L'ombra delle fauci, INTERROTTA
Missione A per Karen91, C per Dan SpolsGet Scared e forse Kuroi Inu

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 14/4/2018, 11:28
Avatar


Group:
Narratori
Posts:
5,483

Status:


Chiedo venia, soprattutto a Pelle, a cui ho dato indicazioni sbagliare >.<" i PM vanno assegnati in blocco, senza decurtazioni. Con le altre giocate interrotte abbiamo adottato questo criterio, quando mi hai chiesto come fare la cosa mi sfuggiva.
Non serve che fai edit, poi Karen si segnerà in scheda l'ammontare corretto.
 
Top
view post Posted on 19/4/2018, 07:34
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


Il cielo cominciò improvvisamente a piangere, poi ad incazzarsi, finché l’ira non si sfogò completamente su quel piccolo tratto di vegetazione. Gli alberi si piegarono come fuscelli sotto la potenza del fulmine e l’erba divenne terra bruciata sotto i piedi degli assassini. Chiaki cercò di seguire minuziosamente i loro spostamenti, indirizzando la sua potenza di ninjutsu contro di loro. Solo alcuni vennero sfiorati dai fulmini, finendo per perdere l’equilibrio per via dell’onda d’urto. Eppure come delle macchine da guerra quegli uomini erano pronti a rimettersi in piedi e seguire il loro leader, cercando di fare forza sul chakra sotto i loro piedi. La donna di mezza età, dalle abilità eccezionali e caratterizzata da un certo charme, superò quel piccolo intoppo ergendo sopra di lei una cupola di fuoco, come se a colpirla fosse una tranquilla doccia d’acqua. Non si interessò minimamente che la sua presenza fosse stata individuata, che qualcuno l’avesse presa di mira e cercasse di metterle i bastoni fra le ruote. La copia era come se leggesse dentro di lei una determinazione che andava oltre ogni contrattempo. Si stava dirigendo verso la volpe, il bushin la stava perdendo non riuscendo a starle al passo. Compose i sigilli un po’ amareggiata dal suo fallimento, ricongiungendosi definitivamente con l’originale.

D7g4Hgy

La risposta della sua interlocutrice non le piacque affatto e questo il medico poté notarlo immediatamente dall’espressione facciale dell’imponente Volpe. La sua forse era stata una mossa un po’ troppo azzardata, per questo cercando di non fare movimenti troppo bruschi portò le mani dietro alla schiena, pronta a comporre dei sigilli all’ultimo secondo se ce ne fosse stato realmente il bisogno. La preoccupazione svanì abbastanza velocemente per sua fortuna perché la bestia perse in pochi secondi completamente l’interesse per quel moscerino troppo sfrontato. Iniziò a guardarsi intorno convulsamente, dubbiosa e preoccupata al tempo stesso. Questa reazione improvvisa mise in guardia anche la diciassettenne che si trovò ad imitare il Bijuu senza la possibilità di utilizzare la sua capacità oculare. Le ferite ancora dovevano essere rimarginate per la sua piccola svista iniziale, proprio per questo cercò di approfittare del “Sensitivo” per rendersi effettivamente conto se tutto intorno a lei stava andando nel verso giusto. Kurama però era un insieme talmente intenso di emozioni e sentimenti che faceva da barriera a qualsiasi tentativo di andare oltre, di superare quell’ostacolo che era la sua ingombrante presenza. Sospesa a mezz’aria, isolata dal resto dell’ambiente per via della fitta foresta. Improvvisamente si sentì troppo esposta, inerme in quel cielo troppo azzurro. In lontananza poi vide quella coltre nebulosa e la riconobbe all’istante come innaturale, assomigliava molto alla sua tecnica che andava dissipandosi dopo essere stata utilizzata. Un’ondata di sensazioni che non le appartenevano direttamente la invase, costringendola a fare mente locale di ciò che era appena accaduto. Vide quella donna, la avvertì dai ricordi del bushin che aveva sciolto il sigillo per far ritorno nella vera Chiaki. Fece appena in tempo ad abbassare lo sguardo e vedere quel gruppo di ninja del Paese della Cascata, andarle incontro. Le cose accaddero così tanto velocemente per via della spossatezza creata da quell’ammasso improvviso di informazioni che riuscì a gridare solo un avvertimento alla creatura di fronte a lei.

- Fai attenzione! - urlò guardando per un’ultima volta il demone rosso.

Una coltre di fumo intenso la agglomerò al suo interno, avvertì immediatamente la pelle ustionarsi e cercò con tutta se stessa di non respirare quella robaccia urticante. Fortunatamente bastò un’unica ventata delle sue ali fatte di aria per sconfiggere quell’intoppo anche se i suoi occhi subirono per l’ennesima volta uno scomodo contraccolpo.

