Classe #32 - Salvare il salvabile., Per Bambi155

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Bambi155
view post Posted on 19/1/2018, 13:33     +1   -1




Legenda:
"Parlato Rikku"
*Pensato Rikku*
"Parlato Kira"


Era arrivato il momento di lasciare quella stanza infernale. Rikku fissò per l’ultima volta il corpo smembrato del fratello:

*Non permetterò che nessun altro venga fatto a pezzi così!*

Il coltello piantato sul tavolo del macellaio attirò la sua attenzione. Aveva ancora i kunai nella sacca celata sotto al pigiama, ma l’accetta l’aveva lasciata chissà dove. Sarebbe stata un ottima idea quella di prendere furtivamente la lama e così avrebbe agito.
Pronta per affrontare nuove sfide, si diresse verso la porta nera. Si trovò davanti un corridoio lunghissimo: era la strada più rapida e sicuramente la più rischiosa. Rikku doveva tenere in considerazione le parole di Kira, quindi, cosciente di dover affrontare qualche ostacolo, avrebbe optato per una strada laterale.

“Vediamo un po’, Prenderemo la seconda uscita a destra”

Le due si diressero verso un corridoio altrettanto lungo. Il silenzio era troppo imbarazzante, così Rikku si ricordò della foto che aveva trovato e portato con sè. Era un po’ macchiata di sangue sugli spigoli, ma i soggetti erano ancora ben visibili.

“Ecco, questa forse appartiene a te, non so perché l’ho presa. Forse, se avessi dovuto chiedere aiuto al villaggio, nessuno mi avrebbe creduto. Insomma, non si vede tutti i giorni un’ombra con aculei simile ad un mostro…senza offesa…che fa fuori i tuoi genitori e rapisce tuo fratello. Mi serviva una prova. L’uomo che sta nella foto è il padre? Dov’è adesso? Perché ci sono i volti cancellati?”

Kira la prese con delicatezza e poi rispose sempre con quella calma sovrannaturale:

“Lui è morto, aveva cercato di fermare Yasuo e durante un litigio ha avuto la peggio. Poi mio figlio ne ha cancellato l’esistenza dalla casa. Per quanto riguarda me, non saprei, non gli piace essere rimproverato su ciò che combina. Da quando mi ha rinchiusa là sotto, ha rimosso anche il mio volto.”

Rikku rimase un po’ delusa da quelle parole.

*Quindi il poveretto è stato ucciso da suo figlio. Peccato! Devo toglierlo dai nomi della mia lista.*

La ragazza stava camminando pensierosa con la signora che la seguiva, ma improvvisamente:

“AAAAHH, che male!”

Intorno a loro c’erano cocci di vetro taglienti incollati ovunque, a terra sulle pareti e sul soffitto. La piccoletta non aveva le scarpe, quindi si procurò un taglio largo, ma non troppo profondo, sotto il piede sinistro.

*Cacchio! Mannaggia a me! Non devo distrarmi! Ma adesso come faccio a passare?*

La prima cosa che le venne in mente fu togliersi la maglietta, strapparla in due e annodarla ai piedi. In questo modo avrebbe attutito l'impatto con i vetri che cercavano di penetrarle la pelle.
Risolto un problema, se ne presentò subito un altro. Tra tutti i vetri luccicanti, che riflettevano la luce delle torce, c’erano dei piccoli forellini disposti simmetricamente sulle pareti del corridoio. Il tutto si estendeva per almeno 10 metri al termine dei quali c’era una leva, probabilmente per disattivare qualcosa.
Rikku porse la mano in prossimità di uno dei buchi e dopo mezzo secondo schizzò fuori un ago ad una velocità impressionante. Doveva riuscire ad arrivare dall’altra parte, disattivare il congegno e tornare a prendere Kira, anche lei sfornita di protezioni dai cocci.

“Tu aspetta qui, disattivo la trappola e poi proseguiremo insieme.”

