Tetsu no shōka - Digestione ferrea, Quest tecniche clan genin, per PurpleCow

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view post Posted on 7/6/2015, 13:14     +1   -1

Solo chi assapora la morte, può gustare appieno la vita

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Continua da QUI

Bene PurpleCow, questa è la tua quest di clan. In pratica le regole sono sempre quelle. Non essere autoconclusivo, non modificare i post senza permesso, avvisa in caso di ritardi prolungati nel postare e poi...e poi basta! DIVERTITI! ^^

Il primo post è essenzialmente libero. Solo alcune indicazioni generiche. Il giorno dopo il tuo esame in accademia ti rechi in ospedale a vedere come sta Kaori, lì incontri Hachiro Sensei e i genitori della ragazzina. Quando arrivi Kaori sta riposando. Puoi muovere i genitori o Hachiro come ti pare e piace.

ON//
 
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PurpleCow
view post Posted on 8/6/2015, 18:03     +1   -1




Alzarsi di buona lena non era certo un'abitudine di Soh. Figurarsi farlo dopo l'esame da genin.
Seppur anche quella notte era stata piuttosto travagliata l'akimichi era riuscito a riposare quanto bastava per rotolarsi alla ciotola di cibo che la mattina già lo attendeva quasi a sorridergli e che il giovane ricambiava con uno sguardo pieno di gratitudine, gratitudine soppressa dalla fame con la quale gli si era avventato sopra.



Partire con una buona colazione era alla base della giornata di ogni akimichi che si rispetti, seppur il secondo pensiero di Soh era sincerarsi delle condizioni di Kaori. Per questo dopo aver pensato al cambiarsi con cura e all'igiene di base aveva tutta l'intenzione di presentarsi in ospedale.
Con mano leggera aveva carezzato il coprifronte che ora stringeva in testa e guardava riflesso nello specchio gonfiando i polmoni di orgoglio.

Finalmente Soh, finalmente hai superato il primo gradino della grande rampa di scale del mondo degli Shinobi, e già ti è stato dato un assaggio di quel che sarà il tuo cammino. Un cammino pieno di imprevisti, di sofferenze, di dolore e dove dovrai assistere i tuoi compagni ...
Kaori, Temujin, chissà come state ...
Kao passerò a trovarti in mattinata , Temu ... non so quando i nostri sguardi potranno incontrarsi nuovamente ... non so se il tuo cuore sarà riuscito a perdonarmi ...


Con un filo di tristezza disegnatosi nello sguardo il neoGenin comintinuava a prepararsi, i Kunai e gli shuriken portati dietro la cintura e sul fianco destro. Indi la sua nuova creazione, a sostituire lo zainetto una sorta di tubolare in stoffa tenuto di traverso dietro la schiena e assicurato in vita da un filo.
Piu cibo da contenere rispetto allo zaino, impossibilità di essere dimenticato in giro, ma con una pecca ... il cibo usciva quasi in maniera casuale, ma quello per Soh non sembrava affatto essere un problema, anzi la natura casuale gli si presentava con un filo di divertimento.
Uscito di casa si era portato con estrema lentezza all'ospedale.
Esitante nei modi e silente nel percorso aveva fatto il suo ingresso nell'ospedale con il volto leggermente oscurato, evitando con cura il vecchietto delle scope e chiedendo informazioni a qualche infermiera.

Par non sia stata spostata di stanza, non so se sia un bene o un male ...
Incontrerò sicuramente i genitori ... penso che li affronterò con tacito rispetto e con formalità nei modi, non è successo nulla di grave alla fine, ma immagino comunque siano ancora nel pieno della preoccupazione.


Con passo lieve si era portato vicino alla stanza, fra le labbra un lecca lecca a forma di girella per smorzare la tensione che andava a succhiare di tanto in tanto lasciandolo sempre fra le mascelle e mai portandolo all'esterno.
Argh!
Teso come una corda di violino nel giungere innanzi alla porta vi era entrato titubante inquadrando subito i genitori di Kaori ai quali si era avvicinato chinandosi in avanti e presentandosi.

Buongiorno, sono Soh Akimichi, ero un compagno di Kaori, sono venuto a sincerarmi delle condizioni di Kaori, tolgo il disturbo il prima possibile.

Non aveva aggiunto altro prima di vedere Hachiro sensei cui si era avvicinato subito dopo con un pacato sorriso sul volto e ancora l'arnese fra le labbra intento ad essere mangiucchiato lentamente.
Nuovamente un inchino prima di proferire parola verso il sensei.

Sensei, sono venuto a sincerarmi delle condizioni di Kaori, ma vedo che dorme, sa darmi qualche informazione ? Ci sono miglioramenti ? Posso fare qualcosa per lei ?
Tolgo il disturbo appena posso, giusto il tempo di salutarla e lascio la stanza, i suoi genitori vorranno starle vicino immagino ...


Il tono che usa è relativamente basso prima di portarsi poco distante da Kaori, nel vederla dormire tranquilla, bendata ancora, non può che muoversi appena a commozione, sorridendo e portando la mano dietro la schiena smucinando nella sacchetta e traendone uno Snak alle mandorle e cioccolato, lasciandoglielo li vicino, sul comodino con un lieve sorriso.

Quando ti sveglierai vorrai qualcosa di buono, non i brodini che ti rifileranno qui, quando ti sveglierai mangia questo snack e ti ritroverai in forma Kaori - San, tornerò a trovarti prima possibile, sperando di vederti nuovamente in forma, e sentirti blaterare sul tuo genio e su quanto sia potente il tuo clan.

sorriso che si fa amaro ora sul volto dell'akimichi.



//OFF
Scusa il ritardo nel post ma oggi avevo un esame ( 27 :P) quindi ho postato appena ho potuto ^^
PS non me la son sentita di muovere hachiro, mi era troppo piaciuto come lo muovevi tu mi sembrava di rovinarlo ^^'''
 
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view post Posted on 9/6/2015, 10:58     +1   -1

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Parlato Hachiro
Parlato Budora
Parlato Yamato
Parlato mamma Kaori

La stanza d’ ospedale è rinfrescata da un leggero venticello che giunge dall’ esterno. Non è proprio una delle migliori giornate in quel di Konoha, ma nemmeno potrebbe definirsi brutta. Diversi gruppi di nuvole in cielo oscurano a ritmi alternati il sole facendo sì che i raggi solari possano illuminare il villaggio solo in parte.
Il giovane Akimichi si ritrova dunque in quella stanza, proprio mentre un po’ di vento soffia dalla finestra aperta. Hachiro Sensei, sta seduto accanto al letto della sua piccola allieva e si volta subito per chiudere la finestra.

“Ecco qua! Così non entreranno più spifferi…”


I genitori di Kaori sono invece ai piedi del letto. Il padre è il primo ad accorgersi della presenza di Soh. E ne rimane alquanto stupito. Si aspetta sì visite da altri membri della famiglia o del clan ma non certamente da un ragazzino che nemmeno conoscono.

