quell’ occasione egli fece più fatica del solito ad addormentarsi. Molti erano i pensieri che gli passavano per la mente ed il fatto di non aver passato una giornata faticosa contribuì a tenerlo sveglio per parecchi minuti.

E’ difficile prender sonno in una stanza così piena di specchi. Mi sento osservato dal mio stesso riflesso… E poi, chiunque può entrare qui attraverso essi come abbiamo fatto noi in precedenza.

Era difficile giudicare quanto tempo fosse effettivamente trascorso quando la noia cominciò a stancare il ragazzo che, di conseguenza, riuscì a chiudere gli occhi ponendo fine a quella giornata.
 
Top
view post Posted on 3/4/2018, 18:54     +1   -1
Avatar

__Ullallaaa!

Group:
Member
Posts:
366

Status:


Ice ParadiseWelcome to Hell.



La notte era scesa da pochi minuti ed il manto si faceva più chiaro in prossimità del tramonto, tingendosi appena di una splendida tonalità di blu.
Una bianca luna crescente brillava in cielo, vivida come non mai e solo quel rumore rompeva il silenzio in quelle mura.


tam.

tam.

tam.

tam.


I tamburi suonavano a ritmo di marcia, le vecchie luci della sala precedente andavano via via scomparendo nel buio più totale. Figure tetre e incappucciate trasportavano un corpo poggiato su una tavola di legno, legato dalla testa ai piedi. Ogni battito di piedi sul pavimento era seguito da un coro pronunciato all'unisono da quelle figure anonime. L'ultimo suono di tamburo... TAM. Tutto tace adesso in quel sotterraneo.

GDR OFF - Il tuo corpo è legato, sei stato trasportato in una stanza sotterranea, tutto è buio intorno a te. Riesci ad udire i tamburi, quello strano coro... Cosa sta accadendo? Carta bianca amico mio, vediamo le vere emozioni del tuo personaggio dove si spingono! Poi al resto ci penserò io, è solo l'inizio.


Edited by » Ghost - 3/4/2018, 21:58
 
Top
KlaS'
view post Posted on 5/4/2018, 21:00     +1   -1




-parlato-
pensato


Ad interrompere il sonno di Shinji furono degli strani rumori. Essi sembravano inizialmente provenire da lontano, ma ad ogni rimbombo, il suono si faceva sempre più chiaro e nitido nelle orecchie del ragazzo. Ciò era dovuto dal fatto che, essendo ancora addormentato, i suoi sensi non erano ancora pienamente funzionanti.
Pochi istanti dopo aprì gli occhi; tutto era buio ed era impossibile vedere qualsiasi cosa. Era chiaro che egli non si trovasse più nel luogo in cui era in precedenza dato che non si vedeva nessun riflesso generato dagli specchi. Provò ad alzarsi, ma fu in quel momento che egli capì di essere stato legato dalla testa ai piedi, cosa che gli impediva di fare qualsiasi movimento. In quell’ istante un insolito senso d’ ansia pervase il suo corpo mentre il giovane cercava di capire cosa stesse succedendo.

Rapito nel sonno, molto probabilmente da qualcuno del clan dato che altri non mi potevano raggiungere, ma perché fare tutto questo?

Intorno a lui si udivano ancora gli stessi suoni di prima. Shinji provò a capire di cosa potesse trattarsi, ma non era semplice ragionare in una situazione del genere. Sembravano esserci anche delle persone che parlavano, o almeno così pensava il ragazzo.
Pensò di tentare di comunicare con queste, ma forse era meglio fingersi ancora addormentato per guadagnare tempo e cercare di studiare la situazione, cosa difficile da fare in quella situazione.

E se fosse stato quel vecchio a portarmi qui? Potrebbe aver messo qualcosa nel cibo per non farmi accorgere di ciò che stava facendo. Se è così allora forse questo fa già parte dell’ addestramento di cui aveva parlato?

