Classe #41 - A pesca di sogni, Per jumpi e NiandraShine

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NiandraShine
view post Posted on 9/5/2017, 22:54     +1   -1




Kenichi aveva dato involontariamente il via ad un vero e proprio putiferio. Quella che sembrava una pacifica e tranquilla prova d'abilità tra compagni di classe, ben presto si trasformò in una vera e propria caccia all'uomo. Tutti contro tutti, nel tentativo di recuperare i tanto agognati Yuru no Namida dalle grinfie dei compagni. Kenichi diede una rapida occhiata intorno: l'aveva combinata decisamente grossa.

- Uhm. A quanto pare ho combinato proprio un bel pasticcio. Poco male. Se non altro, adesso le cose si fanno divertenti.

Mancavano solo dieci minuti, secondo l'esaminatore. Dieci minuti per riuscire ad ottenere la tanto attesa promozione al rango Genin. C'era poco tempo, Kenichi gettò gli occhi sul più grosso degli esaminanti. Un ragazzo paffutello, con le braccia larghe e lo sguardo particolarmente minaccioso.

- Hey, tu! Hai dieci secondi per consegnarmi il tuo Yuru no Namida.
- Altrimenti che succede? - rispose il ragazzo, estraendo con forza il suo kunai.
- Uno, due, tre...
- Sei sempre stato un pagliaccio, Kenichi. Sapevo non avresti passato l'esame, mi chiedo persino come tu sia riuscito ad arrivare sino a questo punto.
- Quattro, cinque, sei...
- Mi dispiace per te, è arrivato il momento di gettare la spugna. Te la sei presa col ragazzo sbagliato.
- Sette, otto, nove... Bene, non ho altra scelta. - esclamò Kenichi. Nei suoi occhi brillava una luce diversa dal solito. Il ragazzo, sempre simpatico e giocoso, tutto ad un tratto era diventato terribilmente serio.
- Fatti sotto, buffone!
- Con piacere!

Kenichi estrasse il suo Kunai, e si diresse a tutta velocità contro il suo nemico, che lo attendeva impavido a pochi metri da lui.

CITAZIONE
Attacco semplice armato (kunai) - Frz: 31 + Chk: 70 + Bonus Arma: +4 = 105
Stm: 67 - 4 = 63

L'attacco di Kenichi impattò con violenza contro il Kunai del suo avversario, che con estrema concentrazione riuscì a difendersi dall'attacco del giovane Yuki. Il riccioluto indietreggiò rapidamente, balzando poi alle spalle del nemico con un movimento felino. L'avversario però non si lasciò sorprendere, e sferrò un attacco a sorpresa lanciando uno shuriken contro il ragazzo. L'arma spezzò l'aria in due, e finì per colpire la spalla di Kenichi che, dolorante, si accasciò sulle ginocchia.

- Ti avevo avvertito, Kenichi. Questa è la lezione che meriti.
- Se pensi che uno shuriken possa bastare, ti sbagli di grosso amico. - sussurrò Kenichi, e subito dopo, sparì in una nuvola di fumo. Al suo posto, era apparso mezzo tronco d'albero, con lo shuriken dell'avversario impiantato nel legno.
- Cosa?!

CITAZIONE
<tecnica/attivazione> - Sostituzione - [Stm -4/6/8/11] [Max 2 volte ad incontro] "Il ninja si sostituisce con un tronco o oggetti che trova nelle vicinanze. Questa tecnica si può utilizzare come:
- Attivazione: dimezza il danno certo subito dall'attacco appena difeso.
- Tecnica: conferisce un bonus a def/vel/res Base pari al parametro stesso. E' chakrabile e potenziabile con attivazioni, tonici o simili.
Durante l'azione può essere utilizzata solamente in una delle due varianti sopra citate; contro attacchi a Raggio Totale non sarà possibile utilizzare la Sostituzione come attivazione, ma solo come tecnica."
Stm: 63 - 4 = 59

Il nemico era stato sorpreso dalla più elementari delle tecniche: la sostituzione. Il viso gli s'infiammò. - Questa me la paghi, pagliaccio da quattro soldi! - disse, e subito dopo si scagliò contro il giovane Yuki, brandendo il solito Kunai. - Preparati, Kenichi! Sto arrivando! - gridò, ma il riccioluto restò fermo al suo posto, pronto a difendersi dall'offensiva avversaria. Immobile, attese il momento più giusto, e quando l'avversario arrivò a pochi centimetri da lui...

CITAZIONE
<attivazione>-Hyoton: Pungente come il Ghiaccio- (Chk:60 xTurno) “La prima cosa che si vuole far capire ai novizi di questo Clan è l'utilità che si può avere abbassando la temperatura del campo di battaglia, ecco perché questa tecnica comprendere proprio quella finalità. Dopo aver completato con successo i seal della tigre, del cane e del drago, il ninja diffonde nell'ambiente circostante il suo chakra, gelido per natura. I risultati si possono riscontrare nell'immediato notando come la natura e gli oggetti vengono ricoperti da un appena visibile strato di brina, mentre l'aria diviene man mano più pesante. Conferisce un bonus a tutte le tecniche di clan di 50 da genin e 60 da Chunin”
Stm: 59 - 3 = 56

- Sei finito!
- Arte del ghiaccio!

CITAZIONE
<ninjutsu Elementare>-Yuki: Muro di Ghaccio- (Chk: 70)(Dif/Res: +90) “Il nemico è alle porte, ma questo non è un problema. Dopo aver congelato l'aria, lo Yuki è ormai libero di dar sfogo al suo potere al meglio di ciò che può offrire, dunque, prima che l'avversario possa in qualche modo scalfire la sua pelle, questo innalza un muro composto completamente di ghiaccio, frapponendo tra se stesso e il pericolo. La cristallina protezione non ha semplicemente lo scopo di fermare l'offensiva del nemico, infatti se quest'ultimo ha attaccato con una tecnica ravvicinata la sua mano rimarrà bloccata nel ghiaccio, permettendo così allo Yuki di potergli dare un valido assaggio della sua potenza offensiva.

Def: 31 + Bonus: 90 + Specializzazione: 5 = 126

Stm: 56 - 4 = 52

Innalzando un muro di Ghiaccio, Kenichi riuscì a rendere nulla l'offensiva nemica, lasciando il suo avversario senza parole. Il muro non deviò semplicemente il colpo, riuscì addirittura a bloccare il braccio del ragazzone al suo interno, rendendolo praticamente inoffensivo.

- C... Cosa... Cosa diamine è successo?
- Forse hai ragione, sono un pagliaccio. Ma sono prima di tutto uno Yuki.

CITAZIONE
<ninjustu Elementare a Lungo Raggio>- Yuki: Lancia di Ghiaccio – (Chk: 70)(Int: +80) “Fiero di esser riuscito a fermare l'offensiva del proprio avversario, lo Yuki si ritrova nella sua tipica posizione di vantaggio. Intrattenendo il ninja con una singola mano, impiega l'altra alla formazione di misteriosi seal. Tra tutti gli attacchi possibili, lo Yuki ne sferra uno imprevedibile. Infatti il ghiaccio sotto i piedi dell'avversario cambia la sua forma, divenendo in pochi attimi appuntito. Si viene a creare una vera e propria lancia di ghiaccio che slanciandosi dal terreno cerca di infilzare il petto del proprio avversario. Si può usare anche se l'avversario non è rimasto bloccato."

Int: 40 + Bonus 80 + Specializzazione: 5 = 125

Stm: 52 - 4 = 48

Un blocco di ghiaccio appuntito, una vera e propria lancia, sbucò dal terreno a tutta velocità, sfiorando il viso del povero malcapitato. Il ghiaccio ferì leggermente la guancia paffuta del ragazzo, dopodiché sprofondò lentamente nel terreno, lasciando i due avversari uno di fronte l'altro e scoprendo una leggera ferita sulla guancia del ragazzo paffuto, dalla quale scorreva qualche goccia di sangue.

- Adesso sai di cosa è capace il clan Yuki. Ti faccio la stessa proposta: hai dieci secondi di tempo, consegnami quel maledetto pesce. Altrimenti, dovrò recuperarlo con la forza.
- Tu... Tu non avresti il fegato di uccidere per un misero pesce.
- Non occorrerà ucciderti. Questa tecnica può colpire ovunque. Ripeto, hai dieci secondi di tempo. Te la senti di correre questo rischio?

