Zen Roleplaying - Episodio 1, Programmazione

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view post Posted on 23/11/2017, 23:17     +1   -1

The Pine

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Ragazzi miei, abbiamo una sezione MIC.

LET'S PARTY.

C-Capito il joke, no? Perché sono in una fogna, quindi è autocritica sulla qualità del prodotto, n-no?

UN SENTITISSIMO GRAZIE, cazzarola. Grazie sul serio, sono sorpreso e davvero rincuorato di vedere che la prima puntata - per quanto sia stata una voluta e ovvia cazzata - abbia ottenuto tanto successo! Ho amato ogni vostro commento, critica e riflessione, davvero davvero grazie! E per inaugurare la sezione Mic, eccoci qui con il primo vero episodio di Zen Roleplaying.

No, non sperateci, questa non sarà una rubrica giornaliera. Anche perché a conti fatti, ne ho fatte due al giorno, per il momento. Non ci saranno due episodi al giorno, non sperateci.


~ Oggi parliamo di...

Ci sono infiniti modi di scrivere una storia, altrettanti di ruolarla. Una storia, in senso proprio del mondo del gdr, può essere intesa in tanti modi. Una storia è la vita di un personaggio, una serie di missioni intrecciate tra di loro, un evento, una sessione... Ma qui oggi parleremo della storia dei personaggi e, in particolar modo, di come questa storia viene costruita. L'argomento di oggi è...


Scegliere la propria Storia


Non mentirò, non ho idea di chi sia questo vecchio. Ho solo cercato "Choices" su youtube e mi è uscito lui, quindi passiamolo per buono. Però dai, un po' di caro vecchio folk americano non guasta nessuno, no?

Scelte, perché oggi si parla proprio di queste scelte, tra due opzioni in particolare. Nella creazione di un pg, di un'identità ruolata, si parte sempre con una domanda: cosa farà nel suo mondo? E ci sono due modi per rispondere a questo quesito embrionale.

"Non lo so" oppure "Quello che voglio io".

In sostanza, l'argomento di oggi riguarderà la decisione di lasciare un personaggio abbandonato a sé stesso o decidere a priori quale sia il suo cammino e cercare di costruirlo. Partiamo dunque con un po' di definizioni, che non fa male a nessuno.

- Non lo so
O, per meglio dire, lasciare il proprio personaggio in balia degli eventi. La strada di questo povero pg è scritta e delineata da ciò che gli succede intorno, quindi la sua storia e la sua evoluzione è più in mano ai master e agli altri giocatori che incontra che al suo creatore. E' un metodo di fare non così semplice da seguire, poiché spesso e volentieri porta a spiacevolezze e a ruolare cose che non sono proprio di nostro gradimento o che, più semplicemente, non pensavamo - o speravamo - che accadessero proprio al nostro pg.

No, non sto dicendo che è il metodo giusto, non sono convinto del binomio difficoltà = giustizia. Costruire un background è altrettanto difficile, ma non lasciamoci trasportare. Cosa diventerà, dunque, un pg del genere? Beh, sinceramente, non lo so! Come posso saperlo? E' il bello di questa scelta, infondo. Il non sapere, il prendere tutto per quello che è, punto e basta. Emozioni e caratteri che si piegano, si spezzano o si evolvono sono qualcosa di affascinante e unico, che crea emozioni delle più variegate. Rabbia, felicità, ma soprattutto tanta e tanta empatia. Un bel lavoro, insomma... Ma non a tutti può piacere.

- Quello che decido Io
L'altro lato della medaglia è invece presto scoperto. Per "quello che decido io" non intendo assolutamente ruolare in modo unidirezionale, senza alcun coinvolgimento esterno. Quello non è roleplaying, ma scrivere una storia, che è ben diverso. No, quello che intendo è il partire con già ben in mente una meta e forzare il mondo che ci circonda - o il proprio personaggio - in modo tale che raggiunga tale meta. Questi casi sono propri di personaggi con un background magari molto più semplice - di contro i personaggi con "libertà" di rotta tendono ad avere storie e passati più delineati, per dare più basi su cui costruire a quelli che lo circondano, ma non è una regola, così come non è una regola l'opposto - così che possano vivere la loro storia in modo tale che l'evoluzione e il successo li conduca dove di dovere.

