| Yamamoto Kuchiki Il Nano
« Mostra che le loro parole possono ferirti,
e non sarai più libero dalla derisione.
Se proprio vogliono darti un nome, accettalo, fallo tuo, in modo che poi non
possano mai più usarlo per farti del male. » • Villaggio d’origine: // // • Clan:Jashinista • Abilità: Nascondersi; Sensitivo; Piazzare Trappole • Specializzazione: Taijutsu - Bukijutsu • Elemento: Fulmine - Vento • Lavoro: Nukenin dell'Akatsuki • Rango: Jonin • Fama: In tutto il mondo • Età: Sconosciuta
Descrizione
Background Conoscenze Shinkō. Conoscenze religiose. Sin dai tempi più antichi l'uomo ha cercato di trovare una risposta ad ogni domanda che, o per curiosità o per sete di conoscenza, si poneva. Non tutte però potevano essere spiegate palesemente, con esempi di insindacabile veridicità, e fu dunque in questo modo che nacque il mito. Leggende che parlavano in modo più o meno fantasioso dei fenomeni della natura più misteriosi, che divenivano dunque un potere in mano a divinità che in breve tempo divennero il cardine delle odierne religioni. Kami con nomi e caratteristiche diverse da una cultura all'altra, miti che da secoli vengono tramandati da una generazione ad una successiva, affinché le tradizioni della propria nazione non si spengano. Noto è per esempio il Culto di Tutte le Cose dei ninja della Nuvola, che venerano con assoluta disciplina e devozione le proprie armi, visti non come strumenti dispensatori di morte e disperazione, bensì come utili mezzi per difendere l'amata patria, nonché i propri cari. Alcuni Shinobi hanno deciso di approfondire gli studi riguardo le credenze religiose, in modo da conoscere le usanze delle nazioni in cui si recano per affrontare le proprie missioni e, di conseguenza, sapere come muoversi per evitare inutili screzi con le popolazioni locali.
Gaku. Linguistica e scritture. Conoscenze, travestimenti, informazioni, spionaggio. Tutto questo è estremamente utile agli shinobi che vengono inviati in missione presso paesi stranieri, permettendo d’avvicinarsi agli obiettivi, di raccogliere dati su di loro e sui loro spostamenti, ma…non è abbastanza. C’è una cosa che tutte queste abilità non consentono ovunque, ovvero l’approccio diretto. In tutte le Grandi Terre del Continente conosciuto si tende ad adottare la lingua e la scrittura comune, tuttavia ci sono alcune zone, circoscritte a piccoli villaggi od antichi borghi, dove la popolazione, chiusa nelle proprie tradizioni, preferisce mantenere vive le antiche convenzioni, utilizzando lingue ed alfabeti sconosciuti ai più. Ciò non di meno, esistono luoghi dove il dialetto (ma sarebbe meglio dire “i dialetti”) è la lingua più parlata o l’unico idioma conosciuto dagli abitanti. Che accadrebbe se uno shinobi dovesse compiere il proprio compito in una di queste lande avvinghiate alle tradizioni? Come potrebbe uniformarsi al luogo o raccogliere le informazioni utili allo svolgimento della missione, senza conoscere la lingua e la scrittura del posto? La risposta è semplice: non ne avrebbe modo. E si sa, gli stranieri non sono mai ben visti in queste piccole comunità rurali, chiuse in sé stesse. E’ proprio per questo, che alcuni ninja si applicano nel campo dei linguaggi e delle scritture, studiandone ed apprendendone ogni più piccola sfumatura ed evoluzione nel tempo, così da potersi avvalere di questa marcia in più durante le proprie missioni. Marcia che gli permette un più facile inserimento con la gente del posto, guadagnandosene la fiducia in maniera diretta, per il raggiungimento dei propri fini.
Hanashi. Storia e mitologia. Gli shinobi, sono dei gran viaggiatori. Non è affatto raro, infatti, che per missioni di qualche genere o, anche se più raramente, per compiti d’interesse personale, si ritrovino a vagare fuori dai territori conosciuti e familiari del proprio Paese. Ciò ovviamente comporta non solo che si sappiano orientare nella gran varietà di territori geografici del Continente, ma anche che abbiano una qualche conoscenza storica dei luoghi in cui si devono recare, specialmente se si tratta di incarichi da svolgere all’interno di un villaggio specifico o di spionaggio in cui è necessario infiltrarsi sotto false spoglie e mescolarsi con la gente del posto. La conoscenza della storia del Paese e del villaggio in questione, nonché l’eventuale presenza di tradizioni, miti o quant’altro, possono dare modo allo shinobi di conoscere più approfonditamente la mentalità del posto, aiutandolo ad ambientarsi, nonché ad adattarsi più facilmente alle leggi, convenzioni e modi di fare del luogo, senza il rischio di incappare in possibili e pericolose gaffe, capaci anche di far saltare la sua copertura studiata così tanto minuziosamente e mandando, di conseguenza, all’aria l’intera missione. Storie e miti di ogni singolo Paese e villaggio, non sono di dominio pubblico o, quanto meno, non vengono insegnate così minuziosamente agli shinobi da dargli una conoscenza approfondita della materia. Le nozioni accademiche sono esatte, ma non scendono nei minimi particolari, senza contare che le tradizioni di alcuni piccoli villaggi non vengono minimamente considerate come potrebbe fare, invece, uno studio approfondito della disciplina, in grado di dare una conoscenza ben più vasta della storia e dei miti di ciascuna piccola comunità. Proprio per facilitarsi in missione, alcuni shinobi scelgono di studiare i dettagli della storia e della mitologia dei vari villaggi e Paesi del continente, restando comunque ben consci del fatto che quelle conoscenze, da loro apprese attraverso documenti e pergamene varie, non sono altro che studi teorici. D’altronde non sempre ciò che viene riportato su carta corrisponde all’esatta verità, o meglio, le interpretazioni possono essere differenti: il diario di un vecchio viaggiatore può essere chiaro a lui stesso, ma non ad un ignaro lettore che, quindi, non dovrà prendere quelle informazioni come oro colato, ma imparare a filtrarle per raccogliere solamente quei dati che per confronti con altri documenti ed altre rilevazioni sembrano essere i più esatti.
Shinri-gaku. Psicologia. Per compiere le proprie missioni, i ninja non si affidano solamente alla forza delle armi, devono essere anche abili psicologi, tanto nei rapporti intrapersonali (relativi, cioè, alla propria psiche), quanto in quelli interpersonali (che coinvolgono altri individui). I principi della psicologia ninja sono l’adattabilità e la resistenza, come suggerisce lo stesso kanji nin, traducibile in “paziente sopportazione”. Di fatto, gli shinobi sono tenuti ad utilizzare ogni mezzo a loro disposizione e a sopportare ogni avversità per raggiungere il proprio obiettivo. Sono addestrati ad essere sempre attenti all’ambiente circostante e in sintonia con gli eventi e i processi naturali o provocati dall’uomo. Il loro pensiero deve essere elastico, tale da consentirgli di adeguare i propri piani in caso vi siano nuovi sviluppi, opportunità o limitazioni. La loro reazione alle persone, alle vicende o alle situazioni non è dettata da esse stesse, non dai preconcetti, ma da una scrupolosa ed obiettiva analisi dei fatti. Di conseguenza, si può dire che i ninja abili nell’affidarsi alla psicologia, sono maestri nel vedere la realtà, non semplicemente ciò che presumono o vogliono.
In costruzione... Edited by Get scared. - 18/7/2022, 17:15
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