Il sorriso spezzato, Quest tecniche mediche Genin per Honami

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.:.Honami.:.
view post Posted on 29/6/2017, 21:57     +1   -1




Legenda"Parlato Honami"
*Pensato Honami*



A parte il mezzo infarto quando sentì la scimmietta gridare, andò tutto a meraviglia. A quanto pareva l'acqua era fredda e non puzzava. Raccolse il secchio dalle zampe di Chiisaru e gli rivolse uno sguardo quasi di rimprovero per lo spavento, ma non potè far altro che sorridergli contenta subito dopo. Il suo entusiasmo era pari forse solamente all'esaltazione di Honami e alla sua felicità per quanto l'idea avesse funzionato senza intoppi. Anzi! Aveva un secchio bello pieno! Avrebbero potuto dissetare tutta la tenda per cominciare! Il secchio aveva anche la corda, potevano aggiustare il pozzo senza dover bollire l'acqua putrida del fiume.

"Sei stato fortissimo! Probabilmente senza di te non ce l'avrei mai fatta!"

Afferrò il ciuffetto di erba dalle sue zampette e l'osservò meglio. Quella non era per niente erba... Sembrava pelo... Guardò l'amico dalla testa ai piedi e poi si concentrò nuovamente su ciò che aveva in mano. Che fosse una pelliccia? Bhè, l'acqua ce l'aveva, forse doveva filtrarla un attimo per sicurezza prima di poterla dare ai pazienti, ma la situazione era stata risolta in pochissimo tempo... Poteva concedersi cinque minuti per fare chiarezza. Sarebbe tornata a Kumo non solo con il bagaglio medico... Ma anche con qualche indizio in più...

"Chii-chan adesso devo chiederti una cosa..."

Si fece seria perchè non voleva che la scimmietta si sentisse accusata in qualche modo. In fondo se non era un Primate dell'Eremo, cosa del quale era sicura al centro per centro, sia Enma che Sasaki dovevano esserne informati: che ci appartenesse o no era comunque un Primate, no?

"A me questi sembrano..." Li osservò meglio... Erano lunghissimi... "Enormi peli di un enorme gorilla..."

Poi indicò i campi distrutti intorno a loro, cosi come le case, e si soffermò soprattutto nei punti dove il terreno era affossato, cioè sulle enormi orme

"Li vedi quei solchi? Facci caso... Non sembrano anche a te simili alle orme di Gorira?"

Lo fissò di nuovo

"Non voglio dire una cavolata, ma sembra che un gorilla enorme abbia causato davvero un putiferio qui. Sai se all'Eremo è mai esistito qualcuno di così grosso?"

Capì che quella potesse sembrare un'accusa, per quanto lei non volesse affatto intenderla in quel modo. Capì anche quanto fossero ridicole le sue supposizioni dicendole ad alta voce: seriamente, se fosse mai esistito qualcosa del genere, non glielo avrebbero raccontato?

Attese una risposta dalla scimmietta, porgendogli una parte di quel pelo così strano, in modo che potesse riportarlo all'Eremo per farlo vedere agli altri, una volta rimandato lì. Rimase ad ogni modo all'erta su un'eventuale chiamata: non si era scordata il suo compito, ma non poteva farsi fuggire l'occasione.

Azione morta:
STM: 79 +4 (82/20) = 82


Diciamo che questa cosa me l'hai servita su un piatto d'argento...
Se c'è qualcosa che potrebbe creare incongruenze o casini, dimmelo e modifico.. Le reazioni di Honami sono spontanee :3


kamonraijin



Edited by .:.Honami.:. - 8/7/2017, 11:05
 
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view post Posted on 30/6/2017, 11:04     +1   -1
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Chiisaru guardò il pelo rosso con molta attenzione, il piccolo muso contratto in un'espressione concentrata. Alzò gli occhi puntandoli verso le orme che Honami gli indicava, ovviamente senza capire in pieno la forma a cui la ragazza si riferiva, ma si fidò delle sue percezioni e annuì.