Kenichi rivolse un ultimo, inquietante sguardo al suo interlocutore.
Lo Yuki non aveva alcuna intenzione di fallire l'esame ed era disposto a qualsiasi cosa pur di riuscire a diventare uno Shinobi del Villaggio della Nebbia. Forse.
 
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view post Posted on 10/5/2017, 10:54     +1   -1
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Sguardo serio quello del docente mentre rifletteva minuziosamente su ogni passaggio che era avvenuto da quando avevano raggiunto la baia. Sembrava soddisfatto da quello scenario anche se esternamente non lo dava praticamente a vedere. Lo spirito kiriano c’era ancora in quella nuova generazione, assopito, ma ancora forte e determinato. Vide compagni che avevano condiviso il banco insieme per anni, ferirsi a vicenda, costringendo persino il proprio avversario alla resa per evitare epiloghi sgradevoli. Si era preparato all’evenienza, non credeva che la prova potesse sfociare in una così devastante carneficina ma non gli importava più di tanto. Rimase immobile nel suo angolo di campo, studiando e studiando ogni loro movimento. Sgranò gli occhi quando si palesarono a lui strategie ben studiate, partorite da menti ingegnose, quasi che non appartenevano alla loro età. Forse il Villaggio della Nebbia per questa sessione avrebbe guadagnato sulle proprie schiere dei veri guerrieri, dei ragazzini che avrebbero portato alto il nome della loro isola. Riprese in mano il cronometro, che ormai contava qualche secondo scarso ed attese pazientemente fino allo scadere del tempo.

- Bene giovani, il tempo è finito. Chi è a mani vuote, può tornare verso il villaggio - disse alzando la voce per farsi udire anche da quelli più lontani - Il resto rimanga qui, dobbiamo parlare.

Gli sguardi dei perdenti si fecero tristi, arrabbiati. Uno studente sfogò addirittura la sua collera contro un albero lì vicino. Ciò non lo avrebbe portato a nulla, ma il sensei capiva il loro stato d’animo. Non doveva essere positivo portare a casa un fallimento simile. Prese un lungo respiro l’esaminatore e poi continuò.

- Chi non riesce ad alzarsi si faccia accompagnare all’ospedale da un compagno - concluse notando alcuni che facevano persino fatica a rialzarsi.

Era facile vedere dei dislivelli nelle classi e quel risultato ne era la prova. Purtroppo lui non poteva farci molto, gli ordini erano stati chiari dai piani alti. Quando il posto iniziò a sfollarsi, l’uomo afferrò dalla sua schiena la sua lunga canna da pesca. Fece uno scatto in avanti e questa si aprì nella sua magnifica interezza. Come se stesse per cominciare a pescare diede uno slancio all’indietro e l’amo volò lontano, in direzione di un dodicenne dalla corporatura piuttosto robusta. Teneva in mano ben due pesci, come se uno non gli fosse bastato ed avesse volutamente costretto qualcun altro a patire quella sorte.

- Questo lo prendo io - disse il jonin ritirando la lenza e trovandosi il pesce boccheggiante a pochi centimetri dal viso - Accendete un fuoco, e buon appetito.

Molti degli sguardi dei presenti si fecero meravigliati. Che cosa significava quello che aveva appena detto? Dovevano mangiare le loro prede? Qualcuno si scambiò uno sguardo interrogativo ma, osservando il volto posato ed inflessibile dello shinobi, avrebbero intuito non stesse affatto scherzando. In pochi attimi tutto fu allestito, ognuno si dette un compito. C’era chi aveva ripulito il pesce, chi aveva pensato alla legna, chi all’accensione del fuoco e chi a procurare qualche tronco per sedersi. Insomma, il minimo indispensabile per consumare il pasto comodamente e per riprendere un po’ di energie. Ognuno di loro riportava ferite, lividi... chi più chi meno.

- Se stiamo facendo questo un motivo c’è, non è che sono pazzo - esordì ridacchiando con voce profonda dopo aver udito bisbigliare qualcuno di loro durante i preparativi - Questi pesci come avrete intuito hanno delle capacità strabilianti ed una di queste è il recupero delle energie. Hanno accumulato talmente tanto chakra durante i vostri tentativi di cattura che vi rimetteranno in sesto in un batter d’occhio.

Fece una pausa per dare modo ai ragazzini d’assimilare meglio il discorso appena cominciato, poi quando li vide pronti continuò.

- Ma non è tutto. La loro carne ha dei poteri strabilianti, infatti riesce ad amplificare i sensi di chi se ne ciba. E a noi servirà proprio questa capacità per rintracciare i loro simili - disse afferrando uno spiedo e mangiandone un boccone - Come avrete notato oggi ne erano veramente pochi, e sono un po’ di giorni che la loro affluenza diminuisce sempre più nella baia. Con lo sconvolgimento del mare non solo i gabbiani ne hanno risentito ma anche loro, deve essere successo qualcosa ed è mia intenzione portarvi con me in avanscoperta. [x] Consideratela come una missione per voi che ce l’avete fatta.

Senza attendere oltre, inoltrò tutto il restante pesce nella sua cavità orale. Mostrando una capacità sovrumana per divorare cibo, ma quanto diavolo erano portentose le sue fauci? Spiegò loro che attraccata al molo c’era una piccola imbarcazione, un suo vecchio amico che gli doveva un favore e che anche lui aveva risentito della pesca in quell’ultimo periodo per lo strano comportamento delle bestiacce volanti. Questa volta nemmeno lui sapeva a cosa sarebbero andati incontro, quindi il pericolo non era da sottovalutare. Chissà quale era il mistero che si nascondeva dietro a quella vicenda? Solo andando all’avventura avrebbero potuto scoprirlo.

Ottima strategia, mi è piaciuto lo scenario che avete creato. Allora adesso: liberissimi di scegliere che compito prendervi per la preparazione del banchetto, descrivete la sensazione che vi creerà mangiare il pesce, e fermatevi all’arrivo al porto. Sta prendendo la piega di una missione in quanto adesso le classi equivalgono anche come tali (infatti potrete partire direttamente con una C dopo l’esame senza dover passare per una D). Vi ho introdotto anche un accenno dell'evento che è in corso, se volete approfondire l'argomento vi ho messo un link all'interno della ruolata. Proseguiamo!

 
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jumpi.9
view post Posted on 10/5/2017, 21:08     +1   -1




Narrato - Pensato Sho - Parlato Sho .


Una voce interruppe il silenzio, l'esame era finalmente concluso. Sho si lasciò cadere all'indietro esausto, poco dopo si trovava sdraiato sulla sabbia a fissare il cielo sereno di Kiri. Era davvero piacevole il sapore della vittoria.

Si... Ci sono riuscito! Papà... spero tu possa essere fiero di tuo figlio...

Gli occhi iniziarono ad appannarsi, dopo tutte quelle emozioni la mente tornò a ricordare l'amato defunto papà, si strofinò le lacrime con gli avambracci e si rialzó stiracchiandosi. Il Sensei li aveva richiamati a se congedando gli sconfitti che se ne andarono tra imprecazioni, piagnistei e gesti di stizza e rabbia sulla flora autoctona, si misero tutti di fronte a lui, l'argenteo si ritrovò di nuovo al fianco del compagno di Clan più grande. Volutamente diede una pacca sulla spalla ferita sperando di poterlo sentir gemire dal dolore e disse a lui.

Kenichi cosa diavolo ti è saltato in mente di usare la nostra abilità innata in un momento così delicato?!? Avresti potuto far bocciare tutti!!! *un istante di pausa* però un giorno mi insegneresti a controllare la nostra abilità? Non sono ancora in grado io...

Concluse arrossendo in un sorriso contornato da un vistoso imbarazzo. Il docente continuò a parlare e spiegò loro che dovevano allestire un campo e pranzare tutti assieme. Tra lo stupore generale i pochi rimasti iniziarono ad organizzarsi e a suddividersi gli incarichi, Sho, essendo a parer suo un cuoco provetto, decise di mettersi a pulire i pesci e a cucinarli una volta acceso il fuoco.