Il rumore di qualcuno che camminava continuò per ancora un po’ fino a quando, dopo un ultimo rintocco, non si udì più nessun rumore. Shinji ci mise un po’ a capirlo dato che si stava abituando a quei suoni e non colse quel cambiamento con molto entusiasmo.

Se ne sono andati oppure sono ancora qui ad osservarmi? Non riesco a vedere nulla da questa posizione… Comunque, devo cominciare a pensare ad un modo per liberarmi nel caso in cui le cose peggiorino. Se sono stato portato qui da membri del mio stesso clan, è improbabile che vogliano farmi del male, ma è possibile che sia stato qualcun’ altro.

Più tempo passava e più i pensieri del giovane Yuki diventavano pessimistici. D’ altra parte, quella era la prima volta che egli si trovava in una situazione del genere; era totalmente diverso dalle prove affrontate in Accademia dove, in fondo, egli sapeva già che non correva grossi pericoli, mentre ora si trovava in un posto sconosciuto e circondato da persone che non conosceva e di cui non sapeva se fisarsi.
Shinji tentò di divincolarsi ancora una volta, ma il tutto fu inutile. Gli venne in mente un’ idea bizzarra, ma che forse poteva aiutarlo: aveva intenzione di cercare di capire qualcosa dell’ ambiente circostante cercando di cogliere ogni minimo suono presente nei dintorni. D’ altra parte, l’ udito e l’ olfatto erano gli unici sensi utili in una situazione del genere. Il suo piano era ambizioso, ma era certamente meglio che rimanere fermo ad aspettare senza fare nulla.


CITAZIONE
<abilità/attivazione> - Sensi Migliorati - [Stm: -2] [Liv 6: 0/10]

"I ninja sviluppano i loro sensi per localizzare pericoli e nemici i agguato, ma ogni individuo possiede un senso che è naturalmente superiore agli altri. Può essere qualcosa di semplice come la vista, oppure più particolare, come il tatto o l'udito. Ogni senso ha le sue caratteristiche che comprendono sia svantaggi che vantaggi, ma ognuno è stato dato un solo dono da Madre Natura o dal duro allenamento.

Udito: le orecchie del ninja captano il respiro e perfino il battito cardiaco del nemico, rendendo per lui uno scherzo udire i discorsi altrui anche da lontano. Questo, tuttavia rende sensibili i suoi timpani e quindi subisce +1PF dalle ferite all'Udito. Al Lv.0 l'abilità permette di percepire vagamente il mondo circostante tramite un meccanismo simile all'ecolocazione, ma con raggio pari ad 1/10 del normale."
    Liv 6: 100 m di raggio

NB: L'abilità Sensi Migliorati può scovare i nemici "Nascosti" o individuare le "Trappole" piazzate ma deve essere attivata per ogni trappola e ninja nascosto, se ad esempio l'avversario piazza due trappole e si nasconde; si userà tre volte.
 
Top
view post Posted on 6/4/2018, 10:58     +1   -1
Avatar

__Ullallaaa!

Group:
Member
Posts:
366

Status:


Ice ParadiseTic Tac, il tempo scorre, come l'acqua d'altronde.



Il soffocare di un miasma gelido, che si cinge sopra i lembi della pelle come fosse una morsa senza via d'uscita. Gabbie e catene troppo strette, senza possibilità di respiro. Affanni, arranchi.

« BENVENUTO NEGLI INCUBI »

I pochi istanti che passano, un cadenzarsi di un battito d'oblio, e la visione di tutti i tuoi ricordi passati che si allontano — ti senti libero, stranamente riesci a muovere di nuovo i tuoi arti, le tue abilità ti permettono di udire, ma suoni tetri e cupi rimbombano nei timpani. Attorno vedi delle fiamme prendere vita, la luce ti acceca, cosa ti sta accadendo? Alzi la testa e vedi una botola chiudersi lentamente, quasi come per ricordarti che quelli saranno gli ultimi attimi della tua vita. Il perimetro delle mura inizia pian piano a far comparire dei fori, cerchi di capire cosa sono, poi l'oblio. Un lento scorrere dalle mura, cosa è quel liquido? Acqua! Ti muovi senza cambiare la tua posizione. Nulla intorno che non sia pece.