Le serviva un respiro profondo per trovare la concentrazione necessaria. Iniziò ad avanzare lentamente con movimenti precisi e ripetitivi, evitando di porsi avanti ai forellini, o almeno cercava di non esporre le zone vitali. Arrivata a 8 metri del percorso caricò le gambe e fece un salto in avanti con capriola. Atterrò finalmente nella zona sicura, con un ago che per poco non le si conficcò nella spalla destra. Spinse la leva e magicamente la trappola era disattivata. Se la cavò con qualche taglietto superficiale, ma adesso arrivava la parte difficile: tornare indietro, caricarsi la donna sulle spalle e con peso extra riattraversare quei 10 metri con i vetri che sicuramente le avrebbero trapassato gli stracci. La ragazzina riuscì a resistere a denti serrati, lasciando orme di sangue ovunque. A quel punto, non rimaneva altro che proseguire per quei cunicoli fino alla prossima trappola.
Rikku non si sarebbe mai aspettata qualcosa del genere: davanti a lei un altro pezzo di corridoio, circa 7 metri, con dei fili intrecciati sottilissimi dai quali partivano scariche elettriche ad alta tensione, anche questi si estendevano da parete a parete. Per passare e disattivare la trappola, doveva farsi spazio tra i cavi senza toccarli.
La piccola iniziò a sudare freddo, non erano fulmini, ma comunque le provocavano lo stesso effetto. Odiava la sensazione dell’alta tensione, le faceva venire la pelle d’oca. Vedendo la ragazza in difficoltà, Kira le poggiò una mano sulla spalla per incoraggiarla e darle forza.
Un po’ tremante e con i denti che le battevano affrontò tutto il percorso a nervi saldi. Assumendo posizioni da acrobata arrivò fino in fondo. Poi, disattivata la trappola sbiancò e rigettò liquidi gastrici.

*Che schifo! Sono stanca ma non posso arrendermi ora. Taglio i fili per far passare Kira e anche questa è fatta.*

Le due complici erano riuscite a superare anche quella prova, o meglio, Rikku aveva fatto tutto il lavoro sporco procurandosi ferite soprattutto nelle piante dei piedi. Non provava dolore a causa dell'eccesso di adrenalina. La stanchezza, invece, quella sì che si faceva sentire. Di certo Yasuo si era impegnato nelle trappole e una vecchietta non sarebbe mai riuscita a passare da sola.
Proseguirono e finalmente si trovarono di fronte ad una porta. A Rikku non rimaneva che aprirla per trovarsi sempre più vicina alla vendetta desiderata.
 
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view post Posted on 22/1/2018, 02:18     +1   -1
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Le due si ritrovarono davanti ad una porta di legno antico, stranamente ben tenuta, proprio come tutto il resto in quello particolare dedalo. La maniglia era laccata d'oro, luccicava a tratti illuminata dalle fiamme ballerine di quelle fiaccole. Le stava chiamando, chissà cosa o chi avrebbero potuto trovare dietro di essa. Non rimaneva altro che aprila e così fecero, ritrovandosi in uno stanzino buio e piccolo, piccolissimo. Non si vedeva nulla poiché la porta si richiuse immediatamente dopo il loro passaggio e, quindi, la luce della fiaccole non le avrebbe potute aiutare. Kira prese in mano la situazione, chiedendo alla ragazza di spostarsi un poco per poi avvicinarsi a quello che pareva essere un muro. Per quanto fosse indefinito e avvolto dalla tenebra, al tatto sembravano semplici mattoni, ma la donna sapeva quali tasti premere. Dopotutto quella era casa sua e, prima che suo figlio la trasformasse in un mattatoio, lei ne conosceva ogni pertugio. Un piccolo "click" si udì nell'aria ed il muro che avevano davanti si mosse, spostandosi un poco a lasciando che una lama di luce illuminasse la polvere nell'aria. Una volta uscita Rikku avrebbe potuto notare che, dall’esterno, quella era une libreria. Nascondeva uno dei tanti passaggi segreti che conducevano a quel macabro luogo appena abbandonato. Si ritrovarono in una grande stanza con un letto matrimoniale adornato da svariate tende. I colori erano sgargianti e l'ordine regnava sovrano. I grandi festoni rossi come il sangue pendevano ai lati del letto, con sopra appoggiata una coperta dal tema floreale. Era come se, nonostante tutto attorno quella stanza fosse caduto in miseria, lei fosse rimasta congelata nel tempo. Sui muri figuravano quadri rappresentati un uomo ed una donna, giovani e, a giudicare dai loro sguardi, innamorati. Gli abiti che indossavano erano sfarzosi, proprio come la sala che ospitava quelle opere. Il tutto era illuminato dalla luna, chiaramente visibile nella sua interezza da una finestra, e da alcune candele, tre per la precisione. - Questa era la nostra vecchia stanza... Vieni, andiamo! -

