| *Seguirono il percorso secondario, avanti e in basso finché anche Hideyoshi rischiò di perdersi. La strada, benché ampia quanto quella da cui provenivano, ben presto assunse una veste molto diverse, più consona alle profondità che la ospitavano. Dapprima fu l'aria, poi l'umidità, poi, più sinistro, il silenzio. Dal canto suo, Hide non trovò la variazione sua nemica: da tempo ormai era abituato al buio, al silenzio più profondo, e la prova superata nella caverna di Ryuchi non aveva fatto che confermare questo suo nuovo stato mentale e fisico. L'umidità lo aiutava a preservare la temperatura corporea, mentre l'aria rarefatta gli consentiva di mantenere il metabolismo a livelli minimali. Il corpo era lasciato quasi a sé stesso, un manichino ambulante al servizio di una mente che non voleva essere disturbata. Una marionetta.*(Ho passato mesi in questi sotterranei... a pensare, a pianificare, a risolvere, a fuggire... allora ero diverso in molti sensi, indeciso, aggrappato ad Ailish-sama, eppure questo luogo non mi è mai parso una prigione. Tetro, inospitale, certo, ma mai un luogo dal quale dovessi guardarmi. Ora invece non voglio averci nulla a che fare.)*Il valore del sotterraneo non poteva sfuggirgli: era lì, nelle profondità della terra, che Oto era nata e cresciuta, germinando come una pianta fino a raggiungere la superficie. Riportando l'abitato sottoterra il Taisho aveva soltanto rispolverato un'antica tradizione... assieme a molte altre, peggiori, il Cantore dovette immaginare.*(Non ti farò una colpa di aver ripreso la sperimentazione Yo... la conoscenza è potere, tu lo sai meglio di chiunque altro. Hai tentato di insegnarlo a me, così come Keiichi-sama tentò con Otomika.... ma non vivrai per vedere i frutti del tuo operato.)*Pensò, mentre passo dopo passo la via prendeva a contrarsi, a rabbuiarsi. Il pericolo, in punti tanto angusti e silenziosi, era massimo, ed il Cantore dovette riaversi dalle proprie tribolazioni meglio che poté. Avanti a lui Kuro proseguiva nel massimo silenzio, anch'egli indubbiamente preso dalle proprie valutazioni; di lanterna in lanterna Hide lo vedeva svanire, la capigliatura nera catturata dall'oscurità in agguato, pronta poi a riapparire qualche metro più avanti. Finché, di colpo, non furono fianco a fianco di nuovo. La stanza in cui erano sbucati non aveva nulla di familiare per il Cantore, ed il disorientamento, unito allo sbalzo termico sopportato, finì col metterlo immediatamente sull'attenti. Ampio, circolare e gelido, il luogo era illuminato attraverso un'unica fonte: una colonna dal colorito pallido, opaco, più stretta in vita che alla base ed invisibile alla sommità. La luce pareva gravitarle attorno, quasi che le riuscisse più facile catturarla che non emetterla. Difficile dire cosa ci facesse in quel luogo, o fare ipotesi circa l'origine.*"Una formazione naturale? Ma sola? Non..."*Uno schiocco secco, l'accesso da cui erano entrati che si sigilla, una voce metallica nell'aria. Nel giro di pochi istanti Hideyoshi sentì i propri battiti accelerare, il proprio respiro farsi più avido, i muscoli vibrare di calore bruciante al freddo circostante. Yo Saito gli parlava di nuovo, e questa volta attraverso le proprie macchine. Impossibile dire da dove stesse comunicando, in ogni caso, perché la voce pareva provenire dalla roccia stessa, e della roccia aveva ereditato una tonalità echeggiante, sinistra. Era il signore del labirinto, un'apparizione per le sue pedine. Hideyoshi si volse verso Kuro, ma non rispose, né stette a domandarsi cosa il Taisho volesse intendere. Tra tutti, Kuro era colui che aveva ingannato meno, e sapeva bene che non sarebbero state vuote parole a far vacillare la fiducia che lo Spadaccino riponeva in lui. O almeno, lo sperò vivamente.*(Non posso garantire che Kuro non vacilli, che dubiti di me.... non dopo il poco tempo che abbiamo condiviso dal nostro risveglio.... ma mi deve la sua vita, ed io a lui la mia. Questo dovrà pur valere più della parola di un estraneo.)