Hei vuoi unirti a me?

Disse rivolgendosi al riccioluto. Sperava in una risposta positiva, in fondo gli avrebbe fatto piacere fare amicizia con un altro futuro Genin del suo Clan. Prima di cominciare la sviscerazione dei pesci l'argenteo andò a recuperare la maglia che aveva gettato una ventina di minuti prima, la sbattè per togliere la sabbia poi minuziosamente la pulì nell'acqua e con un ramo preso dalla catasta che sarebbe servita per continuare ad alimentare il fuoco lo piantò con decisione nel terreno sabbioso e ci poggió sopra la maglia bagnata in modo tale da farla asciugare. Poi tornò al compito a lui assegnato. Estrasse un Kunai ed iniziò ad incidere il ventre delle prede, tirando fuori le interiora si accorse di qualcosa di inusuale che nei pesci normali non era presente. Sembrava una specie di ghiandola, dura al tatto ma ricoperta da un leggero strato di grasso, era di un colore rosato. La fissò con molta e minuziosa attenzione ci giocherellò con le mani poi la poggió sul tronco dove stava lavorando e disse.

Dunque questa dovrebbe essere la ghiandola con cui assorbivano il chakra... anche perché ne ho puliti tanti pesci con la mamma e nessuno aveva questa cosa dentro di se, molto interessante.

Sicuramente in futuro sarebbe tornato alla ricerca di quei pesci e li avrebbe studiati più da vicino. Quelle sacche sarebbero potute tornare utili in qualche modo e dentro di se ne era consapevole. Ormai il banchetto improvvisato era pronto, i pochi partecipanti tutti vistosamente doloranti e contusi erano seduti a mo di ferro di cavallo attorno al falò tutti con lo spiedo ben saldo tra le mani pronti a sbranare il tanto agognato pasto. Il Barbuto cominció un monologo spiegando ai restanti che avrebbero già svolto una sorta di missione è che si sarebbero diretti al porto di Kiri subito dopo il pasto, inoltre informò loro che quei pesci avevano proprietà benefiche stupefacenti. Con solo due bocconi divoró l'intero pesce.

Ma che diavolo di bocca possiede il maestro? Sembra un orso!

Ridacchiò tra se e se il giovane, iniziò dunque ad assaporare il suo pesce abbrustolito, diede un delicato morso e strappó un lembo di tenera carne bianca ricoperta da un leggero e croccante strato di pelle. Le pupilli gustative andarono i fibrillazione e le pupille degli occhi si dilatarono come sotto effetto di sostanze strane, nella sua bocca c'era una vera e propria festa.

Wow!!! Ma è buonissimo!!!

Esclamò con immenso stupore! Sarà che quel pasto se lo era duramente sudato, sarà che era affamato e stanco, ma risultava il pesce più buono mai assaggiato prima, tra le risate e gli schiamazzi dei ragazzi il piccoletto non si sentì più a disagio, non notava più la differenza d'età tanto meno gli altri che ormai avevano capito il talento che racchiudeva in se. Una volta riposati sistemarono il tutto e spensero il fuoco. Sho si rimise la maglia ormai asciutta, si preparò mentalmente e come per il resto della comitiva fece calare un silenzino solenne che sarebbe servito a prepararsi a ciò che li avrebbe aspettati. Ripassavano dalla foresta che ora sembrava molto meno minacciosa, dopo un tempo indefinito si ritrovarono finalmente al porto. L'argenteo si avvicinò al sensei, e con voce molto rispettosa domando educatamente.

Mi scusi Sensei-sama, mi spiega cosa sta succedendo? Diceva che gli Yuri stanno iniziando a scarseggiare, ho sentito, ascoltando dei discorsi da parte degli anziani del Clan che ci sono strani avvenimenti in tutto il mondo ninja... come possiamo essere di utilità noi che siamo dei semplici studenti? Non interpreti male le mie parole, io sono fiero di poter aiutare la mia patria... ma noi siamo molto inesperti a differenza sua che si evince che è un ninja vermene potente. Spero di non essere stato indiscreto sensei-sama.

Concluse con la voce che andò a scemare per via dell'evidente stato di tensione ed imbarazzo per via dell'enorme mole e grado del suo interlocutore.
 
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NiandraShine
view post Posted on 16/5/2017, 03:38     +1   -1




Kenichi osservava il suo avversario, l'aria era terribilmente tesa. Il cuore batteva forte, mentre il tempo scorreva inesorabilmente. Ad un tratto, il nemico inarcò le labbra tremanti all'insù, e scuro in volto sussurrò:

- Scordatelo, Kenichi. Non mollerò questo pesce per nessuna ragione al mondo!
- Perdonami, non ho altra scelta.
- Dimostrami cosa sei in grado di fare, Yuki.
- Arte del Ghiaccio!

CITAZIONE
<ninjustu Elementare a Lungo Raggio>- Yuki: Lancia di Ghiaccio – (Chk: 70)(Int: +80) “Fiero di esser riuscito a fermare l'offensiva del proprio avversario, lo Yuki si ritrova nella sua tipica posizione di vantaggio. Intrattenendo il ninja con una singola mano, impiega l'altra alla formazione di misteriosi seal. Tra tutti gli attacchi possibili, lo Yuki ne sferra uno imprevedibile. Infatti il ghiaccio sotto i piedi dell'avversario cambia la sua forma, divenendo in pochi attimi appuntito. Si viene a creare una vera e propria lancia di ghiaccio che slanciandosi dal terreno cerca di infilzare il petto del proprio avversario. Si può usare anche se l'avversario non è rimasto bloccato. ”

La voce di Kenichi ruppe il silenzio. Il ghiaccio sbucò furiosamente dal terreno, puntando il volto del povero malcapitato. Il ragazzo più grande chiuse gli occhi, pronto ad affrontare il destino, Strinse i pugni, e sorrise. D'improvviso, tornò il silenzio. Ancora nitida la sensazione sull'epidermide del freddo gelido generato dall'abilità innata del giovane Yuki. Il ragazzo riaprì lentamente gli occhi, appena in tempo per vedere l'enorme lancia di ghiaccio sprofondare nelle stesse viscere da cui era sbucata. Dietro questa, a pochi metri di distanza, c'era Kenichi. Il riccioluto impugnava un kunai nella mano sinistra, mentre teneva stretto l'agognato Yuru no Namida nella mano destra. Il ragazzo più grande lasciò scivolare la mano lungo la cintura. Il pesce che aveva saldamente legato alla vita non c'era più. Kenichi aveva approfittato del momento, e con astuzia, l'aveva acciuffato furtivamente. I due restarono a lungo in silenzio, ancora scossi e spaventati da quanto accaduto. Il respiro affannato, gli occhi sgranati e il viso sporco di Kenichi tradivano una certa preoccupazione. Il giovane Yuki aveva mostrato la parte più oscura di sé, quasi non riusciva a credere di essere arrivato ad un passo dal ferire un suo compagno. Dopo poco, anche il muro di ghiaccio finì con lo sciogliersi ai piedi del ragazzo più grande,
che finalmente riuscì a liberare la mano armata di kunai dal freddo artico del Clan Yuki. Il silenzio era assordante, i loro sguardi promettevano un altro violentissimo scontro, troppo violento per due aspiranti Ninja della nuova generazione del Villaggio della Nebbia. Poco prima che i due potessero tornare a combattere, la voce dell'esaminatore tuonò nell'aria. I dieci minuti erano ormai scaduti. L'esame era terminato. Kenichi ed il suo avversario restarono immobili, zitti, impassibili. Chi era riuscito ad acciuffare il Yuru no Namida esultava a gran voce, ma Kenichi no. Kenichi avvertiva ancora una certa ostilità da parte del suo avversario. Ma ad un tratto, accadde qualcosa che il giovane Yuki non s'aspettava. Il ragazzo più grande ripose con cura l'arma nel tasca e senza dire una parola, voltò le spalle e, con l'amaro in bocca,
s'allontanò. Kenichi osservava da lontano la sagoma del compagno che abbandonava il campo.