“Salve ragazzo…e tu chi saresti?”.


Con educazione il ragazzo si presenta e manifesta il massimo rispetto in quella situazione.

“Oh Soh!…Caro Yamato; ti presento Soh Akimichi, è lui il ragazzo di cui ti parlavo. Da ieri è ufficialmente uno shinobi della Foglia. Ha coraggio da vendere sai?”

Hachiro Sensei interviene con fierezza rincarando la dose, come se la presentazione del ragazzo non fosse bastata. Si alza dalla sedia e gli dà un paio di pacche sulle spalle.

“Sono contento che sei venuto Soh-kun! Kaori sta bene ma come vedi sta riposando. La sua convalescenza sarà molto lunga”.


Nel frattempo anche la madre della ragazza, che fino a quel momento era stata zitta, si avvicina all’ Akimichi per porgli i suoi ringraziamenti. Ha capito benissimo l’ identità di quel giovane e sa che si è speso il più possibile per aiutare Kaori e Temujin.

“Oh..tu devi essere quel ragazzo che ha aiutato Hachiro Sensei ieri mattina. Mi hanno raccontato quello che è successo e so bene come ti senti. Non devi sentirti in colpa, è stato un incidente e Kaori sa benissimo che la strada dello shinobi è ostacolata anche da questi eventi. Non fare caso ad alcun rimprovero mi raccomando, non farti accusare da nessuno perché Kaori…sigh….Kaori sarebbe fi-fie-fiera di te”.


Non resiste più la donna e si allontana piangendo seguita dal marito che si scusa di dover lasciare la stanza per un po’.
Il neogenin assiste a tutta la scena ed è molto toccato nel cuore. Fa quel che può per la compagna. E lo fa nello stile di un vero Akimichi; lasciando qualcosa di gustoso accanto al letto della ragazza.Hachiro Sensei sorride, non dice una parola. Questo è uno di quei momenti dove i gesti sono più importanti dei discorsi.
L’ atmosfera in quella stanza è carica di pace ma anche compassione e speranze per il futuro. Ma di lì a poco l’ atmosfera sta per cambiare.

La porta della stanza d’ ospedale è ancora aperta e dà su un lungo corridoio, dal quale passano moltissime persone. Una di esse, dalla corporatura assai pesante, si trova a passare davanti quella porta. I passi sono appunto pesanti e molto marcati sul pavimento.

“Oh..Hachiro amico mio! Che fai qua?” una breve occhiata al letto d’ ospedale in cui sta la ragazzina “Oh sì ho saputo che una tua allieva ha avuto un brutto incidente ieri, ma ora come sta?”

Hachiro accoglie con calore l’ altro ma lo invita ad avere toni e modi più pacati.

“Ah ciao Budora, la ragazza sta bene ma come vedi sta riposando. Potresti fare meno baccano per favore?!”.

La richiesta di Hachiro non è senza fondamento. L’ uomo che è appena entrato ha una corporatura massiccia, la sua stessa camminata attira l’ attenzione (forse anche più del dovuto), ma soprattutto il suo tono di voce è molto basso e grave. Una tonalità che rimbomba in tutta la stanza, rischiando di interrompere il sonno tranquillo di Kaori.
Budora Akimichi, questo è il suo nome, ma ancor prima che si presenti a Soh il giovane comprende l’ appartenenza al suo stesso clan per due motivi. In primo luogo lo potrebbe capire dalla stazza tipica degli Akimichi e in secondo luogo perché indossa una maglietta con il simbolo del clan. Sotto un paio di jeans, la cui misura non è difficile da indovinare, minimo XL.

“Oh..bene, sono contento. Io invece sono qui perché mio figlio Benkei ha avuto un attacco di indigestione stamattina” poi finalmente lo sguardo cade sul piccolo genin accanto al letto di Kaori “Oh…e questo ragazzo chi è? E’ un altro dei tuoi allievi, io me lo ricordavo più magrolino. Comunque come dico sempre io: meglio avere la pancia molle e piena piuttosto che dura ma vuota….AHAHAHAH!”.

Scoppia in una fragorosa e tonante risata. Il fatto è che sta per interrompere il riposo di Kaori, la quale si rigira nel letto ma fortunatamente non si sveglia del tutto.

“SSSSHHHH! TI HO DETTO CHE Devi stare zitto, Budora! Kaori non si è ancora ripresa del tutto, ha bisogno di riposare”. Hachiro Sensei lo rimprovera di nuovo con un tono discendente.

Budora, senza curarsi troppo delle parole del Nara, è ancora concentrato ad osservare quello strano ragazzino. Dal suo punto di vista ha un’ ottima forma fisica, non è affatto grasso o sovrappeso in alcun modo; ed è naturale che il suo occhio cada anche sulla strana fascia portacibo di Soh.

“Non vi ho ancora presentati, scusami Budora. Lui è Soh e guarda caso è un Akimichi proprio come te. Vieni Soh-kun ti presento uno dei Jonin più forti del vostro clan…e anche più mangioni devo dire”.

Hachiro conclude la sua presentazione punzecchiando l’ amico, quest ultimo però non ci sta ad essere preso in giro e risponde a tono.

“Aah sta zitto Hachiro. Siete voi Nara che siete magrolini. Ti ho detto sempre che se tu mettessi un po’ più di massa avresti un’ ombra più grande. Dillo! Avanti DILLO CHE SEI INVIDIOSO!?” sgomita sul fianco del Nara spostandolo di qualche centimetro.

“SSSSH!Silenzio Budoraaaa…!”.

“Ah giusto! Bene ragazzo vieni qua, devo dirti una cosa..”

Il jonin Akimichi fa segnale al piccolo genin di seguirlo, mentre lui si sposta poco fuori dalla porta della stanza. Forse, nella sua testardaggine, ha finalmente compreso che non è il caso di disturbare troppo.


OFF//

Molto bene. Ti presento Budora! ^^ Role libera. Termina il tuo post quando ti avvicini a lui per parlargli.
 
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PurpleCow
view post Posted on 9/6/2015, 12:06     +1   -1




CITAZIONE
Narrato
Parlato
Pensato

Nel rialzarsi dopo aver poggiato la barretta sul cuscino di Kaori va a grattarsi la nuca sentendo il dire della madre quindi chinando il capo e parte del busto le porta omaggio per poi rialzarsi e commentarle con tono morbido e pacato

Sua figlia è una valida Shinobi, quando si riprenderà potrà contare sul mio aiuto per qualsiasi cosa, e tornerà in pista molto presto dando prova a tutti di quel che è in grado di fare

il tono nel suo essere pacato è fermo e ostenta la sicurezza nel discorso dell'akimichi che poi trasale al sentire il baccano che fa Budora entrando nella stanza e salutando Hachiro sensei.
Lo osserva con cura soffermandosi poi con lo sguardo sul simbolo che spicca sulla maglietta, grattandosi la guancia con cura nell'osservarlo e aggrottando appena la fronte.
Nel finire ormai il lecca lecca porta la destra al sacchetto estraendone un muffin confezionato e, dopo averlo scartato, mangiandolo di gusto ponderando al dafarsi.