Di questo passo mi dovrò far impiantare degli occhi nuovi

Non riuscì a reprimere quel pensiero mellifluo. Se non cercava di essere ironica almeno sulla sua vita, avrebbe dovuto riversarsi in un pianto amaro considerato che un ninja rischiava di morire da un giorno all’altro. Provò in tutti i modi a riaprire i suoi due specchi diafani, ma non ci riuscì. Se qualcuno avesse voluto colpirla in quel momento sarebbe stata indifesa e facilmente punibile. Cercò di salire di quota, lontano, finché respirare non divenne una vera e propria fatica, aumentando l’afflusso di chakra per velocizzare la guarigione. Non c’era tempo da perdere per rimanere così inerme di fronte al pericolo.

D7g4Hgy

Se da un lato la Hyuga aveva perso completamente il filo della successione degli eventi, dall’altro c’era ancora una parte di se stessa che era riuscita ad entrare nel profondo della vicenda. Approfittando del più inerme dei bodyguard a protezione del vecchio con la pietra, la bella dalla chioma blu riuscì non senza un po’ di difficoltà ad invadere la sua mente, i suoi ricordi. Purtroppo il lasso di tempo fu talmente breve che furono pochi i flash che riuscì ad estrapolare dalla mente del ragazzo. Nonostante la loro brevità, l’intensità però fu tale da farle comprendere meglio chi avesse davanti a loro. Poteva non essere certa sulla veridicità di quei ricordi, eppure il discorso del vecchio fu talmente sentito da non sembrarle affatto un’immagine irrealistica. Non intervenne direttamente in quel caos, rimase in silenzio ad osservare come spettatrice: al punto che tutto si ricongiunse a quell’attimo esatto. La vittima della sua tecnica fece fatica a riprendere coscienza su quel che stava facendo, rendendosi conto che qualcosa lo aveva distratto dal suo reale obiettivo, ma fu troppo coinvolto dal susseguirsi delle vicende per potersi soffermare su altro. Questo avvantaggiò la giovane che pensierosa rimase nascosta godendosi la scena dalle retrovie consapevole di essere solo una copia adatta a raccogliere informazioni sulla vicenda. Probabilmente le avrebbero chiesto un rapporto dettagliato i suoi superiori a Konoha, consapevole della clausola che la vincolava al villaggio. Sarebbe stata una pedina in mano a dei mediocri se ciò l’avesse sciolta dalle note di demerito che aveva lasciato in eredità anche ai suoi figli. Ciò nonostante questo le faceva rabbia, un’emozione così vigorosa da non riconoscere addirittura come parte del suo essere. Il gruppo del Taisei ce la stava mettendo tutta per adempiere al suo compito, rinchiudere di nuovo per sempre quell’essere in quella pietra. Nonostante lei potesse decidere da che parte stare, non sembrò schierarsi da nessuna delle due parti. Ognuno di loro portava avanti una battaglia che proseguiva da secoli, senza che lei si sentisse completamente coinvolta. Come succedeva spesso ogni volta che c’era di mezzo una potenza di un così straordinario calibro, ogni essere vivente si metteva in gioco per ottenerla. Non credeva realmente in una strategia per il bene del mondo, ma piuttosto in una guerra nascosta di potere, nemmeno troppo nascosta. Tornò alla realtà quando il chakra del vecchio iniziò a convogliarsi insieme a quello del Cercoterio nella sfera che stringeva con tutte le sue forze al petto. L’essere superiore riuscì immediatamente ad individuare quel piccolo gruppo, cogliendo in contropiede la fanciulla acquattata. La forza del suo ruggito fece piegare in una ventata la vegetazione che circondava quella piccola setta, che si preparò ad una contromossa di difesa per far terminare il rituale. Nonostante la fatica per rimanere in piedi, i membri designati per quella missione si mossero all’unisono creando dei fenomeni ambientali che appartenevano quasi più ai ninja che a dei comuni esseri umani. Radici e sabbia iniziarono ad inglobare Kurama, costringendola a rimanere ferma nella sua posizione senza la possibilità di ribellarsi. La tensione e la paura era tanta ma ogni soggetto si dedicò anima e corpo al proprio compito, architettato da chissà quanto tempo, con una preparazione quasi magistrale. Se ci fosse stato un pubblico forse avrebbe esultato a quel risultato, ma come succedeva il più delle volte quando si paragonavano due entità con un tale divario, l’ago sulla bilancia mutò talmente facilmente che fu difficile persino creare una contromossa. Il Bijuu con tutte le energie che aveva in corpo si tirò in avanti, liberandosi da quell’impiccio opprimente, che relegava la sua libertà. La sua prigione diventava sempre più vicina e dagli occhi furenti la misera copia riuscì a percepire tutto l’odio che stava provando per quei fastidiosi impicci. Per quanto cercasse di convincersi che quella forse sarebbe stata la scelta migliore, più si rendeva conto che rimaneva semplicemente la più facile. L’eccessiva concentrazione messa in quel tiro alla fine, portarono il team a scordarsi un dettaglio notevolmente importante: ciò che li circondava. Una raffica di fiamme vennero direzionate contro il povero gruppo, cogliendolo completamente in contropiede. La luce fu talmente accecante che l’ultima cosa che riuscì a cogliere il clone furono gli occhi stupiti e i gemiti di dolori che fecero eco tutt’intorno.

