Hanran 反乱 - Dalle Ceneri del Disprezzo, Eremitaggio Primati per Misato Kojima, Memphos e Silvers Rayleigh_86

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view post Posted on 5/5/2016, 12:37     +1   -1
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Con la partecipazione straordinaria di:

Sans – interpretato da Sasaki
Chara: interpretato da Yoori





P
erò, senti senti. La storia di quel ragazzino si era rivelata più simile alla sua di quanto avrebbe desiderato. Tuttavia...




Sasaki: ”Hum. Una storia che ho già sentito ragazzino, ma dove, dove...ah già. Ci sono passato pure io. Quindi baciami le chiappe, nanerottolo.

Pensi che il tuo destino sia manifesto? Pensi che dato che loro volevano che tu fossi questo, è giusto che tu te lo prenda con la forza? Mamma Akesaru sarà fiera di te cazzo, non vedrà l'ora di vedere tutti i suoi compagni squartati mentre lei ancora vive!

Ogni uomo è fabbro del suo destino ragazzino. Ma va bene. Non serve a nulla parlare, eh?”


Osservava come l'indole del ragazzo veniva a galla, vulcano di magma, geyser di frustrazione, abisso di rabbia e collera che Sasaki aveva provato molte e molte volte. Non avrebbe ascoltato. Infatti si preparava già ad attaccare.

Sasaki: ”E va bene. Io ci ho provato Sensei.”

Mentre il ragazzino avanzava, Sasaki si osservò la ferita alla gamba. Il suo discorso era comunque riuscito in un intento: convincere il ragazzo a fermare quel massacro si era rivelato futile, ma almeno Misato lo aveva raggiunto. Ottimo.

Sasaki: ”Sai, da qualche parte, lontano da qui, è un bellissimo giorno oggi. Gli uccelli cantano, i fiori sbocciano...in giorni come questi, i bimbi come te...”

Dovrebbero bruciare all'inferno




Il primo assalto di quella bestia di forma umana viene intercettato da Sasaki senza troppi problemi. Il piccoletto è agile, la potenza del suo colpo deriva tutta dalla sua velocità d'esecuzione.

Ma nello stomaco di quel mozzo di una ciurma fantasma, sono passati troppi fiumi di alcol per farsi sopraffare da un bimbetto. Mentre Sasaki intercetta la sua carica, fermandolo sul posto, urla a Misato di bloccare le entrate dello ziggurat. La sabbia della giovane avrebbe coperto la porta, formando una barriera impenetrabile. Quel ragazzino ha grinta e determinazione, non c'è che dire. Ma manca di mera forza fisica.

Per quanto possa essere ferito, per quanto possa essere lui stanco e il suo avversario fresco, Sasaki lo ferma senza troppi sforzi. Troppo piccolo, tanta accelerazione ma poca massa. Il ragazzino cozza contro i possenti muscoli del berserker ferito, mentre una fitta di dolore cresce dalla gamba lacerata e sale verso il nervo trigemino colpendo anche le orecchie.

Una nevralgia niente male. L'ipotesi del veleno è sempre più azzeccata. Nonostante il dolore, Sasaki è calmo. La sua placida ira si abbatte sul ragazzino come un mare in tempesta, investendolo con tutta la sua furia.

Ma manca il bersaglio.

Come ha fatto? Si guarda intorno, non capisce dove sia andato. La sua agilità è impressionante.

Qualcosa cozza contro la sua schiena. Sembra qualcosa di ferro, sembra un colpo di frusta che cazzo. Ah, ma certo. Nunchaku. Dannata piccola peste, glieli farà ingoiare uno dopo l'altro.

Nel frattempo, ondate di sabbia cospargono i gradoni dello ziggurat. Adesso tutta la sua inesperienza verrà a galla.. Ora vedremo di che pasta è fatto sul serio.

Preparati, perché ne vedremo delle belle.



Sasaki: ”Sai, io detesto quelli come te. Credete tutti che il mondo vi spetti di diritto, che data la vostra forza, siete in grado di fare certe cose...

E dato che ne siete in grado, allora dovete. Non importano le conseguenze, vero?”


Ruggisce il lupo di chakra sul corpo di Sasaki, si agitano le catene, mentre il loro colore ridiventa vermiglio fiammeggiante, carico di tuoni e saette. Avrebbe dovuto mettere tutto se stesso nella pura velocità per essere pari a quel ragazzino. Sperava solo che bastasse.

Mentre osservava in giro, lo vide. Sì. I suoi sensi, potenziati dal chakra gli permisero di vederlo finalmente. Stava per sferrargli un'altra serie di attacchi con quei dannati nunchaku. Maledetti, piccoli, insulsi pezzi di legno placcato attaccati a delle catene. Avrebbe fatto vedere lui di cosa era capace il suo drago.

La prima sferzata giunge inaspettata per quel piccoletto. Forse non crede che, nonostante tutto, Sasaki possa tenergli testa in velocità.

Grave errore di sottovalutazione bimbo, grave errore...non vedi che la sabbia ti rallenta? Non vedi che la sabbia sotto i miei piedi diviene dura e compatta come la roccia?

Sasaki: ”Che succede, bimbo? Non eri così forte? Mi domando...non è che quelle scimmie ti hanno risparmiato perché ti vogliono ancora bene? Non è che ti hanno risparmiato perché sei solo un povero piccolo cucciolo?

Le provocazioni devono servire a fargli perdere la testa. Sarebbe stato utile. Erano stanchi ed esausti. Non potevano avanzare per troppo tempo.

La successiva carica del piccoletto viene fermata da una violenta folata di vento in direzione a lui contraria.

Ma favorevole a Sasaki.

Scatta pronto a colpire. Una delle sue spire saetta in direzione del ragazzino. In qualche modo viene comunque intercettata. Cazzo. CI sa fare con quei nunchaku, non c'è che dire...ma avrà osservato le sue spire tornare al mittente e tagliare di ritorno?

Ops, il piccolo pezzo di carne che Sasaki gli strappa gli fa dedurre di no. Però...mannaggia, ha quasi schivato anche questo nonostante tutto? Crescere nelle foreste deve dare i suoi bei frutti...

Saettano in lungo e in largo i suoi draghi di ferro, sferzano tutto l'ambiente circostante, distruggendo in parte gli antichi gradoni dello ziggurat. Ma nonostante tutto, nonostante la furia elementare scatenata da Misato, nonostante la sua sabbia cercasse di afferrarlo, nonostante le catene di Sasaki guizzassero ovunque, quella piccola canaglia riusciva sempre a sfuggirgli.

Sasaki: ”Non c'è che dire, te la cavi decentemente ragazzo. Mi domando però se tu sia stato addestrato contro qualsiasi cosa?”

Il successivo attacco del piccoletto giunge come previsto in direzione del suo volto.

Sasaki alza un dito.

Un banco di nebbia circonda il campo di battaglia, offuscandogli la vista.

Si agita nella nebbia. Non se lo aspettava. Una mossa inaspettata. Cosa credeva? Che sapesse solo menare le mani? Heh. Povero illuso.

Il violento schiaffo che gli rifila Sasaki quasi lo fa precipitare dai gradoni martoriati dalle catene di chakra. Il piccolo si rialza, guarda Sasaki con rabbia. Heh. La sua inesperienza si farà sentire molto presto...

Si avventa sul Rosso. Ma lui scompare alla sua vista per riapparirgli alla schiena. Anche questa, è una tecnica di Kiri. Il periodo di infiltrazione in quel villaggio di mentecatti è servito a qualcosa allora.



Da lì in poi è un vero massacro per il ragazzino. Certo, in qualche modo se la cava sempre, ma sfoderando ogni tecnica imparata a Kiri, Sasaki riesce sempre a prendere in contropiede l suo avversario.

Tra illusioni, banchi di nebbia, cali di morale causati dalla pressione del suo chakra, il ragazzino rimane alibito e inferocito. Se a questo ci si aggiunge tutte le volte che Misato è intervenuta, tra funerali del deserto mancati e ondate di sabbia, il piccoletto si rende conto, forse, di essere in netto svantaggio. Le cose non vanno come previsto. Intrappolato tra due fuochi, Sasaki gli impedisce sempre di concentrare il suo interesse su Misato. Tra provocazioni e colpi alle spalle, cerca di far sì che quel demonio attacchi principalmente solo lui. Misato deve badare alle due scimmie dopotutto. E quella faccenda, a causa del caratterino del piccoletto, inizia a diventare personale...



Sempre al centro dei due guerrieri, il piccoletto era in stallo: lui non riusciva a ferire nessuno in maniera seria, nessuno feriva lui seriamente.

Sasaki: ”Come fanno due persone sfinite a tenerti testa? Me lo sai dire, ragazzino? Forse che la tua determinazione non sia sufficiente? Forse che tu non sia così potente come credi d'essere?

Dimmi, se io non fossi sfinito e ferito, tu che fine avresti fatto? Te lo dico io, saresti già carne macellata, bimbo. Immagino che Akesaru sarà fiera di aver allevato un buono a nulla come te. Dai, chiedi aiuto ai tuoi amichetti li in basso, di loro di venire qua se ne hanno le palle.

Ah già. Tu non hai amici.”


La furia di quel piccoletto cresceva sempre di più con le provocazioni di Sasaki. Tanto meglio. Il suo obbiettivo era di farglo concentrare su di lui. Che ignorasse Misato. Che ignorasse la guerra. Che ignorasse tutto. Era una battaglia tra loro due quella. E non sarebbe finita tanto facilmente.

Si getta avanti, cercando di sferrargli un colpo sulla gamba ferita. Sasaki lo lascia fare. All'ultimo secondo, la sua gamba si piega, disarticolandosi in maniera disumana. Gli afferra un braccio. Cerca di sciogliere la presa con qualche trucchetto marziale usato dai Primati.

Non glielo permette.
La sua stazza è piccola. Sasaki è grande.
Il suo peso è leggero. Sasaki è forte.

Hai voluto usare i nunchaku, dannato stronzetto? Ora diventa tu un nunchaku umano.

Agitandolo come un'arma, Sasaki se lo fa passare in ogni parte del corpo. Lo scopo è quello di sciogliere le giunture, disarticolare le ossa. Spezzarle, magari. Sì, voleva dargli il beneficio della pietà, ma la rabbia che vede nei suoi occhi gli fa capire che non si fermerà facilmente. Deve essere bloccato con la forza.

Lo agita in lungo e in largo, cercando di fargli schizzare il sangue al cervello, ai piedi, di togliergli l'ossigeno dai polmoni. Cerca di farlo cozzare contro la piramide stessa, ma in qualche modo il ragazzino è ancora in grado di combattere. Ogni volta che sta per cozzare contro il muro, le sue gambe scattano, si piegano sotto la pressione del colpo, la attutiscono, rimbalza via. Un possente calcio viene sferrato in faccia a Sasaki. Incassa il colpo sputando sangue. Rifila un violento strattone al braccio del ragazzino. Lo sente urlare. Gli ha fatto finalmente male? Tanto meglio.

Lo scaglia lontano. Respira a fatica Sasaki, inizia ad essere sfinito. Il ragazzino tenta nuovamente di colpirlo. Una cupola di sabbia lo avvolge, distruggendo la furia del colpo contro la sua solida protezione.

Gli saltella intorno. Nulla da fare. Ogni singola parte di Sasaki è protetta dalla sabbia.