Senza dubbio è un akimichi, ha l'indubbia stazza di noi intenditori del gusto, e poi ha il nostro stemma...
Mi sembra strano solo di non averlo mai visto, ma forse considerando il poco che sono stato nella sede del clan non lo abbiamo mai frequentato nello stesso orario...
Però urka se è grande, deve avere una forza incredibile...


Soh non si perde lo scambio di parole fra il sensei ed il nuovo giunto e non può che sorridere nel vederli cosi uniti e nel vedere Hachiro cosi occupato a farlo stare in silenzio,
vorrebbe intervenire ma si limita a scuotere il capo divertito

Interrompere un Akimichi mentre parla è quasi peggio di interromperlo mentre Mangia, diventa un'impresa impossibile, un inutile spreco di energie Hachiro sensei, noi siamo fatti cosi e poi l'esser cosi forzuti ci lascia avere questo tono particolare e questa presenza importante.
Che forte questo tipo, sembra sapere il fatto suo!


Terminato il muffin, talmente assorto nell'osservare la loro conversazione finisce per mordersi un dito, ouch, un mugugno prima di riporre la cartaccia in tasca e battersi la pancia con fare soddisfatto ascoltando il dire dell'Akimichi ed incamminandosi verso l'uscio, non prima di aver portato un ennesimo saluto ai genitori di Kaori.
Nell'uscire si porta di fronte a Budora .

Eccomi Budora-Sama!
Sono Soh Akimichi, Genin della Foglia,
Allievo di Hachiro Sensei!
Avete mica fame Budora sama ?


Commenta frugando con la destra dietro la schiena e tirando fuori una sacchetta piccola di patatine che porge con un sorriso al Jonin della foglia e compagno di clan.
 
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view post Posted on 10/6/2015, 11:58     +1   -1

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Soh si avvicina con allegrezza verso Budora. E' davvero contento di aver incontrato una persona del suo stesso clan in quel modo così inaspettato.
Velocizza il passo quindi per giungere anche lui sulla soglia di quella stanza d' ospedale.

Il Jonin prende il ragazzo sotto il suo braccio robusto e massiccio; lo avvicina a sè come se volesse rendere segreta quella breve riunione di Akimichi.

"Sssh...bravo ragazzo, vedo che hai capito. Avresti qualcosa da mangiare per me? Sai, sono fuori da stamattina presto, da quando mio figlio si è sentito male e praticamente ho messo sotto i denti solo un pò di uova, ramen...ah e anche due fette di maiale abbrustolito. Ma vedi, il mio stomaco brontola di nuovo. Non posso chiedere ad Hachiro, lui non capirebbe. Ma tu...tu ragazzo mi capisci vero?"

Budora inizia a manifestare l' attitudine tipica degli Akimichi e guarda il giovane con uno sguardo leggermente carico di pietà, i suoi occhi tondi e ricoperti da una massa soppraccigliare non indifferente, chiedono comprensione e ovviamente...cibo.

Mentre mastica allegramente una barretta di cioccolato regalatagli da Soh, continua la sua conversazione dandogli una piega interessante e forse inaspettata per il genin.

"Dimmi ragazzo...cranch, cranch....hai detto che sei allievo di Hachiro Sensei giusto?...cranch,cranch...HEY HACHIROOOO! COME SE LA CAVA QUESTO RAGAZZO NELLE TECNICHE DEGLI AKIMICHI? GLI STAI INSEGNANDO A SFRUTTARLE AL MASSIMO?"

Di nuovo quel tono di voce rombante e grave e di nuovo Hachiro costretto a riprenderlo avvicinandosi ai due.

"SSSSHHH, Budora ma insomma ti ho detto di non fare troppa confusione! Comunque non ti so dire, il ragazzo si è diplomato all' accademia proprio ieri. Non penso che sappia padroneggiare tecniche come quella dell' espansione"


"COOOSAAA!?..." un attimo per rendersi conto dell' eccessivo rumore che ha causato ed anche dello sguardo severo di Hachiro "Scusate...tu mi stai dicendo che non conosci i jutsu tipici del nostro clan?! Ma allora dobbiamo rimediare subito! Ora devo andare ma se vuoi imparare ad essere un vero Akimichi, non stare con un mingherlino come Hachiro Sensei. Se vuoi puoi venirmi a trovare alla sede del nostro clan in questi giorni...MMM era proprio buona quella barretta, non è che per caso ne avresti un' altra?"


OFF//

Rispondi a Budora e poi lo vedi andare via. Da quel momento hai role libera. Puoi descrivere tutto ciò che vuoi, la tua giornata in ospedale ecc...Termina il post quando il giorno dopo oppure qualche giorno dopo ti rechi alla sede del clan. Fermati appena entri ^^
 
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PurpleCow
view post Posted on 11/6/2015, 09:20     +1   -1




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Narrato
Parlato
Pensato

Sarà un onore Budora-Sama! Verrò alla sede del clan domani in mattinata. Non vedo l'ora di imparare le tecniche ce si tramandano nella nostra famiglia da generazioni, cosi quando Kaori si riprenderà potrò dimostrarle che gli Uchiha non sono affatto il clan piu forte di Konoha. Noi siamo gli akimichi, la difesa portante del Villaggio

Commenta soddisfatto stringendo poi il pugno convinto ed annuendo all'ultima domanda di Budora portando la destra dietro la schiena e smucinando nella sacca tirandone fuori una barretta al cioccolato bianco con praline alla nocciola ed un velo di fondente a spezzare il gusto.
Osservandola qualche istante la tira poi al Jonin prima di chinare il capo e alzare i tacchi uscendo dall'ospedale con un sorrisetto soddisfatto sul volto.
Cammina lento il piccolo akimichi ora che, portate entrambe le mani dietro la nuca con i gomiti aperti, pensa al da farsi per il giorno a seguire.

Cosa mi aspetterà domani ? Devo assolutamente arrivare preparato al nostro incontro, ho avuto la fortuna di trovare quel GigaAkimichi-sama che m guiderà nella scoperta delle super Tecniche del clan.
Allora allora, kunay li ho, shuriken pure, armi per il momento non mi servono ma l'unica cosa che non basta ma e che domani servirà visto che anche Budora-Sama è un apprezzatore come me è il Cibo! i


Cosi pensando e nel suo trotterellare si fionda nel market del villaggio recandosi in prima istanza al reparto dolci dove si limita ad afferrare una serie di Barrette al cioccolato, nocciola, integrali e ripiene, da far rabbrividire i consumatori sani del villaggio.
Indi, altrettanto emozionato, corre al reparto snacks salati prendendo patatine small e medie in modo da farle entrare nella sacchetta e qualche elemento croccante dalla forma strana.
Infine arrivando al dover pagare prende una mancaita di lecca lecca e senza indugiar ne arraffa una seconda.
Apprezzabile lo sguardo della tastiera che estingue il suo sbalordimento al commentar del clan di provenienza del giovane che annuisce con fare soddisfatto.

