Fuyuki la guardò con fare curioso come non mai e questo le avrebbe strappato una risata, se non avesse dovuto occuparsi dell’ormai adulto Aiko, che sembrava non dare segni di rinvenimento da quando avevano lasciato lo spiazzale nella foresta. Lo shinobi dalla chioma castana si fidava di lei e non appena ebbe lasciato il ninja di Konoha sul comodo giaciglio, diede modo alla sua amata di prenderlo in custodia. L’eremita avrebbe vigilato con la loro arte oculare, mentre la dolce Chiaki si sarebbe sporcata le mani con il sangue. Si, perché non appena ebbe modo d’allentare le vesti strette e appiccicate per colpa della pioggia, una chiazza di sangue attirò immediatamente la sua attenzione. Se fino a quel momento il suo alone verde non aveva avuto un punto preciso su dove operare adesso la sua mano si era spostata meccanicamente tra le stoffe impregnate di quel liquido cremisi.
La paura che l’acqua del cielo avesse creato più danni di quanto pensasse appiccicando il capo a quel punto delicato si dimostrò immediatamente nell’espressione dolorante del ragazzo dai capelli sbarazzini, che non riuscì a non trattenere qualche gemito di dolore. La situazione si faceva critica. Nonostante le basi mediche e la sua esperienza nei tonici sviluppatasi soprattutto accanto ad Iris, la salamandra medica dell’Eremo delle Salamandre, trovarsi da sola davanti a un corpo deturpato le metteva ancora più soggezione. Sapeva come muoversi, di questo non c’erano dubbi ma un supervisore o un assistente le avrebbero fatto comodo. Stava per fare l’operazione più delicata, lasciando libera di respirare quella brutta ferita sanguinante per riuscire anche a vedere l’origine più accuratamente, quando Aiko rinvenne improvvisamente. Parole disconnesse le sue ma alle quali la Hyuga aveva già pensato mentre giungevano in quel posto.
Che cosa avrebbe potuto causare la vista dei due Aiko? Se il ragazzo veniva dal futuro poteva rompere qualcosa di delicato come l’equilibrio del mondo? Domande che al solito non avrebbero trovato risposta in quel momento, ma potevano essere utili per tenere sveglio il ninja, tenerlo attaccato alla loro realtà piuttosto che lasciarlo andare; non prima di averlo finito a curare.
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Se il piccolo Aiko t’incontrasse hai idea di cosa succederebbe? – chiese la nukenin con una voce calma e cercando d’infondere tranquillità nelle sue parole.
Il suo era un sussurro. Non voleva infastidire un paziente in quelle condizioni, ma le sue conoscenze le imponevano anche di rimanere in contatto con lui come poteva. Continuava a ripetersi questo, nonostante odiasse dare fastidio agli altri. Si provò ad alzare il loro nuovo ospite, ma fu immediatamente sedato dalla forza dei due membri delle Nuvole Rosse che riuscirono a farlo rimanere disteso. L’importante era che nessuno a parte la fanciulla toccasse quel punto. Insieme i due coniugi ce l’avrebbero fatta, dato che avevano già affrontato parecchie vicende.
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Devi rimanere calmo, altrimenti non potrò r-rimetterti in sesto il prima possibile e questo significherà una nuova disfatta per tutti e tre. Sei un ninja di Konoha, sai di cosa sto parlando... - disse con tono più crudo la kunoichi dalla chioma blu.
Azzardare una mossa in quel frangente non avrebbe giovato a nessuno. Doveva guarire e rimanere a riposo affinché quel taglio avesse modo di rimarginarsi. La foga del ragazzo nel voler uccidere probabilmente chi l’aveva ridotto in quelle condizioni doveva essere tenuta in considerazione in quanto il pericolo sembrava essere imminente, ma in quello stato l’ago della bilancia puntava completamente dalla parte del nemico in ombra. Non poteva più perdersi in chiacchiere, occorreva reagire.
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Fuyuki tienilo fermo così che p-possa fare tutto il più velocemente e accuratamente possibile – comunicò in tono frettoloso a suo marito la bella sedicenne.
Afferrando un kunai riuscì immediatamente a lacerare la maglia che teneva nascosta la ferita. Un taglio netto ed effettuato senza troppi ripensamenti. A quel punto i movimenti di ribellione aumentarono sotto le mani ferme del medico, che non badava minimamente a ciò che la circondava, ma solo al suo obiettivo. Un’enorme macchia scura le si parò davanti. Ma da quanto tempo la aveva? Sembrava quasi aver già fatto infezione, oppure si trattava di veleno? S’allontanò fugacemente tra le sue ampolle cercando i suoi panni sterilizzati e del liquido disinfettante.