«In effetti... Ci somiglia, sì... Ma nessuno all'Eremo è così grande, o ha il pelo così lungo...» borbottò fra sé e sé, con profonde rughe di concentrazione sulla fronte che si distesero in un istante solo quando i suoi occhi si spalancarono, colto da un pensiero.
«A meno che... No, no... E se...» borbottò tra sé e sé.
Chiisaru scosse poi la testa deciso, e impugnò con determinazione il ciuffo di peli.
«Tornerò all'eremo e chiederò al Saggio. Sicuramente lui lo saprà!» promise solennemente, e atteso il congedo di Honami lo scimmiotto sparì così come era comparso.

La Genin si trovava ora con un secchio di acqua fresca e potabile, la possibilità di riparare il pozzo (per quanto tirando su l'acqua si sarebbero spesso trovati altri peli rossi) e i suoi pazienti in attesa.
 
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view post Posted on 30/6/2017, 15:12     +1   -1




Legenda"Parlato Honami"
*Pensato Honami*



La scimmietta parve rifletterci un pochino, concentrandosi sul ciuffetto che stringeva tra le zampe, ma, benchè concordasse con lei, non esisteva nessuno all'Eremo di quelle dimensioni... O per lo meno così sembrava ricordare! Non diede un no secco, ma nemmeno un sì. Il Saggio avrebbe sicuramente saputo qualcosa in più e Honami fu d'accordo. Era stato fin troppo d'aiuto... Si sarebbe sdebitata in qualche modo, appena le acque sarebbero state calme.

"Grazie Chii-chan! Appena possibile ci aggiorniamo! Salutami tutti!"

E, prima di rilasciare la Tecnica del Richiamo, allungò una mano di fronte a se accucciandosi per permettere alla scimmietta di battere il cinque.

<attivazione> - Tecnica del Rilascio - [Chk: 30 (60/2)]
"Questa tecnica viene utilizzata per congedare l'evocazione richiamata precedentemente. Anche le evocazioni possono utilizzare questa tecnica per lasciare il campo di battaglia."


Dopo che Chiisaru scomparve nella solita nuvoletta di fumo, si rialzò e schiarì un attimo le idee. Ficcò quindi il ciuffo di peli rimasto in tasca: lo avrebbe fatto vedere a suo padre appena possibile, ma doveva prima sbrigare faccende più urgenti, o tutta quella pantomima non sarebbe servita a nulla. Si fece passare la corda ancora attaccata al manico del secchio intorno al collo e raggiunse i sopravvissuti, chiamandoli e attirando la loro attenzione.

Spiegò loro che era riuscita a recuperare l'acqua dal pozzo con il secchio e che sembrava pulita e potabile. C'era solamente bisogno di filtrarla per sicurezza, a causa di quei peli rossicci. Non si mise a chiedere in quel momento informazioni a loro, perchè voleva portare in fretta ciò che avevano a chi ne aveva bisogno. Armeggiarono quindi per utilizzare un panno pulito come filtro e travasarono il tutto. In qualche minuto avevano dell'acqua veramente pulita, mentre i peli rimasero attaccati al "colino". Sorrise fiera del lavoro e consegnò loro il secchio con la corda ancora attaccata, chiedendo se potessero fare qualcosa per aggiustarlo: era una fonte pulita e pura del bene più prezioso del quale c'era bisogno in abbondanza, senza dover sprecare tempo a bollire e filtrare la poltiglia del fiume. Le risposero però che la carrucola era rotta, ma che l'impalcatura al fianco del pozzo sembrava abbastanza resistente da poter legare il secchio, calandolo e abbassandolo a mano.

