Quest medica di livello Genin per Akira Uchiha, alias Jimmy91

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Jimmy91
view post Posted on 22/1/2014, 15:06     +1   -1




Narrato
Parlato
Pensato
Parlato Eiji



Il fumo occultò la vista di Akira che pensò di averla fatta davvero grossa ed aver incenerito il sensei.
Stava per darsi alla macchia quando da dietro al fumo si sentì la voce di Eiji fargli i complimenti.

Avevo visto giusto, tu sei una di quelle poche persone che veramente riescono a dare il meglio di se sotto pressione: avendoti anche fatto raccontare l'incidente avvenuto al tuo amico, avevi il terrore di farmi male e questo ti ha permesso di raggiungere la concentrazione necessaria per modulare la tecnica. Ora proverai l'esercizio di prima, vedrai che ti riuscirà più semplice.

Che culo, non l'ho incendiato.

Akira tirò un sospiro di sollievo e Eiji gli pregò di fare qualche altro tentativo. A quel punto, quasi tutti andarono a buon fine. Il dottor Fuchizaki non voleva perder tempo e quindi gli disse che sarebbero subito passati al secondo esercizio:

Bene, ora che abbiamo affinato la tua capacità di controllo del chakra, passiamo all'esercizio successivo, ma per quello dovremo tornare alla vasca di prima.

Akira fece qualche passo all'indietro spaventato dall'ipotesi di finire giù per la finestra ma il sensei lo tranquillizzò, questa volta sarebbero scesi per le scale.
Mentre scendevano i 3 piani Eiji spiegò ad Akira quello che sarebbe stato il suo compito, ovvero, Individuare quanti pesci c'erano nella vasca e quale colore avessero, solo utilizzando il suo chakra.

Dapprima Akira era dubbioso, va bene il numero, ma il colore non gli sembrava per nulla possibile...
Nonostante ciò volle fare qualche tentativo.
Mise la mano in acqua e cominciò a rilasciare il chakra, la superficie si deformò creando qualche piccola onda provacata dal flusso di chakra di Akira. Il flusso che Akira provò a formare era un unico fluire, come a voler formare una rete che arrivasse in ogni punto della vasca individuando qualsiasi cosa non fosse acqua.
Chiuse gli occhi per concentrarsi ancora di più e provare ad immedesimarsi con il suo chakra in modo da percepire le differenze tra i singoli pesci presenti nella vasca. Sente il chakra scorrere nella vasca e grazie all'allenamento con i tronchi riesce a direzionare il flusso in tutta la vasca. Dopo qualche minuto si ferma e riapre gli occhi...

//GDR off lascio concludere a te dicendomi se ci sono riuscito oppure no
 
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Ashitaka
view post Posted on 23/1/2014, 08:58     +1   -1





...e disse:

Akira - Ci sono ventiquattro pesci, tredici rossi, otto neri, due bianchi e uno iridato.

La reazione del medico non fu proprio euforica, si sedette su una panchina con aria perplessa.

Eiji - Mi dispiace, ci sei andato vicino ma hai sbagliato. Riprova.

Il ragazzo si concentrò, immerse di nuovo le mani nell'acqua e dopo qualche minuto provò a dare un'altra risposta, sbagliata anch'essa.

Eiji - No, non ci siamo...non riesci a controllare il tuo chakra, ma la tua mente non riesce ancora ad analizzare bene i dati che riceve: l'alone intorno alle tue mani è azzurrino, non verde. Devi concentrarti di più.

Ancora una volta Akira provò, il chakra sulle sue mani assunse anche un debole colore verdognolo, ma non riuscì comunque a indicare il numero e il colore esatto dei pesci presenti nella vasca.

Eiji - C'è qualcosa di sbagliato nel tuo metodo...ma non riesco a capire cosa...certo non posso trasformare delle persone in dei pesci per farti superare questo esame...ma forse potrei spiegarti nel dettaglio come fare, certo non è un metodo che uso di solito ma tanto vale tentare.