*Ma, come prevedibile, Yo non si sarebbe limitato a giochi di parole: un secondo tremito attraversò la stanza, questa volta più forte e pluridirezionale, immediatamente forzando i due ad estrarre le proprie armi. Corretta intuizione, perché dalla penombra una ad una delle sagome emersero per bagnarsi alla luce della colonna. Il fascio bianco, già deformante per via della pianta circolare della stanza, non fece nulla per nascondere le fattezze delle creature: alte, sproporzionate, deviate fisicamente e meccanicamente al punto che divenisse impossibile distinguere la mano dall'arma. Ciascuna caracollò in avanti, nelle loro voci un unico ansimo agonizzante, disperato, ma nei loro occhi nient'altro che cieca fame. Bestie.*(Ed ecco la nostra grande eredità... ciò che abbiamo finito per creare sulla strada della conoscenza.)*Per un momento, prima che l'assalto lo richiamasse al momento presente, la mente del giovane volò alla conversazione avuta con l'Hokage. "... il Sigillo è un fardello che è destinato a me, esattamente come Oto.", aveva detto lui; "Dono o condanna?" aveva domandato lei. Quello era il momento che aveva atteso sin dal Torneo, il momento in cui la responsabilità tornava a chiamarlo in prima persona. Avrebbe voluto tentare di riportare quelle creature al loro stato originario, di ripescare l'ultimo stralcio di umanità che avevano.... ma la responsabilità domandava altrimenti, imponeva che avanzassero rapidi, che rimuovessero l'ostacolo. E così Hideyoshi si sarebbe adoperato, mantenendo fede alla parola data, cercando nel proprio Nindo la crudeltà per seppellire l'empatia che lo aveva sempre azzoppato. La cicatrice sopra l'occhio destro prese a pulsare, il calore in tutto il corpo si fece insopportabile, l'energia rilasciata visibile al gelo della stanza, quasi condensa. Poi esplose, un rivolo d'argento sulla scia nera del Segno.*<taijutsu Ravvicinata> -Stile della Luna: Morte Silente - (Stm: 3)(Frz: +40 +Bonus Arma*3/2) “Lo Stile della Luna è un particolare modo di maneggiare le armi da taglio, di qualsiasi tipo esse siano. Le tecniche basate su tale stile si contraddistinguono per la grande fluidità ed eleganza dei movimenti, quasi come se fossero una semplice e piacevole danza e non un’arte ninja sviluppata per uccidere il nemico. La Morte Silente si configura pienamente in tale descrizione: una serie, seppur breve, di movimenti estremamente complessi, in grado di confondere anche il nemico più esperto, consentendo allo shinobi che esegue questo ballo di avvicinarsi al nemico, per poi colpirlo inaspettatamente con un singolo fendente. Se chi esegue questa tecnica è specializzato in taijutsu, avrà un bonus pari a Vel*3/10.” (Stm: 353 - 3 = 350) (Vta: 177 - 5(1° stadio del Segno, talento personale) = 172) *Il primo attacco gli giunse addosso quando ancora Kuro era alle sue spalle, ed il Cantore non lo eluse. Estrasse un kunai, stringendolo con tutte le forze e muovendolo verso il polso della bestia con un guizzo istantaneo. Il martello volò tangente al punto in cui era stato reciso, ma la creatura venne trafitta altre dieci volte prima che atterrasse. Poi, percepito il compagno muoversi, Hide lo fece a sua volta, balzando nella mischia. A poco a poco il sangue gli andò alla testa, assieme all'influsso del Segno Maledetto. Il potere dei Kaguya poteva averlo abbandonato, ma la furia non sarebbe stata tanto semplice da placare, da sradicare. Una danza mortale prese il posto della compostezza, i pensieri lasciati indietro, troppo lenti e pesanti per restare al passo. Lo stesso Hideyoshi non si accorse del cambiamento attorno a lui, dell'accrescersi della luce a mano a mano che l'energia rilasciata dal combattimento riecheggiava tra quelle mura. C'era solo lo scontro, la lotta, la lama e il sangue altrui. Ogni respiro era un balzo, ogni viso una vittima, ogni colpo una sfida. In pochi secondi la mente del giovane corse a ritroso senza rendersene conto, attraverso lo scontro con Ki, quello con il Generale, quello con Kuro e con Keiichi fino a Shogun e Jin, fino al momento in cui aveva realizzato di essere un debole.*GDROFF///Ho deciso di rendere autoconclusive le prime fasi dello scontro, principalmente perché Angy dice che la colonna si illumina con i colpi, dunque che la battaglia inizia e prosegue prima della fine del suo post.... lol non è vero, è perché volevo menare le mani XD L'inserimento della stm e della vita consumate è un riferimento per il master più che altro. Se non serve, faccio a meno.///GDR ON
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