Honami osservò il recipiente che conteneva l'acqua filtrata: sarà stato un litro più o meno, sicuramente bastava per un sorso ad ognuno ma non era sufficiente. L'acqua poteva essere usata anche per pulire le ferite ed era abbastanza fresca per fare impacchi per la febbre - sia ringraziato Raijin per i libri consegnati a lei dal padre il giorno prima - quindi, dovevano farlo. Sarebbe stato un sacrificio grandissimo per loro, ma uno spreco di energie migliore che caricarsi secchi di acqua stagnante, bollirli e filtrarli. Chiese se potessero iniziare ad arrangiarsi in quel modo, mentre lei portava quell'acqua dai malati e, se ce ne fosse stato bisogno, poi sarebbe uscita nuovamente a dare una mano. Non ne avrebbero giovato solo i feriti, ma anche i sopravvissuti. Se qualcuno le avesse chiesto un sorso d'acqua, avrebbe però risposto, facendo leva su tutta la buona volontà del mondo, che nelle tende erano tutti disidratati e quell'acqua d'emergenza era indispensabile innanzitutto per loro. Le sarebbe dispiaciuto, ma ancor di più se qualcuno fosse morto disidratato.

Avrebbe quindi afferrato il primo mestolo, bicchiere o qualunque cosa di simile abbastanza pulito che avesse trovato e avrebbe raggiunto nuovamente la tenda, assicurandosi prima che i sopravvissuti lavorassero senza farsi del male: non voleva che per aiutare i malati, qualcun altro si ferisse. Avrebbe quindi ringraziato il "palo" per la sua disponibilità e sarebbe tornata al lavoro.

*Non è molta, ma un sorso ciascuno potrebbe aiutare...*

Si sarebbe quindi aggirata tra i feriti e avrebbe razionato l'acqua, assicurandosi che la bevessero senza fretta e tentando di utilizzare nuovamente il Chakra medico per curare le ferite lasciate in sospeso.

Quando poi sarebbe arrivata all'uomo che aveva curato per primo, con un sorriso si sarebbe inginocchiata vicino a lui, togliendogli l'impacco dalla fronte.

"Eccomi, te l'ho detto che ti avrei portato dell'acqua.. Bevi piano.."

Se si fosse sentito meglio e non ci sarebbero stati altri problemi, avrebbe anche cercato di comunicare con lui.

"Va meglio? Come ti chiami? Cosa è successo?"

Avrebbe atteso la risposta, senza mettergli fretta. All'ombra di quella tenda,
sebbene l'odore non fosse dei migliori, si sarebbe rilassata un pochino. Gli ultimi minuti erano stati frenetici, ma grazie all'adrenalina non se n'era quasi accorta. Fermandosi, invece, sentì la testa girare e il cuore batterle forte. Forse aveva bisogno anche lei di un po' d'acqua, ma non era ancora arrivato il momento per lei di rifocillarsi.


Honami utilizza di nuovo la Piccola Cura per le ferite che non aveva curato in precedenza, ma non saprei quanto Chrakra scalare. In ogni caso appena si ferma sente di aver utilizzato abbastanza energia.

In ogni caso ho messo tutto al condizionale (sperando di aver azzeccato tutti i tempi verbali) per sicurezza.


kamonraijin



Edited by .:.Honami.:. - 8/7/2017, 11:05
 
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view post Posted on 1/7/2017, 09:44     +1   -1
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Quando Honami chiese loro una mano col secchio, vide qualcosa che pareva essere stato spazzato via da Yamanota.
Vide dei sorrisi.
Il sorriso della ragazza a cui consegnò il secchio, quello dell'anziano con gli occhi chiari che si offrì di aiutare, vide soprattutto i sorrisi dei pazienti disidratati che potevano finalmente bere.
Vide anche il sorriso di suo padre, dall'altro lato della piazza intento a infondere chakra curativo nella schiena di un ragazzo dal viso bendato. C'era orgoglio in quel sorriso, fierezza di padre che vede la propria figlia corrispondere a tutte le aspettative, e anche di più.
I ringraziamenti si sommavano gli uni agli altri, alcuni più commossi e sentiti, altri semplici cortesie di rito.

Chi non la ringraziò fu il giovane uomo a cui chiese informazioni. Bevve l'acqua avidamente, poi tornò a distendere la testa con un sospiro, prendendosi il suo tempo prima di rispondere alle domande della Yotsuki. Sembrava essere stanchissimo, e la pelle non ustionata era pallida e tesa.

