Missione 45C - Ghostbusters!, per _Crystal (2° PG)

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view post Posted on 6/9/2017, 14:46     +1   -1
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Ai: Sai cosa succede? Su conosce l'Arte Medica ma non intende utilizzarla.

La donna gentile dal caldo cuore spezzò quella spinosa situazione con un nuovo tono di voce, freddo e severo. Guardava con delusione la corvina Kunoichi, quasi disprezzandola. Voleva spingerla ad utilizzare le sue conoscenze per salvare Taiji, oramai steso a terra senza forze per muoversi. Respirava a fatica, la pelle diventata quasI viola per via del sangue che si accumulava in vari punti. Quel veleno era una minaccia più pericolosa del previsto che, lentamente, lo stava strappando a quel mondo. Ma perchè Su aveva nascosto fino a quel momento quella sua abilità? Dopotutto, Taiji era un loro compagno di squadra, così come quella deceduta vecchietta una preziosa civile.

Su: Sei.. Sei solo una.. Una..

Stringeva i denti, arrabbiata, sicuramente delusa da quella pugnalata alla schiena. Una lacrima le sfiorò i dolci lineamenti prima che i suoi artigli fossero partiti intenzionati ad affondare in quella candida carne. Alla albina bastò un sigillo, spezzato con una sola mano, per far muovere i venti e scaraventare la amica-nemica lontana dalla sua persona. Era diventato un vero e proprio campo da combattimento, quel modesto quartiere.

Su: IO NON SONO UNA DEBOLE COME QUEI POVERI MEDICI, CAPITO?!

Ai: ..Non riesci proprio a capire che nessuno ti considera una debole se salvi una vita?

Tra domande, insulti e dubbi, una pietra di piccole dimensioni si fece largo tra il gruppo diretta verso Himitsu. Questa, però, riuscì a percepirla, schivandola facilmente.

??: LASCIATE IL NOSTRO AMICO, MOSTRI!!

Tutto tacque. Quella voce, bianca come quella del ragazzino, proveniva dal tetto della seconda casa, dove si potevano scorgere tre ciuffi di capelli dal castano colore.

??: LASCIATELO! O VE LA FAREMO VEDERE NOI!!

Erano soltanto altri ragazzini: ma cosa potevano fare, se non minacciare? Presto, però, dei fruscii, misti a rumori di passi, si fecero largo in tutta la zona. Qualche secondo di silenzio.

??: CONTEREMO FINO A TRE PRIMA DI FARVI FUORI TUTTI! UNO.. DUE..

CITAZIONE
GDROFF// Dal tetto vedrai solo i loro ciuffi non proprio coperti, come il restante corpo. Sta a te cercare di parlarci o dare sfogo alla loro rabbia UmU //GDRON
 
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view post Posted on 8/9/2017, 03:23     +1   -1
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Non capiva. Proprio non riusciva a capire. Lo aveva sempre saputo dentro di sè, e se lo era detto più volte da solo, che tra i due era Nene quella emotivamente intelligente, empatica, in grado di capire gli altri. Lo aveva preso da Ikki e Sanae, mamma e papà, mentre di loro Takeshi aveva solo il cognome. Lui era solo uno stupido che usava l'arma degli stupidi, la ragione: tutti sono capaci, dato un problema, di trovare la soluzione più semplice diretta ed efficiente. Nene pensava ad un livello superiore: cercava di capire cosa provassero le persone coinvolte, alla ricerca non di una soluzione efficiente ma della migliore soluzione possibile, per tutti. Si sa, l'ammirazione è il sentimento più lontano dalla comprensione, e a dirla tutta il Suzaku conosceva a fondo Nene ma non l'aveva mai compresa.

Per questo non capiva Su, così come non l'aveva capita in precedenza quando l'aveva giudicata con male parole per la faccenda di Himitsu. Adesso, solo adesso, capiva che non era riuscito a capirla. Aveva solo ragionato nel modo più logico possibile, senza lasciar spazio ad alcun istinto o sentimento. Le avrebbe chiesto scusa, se la situazione lo avesse permesso. Le persone erano così indecifrabili...
Così come non riusciva a capirla adesso: che senso aveva rifiutarsi di prestare soccorso a Taiji? Era ferito, aveva bisogno di cure. Lei ne era in grado, loro altri no. Fosse stato lui al suo posto, non ci avrebbe pensato un istante.

Rimase interdetto mentre osservava in silenzio il breve scontro: sentiva di non avere voce in capitolo, senza la possibilità di intervenire in quella questione che non lo riguardava. Era questo il suo limite, e forse la sua più grande forza: lui era sè stesso, e nessun altro. Non poteva indossare i panni di Su, poichè era incapace di comprenderne le emozioni: poteva solo procedere secondo logica... ma alcune persone non seguono la logica, seguono il cuore. E se c'era una cosa che a Nene non mancava, quello era il cuore.