Tenta nuovamente di colpire Misato. Le sue gambe vengono avvolte dalle catene. Viene ritirato indietro.

Nulla da fare ragazzino. Sei qui con me.


Sasaki: ”Non ti avevo forse avvertito? Comunque vada a finire, sei un uomo morto.

Sarà contenta Akesaru di vederti strisciare a terra lurido di sangue, le ossa spappolate dalla sabbia, la carne strappata dal ferro. La senti, ragazzino? Quella sensazione che sale dalla gola, che viene dal petto? Si chiama paura. Oh sì, la stai provando, anche se vuoi negarlo. Ti stai rendendo conto che forse tutto questo è sbagliato. E che di fronte a te ci sono due persone che non ti lasceranno passare mai.

Vedi, non sei neppure in grado di sconfiggere due persone esauste. Hehehehe...e tu dovevi essere il ponte tra gli uomini e i Primati? Ora capisco perché ti hanno respinto. In effetti, data la tua debolezza, non mi stupisce più di tanto.”


SI avventò su Sasaki all'improvviso, con una scarica di colpi letali e precisi. Il corpo del Rosso semplicemente si contorse, evitando tutti i colpi. All'ultimo, si fece colpire. Un colpo sul basso ventre, diretto alla sua inguine, deviato da Sasaki appea in tempo. Sasaki gli prese la mano, iniziando a stringerla, con l'obbiettivo di stritolarla. Il bambino urlò, ma riuscì lo stesso a liberarsi in qualche modo. Dannazione, peggio di un'anguilla. Il fabbro lo scrutò con sguardo pesante e penetrante.

Sasaki:”Vedo che sei stanco di provare. Secondo me sei solo arrabbiato che non riesci ad abbatterci. Piccolo sciocco ragazzino viziato..necessiti di più esperienza prima di poter affrontare uno come me.”








GDR OFF Il post fa schifo, me ne rendo conto, ma sono molto stanco e non voglio far aspettare.

In sostanza, io e Misato abbiamo elaborato una minima tattica, che consiste nel non dare tregua a sto benedetto Yoori. Ho descritto alcune sue azioni, così come lei sarà libera di descriverne alcune mie. Se dovevamo pianificare ogni singola cosa assieme, ci mettevamo una vita.

In questo post, Sasaki fa di tutto per provocare Yoori e far concentrare la sua attenzione solo su di lui. Questo non per fare l'eoe, ma per permettere a Misato di prendersi cura anche delle due scimmie. Una volta che quelle due si sono riprese, possiamo picchiare sto mongoletto in quattro.

Sasaki persiste sul discorso di Akesaru per farlo infuriare e fargli perdere la concentrazione e fargli fare qualche cazzata. Mi sono tenuto vago su molte cose. Spero vada bene.

GDR ON
 
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view post Posted on 6/5/2016, 15:22     +1   -1
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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Hanran 反乱 - Dalle Ceneri del Disprezzo - Il problema della rabbia -
Dare fiducia al prossimo era una cosa che ti tornava sempre indietro e Sasaki aveva dimostrato, durante tutta la battaglia, che la ragazzina aveva visto giusto, aveva fatto bene a schierarsi dalla sua parte quando la sua famiglia voleva castigarlo e renderlo prigioniero. Adesso sapeva che lui era con loro.
Si lasciò tirare su e davanti alle parole del rosso sorrise con dolcezza, con fiducia, esattamente come fanno i bambini davanti agli adulti quando spiegano loro il futuro, le mille cose e le mille scelte che potevano fare.

«Forse un giorno sarò come Keiichi ma noi dobbiamo pensare al presente. Al momento le mie forze sono queste e io non posso andare troppo oltre. Peccare di superiorità rischierebbe di farci perdere miseramente. Tu sei migliore di me, tu sei adatto per questa guerra e io cercherò di fare di tutto perché le tue azioni possano riuscire alla grande.»


Era una questone di strategia. Forse un giorno avrebbe fatto grandi cose, avrebbe avuto la forze di proteggere tutti o di distruggere quel mondo inutile, ma in quel momento non poteva fare altro che proteggere chi davvero aveva la possibilità di vincere e quel qualcuno era Sasaki.
Per un secondo si guardò alle spalle nella speranza di vedere tornare la scimmietta che aveva mandato al campo dove si trovava Enma ma di lei nessuna traccia. Sentì il rosso, al suo fianco, partire e correre. Era meglio darsi una mossa. Si voltò per cercare di correre nella stessa direzione in cui il suo compagno d'armi era sparito.
Avvicinandosi sentiva sempre più forte la voce di Sasaki, da prima un sussurrò che accarezzava appena le sue orecchie ma, sempre più lentamente, forte, potente, in grado di raggiungere la sua anima, di raggiungere Hebi….chissà se quelle parole erano anche riuscite a raggiungere il bambino.

"Il più forte mangia il più debole…"<.vedi che lo pensa anche lui? Forse è il caso che ti svegli Micchan./i>


No, non era vero, Sasaki non ci credeva realmente. Se una cosa del genere era così profondamente impiantata in lui non l'avrebbe mai aiutata, non l'aveva fatto solo perché lei era una protetta dell'eremo, l'aveva visto nei suoi occhi, l'aveva visto nella sua anima, lui l'aveva aiutata perché era grato della fiducia che lei aveva riposto nella sua persona.

"Il mondo non deve per forza girare così, se il più forte aiutasse il più debole le cose potrebbero cambiare. Noi dobbiamo rompere questo modo di pensare, non avallarlo…."


Troppo utopico? Probabilmente si, però lei aveva bisogno di credere che le cose un giorno sarebbero cambiate. Magari non con lei, magari lei sarebbe stata solo una delle tante che ci avrebbe rimesso la vita ma se il suo sacrificio, piccolo, magari inutile, sarebbe servito a qualcosa, a migliorare quel mondo, allora ne sarebbe valsa la pena. La sofferenza faceva parte di quel mondo e quelli che sarebbero rimasti a piangerla prima o poi se ne sarebbero fatti una ragione, anche Chiisaru.
Anche le parole che seguirono, in qualche modo, fecero male alla giovane padrona del deserto, forse perché pensava che al rosso sfuggisse qualcosa, una cosa importante: i primati non erano superiori agli uomini, non erano diversi o migliori, erano come loro, con i loro vizi e le loro virtù e forse, proprio per questo, erano in grado di capirli meglio di altre evocazioni. Quelle scimmie erano orgogliose di quelle che erano, esattamente come ogni singolo umano doveva esserlo della propria razza.

<i>"Luce e oscurità….è da annni che tu cerchi di combattere questa cosa. Proprio ora che tu sembri di essere in pace con te stessa ci si mette lui. Ironia della sorte?"


"no, io credo che ui sappia bene. Nell'animo degli uomini si nasconde di tutto, amore, odio; purezza, oscurità….bisogna solo di decidere da che parte stare, è quella la cosa importante."


"E tu hai deciso da che parte stare? Bene o male?"


"Nessuna delle due: io sono dalla parte della mia famiglia e quel giovane è una minaccia."


Certo, in linea generale, lei era sempre dalla parte della giustizia, esisteva un sistema che, seppur corrotto, doveva cercare di funzionare, bisognava combattere perché si ripulisse tutto e il sistema riprendesse a funzionare senza che nessuno ci mettesse in mezzo il proprio tornaconto. Ma se fossero riusciti a fermarlo, il giovane avrebbe dovuto affrontare prima la giustizia dell'eremo…e loro non erano buoni come gli uomini, non con chi minacciava la distruzione della loro famiglia.
Quando finalmente la ragazzina riuscì a raggiungere i due primati, Sasaki stava ancora raccontando del suo maestro, del grande Kiichi. Lei si abbassò per assicurarsi che entrambi fossero vivi, avevano bisogno di cure ma da sole non sarebbero andati molto lontano.

«Dobbiamo raggiungere Sasaki…dobbiamo aiutarlo. C'è forse qualcosa che posso fare per voi? Per darvi una mano a darci una mano? SO che sembra uno sciogli lingua ma Enma è lontano e raggiungerlo sembra essere impossibile. Chiisaru, Gorira e Akesaru stanno cercando di farsi strada ma sono proprio in mezzo alla mischia. Se riuscite a muovervi vi proteggerò io….voi picchiate duro….»


Avrebbe quindi cercato di aiutarle con le poche cose che aveva con sé e, per poter coprire l'ultimo tratto che li separava dal rosso guerriero, avrebbe loro proposto di stare sulle sue spalle, di usarla come una carrozza per poter risparmiare le proprie energie, poi avrebbe iniziato a correre.
Giunse proprio nel momento in cui Sasaki stava cercando di fargli perdere la testa, di farlo andare fuori come un balcone e, si sapeva bene, l'ira era il peggior nemico di un guerriero. Far arrabbiare Yoori significava distrarlo.
Sorrise in maniera furbesca alle due scimmie al suo fianco e avrebbe indicato il loro bersaglio.
Doveva essere abbastanza distratto, o almeno così sperava, poi si mosse velocemente. Compose dei sigilli e la sabbia uscì velocemente dalla sua giara per arrivare ai piedi del loro nemico, proprio sotto e cercare di intrappolarlo in maniera tale da rallentarlo ulteriormente e lasciarlo lì, imprigionato.
Nel caso la cosa non fosse riuscita alla grande e il nemico avesse provato ad attaccare nuovamente Sasaki, la giovane avrebbe alzato un muro proprio davanti al rosso, per proteggerlo. Poi il resto sarebbe stato nelle mani del giovane e delle due scimmie, lei poteva solo supportare i loro attacchi e proteggerli.


- Tecniche -
Attacco:

    <attivazione> - Polverizzare -
      “Poiché la sabbia contenuta all’interno del contenitore e componente il contenitore stesso, è utile solamente ai fini della difesa personale dello shinobi, per poter portare avanti i propri attacchi il ninja, qualora non si trovasse nel deserto, abbisogna di ricavare un elevato quantitativo di sabbia dall’ambiente circostante. Allorché, grande maestro del Doton sin da Genin, esso è in grado di aumentare la pressione della terra nel territorio attiguo sino a sbriciolarla, riducendola letteralmente in sabbia. Seguitamente a ciò, sia che esso si trovi nel deserto, quindi senza aver dovuto ricorrere alla polverizzazione del terreno, sia che esso si trovi in un ambiente a lui angusto, per ottenere un più ampio margine d’applicazione delle proprie tecniche, dovrà spargere la sabbia ricavata sul terreno di scontro per un diametro più o meno vasto a seconda delle sue capacità.”
      Lv. 1 - Spargere - [Chk: 40][Int: +30 a turno]
      Lv. 2 - Invadere - [Chk: 70][Int: +50 a turno]

    Coesione Naturale
      Convertire il chakra in un qualcosa di reale, tangibile e naturale, ecco in cosa consiste il Ninjutsu ed è proprio per questo fattore di vivida realtà che differisce dal semplice Genjutsu. I maggiori studiosi del campo infatti cercano non tanto d’affinare le soavi movenze delle proprie mani o la bellezza e la densità delle proprie opere, bensì impiegano tutte le proprie forze per migliorare il processo di conversione dal Chakra all’elemento che si intende generare. Tale studio, approfondito al punto giusto, porta nell’utilizzatore di Ninjutsu la consapevolezza che maggiore è la necessità di creare oggetti resistenti più questi saranno veritieri e che questa necessità risulta strettamente legata al pericolo al quale ci si sottopone.
      Lv.3: I segreti e i misteri che regolano le Arti Magiche non sono più un problema per colui che s’è spinto così avanti nello studio del Ninjutsu nella sua forma più semplice e concreta. Le capacità di controllo che costui ha sviluppato nei momenti di necessità è così elevata da poterne decidere il dove e il quando, migliorando persino quel che la natura stessa ha offerto in dono agli uomini. Ogni ninjutsu non incanalato difensivo ottiene di conseguenza un bonus pari a 60.