Ok ho comprato tanto cibo da soddisfare l'intero clan, no forse l'intero clan per dieci minuti, ma per una sessione di allenamento di due akimichi dovremmo esserci.
Fortunatamente Papà rimborsa sempre quando si tratta di roba per gli allenamenti, e mai materia fu piu necessaria per l'allenamento di un akimichi, Budora-Sama lo ha confermato ieri, e se lo dice il sensei deve essere cosi


Afferrando la busta si reca di nuovo per le vie del villaggio con quel sorriso beffardo sul volto e quella camminata che si fa spavalda nella sua felicità raggiungendo la sua stanza poco dopo e fiondando le scarpe alla bene e meglio gettandosi al centro della stanza a terra portando con se sacchetta e busta, sistemando senza alcun criterio i nuovi acquisti nella sacca che si tende fino quasi a perdere la sua forma originale tanto si fa piena.
Ed è li che con un sorriso soddisfatto l'Akimichi si porta a terra appisolandosi con un flusso di pensieri gioiosi.

Oh finalmente sono pronto e domani potrò studiare le tecniche che ci rendono cosi speciali.
Certo già immagino che sarà una faticaccia bestiale, ma penso di poterci riuscire se mi impegno a fondo e poi Budora mi sembra un tipo apposto, credo che saprà guidarmi come si deve attraverso la mia formazione da akimichi.
Già lo vedo, un futuro dove tutti sapranno riconoscermi come Soh Akimichi, la Fortezza che Cammina di Konoha


Sognante si appisola cosi.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-..-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-..-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Uhaaaaaaaaaa è mattina , forzaaaa forzaaaaa

Carico e riposato, nel pieno della sua esuberanza infantile il giovane Akimichi si prepara in fretta e furia, prendendosi cura di non dimenticare coprifronte ed armi ma pensando anche a quella sacchetta che stracolma viene portata a tracolla dietro la schiena.
Un pugno d'incoraggiamento sul petto prima di fiondarsi fuori dall'abitazione correndo come un, mi piacerebbe dire fulmine ma trattore è piu appropriato, fra le vie del villaggio alla volta del suo Clan. Un lecca lecca gusto Frutti di Bosco in bocca ed un sorriso ingenuo sul volto accompagnato da uno sguardo determinato.
Si fionda cosi all'ingresso della sede del clan dove spalanca le porte e li si ferma con i gomiti aperti ed i pugni ai fianchi come ad annunciare la sua presenza, emozionato tanto da non stare piu nella pelle.
 
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view post Posted on 11/6/2015, 15:39     +1   -1

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Parlato cuoca

Soh spalanca le porte in ferro della residenza di clan, le guardie che le sorvegliano rimangono immobili ed accennano un semplice saluto. Non è poi difficile comprendere che quel ragazzino con una fascia ricca di cibo ed una corporatura abbastanza in carne appartenga al clan Akimichi.

Appena entrato viene accolto da una donna, anch’ essa molto robusta nell’ aspetto, soprattutto in viso risalta un grosso naso a patata ed entrambe le labbra sono carnose. Gli occhi a mandorla risultano piccoli rispetto alla forma tonda del viso. La donna, proprio in quel momento sta trasportando dei giganteschi pentoloni messi uno dentro l’ altro, afferra i manici di quello più esterno con le braccia forzute e li solleva aiutandosi nel trasporto anche con l’ ampia pancia. Vedendo quel ragazzino con le mani libere e quell’ aria determinata gli grida con la pacatezza tipica di un Akimichi.

“HEY TU, RAGAZZO! SEI TU IL GENIN CHE HO CHIAMATO PER DARMI UNA MANO IN CUCINA, GIUSTO?! VIENI QUI, AIUTAMI! C’ E’ UN’ ALTRA PILA DI PENTOLE DA PORTARE. FORZA! AVANTI! NON STARE LI’ IMPALATO”

Il giovane genin comprende sì che c’è stato uno scambio di identità, ma anche che quella donna non scherza e che non ammetterebbe mai un diniego. Ragion per cui si carica di quell’ immenso peso, dal rumore metallico altrettanto intenso e segue quella sconosciuta signora su per le scale.

“SU RAGAZZO, DOBBIAMO FAR PRESTO! Oggi c’è un evento importante. Ci hanno chiesto di cucinare per almeno dieci persone. Ora se fossero dieci persone comuni e smidollate come membri di altri clan lo potrei anche capire…ma sono Akimichi, mi segui? Dobbiamo fare in fretta e cucinare tutto entro le dieci!”

Gradino dopo gradino, goccia di sudore dopo goccia di sudore i due arrivano finalmente al secondo piano della dimore Akimichi. Anche lì le pareti sono cariche di disegni di clan. Ma non rappresentano tanto le vicende storiche, quanto piuttosto i famosi banchetti degli Akimichi. D’ altra parte quello è il piano delle cucine e delle stanze da pranzo. Entrano infine in una sala mensa dalle enormi dimensioni, molto lunga e spaziosa; con tavole (ancora non imbandite) di notevole lunghezza. Ciò che spicca maggiormente sono gli sgabelli per sedersi; in pratica sono dei veri e propri tronchi dal grosso diametro. Se il giovane prendesse come unità di misura se stesso, noterebbe che in uno di questi vi potrebbero stare due Soh.

Il genin e la donna attraversano tutta la mensa e giungono infine alle cucine. Lì si mettono subito al lavoro. Lo si capisce perché la donna dal fare molto spartano, si arrotola le maniche fino ai gomiti, indossa un larghissimo grembiule e ne tira un altro al ragazzo.

“Forza giovanotto! Cominciamo!”


OFF//

Perfetto ^^. Role libera. Descrivi il tutto come vuoi, ricorda…preparativi per dieci persone, anzi Akimichi!.
 
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PurpleCow
view post Posted on 13/6/2015, 09:41     +1   -1




Il suo ingresso nel Clan e Brutale, viene accolto da una Cuoca tutto pepe ed ordini che gia lo mette all'opera facendolo caricare di una qualità considerevole di pentole e facendogliele portare fino al piano superiore senza neanche, infondo, assicurarsi di chi fosse o di cosa ci facesse li.

Ma ma ma il Sensei doveva allenarmi, come ci sono finito a trasportare pentole per una cuoca ? Miseriaccia mi sa che mi tocca anche cucinare, bè se si tratta di mangiare so esattamente cosa voglio, quindi se dovessi cucinare per altri Akimichi dovrei conoscere a priori i loro gusti rifacendomi ai miei standard. come so che oltre al gusto va considerata, senza dubbio alcuno, anche la quantità del cubo.