Sinceramente... non mi interessa.


Esordì così, attirando l'attenzione del team. Non era proprio sicuro di quel che stava per dire, ma temeva di non avere altre possibilità: se fino a quel momento era stato Chunin, capitano della squadra, adesso era Takeshi, solo Takeshi. Il suo sguardo vagava per terra, alla ricerca di un appiglio, senza alzarsi ad altezza volto.


Non so perchè tu non voglia curarlo, o perchè tu ce l'abbia con i medici. Di certo non ho intenzione di supportarti, ma non voglio assolutamente dirti che stai sbagliando. Non posso sapere quello che ti porti dentro e, ripeto, nemmeno mi interessa. Ognuno di noi qui ha le sue ferite, le sue cicatrici, e se sono nascoste è giusto che rimangano tali.
Il pensiero corse immediatamente al doppio sfregio sul volto, mentre finalmente riusciva ad alzare lo sguardo cupo sulla ragazza mora.
Ricorda però che TU puoi aiutarlo. Non io. Non Ai, non Himitsu. Tu, ricordatelo. Tu ne hai la possibilità, e quindi la responsabilità. Per quanto mi riguarda, puoi scegliere di lasciarlo qui a morire come un cane per "non sentirti una debole", in fondo io fino a poco fa nemmeno lo conoscevo Taiji -così come non conoscevo voi-.
Però, ogni azione ha le sue conseguenze. Non solo come kunoichi di Kiri, come persona. Se vuoi salvarlo, salvalo. Se vuoi lasciarlo lì, fai pure. Io non posso farci niente. Ma pensa bene alle tue azioni, o dovrai convivere con il rimorso: gli errori non si cancellano, non si può tornare indietro. Quindi fai la scelta giusta, qualsiasi tu creda che lo sia, e accettane le conseguenze.


L'ultima frase non voleva risultare minacciosa, ma più come un consiglio. Ovviamente Takeshi sperava che la ragazza aiutasse Taiji, ma non avrebbe avuto alcun moto di rimpianto se non lo avesse fatto. Ormai lui le aveva lasciato interamente il peso della decisione -una mossa piuttosto codarda, doveva ammetterlo, ma era lei ad averne la responsabilità sin dall'inizio-. Lui non conosceva parole in grado di obbligarla.


Lo stesso discorso vale per voi due. Potete provare a costringerla oppure lasciare a lei la scelta, sta a voi: conoscete Taiji e Su da ben prima di me. E tu, tu vieni con me, dobbiamo pensare agli altri.


Concluse il discorso prendendo il bambino ostaggio di Himitsu dalle sue braccia, facendo ben attenzione a tenerlo fermo affinchè non gli scivolasse via o tentasse un qualche altro tipo di ribellione. L'ultima parte del suo intervento era stata sovrastata dalla voce dal tono minaccioso ma poco imponente di un altro ragazzino, che insieme alla sua banda aveva circondato la zona. Sbuffò di fronte a questa nuova scocciatura, prima di mettersi bene in vista nello spiazzo di fronte alla seconda casa, allontanatosi di poco dai suoi compagni di squadra. Sul "Due" del conto alla rovescia, Takeshi si intromise facendo sentire la sua voce a tutti i presenti, nascosti o meno.


Sentite, io ne ho abbastanza di questa storia. Facciamo così: voi uscite allo scoperto e ne parliamo con calma, e io non carbonizzerò vivo il vostro amico qui presente -vi ricordo che siete stati voi a minacciarci per primi, eh-. Non vogliamo farvi del male, siamo qui solo perchè ce lo hanno chiesto. Possiamo risolvere tutto senza che nessuno si faccia male, e in realtà non abbiamo nemmeno intenzione di punirvi per tutti gli scherzi che avete fatto: il tizio che ci ha chiamati pensava che ci fosse un fantasma ed era tutto spaventato, figuratevi!


Concluse il discorso con una risatina leggera: non aveva motivo di essere sotto pressione, quelli che lo minaccavano erano solo ragazzini. Non potevano essere così pericolosi, no? In ogni caso, se avessero provato ad avvicinarsi con intenzione non pacifiche avrebbe fatto assaggiare qualche scossettina al bambino, giusto per sentirlo lamentarsi ad alta voce e far capire che stava facendo sul serio.
Adesso tutto semrava più chiaro, dopo tanto tempo: la presenza di una banda di bambini, che magari avevano scoperto qualche trucco segreto, poteva spiegare molte delle cose che erano accadute fino a quel momento. Certo, c'erano ancora elementi oscuri, tipo come avevano fatto a procurarsi l'esplosivo, l'acido e la genjutsu, ma erano cose che avrebbe chiesto direttamente a loro -ammesso che avessero collaborato senza fare troppe storie-.
Inoltre era anche piuttosto convinto che fossero stati loro a prendere la sua katana, ma forse non era il caso di tirare fuori quell'argomento dopo un discorso calmo, pacato e pacifista come quello che aveva appena fatto.
 