    <talento Passivo> - Padronanza della Sabbia -
      “Ottenuto il controllo pressoché assoluto sulla sabbia, il ninja è in grado di migliorarne, in combattimento, sia le qualità offensive che quelle difensive. Grazie a questa preziosa abilità, l’efficacia di qualsiasi tecnica che utilizza la sabbia ottiene un bonus di:
      LV 6: +5
      LV 5: +10
      LV 4: +15

      LV 3: +20


    <ninjutsu elementale a lungo raggio> - Chōeki: Gabbia di Sabbia - [Chk: 90 a turno] [Int: +150] [Richiede aver attivato “Polverizzare”]
      “ Raggiunto il rango di Capitano e quindi la maturità necessaria per controllare al meglio la sabbia non sono in difesa e in attacco, ma anche in supporto di quest’ultimo, il dominatore del deserto è finalmente in grado d’utilizzare una quelle tecniche d’imprigionamento che d’ora in avanti formeranno la base per portare avanti le sue offensive: le Chōeki no Jutsu.
      La tecnica in questione, ha come obiettivo l’imprigionamento del proprio avversario attraverso una morsa di sabbia, che ne avvolge il corpo partendo dagli arti inferiori, comprimendolo fino ad impedirne i movimenti più elementari, come potrebbe essere la composizione degli jutsu.
      Essendo una semplice tecnica di imprigionamento, la Gabbia di Sabbia non causa alcun danno al proprio avversario, poiché non è altro che un preparativo all’attacco seguente.
      Ci si difende con l'elusione o la sostituzione senza contare l'assorbimento. Qualora abbia successo, il nemico, bloccato nella morsa di sabbia, subirà Status Sonnolenza e Paralisi per 2 turni (quello d’attivazione più quello seguente) e quindi potrà difendersi dal prossimo attacco solamente con Def/Res + Chk e successivo assorbimento. Inoltre, date le sue evidenti difficoltà, l’offensiva dell’utilizzatore sarà soggetta ad un bonus di +40. Questa tecnica una volta attivata, resta attiva fino alla fine dell’azione offensiva del turno seguente dell’utilizzatore (pagando il mantenimento).”


Difesa:

    <ninjutsu elementale> -Doton: Roccia Friabile- [Chk: 90][Def/Res: 115]
      "Il ninja manipola la roccia in modo da creare una difesa a doppio taglio: un muro di roccia di notevole spessore, cavo all'interno. In questo modo, quando l'avversario attacca a distanza ravvicinata, viene travolto da una pioggia di pietre, che gli causerà ferita da urto pari calcolata su 1/8 dell'efficacia totale di questa tecnica(quell'1/8 è considerato alla stregua di un danno certo, anche se non intacca la Slt, quindi ferita e dolore richiederanno un'ulteriore divisione). Non utilizzabile contro chi dispone di più di 100/180 di Vel, e l'effetto della ferita non si attiva più di una volta ad incontro."


Calcoli:
    Stm [Polverizzare] = 70/20 = 3,5
    Stm [Gabbia di Sabbia] = 90/20 = 4,5
    Stm [Roccia Friabile] = 90/20 = 4,5
    Stm tot = 157.8-3.5-4.5-4.5 = »145.3«

    Attacco (int) = 225(base)+50(Polverizzare)+60(Coesione naturale)+20(Passiva)+150(GabbidiSabbia)+51.5(spec) = »556.5«

Attivazioni utilizzate:
    • Abilità nel Controllare Chakra- [1/10]

Specchietto riassuntivo:
    L'intrappolamento prova a farlo mentre Yoori è impegnato ad avere la sua attenzione su Sasaki, poi utilizza il muro nel caso Yoori provi ad attaccarlo nuovamente, nel caso la cosa non dovesse succedere allora Misato non difenderà perché non ne vede la necessità XD


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view post Posted on 18/5/2016, 16:26     +1   -1
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|| Prima di iniziare questo post devo avvisarvi di una cosa importante: essendoci stato un fraintendimento al tempo in cui Sasaki aveva impresso un sigillo da parte di Fuyuki Hyuga (sembrava essersene liberato correttamente per via di una discussione con un ex meccanico, ma in realtà quello che gli era stato detto di fare non era possibile), purtroppo tutt'ora non gli è possibile parlare dell'Akatsuki e del suo ruolo (pena "l'azzeramento" della FRZ). Dunque Mem, siccome eri in buona fede, dovrai semplicemente modificare questo post, cercando di mantenere la sincerità di Sasaki senza però andare nel dettaglio del tuo compito per conto dell'Akatsuki; quanto a te Mary, tu non hai bisogno di modificare nulla perché sei stata molto evasiva sul discorso.. però ti invito ad andare a rileggere poi il post modificato da Mem per capire cosa realmente sa la tua Misato di Sasaki e di quello che ha fatto.
Detto questo, procediamo. Complimenti ad entrambi (specialmente a quel "gorilla" di Mem): cerchiamo di dare un degno coronamento a questa bella quest - personalmente mi sono divertita a ruolare con voi. ^^ ||

Non furono sufficienti le sagge parole del rosso ad arrestare quell'insensata collera fratricida, così radicata nell'animo del giovane prescelto dei primati da averlo reso cieco dinnanzi alle sue azioni scellerate. A quel punto niente e nessuno avrebbe potuto arrestare la sua ascesa forzata, e furono dunque costretti a lottare l'uno contro l'altro; a battersi per quello che entrambi ritenevano giusto o sbagliato. La battaglia che scaturì ai piedi dell'ingresso della sacra ziggurat - opportunamente occultato per non permettere al ragazzino infuriato d'accedervi con facilità - fu aspra e senza esclusione di colpi, collera esplosiva e apparente quiete a confronto. Se da un lato v'era solo l'istinto di fare del male, di sfondare le difese dell'avversario per far divenire realtà quello che sembrava essere interpretato come un diritto di nascita, dall'altro v'era una strategia sia concreta che psicologica: non era una caso che Sasaki provocasse il giovane avversario, cercando di far uscire dalla sua collera incontrollata il peggio; non era un caso che la domatrice del deserto, opportunamente distanziata dal centro del conflitto, tentasse di impedire i movimenti agili e scattanti del nemico dei primati e difendesse, con le forze che le rimanevano, quel nuovo compagno che aveva trovato sul campo di battaglia. Quella sottile astuzia fu presto ripagata, poiché parecchie volte gli attacchi del giovane Yoori risultavano prevedibili o s'infrangevano contro le sabbie mobili che gli impedivano i movimenti fluidi. Molte volte si fece cogliere impreparato, eppure quel ragazzino pareva avere il diavolo in corpo: dopo ogni colpo ricevuto, ne elargiva dieci con crescente furia, come se la quella collera su cui Sasaki aveva deciso di giocare accrescesse anche la sua potenza e la sua motivazione.
Si concessero un secondo di pausa per riprendere fiato; un'eternità per scrutarsi negli occhi. Entrambi erano ansimanti, ma con una lieve preponderanza di stanchezza nel rosso; anche Misato cominciava a sentire il proprio chakra venire meno e la sua sabbia addensarsi con estrema fatica. Nonostante tutto, gli occhi castano-ambrati del pericoloso Kraken non mostravano altro che una placida tranquillità. Quelli del suo avversario erano invece un fuoco, ma ben presto espressero tutta la strafottenza di chi sa di avere la partita in pugno.


Credi? Forse ti sfugge un semplice dettaglio - stupido provocatore da quattro soldi: tu e quella cagna della tua compagnetta siete allo stremo, così come i primati che stanno combattendo contro quei vermi. Chi pensi la spunterà, alla fine di tutto questo?

Abbassò il cappuccio, mostrando il suo volto giovane imperlato di sudore e deturpato da un sorriso maligno e compiaciuto. Sapeva sarebbero giunti a quello, sembrava quasi avesse aspettato che le energie dei due si esaurissero per poter sfruttare al massimo le proprie. Quei paladini avrebbero dovuto fare i conti con quell'ineluttabile verità: oramai i giochi erano terminati, e quel ragazzino era stato uno stratega abbastanza furbo nello sfruttare sentimenti e pedine; forse quello era davvero il frutto di una vita passata a sopravvivere da soli, in un posto pericoloso come una foresta esotica.
Sfruttando quell'inevitabile momento di smarrimento dovuto alla sua verità, Yoori pose fine alla pausa: saettò verso Sasaki, mulinando nell'aria i suoi nunchaku come un maestro d'arti marziali; dunque lo colpì in pieno volto, destabilizzandolo e facendogli sputare sangue. A nulla valse il tentativo di Misato di frapporre la sua sabbia fra lui e il rosso, poiché il colpo trapassò la difesa come un coltello trapassa un panetto di burro lasciato troppo tempo a temperatura ambiente. Messo momentaneamente fuori gioco Sasaki, si erse sulla domatrice del deserto; il sorriso della vittoria era ancora stampato sul suo volto.


Adesso tocca a te, maledetta.

Aveva tutte le intenzioni di farle del male, e la lentezza dei suoi movimenti era atta a farle provare paura prima del colpo di grazia. Oramai li aveva in pugno, e anche Etsuyo e Kojiro parevano abbastanza malconci da non poter fare niente da soli per contrastarlo.. ma quel che accadde dopo fu inaspettato tanto per i primati quanto per i loro nemici.

Misato-chan! Siamo qui!

Urlò la voce squillante di Chika, la piccola scimmietta ch'ella aveva mandato a controllare la situazione nella foresta. Agitava le braccia insieme alla gemella, saltellando gioiose: al loro fianco svettava fiero il loro sovrano, assolutamente serio in volto e pronto a prendersi le sue responsabilità nonostante le ferite. La creatura leonina era accorsa in direzione del possente Enma, e quand'egli la guardò negli occhi ne intuì subito il piano. Anche le piccole evocazioni sulla ziggurat, che scambiarono un solo cenno con il loro sovrano, capirono e scattarono leste sui gradoni in direzione del rosso che stava lentamente riprendendosi, sfruttando la sorpresa di Yoori.

Qualunque cosa accada, non cedere! Non lasciargli terreno!

Suggerì la scimmietta col kimono rosso, saltando insieme al fratello sulle sue spalle per ancorarvisi.

Sasaki!

Chiamò possente il re, reclamando la sua attenzione e quella di tutti i presenti mentre le due scimmiette ancorate al suo busto lo inondavano di un'energia potente e sconosciuta; dalla sua voce, più simile a quella di una belva inferocita, poteva percepirsi tutta la serietà d'una creatura che aveva deciso di porre fine alla questione una volta e per sempre. Sotto gli occhi increduli di tutti, Enma subì una metamorfosi e divenne un bastone Bo molto spesso, lungo almeno due metri; Akesaru lo prese e, sfruttando la velocità di un movimento rotatorio, lo lanciò verso il rosso che, incredulo, l'afferrò e si trovò esterrefatto nel riuscire a tenerlo con tanta leggerezza.
Su una cosa il giovane Yoori aveva ragione: tutto si sarebbe concluso da li a poco.