D7g4Hgy

Ci volle tempo, forse troppo prima che riuscisse a riprendersi completamente ed avere una visuale chiara di dove si trovasse. Le nuvole bianche passeggere le avevano leggermente gonfiato la chioma con la loro umidità, ma le facevano respirare calma. Dovette sbattere più volte le palpebre per riuscire a trovare il giusto contatto con la realtà. Le parve quasi di essersi teletrasportata fin lì, avendo perso il suo senso più importante inaspettatamente. Dopo essersi presa qualche minuto per ritrovare la tranquillità perduta, lentamente iniziò a tornare sulla terra. Ormai anche il secondo clone aveva sfiorato la sua memoria con l’esplosione, rendendola partecipe del disastro appena avvenuto. Chissà se qualcuno era sopravvissuto? Avrebbe potuto aiutare i feriti? E la Volpe? Immediatamente si accorse che mancava all’appello; dopotutto non era così piccola da passare inosservata. Aveva passato così tanto tempo sospesa che quando toccò terra il suo corpo le trasmise un brivido fin sotto la pianta dei piedi, contrario al dover sostenere nuovamente il peso della ragazza. Metà di quello che aveva lasciato lì sotto era andato completamente distrutto. La toccò parecchio il fatto di doversi rapportare con uno scenario che sentiva così estraneo, quasi non lo avesse vissuto direttamente. Era passato poco tempo, ma sembrava trascorsa un’eternità. Si avvicinò con la sua compostezza caratteristica al gruppo, che la maggior parte era riversa a terra. C’era chi si stringeva un braccio ferito, chi annaspava rivolto verso il cielo, chi cercava con dell’acqua di dare refrigerio alle scottature. Al centro il più anziano insospettito la fissò, ancora con la pietra stretta a sé. Si avvicinò indisturbata la kunoichi, libera di passare viste le condizioni della barriera umana che circondava precedentemente l’uomo. Chi era ancora vigile la guardò di sbieco, ma sembrava troppo impaurito e inerme per provare un approccio ostile. Il suo tragitto si fermò davanti al pilastro della spedizione, chinandosi al suo fianco e senza proferire parola l’ex nukenin iniziò a modellare il suo chakra per infonderlo nella figura minuta. Avvicinò le mani quasi a sfiorarlo, ma senza un vero e proprio contatto. Lo stava guarendo senza chiedere o domandare, infondo per lei era un semplice ferito; nonostante la curiosità d’interrogarlo le graffiasse le interiora.

- Un rituale piuttosto particolare devo ammettere... è andato a buon fine? - disse interrogando il paziente alla fine, per rompere il clima di abbattimento che aleggiava tra i membri del Taisei.

Proprio come volevasi prevedere la richiesta di un riconoscimento non tardò ad arrivare, infondo la giovane non indossava nemmeno più il coprifronte del sul villaggio, volutamente nascosta tra le vesti. Sorrise la kunoichi, anche se in quelle condizioni avrebbe potuto dare il colpo di grazia al suo interlocutore senza nemmeno se ne accorgesse.

- Un medico... - rispose il jonin con una certa ironia - Sei un pezzo grosso del Taisei?

Continuò andando sempre più a fondo nella questione. Le avrebbero chiesto un rapporto a Konoha e proprio per questo motivo doveva riempire i buchi di vuoto della successione degli eventi. Le spiegazioni date dalla guaritrice furono ancora troppo superficiali per poter sciogliere la lingua a quegli individui così diffidenti. L’anziano mantenne solidamente il suo silenzio, aspettando ulteriori direttive prima di decidere come comportarsi.

- Non mi sembri nella condizione di poter fare delle domande... - continuò placida, alzando lo sguardo per fissare l’uomo dritto negli occhi.

Eppure nonostante non sapesse chi fosse la lasciò fare, come se avesse abbandonato ogni speranza di aggrapparsi alla vita. Oppure aveva visto qualcosa in lei? L’esperienza ed il tempo rendevano gli esseri umani più saggi o più sciocchi. Chissà a quale delle due categorie apparteneva il veterano?

- Se fossi un potenziale nemico perderei tempo ed energie in questo modo? Potrei fingermi qualsiasi cosa se solo volessi... non usare solo gli occhi per comprendere - intervenne all’ennesimo rifiuto dell’attempato nel voler discutere con un potenziale nemico.