Quindi prese il candelabro e si diresse verso la porta, aprendola celermente e catapultando il duo nella miseria che regnava in quella casa. Erano ritornati in quella villa assassina, ed il circondario lo dimostrava. Graffi e spaccature sulle pareti, tappeti strappati, mobili ribaltati. L'unica luce era prodotta da quelle candele e da alcune finestre poste lungo il corridoio. Era chiaro che la donna sapeva come muoversi. Appena uscita dalla sua vecchia stanza da letto voltò a destra, seguendo la corsia ed ignorando le svariate porte che si presentavano chiuse. A giudicare dalla vista che si poteva scorgere dalle finestre erano al piano superiore. Continuò in silenzio, fino a quando non giunse al termine di quel corridoio. Solo allora si accostò al muro, voltandosi verso la ragazza ed intimandole di fare silenzio con gesti piuttosto espliciti. Sporse la testa, dando la possibilità alla giovane di fare lo stesso.

Se Rikku l'avesse fatto, avrebbe potuto vedere una grande, enorme scalinata che portava all'ingresso. Il rumore della porta ruppe il silenzio e passi pesanti si fecero avanti. Yasuo era tornato ed aveva in spalla la sua preda, una persona. Un ragazzo, impossibile identificarlo perché poggiato sulla spalla dell'assassino privo di sensi, o di vita. Kira attese che suo figlio scomparisse dietro ad un orologio a pendolo, ennesima porta segreta per i sotterranei, prima di fare cenno alla giovane di proseguire.
- Quella è la porta... - Sussurrò, mentre scendeva la scale. - Appena cercherò di varcarla il sigillo inizierà a bruciare e lui saprà dove mi trovo, nasconditi, fammi un cenno quando sei pronta ed io lo attirerò. Non so quante possibilità avremo, ma giocati bene questa occasione... -

Avrebbe atteso un qualche segnale dalla ragazza, per poi accostare la mano all'argentea maniglia del vecchio portone e girarla. Compiuto il gesto, però, il suo viso avrebbe iniziato a contorcersi, lei si sarebbe accasciata al suolo ed avrebbe portato il palmo della mano sulla spalla marchiata. La porta, aperta giusto per uno spiraglio, sarebbe stata richiusa con violenza da una folata di vento improvvisa che, quasi come se potesse percorrere tutta la dimora, raggelò le ossa della studentessa.

WRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHH!

E, con quel vento, sopraggiunse anche il terrificante grido della bestia che ormai sapeva. La gabbia era vuota, il sigillo lo stava chiamando, questione di secondi e sarebbe giunto dinnanzi alla donna. Questione di secondi e Rikku avrebbe avuto la sua possibilità.

CITAZIONE
Nasconditi come meglio credi. Descrivi pure tu l'arrivo del mostro e le tue azioni, ma non essere autoconclusiva.

 
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Bambi155
view post Posted on 25/1/2018, 15:25     +1   -1




Legenda:
*Pensato Rikku*

Quella casa era davvero incredibile! Passaggi segreti, sotterranei… chissà quanto doveva essere bella se non fosse caduta in malora a causa di quella bestia! La stanza da letto dei signori ne era una prova, evidentemente Kira l’aveva tenuta nascosta al figlio, altrimenti non si spiegava la sua integrità rispetto a tutto il resto. Quel luogo era surreale, perché varcata la porta Rikku si ritrovò nuovamente circondata da ambientazione horror.
La ragazza seguì la signora celermente e, non appena si trovarono in prossimità delle scale che conducevano al piano di sotto, fu costretta a fermarsi. Kira aveva captato l’arrivo di Yasuo. Non potevano permettere di farsi scovare ancora impreparate. Ma, mossa dalla curiosità di spiare i movimenti nemici, Rikku si sarebbe affacciata e lo avrebbe visto entrare con la sua prossima vittima in spalla, così come precedentemente aveva trascinato fin lì il fratello ancora in vita.
Non poteva capire se quella persona fosse già morta, ma voleva disperatamente porre fine a tutto quell’orrore. Fu percossa da una grande rabbia e frustrazione per il senso di impotenza. Fino a quel momento non era riuscita a fare niente, se non peggiorare la situazione. Voleva rimediare e voleva farlo alla svelta, magari sarebbe riuscita a salvare il ragazzo, o almeno il suo corpo. Forse gli avrebbe impedito di smembrarlo e sarebbe stato ancora degno di una sepoltura.