Forza, facciamola finita!



|| Puff, pant. Ragazzi, ci siamo! Penultimo post per voi, poi i festeggiamenti e tutto quello che ne consegue. Spero vi sia piaciuta questa "sorpresa" per il designato eremita che può, per la prima volta, maneggiare Enma in forma di bastone per porre fine al conflitto (ovviamente è solo per il momento, perché Etsuyo e Kojiro stanno aiutando col chakra naturale.. poi si dovrà comunque aspettare il Jonin-S, come da regolamento). ^^
Siete liberi di agire come volete, e di tergiversare su quello che avviene: Mem, sei praticamente il nuovo eremita e hai letteralmente in mano il destino di Yoori, quindi poni fine alla cosa come più ti aggrada (ovviamente cercando di essere il più realistico possibile, come lo sei stato fino ad ora); Misato, anche tu piena libertà! Se vuoi usare Chiisaru, Gorira o le gemelline puoi per sviluppare il tuo BG.. o se vuoi intervenire in soccorso di Sasaki e attaccare in extremis con la tua sabbia puoi benissimo farlo.
Abbiamo finito: più velocemente postate voi, prima arriva il mio ultimo post e la vostra conclusione di quest'avventura alla difesa dell'eremo dei primati. =P ||

Edited by ¬BloodyRose. - 18/5/2016, 17:49
 
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view post Posted on 19/5/2016, 22:30     +1   -1
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Q
uanti colpi si stavano scambiando sui gradoni di quella piramide? Quante volte le sue sferzate colpivano solo l'aria?

La sua tattica aveva avuto successo, ma non sarebbe durato a lungo. Si, quel ragazzino iniziava a fare una cazzata dopo l'altra, ma presto o tardi, il divario di energie si sarebbe fatto sentire.

Inoltre, per quanto potesse provocarlo e rendere prevedibili le sue mosse, opportunamente intercettate da Misato o evitate all'ultimo dal suo agile corpo e da qualche trucchetto di nebbia, erano troppe. Tante. Inevitabili.

Tempeste su tempeste di colpi si abbattevano sul corpo di Sasaki, onde impetuose che si abbattono sugli scogli di un mare in tempesta. Per quanto robusto potessero essere i suoi muscoli, per quanto la sua superiorità fisica lo stesse aiutando, per quanta piccola fosse la forza e la massa dei colpi avversari, un semplice fattore numerico e fisico era entrato in gioco: il numero e la velocità. Se ne rendeva conto pure il bimbo, che con tanto ardire aveva perfino insultato Misato, usando un termine che dubitava fortemente potesse comprendere, forse insegnatogli dai babbei che ai piedi della piramide combattevano contro le scimmie.

Sasaki: ”Wowowo, che parole bimbo, è così che Akesaru ti ha educato? Non vorrai mica metterla in imbarazzo coi tuoi modi di fare, vero? Dai su, ti stai comportando come un vero figlio di puttana, ma a questo punto mi domando chi è la puttana, in base a quello che dici, eh? Prima di usare certi termini con me, devi avere qualche pelo sulle palle, marmocchio.”

Provocare fino all'ultimo. Heh. Ormai non gli rimaneva molto altro, le sue forze stavano calando a ritmo troppo accelerato. Presto il suo lucido berserk sarebbe terminato, e allora tutto il dolore soppresso, tutta l'adrenalina accumulata in corpo si sarebbero scaricate all'improvviso, generando un vortice di stanchezza e dolore che, probabilmente, lo avrebbe anche potuto uccidere.

O magari sarebbe stato il ragazzino. Non seppe se le sue parole erano state ascoltate, ma di certo la stecca che gli arrivò sui denti subito dopo si fece sentire....

Cazzo, cos'è successo? Non ricordo...che male alla mascella, cazzo...senti come scotta, cos'è sto schifo? Ferro? No, sarà il mio stesso sangue. Kami, non ricordo neppure cosa sia successo. Dove sono?

Cosa? Ah sì, sto combattendo una guerra che non so neppure perché...cazzo quel ragazzino mi ha colpito talmente forte da farmi svenire. Cosa...cosa sta succedendo? Vedo triplo? Non riesco a mettere a fuoco...dove cazzo sta andando? Non sento nulla, tutto fischia, tutto gira...

Ah, sì, lo sento. Comodo essere dei sensitivi, per quanto si faccia schifo in tale abilità...sì, lo sento avvicinarsi a Misato...dannato bastardo, prima devi terminare me! Prima devi terminare...


Sasaki: ”MEEE!”

Oh, quella camminata, quel passo, quei sentimenti di trionfo che stava provando...sapeva dove voleva parare. Incutere timore, non è vero? Il lento passo della morte che si avvicina...una tattica che sapeva fare anche lui. Ma che non gli avrebbe permesso.

Si erse in tutta la sua possanza, ruggendo di un'autentica ira berserker. Autentica, perché adesso non vi era più raziocinio, nessun super-io, nessun controllo o freno mentale, nessun blocco civile agli istinti primordiali dei cacciatori. La sua sarebbe stata un'ira devastante, infaticabile, indomabile. Sarebbe stata un uragano di collere e sangue. Arrivati a questo punto, non gli avrebbe permesso di toccare Misato per nulla al mondo.

Si erge sul suo corpo uno spettro del passato. Un fantasma di chakra fiammeggiante e tuonante, dalle forme familiari. Mai in vita sua avrebbe pensato di sentire una simile vicinanza per lui. Mai si sarebbe aspettato di sentirsi così arrabbiato. Arrabbiato per cosa, poi? Perché la vita di quella ragazza gli è così cara?

”Perché Sasaki?

Perché, perché....?

Perché ti rialzi?

Perché continui a batterti?

Per la libertà? Per la pace? Non dirmi che è l'onore?

Non erano illusioni? Non erano fandonie create dalla mente umana per sopportare un mondo troppo colmo di ingiustizie?

Perché allora ti rialzi?

Perché, perché Sasaki? Perché PERSISTI?”


Uao, quasi non ci crede. In un momento simile, gli pare di sentire la sua voce. E lo sta pure sgridando. Lo sgrida per il suo modo di pensare del passato, per le sue idee, per i suoi atteggiamenti. Perfino in una situazione del genere, nel tutto per tutto della sua vita, gli pare di sentirlo fargli la ramanzina.

Che palle. Non aveva mai osato rispondere negli anni precedenti. Troppa la paura, troppo il timore, troppo il rispetto per quell'uomo visto come un padre, come un carnefice, come un salvatore.

Ma ora.

Ora è diverso.


Sasaki: ”Perché così ho scelto!”

Doveva sembrare un vero pazzo in quel momento a parlare da solo. Sarà stata la stanchezza, sarà stata lo spirito guerriero. Sarebbe stato buffo guardarsi da fuori.

Sasaki: ”E NON VOGLIO IL TUO AIUTO!”

Con chi ce l'ha? Con chi urla? Difficile dirlo, ma il mietitore di chakra che si è eretto dal suo corpo pare interdetto. Fissa il corpo dal quale ha preso forma, fissa Misato Kojima. Sembra dubbioso su cosa fare.

Sasaki allarga le braccia, lanciando un urlo a squarciagola. Ne avesse il potere, quell'urlo farebbe tremare le pareti. Qualcosa si spezza nel mostro di chakra. Si incrina, una larga crepa inizia a lacerarlo. Ma gli occhi della bestia non sembrano adirati. Sembrano...soddisfatti?

Scompare tornando in corpo a Sasaki. Riesplode il chakra elementare dal corpo del rosso, si erge il possente drago di chakra, prima sua creatura di energia manifestata tanti anni fa. Ruggisce il drago, mentre lentamente avanza verso il ragazzino.

Sasaki: ”S-s-sono venuto qui per dare calci in culo e bere saké ragazzo...saké non ne vedo, non ho molta scelta, eh? Hehehehe!”

Ormai è più un rantolo di follia. Ogni passi gli costa una fatica immane, ogni movimento è un'impresa degna di un poema epico. Canteranno i passi di Sasaki Keigo sullo ziggurat dei Primati i posteri? Bella domanda.

Qualcuno urla il suo nome. Non capisce neppure cosa stia succedendo, la vista è offuscata, vede solo dei cosi che boh, si muovono ai piedi della piramide e sciamano in sua direzione. Un coso bianco ed enorme fa qualcosa che boh, difficile capirlo. Qualcosa vola in sua direzione. Woh, che cazzo? Lo afferra al volo per puro istinto, mentre le giunture della sua scapola destra esplodono in mille pezzi, il braccio sembra staccarsi dalle giunture, la colonna vertebrale si disgrega, il suo corpo dà forfait, adesso basta, troppa fatica accumulata, basta, si arrende, inutile andare avanti, diamine...o almeno è così che sente il suo corpo.


Curioso. Quella cosa che ha afferrato sembra trasmettere energia. Caspita, trasmette tanta energia, che sta succedendo?

Accade qualcosa di curioso quando tocca il bastone. Per un istante, si sente come collegato al tutto. Le sue abilità da sensitivo esplodono, percependo ogni singola forma di vita nel raggio di chilometri. Che cos'è questa energia? Che cos'è questa sensazione?

Sente il suo corpo rigenerarsi...no, non è propriamente corretto. Sente qualcosa spingere oltre il suo corpo, un motore immobile e silenzioso che sospinge i suoi meccanismi, una sorta di panacea per tutti i mali. Un'energia immensa, potente. Qualcosa che gli conferisca un'altra chance. Qualcosa che gli permetta di proteggere Misato dalla furia cieca di quel ragazzino.


Un bastone. Arma particolare. Nel suo addestramento da Samurai, diversi anni fa, fu la prima arma con la quale Tetsuya Keigo lo addestrò. Curioso.

Con un veloce balzo, Sasaki si portò di fronte al moccioso, tuonando di un'energia biancastra dai riflessi smeraldini. Era una bella sensazione, non c'era che dire.

Sasaki: ”Bella botta ragazzino, mi hai talmente rintronato che devo ancora carburare e capire cosa stia succedendo. Ma qui è dove ti fermi, Qui finisce tutto. Hai capito?”

Yoori, è finita.

Sasaki si stupì di sentire una voce provenire dal bastone. Riconobbe in essa la voce del Re dei Primati. Stava per fare un commento su quanto fosse strana la cosa, ma si risparmiò.

Sasaki: ”Ah, adesso molte cose sono più chiare...Misato, stai bene? La ringrazio per l'aiuto, Enma-dono”

Yoori sgranò gli occhi di fronte a quella conversazione. Era troppo per lui. Era la goccia che faceva traboccare il vaso.

Saettò in direzione di Sasaki.

Ricevette una tale legnata in testa che mammamia, povero ragazzo!

Sasaki: ”Movimenti scontati, banali, prevedibili...e ora sono al pieno delle energie...Yoori. Arrenditi. Non hai molte chance”

Yoori si limitò ad urlare un “MAI” e sputare in faccia a Sasaki. Iniziarono a scambiarsi una rapidissima serie di colpi, Certo che quel ragazzo aveva l'argento vivo addosso, le sue braccia sembravano mulini da quanti colpi di nunchaku e pugni sferravano. Sasaki intercettava i colpi, li schivava, li respingeva col bastone. Senza fatica. Senza spesa eccessiva di energia. Era stranamente...rapido. Stranamente forte. Sembrava prevedere i colpi di Yoori dal suo flusso del chakra. Era tutto così...curioso.