- Aspetta! Hey, tu! Aspetta!- gridò Kenichi. Il ragazzo si fermò, senza però voltarsi.
- Sei stato bravo, Kenichi. Complimenti. Forse mi sbagliavo. Non sei semplicemente un pagliaccio.
- Ti ringrazio. Nessun rancore, vero? - domandò il giovane Yuki. Ma dall'altra parte, una breve esitazione.
- Buona fortuna.rispose il ragazzo. E non aggiunse altro.

Kenichi diede un'occhiata al suo Yuru no Namida. Nonostante tutto, non riusciva a godere completamente di quel momento. In un certo senso, pareva quasi deluso da se stesso. Acciuffare quella maledetta creatura l'aveva quasi trasformato. - Non avrei dovuto - pensò. - Non avrei dovuto arrivare a tanto. Ma spesso, un Ninja non può fare altrimenti.

I suoi pensieri furono interrotti dalla voce del piccolo Yuki. La strategia sconsiderata di Kenichi era quasi costata l'esame al piccolo Sho, che nonostante tutto, non riusciva a non provare ammirazione per le tecniche usate in precedenza dal membro del suo stesso clan. Il riccioluto, sorrise imbarazzato.

- Così non sei ancora in grado di sfruttare l'abilità innata del clan Yuki? - disse Kenichi, lasciandosi scappare un piccolo sorriso divertito. - Sei ancora giovane, Sho! Alla tua età avevo appena imparato ad usare gli spiedi, tu invece sei già qui ed hai acciuffato il Yuru no Namida molto prima di me. Hai ancora tanto da imparare, e se proprio ti fa piacere, ti darò una mano io. Dopotutto, sei uno Yuki, giusto?

L'esaminatore diede subito loro nuove indicazioni. Il gruppo avrebbe seguito l'esaminatore in avanscoperta per indagare sulla misteriosa scomparsa di numerose creature acquatica, tra cui molti Yuru no Namida. Sarebbero partiti non appena recuperate le forze, e i piccoli divoratori di chakra appena acciuffati erano la cosa migliore che potesse capitare. Kenichi raccolse la legna insieme ad altri suoi compagni, per poi sedersi accanto al piccolo Sho, chiacchierando dell'esame e delle incredibili potenzialità del clan Yuki. Mentre consumava la sua preda, il riccioluto non riusciva a non pensare a quanto accaduto poco prima, e più ci pensava, più avvertiva dentro sé una strana sensazione di disagio. Tanto era distratto da quel pensiero,
che neanche s'accorse di nulla quando Sho si alzò per andare a domandare qualcosa all'esaminatore. Kenichi restò in disparte, ma decise finalmente di abbandonare i brutti pensieri, e di analizzare la prossima missione.


- Chissà cosa ha in mente l'esaminatore. Di questi tempi accadono cose strane. I pescatori di Kiri non fanno altro che parlare delle onde anomale che devastano le coste. Questa storia non mi convince affatto.

I minuti scorrevano veloci, la preoccupazione di Kenichi era sempre più grande.
 
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view post Posted on 17/5/2017, 14:24     +1   -1
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Una volta che ebbero completato il loro pasto e sistemato un po’ l’area, ridonandogli il suo stato di natura selvaggia, il gruppo si direzionò verso il villaggio. Saputa quale fosse la meta della loro prossima prova, il percorso apparve quasi più tranquillo rispetto all’andata. L’ansia si era spenta per quanto ancora quei poveri studenti non stringessero in mano il loro coprifronte. Ormai il team di aspiranti genin si era decimato ed i restanti, non più di sei, rimanevano uniti tra di loro pronti a fare squadra. Il sensei rimase alla testa della comitiva, facendo da guida in modo che tutti potessero intraprendere il percorso più rapido per raggiungere il porto. Se ne stava immerso nei suoi pensieri quando il ragazzino più piccolo della sessione gli si avvicinò ponendogli una domanda un tantino imbarazzato.

- Giovane questo non so proprio dirtelo. Noi veniamo a conoscenza dei fatti compiuti solo quando i piani alti decidono che sia il momento. Infondo non è poi così sbagliato... i civili cadrebbero nel panico al primo allarme e rischiare che vadano in giro informazioni errate è un rischio bello grosso - commentò ridendo con voce profonda per l’interrogativo di Sho - Questo non significa che dobbiamo restare con le mani in mano. Anche dei ragazzini come voi possono fare qualcosa. Siete stati dotati d’intelletto no? Quindi potete ragionare e trarre delle soluzioni, anche idee. Io sono qui con voi per supervisionarvi e proteggervi. Stai tranquillo e vediamo cosa ci attende in mare aperto...

Gli diede una pacca sulla spalla, incoraggiando l’argenteo a proseguire in sua compagnia. L’aria di mare solcava il loro apparato respiratorio come un galeone, trascinata dalla forza del vento. Non dovevano essere lontani dal punto d’arrivo, infatti i primi alberi in legno delle imbarcazioni iniziarono a sbucare da dietro alcuni casolari più bassi. Accelerò l’andatura il robusto ninja, finché non giunse lungo sul molo. Una volta arrivato al centro di quest'ultimo si fermò per guardarsi intorno attentamente, finché non delineò una minuta figura intenta a rammendare le reti.

- Vecchio mio, come promesso sono venuto a trovarti e mi sono portato un po’ di compagnia - esordì raggiante in direzione del marinaio che quasi sobbalzò nell’udire una voce tanto poderosa - Come va? Ancora problemi con la pesca?

Dovette strizzare un po’ gli occhi l’uomo dall’età avanzata per mettere a fuoco il suo interlocutore. Quando finalmente l’ebbe riconosciuto, riprese a fare il suo lavoro come se niente fosse.

- Ah sei tu Morie. Quei maledetti pesci impazziti... ormai non si capisce più qual è il posto migliore per pescare - commentò di rimando l’altro non troppo entusiasta della visita.

Sapeva perfettamente che se lo shinobi era lì un motivo c’era. I due scambiarono qualche parola di convenienza prima che l’esaminatore azzardasse la sua richiesta. Proprio come si era già notato nelle presentazioni il pescatore non sembrava così contento, anzi. Avrebbe dovuto perdere tempo prezioso per dei mocciosi solo una stupida prova? A che pro? Da un lato però era curioso di vedere cosa avesse in mente il docente per quelle tenere creature e se realmente la loro iniziativa avesse portato a qualcosa di utile per i suoi ultimi fallimenti in mare. Sbuffò sonoramente iniziando a sciogliere le corde e liberando le vele accuratamente ripiegate. Il mare sembrava calmo ed il vento spirava nella direzione opposta alla banchina.

- A bordo... - disse con una felicità ipocrita - Almeno sapete dirmi la rotta di questa vostra scampagnata?

A quel punto ognuno di loro avrebbe potuto aggiungere un dettaglio importante per la navigazione, in quanto tutti i presenti riuscivano ad avvertire una sensazione di appartenenza verso qualcosa in lontananza. Fu quasi come essere diventati quegli stessi pesci, come se la loro missione fosse salvare la famiglia. Un sacrificio necessario la loro morte per poter forse risollevare le sorti dei loro confratelli. Lì sentivano, più si avvicinavano al mare aperto e più avvertivano la loro paura, perdizione. Potevano degli animali all’apparenza così insignificanti avere una sorta di personalità? Gli schizzi dell’acqua di tanto in tanto si fondevano con il vento, bagnando la pelle scoperta degli acerbi viaggiatori. Quello era solo un assaggio delle future prove che avrebbero atteso quei novellini nel corso della loro vita. Quando la costa scomparve dalla visuale ed il fondale iniziò a prendere la sfumatura più azzurra, ad indicarne la profondità moderata, fu allora che uno scenario particolarmente strano catturò l’attenzione dei presenti. Quasi come se formassero un cerchio alcuni animali acquatici attentavano alla vita dei poveri “Yuru no Namida”. Si trattava di squali dalle pinne scure che increspavano la superficie dell’acqua. Che ci facevano quelle bestie temibili così vicine alla costa? Per quale ragione si erano allontanate così tanto dal loro habitat? La luminosità dei pesci andava spegnendosi ogni volta che la loro lotta diventava inutile, quelle creature erano troppo potenti per loro.

- Se doveste lavorare in squadra... cosa proporreste di fare? - chiese l’insegnante non distogliendo lo sguardo dallo scenario macabro, mentre l’acqua si tingeva di rosso.