« VIVERE O MORIRE? »



GDR Off - Zan Zan! Benvenuto alla tua prova! Venghino signori venghino, un uomo riuscirà a sprigionare le sue abilità o morirà annegando? Non hai vie di uscite, quindi giocatela benissimo non bene. Sei uno Yuki, voglio sentire il ghiaccio scorrerti nelle vene. Ma per adesso voglio ancora sapere che sensazioni ha Shinji d'innanzi alla signora vestita di nero. Come cercherà di fermare quel flusso d'acqua prima che la stanza se ne riempa facendolo annegare?
 
Top
KlaS'
view post Posted on 12/4/2018, 16:53     +1   -1




-parlato-
pensato


La sua idea fu un buco nell’ acqua; tutto ciò che Shinji poteva sentire erano dei rumori di sottofondo di cui era impossibile capirne la provenienza. Almeno si rese conto che era rimasto solo in quella specie di scantinato mentre in precedenza era sicuro di aver sentito più persone parlare. Si portò istintivamente una mano sulla fronte per pensare e fu in quel momento che si accorse di potersi nuovamente muovere. Ma com’ era stato possibile ciò senza che egli se ne rendesse conto? Scattò sui suoi piedi per rendersi conto che era effettivamente tornato in controllo di tutto il suo corpo.

Che cosa sta succedendo qui? Chi mi ha liberato? Continuo a non capire niente di questa faccenda…

Non fece in tempo a camminare per ispezionare il luogo in cui si trovava perché improvvisamente delle fiamme si accesero, illuminando i dintorni. Erano molto forti, tanto che, unite al fattore sorpresa, accecarono il ragazzo. Quando la sua vista ritornò normale, il giovane vide uno spiraglio di luce provenire dal soffitto. Si sentì sollevato capendo che quello spiraglio poteva rappresentare la sua via di fuga e non si accorse nemmeno che esso stava diventando sempre più piccolo. Era ormai troppo tardi quando se ne rese conto.
-Dannazione!- urlò, sbattendo una mano sul muro. Vedersi portare via quella che poteva essere un’ ancora di salvezza era una brutta sensazione. Questo però significava che doveva esserci qualcuno nelle vicinanze, ossia la persona che aveva chiuso la botola. Era possibile che, in qualche modo, lo stessero osservando?
Un debole rumore attirò l’ attenzione di Shinji che, voltandosi alla sua destra, vide comparire sul muro alcuni piccoli fori. Ciò attirò la sua attenzione, anche perché sembrava che questi piccoli buchi fossero comparsi anche sulle altre pareti. Si avvicinò ad uno di essi per osservarlo meglio, ma era difficile capire quale fosse il suo scopo. Per un attimo il giovane pensò che dai quei fori potessero uscire degli spiedi o dei kunai e quindi fece un balzò indietro, ma ben presto capì di aver sbagliato.

Sembra essere… acqua!?

Il ragazzo non riuscì a capire immediatamente la pericolosità della situazione. Solo quando, dopo aver compiuto un paio di passi, finì per mettere un piede in uno pozza d’ acqua che si era rapidamente formata sul pavimento capì che essa non aveva modo di uscire dalla stanza e che molto rapidamente il suo livello sarebbe salito.

-Questo non va bene, non va per niente bene.- disse lo Yuki che aveva iniziato ad esprimere i suoi pensieri ad alta voce. Istintivamente tentò di tappare un foro con le sue mani, ma subito capì che ciò era inutile data la moltitudine di buchi presenti nelle pareti. -Ci deve pur essere un modo per uscire di qui o per fermare l’ acqua o per fare qualsiasi altra cosa!-

La situazione non era delle migliori ed il rumore dell’ acqua ad ogni passo che Shinji compieva serviva a ricordarglielo nonostante non ce ne fosse bisogno. Il giovane non riusciva a pensare ad un piano in una situazione del genere. Aveva pensato di camminare sulla superficie dell’ acqua, ma questo avrebbe potuto rimandare l’ inevitabile di qualche secondo o al massimo pochi minuti data la presenza del soffitto che gli avrebbe comunque impedito la fuga. Mentre la situazione non sembrava far altro che peggiorare, una strana sensazione di freddo, forse accentuata dalla paura, colpì il ragazzo che, nel mentre, si muoveva avanti e indietro per smaltire la tensione.
 