Arrivato in cucina dispose le pentole e i vari strumenti secondo un ordine di uso quindi cercò di richiamare a se la grande cuoca ma, ormai preso dal compito, non per chiarire l'equivoco ma per parlare del menù che si apprestava a fare.

Cuoca San, visto che sono Akimichi come noi avremo un gran da fare, gia li vedo, e avranno sicuramente bisogno di roba sostanziosa, quindi pensavo ad un Ramen vegetariano per aprire lo stomaco, tanto per sciacquarlo e fargli fare una smorfia, seguito da un Filetto di Carne ricoperto di impasto, sapete quella roba alla Wellington, cosi mi pare si chiamasse, ma poi si sa non di sola carne campa l'uomo, quindi a seguire un buon Rombo con patate e per i dolci quel ci toccherà fare sicuramente i piu disparati, su quelli non dovremmo avere problemi.



Annuendo soddisfatto nel presentare il suo progetto il giovane akimichi comincio dapprima a preparare gli ingredienti vegetali per il ramen, indi a selezionare sul secondo ripiano i filetti piu succulenti e grandi di cui la cucina disponeva, per poi passare alla selezione di freschezza dei rombi da scegliere, i piu freschi e grassottelli e carnosi.
Dopo averli disposti con cura sui pianali e aver assicurato tutti gli ingredienti secondari e le spezie sie era dato da fare per cominciare a prendere confidenza con la disposizione della cucina, dei forni e degli strumenti necessari non solo alla cottura ma anche al riposo dei piatti da servire.
Quindi soddisfatto aveva commentato poi verso la cuoca.

Cuoca-San ho preparato tutto, cominciamo a cucinare cosi i primi piatti saranno pronti per il pranzo, il ramen è l'ultima cosa da cucinare va servito caldo e si prepara subito, quindi dovremo occuparci di pulire il pesce e fare l'impasto per il filetto, mettiamoci d'impegno ed uscirà un pasto degno del piu affamato degli Akimichi, parola di buon gustaio

Cosi dicendo con un sorriso divertito si era preso carico della parte piu rognosa, sfilettare il pesce e pulirlo dalle squame, un impresa noiosa e lunga ma che una volta portata a termine faceva cantare le papille gustative di chi assaggiava quel piatto.
La preparazione dei solo rombi ebbe a richiedere davvero un tempo lungo ma fortunatamente non troppo.
L'impasto dei filetti era stato lasciato alla cuoca che si era presa anche la briga di tagliare i filetti tutti uguali in modo da non creare concorrenza fra i vari "Saranno mangioni".
Cosi Soh, afferrato un coltello di grandi dimensioni ,si apprestava a tagliare le verdure che sarebbero andate nel ramen, con estrema cura e precisione.

Era tanto che non cucinavo, ma il menu mi sembra buonissimo e faremo in modo di far avanzare qualcosa per noi, al solo veder tutta questa roba mi viene una fame che non ci si crede, lo mangerei crudo quel filetto o quel rombo.
Certo che faticaccia, speriamo che i Sempai apprezzeranno quello che stiamo facendo visto che insomma, il corrispettivo sarebbe un pranzo di almeno 25 persone, che è tutto dire.
Fortunatamente sono venuto qui questa mattina ed abbiamo avuto tutto il tempo per ordinare la cucina e fare i preparativi ed ora non ci tocca far altro che eseguire con cura e dedizione.
Un pensiero in meno, bisogna però stare attenti alle cotture argh
 
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view post Posted on 14/6/2015, 17:37     +1   -1

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Soh è proprio un Akimichi. Si comporta come uno che ha sempre vissuto tra pentole, padelle, fritture, pesce, carne, riso, condimenti e tutto ciò che appartiene al mondo culinario.

In cucina sono presenti solo lui e la cuoca, di cui ancora non conosce il nome. Ma subito, vedendo lo spirito d’ iniziativa del ragazzo, si complimenta con lui.

”Molto bene ragazzo. Sei proprio l’ aiutante che volevo. Mi avevano detto che mi avrebbero inviato un tipo in gamba”

Si mettono dunque subito al lavoro. Il giovane si occupa principalmente del pesce e non manca di fare qualche piccolo assaggino durante i preparativi, beccandosi dei sonori rimproveri da parte della cuoca. Sonori perché non consistono solo in parole ma anche in colpi di mestolo sul capo del giovane. Il legno dello strumento fa echeggiare nell’ ambiente un suono secco e sordo, cui seguono le frasi di rimprovero praticamente urlate dalla donna:

“CHE FAI?! NON SI TOCCA! SEI QUI PER LAVORARE NON PER MANGIARE”.

I preparativi tra i fornelli, i taglieri e le pentole durano almeno un’ ora. Siamo ormai in piena mattinata. Un orario inconsueto per mangiare, ma quel banchetto non è destinato a gente comune quanto piuttosto ad un gruppo di Akimichi affamati e pronti all’ azione. In qualche modo, Otsune Akimichi (è questo il nome della cuoca da cui Soh prende ordini pressappoco continuativi), si sente responsabile di ciò che mangeranno i suoi compagni. E’ ormai da moltissimi anni che è stata adibita alla cucina nella residenza Akimichi, conosce praticamente quasi tutti i membri del clan. Dal suo punto di vista sono come figli da accudire, e quale miglior modo di prendersi cura di un Akimichi se non facendogli gustare ogni tipo di pietanza succulenta. D’ altra parte tutto il clan vede in lei un punto di riferimento insostituibile; Otsune Akimichi è da tempo un’ istituzione, quasi una custode delle sacre tradizioni del clan.

Ragion per cui lei è molto fiera del proprio lavoro e ci mette moltissimo impegno. Lo stesso genin non può fare a meno di notare, non soltanto le tecniche e la velocità con cui cucina ma anche la passione e la smisurata attenzione ai dettagli, in particolare sembra fissata con le spezie. Ne ha di tutti i tipi nella sua cucina e le mette ovunque.
E’ già trascorsa un’ ora e un quarto da quando hanno iniziato a cucinare. Con la velocità di Otsune, quasi tutte le pietanze sono pronte per essere gustate. In quel momento giunge Budora, accompagnato da un ragazzino più o meno della stessa età di Soh ma con una corporatura molto più massiccia. Dai tratti fisici, non è difficile comprendere che si tratta del figlio del Jonin; la somiglianza c’è e si vede.

“Buongiorno Otsune! E’ tutto pronto per il banchetto che ti avevo chiesto?...Oh ma tu guarda…Soh!Che ci fai qui?”

“Oh lui è il ragazzo che avevo chiesto di mandarmi perché mi desse una mano questa mattina. Per il compito da lei affidatomi Budora-sama. Spero non la disturbi….HEY TU RISPETTA BUDORA-SAMA ALTRIMENTI TI BECCHERAI ALTRI COLPI IN TESTA”

Con il suo fare scorbutico agita il braccio contro il genin, alla cui estremità tiene forte il mestolo di legno con il quale minaccia il ragazzo.