Si avvicinò alla vasca e disse:

Eiji - Chiudi gli occhi e cerca di percepire il percorso del mio chakra.

Chiuse anch'esso gli occhi e immerse la mano, che cominciò a brillare del noto bagliore verde, nell'acqua.
L'Uchiha osservò decine di fili di chakra che, partendo dalle mani del suo maestro, coprirono i bordi della vasca, quindi un'altra serie di fili si posizionò perpendicolarmente a questi, formando una specie di rete che copriva tutto il perimetro.
Quindi, con un movimento degno di un esperto pescatore, il medico restrinse d'un colpo la rete che in un momento sparì.

Eiji - Hai capito, vero? In questo modo non si riesce a capire solo il tipo e il numero delle cellule di un organo, ma anche la loro posizione. Bene, ora prova tu.


//gdr off scusa per il post breve, ma l'influenza mi sta opprimendo//
 
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Jimmy91
view post Posted on 23/1/2014, 15:03     +1   -1




Narrato
Parlato
Parlato Eiji


Alla risposta di Akira la faccia di Eiji si incupì. Era chiaro al giovane Uchiha che la risposta non era corretta.
Il medico intimò al giovane di riprovare dunque e Akira ubbidì senza troppe domande.
Immerse le mani in acqua e riprovò a tessere la sua tela di chakra per capire di quali pesci ci fossero nella vasca. Era abbastanza sicuro del numero, ma il colore faceva fatica a distinguerlo distintamente.
Dopo qualche secondo tirò fuori la mano e diede la sua risposta.

Ci sono ventiquattro pesci, dodici rossi, sette neri, due bianchi e tre iridati.

Sbagliato anche questa volta...

No, non ci siamo...riesci a controllare il tuo chakra, ma la tua mente non riesce ancora ad analizzare bene i dati che riceve: l'alone intorno alle tue mani è azzurrino, non verde. Devi concentrarti di più.

Akira questa volta riprovò immergendo la mano in acqua e chiudendo gli occhi in modo da avere maggiore concentrazione. Fece fluire il chakra sul palmo della mano immersa nella vasca e ancora una volta cercò di reperire le informazioni di cui aveva bisogno, stavolta senza farsi disturbare dal mondo esterno.

Ancora un nulla di fatto per l'Uchiha che stava per perdere le speranze. Come non detto Eiji mise la sua mano nella vasca insieme ad Akira e disse:

C'è qualcosa di sbagliato nel tuo metodo...ma non riesco a capire cosa...certo non posso trasformare delle persone in dei pesci per farti superare questo esame...ma forse potrei spiegarti nel dettaglio come fare, certo non è un metodo che uso di solito ma tanto vale tentare.

Gli consigliò di sentire come lui usava il chakra per percepire la presenza e il colore degli animali presenti nella vasca.
Akira si concentrò e percepì il chakra di Eiji muoversi in tutte le direzioni e circondare la vasca con sottili fili di chakra fino a creare una vera e propria rete che Eiji ritirò come fosse un pescatore esperto.

Akira annuì a quella spiegazione e decise di fare un ulteriore tentativo:

Chiuse gli occhi e si concentrò tenendo la mano destra appoggiata a pelo d'acqua. Creò dei sottilissimi fili di chakra che direzionò in modo da costruire una rete come il suo maestro aveva fatto qualche minuto prima. La cosa non era semplice, controllare tanti fili di chakra non era per nulla facile ed erano anche abbastanza sottili, alla fine, quando tutti i fili giunsero al loro posto, chiuse la rete e diede l'ordine ai fili di restringersi, questi si ritirarono in pochi istanti verso l'Uchiha.

Non sapeva se sarebbe riuscito a dare la risposta corretta. Ma si sentiva abbastanza sicuro:

Ci sono ventiquattro pesci, dieci rossi, quattro neri, sei bianchi e quattro iridati.