Allora il sensei vuole sapere come ragionate, quindi vi sta chiedendo di tirare fuori delle idee per risolvere il problema e salvare quelle povere creature.



Edited by Karen91 - 17/5/2017, 21:32
 
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jumpi.9
view post Posted on 21/5/2017, 10:52     +1   -1




Narrato - Pensato - Parlato Sho .

Il Sensei spiegò senza tralasciare alcun dettaglio ciò che pensava del mondo ninja e ciò di cui era a conoscenza dando poi una sonora ma calorosa pacca sulla spalla del giovane spronandolo.

Dietro quell’aspetto da orso burbero si nasconde un animo nobile e generoso… Devo ricordarmi che l’abito non fa il ninja.

Pensò, guardando dal basso all’alto della enorme stazza del docente. Sorrise tra se e se, caricato dalle parole del maestro e restando al suo fiancò continuò a camminare fino a quando non giunsero a destinazione. Si trovarono davanti ad un ometto rachitico chinato a rammendare reti da pesca che sobbalzò nell’udire la profonda voce dell’uomo. Si scambiarono un paio di battute il pescatore con aria particolarmente stizzita guardò i ragazzini e con falso entusiasmo li fece salire sulla sua barca domandò loro quale fosse la destinazione da raggiungere. Sho, come gli altri compagni sentì una sensazione quasi viscerale, come se il mare lo stesse chiamando a se. Era qualcosa di unico, mai successo in vita sua, non capiva se fosse solo l’entusiasmo per l’avventura o se fosse qualcosa di più arcano. Scrutò l’orizzonte con la brezza che fendeva delicatamente il suo giovane viso, ad un certo puntò sentì qualcosa di più profondo, come un richiamo ed esclamò indicando un punto ad ore due dalla prua della piccola imbarcazione.

Ad ore due signore, dobbiamo andare la! Percepisco qualcosa.

La faccia dell’uomo era tutto un programma, si capiva fosse abbastanza infastidito dagli schiamazzi e dagli “ordini” di quel minuto branco di ragazzini chiassosi e fastidiosi, ma annuì e ruotò il timone della gradazione richiesta e continuò a proseguire nel viaggio. Anche gli altri diedero qualche indicazione, Kenichi compreso, evidentemente davvero tutta la comitiva sentiva qualcosa. Ad un tratto la barca si fermò, uno spettacolo macabro si destava di fronte a loro: degli enormi squali dalle pinne scure avevano accerchiato un branco di Yuru no Namida pronti a sbranarli appena assicurati della resa degli stessi. La situazione era alquanto delicata, un pesce molto raro era a rischio di massacro, il sensei domandò loro cosa avrebbero fatto per risolvere la situazione lavorando di squadra, cadde un profondo silenzio interrotto solo dalle onde che si infrangevano contro le travi di legno dell’imbarcazione, nelle loro menti una tempesta di idee ed informazioni. Sho si portò sul bordo destro dell’imbarcazione con le braccia ben distese e appoggiate sullo stesso, fissava con enorme intensità la scena e con le dita della mano destra tamburellava la liscia superfice lignea tinteggiata della nave, era completamente immerso nei pensieri e nello studio delle tattiche.

Dunque… Come fare a salvare questi pesci? A differenza di Kenichi io non conosco nessuno, non so quali siano i loro punti di forza e i loro punti deboli, come posso fare a creare un lavoro coeso ed il più privo possibile di lacune e punti deboli? Dannazione sembra impossibile!

Sospirò profondamente scuotendo il capo orizzontalmente, ogni risposta che si dava creava il doppio delle sue domande, la testa continuava a macchinare informazioni eppure non riusciva a venire a capo del problema.

Regola numero uno, osservare il nemico e l’ambiente circostante per capire punti di forza, debolezze dello stesso. Sono degli enormi pesci, dotati di forza e resistenza superiori alle nostre capacità… tranne quelle di Kenichi… lui con l’innata potrebbe riuscire a colpirli… non possiamo però farlo vicino agli Yuru perché sennò sarebbe una mattanza e falliremmo la missione… non possiamo nemmeno entrare in acqua, non è il nostro habitat verremmo ammazzati subito… servirebbe un diversivo…

Si staccò dal bordo ed iniziò a camminare con fare spasmodico e nevrotico avanti indietro, aveva in mente un piano geniale ed elaborato, avrebbe avuto bisogno solo di un’esca, ma quale? Quest’ultimo tassello mancante stava esasperando il giovane Yuki, nel frattempo sentiva in sottofondo strampalate tattiche proferite da alcuni suoi colleghi, e tutto ciò lo rendeva ancora più nervoso. Camminò fino a quando si trovò di fronte all’albero maestro e si appoggiò con la schiena su di esso e si lasciò scivolare facendo sbattere rumorosamente le natiche sul pavimento. Sentì un qualcosa uscirgli dalla tasca e rotolare poco distante da lui, d’istinto guardò da dove provenisse il suono e sbarrò gli occhi. Con uno scatto repentino raccolse l’oggetto caduto e corse verso il sensei urlando.

CI SONO CI SONO!!! Maestro, ragazzi ho la soluzione!

Infilò la mano nel taschino dei pantaloni ed estrasse un pugno chiuso, lo girò con le nocche rivolte verso lo scafo ed aprì il piccolo palmo. Su di esso erano poggiate sei piccole sfere rosee, i ragazzi non capivano cosa fossero ma di certo il sensei, che si scoprì in precedenza che si chiamava Morie, aveva ben chiaro l’origine di quelle palline.

Sensei premetto che le ho raccolte solo per fini di studio prima, spero di non aver commesso nessun reato o altro nella mia imprudenza… ma sono rimasto affascinato da queste “ghiandole”.

Disse guardando con aria da cane bastonato Moire cercando un gesto di approvazione o consenso da parte sua, poi continuò.

Ragazzi queste sono le ghiandole che usano gli Yuru per immagazzinare il Chakra che assorbono, le ho scoperte quando prima pulivo il pesce. Il piano è questo: Dato che gli squali sono troppo forti per essere feriti dalle nostre armi da taglio e sono in un habitat a loro favorevole avremo bisogno di questi per poter avere UNA solo chance di salvare le loro prede. Non conosco nessuno tranne Kenichi, dato che fa parte del mio stesso Clan ed inoltre sa usare già la nostra innata. Quindi ho cercato di elaborare un piano dove tutti saremo impiegati e cercheremo di avere un lavoro coeso e fondamentale da parte di ogni membro. Tra l'altro è semplice. Useremo queste ghiandole come canalizzatori di tutto il nostro chakra in modo tale che gli squali verranno attratti da esse, ad esclusione del nostro amico ricciolone che avrà un compito di estrema importanza nel mio piano, a quel punto lanceremo lontano le nostre esche ed una volta che questi bestioni avranno abboccato…

Rivolgendo lo sguardo verso al compago di Clan.

Tu dovrai usare la nostra innata e congelare l’acqua circonstante loro e se il sensei vorrà li uccideremo con le tue lance di giaccio, sennò avremo creato almeno un diversivo per salvare gli Yuru, questo è il tutto… pareri?

Sperava che questa sua strategia potesse risolvere il problema, o per lo meno arginarlo, stava spettando le idee dei compagni di squadra e dei pareri del maestro. Era questione di istanti eppure la tensione lo stava dilaniando per l’ennesima volta.
 
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NiandraShine
view post Posted on 25/5/2017, 02:17     +1   -1




*Kenichi seguì attentamente gli ordini di Morie, il misterioso esaminatore. Ancora scosso da quanto successo durante l'esame pratico, non riuscì a dire una sola parola. Camminando a testa bassa, non fece altro che seguire il gruppo di giovani shinobi lungo il tragitto, scambiando di tanto in tanto qualche breve dialogo col piccolo Sho. Giunti a destinazioni, dinanzi gli occhi dei futuri genin di Kiri si verificò uno spettacolo a dir poco agghiacciante. Feroci belve marine divoravano senza alcun rimorso i poveri Yuri no Namida e tingendo di rosso le acque celesti del Villaggio della Nebbia. Nessuno dei giovani ninja parve intimorito da quello scenario. La paura era stata completamente sommersa dalla voglia di salvare i poveri Yuri no Namida.*

- Il maestro Morie ha ragione. Abbiamo bisogno di una strategia, non possiamo sperare di sconfiggere quelle bestie con le nostre armi. Pensa, Kenichi, rifletti. Dev'esserci un modo. Maledizione, pensa, pensa...