“AHAHAHAH…” Budora scoppia in una rumorosa risata “No, no Otsune! Mi sa che c’è stato un equivoco. Soh non può essere l’ inserviente che tu avevi chiesto. Perché vedi lui…oggi è mio ospite! Sono stato io a dirgli di venire a trovarmi qui e ti dirò di più. Tutto quello che state preparando è destinato a lui e mio figlio Benkei….ma venite e vi spiegherò meglio…Soh-kun posa pure tutti gli attrezzi di cucina”

La verità sta per venire a galla, così come il vero motivo di quella immensa quantità di portate pronte per essere ingurgitate e digerite.

Budora si sposta nella sala accanto: la mensa. Viene repentinamente seguito da Otsune, Soh e il figlio Benkei. Poi si appresta a fornire le dovute spiegazioni:

“Molto bene. Soh-kun sono contento tu abbia accettato il mio invito e qualcosa mi diceva che oggi saresti venuto. Perciò, ieri pomeriggio, ho chiesto ad Otsune di preparare per questa mattina un grandissimo pranzo che sarà l’ inizio delle tue prove. Adesso i piatti che avete preparato….AHAHAH ancora non riesco a credere che tu abbia preparato insieme ad Otsune tutte quelle pietanze; ti ho aspettato con Benkei per più di un ‘ora all’ ingresso ma non ti sei fatto vivo”.

Si avvicina all’ orecchio del ragazzo per dirgli qualche parola in confidenza, sotto lo sguardo severo e infastidito della cuoca.

“Dimmi Soh-kun, deve essere stato difficile preparare tutti quei piatti senza poterne assaggiare nemmeno un pezzo eh? Ti capisco...”

Poi torna ad assumere un tono di voce ordinario, illustrando al giovane la prova che di lì a poco dovrà affrontare.

“Stavo dicendo…tutte queste pietanze saranno spartite a metà, la prima metà su questo tavolo e l’ altra metà su quest altro. Tu e Benkei avete praticamente la stessa età e adesso vi sfiderete in una gara a chi mangerà per primo tutto questo cibo. E il destino ha voluto che anche lui debbe ancora apprendere le abilità tipiche del nostro clan. Ma lui sa bene che io sono un insegnante imparziale. Puoi stare sicuro che io non lo avvantaggerò solo perché è mio figlio. COMINCIATE! AH GIUSTO…prima dobbiamo predisporre tutto. Otsune per favore, puoi pensarci tu?”

La donna, che fino a quel momento è stata in silenzio ad ascoltare le parole di Budora, sbuffa e fa sentire il suo disappunto. Infine, però, si arrende convincendosi che ciò che sta per fare, in fondo è per il bene del clan. Gli Akimichi sono come una grande famiglia da sfamare per lei; in tutti quegli anni di servizio ne ha visti morire tanti nel campo di battaglia, pur non essendo lei una kunoichi ma soltanto una cuoca. Un giorno si presentavano a mangiare i suoi deliziosi piatti e poi il giorno dopo non c’ erano più. Otsune, da veterana del clan, non poteva ignorare la richiesta di Budora perché dal suo punto di vista si trattava del ciclo ordinario nella vita di uno shinobi.
Così come i piatti di un menù si susseguono l’ uno dopo l’ altro, nel menù della vita gli shinobi che sono consumati da un mondo di odio e violenza vengono sostituiti con nuovi piatti sempre freschi e gustosi.

In pochi minuti le pietanze sono servite ed equamente distribuite nei due lunghi tavoli della mensa. Soh e Benkei hanno a disposizione una quantità di cibo che farebbe desistere ogni comune abitante del villaggio, forse persino l’ Hokage. Ognuno deve mangiare l’ equivalente di un pranzo per cinque Akimichi e lo deve fare prima dell’ altro.


OFF//

Benvenuto a “Saranno mangioni”. Questa è una gara di cibo con Benkei. Hai role libera. Puoi anche descrivere una tua possibile conversazione con Benkei prima di cominciare, puoi muoverlo anche come npc se vuoi. Ma attento, non puoi dire se vinci o meno la gara.

Un ‘ ultima cosa, il prossimo post è importante per tutto il resto della quest ^^

Are you ready? Three…two…one…GO!
 
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PurpleCow
view post Posted on 19/6/2015, 18:38     +1   -1




Tutto quell'agitar di mestolo lo aveva messo in tensione, eppure la fame si faceva sentire ora che i profumi venivano a galla e si insinuavano nelle narici dell'akimici che, pieno di appetito man mano che si faceva ora di pranzo, riusciva a malapena a controllarsi dal mangiucchiar qualcosa.
Ancora per poco la paura del mestolo lo avrebbe fermato dal cibarsi, ben presto la fame avrebbe preso il sopravvento sul dolore della mestolata, e la volontà del fuoco solo acosa sarebbe potuto accadere se quell'akimichi affamato avesse dato sfogo alla sua voglia di cibo.

Fortunatamente il quadretto era stato interrotto dal sopraggiungere di Budora san che fra una risata e l'altra aveva spiegato il malinteso e messo in ordine le cose nel migliore dei modi.

Finalmente dopo che ho cucinato ora posso mangiare awww, ho una fame che non so, tutta la sacchetta dietro la schiena non basterebbe affatto anzi. ... poi tutte queste cose che abbiamo preparato, cosi saporite, cosi invitanti e soprattutto cosi abbondanti.
Fortunato me che sono uno dei due a cui sono destinate ... un momento ... una gara di Mangiate? Ma sono in paradiso allora ...


Già andava per massaggiarsi lo stomaco mentre la tavola veniva disposta e le pietanze adagiate su di essa con sacra cura, di cui solo gli akimichi erano capaci. Adagiata la sua sacchetta con estrema cautela e con una smorfia sul volto, la fissava come a sentirne la mancanza ora che si andava a sua volta a sedere. Era gia intento a ruotar le bacchette quando con sguardo fermo si trovò a fissare benkei al quale, con un sorrisetto soddisfatto, si era trovato a rivolgere parola

Bankei-Chan non pensare che siccome sei figlio di Budora-sama io mi trattenga è! In segno di rispetto per il nostro Clan ti chiedo di darci dentro fino alla fine, come farò anche io, in modo da onorare la nostra famiglia come si deve. Che vinca ilo stomaco piu largo e ferreo!

Un cenno di assenso alla cuoca con tanto di occhiolino divertito ed un cenno del capo a Bodura. sama prima di tornare ad osservare i piatti che, in parte, aveva cucinato.
Si era curato di ordinarli prima che la competizione iniziasse, si era messo prima i pasti piu leggeri avanti, quindi quelli medi nella fila centrale e sul finale quelli piu pesanti, in modo da non riempire ed appesantire subito lo stomaco cosi da arrivare ai pezzi forti con ancora la fame necessaria non sono ad inghiottirli ma soprattutto ad assaporarli e gustarli come meritavano.