A cosa mira, dunque, un giocatore che prende questa scelta? Beh, a far fare grandi cose al suo personaggio... No, non solo. Mira a voler creare una storia molto precisa, creando un'esperienza sì pilotata, ma non meno bella e sentita di quanto potrebbe fare qualcuno che di decisioni non ne ha. Non sono queste le cose che determinano la qualità del roleplayer e del suo lavoro, ma...

- Io non so quel che Voglio
Premettiamo. "Non lo so" non significa che il proprio personaggio non abbia sogni o sia un ignavo, potrebbe avere i suoi obbiettivi, cercare di realizzarli e vederli mutati, ma esistono. "Faccio quello che voglio" non significa seguire biecamente una strada o imporsi come obiettivo poteri divini o cariche elitarie. Per quanto ho deciso di classificare la domanda embrionale in due categorie, le sfaccettature sono infinite e più variegate di quanto io stesso possa comprendere.

Ma entrambe le scelte possono pesantemente invalidarlo. Ho visto, vissuto e toccato diversi casi di ambo le questioni. Purtroppo molti tendono a non comprendere di aver fatto questa scelta o, peggio ancora, lo sanno, ma non sanno affrontarla. Purtroppo tra le due controparti in gara, quello che più tende a subire errori è proprio il decidere di seguire un percorso, di voler costruire con attenzione la propria storia in modo che prosegua in una certa direzione. Non sono rari i casi in cui una decisione di un Master o il comportamento di un altro personaggio cozzano con quello che noi vogliamo costruire, ecco perché il roleplayer inesperto o - volendo essere cattivi - più acido che prende questa strada tende a chiudersi in un mondo tutto suo, scegliendo con attenzione i master e tartassandoli con richieste dettagliate di trame e eventi che devono accadere. E se ciò non succede... Beh, apriti cielo. Non dico che facciano sempre così, ma i loro climax sono sempre fin troppo dettagliati, i loro incontri sempre studiati, le loro mosse sempre scelte con uno scopo ben preciso. Si scrivono la loro storia da soli.

Ma ehi, non sapere dove vuole andare il personaggio non significa di certo che si cammina sulle acque come l'altissimo, anzi. Questa categoria di roleplayer e personaggi è più rara, o che dir si voglia, più da """esperti""", forse è per questo che tende a subire meno errori. Ma gli errori ci sono, oh signore se ci sono. L'ignavia è il peggiore fra questi. Per questi tipi di giocatori, che non comprendono l'evoluzione del personaggio, il pg rimane schiacciato in sé stesso, vivendo in una bolla ben definita e senza subire mai alcun cambiamento. A prescindere da ciò che gli accade attorno, non importa quanto importante e quanto intenso, resteranno sulle proprie, giustificandosi dietro ad un "è il carattere del mio pg". I caratteri cambiano, ragazzi miei, l'esperienza determina ciò che si è, ciò che ci accade attorno è ciò che siamo. Il roleplaying, come ho detto nell'episodio precedente, è una simulazione della vita. Sì, a volte di una vita fantastica, in un universo fantastico, con creature fantastiche e con personalità fantastiche... Ma sempre di vita si parla.

Non siate brutti roleplayer, cacchiarola, e capitelo.

- So di sapere ciò che non so cosa Voglio... No, questa sezione si chiama "Scelte", è più d'impatto
Ma quindi, miei bellissimi lettori, quale scelta dovreste fare? Non sapete, o sapete? Beh, non c'è una reale e giusta scelta. Io sperimento, mi piace farlo e adoro farlo, e i miei personaggi si basano proprio su queste due scelte. Uno ha una trama molto ben delineata, che deve e viene sviluppata sulla base delle mie scelte, l'altro è un puro concentrato di caos, che ha costruito sé stesso su ciò che gli è successo e sui suoi incontri.