«Mi chiamo Koba Hasetashi...» iniziò a dire piano, con voce bassa. Doveva avere venticinque anni circa, con lineamenti spigolosi e un tozzo naso a patata al centro del volto.
«Non va meglio... Non può andare meglio... Quel mostro... Quel mostro ha...»

Strinse le labbra e contrasse il volto in un'espressione di dolore. Chiuse gli occhi, ma Honami riuscì comunque a vedere che erano lucidi, e quando parlò la voce era spezzata.

«È comparso dal nulla... Era notte fonda... Ho sentito dei rumori, e ho svegliato mia moglie... Siamo corsi fuori... Poi quelle infernali fiamme verdi...»

Faticava a raccontare, ma i pazienti attorno a lui annuivano in silenzio, qualcuno ascoltando, qualcuno iniziando a piangere quietamente.

«Naroki è corsa in casa per prendere i nostri figli... Io invece sono andato al fiume... Dovevamo spegnere quelle dannate fiamme, ma...»

Un singhiozzo interruppe il suo discorso. Si coprì l'occhio sano con una mano, mentre dall'altro, chiuso, sgorgavano le prime lacrime.

«La seconda bordata ha colpito la mia casa. La mia Naroki... E Hira, Masuda... Sono morti carbonizzati mentre quell'enorme... Demone scimmia continuava a fare stragi! E non ho potuto fare niente per salvarli!»

Iniziò a piangere, singhiozzi potenti che lo scuotevano tutto. La signora curata per prima da Rei, quella con la gamba bruciata, si destò con aria confusa. Guardò Honami perplessa, senza riconoscerla, poi il ragazzo di fianco a sé. Lentamente, allungò una mano per stringergli la spalla, che continuava a tremare per il pianto incontrollato.


 
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view post Posted on 1/7/2017, 11:15     +1   -1




Legenda"Parlato Honami"
*Pensato Honami*



Ebbe la sensazione di trovarsi in uno di quei racconti dove tutto va a finire bene: i sorrisi, i ringraziamenti; la sensazione di essere stata d'aiuto la fece sentire davvero bene. Per la prima volta in vita sua era stata utile, aveva aiutato davvero e con efficacia qualcuno. Certo, Chiisaru aveva dato una mano, non sarebbe stata così ingrata da non riconoscerlo, ma la maggior parte delle volte era dovuta stare con le mani in mano, sperando che qualcuno risolvesse la situazione al suo posto in tutto e per tutto.

Ma quello non era un racconto dove tutto va per il verso giusto e dopo il lieto fine c'è il "vissero per sempre felici e contenti". Quella era la realtà, dove la gente moriva e i cari rimasti in vita dovevano convivere con il dolore. Un dolore che un po' di Chakra e un po' d'acqua fresca non potevano curare. Koba era una di queste persone. Non rideva, era stanco, triste, se avesse avuto la forza di arrabbiarsi, sarebbe stato anche furioso probabilmente. Il suo racconto spezzò letteralmente il cuore della ragazzina a metà. Non importava in quel momento che avesse ragione sull'enorme gorilla, o demone-scimmia come lo aveva chiamato lui, che sputasse effettivamente delle fiamme verdi, ci avrebbe pensato dopo. In quel momento importava solo che quell'uomo, quel ragazzo, non avesse più una famiglia, morti carbonizzati sotto le macerie della sua casa e lui sopravvissuto perchè, per puro caso, aveva deciso di correre al fiume. Quell'uomo non aveva più niente se non il dolore. E lei cosa poteva per il dolore? Nulla! Un passo avanti e due passi indietro perchè era punto a capo: poteva curare il suo corpo, ma per lo spirito? Inutile!

Nonostante questo, cercò di non far sgorgare le lacrime dagli occhi lucidi per il racconto e si concentrò un secondo sulla signora che era rinvenuta e aveva appena condiviso la sua solidarietà con Koba, offrendo un sorso d'acqua anche a lei. Ci fece caso solo in quel momento, ma gli somigliava molto.

"Siete parenti?"