Va bene la sfida e la strategia per mangiare prima ... ma tutto questo ben di Dio non posso mica buttarlo giu e basta, tutti questi sapori, tutti questi gusti cosi forti e cosi saporiti, delicati alcuni , ispidi altri, concentrati i più ... no non posso limitarmi a vincere la gara, sarebbe un oltraggio al nostro lavoro ... e al nostro stomaco

Un ultimo sguardo al "Rivale" prima di fermare il vorticar delle bacchette e dare il via alla sfida con un sonoro

ITADAKI MASU

Chinando il capo prima di buttarsi come prima cosa sulle pietanze piu leggere ma comunque ricche, gli occhi che quasi brillavano mentre il giovane degustava, non con eccessiva foga, i piatti facendo in modo di assaporarne il più possibile le sfumature pur tenendo sott'occhio l'avversario e non lasciandosi distanziare.
Con una volata erano finiti i primi, e l'akimichi aveva ancora fame come previsto, ma troppo soddisfatto per confrontarsi con il suo avversario si era gettato sulla fila centrale cominciando a mangiare i secondi di pesce con estrema celerità ma pur sempre controllata nel suo stile.

Certo che la Baa-San ci sa fare in cucina, questi secondi sono deliziosi, anche migliori di quando li cucino da solo, incredibile, e cosi ricchi di sapore argh, non voglio riempirmi troppo lo stomaco prima di arrivare alla carne ma devo ammettere che è tutto squisito!
Anche il figlio del sensei ci dentro, è sicuramente una buona forchetta, ed io che mi stavo disabituando con tutti quegli scriccioli che ci circondano, ma fortunatamente fra zainetto e sacchetta mi sono sempre tenuto in forma, e il mio stomaco non si è ristretto, non permetterò al pivellino di battermi su una gara di cibo, sia quanto mi prenderebe in giro Kaori-San? Direbbe qualcosa, voi akimichi siete capaci solo a mangiare, non posso crederci che non sei riuscito a vincere neanche in quello


Come rafforzatosi dall'idealizzazione delle parole che Kaori gli avrebbe rivolto in quella situazione l'akimichi aveva cominciato a maturare un ritmo piu veloce nell'ingozzarsi.

Vincerò questa gara e farò vedere ai miei compagni quanto siamo forti noi Akimichi e capiranno che valore aggiunto è averti in squadra.
 
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view post Posted on 21/6/2015, 20:25     +1   -1

Solo chi assapora la morte, può gustare appieno la vita

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Due Akimichi davanti a due tavole completamente imbandite di ogni tipo di pietanze. Si preannuncia una sfida interessante e come unico spettatore vi è solo Budora-sama che assiste a tutto gustandosi un panino preparato da Otsune. La cuoca però, stranamente, non è presente per ammirare le abilità di ben due Akimichi di fronte al cibo.

Tra un morso e l’ altro Budora-Sensei osserva il tutto, la rapidità di ogni boccone, la strategia usata da entrambi i concorrenti, infine anche il modo di masticare ed assaporare il cibo. Insomma, nulla sgugge al suo occhio da esperto buongustaio.

“Molto bene…direi che si equivalgono. Questa prova è fondamentale per valutare le doti basilari di ogni Akimichi. Mi ricordo quando io stesso, tantissimi anni fa, dovetti affrontare questa sfida…. Ahahah Otsune era solo un‘ aiuto cuoca all’ epoca”.

Lo sguardo poi cade sul concentrato Soh, che con rapidi movimenti di braccia, scosta di lato i piatti ormai vuoti e li sostituisce con quelli ancora da svuotare.

Benkei, dal canto suo, sembra essere leggermente più veloce e famelico del neogenin. Tuttavia non riesce a distanziare il giovane Soh per via della sua strategia di successione dei piatti poco sofisticata, inoltre è costretto a riprendere fiato dopo aver mandato giù troppo velocemente ogni pietanza.

Dopo diversi minuti Soh addenta le sue ultime fette di carne mentre Benkei è alle prese con l’ ultima ciotola di ramen. Le bacchette del figlio di Budora-sama si muovono velocissime tra il piatto e la bocca cercando di raccogliere quanti più chicchi possibili, finalmente ingurgita l’ ultimo boccone e crolla con la faccia sul tavolo, respirando a pieni polmoni, emettendo un piccolo-grande rutto. Nello stesso istante, Soh ha appena -prosciugato- dentro il suo stomaco l’ ultima fetta di carne e sbatte entrambi i pugni sul tavolo.

Il verdetto giunge qualche secondo dopo, pronunciato da Budora-sama che ha osservato tutta la gara non perdendosi nemmeno un dettaglio.

“AHAHAHAH…A QUANTO SEMBRA...SIETE PARI RAGAZZI! BRAVI TUTTI E DUE…MA…NON E’ ANCORA FINITA!”


CLAP; CLAP; CLAP

Tre battiti di mani e poi il ritorno di Otsune dalle cucine, sono questi i segnali che preannunciano qualla che i ragazzi scopriranno essere la loro vera prova. La cuoca fa di nuovo il suo ingresso nella sala da pranzo e mette nelle mani del Sensei una grande torta con delle gustose ciliegie che la adornano in modo circolare.

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Tutto di quel dolce appare gustoso ed allettante, persino Budora-sama riesce a malapena trattenersi, anzi, in realtà non riesce proprio a frenare i suoi istinti da Akimichi e sta per addentare la torta; se non fosse per l’ intervento tempestivo di Otsune, la quale si affretta a dare un bel pugno sul capo di lui.

“EH NO! Mio caro Budora, non si fa!”

Il Sensei si gratta ora la testa per il dolore e mentre osserva con rimpianto il dolce, neanche fosse un bambino viziato a cui hanno tolto una caramella, delucida i due ragazzini:

“Bene ragazzi. Adesso è l’ ora del dolce! Avrete cinque minuti per togliermela dalle mani. Io non contrattaccherò, mi limiterò ad eludere i vostri tentativi. Naturalmente il primo che se la aggiudicherà avrà accesso ai segreti del clan; chi invece no, resterà deluso...SIETE PRONTIII!COMINCIAMO!”.


Un’ altra competizione sta per iniziare, Soh e Benkei si guardano un po’ perplessi circa ciò che li attende ma al contempo sono determinati a non fallire. Hanno però dimenticato un piccolo dettaglio, le loro pance sono piene, l’ essere sazi è un’ arma a doppio taglio.


OFF//

Entriamo nel vivo della quest. Hai tre tentativi per cercare di prendere la torta. Puoi decidere di sprecarli tutti in un post oppure farne uno per tentativo, attendendo poi la mia risposta nei miei post. I tentativi possono consistere in tutto quello che vuoi: solo role, tecniche, semplici azioni chakrate, scatti di velocità (in questo caso la tua vel è dimezzata, perché sei mooolto pieno ^^ ).

Usa la testa, perché la soluzione c’è. Posso suggerirti solo di andarti a leggere il regolamento del tuo clan.