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view post Posted on 11/9/2017, 14:29     +1   -1
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I ragazzini non fiatarono. Anzi, quello al centro dei tre sul tetto, si alzò, mostrando la sua figura. Era mingherlino, con i capelli che gli cadevano sugli occhi, vestito con una semplice maglietta bianca che sovrastava in grandezza i pantaloncini marroni. Poteva avere dieci anni al massimo. Sicuro salì sul cornicione, mostrando un oggetto assai familiare al Chunin: la sua Katana.

??: Ho.. Detto.. LASCIATE IL MIO AMICO!

Lesto alzò la spada (con entrambe le braccia, era ancora troppo piccolo per controllare tale arma) e, con uno scatto, la gettò verso lo stesso Takeshi. Quel colpo poteva essere facilmente eluso ma il turno del ragazzino non era ancora finito: una decina di sfere volarono da quasi tutti i punti in quel piccolo quartiere, diretti verso il team. Erano un agglomerato di fogli che, pian piano, cominciarono a fumare, per poi esplodere in tante nuvole di fumo. Preso la vista del Team sarebbe stato pari allo zero, se non fosse stato per le loro abilità Sensitive.

Su: KUNAIII!!

Il Chunin avrebbe potuto notare delle piccole ombre arrivare all'alto a gran velocità verso la sua posizione. Sarebbe stato possibile schivare quegli oggetti nonostante la grande confusione? Vi erano vari Chakra che si muovevano intorno lui, a gran velocità, quasi intento a confonderlo. Improvvisamente la terra cominciò a tremare sotto lui, per poi alzarsi. Un muro apparve qualche centimetro più avanti, che riuscì a proteggerlo.

Su: ..Non serve che mi ringrazi

Alle sue spalle vi era la Corvina, accovacciata con una mano sul terreno, che accompagnò quelle parole con un candido sorriso. Forse aveva compreso le parole del suo Caposquadra, o forse stava mentendo. L'attacco, però, non era finito: i Kunai, muniti di bombacarta, esplosero, facendo crollare quel muro.

La polvere avrebbe peggiorato la non visibilità del Campo da Combattimento, ma vi erano altre due pedine ancora in gioco.

Himitsu: AAARGH! ..Questi mocciosi..

Con una freddezza allarmante la Cartomante estrasse il Kunai nel fianco destro, per poi gettarlo a terra. Spezzando dei Sigilli un'onda di energia investì tutti i presenti, ma inizialmente nessuno poteva capire a cosa fosse servito. Solo grazie ai Venti richiamati da Ai il fumo fu finalmente scomparso, lasciando così finalmente vedere sei ragazzini completamente bloccati. Probabilmente, era opera di Himitsu. Sempre la stessa, spezzò subito dopo un altro Sigillo che, in un ghigno di dolore, fece accasciare tutti i nemici a terra. In sottofondo il vociare curioso, doloroso e sconcertato degli abitanti del quartiere che osservavano la scena.

Himitsu: ..no.. Non sono morti..

Sembrava essere facilmente finita, se non che

Su: ..Taiji! È scomparso!

Ai: No.. Sento il suo Chakra.. Sta scappando.

CITAZIONE
GDROFF// Penultimo post.

Se deciderai di seguire la fonte del Chakra di Taiji ti ritroverai a dopo la fontana, quasi fuori dal quartiere. È trainato da tre ragazzini, cioè quelli che poco prima stanziavano sul tetto //GDRON
 
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view post Posted on 14/9/2017, 14:31     +1   -1
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...e invece, furono loro a portargliela. Era impugnata in modo maldestro da quello che pareva essere il capo dei ragazzini, che ignorando gli avvertimenti di Takeshi li attaccò dalla distanza. Kunai, fumogeni, tattiche diversive... dove diamine avevano trovato tutta quella roba? Il ragazzo si coprì il volto con un braccio per proteggersi dalla polvere, mentre con l'altro lasciò andare il bambino che teneva ostaggio: se erano pronti a lasciarlo uccidere, allora non serviva a nulla, era solo d'impiccio. Gli rivolse solo qualche parola, prima di perderlo di vista nel caos generato dall'assalto.

Ehi moccioso, ti farei notare che avrebbero lasciato che ti uccidessi senza pensarci due volte. Trovati amici migliori la prossima volta.