Ruolate, sperimentate e apprezzate tutto ciò che vi circonda. E' l'unica cosa che vi consiglio realmente di fare... Perché in realtà, la scelta non esiste. Se siete buoni roleplayer, che voi abbiate o meno progetti per i vostri pg, apprezzerete e farete propri i vostri spunti... O troverete sempre il modo di fare qualcosa che vi aggrada sul serio, nonostante ciò che vi sta intorno.

Per oggi è tutto.


~ Zen, ma io...

Non ho ricevuto pm, sad me. B-Beh, non che abbia avuto modo di darvi occasione di farli, questi due episodi sono nati uno dopo l'altro, e che diamine. Quindi rinnovo l'invito della puntata precedente. Scrivetemi! Snoccioliamo insieme i vostri dubbi! Cacchio, ho svuotato il messenger apposta.









Baci, Zen Humor.

 
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view post Posted on 23/11/2017, 23:40     +1   -1
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TETTE



...... ah no, wrong topic.
 
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view post Posted on 23/11/2017, 23:44     +1   -1
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CITAZIONE (-Egeria- @ 23/11/2017, 23:40) 
TETTE



...... ah no, wrong topic.

Se lo scrivi al contrario diventa messaggio subliminale.
 
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view post Posted on 23/11/2017, 23:47     +1   -1

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CITAZIONE (-Egeria- @ 23/11/2017, 23:40) 
TETTE



...... ah no, wrong topic.

Hai ragione
 
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view post Posted on 24/11/2017, 01:15     +1   -1
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Oh, il mio argomento.
 
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view post Posted on 24/11/2017, 01:17     +1   -1




Ha senso parlare di "Quello che decido io"?
Se qualcuno dei giocatori decidesse sul serio qualcosa del suo PG avremmo circa un triliardo di Hokage a Konoha, ad esempio :sese:
Non è questo il bello?
I progetti a lungo termine su un GDR sono il male!
Allo stesso modo, noi dei nostri PG scegliamo l'aspetto fisico/caratteriale, il background, clan, villaggio, i sogni nel cassetto... Ma sono tutti aspetti "di partenza", che potrebbero cambiare nel corso del tempo. Almeno questo penso io.
Non dico che il giocatore non debba avere potere decisionale sul suo PG, dico soltanto che il volere del giocatore dovrebbe essere solo uno dei "fattori" che determinano il corso della storia di un personaggio (il meno preponderante, pure).
Dopotutto, il GDR è più il giocarsi lo "sviluppo" di un PG che portare il PG da x a y - sempre parlando di come la vedo personalmente, chiaro.

Mi piacerebbe parlassi di formattazione del post, di cosa può invogliare a leggere un post, delle cose che scoraggiano dal leggere un post etc... E' una cosa che mi chiedo spesse volte :sese:

Poi dicevo

anche di culi, magari.
 
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view post Posted on 24/11/2017, 11:12     +1   -1
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Non penso che ci sia un modo sbagliato o un modo giusto per ruolare il proprio pg. Anzi, l’unico modo sbagliato credo sia quello di fare meta…ma quelli esplicati sono tutti leciti. Alcuni più semplici, altri più intricati e complessi che comportano rischi che magari il giocatore nemmeno ha calcolato, nel caso in cui non si renda conto della scelta che ha fatto.
Ma in ogni caso credo che il bello del gdr sia proprio il fatto che i vari pg giocanti e - perché no? - png creati da master o terzi, possano influenzare e influenzarsi a vicenda. Perché, che dir si voglia, anche i png possono cambiare e non restare fossilizzati sul bg creato per loro all’inizio.
Ed è proprio questo che ispira e intriga, no? Vedere i possibili cambiamenti, gli sviluppi di non solo una storia, ma tante storie che si intrecciano tra loro in modi che magari, quando abbiamo creato il nostro pg, nemmeno avevamo immaginato. Non ho mai creduto al detto “chi nasce quadrato non può morire tondo”, perché nella vita succedono tante cose e l’unico motivo per cui uno, apparentemente, non cambi…è solo perché non vuole che gli altri vedano che è cambiato. Per paura? Per cavoli suoi? Chi lo sa. Ma non credo sia possibile restare sempre uguali, sempre costanti, sempre scemi magari, per sempre. Alcuni tratti restano, certo, sono i pilastri portanti e le caratteristiche fondamentali che ci contraddistinguono gli uni dagli altri, ma altre cose sì. Maturiamo. Le priorità cambiano. La nostra visione si amplia.