Avverto la tua meraviglia, Sasaki. Credevo che Keiichi ti avesse spiegato la sensazione del chakra naturale.

Sasaki: ”In verità, tra tutte le possibili cose che Keiichi mi ha inculcato in testa, questa non me l'ha mai spiegata. Ho solo visto cosa può fare il chakra naturale, ho visto i suoi effetti...ma mai spiegato nulla al riguardo”

Tutte le possibili cose? Heh. Di cosa ti parlava?

Sasaki: ”Medicina. Filosofia. Politica. Storia. A dire il vero, a volte sembrava più intento a parlare da solo che conversare effettivamente con me.”

Possibile. Parlava sicuramente con Shinigami, voleva renderti partecipe dei loro pensieri.

Sasaki: ”Non mi ha mai raccontato del tutto la vostra storia. So che salvò una scimmietta in una foresta, e che da lì nacque tutto. Il suo arrivo all'eremo, il suo addestramento. Ma non mi ha mai detto nulla in seguito.”

Il Keiichi di un tempo era un ragazzo così puro e ingenuo...mi piange il cuore ogni volta che ci penso.

Eh sì. Sasaki dialogava tranquillamente con Enma mentre combatteva contro Yoori. Talmente superiore era la sua abilità marziale dopo il boost del chakra naturale, che non doveva davvero sforzarsi. La cosa sembrava mandare ancora di più su tutte le furie Yoori, che iniziava a sbraitare insulti di tutti i tipi. Sasaki gli rifilò un violento schiaffo sulla faccia. Yoori rimase attonito da una simile offesa.

Sasaki: ”Dai della cagna a Misato, insulti Enma, insulti i tuoi fratelli Primati, disturbi la mia conversazione sproloquiando parolacce. Hai imparato davvero il peggio dal mondo degli uomini, per quanto poco ne hai avuto a che fare, eh?”

Yoori gli saltò addosso. Le catene di Sasaki saettarono in sua direzione, avvolgendolo come una mosca catturata da un ragno. Sasaki lo fece schizzare verso l'alto. Le catene lo tennero lì sospeso, avvolte dall'energia bianco-smeraldina. Ai piedi della piramide, gli uomini osservarono la scena attoniti.

Sasaki: ”Senza fare troppe stronzate, gettate le armi. Non ho voglia di spargere altro sangue. Adesso basta. Vi do una sola possibilità. Se uno solo di voi fa una cazzata, vi trucido tutti.”

La sua voce era potente, carica di autorità. Gli uomini osservarono il piccoletto strillare come una bestia ferita, piangere e bestemmiare ogni singolo presente. Gettarono le armi a terra. Molti primati stavano per avventarsi su di loro. Sasaki li fermò.

Sasaki: ”Niente spargimenti di sangue ho detto. Servono braccia per ricostruire l'eremo. Credo che ci siano molti volontari, NO? VERO CHE VOLETE RICOSTRUIRE L'EREMO? Ci sono interi edifici da ricostruire e NESSUNO STRUMENTO PER FARLO, CHE SFIGA, NIENTE CARRIOLE, NIENTE MARTELLI, UN CAZZO DI NIENTE! Mi sa che dovrete fare tutto con le braccia, eh sì cazzo, eh sì...”

Potè percepire le risatine delle due scimmiette attaccate ad Enma.

Intanto Yoori strillava a più non posso. La sua voce si fece squillante dalla frustrazione.

Sasaki: ”Curioso come gli animali più piccoli abbiano i polmoni più potenti, non trovate tutti?”

Ci fu un accenno di assenso da parte di tutti. Mentre gli uomini venivano disarmati e incatenati, Yoori veniva abbassato. Akesaru si fece strada tra i presenti. Sasaki glielo porse, ancora avvolto ovviamente. Il ragazzino aveva copiose lacrime in viso e non osava guardare in faccia la madre adottiva. Mormorò qualcosa sull'essere stato sconfitto e sull'accettare la morte.

Sasaki: ”Come scusa? Prego? Per chi mi hai preso? Ho detto che non ti volevo neppure fare del male, credi che ora voglia ucciderti?

Ragazzo, credi che te la lascerò passare così comoda?

Ascoltami Yoori, ucciderti non servirebbe a nulla. Sarebbe solo uno spreco di vita. Uno spreco di talento. Vedi, non potrai mai davvero ripagare per quello che hai fatto, lo capirai col tempo. Ma puoi provarci. Questa è la grande potenza dell'uomo. La determinazione. La stessa che ti ha spinto a fare questa follia, se ben indirizzata, può farti fare grandi cose. Senti qua la mia idea, ragazzo, lo dirò una sola volta.
Misato-chan, ho bisogno del tuo aiuto in questo caso. Ascoltate.

Yoori, non puoi più restare qua, ma non ti lascerò a piede libero. Hai una forza notevole per la tua età, merito dell'addestramento impartito fin dalla più tenera età. Ucciderti sarebbe solo sprecare questo talento. Hai fato quello che hai fatto perché non conosci il mondo degli uomini. Non posso fartelo conoscere io. Non ho una casa, sono un nukenin e ricercato, con me non sei per nulla al sicuro.

Ma Misato ha una casa. Allora sentite la mia idea. Ragazzino, ti sarà applicato un sigillo che interdirà molto i tuoi poteri e ti metterà sotto controllo mio e di Misato. Se Misato-chan vorrà accettare, vivrai con lei per un po'. Non so per quanto, il tempo di lasciarti conoscere il mondo degli uomini. Di farti capire cosa significhi interagire con altri tuoi simili. Il tempo di prepararmi...

Vedi, il tempo che passerai con Misato è il tempo che un minatore passa a raccogliere il metallo in miniera. Spaccare le pietre, prendere le pietre con tracce di metallo, separarle...c'è del buono in te, lo posso sentire. Lo capisco dalle tue lacrime.

Quando le pietre minerarie vengono raccolte, si passa al setaccio del materiale. Lascerò questa parte sempre a Misato.

Ma

quando avrà finito di raccogliere tutto il materiale....

lo passerà al fabbro.

E qui intervengo io, marmocchio. Quando giungerà il momento, io busserò alla porta. E sarà meglio che ti prepari già da ora, perché la forgia è un processo lungo e laborioso. E voglio fare di te la migliore delle spade che abbia mai creato, ci vorranno anni. Assaggerai il ghiaccio e il fuoco ragazzo, servirà a irrobustirti. Sarai martellato a più non posso, non sarò per niente caritatevole. Per forgiare il ferro, bisogna essere precisi e saldi nelle proprie convinzioni. Probabilmente mi odierai, ma non temere. Non sarò eccessivamente severo. Sarò fermo, ma giusto. Ho già sperimentato sulla pelle cosa significa avere un maestro...quasi potrei dire crudele. I risultati si vedono, certo, ma a che prezzo? A costo di metterci più tempo, non sarò uno stronzo con te. La forgiatura perfetta richiede pazienza.

Viaggerai assieme a me. Io ti guiderò, e tutto ciò che so, te lo insegnerò. Finché arriverà il giorno in cui tu riuscirai a fare a meno di me. Fino a che tu non lo insegnerai ad un altro come te. Come me. Questo è il retaggio degli uomini.

Quando sarai pronto, ti toglierò personalmente quel sigillo. Lo farò solo se sarò sicuro che sei cambiato. Se sarò sicuro che sei pronto a dare il tuo contributo per il mondo. A ripagare, in qualche modo, il debito di sangue che hai nei confronti della tua famiglia adottiva.

Non credermi uno sprovveduto però. Yoori. Ingannami, tradiscimi, tradisci Misato, tradisci ancora i Primati. Non avrai un'altra opportunità. Ti toglierò la vita senza pietà. Perché se ancora dopo tutto questo non hai ancora capito nulla, spiacente, ma sei solo una minaccia per la vita altrui. E che tu ci creda o no, io ci tengo al valore della vita.

Questo piano si può attuare solo se Misato-chan accetta, certo...Non ti preoccupare Chisaru, il sigillo che gli metteremo sarà tale che se prova a fare qualcosa di sbagliato...passerà un brutto quarto d'ora.”


Molti cenni d'assenso si sentirono dai Primati. Enma riassunse la sua forma normale, con le due piccole scimmiette attaccate al suo corpo.

Sasaki: ”Bene. Tenetelo fermo con cura, mi raccomando. Sto per svenire.”

Gorira si fece avanti con una robusta corda. Man mano che Sasaki scioglieva la sua catena, il possente gorilla avvolgeva il ragazzino con la corda. Non aveva emesso una parola da quando era stato catturato. Si limitava a fissarsi i piedi, per così dire, piangendo a più non posso.

Quando Gorira ebbe finito, come previsto, Sasaki collassò a terra. Il suo fisico era troppo provato per tirare avanti.









Ho dato solo una veloce rilettura al post. Sono stanco e malato, non voglio bloccare troppo la quest. Mi è venuto meglio di quanto pensassi. Eventuale errori sintattici, mancanza ci coerenza e coesione del testo, spero mi venga perdonata, ma a meno di postare un altro giorno, non riesco a fare di meglio.


EDIT: Uddioh i typos...

Edited by Memphos - 26/5/2016, 13:04
 
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view post Posted on 25/5/2016, 19:46     +1   -1
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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Hanran 反乱 - Dalle Ceneri del Disprezzo - Un nuovo alleato -
Tutto sembrava essere perduto, davvero tutte le forze spese nel tentativo di vincere quella guerra sembravano essere state vane ma, ad un certo punto, successe qualcosa che mai si sarebbe aspettata: la voce di Chika proprio alle sue spalle. Sgranando gli occhi si voltò cercando di distinguere la figura della scimmietta in mezzo alle ombre della devastazione che li circondava e non solo la vide con la gemella ma anche con Enma al suo fianco. Era magnifico, maestoso e la sua aurea di potere la investì subito. Non lo aveva mai visto in mezzo ad un guerra e forse, almeno sperava, che quella potesse essere anche l’ultima.
Lei aveva finito la sua parte nella battaglia, perché, si rese conto, che l’attenzione del primate più forte e potente dell’eremo era rivolto verso il rosso, non verso di lei. Sasaki aveva combattuto con coraggio e, alla fine, si ritrovò con il bastone del potere fra le mani. Quello era il particolare legame che univa Enma ad una figura molto importante dell’eremo.

"Sai cosa vuol dire vero?"


”Certo Hebi San…le scimmie hanno scelto lui…”


Strizzò appena gli occhi nel vedere la sfida titanica nella quale Sasaki si era lasciato andare insieme ad Enma e si sentì sminuita. Si sentì come se non valesse niente e per un attimo odiò con tutta sé stessa quel giovane per il quale lei stessa aveva rimesso il nome. Si era presa sulle spalle il pericolo che lui fosse l’assassino….ma suo malgrado si era dimostrato un grande compagno. L’aveva salvata e, doveva ammetterlo, nonostante si ritenesse forte, il giovane completava i buchi dove lei era carente.
Probabilmente sul suo volto era apparsa un’espressione terribile perché Chiisaru, che finalmente li aveva raggiunti insieme a Gorira, si era avvicinato a lei, saltandole sulla testa mentre le due gemelline presero posto sulle sue spalle.