*Non posso credere che quel…quello schifo non ha ancora finito di cacciare esseri umani per questa notte. Mi vendicherò, non solo per me, ma per tutti quelli che hai fatto soffrire! Hai capito Yasuo? Aspetta un altro po’ e, mentre abbandonerai per sempre questo mondo, ti guarderò dritto negli occhi mostruosi che ti ritrovi.*

Nel momento in cui la via sarebbe stata libera e sicura, le due avrebbero sceso le scale e si sarebbero posizionate in prossimità della porta d'uscita per attuare il loro piano. Non avevano molto tempo, dovevano agire in fretta. Era una questione di secondi e Yasuo si sarebbe sicuramente accorto della loro assenza dall’anticamera dell’inferno.
Rikku aveva già pensato a tutto, avrebbe dovuto colpire il suo punto debole: le corna che aveva in testa. Quindi…quale posto migliore per nascondersi se non sul soffitto? Si, era sicuramente la scelta migliore. La piccola ninja, pertanto, avrebbe camminato sulla parete fino a raggiungere il punto sopra l’uscio. Poi avrebbe fatto un cenno alla complice alzando indice e medio della mano sinistra e, come da piano, Kira avrebbe varcato la soglia per attivare il sigillo.
C’era il rischio che Yasuo si sarebbe occupato prima di Rikku che della madre. Di conseguenza, per precauzione, la ragazza si sarebbe resa invisibile. Sarebbe rimasta lì, a testa in giù, ad aspettare il momento propizio con il coltello impugnato nella mano destra.
Mentre pensava a tutto ciò, una scarica di adrenalina si stava diffondendo in tutto il corpo, ne aveva bisogno, altrimenti, ferita e stanca com’era, non avrebbe mai raggiunto il suo obiettivo. Il piano doveva funzionare, nessuno avrebbe potuto frenare più quella bestia, doveva farlo, o meglio, voleva farlo lei.
Improvvisamente l’urlo agghiacciante di Yasuo avrebbe pervaso la casa, avrebbe terrorizzato chiunque, ma non Rikku, non in quella situazione. Sarebbe stata troppo concentrata sull’obiettivo, aveva atteso quel momento da troppo. Era assetata di sangue e quella sete poteva essere placata in un sol modo. Aveva un'unica possibilità, ne era cosciente, e avrebbe fatto di tutto pur di non sprecarla.
Yasuo arrivò dirigendosi verso la madre sofferente. La resa dei conti era finalmente arrivata. Non appena raggiunse il punto designato, Rikku iniziò la sua azione offensiva. Si staccò dal soffitto e con agilità si avventò sopra la sua preda dall’alto. Atterrandogli in testa a tutta velocità, l'urto fu tale da stordirlo per un attimo permettendole di tagliare con la lama una delle corna. Quella piccola vittoria l’aveva eccitata davvero tanto, avrebbe voluto continuare a infilzarlo con il coltello con cui aveva massacrato tutti quei cadaveri innumerevoli volte, fino a soddisfare la sete di vendetta.

Le azioni autoconclusive sono state concordate con il senpai.