Ad un tratto, una voce ruppe il silenzio. Il piccolo Sho aveva finalmente trovato la soluzione. Estrasse dalla tasca le piccole ghiandole dei Yuri no Namida ricche di chakra, che usate come esca, sarebbero state in grado di attirare gli squali lontano dai pesci dalle squame azzurre. Infine, sfruttando le abilità innate del clan Yuki, Kenichi sarebbe riuscito a trafiggere le belve con le sue micidiali Lance di Ghiacchio.
L'idea forse era abbastanza semplice, ma in fondo, sembrava potesse funzionare.


- Bella mossa, Sho! - disse Kenichi, sollevando entrambi i pollici. - Può funzionare. C'è solo un problema. Date un'occhiata.

A pochi metri dalla loro imbarcazione, gli squali accerchiavano i Yuri no Namida, colpendo al momento giusto le creature più vicine.

- Finché le prede resteranno in trappola, nulla potrà distrarre i predatori da un banchetto tanto facile. Bisogna confonderli e liberare gli Yuri no Namida. Qui tutti siamo futuri shinobi del Villaggio della Nebbia - disse Kenichi, rivolgendo lo sguardo ai pochi ragazzi rimasti nel gruppo. - suppongo che ognuno di voi sia in grado di eseguire almeno una ninjutsu acquatica, vero? Se riusciamo ad utilizzare queste tecniche per bene, saremo in grado di distrarre i predatori, in modo da ottenere la loro attenzione grazie alle ghiandole sgraffignate... volevo dire, "conservate" da Sho. Forse qualche Yuri non Namida finirà dritto nelle fauci delle bestie, ma scarificandone pochi, potremmo salvarne molti di più - gridò il ragazzo, esibendo un imbarazzato sorriso sul volto. - Senza avvicinarci troppo, attireremo con il nostro chakra gli squali, raggruppandoli in una zona lontana dalle prede. A quel punto, utilizzerò le mie lance di ghiaccio per colpire quelle bestiacce. Hanno la pelle dura, ma vale la pena fare un tentativo. Sfrutterò al meglio il chakra, farà un po' freddino, ma credo possa funzionare. Che ne pensate? - domandò Kenichi, osservando con attenzione i suoi compagni e sopratutto il maestro Morie, supervisore della missione.
 
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view post Posted on 27/5/2017, 11:30     +1   -1
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Il docente rimase in silenzio mentre ascoltava attentamente ogni strategia proposta dai suoi studenti. Inizialmente i ragazzini apparirono tutti molto timidi, o forse pensierosi, per quella domanda improvvisa posta così a secco. Dovevano ponderare bene basandosi sulla loro capacità intellettiva, relazionandosi agli insegnamenti assorbiti in accademia. Una risposta troppo azzardata avrebbe persino potuto compromettere la loro carriera ninja, se si considerava il fatto che fossero ancora sotto esame. Intanto il tempo diventava fondamentale e l’ansia si faceva sempre più palpabile minuto dopo minuto una di quelle creature indifese moriva divorata. Il loro scopo era proprio salvaguardarle e non far andare in estinzione un qualcosa di così utile per il genere umano. Dopotutto per Morie che era cresciuto in quegli ambienti di mare, la missione non differiva molto dal salvare un bambino privo di conoscenze nelle arti marziali. Dopo i primi tentennamenti le voci iniziarono ad accalcarsi le une sulle altre, finché un giovane non espose qualcosa che aveva sottratto a quei pesci. Molti rimasero ammaliati, altri bisbigliarono tra loro per chiedersi come mai Sho avesse portato via ai pesci quella ghiandola. Il proprietario dell’imbarcazione piuttosto scocciato da quel baccano, dopo aver buttato l’ancora ed aver ripiegato le vele, si affacciò dal balcone a lato per guardare meglio lo sfacelo delle bestiole.

- Se non vi date una mossa... non so se ne rimarrà qualcuno da “salvare” - commentò con una crudezza inaudita, forse originaria del suo mestiere.

Morie lo fissò per pochi istanti, mantenendo un atteggiamento calmo. Le braccia incrociate al petto mentre scrutava ognuno degli alunni che aveva preso in gestione quella mattina.

- Insomma... adesso vi farò una seconda domanda. Confidate a tal punto nelle vostre capacità da mettere in atto questi vostri piani? Oppure sono solo supposizioni? - il tono del sensei non si piegò minimamente, nascondendo a pieno i suoi pensieri riguardo ciò - Ricordatevi che sono comunque degli esseri viventi...

Uno strano silenzio piombò nuovamente nell’ambiente, lasciando molti timorosi. Finché si trattava di tirare fuori idee non era difficile ma lì si parlava proprio di attuare vere e proprie azioni. Ma con così tanti suggerimenti come potevano definire quale fosse il migliore? Improvvisamente la calma apparente venne spezzata da un dodicenne dalla capigliatura ramata. Se lo ricordavano tutti bene perché era colui che aveva sottratto ad i suoi sfidanti ben due pesci, di cui uno se ne era impossessato con la forza lo stesso insegnante. Si arrampicò in piedi sul corrimano e con fare da sbruffone si rivolse all’intera classe.

- Io vado - esordì con determinazione in direzione.

Fece un salto, buttandosi direttamente verso l’acqua ma invece di sprofondare si ritrovò a passeggiare sulla superficie. Gli animali non erano troppo distanti ma comunque non badarono molto alla sua presenza, troppo intenti a pregustarsi quelle prede succulente ed indifese. Fu allora che un ghigno soddisfatto si dipinse sul volto del giovane. Afferrò un kunai dalla sacca e si tagliò il palmo della mano, sbrigandosi ad infilarla nell’acqua. Tutti rimasero impietriti da quella scena, come attendendo il verdetto. Vivendo in un posto di mare, tutti i presenti avevano studiato la flora e la fauna della zona, e non ci voleva un genio per intuire che lui volesse utilizzare il suo sangue per attirarli a lui. Il liquido cristallino non fece altro che far scorrere profusamente la linfa vitale della vittima. Le pinne iniziarono a muoversi confusamente nella zona delimitata, finché tutti poterono nuotare l’allontanamento di due esemplari in direzione dell’aspirante shinobi. In un certo senso in quella maniera aveva facilitato il lavoro dei suoi compagni ma a quale costo?

jumpi.9 ~ Ti sei messo un po’ nei casini da solo diciamo. Quando inserisci in un ambientazione creata dal master dei dettagli, in questo caso le cosiddette “ghiandole”, se non rimane un elemento superficiale prettamente descrittivo nella narrazione dovresti confrontarti con il master per sapere se puoi utilizzarli strategicamente GDR ON. Perché in questo caso è come se tu rispetto all’altro compagno ti creassi autonomamente un vantaggio. Non so se mi sono spiegata bene. Comunque se in questo post ruolerai coerentemente la convinzione del voler applicare la strategia esposta da Sho sappi che le cosiddette “ghiandole” essendo intrise di chakra manderanno in confusione ancor di più i pesci e li attrarrai tutti in un punto, rendendoli ancora più esposti al pericolo. Gli squali non saranno minimamente attratti da quelle cose, loro vogliono il sangue e la carne.
Poi un altro consiglio che mi sento di darti riguarda l’interazione con la classe. In una missione si possono porre delle domande al master per avere un quadro più completo dell’ambientazione e degli NPC. In questo caso se tu GDR ON avessi chiesto al sensei (GDR OFF a me, che sono il master) avresti avuto un quadro generale delle capacità di ognuno (tanto non siete più di 5/6 persone). Finché è una missione D questo passaggio sembra superficiale ma andando avanti diventa molto importante un’interazione costruttiva master/masterato.

NiandraShine ~ Ti sei amalgamato bene nella strategia di jumpi.9, anzi hai tirato in ballo una parte strategica molto rilevante, ma anche una parte negativa se così vogliamo chiamarla. Attenzione a cosa fai, ogni scelta fa prendere una strada diversa.