«Che ti succede Micchan?»


Chiese Chiisaru tirandole una ciocca di capelli.

«Niente….va tutto bene. Credo di essere solo un po’ gelosa. Da oggi non ci sarà solo io in questo eremo, il vostro affetto sarà rivolto anche verso qualcun altro.»


Si riscoprì gelosa, gelosa in una maniera e in un’intesità che non credeva possibile. Sapere che Chiisaru avrebbe potuto guardare Sasaki esattamente come guardava lei e giocare insieme a lui la mandava fuori di testa.
Però ritrovò la sua calma quando lo scontrò finì.
Lei era stata solo una cornice in quello spettacolo e quando vide Yoori ormai sconfitto, rimase sbalordita dalla scelta che il rosso aveva fatto: non l’avrebbe ucciso. Spalancò gli occhi mentre un sorriso soddisfatto si aprì sulle sue labbra. Era felice che lui non era per gli spargimenti di sangue, forse poteva davvero nascere un’amicizia bella e duratura, un alleato con il quale difendere i suoi amici, la sua famiglia.

«Sasaki se non pensi che per te sia troppo lavoro va benissimo! Sei stato davvero grande.»


Era orgogliosa di quella scelta che lui aveva fatto e quando lo vide cadere a terra si allarmò correndo al so fianco.

«Forza, datemi una mano…dobbiamo curarlo il prima possibile.»


Avrebbe semplicemente detto preoccupata, cercando aiuto da parte dei primati per poterlo trasportare in un posto dove curarlo.


code by Misato Kojima ♥ don't copy


-GdrOff-

CITAZIONE
Post di merda, chiedo scusa ma non sono riuscita a trovare l’ispirazione giusta per questo post D= chiedo anche scusa per il ritardo ma ho avuto troppe cose da fare ç_ç non vedo l’ora che venga Agosto così potrò riposarmi un po’ prima di ricominciare tutto da capo ç_ç

-GdrOn-
 
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view post Posted on 26/5/2016, 21:49     +1   -1
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Dopo interminabili e gravosi giorni intrisi di sangue e sofferenza, quell'insensato conflitto che aveva visto esseri umani e scimmie combattersi sino alla morte era giunto al termine; per quanto pagata con un carissimo prezzo, quella vittoria apparteneva ai primati. Nessuno ebbe il coraggio di esultare, in quell'esteso campo ricoperto di cadaveri e martoriato dalle scorribande. Quel che avvenne dinnanzi all'incredulità e al pentimento della maggior parte dei vinti fu un gesto di grande onore, un qualcosa che loro non avrebbero mai potuto comprendere appieno: uno dopo l'altro, quegli esseri senzienti ricoperti di peluria abbassarono le armi contro coloro che avevano distrutto ogni cosa e s'inchinarono rispettabilmente, rivolgendo quel monito a coloro che resero possibile quella fine. Chiisaru, Gorira, Akesaru e persino Enma, quel grande sovrano dalla folta peluria bianca che aveva lasciato il suo giaciglio e rischiato la propria incolumità per poter scrivere la parola fine - discostandosi dal rosso e riprendendo le sue naturali sembianze - caddero in ginocchio dinnanzi ai giovani Sasaki e Misato, attoniti. Per il popolo dei primati avevano vinto loro; aveva vinto il loro coraggio, il loro modo di essere e il loro senso di giustizia. Non v'era onore più grande.

Grazie di tutto, Sasaki-kun.. Misato-chan..

Quelle strane parole echeggiarono dolcemente dall'ingresso dell'immensa ziggurat, cariche d'una gratitudine senza tempo.. che soltanto chi ha visto passare gli anni fra periodi bui e prosperi può esprimere con così poco. A parlare era stato uno strano primate dalla peluria cinerea sbiadita dal tempo, leggermente incurvato su un bastone intrecciato e un naso pronunciato che rendeva la sua figura un misto fra saggezza e comicità. Un mezzo inchino seguì alle sue parole, prima di tornare dentro e sparire fra le ombre dell'interno della struttura piramidale; Sasaki crollò al suolo poco dopo quel ringraziamento e la fanciulla del deserto lo soccorse immediatamente chiedendo aiuto ai primati robusti più vicini, che lo presero di peso e lo trascinarono all'interno della ziggurat guidati da Etsuyo e Kojiro.
Per quanto riguarda Yoori, egli fu marchiato successivamente da Enma secondo le volontà del giovane Sasaki e quando incrociò lo sguardo della madre adottiva non poté fare a meno di abbassare il suo. Akesaru - l'unica a non aver riportato ferite di degna nota durante lo scontro - lo squadrò dall'alto in basso con severità, trattandolo come il nemico che aveva scelto di diventare per la famiglia che lo aveva accudito e voluto bene; si morse le labbra, dunque gli rifilò un sonoro schiaffo in volto che fece venire i lacrimoni al giovane per la vergogna. Yoori non emise fiato e trattenne i singhiozzi per orgoglio personale, ma quando la creatura leonina l'abbracciò coccolandolo e sussurrandogli "non farlo mai più, siamo intesi?" pianse a lungo. Non era pentito di quello che aveva fatto, era troppo presto per lui capire appieno quell'insensato gesto e le sue ripercussioni.. ma la consapevolezza di aver fatto soffrire l'unica creatura che l'aveva amato come una madre lo fece mortificare e soffrire più dei colpi inferti da Sasaki.



[***]



A lungo Misato si prese cura di Sasaki all'interno della ziggurat, e a lungo i primati si presero cura di lei - soprattutto Chiisaru, che in un momento di solitudine insieme alla sua amatissima evocatrice confessò con convinzione che non avrebbe mutato l'affetto che provava per lei a causa del rosso. Quando egli fu sveglio, la fanciulla del deserto non era più lì.

Tranquillo. Misato-chan è tornata a casa sana e salva, insieme a Yoori. Speriamo che quel ragazzo possa comprendere ciò che ha fatto..

Cercò di tranquillizzarlo il possente Enma, vedendolo agitarsi per il fervore della battaglia ancora vivo nei suoi tormentati ricordi. Era steso su un giaciglio di foglie, all'interno della struttura piramidale composta solo da roccia.

Hai guadagnato la nostra fiducia, Sasaki-kun. La tua lealtà, le tue parole e le tue azioni mi hanno fatto capire che tu sei diverso dal tuo maestro. Credevo di avere davanti la stessa identica persona, quando ti vidi avvicinarti.. ma mi sbagliavo. Sei qualcosa di più. Sei colui che il tuo maestro avrebbe voluto diventare, prima che Shinigami gli obnubilasse la mente e lo trascinasse nel baratro.

Parole importanti da parte del primate, condite da un pizzico di nostalgia; era evidente che, nonostante non si fidasse più del signore del deserto, gli voleva ancora un gran bene e che sperava che, un giorno, potesse redimersi agli occhi del mondo.

Come segno della nostra gratitudine, vorremmo che tu prendessi uno di questi oggetti sacri e lo custodissi; vorremmo che fossi tu a guidare il nostro popolo verso una migliore conoscenza del vostro. Abbiamo già una buona infarinatura sul vostro mondo, ma come vedi anche noi commettiamo scioccamente degli errori. Forse per questo dicono che siamo così simili.

Sorrise, prendendosi un po' in giro. Tre splendidi tesori presero magicamente forma in fondo alla stanza, levitando come sostenuti da una potenza invisibile. Una volta scelto il proprio, Enma gli si sarebbe avvicinato e con uno strattone gli avrebbe scoperto la spalla destra per mostrargli un qualcosa che Sasaki credeva di avere cancellato per sempre: il sigillo del silenzio impostogli da Fuyuki Hyuga.

Al nostro primo colloquio avevo compreso che qualcosa ti impediva di parlare a cuor sereno. Questo è un mio personale regalo, per aver salvato la mia famiglia.

Disse solenne, passando due dita sulla bruciatura e cancellando per sempre la sua esistenza.

Non importa quello che hai fatto in passato, importa quello che farai da adesso in poi. Cancella ogni traccia del tuo oscuro passato; combattilo per abbracciare la luce che cerchi ed essere riconosciuto per quello stesso uomo che oggi conosciamo noi.

Un suggerimento, o forse più un insegnamento. Per un breve istante, il giovane Sasaki credette di vedere il suo maestro in fondo alla stanza incrociare le braccia soddisfatto: era stato lui ad averlo portato sin li e ad avergli dimostrato che poteva farcela, e forse per una volta il suo allievo non lo vedeva più come il mostro che credeva fosse.



|| E abbiamo finalmente finito! Fate il vostro ultimo post per tornare ai vostri affari e complimenti ad entrambi per l'ottima interpretazione dei vostri PG. Per quanto riguarda gli equip eremitici, potete scegliere quello che volete (Mary, non so se tu l'avessi già un equip.. nel caso fa in modo che te lo fanno scegliere prima che torni a casa). Mettetevi ovviamente d'accordo e specificatemi quale vi prendete, che aggiorno la lista nel topic evocazioni. ^^
Ultima cosa, Memphos.. il sigillo è stato tolto, ma consiglio caldamente di non riprendere in mano la questione Akatsuki/Fuyuki Hyuga per evitare la qualsiasi. Al massimo fa che ogni volta diventa evasiva """perché se ne vergogna""", dovessi trovarti ancora a raccontare la storia di Sasaki.
Partiamo con le valutazioni nuove.. me tapina..

ROLE: 9.5
Siete stati entrambi parecchio bravi, coerenti con quello che era il vostro pensiero e con il cambiamento che avete dovuto attraversare durante la quest (soprattutto Memphos). Ci sono stati alti e bassi, e certe volte avrei preteso qualcosina in più da voi in determinate situazioni.. ma questo succede, quindi non ve ne faccio più di tanto una colpa. Ottimi PG. ^^
SCRITTURA: 8
Come ho anticipato prima, ci sono stati degli alti e dei bassi.. ma chi non li ha dopotutto? Però purtroppo ci sono delle pecche nei vostri stili di scrittura (parere personale), soprattutto quando si tratta della frettolosità di postare. Alcuni errorini evitabili, un dilungarsi un attimo su una sensazione provata.. i dettagli fanno tanto ragazzi, ve lo assicuro da lettrice accanita e affamata di storie: alcune cose date per scontate fanno sembrare il tutto troppo una corsa. ^^
STRATEGIA/APPROCCIO: 10
Qui siete stati davvero incredibili. Da parte mia ho preferito lasciarvi molto spazio, ma quello spazio è stato ripagato con post epici a livello strategico e scenico! Poi diciamocelo, quando le persone collaborano e si divertono a farlo si vede, e voi siete l'esempio lampante di quello che bisogna fare in una missione "in squadra". Avete fatto divertire molto anche me, e questo non ha prezzo davvero. ^^
CONOSCENZA REGOLAMENTO: //
Non l'abbiamo usato, o quantomeno l'ha usato Mary perché è abituata così ma non era richiesto.. tanto che non ho mai controllato accuratamente i calcoli, quindi non sono in grado di dare a nessuno dei due un voto su questo. xD

VOTO MEDIO: 9

Ho voluto mettere una valutazione congiunta perché siete stati veramente strepitosi entrambi e non mi sembrava veramente il caso di penalizzare qualcuno di voi.. già che si prende pure poco in una quest a livello di pexpi. xD Quindi per entrambi sono 900 exp+equip eremitico su un tetto massimo di 1000 exp (abbiamo fatto su per giù 2 pagine, senza contare i post del vostro compagno che ha abbandonato.. e siccome è durata tanto vi omaggio con un tetto massimo maggiore, quindi con qualche punto exp in più).
Grazie per questa bellissima esperienza, grazie per la vostra pazienza e grazie per avermi permesso di fare questa quest che è uscita pure meglio di quello che mi aspettavo. ^^ Alla fine dei vostri post lasciate il feedback ai valutatori (e a me, così capisco dove ho peccato e vado a farmi una serie di Ave Maria xD). Ancora complimenti ad entrambi voi e buon proseguimento! ^^ ||

[EDIT] Siccome c'è stato un combattimento non indifferente e considerato che vi ho già dato più exp del dovuto, se avete pesi calcolate il premio su un tetto massimo di 200 exp. Non di più. ^^

Edited by ¬BloodyRose. - 27/5/2016, 00:48
 
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view post Posted on 29/5/2016, 21:07     +1   -1
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L
a puzza di morte era tutto intorno a lui. Seduto con le gambe incrociate ad un piccolo tavolino da thé, Sasaki beveva liquore molto forte e osservava la scena.

