L'avvertimento fu quasi del tutto ignorato dai ragazzini, nonostante la loro corsa si fece per un attimo più difficoltosa. Sembravano sicuri di sé, forse fin troppo: quella situazione, d'altronde, ricordava una normale scena all'interno delle mura familiari. Prima i capricci, poi il ricatto dei genitori, ed infine la corse per non prendere le mazzate. Loro erano sicuri che il Team non gli avrebbe fatto nulla di estremamente grave. Per loro, d'altronde, era tutto un gioco: lo comunicava quella situazione - dato che nonostante le minacce di Takeshi continuavano a fare di testa loro - ma dava credito alla tesi il racconto del ragazzino, oramai svenuto a terra grazie alla Tecnica di Himitsu. Loro potevano essere degli esperti in quello che sembrava essere l'acchiapparello, ma il Chunin aveva a sua disposizione quella che veniva considerata magia.
Poco prima che il secondo attacco andasse a segno, come un fulmine a ciel sereno, il Chakra di Taiji tornò a risplendere come una fiamma ardente. I ragazzini persero i sensi sul colpo finendo a terra in una caduta rovinosa, mentre con un balzo il Pallido tornò con i piedi per terra senza un graffio. Il vento gli mosse il Kimono, mentre i lisci capelli di pece gli coprivano gli occhi. Erano di ghiaccio, sembravano spenti, opachi, caratterizzati forse da un senso di vuoto. Tremava. Era agghiacciante. Forse non stava bene, forse aveva bisogno di aiuto. No. Stava benissimo. Riusciva a reggersi sulle sue gambe, il suo Chakra scorreva normalmente - anzi - sembrava anche più forte di prima.
Taiji: ..Mi sono stancato.. Mi.. Sono.. Stancato.. Lo sai, no?.. MI SONO STANCATO AHAHAHAH
Quella risata, seconda solo alla probabile di Watashi, era pregna di malvagità ed instabilità. Tossì, ad un certo punto. I suoi occhi erano stanchi, contornati da delle occhiaie violacee, ma aveva ancora la forza per sfidare il Chunin. Una sfida fatta di sguardi, di teorie, quasi guidata da una subdola supremazia.
Taiji: Non.. Puoi.. Non potete.. Fermarmi.. Eheh..
Il suo viso, il suo collo, le sue mani, tutta la pelle scoperta cominciò ad incresparsi, vibrando: per le spaccature che si erano create sull'epidermide sembrava stesse per mutare e, in effetti, la scena non poteva comunicare altro.
Taiji: ..I bambini.. Sono stati delle valide pedine.. Chi mai sospetterebbe di quelle piccole creature per questo obrobrioso omicidio di massa.. Prima i loro animaletti, avvelenati, sotterrati tutti sotto i nostri piedi.. Poi il terrore psicologico provocato dalle "attività paranormali", ed infine l'omicidio del vecchio.. Se non fosse stato per uno dei ragazzini, rimasto intrappolato nel bagno, le mie mani sarebbero rimaste pulite.. Quel coglione, non riusciva più a risalire la finestra.. Aveva pure sporcato la corda con il veleno per la signora nella casa esplosa.. Cazzo se brucia.. Ma l'ho punito per bene..
Quella pelle di porcellana, presto, si staccò del tutto dal suo viso, cadendo a terra come fossero state grandi scaglie leggere come piume. Il viso di Taiji era sempre il solito, tranne per qualche piccolo particolare: era completamente bruciato.
Taiji: ..Sì, se te lo stai chiedendo, IO ho dato quelle armi ai bambini, IO gli ho fatto credere fossero dei giocattoli, IO li ho spinti ad ammazzare i loro genitori.. E sai il perché? ..No, non puoi saperlo.. No, solo alcuni eventi arrivano alle orecchie delle persone.. Stupidi, stupidi Ninja.. Nati dallo sporco sangue dei coloni..