Davanti a loro, un muro di pietra si innalzò grazie a Su, difendendoli dagli attacchi sconclusionati ma comunque pericolosi dei ragazzini. Era tutto confuso, sentiva molte presenze attorno a sè che si muovevano in cerchio, ma... Himitsu e Ai entrarono in gioco, una bloccando i movimenti di tutti gli avversari con un sigillo, l'altra spazzando via la nube di detriti con il suo Fuuton. Quando la visuale si fu liberata, di fronte a loro si parò uno spettacolo di totale disfatta: tutti i bambini intrappolati dalla Cartomante caddero a terra privi di sensi, in seguito ad un ulteriore gesto di questa. Sì, forse era stata un po' brutale e vendicativa... ma loro si erano meritati tutto ciò. Takeshi approvò con un cenno del capo, incurante del pubblico che si stava accalcando, preoccupato e curioso, per assistere alla vicenda.
Per la prima volta, avevano agito come un team. Su, Himitsu, Ai. Formavano una bella squadra, erano affiatati, più di quanto volessero ammettere. Per riuscire a mantenere il sangue freddo in quella situazione e utilizzare le proprie capacità per un compito specifico che andava a beneficio dell'intero gruppo, serviva almeno un po' di conoscenza reciproca. E lui?
Cosa aveva fatto in tutto ciò?

Scoprì i denti in un sorriso -forse il primo, vero, sorriso di tutta la missione- che non prometteva niente di buono. Lui era il leader. Come tale, gli altri avevano liberato per lui la strada, lasciando a Takeshi il compito principale senza che dovesse preoccuparsi di altro. Chinò la testa e flettè le ginocchia, abbassando il baricentro. Era una bella sensazione sentirsi in grado di fare qualcosa di utile, sentire gli altri che si fidavano di lui a tal punto... forse era questo che significava davvero essere Chunin. Era da moltissimo che non provava quella sensazione, ma chissà: ci si sarebbe anche potuto abituare.


Grazie a tutti.


Senza indugio scattò nella direzione in cui si trovava Taiji, lasciando solo una nuvoletta di polvere come scia del suo passaggio. Era veloce, e balzò rapidamente da una parte all'altra usando gli appoggi che il terreno gli forniva... finchè non raggiunse coloro che stava inseguendo. Erano poco lontano, ma se avessero continuato così presto sarebbeo usciti dal suo raggio visivo e forse sarebbero riusciti a scappare: per questo iniziò a comporre dei sigilli, evocando il chakra elementale dal suo corpo per poi scatenarlo sotto forma di fulmine. Una folgore sarebbe caduta davanti ai piedi dei ragazzini, sperava intimidendoli abbastanza per costringerli a fermarsi o almeno rallentare. Non poteva mirare direttamente a loro perchè Taiji era già ferito e non voleva peggiorare le sue condizioni: una minaccia poteva essere sufficiente, ma se ancora una volta avessero ignorato l'avvertimento il Suzaku non ci sarebbe andato piano. Era già stato sufficiente mostrargli una volta la loro incoscienza, alla seconda gli avrebbe dato la lezione che si meritavano.


Fermatevi immediatamente!


Aveva già il secondo colpo in canna, metaforicamente parlando: le sue mani stavano già replicando i sigilli, e se non si fossero fermati gli sarebbe caduto un fulmine -non letale, per carità, c'era anche Taiji di mezzo- sulla zucca. Chi lo sa, magari sarebbero diventati più intelligenti e propensi ad ascoltare chi era più grande di loro.


//Il primo colpo è di avvertimento, il secondo gli arriva in testa se non si fermano. Intanto continuo a correre e cerco di raggiungerli, ovviamente.

<genjutsu> - Tecnica del Velo di Nebbia - "Immettendo il proprio chakra nell'aria circostante si crea un banco di nebbia illusorio che avvolge totalmente il campo di combattimento, impedendo a colui che subisce la tecnica di scorgere il proprio avversario chiaramente ed impedendogli quindi movimenti sicuri e precisi in attacco e causando diverse falle nella sua difesa. In questo modo l’utilizzatore avrà la possibilità di avvicinarsi all'avversario sfruttando la copertura parziale data dalla nebbia. A livello Jonin la concentrazione della nebbia sarà pressoché totale, facendo sentire il nemico del tutto spaesato benché sino a poco prima abbia avuto la possibilità d’osservare attentamente il campo di battaglia."//
 
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view post Posted on 15/9/2017, 15:26     +1   -1
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L'avvertimento fu quasi del tutto ignorato dai ragazzini, nonostante la loro corsa si fece per un attimo più difficoltosa. Sembravano sicuri di sé, forse fin troppo: quella situazione, d'altronde, ricordava una normale scena all'interno delle mura familiari. Prima i capricci, poi il ricatto dei genitori, ed infine la corse per non prendere le mazzate. Loro erano sicuri che il Team non gli avrebbe fatto nulla di estremamente grave. Per loro, d'altronde, era tutto un gioco: lo comunicava quella situazione - dato che nonostante le minacce di Takeshi continuavano a fare di testa loro - ma dava credito alla tesi il racconto del ragazzino, oramai svenuto a terra grazie alla Tecnica di Himitsu. Loro potevano essere degli esperti in quello che sembrava essere l'acchiapparello, ma il Chunin aveva a sua disposizione quella che veniva considerata magia.