Avvertiva una strana sensazione di disagio. Una parte di lui avvertiva l'irrealtà di quello che vedeva, ma l'altra parte la trovava così normale che non aveva voglia di sottrarvisi. Si verso un altro bicchiere di rum, cercando di capire esattamente cosa stesse succedendo.

Sasaki ”Hmm...ma io che cazzo ci faccio qua?”

Non riusciva neppure a capire come facesse ad esser sospeso in aria. In quel momento stava volando. Il tavolo era sparito, come il liquore. Così, a caso. Intanto la battaglia si consumava sotto di lui, mentre strani tentacoli rosa si muovevano tra le file di cadaveri, rianimandoli per poi scomparire.

Sasaki ”...è tutto così stupido che quasi fa ridere. Dai, basta. Svegliamoci.”

Ma nulla accadde.

Sasaki ”Questo sogno è troppo un vaneggio. Mi ha stancato. Svegliamoci.”

Ma nulla accadde.

Sasaki ”...va bene.”

Sei così assuefatto alle cose senza senso da non spaventartene più?

Sasaki ”La realtà presenta molte più situazioni spaventose. Perché temere ciò che non è vero?”

Nessuna risposta.

E fu in un campo di grano, tinto di sangue. Le spighe erano rosse, quasi si abbeverassero dell'icore cremisi. Sembravano malate.

Non trovi neppure strano sentire la mia voce?

Sasaki ”Mah. Sono consapevole che questo è un sogno. Ormai tra illusioni e deliri notturni, ho visto, sentito ed esperito abbastanza stronzate da esserne apatico.”

Nessuna risposta.

La lama che ti ha ferito aveva una potente neurotossina. Sai che è un miracolo tu sia vivo?

Sasaki ”Ah, non sono morto alla fine? Non ricordo manco cosa sia successo. Dove sono, aspetta?”

Ci vorranno giorni per toglierti il veleno dal corpo. Fino ad allora, delirerai. Akesaru cerca di darti maggiori attenzioni, ma questo veleno deve essere dissolto dal corpo naturalmente. Cercare di combatterlo lo rende solo più forte.

Sasaki ”E sti cazzi?”

A volte parlare con te è strano, Sasaki. Certe volte parli come un adulto, certe volte come un ragazzino.

Sasaki ”Tu parlavi da solo. Sul serio vogliamo fare questo gioco?”

Hum. Buon riposo.

Sasaki ”Te ne vai così? Poteva essere divertente.”

Nessuna risposta.

Fiumi di sangue investono il suo corpo. Sasaki si ritrova nudo, spogliato della sua armatura, dei suoi vestiti e della sua arma. Di fronte a sé, orde e orde di nemici gli si stanno lanciando contro. Per un attimo avverte un brivido molto umano percorrergli la schiena. Ma poi sorride. Chi se ne importa, quello è un sogno, quello è un delirio. Diamo inizio alle danze, no? Vorrà dire che le loro ossa si romperanno fino a che tutto non sarà finito...


Il primo pugno che sferrò venne intercettato da una possente mano coperta di peluria bianca. Si ritrovò improvvisamente in una stanza di roccia, buia, illuminata solo da alcune fioche candele. Qualcuno gli parlò, rassicurandolo delle sorti di Misato.

Ora ricordava. La guerra. L'eremo. Tutto. Aveva preso un po' troppe botte in testa, forse, per capire cosa stesse succedendo.

Sasaki ”Caspita, che mal di testa...quanti giorni sono passati?”

Il giaciglio di foglie scricchiolò sotto il suo peso. Sasaki riacquistava la memoria poco a poco. Yoori, Misato, l'eremo dei Primati. Tutto aveva più senso.

No, in realtà no. Nulla di quanto era accaduto aveva senso in senso lato, ma aveva senso per i suoi sensi.

Chiaro no?

Enma gli parlò, mentre si massaggiava le tempie, il corpo indolenzito, la gamba fasciata e rigida, gonfia, dall'aspetto per nulla invitante, anche se sano.

Sasaki ”Io...caspita. Non so neppure cosa dire.

Quindi io...sono stato scelto come vostro...eremita?”


Le parole del saggio Enma lo confusero. Più che altro, per anni Sasaki aveva tentato di eguagliare il maestro in un modo o nell'altro. Il motivo non gli era neppure chiaro, forse era pura sete di potere, forse vanagloria. Forse voleva solo essere riconosciuto da lui.

Ed ora, in un certo senso, ce l'aveva fatta. Il retaggio di Keiichi continuava in lui, in qualità di nuovo eremita dei Primati. Anzi, Enma affermava che Sasaki fosse andato oltre.

Per un attimo gli parve di vedere l'immagine sfocata di Keiichi che, a braccia incrociate, sosteneva il suo sguardo, forse con una sorta di sorriso di approvazione. L'immagine durò molto poco. Giusto il tempo di vederla con la coda degli occhi.

Sasaki ”Heh. Credo di avere molte più cose da imparare io da voi che non voi da me. Lo sbaglio che avete fatto, da quel che ho capito, è stata la vostra chiusura col mondo. Vi siete isolati troppo. Perfino coi vostri stessi alleati. Misato non sapeva nulla di Yoori, vero? Capisco le vostre ragioni, non vi critico. Volevate tenerla al sicuro tenendo al sicuro voi contemporaneamente. Purtroppo però, quando ci si chiude troppo dentro le proprie convinzioni, ci si acceca da soli.

Ne so qualcosa....

Vi prego Enma-dono di accettarmi come vostro allievo e di insegnare a me quello che...”


Per un attimo si interruppe. Avverti dentro di sé un vuoto profondo. Ma quello che gli fece quasi più male fu avvertire quel vuoto riempirsi. La paura gli ottenebrò la mente, per un attimo temette che prendersi sulle spalle quel titolo avrebbe solo portato guai. Non era così forse? Non erano forse morte tutte le persone che avevano avuto a che fare con lui, fino ad ora?

Qualcuno cantò in lontananza. Versi sboccati, canzonacce da marinaio. Le onde si spaccavano contro la chiglia di una nave. Sasaki sentì il suo petto esplodere.

(Calma, calma...quel che è stato, è stato...ora devo...lasciarvi andare, in parte...c'è una nuova “famiglia” che ha bisogno di me.)

Il rumore del mare scemò sempre di più.

(Ma non vi dimenticherò mai.)

Tutto bene, Sasaki-kun?

Sasaki ”Molte delle persone con cui ho avuto a che fare hanno fatto una brutta fine. Inizio quasi a pensare che porti jella. Non voglio...”

Avevi mai combattuto per difendere qualcun altro, prima di questa spiacevole vicenda, Sasaki?

Sasaki ”Non comprendo.”


La paura che provi è normale. Non sei abituato a sentirla perché per tanto tempo hai dovuto e voluto pensare solo a te. Non c'è nulla di male in ciò, ma -

Sasaki ”- il timore di perdere qualcuno è ciò che fa di noi quel che siamo...” Terminò la frase. L'aveva già sentita prima. In uno dei pochi momenti in cui il sensei sembrava normale, soleva dire frasi del genere.

Heh. Sarà facile addestrarti. Keiichi ha già fatto molto vedo.

Sasaki ”Non l'ho mai voluto ascoltare davvero. Volevo essere a tutti i costi il suo esatto opposto. Solo più tardi ho iniziato a comprendere parte delle sue parole...gli insegnamenti che tu gli hai trasmesso, immagino.”

Il vecchio Primate trattenne a stento una lacrima. Sasaki lo notò, ma non disse nulla. Poi, Enma gli offrì degli strani tesori, che apparvero dal nulla, quasi levitando per propria volontà.

(Maaaa...sono ehm...peli? Kami, fa un po' senso a dire il vero. Ma...sono i loro peli? Oh, cielo.)

Lì per lì, fu molto colpito dagli strani oggetti che gli erano stati offerti. Fu colpito più che altro dal fatto che fossero fatti in parte con la peluria degli stessi Primati. Era una cosa...strana.

Li osservò attentamente, anche se uno aveva chiaramente attirato la sua attenzione. Si avvicinò verso i possenti guantoni armati. Li osservò con cura. Era ricoperti del pelo di Enma stesso.

Sasaki ”Per anni e anni ho allenato il mio corpo per uccidere e mietere. Durante questa guerra, questo stesso corpo è servito a proteggere.

Misato Kojima mi ha spinto a nuovi livelli che mai avrei pensato. Tengo molto a quella ragazza. Se questi guanti potranno servire ad abbattere i nemici che minacciano lei, me, questo eremo e chiunque mi stia a cuore....allora li prendo, Enma-Sensei.”


Indossò i guanti. Erano un po' freddi e atrofizzati dal lungo inutilizzo.. Ma si adattavano bene alle loro forme.

Heheheh...Keiichi al tempo scelse la stessa cosa che Misato-chan ha scelto. In voi due rivedo Keiichi, quasi come se si fosse scisso e fosse tornato a casa. In Misato rivedo il suo spirito protettivo, la sua volontà coriacea nel creare corazze impenetrabili, in te rivedo il suo impeto. Gli assomigli, ma sei diverso. Te e Misato vi completate e lo eguagliate, in un certo modo. Vedervi assieme è come rivedere Keiichi a casa....

Sasaki ”Mi verrebbe da dire che in qualche modo aiuterò il sensei. Ma sarebbe un peccato d'arroganza. Farò del mio meglio per alleviare il dolore della sua perdita.”

Enma lo guardò con sguardo triste e buio. Si riprese subito. Gli si avvicinò. Li scoprì la spalla. Vi era ancora un marchiosu di essa. Qualcosa che credeva, scioccamente, di aver cancellato.

Enma passò sopra due dita. Tanto bastò a liberarlo da quel peso.


Sasaki ”Il mio aspetto è molto cambiato, ma credo che Kiri continuerà a darmi la caccia. Mi impegnerò ad evitare che la cosa possa risultare a danno dell'eremo. Ve lo giuro.”

C'è una cosa che non ho mai potuto fare con Keiichi. Sono contento che ora ci sia te.

Sasaki ”Di cosa si tratta?.”