Chiese a voce non molto alta, ma cercando di non farla tremare per l'emozione.
Quando la donna annuì rispondendole che era la suocera, un'altra fitta la colpì.

"Koba-san, signora.. Non posso immaginare cosa voi abbiate passato.. Questa.. Creatura.. Non ho idea di cosa fosse e del perchè abbia attaccato questo Villaggio.. Ma... Non siete soli.."

Se le avesse urlato contro, lo avrebbe accettato, non sarebbe stata la prima volta: quando era più piccola, durante la guerra contro Watashi, aveva anche dovuto litigare con i suoi amichetti per lo stesso motivo. Ma piangeva, piangeva incontrollatamente. Non era sicura nemmeno che la stesse ascoltando.

"Lei è qui con te.. Loro vi mancheranno, ma... Sicuramente non avrebbero voluto vedervi tristi... Avrebbero voluto che voi andaste avanti..."

Come sempre faceva schifo nei discorsi, ma voleva comunque consolarli.

"Non potete essere felici.. Non dico che voi dobbiate esserlo.. Ma finchè penserete a loro, saranno sempre con voi.."

E, se quello non fosse stato sufficiente - ne era quasi sicura -, avrebbe cercato di calmarlo artificialmente. Avrebbe concentrato un po' di Chakra e lo avrebbe inviato alla sua mente.

<genjutsu> - Tecnica della sonnolenza illusoria – Liv 1: [Chk: 40] [Eff: 50]
"Tecnica largamente utilizzata in tutti i villaggi ninja per il suo effetto, che la rende particolarmente utile in combattimento.
Lo shinobi, concentrando la quantità di chakra necessaria, ed immettendola poi, in un secondo momento, nella mente del proprio avversario riesce ad indurre in quest’ultimo uno stato di sonno che sarà più o meno intenso a seconda della quantità di chakra utilizzata per attivare la tecnica. Causa Status Sonnolenza e Paralisi."
Eff: 82 + 50(Tecnica) + 33(Chk residuo) = 165


Una tecnica subdola, che in combattimento poteva far cadere ai suoi piedi l'avversario. In quell'occasione avrebbe semplicemente messo a dormire un uomo troppo agitato per calmarsi. Avrebbe rivolto la tecnica anche a tutti coloro che, ascoltato il racconto, avevano iniziato a piangere come lui. Probabilmente non avrebbe nemmeno dovuto tenerla attiva, sarebbe bastato semplicemente l'input per farli addormentare, stanchi com'erano.

Nel farlo, però, una debole lacrima le avrebbe rigato la guancia...


Come al solito non so quanta Stamina mi rimarrebbe :asd:


kamonraijin



Edited by .:.Honami.:. - 8/7/2017, 11:04
 
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view post Posted on 1/7/2017, 15:24     +1   -1
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Non è che Honami facesse schifo nei discorsi, è che certi dolori non possono essere tamponati o ridotti da una cosa semplice come le parole. Era passato troppo poco tempo, e ora che la loro vita non era più in immediato pericolo e il dolore fisico era stato sedato, quello del cuore e dell'anima premeva come un fiume in piena che fa crollare la diga troppo fragile.

E infatti, la furba Yotsuki lo capì in fretta, scegliendo di utilizzare mezzi meno convenzionali e più subdoli forse... Ma efficaci. Le crisi di nervi vennero sedate, e molte teste ciondolarono qualche istante prima di reclinarsi e giacere tranquille.
Il sonno era l'alleato migliore di quella gente, che nel giro di un giorno o due sarebbe stata di nuovo in grado di lavorare, a differenza dei loro compagni meno fortunati.

Tutto quell'uso di chakra aveva consumato parecchio le energie della ragazzina. Si sentiva stanca, accaldata, con la testa che girava un po'. Si rese conto di avere fame, tra le altre cose, e una gran sete.
Forse per questo si accorse di suo padre solo quando le fu alle spalle, mettendole una mano sulla spalla.