Fu l’intervento di uno shinobi a sciogliere completamente la situazione, rivelando chi fosse quella ragazza. Non aveva tenuto in conto che dopotutto non era proprio una tipa sconosciuta per il mondo. Avrebbe dovuto fare particolare attenzione in futuro a questo piccolo dettaglio, soprattutto nelle missioni di spionaggio. Ciò che decise di condividere con la sua salvatrice, furono solo delle briciole in confronto a quello che nascondeva quella setta misteriosa soprannominata Taisei; non che servisse essere dei geni per capirlo.

- Cos’è per te quella sfera? - disse cambiando totalmente direzione argomentativa - Ti ho osservato mentre parlavo con Kurama... non so esattamente cosa stessi facendo ma qualcosa si stava muovendo al suo interno, è per quello che la Volpe ti ha attaccato. Giusto?

Notò immediatamente una ruga di preoccupazione arricciarsi per poi tornare al proprio posto, prima che una risposta sfacciata seguitasse. I dettagli del rituale non erano cose che loro poveri comuni ninja al servizio per una causa nemmeno loro potessero sapere. Non riuscì a trattenere una risata per quell’uscita sciocca, quanto infelice. E questa doveva chiamarsi collaborazione? Sembrava piuttosto uno sfruttamento di energie, un raggiro bello e buono verso quelle grandi potenze che gongolavano ad ogni diceria.

- Quindi dov’è adesso il Bijuu? Non può essersi volatilizzato così nel nulla... non dopo un rituale così macchinoso - esordì continuando a punzecchiare il misterioso nonnetto.

Proprio come immaginava quel rituale non aveva portato ad un emerito nulla. Il Cercoterio era fuggito e loro si trovavano con un pugno di mosche in mano, senza sapere nemmeno la sua direzione. Troppo facile dare la colpa al Kyo Dan, l’organizzazione non c’era mai stata. Ma a chi andava la colpa? Alle nazioni coinvolte nella missione? A quel gruppo che non conosceva le regole base del buon ninja? Non sapeva e non poteva darsi una risposta da sola. Rimase in silenzio per il resto della procedura, sprofondando nei suoi pensieri. Il lato positivo di tutto ciò erano i suoi bambini, che anche quella volta avrebbero rivisto il loro genitore varcare la soglia di casa.

Coinvolgimento personale: 7
Passiamo alle valutazioni. Intanto mi dispiace tantissimo che ti sia capitata in mano una A, al tuo debutto come master. La missione non è stata malvagia, ma non l’ho sentita a coinvolgimento. L’ambientazione, la possibilità di parlare con il Kyubi, i dubbi esistenziali su chi fosse Tizio e Caio sono stati la macchina di tutto e quello che mi ha tenuto in carreggiata anche se molto lentamente. Le interazioni con i vari personaggi le ho vissute staticamente, quasi come se fosse un contorno. Probabilmente è anche il modo di ruolare più diretto delle varie successioni di eventi, piuttosto che descrittivo ed introspettivo. La colpa però non è solo la tua, siamo sinceri. Si vede che questa è una ruolata pensata per più persone ed invece mi sono trovata da sola contro il mondo, muovendo tante copie con differenti compiti abbastanza essenziali per sviscerare cosa stesse accadendo. Forse avrei messo un jonin insieme a Chiaki o almeno un chunin, l’organizzazione anche su come è partita la missione mi è sembrata un po’ allo sbaraglio. Siamo finiti per complicarci talmente tanto la vita che alla fine ci siamo scordati anche di Fukuizuna ed i due furetti... che fine hanno fatto? XD

Tempistiche: X
Le tempistiche preferisco non inserirle nel conteggio, non mi sembra giusto. I ritardi sono arrivati da ambedue le parti ed anzi alla fine hai anche provato a fare uno sprint per farmi terminare la missione in tempo. Le motivazioni sono state valide per entrambi: chi lo studio, chi il lavoro; ognuno ha avuto il suo da fare.

 
Web Contacts  Top
view post Posted on 13/4/2022, 00:19
Avatar

A Man of No Consequence

Group:
Member
Posts:
2,041

Status:


- Valutazione -
Ste valutazioni stanno facendo la muffa! Vediamo di smaltirne qualcuna, prima di andare a nanna :sese:

Vediamo un po’, per quanto riguarda il compenso finale, mi limiterò a pagare solo la A, poiché la C non raggiunge i requisiti minimi richiesti per essere valutata, oltre al fatto che chi doveva giocarla ha abbandonato in corso d’opera, non portandola di fatto a termine.

Votazione Finale

Voto: 7
Paga: 980 ryo
8tUHTbJ
 
Top
47 replies since 17/9/2017, 19:22   1351 views
  Share