Ormai siamo agli sgoccioli, questo è il penultimo post. Siete liberissimi di fare quello che volete: supportare lo studente, continuare con la strategia, crearne un’altra. Rimanete sempre coerenti con il PG comunque sia.

 
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NiandraShine
view post Posted on 2/6/2017, 14:47     +1   -1




Le parole del docente bruciarono l'entusiasmo dei ragazzi. D'un tratto,
la missione parve più complicata del previsto. Il gruppo sprofondò nuovamente nel silenzio, ancor è più timoroso. Come se non bastasse, gli squali divoravano con ingordigia i poveri Yuri no Namida, il cui numero diminuiva drasticamente col passare dei minuti. Gli aspiranti genin della Nebbia erano ormai nel panico, il tempo scorreva veloce. Mentre gli esaminati meditavano sul da farsi, l'avido ragazzino che poco prima s'era messo in mostra per essere riuscito a recuperare ben due Yuri no Namida, ruppe il silenzio. Scavalcando i perimetri dell'imbarcazione, attirò l'attenzione delle feroci bestie marine infliggendosi una ferita alla mano con un kunai e immergendo il palmo sanguinante nell'acqua gelida. Una mossa sicuramente coraggiosa, ma forse un po' troppo azzardata.


- Che diavolo fai? Non siamo ancora pronti! - gridò Kenichi.

Non c'era più tempo per le parole. Le bestie ormai avevano perso interesse per le piccole creature marine e puntavano dritte al ragazzo. Il gruppo sprofondò nel panico, Kenichi non riusciva a pensare. Bisognava agire, bisognava farlo in fretta.

- E' il momento di entrare in azione! Ragazzi, dobbiamo dividerci. Un gruppo terrà occupati gli squali, l'altro gruppo guiderà le creature più minute lontano dalle bestie, lungo le coste, attirandole con il chakra. Non sarà facile, ma ormai non abbiamo più scelta. Attenti, tenete bene a mente che i Yuri no Namida si nutrono di Chakra, non avvicinatevi troppo. Io proverò ad insegnare le buone maniere a quelle bestiacce.

Gli squali ormai avevano completamente circondato il ragazzo.
Era questione di pochi secondi, tra poco sarebbero passati all'attacco. Kenichi scavalcò l'imbarcazione, restando saldamente in piedi sulla superficie marina.
Era finalmente giunto il momento di passare all'azione. Diede una rapida occhiata ai suoi compagni, notando l'espressioni ancora sbigottite e spaventate di alcuni ragazzi.


- Non possiamo abbandonare un compagno di squadra in diffcoltà, giusto? Dobbiamo agire, ormai non abbiamo altra scelta. Io vado, chi vuole seguirmi, mi segua. Gli altri, si occuperanno dei Yuri no Namida. Salviamo quelle creature! Muoviamoci!

Kenichi cominciò a correre in direzione del suo compagno, circondato da squali feroci. Niente male come prima missione, decisamente.
Mentre raggiungeva la zona indicata, Kenichi analizzò rapidamente la situazione.


Maledizione. Per quale ragione il ragazzo ha deciso di spostare lo scontro lontano dalla nostra imbarcazione? In acqua le bestie sono sicuramente avvantaggiate, dovremo tenere gli occhi aperti. Spero che il ragazzino abbia un piano in mente, altrimenti, siamo nei guai.

CITAZIONE
Finalmente! ahahahahahah volevo chiederti, se dovesse essere necessario per l'ultimo post, informazioni sugli altri membri del gruppo coinvolti nella faccenda. Sempre se possibile :)


Edited by NiandraShine - 7/7/2017, 21:13
 
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view post Posted on 8/7/2017, 14:07     +1   -1
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Tutti rimasero di stucco persino il sensei che non si aspettava assolutamente una mossa del genere, ma presto la sua espressione tornò tranquilla quasi compiaciuta per quell’azione improvvisa. Certo il ragazzo era stato avventato ma almeno aveva fatto qualcosa per smuovere la situazione. Dopotutto c’era sempre lui come supervisore a gestire la prova e questo doveva far stare più tranquilli gli esaminandi; almeno per il momento, perché in una missione ufficiale chissà se avessero avuto qualcuno di tale calibro a coprirgli in fondoschiena. Vista la piega che stavano prendendo l’eventi anche Kenichi s’immerse completamente nel ruolo che avrebbe ricoperto da quel momento in avanti, come leva al servizio del villaggio d’origine. Senza battere ciglio lo studente iniziò ad impartire direttive al resto della comitiva che presa di coraggio, accolse favorevole i suoi ordini. Sembrava un’ottima strategia quella premeditata dal coetaneo, tanto che attirò l’attenzione del docente che li osservava a braccia conserte. Pensare in fretta, senza conoscere il susseguirsi dei cambiamenti, era una delle realtà che si susseguivano spesso negli incarichi impartiti dai piani alti. I ninja a volte non ricevevano mai abbastanza informazioni dai superiori e quando giungevano nel luogo decretato si ritrovavano con gli occhi completamente bendati. Vedere come reagissero a tali imprevisti secondo Morie era fondamentale perché non perdesse le sue leve già alle prime commissioni. L’argento saltò giù dall’imbarcazione seguendo l’esempio dell’altro individuo che correva a più non posso lontano dalla battaglia marina. Una fanciulla dalla capigliatura verde petrolio fece lo stesso prendendo la direzione dei due maschietti, mentre gli altri compagni restanti si diressero all’opposto cercando di separare definitivamente i pesci invischiati nello scontro. Proprio come pianificato le creature attratte dall’energia dei dodicenni, loro fonte vitale, cambiarono totalmente punto d’interesse. Finalmente avevano un capobranco da seguire, ed i loro spiriti si fecero leggeri e rilassati. Chi aveva divorato la loro carne né poté avvertire le sensazioni positive. Il problema principale restava per il team che invece ebbe subito a che fare con le bestie fameliche, innervosite soprattutto da quello spazio aperto insolito e da ciò che stava avvenendo al di fuori della comprensione umana. Il riccioluto riuscì ad arrivare appena in tempo, quando uno squalo con un guizzo imprevisto abbandonò il suo ambiente naturale per azzannare una gamba della sua preda. La vittima venne solo sfiorata ma comunque mostrò palesemente in volto il terrore provato per quell’attimo. Si muovevano rapide quelle creature voraci nell’acqua, raggiungendo velocità maggiori di un uomo allenato. I nemici erano troppi per un singolo individuo ma forse in tre ce l’avrebbero potuta fare. Rendendosi conto che scappare fosse inutile, Ryoko e Sayo si fermarono all’improvviso. Entrambi si guardarono cercando anche complicità nell’altro. Un muro d’acqua si formò davanti a loro difendendoli dagli attacchi violenti degli avversari. Eppure quella barriera sarebbe bastata? Il primo animale nemmeno provò ad affrontarla, il secondo ci nuotò in mezzo trovando come scappatoia il lato opposto ma il terzo prese uno slancio tale che la varcò senza difficoltà, approfittando del suo elemento dominante. Per un breve istante poterono contare integralmente i denti della bestia che si fiondavano verso il malcapitato che si trovava al centro. La vita sembrò passargli davanti mentre i loro sguardi si fecero carichi di disperazione. Poi successe l’imprevedibile... il muro si trasformò in un’onda anomala e l’obiettivo si trovò trascinato lontano.

- Va bene così giovani... tornate a bordo. Al resto ci penso io - commentò il barbuto dall’alto dell’imbarcazione.

Per quanto gli riguardava avevano svolto egregiamente il loro lavoro era inutile insistere ulteriormente sulla questione. Il netto allontanamento dei pesci era stato eseguito con eccellenza, del resto avrebbe potuto occuparsi anche lui personalmente. Componendo i dovuti sigilli una strana corrente si palesò nel fondale marino, trascinando su due lati opposti gli acerrimi nemici. I ragazzini rimasero spiazzati, prima di far ritorno sul peschereccio affaticati e stanchi senza avere idea del verdetto finale. L’uomo era rimasto così impassibile che sembrava impossibile capire il suo pensiero a riguardo. Solo quando furono totalmente riuniti, iniziò a parlare.