«Honami-chan, tutto bene? Sei un po' pallida... Qualcosa non va?» le chiese, cercando di nascondere meglio che poteva la preoccupazione sotto una facciata di professionalità. «Ricordati che il medico è quello che deve pensare doppiamente alla propria salute: per sé e per gli altri!»

Vide la traccia della lacrima, Honami lo capì dal punto che stava fissando, ma non disse niente. Si limitò a stringerle dolcemente la spalla e a chiederle se stava bene, senza commenti di sorta di fronte ai pazienti ormai quasi tutti addormentati.

«Hai fatto un buon lavoro, direi... Molto buono. Ho visto che hai anche recuperato il secchio dal pozzo. Io ho finito con i pazienti più gravi, ora tutto quello che possiamo fare è tornare a Kumo e fare rapporto. Questa gente ha bisogno di beni di prima necessità, e con urgenza.»



CITAZIONE
Il prossimo post è l'ultimo :3 Se vuoi, puoi già lasciare il tuo feedback sul mio operato come master, valutando coinvolgimento personale e tempistiche u.u
 
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view post Posted on 1/7/2017, 21:51     +1   -1




Legenda"Parlato Honami"
*Pensato Honami*



E infatti le sue parole furono praticamente inutili. Avrebbe fatto meglio a lanciare direttamente la Genjutsu per calmarli tutti, senza sprecare fiato, ma non era sicura fosse la cosa migliore: doveva tentarle tutte prima di farli "svenire"... E lo aveva fatto.

Ma quell'ultima mossa consumò parecchio le sue riserve, tant'è che la vertigine si fece più forte. Dovette tenersi con la mano al lettino dell'uomo per evitare di cadere a terra. Fare il medico era stancante, fisicamente e mentalmente, ma niente poteva ripagare la sensazione che aveva provato nel curare quelle persone, nel dissetarle e nel prendersi cura di loro. Il racconto dell'uomo le pesava davvero tanto nel cuore, ma doveva pensare che lui era salvo, che poteva vivere ancora grazie a lei.. Sarebbe stata una vita a metà, senza la sua famiglia... Ma era vivo... Quello era l'importante, no?

Sentì il tocco della manona del padre, poggiarsi sulla sua spalla. Automaticamente la ragazzina si lasciò andare, poggiandosi alle sue gambe.
Fu nel momento in cui Rei le chiese come stava che sentì lo stomaco brontolare e la bocca secca: così come il medico deve allenarsi per saper difendere se stessi e gli altri, doveva pensare alla sua vita come quella dei pazienti.

"Grazie Otosan... Me ne ricorderò la prossima volta... Ma devo dirti la verità..."

Guardò i pazienti, uno per uno, sia quelli svegli che quelli ancora coscienti: non conosceva il nome di tutti, ma aveva dato qualcosa ad ognuno di loro, come loro lo avevano dato a lei.

"Non sono riuscita a pensare a nulla, se non al bene di queste persone... Posso capire il tuo collega cosa prova nel lavorare giorno e notte... Cosa tu e la mamma fate quando non tornate a casa nei momenti più duri... Non credo che l'avrei capito seriamente, se mi avessi semplicemente portato in ospedale..."

Si voltò sul posto, tirandosi su senza fretta e lo abbracciò, così come aveva fatto il giorno prima. Si beò qualche secondo della sicurezza che quelle enormi braccia le davano e si separò da lui, sorridendogli per i complimenti che le stava facendo.

"Sì, avevano bisogno di acqua e ho pensato che il pozzo fosse una fonte più sicura del fiume. Ah! A proposito..."

Si ficcò la mano in tasca, ricordandosi di ciò che aveva trovato Chiisaru.

"C'era questo nel pozzo... Sembra la pelliccia di quell'enorme creatura... Kado-san l'ha chiamato demone-scimmia... Confermando quello che pensavo..."

Dovevano fare rapporto, lo aveva detto anche lui. Li mostrò quindi a Rei.

"Credo che la Raikage ne debba essere subito informata... Stavo pensando di andare da lei quando torniamo a Kumo... Poi mi sbrano tutto quello che c'è nel frigo, ma credo che questo sia più importante..."