Top
view post Posted on 12/4/2018, 18:30     +1   -1
Avatar

__Ullallaaa!

Group:
Member
Posts:
366

Status:


Ice Paradise???



Cos'è la morte? Nessuno resiste al suo richiamo, nessuno! Sta arrivando e ha i tuoi occhi, insonne, sorda, come un vecchio rimorso. I tuoi occhi saranno un grido taciuto, un silenzio. L'acqua è sui tuoi vestimenti, scorre sul pavimento con un crepitio che varia e dura nell'aria. Gli avvenimenti si avvicendano veloci e annebbiati nella mente, in un vortice di immagini che rende indistinguibile il sogno dalla realtà. Tanto più per chiunque fosse rimasto in stato di incoscienza per tanto, troppo tempo. Senti il corpo iniziare a essere insensibile, intirizzito. L'acqua in cui stai per galleggiare può essere ghiacciata o incandescente. Chiudi gli occhi, li riapri, l'acqua ha raggiunto l'altezza delle ginocchia e velocemente risale. L'unica speranza è risvegliare ciò che hai dentro.

« VENDI CARA LA PELLE SOTTASPECIE DI YUKI. RISVEGLIA CIO' CHE HAI DENTRO, GELA L'ARIA! »

Un grido ovattato ma familiare rimbomba tra quelle pareti. Un grido disperato di un anziano, mosso da compassione e paura di assistere a un fallimento totale. . .

GDR Off - Mostrami il potere degli Yuki. L'anziano ti ha gridato un consiglio, decidi tu il numero di tentativi.


Edited by » Ghost - 14/4/2018, 11:07
 
Top
KlaS'
view post Posted on 20/4/2018, 13:33     +1   -1




-parlato-
pensato


Il rumore dell’ acqua che scorreva era l’ unico che si sentiva in quella stanza buia. Shinji aveva smesso di camminare avanti ed indietro quando il livello dell’ acqua aveva superato quello dei sui piedi ed esso continuava a salire insieme alla sua paura e alla sua preoccupazione. Il ragazzo continuava a non vedere via d’ uscita da quella situazione e più tempo passava meno egli riusciva a pensare.
Quella situazione di stallo venne interrotta da una voce che proveniva dall’ esterno; sembrava essere una voce che il giovane aveva già sentito, ma a causa del rumore dell’ acqua era impossibile per lui esserne certo. Le sue parole però diedero alcune risposte allo Yuki.

Quindi tutto questo è davvero una specie di prova a cui mi hanno sottoposto i membri del mio clan!? Non c’è altra spiegazione alle sue parole…

Shinji provò a ripensare a quella frase, ma non riusciva a trovarci qualcosa di utile. Ovviamente era a conoscenza delle abilità del suo clan dato che suo padre gli aveva dato parecchie dimostrazioni pratiche e per questo le parole “gela l’ aria” gli sembrarono essere poco più che un incitamento dedito a risvegliare il suo potere sopito.
La situazione però non cambiava, ma anzi continuava a peggiorare dato che l’ acqua aveva raggiunto le sue ginocchia, rendendo difficile anche muoversi in quella stanza buia. Poi, come se si fosse accesa improvvisamente una lampadina, il ragazzo ebbe un’ idea.