E così è per i pg. Dovrebbe esserlo almeno.


Per il resto…Mi piacerebbe si parlasse di come evitare i pg stereotipi, un rischio che sta sempre dietro l’angolo e a volte nemmeno ce ne accorgiamo.

E dei cazzi u.u Per par condicio insomma
 
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view post Posted on 24/11/2017, 19:04     +1   -1
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Io sono per la categoria casual, nel senso che oltre a dare un vago background lascio che sia il gioco ad impostare la direzione che prenderà il mio piggi. Più di una volta ho provato a "dare" una direzione preimpostata, ma quei binari che avevo creato più che farmi da guida, mi negavano in modo abominevole. Sono abbastanza umorale come giocatore e quello che progetto oggi potrebbe starmi stretto o non piacermi affatto tra un anno. Per questo preferisco che il personaggio si sviluppi grazie al gioco.
 
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view post Posted on 24/11/2017, 19:26     +1   -1
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Come già detto da alcuni, avere delle idee su cosa si voglia tentare e fare è sicuramente interessante, per poi vedere come il gioco guida gli eventi. Credo che restare troppo attaccati a certe idee sia solo controproducente, dato che mantiene un PG fisso su idee e modi di fare che, a lungo dare, stancano, dato che sembra di avere a che fare con un legnetto che non reagisce a nessuno stimolo esterno.

L'idea di fondo secondo me è di non puntare troppo in alto. Tutte le cose più belle che mi sono capitate sono state frutto di prove dalle quali non mi aspettavo nulla. E poi che noia se ogni singolo giocatore vuole farsi il kage, w la libertà.



Edit: non potevo mancare all'appello sul prossimo argomento che spero essere fallocentrico.
 
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view post Posted on 24/11/2017, 20:17     +1   -1
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♫ Peace ♫

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Avere un'idea di base non è che sia una cosa davvero malvaGGia e di mio dico che sta bene anche fare delle richieste ai master (esempio chiedendo di toccare determinati argomenti per motivi di bg o di mettere il personaggio davanti a una x situazione o ad una analoga).

Quello che invece non comprendo e non credo comprenderò mai è il voler fare a tutti i costi quello che ci si era immaginati/prefissati e/o programmato con l'amico di gioco o con un master fidato: si perde tutto il gusto del gioco, della reazione all'imprevisto e quindi alla scoperta stessa di cosa può essere capace il tuo personaggio. Affrontare situazioni inaspettate è secondo me la parte migliore del gioco di ruolo e poi così come irl, è più che sensato non avere il pieno controllo su ciò che deve accadere :asd:
 
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simo_future_
view post Posted on 24/11/2017, 20:33     +1   -1




Concordo con Angy.. Io ho una mia idea del pg e di quali obiettivi potrei avere che sia da provare a diventare hokage o a inventare una tecnica.. il come il mio pg arriverà a tutto ciò non dipenderà tanto da me ma dal Gdr e dai master.. io posso anche impostare un pg buono e simpatico ma se mi dovesse capitare una missione o una Quest in cui ho a disposizione una scelta potrei anche vertire su un cambiamento verso la crudeltà xD
 
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.:.Honami.:.
view post Posted on 29/11/2017, 11:32     +1   -1




Io sono dell'idea di creare un PG e darlo ai master. Intendo che, una volta impostato il punto di partenza, deve essere il Fato a farlo crescere, sempre secondo caratterizzazione, altrimenti non c'è senso. Non riesco, per come sono fatta, ad immaginarmi tutto da subito. Secondo me si perde il bello del GDR. E' per questo che le situazioni inaspettate messe lì a causa di errori del PG, idee del master, idee anche dei compagni, perchè no, sono fighissime. Certo, se si incappa in ingiustizie non è che mi fa piacere, ma, come dico sempre, TUTTO è spunto di BG. E niente, volevo scrivere altro ma senza motivo ho perso le idee... LOL...
 
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11 replies since 23/11/2017, 23:17   294 views
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