Nel dirlo, gli occhi le finirono inevitabilmente sulle dita mancanti ma, per la prima volta da quel giorno, non ebbe timore di un confronto con quella donna. Non era più la ragazzina indisciplinata di poco tempo fa. Era cresciuta, era un medico!


kamonraijin



CITAZIONE
Coinvolgimento Personale: Gaeshi, il tuo unico difetto è la fede in un Kami sbagliato :monkey: ... Per il resto sei perfetta! :asd: No, dico sul serio... Volevo una quest che comprendesse il padre di Honami per BG e l'evento perchè sarebbe stato figo... Ero pronta a tutto, seriamente, anche alla morte del padre (si sono molto melodrammatica e me ne pentirò di averlo scritto)... E tu hai tirato fuori questo! Sono riuscita ad utilizzare Honami in tutto e per tutto, tecniche, caratterizzazione, perfino le evocazioni! Non solo mi hai fatto beccare inizi reali su un bijuu... Ma porca miseria è lo Yonbi! Intrecci di trama assurdi che mi hanno permesso di avvertire l'Eremo in una maniera del tutto naturale e che mi permetterà di avere un confronto con la Raikage una volta rientrata a Kumo. Seriamente, non so che dire... Sono sconvolta, in senso buono :asd: Per non parlare della caratterizzazione di Rei e Chiisaru... Beccate al 100%... Sembrava le stessi scrivendo io! Sei stata anche molto disponibile a rispondere in privato alle mie domande, anzi ti chiedo scusa per averti rotto così tanto. Quindi, senza più girarci intorno 10

Tempistiche: Guarda, non ne parliamo... Sei stata un fulmine nonostante avessi millemila cose alle quali pensare... Semplicemente 10

Ti ringrazio per questa stupenda quest, mi sono davvero divertita e credo proprio che raccomanderò questa compagnia aerea a tutti i miei amici :asd:


Edited by .:.Honami.:. - 8/7/2017, 11:04
 
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view post Posted on 2/7/2017, 10:14     +1   -1
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Sì, aveva decisamente bisogno di mangiare e bere qualcosa... E magari di riposarsi all'ombra per qualche minuto. Però, tra le braccia di suo padre, in quella stretta di puro affetto incondizionato, Honami si sentì bene.
Rei l'avrebbe amata anche se avesse fallito, anche se fossero morti tutti i pazienti e lei si fosse rivelata un pessimo medico, anche se la Raikage le avesse mozzato tutte le dita.
Però ehi, era avvenuto l'esatto contrario, quindi diamine, quell'abbraccio pieno di orgoglio e soddisfazione era proprio bello.

«Non preoccuparti... Non ti chiederanno di fare turni del genere fin da subito... Ma sono contento di essere riuscito a farti capire quello che volevo. Certe cose... Devi vederle coi tuoi occhi, sul campo di battaglia, non in un'asettica stanza d'ospedale.»

Sorrise e diede un buffetto alla figlia, per poi farsi più serio quando questa gli porse il pelo rossiccio che Chiisaru aveva trovato in fondo al pozzo. L'uomo lo esaminò attentamente, portandolo vicino agli occhi e al naso, soppesandolo e guardandolo controluce.

«Mmmh... Una mia ex-ragazza aveva cose del genere sulle gambe quando non si radeva per un po'... Ma escluderei a priori che sia lei.»

Ridacchiò, aggiungendo subito «Non dire a tua madre che l'ho detto» con un sogghigno ma una certa urgenza. Dopodiché, restituì i peli a Honami e scosse la testa.

«Un demone-scimmia... Sono solo leggende, da quel che so, ma è anche vero che non mi sono mai documentato molto...»
Sospirò, grattandosi la testa.
«Di sicuro, però, non è stata una leggenda a distruggere questo posto. Torniamo a Kumo e facciamo rapporto... Forse Reisei-sama saprà qualcosa di più.»