//Scusami per il post ma non avevo molte idee su come fargli fare sta cosa senza essere autoconclusivo//
 
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Ashitaka
view post Posted on 23/1/2014, 16:37     +1   -1




//non penso sia autoconclusività...in fondo nessuno ha ancora detto che è la risposta giusta//

Eiji sorrise alla risposta del suo allievo e lo guardò soddisfatto

Eiji - Complimenti, ce l'hai fatta ora passeremo alla prossima parte...

La campana dell'ospedale suonò sei rintocchi.

Eiji - Perbacco come passa il tempo quando ci si diverte...vuol dire che continueremo domani, il mio turno per oggi è finito.

Si stava avviando verso l'uscita quando un urlo lo fermò:

Haru - DOVE CREDI DI ANDARE! a quello strillo il medico rimase paralizzato e non osò girarsi, ma l'infermiera continuò imperterrita Quando prima mi hai portato i vestiti di questo ragazzo chiedendomi di occuparmene, mi hai anche detto che "Mi dovevi un altro favore". Sappi che ho molto lavoro da fare e mi serve una mano. ORA!

Il dottore cominciò a farfugliare qualcosa, cercando di guadagnare la porta più vicina

Eiji - Davvero ho detto questo...ne sei proprio sicura? In effetti potrei aver detto qualcosa del genere...ma ora sai...ho cose importanti da fare...di vitale importanza...la famiglia...mia sorella... Sul suo volto si allargò improvvisamente un sorriso Perché non ti fai aiutare da questo ragazzo? Vuole diventare medico quindi un po' di sana gavetta non può che fargli bene. Inoltre i suoi vestiti non sono ancora asciutti no? Bene ci vediamo. E senza aspettare la risposta della ragazza corse via.

Haru - A quanto pare ti ha incastrato, ma ho veramente bisogno d'aiuto quindi vieni con me.

Akira non se la sentì di rifiutare e la seguì nella lavanderia.

Haru - Tranquillo, non dovrai fare niente di difficile Disse porgendogli un carrello pieno di lenzuola e prendendone un altro per sé Dovrai semplicemente cambiare i letti dei pazienti nei reparti 3 e 4, io penserò a quelli dei reparti 1 e 2. Quando avrai finito torna pure qui che ti ridarò i tuoi vestiti.

Quindi lo accompagnò per un tratto mostrandogli cosa dovesse fare nel dettaglio, poi la ragazza imboccò uno dei tanti corridoi lasciando l'Uchiha da solo.


//gdr off non penso servano spiegazioni, descrivi bene quello che fai e fermati al massimo prima di ritornare alla lavanderia//

Edited by Ashitaka - 23/1/2014, 19:47
 
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Jimmy91
view post Posted on 23/1/2014, 20:36     +1   -1




Narrato
Parlato
Pensato
Eiji
Haru




Complimenti, ce l'hai fatta ora passeremo alla prossima parte..

Akira stava sorridendo per il risultato raggiunto quando il suo entusiasmo fu smorzato dalla campana che rintoccava ed Eiji che gli annunciava che avrebbero proseguito gli allenamenti il giorno successivo.

Ma per quello che riguardava Akira la giornata era tutt'altro che terminata. Haru arrivò sbraitando contro il dottor Fuchizaki:

DOVE CREDI DI ANDARE! Quando prima mi hai portato i vestiti di questo ragazzo chiedendomi di occuparmene, mi hai anche detto che "Mi dovevi un altro favore". Sappi che ho molto lavoro da fare e mi serve una mano. ORA!

Akira stava per togliere il disturbo e lasciarli al loro battibecco. Ma non fu possibile, Eiji per svignarsela lo aveva tirato in mezzo ed ora gli toccava stare al servizio di Haru a posto del giovane medico di Konoha.

Dannato dottore Bipolare!

A quanto pare ti ha incastrato, ma ho veramente bisogno d'aiuto quindi vieni con me.

Akira non poteva dire di no, quindi abbassò il capo in segno di sconforto e seguì la giovane Haru.