Poco prima che il secondo attacco andasse a segno, come un fulmine a ciel sereno, il Chakra di Taiji tornò a risplendere come una fiamma ardente. I ragazzini persero i sensi sul colpo finendo a terra in una caduta rovinosa, mentre con un balzo il Pallido tornò con i piedi per terra senza un graffio. Il vento gli mosse il Kimono, mentre i lisci capelli di pece gli coprivano gli occhi. Erano di ghiaccio, sembravano spenti, opachi, caratterizzati forse da un senso di vuoto. Tremava. Era agghiacciante. Forse non stava bene, forse aveva bisogno di aiuto. No. Stava benissimo. Riusciva a reggersi sulle sue gambe, il suo Chakra scorreva normalmente - anzi - sembrava anche più forte di prima.

Taiji: ..Mi sono stancato.. Mi.. Sono.. Stancato.. Lo sai, no?.. MI SONO STANCATO AHAHAHAH

Quella risata, seconda solo alla probabile di Watashi, era pregna di malvagità ed instabilità. Tossì, ad un certo punto. I suoi occhi erano stanchi, contornati da delle occhiaie violacee, ma aveva ancora la forza per sfidare il Chunin. Una sfida fatta di sguardi, di teorie, quasi guidata da una subdola supremazia.

Taiji: Non.. Puoi.. Non potete.. Fermarmi.. Eheh..

Il suo viso, il suo collo, le sue mani, tutta la pelle scoperta cominciò ad incresparsi, vibrando: per le spaccature che si erano create sull'epidermide sembrava stesse per mutare e, in effetti, la scena non poteva comunicare altro.

Taiji: ..I bambini.. Sono stati delle valide pedine.. Chi mai sospetterebbe di quelle piccole creature per questo obrobrioso omicidio di massa.. Prima i loro animaletti, avvelenati, sotterrati tutti sotto i nostri piedi.. Poi il terrore psicologico provocato dalle "attività paranormali", ed infine l'omicidio del vecchio.. Se non fosse stato per uno dei ragazzini, rimasto intrappolato nel bagno, le mie mani sarebbero rimaste pulite.. Quel coglione, non riusciva più a risalire la finestra.. Aveva pure sporcato la corda con il veleno per la signora nella casa esplosa.. Cazzo se brucia.. Ma l'ho punito per bene..

Quella pelle di porcellana, presto, si staccò del tutto dal suo viso, cadendo a terra come fossero state grandi scaglie leggere come piume. Il viso di Taiji era sempre il solito, tranne per qualche piccolo particolare: era completamente bruciato.

Taiji: ..Sì, se te lo stai chiedendo, IO ho dato quelle armi ai bambini, IO gli ho fatto credere fossero dei giocattoli, IO li ho spinti ad ammazzare i loro genitori.. E sai il perché? ..No, non puoi saperlo.. No, solo alcuni eventi arrivano alle orecchie delle persone.. Stupidi, stupidi Ninja.. Nati dallo sporco sangue dei coloni..

Si portò le mani al viso, guardandosi le mani consumate dall'acido, ricordando - forse - qualcosa del passato che continuava a turbarlo

Taiji: ..Tu, devi sapere.. Tanto, in qualunque caso, mi ucciderai.. Io e la mia famiglia facevamo parte di un gruppo di nomadi, provenienti da una terra pacifica che divenne, durante le numerose Guerre, meta di Traditori e malfamati.. Le nostre donne cominciarono ad esser stuprate, i nostri figli rapiti e venduti al mercato nero.. Non stavamo più bene lì.. Decidemmo, quindi, di partire e spostarci lungo tutte le Terre Ninja per trovare un posto pacifico e tranquillo dove vivere.. Non ci volle molto, a quei tempi Kirigakure no sato non possedeva neanche la metà dello splendore che tanto vanta..

Infilò una mano nella manica sinistra del Kimono, cacciando un rotolo. Dopodiché lo lanciò a Takeshi: non sembrava pericoloso.

Taiji: ..lì c'è il resto delle armi.. Comunque, ci eravamo finalmente stabiliti, vivevamo bene ma, al contrario dei restanti gruppi, noi rimanevamo indietro sullo Studio del Ninjutsu.. Però eravamo unici, ma questo non lo capivamo.. Un giorno, però, il fuoco irruppe nel nostro accampamento.. Ricordo ancora le urla dei nostri figli.. I.. Pianti..

Il suo corpo cominciò a cospargersi di vari simboli. Erano sigilli, completamente neri, in contrasto su quella pelle bianca. Erano molto, molto familiari al Chunin.

Taiji: ..E' successo qui.. Proprio.. QUI!