-Forse devo letteralmente gelare l’ aria, sempre che ciò sia possibile. Le nostre abilità sono legate al ghiaccio, quindi potrebbe essere una cosa plausibile.- Le sue parole, dette a bassa voce dato che servivano solo a lui stesso, gli tirarono un po’ su il morale. -Ovviamente non potrò gelare totalmente l’ aria, anche perché ciò causerebbe la mia morte, ma forse posso tentare di abbassare la temperatura quel tanto che basta per far congelare l’ acqua.-

La cosa sembrava avere un senso logico, ma passare dalla teoria alla pratica non era così semplice. Infatti Shinji non aveva la minima idea di come potesse fare ad attuare il suo piano. Doveva trovare un modo per abbassare la temperatura della stanza.

-Quella persona ha detto che devo risvegliare ciò che ho dentro. Forse devo usare il mio stesso chakra per portare a termine quest’ impresa. In effetti, non vedo altra via d’ uscita.-

Il ragazzo sapeva che le abilità tipiche di un clan dipendono principalmente da un tipo di chakra che solo poche persone possiedono, dunque pensò che anche il suo potesse avere le caratteristiche necessarie per poter abbassare la temperatura.
Rimaneva comunque da capire come dovesse utilizzarlo. Rilasciarlo, magari facendolo uscire dal palmo delle sue mani, poteva essere un’ idea, ma era probabile che solo quest’ azione non sarebbe bastata. Liberare una piccola quantità di chakra era una cosa che si imparava a fare fin dall’ Accademia dato che serviva a parecchie tecniche di base, dunque ciò non era un grosso ostacolo da superare. Il giovane fece una prova, facendo fuoriuscire un po’ di chakra dalla punta delle sue dita. Non sembrò accadere nulla di particolare, ma passando nuovamente la sua mano nella zona in cui aveva agito provò una lieve sensazione di freddo. La sua idea sembrava funzionare, ma sarebbe servita una quantità di energia decisamente maggiore.
Per far ciò, decise di provare a far uscire una notevole quantità di chakra dai palmi delle sue mani che distese di fronte a sé. Non era sicuro che ciò sarebbe servito, ma era meglio che rimanere fermo a guardare il livello dell’ acqua che saliva. Si concentrò e liberò una buona quantità di energia per diversi secondi, ma il risultato non fu quello sperato. L’ acqua stava continuando a salire nonostante la temperatura della stanza fosse comunque diminuita un po’.

Non sembra funzionare del tutto. Se continuassi così, finirei per esaurire le mie energie molto presto. Però, ho ancora del tempo a disposizione e ho anche un’ idea.

Con l’ acqua che aveva ormai superato le sue ginocchia, Shinji si piegò e rivolse i suoi palmi delle mani verso l’ acqua, tenendoli a qualche centimetro di distanza. Così facendo, egli sperava che il suo chakra potesse non disperdersi troppo e magari agire con più efficacia. Il ragazzo inspirò prima di ripetere nuovamente lo stesso processo di prima, con la speranza che questa volta i risultati fossero diversi.
 
Top
view post Posted on 21/4/2018, 14:10     +1   -1
Avatar

__Ullallaaa!

Group:
Member
Posts:
366

Status:


Ice Paradise???



Le luci fiocamente perdevano la loro intensità. Il flusso d'acqua pian piano consumava le sue energie. La temperatura scese di qualche grado vicino allo 0. Si poteva udire quel sfrigolio dei cristalli che man mano solidificavano l'acqua. Ed io sentii l’anima battere del ragazzo,dietro il silenzio,come un filo vivo di acque dietro un velo di ghiaccio. Ma la sua vita poteva dirsi ancora appesa a un filo. Bisognava intensificare ancor più energie non bastava solo gelare l'aria. Le mie iridi rimasero immobili ad osservare cosa avrebbe fate.

Il ghiaccio non ha futuro. Tutto quello che ha è il passato racchiuso dentro di se. Il ghiaccio può preservare le cose in questo modo – estremamente pulite, distinte e vivide come se fossero ancora vive. Questa è
l’essenza del ghiaccio.
 
Top
17 replies since 23/3/2018, 11:17   582 views
  Share