Edited by Bambi155 - 26/1/2018, 11:39
 
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view post Posted on 29/1/2018, 02:17     +1   -1
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Il colpo della ragazza andò a segno. Il corno volò per la stanza, andando ad infilzare il tappeto posizionato poco più a destra rispetto alla loro posizione. Era chiaro che la ragazza avesse vinto. Pareva che Yasuo non riuscisse nemmeno a parlare tanto era il dolore che provava. Poteva sentirlo, mentre il suo respiro si mozzava colpo dopo colpo, senza permettergli alcun tipo di lamento. Eppure vi era qualcosa di strano. Nonostante tutto, nonostante quei colpi, Yasuo sembrava non piegarsi, sembrava quasi una bambola, impossibile da abbattere ma del tutto inerme. Non opponeva resistenza, restando con il capo chino, come ad accettare quella misera e meritata fine che la giovane gli stava infierendo. Poi un rumore, passi, veloci alle spalle della ragazza. Un colpo alla nuca ed i sensi vennero meno, facendole mollare la presa. Una volta a terra, messa a pancia per aria, avrebbe potuto vedere due figure accostarsi a lei. Yasuo, ancora in piedi e nuovamente pieno di energie, con lo stesso sguardo infuocato di sempre. Non era solo però, dall'altro lato vi era la madre, anche se pareva una persona completamente differente. Occhi sgranati, sorriso animalesco. Era come se sapesse, come se tutto quello fosse stato programmato per il loro, personalissimo, divertimento. Fece un cenno di assenso con il capo ed il mostro caricò Rikku sulle spalle, poco prima che lei perdesse, del tutto, i sensi.

Sentiva caldo. Come il calore di un liquido che bagna la pelle. Allo stesso tempo, però sentiva freddo. Le forze l'abbandonavano, come se la linfa vitale che la componeva stesse venendo risucchiata via. Quando riaprì gli occhi si ritrovò in quei sotterranei. Questa volta, però, non era nella gabbia. Sembrava poggiata a qualcosa, ad un tavolo, mentre due figure ancora indefinite parevano agitarsi affianco a lei.
- Finalmente ti sei svegliata, piccoletta... - La voce, molto più acuta e malsana del normale, della donna risuonò in quel posto. Le si accostò, mentre tornava a farsi sentire quel puzzo di marciume e sangue. - Ti è piaciuto il nostro giochino? Lo facciamo spesso sai? Ne prendiamo uno a caso, gli facciamo credere che ci sia una via di fuga... Ma alla fine finiscono tutti su questo tavolo... - Poi, subito dopo, sollevò una gamba che teneva nella mancina. - La riconosci? Sì, sono le tue scarpe queste... Ahah... - Malata. In tutto e per tutto. Yasuo non era diventato un mostro per indole, era stata la madre ed indottrinarlo. - Oh già... sei sedata, non puoi sentire il dolore... Beh, stai tranquilla, ancora qualche minuto ed il mio pargoletto avrò rimosso anche l'altra. - Cosa si provava ad essere impotenti? Cosa si provava a vedere parti del proprio corpo asportate senza, effettivamente, poter dire o fare nulla. Riusciva a tenere gli occhi aperti, ma i suoi senti erano annebbiati, assenti. Anche solo parlare risultava impossibile. - Tu però sei stata più divertente delle nostre vecchie prede, per questo ti concederemo una morte più rapida. Coraggio Yasuo, volevo solo farle capire quanto tutto quello che ha fatto sia stato inutile, adesso dalle quello che si merita. - E la bestia vi avvicinò, con un'enorme coltello da macellaio in mano, sorridendo beffarda e soddisfatta. - Ti sei comportata bene... Addio. - Un colpo al collo e poi, improvvisamente, la tenebra.

Un tuono squarciò il sereno della notte. Un temporale incredibilmente forte stava impazzando fuori dalla finestra della sua camera. Fu proprio quel fenomeno naturale a risvegliare la ragazza. Era a casa, nel suo letto, con il porcellino accoccolato affianco a lei. Qualcosa, però, brillava sul suo cuscino, poggiata proprio affianco al posto in cui prima giaceva la sua testa. Il coprifronte di Kumo. Che fosse stato un sogno? Un' illusione? Chi poteva saperlo. Del sensei nessuna traccia, l'unico segno tangibile del sua passaggio era la finestra lasciata leggermente aperta. Era stata promossa. Ed i suoi parenti? Stavano bene, tutti, ancora addormentati nelle loro stanze da letto. Era la fine del suo esame, se così lo si poteva definire, ma l'inizio della sua vita da ninja.


CITAZIONE
E alla fine, anche se ho sempre detto che ti avrei bocciato, ti ritrovi promossa. Che burlone che sono, eh?! Ma è tardi, ho sonno ed anche un po' di fame, quindi vediamo di spicciarci.