Dopodiché guardò con gli occhi pieni di lacrime Takeshi. Lo fissò intensamente. Era pronto a farla finita.

Taiji: MEKORO VI DEPURERA' TUTTI!

Il suo corpo si illuminò, presagendo una grande esplosione. Gli animali cominciarono a correre via in una corsa contro il tempo, che sembrava essersi però già fermato. La luce si espandeva sempre più ricoprendo l'intero campo da combattimento. Oramai la figura del ninja di Kiri era scomparsa. In quel momento, però, solo una cosa doveva preoccupare il Chunin: l'esplosione avrebbe spazzato via tutto, compresa la vita degli abitanti e del team. Ma sembrava essere troppo tardi, purtroppo.



Finalmente, era finito. Finalmente, di nuovo la cara Nebbia. Finalmente di nuovo la tranquillità. Quella che sembrava riprodurre una cupola di pietra stava a qualche metro di distanza dal Chunin, mezza distrutta. Al lato destro del Ninja Su, visibilmente stanca. Alla sinistra Himitsu, sempre con la stessa espressione calma ed enigmatica. Alle spalle, invece, Ai, che avvolgeva l'uomo in un impaurito abbraccio. Tramava. Era in cerca di rassicurazione.

Gli abitanti applaudivano. Erano felici. Fin troppo felici. Il Team aveva bisogno di quel sostegno, lo meritavano. Ma Ai aveva bisogno di parlare con i suoi compagni in privato.

Ai: ..Ecco cosa ho trovato.. E' un album di fotografie.. Secondo il racconto, Taiji avrebbe dovuto avere più di duecento anni.. Ma, eccolo qui, da bambino.. Era nella casa esplosa.. Secondo il biglietto all'interno, è scomparso quando aveva poco più di cinque, o sei anni.. Dopodiché, nessuno lo ha più visto.. Takeshi, se vuoi, puoi tenerlo insieme alla sua spada.. E' nel rotolo che ti aveva dato, insieme alle altre nostre armi.. Potremmo archiviarle, ma abbiamo deciso di tenercele, e vorremmo le custodissi tu, Capitano. Il Caso non può essere archiviato, magari capiteremo di nuovo insieme nella prossima Missione..

CITAZIONE
GDROFF// Ultimo post. La foto ritrae il bambino che hai visto nella Genjutsu. Torna a casa, vai da qualche altra parte, stai con gli NPC: decidi tu ^^
Inoltre, lascia un feedback. Ma puoi farlo anche dopo il post con le ricompense UmU //GDRON
 
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view post Posted on 16/9/2017, 14:58     +1   -1
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Gli occhi di Takeshi erano rossi, ma non dette loro la soddisfazione di versare lacrime. Non doveva crollare, in quella situazione... ma ciò non significava che stesse andando tutto per il meglio. Si scrollò di dosso Ai, con gentilezza ma allo stesso tempo fermezza, mentre incredulo mosse qualche passo avanti fino a dove poco prima si trovava Taiji, adesso solo un cumulo di cenere spazzato via dal vento.

Non è possibile... Non sono riuscito a fare nulla, a fermarlo...


Un'espressione amara si fece largo sul suo volto, mentre pestò un piede a terra con violenza come un gesto di stizza furiosa. A questo punto non gli interessava più di cosa avrebbero pensato Ai, Su e Himitsu di lui: avrebbe potuto cercare di interrompere il suo sigillo, di metterlo fuori gioco prima che potesse completare la tecnica, oppure
Avrei dovuto capirlo prima, che c'era qualcosa che non andava. Avremmo potuto aiutarlo a superare... tutto quel dolore...

Una spada e delle fotografie. Era tutto lì ciò che Taiji aveva lasciato dietro di sè? No, c'era qualcos'altro. Qualcosa di più. Qualcosa che sarebbe stato consumato dal tempo come una qualsiasi altra spoglia mortale, ma avrebbe lasciato un segno ben più duraturo: le sue memorie e i suoi sentimenti.
Io me ne farò carico, lo prometto.

Se ci fosse stata Nene al suo fianco, non sarebbe successo niente di tutto ciò. Senza di lei, era debole, debole e stupido. Doveva diventare più forte, per sè stesso e per gli altri: era quello che stava pensando tra sè e sè, mentre vedeva che anche gli altri avevano accusato emotivamente il colpo. Mentre prendeva la katana del ragazzino dalle mani di Ai, i suoi occhi risplendevano però di una luce determinata.


Scopriremo la verità dietro a tutto questo. Il motivo di questa rabbia, di questo dolore, Mekoro... E porremo fine a tutto. Non lasceremo che Taiji abbia sofferto invano.


No, non era per niente la fine. La missione poteva dirsi conclusa, ma l'avventura... l'avventura era solo appena iniziata.