Si portò le mani al viso, guardandosi le mani consumate dall'acido, ricordando - forse - qualcosa del passato che continuava a turbarlo
Taiji: ..Tu, devi sapere.. Tanto, in qualunque caso, mi ucciderai.. Io e la mia famiglia facevamo parte di un gruppo di nomadi, provenienti da una terra pacifica che divenne, durante le numerose Guerre, meta di Traditori e malfamati.. Le nostre donne cominciarono ad esser stuprate, i nostri figli rapiti e venduti al mercato nero.. Non stavamo più bene lì.. Decidemmo, quindi, di partire e spostarci lungo tutte le Terre Ninja per trovare un posto pacifico e tranquillo dove vivere.. Non ci volle molto, a
quei tempi Kirigakure no sato non possedeva neanche la metà dello splendore che tanto vanta..
Infilò una mano nella manica sinistra del Kimono, cacciando un rotolo. Dopodiché lo lanciò a Takeshi: non sembrava pericoloso.
Taiji: ..lì c'è il resto delle armi.. Comunque, ci eravamo finalmente stabiliti, vivevamo bene ma, al contrario dei restanti gruppi, noi rimanevamo indietro sullo Studio del Ninjutsu.. Però eravamo unici, ma questo non lo capivamo.. Un giorno, però, il fuoco irruppe nel nostro accampamento.. Ricordo ancora le urla dei nostri figli.. I.. Pianti..
Il suo corpo cominciò a cospargersi di vari simboli. Erano sigilli, completamente neri, in contrasto su quella pelle bianca. Erano molto, molto familiari al Chunin.
Taiji: ..E' successo qui.. Proprio.. QUI!
Dopodiché guardò con gli occhi pieni di lacrime Takeshi. Lo fissò intensamente. Era pronto a farla finita.
Taiji: MEKORO VI DEPURERA' TUTTI!
Il suo corpo si illuminò, presagendo una grande esplosione. Gli animali cominciarono a correre via in una corsa contro il tempo, che sembrava essersi però già fermato. La luce si espandeva sempre più ricoprendo l'intero campo da combattimento. Oramai la figura del ninja di Kiri era scomparsa. In quel momento, però, solo una cosa doveva preoccupare il Chunin: l'esplosione avrebbe spazzato via tutto, compresa la vita degli abitanti e del team. Ma sembrava essere troppo tardi, purtroppo.
Finalmente, era finito. Finalmente, di nuovo la cara Nebbia. Finalmente di nuovo la tranquillità. Quella che sembrava riprodurre una cupola di pietra stava a qualche metro di distanza dal Chunin, mezza distrutta. Al lato destro del Ninja Su, visibilmente stanca. Alla sinistra Himitsu, sempre con la stessa espressione calma ed enigmatica. Alle spalle, invece, Ai, che avvolgeva l'uomo in un impaurito abbraccio. Tramava. Era in cerca di rassicurazione.
Gli abitanti applaudivano. Erano felici. Fin troppo felici. Il Team aveva bisogno di quel sostegno, lo meritavano. Ma Ai aveva bisogno di parlare con i suoi compagni in privato.
Ai: ..Ecco cosa ho trovato.. E' un album di fotografie.. Secondo il racconto, Taiji avrebbe dovuto avere più di duecento anni.. Ma, eccolo qui, da bambino.. Era nella casa esplosa.. Secondo il biglietto all'interno, è scomparso quando aveva poco più di cinque, o sei anni.. Dopodiché, nessuno lo ha più visto.. Takeshi, se vuoi, puoi tenerlo insieme alla sua spada.. E' nel rotolo che ti aveva dato, insieme alle altre nostre armi.. Potremmo archiviarle, ma abbiamo deciso di tenercele, e vorremmo le custodissi tu, Capitano. Il Caso non può essere archiviato, magari capiteremo di nuovo insieme nella prossima Missione..
CITAZIONE
GDROFF// Ultimo post. La foto ritrae il bambino che hai visto nella Genjutsu. Torna a casa, vai da qualche altra parte, stai con gli NPC: decidi tu ^^
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