Esame scritto: 8
Non hai riportato tutti i requisiti per diventare Chunin e non ha riportato gli status alterati derivanti dalla ferita. Per il resto tutto bene. :sisi:

Role: 10
Mi piace come muovi Rikku. Ovviamente è un pg ancora alle prime armi, quindi è normale che vi siano alcune lacune. Non per questo mi pare giusto penalizzare il tuo impegno. Mi aspetto grandi cose dalla mia studentessa.

Scrittura: 9.5
Scrivi bene, parecchio. Alle volte lasci qualche errore dietro, ma nulla che non si possa sistemare.

Strategia: 10
Le scelte che ti ho lasciato sono sempre state ponderate con saggezza. Hai fatto in modo di sfruttare l'ambiente e le capacità del tuo pg.

Conoscenza del regolamento: ? Bah 10.
Non sono sicuro che conti ancora come voce, ma nel dubbio la metto. Le capacità utilizzate dalla tua pg gdr on erano ben descritte e consone, quindi. :asd:

Voto: 9.5

Compensi:
- 1 PM
- 5 PA
- 5 PS
- 500 + 475 = 975 Exp.
- Coprifronte della Nuvola.

See yà!



Edited by 'nD - 15/2/2018, 00:26
 
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Bambi155
view post Posted on 1/2/2018, 12:48     +1   -1




Legenda:
"Parlato Rikku"
*Pensato Rikku*
"Parlato fratello"
"Parlato madre"


Il barlume di speranza per battere quel mostro durò pochissimo, Rikku svenne a causa del colpo alla nuca.
Quando si risvegliò era del tutto incredula, non capiva più niente di ciò che stava succedendo. Dove si trovava? Ancora nella stanza delle torture, riusciva a percepirlo da quel schifoso odore. Poi le parole della signora servirono a chiarirle la situazione. Non riusciva a parlare, ma il suo sguardo valeva più di mille parole, era furioso e pieno di vendetta.

*Come lo fate spesso con ragazzi a caso? Io lo sapevo! Sapevo che avrei dovuto uccidere te brutta stronza! Mi sono anche ferita per portarti fino a lì! Sei pazza! Io ti uccido! No! Uccido prima tuo figlio e poi verrà il tuo turno. Ehi un attimo…ma quello cos’è? Perché non riesco a muovermi?*

A Rikku le venne mostrato quello che ormai era il suo arto inferiore. Si sentì mancare, ma fece in tempo a sentire quello che aveva da dire la pazza.
Si, era finita, adesso poteva finalmente ricongiungersi con la sua famiglia. Poteva smettere di soffrire, ma si sarebbe portata dietro tutto il rancore, la frustrazione e quel senso di nullità. Era stata del tutto incapace di migliorare la situazione, troppo debole.
Poi il buio, le tenebre iniziarono dolcemente ad accoglierla. Pensava di trovarsi ormai nell’aldilà quando improvvisamente si svegliò.
Riprese i sensi e si guardò intorno. Era nella sua stanza? Si, era proprio a casa nel suo letto.

*Come è possibile? Io stavo morendo, mi avevano presa!*

Le sensazioni che aveva provato erano ancora accese. Forse era solo un brutto sogno? Ma le sembrava tutto così reale! Con tutto quello che era successo non aveva mai pianto, ma appena vide il suo Maru vivo e vegeto accanto a lei non riuscì a trattenersi. Delle lacrime da coccodrillo iniziarono ad inondarle il viso. Prese il piccolo porcellino svegliandolo e lo abbracciò così forte che quasi non lo strozzò.
La finestra era aperta e il temporale la fece sussultare. Quindi, la piccola si alzò per chiuderla.
Stropicciandosi gli occhi rivolse di nuovo lo sguardo verso il letto e lo vide: un coprifronte della nuvola.

*Possibile che il fratellone abbia lasciato il suo nel mio letto? Un momento…il fratellone!*

Si precipitò nella sua stanza, voleva verificare con i suoi occhi che lui stesse bene. Aprì la porta e lui era lì che dormiva. Rikku sorridente e finalmente felice si avvicinò e con voce squillante disse:

“Fratellone! Svegliati! Perché hai messo il tuo coprifronte nel mio letto?”

“Cosa? Ma che ore sono? Il coprifronte…che? Lo sai che non mi separo mai dal mio! E adesso sparisci piccola rompiscatole, è notte fonda!”