//Post finale corto e vago, non ho molto tempo tra sabato e domenica sorry :v Comunque se serve di saperlo, accompagnerei i feriti (Himitsu?) in ospedale, farei rapporto e poi ognuno a casa sua a riposarsi. È stato faticoso, per tutti XD

Tempistiche: i ritardi sono principalmente tutti colpa mia, soprattutto i primi... mesi?... perchè erano piuttosto scazzato con la vita. Tu sei stato puntuale, e anzi decisamente paziente ad aspettarmi. 8.5

Coinvolgimento personale: hai fatto un bel salto nel vuoto ad affidare una missione a cui tenevi tanto ad un pg di cui non sapevi nulla, e di cui IO non sapevo nulla dato che questa è la sua prima missione. Sinceramente, credo che per la prima metà della missione sia stato più che altro tu a coinvolgermi e invogliarmi a postare tramite i contatti in off piuttosto che la missione stessa. È stata una missione strana, con dei punti poco chiari, ma penso di avere uno stile di scrittura piuttosto trasparente da questo punto di vista: se qualcosa non mi piaceva o non mi tornava particolarmente, lo hai letto direttamente tra i pensieri di Takeshi XD Devo ammettere anche che in sè per sè, soprattutto nella parte centrale, non ci ho capito una ceppa: questo secondo me è dovuto sia al fatto che sono stupido come player e se non mi metti qualcosa davanti alla faccia io non la vedo, sia al fatto che alcune cose erano poco chiare così come erano scritte nei post anche se nella tua testa funzionava tutto alla perfezione -e infatti ti ho fatto millemila domande di comprensione in privato-. Mi è sembrato quindi di brancolare nel buio, ma è derivato da incomprensioni tra il mio modo di giocare e il tuo modo di masterare, non è una colpa tua. Sul finale, specialmente gli ultimi due, tre post... beh... tantissima roba, ed è stato quello che mi ha fatto capire quanto tu avessi davvero già in mente tutto fin dall'inizio e quanto ci avessi studiato. 8, media tra una prima metà in cui ci siamo incastrati poco bene e un finale memorabile.

Ci becchiamo, alla prossima ;)//
 
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view post Posted on 16/9/2017, 18:17     +1   -1
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CITAZIONE
GDROFF//

Valutazioni


CITAZIONE
-Role: 8.5
Punto un po' delicato poiché, lo sai anche tu, Takeshi non ha un carattere definito. Con questo, però, non hai cambiato ogni scelta a seconda della situazione, e questo mi ha permesso di farmi una idea su cosa, su chi, sarà questo npc. Tu, a volte, me lo hai descritto come uno che non vuole intromettersi negli affari degli altri, molto confuso sulla sua identità, quasi apatico. Nelle ultime battute, però, mi hai dimostrato il contrario. La situazione che viveva Taiji lo ha colpito, ed il voler andare fino in fondo a questa storia lo spinge su una strada eticamente positiva. Credo che se continuerai ad alimentare questa sua Natura buona sarà presto con un carattere ben definito e appagante, ruolasticamente parlando.
Gli ho permetto d'esser il Capitano, cercando di far venire a galla un qualche suo tratto autoritario o una predisposizione all'amministrazione/organizzazione. Ma, forse, ho capito che (per ora) non fa per lui UmU. Invece posso dire che ha un bel tratto investigativo: le domande che ha fatto erano giuste, al momento giusto.