- Insomma ci sono ancora alcune cosette da ultimare ma penso di poterci pensare da solo. Quindi... siamo arrivati alla fine di questo percorso. Sono fiero di dirvi che da adesso in avanti tutti voi presenti siete genin. Pertanto portate alto l’onore di Kiri mi raccomando, sennò non potrò vantarmi di essere stato il vostro esaminatore - ridacchiò l’uomo con la sua voce profonda - Ho come l’impressione che questa non sarà l’ultima volta che ci vedremo... il mare emana uno strano odore di guai. Va bene bando alle ciance... questi sono vostri e buoni festeggiamenti ve li siete meritati.

A quel punto senza attendere oltre il ninja estrasse un pezzo di stoffa accuratamente ripiegato da una delle sacche contenenti il materiale dato in dotazione dal Kage. Non appena ebbe srotolato il contenitore tutti poterono notare le placche nuove di zecca riservate a loro. Erano un po’ di più di quelle che effettivamente vennero distribuite ma quello che contava in fin dei conti era avercela fatta. Chissà cosa gli sarebbe aspettato da ora in avanti?

NiandraShine ~ Ultimo post per te. Ottima la strategia finale e la scelta del voler collaborare pur di completare con successo la missione. Le mie valutazioni nei tuoi confronti arriveranno al prossimo post. Ricordati che invece tu in questo post dovrai lasciare i tuoi commenti nei miei confronti, come da regolamento. Puoi ruolare liberamente gli NPC ora... sono tuoi compagni di classe e puoi riutilizzarli quando vuoi anche nelle autogestite o missioni. Spero che ti sia divertito e alla prossima.

jumpi.9 ~ Non so che problemi tu abbia avuto ma aspetto un tuo possibile ritorno. Lascio aperta la possibilità di ruolare questi ultimi due post in uno unico e poi nel caso ti farò avere una valutazione, solo a classe completata. Per qualsiasi dubbio o domanda non esitare a contattarmi.

CITAZIONE

Al termine ogni studente dovrà assegnare all'Insegnante un voto da 1 a 10 per:

Coinvolgimento Personale: il voto sarà alto se la giocata vi ha divertiti, se la trama era interessante e quindi se è stato in grado di far crescere il vostro personaggio e se ha offerto spunti per il futuro.

Tempistiche: basate questo punteggio in base ai tempi di risposta che ha avuto l'Insegnante e quindi sulla comunicazione di eventuali assenze e ritardi; sarà indice di buona coordinazione o meno con i giocatori. Attenzione però, se in partenza vi eravate accordati su un ritmo lento di posting - e lo avete accettato iniziando a giocare - non potete poi dare un voto basso perchè le risposte tardavano ad arrivare; se in corso d'opera cambiate idea o vi trovate con più tempo libero a disposizione e non vi sta più bene il ritmo stabilito, potete chiedere il cambio Insegnante.



Edited by Karen91 - 8/7/2017, 18:13
 
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NiandraShine
view post Posted on 9/7/2017, 07:39     +1   -1




Kenichi raccolse tremante il suo coprifronte. Gli occhi brillavano come mai, finalmente il ragazzo era riuscito a completare l'esame.

- Ce l'ho fatta. Kenichi Yuki, shinobi del Villaggio della Nebbia, come suo padre prima di lui. - sussurrò.
- Sei stato bravo. - disse qualcuno. Era la ragazza dai capelli verdi che poco prima aveva lottato con gli squali al fianco di Kenichi e del ragazzo temerario.
- Come dici? Ah, sì, io... Beh, io... Grazie.
- Non era facile riuscire a ragionare in quella situazione. Piacere, mi chiamo Sayo.
- Kenichi - rispose il ragazzo, con decisione.
- Avete finito di blaterare?

Il ragazzo che sfacciatamente s'era lanciato in acqua, pronto ad affrontare le bestie, sfoggiava con aria soddisfatta il suo nuovo coprifronte.

- Dopotutto, è soltanto merito mio se siete riusciti a passare l'esame.
- Sei stato fin troppo precipitoso. Avresti dovuto collaborare con noi.
- Ah, io non amo star lì a chiacchierare. Avrei potuto salvare quelle stupide creature e sconfiggere gli squali anche senza il vostro aiuto. - disse il ragazzo.
- Ho i miei dubbi. - rispose Sayo.
- Kenichi, lui è Ryuko. Avrai notato che non conosce le buone maniere. Sai, la simpatia non è il suo forte.


Kenichi sorrise divertito, notando lo sguardo contrariato di Ryuko.
Indossò il suo coprifronte, orgolioso come mai. Finalmente, era uno shinobi di Kiri.
Era pronto per altre, meravigliose, avventure.


CITAZIONE
La mia valutazione nei tuoi confronti è strapositiva. L'esame è stato divertente, i post sono arrivati sempre prestissimo e ci hai dato continuamente una mano, mostrandoti disponibile anche in privato. Mi hai aiutato tantissimo a capire bene le meccaniche del gioco. Sarà che questa è la prima volta, ma per me è un 10 facile facile. Grazie ancora :D
 
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view post Posted on 9/7/2017, 09:19     +1   -1
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VALUTAZIONI NiandraShine:
Allora visto che ti ho illustrato gli errori post dopo post farò un resoconto generale. Sei ancora alle prime armi e questo si vede ma c'è parecchia "roba" quindi prevedo grandi progressi nel corso della tua avventura. Abbiamo avuto un po' di incomprensioni per quanto riguarda lo svolgimento del gioco: tipo i fogli in classe che non capivo cosa fosse esattamente successo oppure questo post finale un po' ingarbugliato. Ti consiglio di rileggerli accuratamente i post del master o di farlo in momenti di piena lucidità perché andando avanti con la difficoltà errori di questo genere potrebbero non passare inosservati. Rapportandoti con il tuo compagno jumpi.9 sei finito per "nasconderti" dietro di lui e alle sue strategie quando invece nell'ultimo post ho visto che avevi ottime capacità d'analisi. Anche la fretta è una brutta consigliera... tanto che in questo ultimo post ho letto tutto l'entusiasmo di voler terminare finalmente dopo eoni (ed anche giustamente?), lasciando scoperta la parte ruolata da me per concentrarti solo sul dopo la premiazione. Per il resto l'introspezione c'è anche se potresti migliorare, e per quanto riguarda gli NPC chiedi sempre un confronto al master per sapere se puoi muoverli o meno; di solito se non sono da BG o non viene specificato è raro avere questa possibilità. Alcuni adottano anche la politica dello scambiarsi i dialoghi (vedrai più avanti). La caratterizzazione invece è sempre stata rispettata ma l'introspezione poteva avere più gradi di profondità (tipo quando stava per essere divorato dallo squalo). Per quanto riguarda la scrittura sei molto semplice e lineare, a volte se hai tempo da perdere potresti leggerti qualche role dei veterani oppure cercare dei sinonimi sul vocabolario online per riuscire a fare una narrazione più articolata. Beh penso di aver detto tutto... buon proseguimento e buon gioco. Alla prossima! ^-^

Role: 7.5
Scrittura: 7
Strategia/Approccio: 7.5
Conoscenza del Regolamento: 10

Voto Medio: 7.5+7+7.5+10 /4 = 8 (500 + 400 exp a te)
- 1 PM (punti missione)
- 5 PS (punti specializzazione dati dal passaggio di rango a Genin)
- 5 PA (punti abilità dati dal passaggio di rango a Genin)

Adesso sei libero di fare un'Autogestita, un Addestramento, una Missione C, una Quest di Clan o Talento di Clan, la Firma di uno dei Sutra, una Quest Medica... ricordati sempre di aggiornare prima la scheda e di postare nell'apposito topic per fartela convalidare.

 
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view post Posted on 24/9/2017, 14:09     +1   -1
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Molto bene. Mi è piaciuta molto l'idea dei pesci e quell'esaminatore mi sta troppo simpatico! Magari fossero tutti così. xD
Scrittura, npc e ambientazione positivi. Nulla da aggiungere.


Coinvolgimento Personale: 10

Tempistiche: 10

Trama e Impostazione: 10

Scrittura: 10

Ambientazione e Caratterizzazione NPC: 10

Voto Medio: + (10)

En plus 70 + 100 * 2 = 340 ryo

Chapeau!
 
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