Aveva svegliato il fratello e come risultato lui la trascinò fuori dalla camera sbattendole la porta in faccia.
La ragazza rimase impalata davanti a quella porta con Maru ancora in braccio che la osservava un po’ spaesato.

*Forse…no, non può essere mio! Devo ancora sostenere l’esame! Però…ma certo! Il maestro che doveva sostenermi l’esame era Yasuo! Ed era il nome del mostro del sogno! Possibile che tutto ha a che fare con il mio esame Genin!?*

Pian piano se ne stava rendendo conto: aveva superato la prova pratica. Era diventata una ninja a tutti gli effetti e quello era davvero il suo coprifronte. Non capiva come e quando era successo, ma era tutto vero. Doveva correre dal papà e dalla mamma e mostrarglielo. Era ancora notte, ma non poteva più contenersi.
Si avvicinò un po’ timorosa alla stanza da letto matrimoniale, dopotutto aveva ancora impresse nella mente le immagini dei genitori morti in quella camera cosparsa di sangue. Ma la paura passò sentando il padre russare come faceva al suo solito. Allora prese la rincorsa e saltò addosso ai genitori svegliandoli di soprassalto. Iniziò nuovamente a piangere e questa volta per la felicità sfoggiando un sorriso splendente.

“Ho passato l’esame Genin! Papà guarda! Ho la prova! E’ proprio il mio coprifronte! E voi siete vivi!”

I genitori si svegliarono e ancora un po’ storditi cercarono di interpretare le parole della loro bambina chiedendosi perché stava piangendo, il che era molto strano dato che lei non piangeva mai.

“Tesoro, cosa stai dicendo? Certo che siamo vivi! Ma, quando hai fatto l’esame? E’ ancora notte fonda!”

Rikku non disse niente, sorrise e basta, non poteva spiegare ciò che era successo, non lo sapeva neanche lei!

“Scusate, volevo solo controllare che stavate bene. Adesso ritorno nel mio letto!”

Così lasciò i genitori che con sguardi complici si interrogavano sull’atteggiamento strano della figlia.
La piccola tornò nella sua camera. Si legò fieramente il coprifronte al braccio e finalmente si infilò sotto le coperte con Maru per dormire, sperando che questa volta avrebbe intrapreso viaggi verso sogni migliori.

Tutto è bene quel che finisce bene. Sono contenta della promozione e che il mio pg sia ancora vivo :asd: . Adesso, però, mi diverto io a dare i voti a te .

Tempistiche: voto 10
Non ci sono dubbi, hai sempre risposto velocemente e appena ritardavi di pochissimo mi avvisavi. Inoltre, ti sei sempre dimostrato disponibile per domande e altro.

Coinvolgimento personale: 10
Anche qui, voto massimo. La trama mi è piaciuta e ho temuto davvero per Rikku. Mi sono divertita e sono rimasta emotivamente coinvolta anche nelle situazioni più disperate. Il pizzico di mistero ha reso il tutto più bello e devo ammettere che è stato un tocco di classe aver usato come "nemico" proprio Yasuo.

Spero, in futuro, di incrociare nuovamente qualche post con te Sempai e, per il momento, arrivederci :).
 
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view post Posted on 25/7/2018, 16:08     +1   -1
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Niente male, niente male davvero!
Difficilmente capita di leggere esami genin così intriganti: ti sei distaccato abbastanza dal format canonico, è vero, ma ogni tanto ci vuole - per non morire di noia... unica pecca: gli scivoloni con la scrittura, non è raro beccare refusi o vere e proprie parole che non c'entrano un piffero (immagino ci sia lo zampino dell'auto correttore, ma lo devo dire comunque). Sono anche contenta che Bambi sia riuscita ad iscriversi all'evento, anche se le mie conoscenze su di lei finiscono qui... ma prima o poi, se si resta in gioco, ci si incontra.
Grazie per il lavoro e buon proseguimento^^

CITAZIONE
Coinvolgimento Personale: 10
Tempistiche: 10
Trama e Impostazione: 10
Scrittura: 9
Ambientazione e Caratterizzazione NPC: 10
Voto Medio: 9.8, paga 392 ryo (se non ho capito male, pare sia cambiato il regolamento paghe nel frattempo lol)
 
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20 replies since 26/12/2017, 21:11   480 views
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