Keiichi, come Misato, non era un tipo abituato troppo agli sforzi fisici. Insegnargli quel minimo di arti marziali che sono riuscito a inculcargli in testa fu un vero dramma. Ma con te sarà più facile. E ci andrò anche più pesante, giovane Sasaki. Preparati, che da domani si inizia.

Sasaki ”Heh. Voglio proprio vedere cosa avete in serbo per me.”










Bon, la quest è terminata. Il post finale non credo mi sia venuto come desideravo, ma molte delle cose che stavo scrivendo penso che le lascerò per la role auteogestita, e quindi ho tagliato qua e là.

Allora, si deve passare alle valutazioni. Neh?

Coinvolgimento personale: 10
Dopo il lungo periodo in cui sono stato sballottato in giro da master che non tenevano particolarmente conto del BG del personaggio e del giocatore che vi stava dietro, sono contento di aver trovato un master che facesse ciò. Un master che mi ha permesso di sviluppare la storia iniziata col caro Von Carstein, facendola sviluppare in maniera tale da aumentare il BG senza punirmi a random per motivi che non stanno né in cielo né in terra. Dovrebbe essere lo standard, ma ho avuto troppe brutte esperienze per non apprezzare l'impegno in questo aspetto.

Tempistiche: N/A

Lol wut? Lasciate che mi spieghi. Oggettivamente, la quest è durata l'ira di dio, quindi in teoria dovrei dare un voto basso. Ma questa quest coinvolgeva tre persone,le quali hanno avuto a periodi alterni brutti momenti per essere abbastanza concentrati per postare. Soggettivamente, infatti, non posso non tenere conto di una cosa, ovverosia che hai comunque cercato di postare prima da noi, abnegando il tuo pg, pur di mandarci avanti.
Quindi, oggettivamente dovrebbe essere un voto abbastanza basso in teoria, ma a che scopo punire una persona per cose sulle quali non aveva controllo? Poi ovviamente, se ritardavano anche i miei compagni di missione, è ovvio che risulta in un ritardo del master stesso. A volte la cosa mi ha snervato, ma sapendo le cause dietro ai ritardi, soggettivamente non posso dare un voto. Quindi Non Applicabile.


Pecche o perplessità:
l'unica pecca e perplessità che riscontro in questa quest è la presenza di Silver. Mi spiego meglio.
Non ho idea di come tu avessi pensato la quest nel best case scenario, ma per come si sono svolte le cose, non comprendo in base a cosa io (in questo caso) o Misato (in a parallel Universe) avremmo dovuto valutare la firma per Silver senza interagire con lui con i nostri pg. Forse la cosa doveva svilupparsi in maniera diversa, e quindi la sua presenza avrebbe dovuto avere senso prima o poi. A meno che non sia così, non comprendo davvero la presenza di Silver in tale quest. Quindi boh, magari per una quest futura che coinvolga firmatari e eremiti aspiranti, consiglio di buttare tutto dentro un unico calderone fin da subito, almeno che i pg posano interagire e quindi capire se davvero possono essere degni della firma e della fiducia del neo eremita.

Good. Credo di aver finito. La cabeza me duele que la ostia! Hasta luego. Y buen Juego.
 
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view post Posted on 1/6/2016, 21:18     +1   -1
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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Hanran 反乱 - Dalle Ceneri del Disprezzo - La fine della guerra -
Era stanca, era stremata ma, per fortuna, tutto era andato bene. Sembrava davvero che la fortuna avesse guardato dalla loro parte. I primati si inchinarono davanti loro e questo fece sussultare il cuore della giovane evocatrice.

«Non abbiamo fatto niente di speciale….abbiamo solo protetto la nostra casa!»


Disse semplicemente voltando poi lo sguardo verso Sasaki per osservarlo con la coda dell’occhio. Già, da quel momento in poi sarebbe stata la “loro” casa, sarebbe stato strano condividerla con qualcuno ma dopotutto il giovane non le dispiaceva per niente, lo trovava simpatico e deciso sulle sue posizioni.

"Lo terrai sotto controllo vero?"


”Mi spiace Hebi San….non so di cosa stai parlando!”


Canticchiò allegra nella sua mente lasciando poi scivolare il proprio sguardo sul mare di primati che si prostravano davanti a loro.

"Non scherzare…sii seria. Lui è il nuovo eremita, dovresti fidarti di lui a prescindere!"


”Vuoi che io sia seria? Bene. Mi spiace contraddirti ma lui è solo un uomo. I Primati fanno male a pensare che siamo come loro, la nostra razza cambia idea, tradisce, uccide i propri fratelli. Mi spiace Hebi San ma io mi fido solo di me e di ciò che vedo. Per ora Sasaki ha la mia fiducia ma se questo dato di fatto dovesse cambiare allora non mi importerà chi lui sia. Eremita, Kazekage, Anbu….può avere il grado che vuole ma se dovesse diventare una minaccia io farò qualcosa. Di questo puoi starne certo.”


Per fortuna le sue paure non erano fondate, al contrario, era davvero contenta che finalmente ci fosse qualcuno con lei a difendere quel posto.
Si prese cura di Sasaki con tutte le sue forze, con tutte le sue energie, finchè non ci fu più bisogno del suo aiuto, finchè non venne congedata riprendendo quindi la strada di casa dopo aver passato un po’ di tempo con Chiisaru e Gorira ovviamente.
Andarono in uno spiazzo, dove ancora i segni della guerra erano evidenti, ma a lei quel posto piaceva tanto perché sembrava quasi essere una radura, circondata da alberi, un posto che le ricordava molto Konoha, villaggio alla quale era profondamente legata e non solo per questioni politiche.

«Ragazzi, da oggi sarà tutto diverso…ho la sensazione che questa sia solo una delle battaglie che ci aspettano….forse è meglio se ci godiamo questa pace per riprendere le forze e la sanità mentale!»


Ridacchiò buttandosi sull’erba insieme a Chiisaru e ridendo insieme a lui. Gorira, dal canto suo, li fissò per un attimo con un sopracciglio alzato, quasi come se fosse sconvolto da quel loro agire.

«Siete guerrieri….non siate così frivoli…..»


Purtroppo però non fece in tempo a finire la frase che le due gemelline, che avevano fatto da messaggeri durante la parte finale della guerra, si presentarono a loro, saltando sulla testa del burbero primate.

«Misato Chan, meno male che sei ancora qui! Enma ci ha detto di scorarti in un posto prima di andare, c’è un dono per te!»


Disse una delle due, tutta allegra e saltellando giù dalla testa di Gorira prima che questo potesse arrabbiarsi sul serio.
La domatrice del deserto le fissò per un attimo ad occhi spalancati prima di alzarsi e seguirle.
Attraversarono tutti insieme una porzione piuttosto fitta di foresta ma si vedeva dove stavano andando, ai piedi di una delle ziggurat. Quando finalmente furono a destinazione, messe in fila proprio davanti all’entrata di pietra, c’erano degli oggetti in bella mostra.

«Enma Sama ha detto di sceglierne uno, è il nostro ringraziamento per te e non osare rifiutare o ti facciamo sculacciare da Akesaru!»


La scimmietta ridacchiò saltellando felice e, davanti a tanta gioia, non poteva certo dire di no. Si avvicinò per osservare meglio gli oggetti e guardarli scintillare sotto la luce del sole. Le sembravano tutti uguali ma uno attirò la sua attenzione, sembrava luccicare più degli altri: una protezione in grado di coprire tutto il braccio. Sembrava essere resistente, perfetto per qualcuno che come lei rischiava di prendere parecchie botte ogni santa volta.

«Scelgo questo! È meraviglioso e sembra anche starmi d’incanto!»


Annuì indossandolo immediatamente. Tra tutti Gorira sembrava osservarla con lo sguardo più orgoglioso.
Ringraziò ancora con un leggero inchino prima di salutare i suoi amici e riprendere la strada verso la sabbia, verso il suo villaggio e verso il suo futuro.


code by Misato Kojima ♥ don't copy


-GdrOff-

CITAZIONE
Beh grazie mille di tutto, la quest mi è piaciuta moltissima anche se, se proprio devo essere sincera, sono riuscita a dare il meglio di me perché mi sono divertita un sacco a ruolare con Mem anche se, poveraccio, si è dovuto adattare ai miei ritmi XD
Beh comunque, un po’ di rosik a dosi normali, penso che ci sarà da divertirsi anche in futuro….attenzione che Misato non si fida proprio come Enma XD ahahahah anche se Sasaki le piace ha qualche riserva! Beh ci si becca, ci saranno ancora occasioni per ruolare insieme, ne sono sicura ^^ grazie a tutti e ciaone :3

Coinvolgimento personale: 10
    Durante tutta la quest mi sono favvero sentita Misato e ho fatto tutte le sclete che avrebbe fatto lei, inoltre mi sono divertita un sacco con Memphos anche se lui poverino doveva stare dietro anche alla mia lentezza di rispodnere su whatsappa XD ahahahh

Tempistiche: 9
    Simo è stata davvero stra veloce rispetto alle tempistiche che lo ho visto in giro molte volte e purertoppo questa volta a far abbassare la emdia sono proprio io che sono una brutta persona XD ahahahah però Simo un bel 9 se lo merita tondo tondo perchè ha ritardato proprio raramente quando non poteva farne a meno ma solitamente ci rispondeva sempre nel tempo stabilito :3

-GdrOn-


Edited by Misato Kojima - 23/6/2016, 21:21
 
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view post Posted on 23/6/2016, 21:45     +1   -1
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♫ Peace ♫

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|| L'idea che le scimmie abbiano allevato un umano per farne il nuovo eremita dopo le delusioni passate mi è piaciuta molto^^

Parlando nel pratico, la trama è stata impostata a mo' di puzzle, tutte le parti in gioco erano in zone diverse ed è sempre bello quando alla fine tutto va ad incastrarsi alla perfezione (anche se la parte di silver forse è stata portata avanti troppo lentamente con i post di transizione). Sulla scrittura e l'impegno messo poco da dire, hai fatto un ottimo lavoro rendendo appieno l'ambientazione specie quando trovano il massacro all'eremo.

A livello di caratterizzazione l'unico appunto che mi sento di fare è su yoori. Il suo passato viene mostrato solo dal punto di vista delle scimmie e forse potevi rendere meglio la sua ribellione aggiungendo delle scene bonus al passato, esempio potevi farne una ruolando la sua reazione quando viene informato dai primati del titolo in ballo, in questo modo facevi capire meglio come nasce poi la sua sete. Una seconda scena poteva essere fatta poi per mostrare in che modo scade nella mera vendetta arrivando perfino a fare con un'alleanza con gli umani che da educazione sa essere "il male".

Che altro dire, è venuta fuori un'altra signora quest grazie anche alla dualità Misato-Sasaki, entrambi legati al vecchio eremita e alle sue contraddizioni.
||
    Tempistiche (Misato): 9
    Coinvolgimento Personale (Media voti Mem e Misato): 10
    Trama e Impostazione: 8.5
    Scrittura: 9
    Ambientazione/Caratterizzazione NPC: 8.5


    Voto Medio BloodyRose: 9
    Paga: 360 ryo


    PS: per la paga ho compreso il bonus di 1/2 pagina bonus considerandola quindi come quest di 2 pagine (hai fatto 13 post se non ho contato male)



 
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53 replies since 1/12/2015, 16:14   1348 views
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