-Scrittura: 9.
Semplice e lineare, va bene UmU

-Strategia/Approccio: 8.
Hai domandato (sia on che off), hai ipotizzato, ti sei anche sforzato di capire chi fosse il colpevole, ma -ammetto- non era facile. Gli indizi non erano per nulla palesi, e il mandare avanti le accuse rivolte ad Himitsu, alimentate dal suo fare sospetto, possono averti proprio fatto scordare che in squadra ci fosse anche lui, quasi l'angelo sulla terra. Bene, questo avrebbe potuto essere un indizio: non c'era quasi mai, né con te né con il resto della squadra. Non ipotizzava mai nulla, non partecipava attivamente alle discussioni, ma solo quando stava per succedere qualcosa. La frase Solo Taiji sembrava non aver attutito il colpo - dato che era riuscito senza problemi ad afferrare l'ombrello della castana - ma quando gli occhi vispi di Su si posarono su di lui i suoi si spalancarono improvvisamente: le ginocchia si posarono subito a terra mentre il sudore gli bagnò la fronte, la destra che stringeva il Kimono in corrispondenza del cuore nel terzo post avrebbe dovuto farti da subito suonare un campanello d'allarme; tutti nella squadra dovevano essere Sensitivi di un buon livello, no? Allora perché Taiji ha messo in atto quella messa in scena? (Forse lo hai dimenticato con il passare del tempo, ma non te ne faccio una colpa xD).
Altro indizio, nella Genjutsu. Prima cosa, Takeshi avrebbe potuto capire si trovasse sotto l'illusione in poche semplici mosse: ricordando la piantina delle case, l'ha anche esplorata. Le camere erano messe in ordine diverso nella mente di Taiji, forse ricordando la sua casa. Sempre nella Genjutsu, i personaggi di Ai, Himitsu, Su e lo stesso Taiji: prima il pg assiste alla trasformazione di Su in un mostro. Avendo un carattere forte, il ragazzino la vedeva come quelle persone che hanno fatto fuori il suo popolo. Inoltre il Serpente è anche subdolo, rappresentando la natura del ragazzino. Ai, invece, viene impiccata. La donna è la purezza, l'amore, morti nell'animo di Taiji. Himitsu è il destino. Tramite le sue carte guida le scelte del ragazzo ma, grazie al cappuccio, sembra un fato senza identità, controllati da altri, forse. La tomba, invece, rappresenta effettivamente la sua morte. Già lo sapeva, era il suo destino.
IL BAMBINO NELLO SPECCHIO. Come già detto, il bambino nello specchio è Taiji. Se lo avessi seguito, avresti letto parte della sua memoria, scoprendo il piano studiato a tavolino da un uomo nella penombra che chiama te, lo spettatore, Taiji. Sarebbe stata poi una scelta di Takeshi credere o meno, cercando di incastrarlo.
ULTIMO INDIZIO PRESENTE CHE ORA RICORDO: negli ultimi post il bambino che Himitsu trova parla di un "ragazzino più grande". L'unico che Takeshi conosce nella missione è Taiji xD

Ah, la questione "Cartomante". Grazie all'abilità da sensitivo riesce a percepire lo stato fisico e mentale delle persone. Da lì, caccia fuori le carte. Sono randomiche, non hanno a che vedere con visioni del futuro. Ma, soprattutto uno, era un indizio, quella dell'Imbroglio UmU

-Conoscenze del Regolamento: //

CITAZIONE

Ricompense


Media: (8.5+9+8)/3=8.5

-Exp: (1600*8.5)/10=1360
-PM: +3
-P.ti Stat: +8
-Fama: +8. Sei il primo che la merita dei miei masterati xD Gli abitanti hanno assistito a tutto quello che è successo. Parleranno del team in modo positivo ^^
-Ryo: 200.

-PA: +3
-PT: +3
-PS: +8

-Arma Genin Lv.1: Katana (Base:
Liv 1: +6 Frz/Def/Res)
Katana semplice che apparteneva a Taiji. Impugnatura di stoffa nera con cuciture blu. Pesa 5 Kg

Crystallo, mi sono divertito un mondo. Sia perché sei un bravo player, ma soprattutto per la tua persona. Ti ho fatto scervellare un po' (nonostante i post difficili da comprendere non hai fatto mezzo errore lol), scocciare anche - lo so -, ma la reazione che hai avuto per gli ultimi post mi ha reso felice. Scusa anche per la qualità dei post che sono andati scemando, ma con il pc andato fuori uso da cell non potevo far di meglio. Sì, è molto stancante. Spero di poter continuare con te questa avventura, ma già lo sai xD Alla prossima UmU

Ps. Uff, alla fine Takeshi ha ancora il pene eme
Pps. Se ci soni tante ripetizioni in questo post sorry, ma son da cell, un parto //GDRON

EDIT Angy: avevi invertito le ricompense di PT e PS (non potevano essere +8 PT quando il massimo per le missioni C è +3)

Edited by ~Angy. - 19/9/2017, 16:12
 
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view post Posted on 8/1/2018, 09:08     +1   -1
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Oh, vedi che quando ci metti la zucca le cose ti escono bene.
La scrittura è decisamente più curata del solito, qualche sbavatura qui e là c'è ma niente di eclatante (ti segnalo solo un "bramavano alle nostre spalle..." TRAMAVANO, cribbio é_é questa è degna del mio Stupidario ancora non esistente, ma prima o poi dovrò farlo)

Il succedersi degli eventi è un po' da trip mentale in certe fasi, l'impressione è stata che il giocatore non potesse influenzare più di tanto gli esiti perché già pre-impostati; al contrario, di buono c'è che appunto la trama era organizzata a puntino e nonostante non si fosse capito fino all'ultimo dove voleva andare a parare, si è mossa in modo costantemente coerente.

Controllare ben 4 o più png è stata una scelta difficile, molto impegnativa, ma sei stato bravo ad assegnare a ciascuno pochi tratti (e buoni) che li rendessero riconoscibili. Non sempre riesce bene.

Coinvolgimento Personale: 8,5
Tempistiche: 8
Trama e Impostazione: 9
Scrittura: 8.5
Ambientazione e Caratterizzazione NPC: 8,5
Voto Medio: 8.5, paga 425 ryo e una pacca sulla spalla.
 
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