Fecero un ultimo giro di controllo, ma non c'era più bisogno di loro. I feriti erano stati curati, l'unica cosa che serviva a Yamanota erano le risorse per trattare i vivi, seppellire i morti, e ricominciare a condurre una vita normale.
Parlarono con la vedova del sindaco, che disse loro che probabilmente avrebbero chiesto asilo al villaggio vicino, miracolosamente scampato alla tragedia. Ringraziò padre e figlia per l'aiuto, specialmente la ragazza per aver sistemato il problema del pozzo, e si raccomandò quelle tre o quattro volte con Rei affinché mettesse pressione a Kumogakure per velocizzare i procedimenti burocratici. Inviare generi di conforto era fondamentale, ma purtroppo ogni sistema organizzato aveva delle pratiche da seguire. Ad ogni modo, lo shinobi promise solennemente che avrebbe fatto tutto quello che era in suo potere per aiutarli.

Si incamminarono, riprendendo la strada che avevano percorso all'andata, ma con più calma dato che Honami era esausta e pure Rei aveva consumato parecchie energie.

«Ah, Honami-chan, ricordami che devo insegnarti un'altra tecnica, alla prima occasione. Oggi non abbiamo avuto modo, ma è molto utile... La Konjio-to, hai presente?»
chiese con voce tranquilla, mentre camminavano lungo il sentiero fra i campi devastati dalle orme del misterioso demone scimmia.
«Ti serve per curarti ferite e tagli da sola, facendo appello al chakra interno. Te l'avrei insegnata oggi, ma hai consumato troppe energie, quindi... Stasera a nanna presto!»

E non avrebbe accettato un no. Era una kunoichi, era ufficialmente un ninja medico, ma era sua figlia... E le brave figlie vanno a letto presto.



CITAZIONE
Ed eccoci alla fine del nostro volo! Avevo avuto modo di incontrare Honami all'Evento Live, ma è stata solo una cosa di sfuggita... Quindi mi ha fatto piacere vederla qui in modo più completo.
Che dire... È una bimba tenera e adorabile. La muovi bene, si vede che la senti tua, e l'interpretazione è eccellente. Coerente dall'inizio alla fine, per quanto non ti avessi messo di fronte a drammi profondi o sfide perigliose hai sempre messo molta cura nel descrivere le reazioni, sia felici che negative, con la giusta dovizia di dettagli.
Scritto scorrevole, denso di significati senza essere prolisso, non ho nulla da segnalarti.

Role: 10
Scrittura: 10
Strategia/approccio: 10 anche qui, hai equilibrato la cura dei feriti con la risoluzione di un problema comune, senza focalizzarti troppo sulla ricerca di indizi
Conoscenze del regolamento: //

Voto medio: 10

Ottieni le tecniche mediche Genin (per l'Autocura puoi scegliere tu se giocarti l'apprendimento in un'autogestita o in una libera, tenendo presente che Rei approfitterà del primo momento libero per insegnargliela) e 600 px.

Grazie per volato con gaeshiairlines, speriamo di riavervi a bordo :3
 
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.:.Honami.:.
view post Posted on 2/7/2017, 12:35     +1   -1




CITAZIONE
Continua qui

EDIT: gli edit in tutti i post sono dovuti al fatto che ho dovuto ricaricare le immagini a fine post


Edited by .:.Honami.:. - 8/7/2017, 11:03
 
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view post Posted on 9/1/2018, 01:41     +1   -1
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Rieccoci. Vediamo di spicciarti.

Coinvolgimento Personale: 10

Tempistiche: 10

Trama e impostazione: 10
Alquanto semplice come quest. Non che si possa tirare fuori chissà cosa in una quest Genin in generale. :asd: Nulla di particolare, ma hai saputo renderla molto personale, muovendo bene il padre della ragazza.

Scrittura: 10

Ambientazione e caratterizzazione NPC: 10
Come riportato in precedenza, il padre mi pare sia stato ben mosso. Gli NPC del villaggio, per quanto poco abbiano detto, erano ben descritti e rendevano bene l'idea.

Media: 10

Paga: 300 Ryo.

See yà v3.
 
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