Buon lavoro ^^
 
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PurpleCow
view post Posted on 26/6/2015, 10:15     +1   -1




Il primo pensiero del Giovane Akimici all'entrar di quella torta era stato " Cibo".
Seppur aveva mangiato moltissimo in precedenza, quel dolce si dimostrava veramente invitante e mai un Akimichi si tirerebbe indietro di fronte a tanta prelibatezza.
Infatti subito si manifestò in lui l'esigenza di avvicinarsi alla torta per mangiarla.
L'unica cosa a trattenerlo fu la spiegazione proferita dal sensei poco dopo l'ingresso della torta.

Quindi anche qui non si tratta di collaborare, par che l'unico che l primo che afferri la torta sarà ammesso al beneficio di imparare le tecniche del nostro clan.
Altresì suppongo che le sa afferrassimo insieme non ci sarebbe neanche qui un vincitore e saremmo ammessi entrambi ad apprendere i segreti del Clan.
D'altro canto ci siamo dimostrati pari fin dalla prima prova, vale la pena fare un tentativo.


Quindi avvicinandosi al giovane rivale gli si accosta all'orecchio affiancandolo e bisbigliandogli quella richiesta di patto di collaborazione intento anche a sentire cosa ne pensasse il suo neo collaboratore.

Vieni qui ed ascolta, facciamo in modo da non farci sentire da tuo padre.
Io e te ci equipariamo ed ovviamente questa è una cosa positiva, ma penso che se dovessimo scontrarci e al contempo cercare di prendere la torta sarebbe un'impresa impossibile, altresì credo che se afferrassimo insieme la torta questa ennesima parità ci porterebbe ad avere accesso entrambi alle tecniche del nostro clan, che ne dici ? Ti va di elaborare qualcosa insieme ? Altrimenti temo che da soli non ci riusciremo mai.


Setto ciò si era semplicemente messo in attesa di risposta, attendendo che il ragazzo gli portasse semplicemente risposta affermativa o negariva per strutturare un piano.
 
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view post Posted on 29/6/2015, 12:18     +1   -1

Solo chi assapora la morte, può gustare appieno la vita

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Pieni, quasi fino a scoppiare, i due Akimichi si trovano a mirare una nuovissima gustosa prelibatezza; una torta alle ciliegie appena uscita dal forno.
Con il suo rivestimento di bianca panna che la rende ancora più invitante.
Anche se, per Soh e Benkei, l’ unica cosa che conta è poter addentare quel dolce piuttosto che ammirarne le decorazioni e l’ estetica. Ciò nonostante Budora-sama non ha intenzione di lasciare campo libero ai genin o di rendergli facile il compito, ragion per cui aggiunge gli ultimi dettagli:

“Ah…ragazzi, mi sono dimenticato di dirvi che se entro cinque minuti non riuscirete a togliermi dalle mani questa torta, me la papperò tuttA IOOO AHAHAH!”.

Si asciuga con l’ avambraccio un piccolo rigagnolo di saliva ai lati della bocca. Questa prova è difficile anche per un Jonin come lui; ha partecipato a innumerevoli missioni con il compagno Hachiro Nara, anche di livello alto, ha affrontato innumerevoli nemici ma quanto al dover trattenersi dal mangiare, beh questa è un test veramente arduo.

Difatti i due ragazzini rimangono totalmente spiazzati. La tensione è tanta e devono subito agire perché in palio ci sono due obiettivi di gran valore per un Akimichi. Il primo è una torta che a vedersi sembra essere deliziosa; il secondo è l’ accesso ai segreti del clan.

Già, le tecniche di clan, Soh e Benkei sono lì per questo motivo ma sembrano esserselo dimenticato. Sono così concentrati sul cibo e il mangiare che gli è sfuggito completamente dalla mente.

L’ idea che balena in testa a Soh è di per sé buona ma quanto all’ attuarla, il suo tentativo finisce male. Benkei, infatti, non ha nessuna intenzione di lasciarsi battere da un membro estraneo alla sua famiglia, benché faccia parte del suo clan.

“Scordatelo Soh! Non ci tengo proprio a fare squadra con te…non oggi almeno…non hai ancora capito che siamo nel bel mezzo di una competizione? Non hai ascoltato ciò che ha detto mio padre? Non mi farà sconti, anche se sono suo figlio. E io sono stanco di essere continuamente paragonato agli altri, mio padre non fa altro che preferire gli altri a me ma ora basta. Gli dimostrerò quanto valgo…e lo farò senza l’ aiuto di nessuno”.

Le sue parole denotano chiaramente una forte gelosia e spirito di competizione che l’ educazione e la solarità di Soh, difficilmente riusciranno a spegnere. E chissà che non sia questo un piano di Budora Sensei per risvegliare il potenziale del figlio. Pronunciate quelle parole, Benkei si fionda sul genitore nel tentativo di sottrargli la torta.

Fiondarsi non è proprio il termine esatto, visto che i movimenti di Benkei sono lentissimi e sembrano quelli di una grande arancina di riso che faticosamente si fa largo fra i tavoli della mensa, urtando le sedie di qua e di là. Le conseguenze del banchetto di prima si fanno sentire ed il ragazzo giunge a malapena a toccare la veste del padre, mentre quest ultimo, in netto contrasto con la velocità di Benkei, si limita a spostarsi di qualche metro senza alcuno sforzo.

La situazione di Soh non è poi molto diversa. Il neogenin sente un reflusso acido salirgli dall’ esofago e creargli un’ aspra schiuma in bocca. Hanno poco tempo ed il loro fisico sembra essere nelle condizioni peggiori per affrontare uno scontro.


OFF//.

Bella mossa, quella di utilizzare un post per elaborare una strategia con Benkei ma non ha funzionato.
Siccome però mi è piaciuta ti abbono questo post e quindi non vale come tentativo; te ne rimangono sempre tre. Le regole sono sempre le stesse di prima, ti ricordo che per qualunque dubbio mi puoi contattare per mp.

A te la mossa. Il prossimo post sarà comunque considerato come tentativo ^^
 
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view post Posted on 18/11/2015, 17:18     +1   -1

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Valutazione Master

Proseguimento della classe che ti ho valutato qualche settimana fa, davvero un peccato che il masterato abbia abbandonato, perché mi sarebbe davvero piaciuto leggere tutta questa quest.
Uso di NPC molto simile a quello della sopracitata classe; ovvero seplice, ma elaborato e perfettamente funzionale al pg del masterato. Simpatica l'idea di mettere il pg di PurpleCow ai fornelli, ma purtroppo proprio quando siete entrati nel vivo della quest ha abbandonato.
Un vero peccato: la quest prometteva bene e ero curiosissimo di vederti all'opera con qualcosa di più sostanzioso di una classe, ma più di questo purtroppo si fa fatica a dire.
Niente voto, ti becchi comunque qualche ryo per il disturbo e per una trama che già da questi primi post appariva interessante.


Voto: X
Paga: 50 ryo

 
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