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Adesso proverai un po’ di dolore – affermò quasi dispiaciuta, prima d’entrare nel vivo del lavoro.
Tenne ferma con la sinistra il pezzo di stoffa bianco candido, intenta a pulire minuziosamente ogni residuo di impurità o sporco intorno e dentro la ferita. Era profonda, troppo profonda per riuscire ad arrivare ovunque. Utilizzò la pinza per riuscire a vedere fino in fondo, ma comunque doveva intervenire, troppo liquido vitale era stato versato. Con la destra si sfilò dalla lunga chioma un ago, era solita cucire e quindi non insolito che avesse sempre con sé un simile oggetto, come una brava casalinga a tutti gli effetti. Occorreva sterilizzarlo per bene ma non c’era nemmeno così tanto tempo, così decise di buttarci sopra il disinfettante e sfilandosi un filo ricucire immediatamente il taglio con un normale filo di stoffa, più spesso.
*Veloci e precisi*
Si ripeteva questo dentro la mente la nukenin per non sentire i gemiti di dolore del ragazzo che le facevano più male di una corona di spine che le circondava cuore. Si sfilò il rotolo che aveva sulla gamba e con un unico sigillo riuscì a tirare fuori tutto l’ occorrente. Medicinali, siringhe e oggetti medici di ogni sorta adesso si presentavano davanti a lei, a sua completa disposizione. Il sangue sembrava voler sfondare persino le barriere della cucitura, tanto era pericolosa quella ferita. Dovette far ricorso a tutte le sue scorte per riuscire nell’impresa. Il siero era nelle sue mani insieme alla siringa che quando fu riempita andò a conficcarsi proprio nell’addome. Sembrò quasi che il flusso diminuisse e quando Chiaki ne fu certa si preparò i tamponi e gli enormi cerotti per bloccare definitivamente il tutto. Forse aveva quasi terminato, fece mente locale fissando i suoi strumenti e poi prese un'altra fialetta.
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Bevi, questo dovrebbe alleviare il dolore – disse sorridendo dolcemente e lasciando correre il suo sguardo indagatore sulle reazioni del giovane.
Nel caso non fosse bastato, avrebbe continuato a contribuire con il suo chakra verde in quello stesso punto. Seikatsu era stato un ottimo insegnante, per quanto la sua presenza con lei fosse stata così limitata.
Emostatico: una piccola fiala di vetro contenente un liquido fluido e trasparente che blocca istantaneamente la perdita di sangue nella località in cui viene iniettato. Diminuisce le ferite da Taglio o Perforazione di 2.5. [3 oggetti occupano 1 spazio]
Tampone: ferita da taglio - 4 utilizzabile solo assieme al cerottone. [3 oggetti occupano 1 spazio]
Cerottone: ferita da taglio - 2 [6 oggetti occupano 1 spazio]
Acqua Rinvigorente: ripristina tutta la Stamina e un quantitativo di Vta pari a 30% della Stm ripristinata e cura status veleno. [1 occupa 1 spazio item]
<ijutsu> - Konji Kin: Piccola Cura - (Chk: 40) “Questa è la più semplice tecnica di cura esistente, ma quella che di solito è anche la più utile, poiché la rapidità d'esecuzione è velocissima, permettendo al ninja di poter ritornare a combattere. Manipolando dunque il suo chakra il medico lo concentra quanto più possibile sul palmo della propria mano, poi avvicina questa alla propria o altrui ferita, mantenendo la distanza di circa tre pollici, dopodiché fa fluire l'energia spirituale nei labbri della lacerazione, tentando di ricostruire il tessuto. La Ijutsu fa recuperare 2 Punti Vita, ma tale valore aumenta di 1 per ogni 20 Punti Chakra utilizzati oltre i 40 base. Se si cura la lacerazione con lo stesso valore di Vita persa allora svanirà anche il Malus, non superiore al Quinto Grado. Se viene utilizzato il triplo del chakra necessario per sanare la ferita questa verrà considerata come Attivazione utilizzabile solamente una volta per turno, naturalmente tale clausola vale solo se la Ijutsu viene utilizzata su se stessi. Non può togliere il Malus Congelamento e quello d'Accecamento, ma quest'ultima solo per il rango Jonin.”