Tranquillo, non dovrai fare niente di difficile Dovrai semplicemente cambiare i letti dei pazienti nei reparti 3 e 4, io penserò a quelli dei reparti 1 e 2. Quando avrai finito torna pure qui che ti ridarò i tuoi vestiti.

Io non rifaccio il letto nemmeno a casa mia

Sbottò l'Uchiha mentre camminava al fianco della giovane.

La giovane Haru lo accompagnò nel corridoio del reparto 3 e gli mostrò come fare nelle prime tre stanze, poi lo lasciò da solo e andò agli altri 2 reparti.

Il giovane camminava lungo il corridoio del reparto passando da stanza in stanza, in ognuna le azioni erano sempre le solite:
Tirava via le coperte sporche, metteva il coprimaterasso, un lenzuolo ed una coperta più pesante per il freddo. Dopodiché cambiava la federa del cusino e sistemava gli angoli dei letti in modo da far combaciare le lunghezze.
Qualora ci fossero pazienti che non potevano alzarsi dal letto provvedeva a cambiare solo lenzuolo coperta e cuscino. Ogni volta rimetteva la roba sporca sotto al carrello e continuava alla stanza successiva. Un lavoro monotono che per esser portato a termine richiese circa un'ora.

Il lavoro più noioso del mondo

Finalmente era finito il primo reparto e Akira si diresse al secondo. Qui la cosa fu meno celere, i letti erano quasi tutti occupati e Akira ci mise quasi il doppio a cambiare le lenzuola a tutti i feriti. Alla fine nonostante il lavoro fosse poco faticoso era mentalmente sfinito, ripetere all'infinito la stessa azione lo aveva stressato fin troppo, quindi decise di andare dritto da Haru a dirgli che aveva finito e poi andarsene a casa. Prese dunque la strada che conduceva al guardaroba dove era stato quella mattina, sperava di trovarla li.
 
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Ashitaka
view post Posted on 24/1/2014, 15:32     +1   -1





Evidentemente il destino aveva deciso che l'ora del riposo non era ancora arrivata per il Genin: stava per bussare alla porta della lavanderia quando una mano grossa e forte lo afferrò, praticamente trascinandolo con sé. Prima che Akira potesse chiedersi che stesse succedendo, senti una voce profonda rivolgersi a lui.

??? - Abbiamo un caso urgente, a un paziente si è riaperta la ferita e si è infettata. Dev'essere operato d'urgenza e tu sei uno dei pochi infermieri liberi.

Con quel camice bianco, avevano scambiato l'Uchiha per un giovane medico e inutili furono i suoi tentativi di spiegare il malinteso, l'uomo che l'aveva preso con la forza, e che ancora non riusciva a vedere in faccia, era troppo preoccupato per ascoltarlo. Si avvicinarono a una barella spinta da un'altro infermiere che poteva avere due o tre anni più del ragazzo e attorno alla quale c'erano altre due persone: un'uomo sulla quarantina coi capelli rossicci e lo sguardo severo e un dottore anziano con la bocca coperta da una mascherina bianca e i capelli da una specie di bandana dello stesso colore. A questa compagnia si aggiunsero l'uomo grosso come un armadio e con la faccia coperta da una folta barba e il riluttante giovane.
Dopo qualche secondo di silenzio il vecchio chiese:

??? - Che succede? Mi ricordo di aver operato costui qualche giorno fa.

Il medico dai capelli rossi rispose:

??? - A quanto pare, dottor Koizumi, la ferita alla spalla si è riaperta e sembra che ci siano delle lesioni interne che non erano state segnalate prima.

??? - E non è tutto Stavolta era stato l'uomo gigantesco a parlare Sembra che alcuni organi del suo corpo presentino cellule...infette. Un membro degli ANBU che ha seguito il lupo dopo l'attacco ha detto che probabilmente questo era un...

Koizumi - Basta, ho capito. Portiamolo subito in sala operatoria per un intervento d'urgenza.

Solo dopo aver sentito nominare il lupo il Genin osò, timoroso, muovere qualche passo per guardare il volto del malato, facendo avverare le sue peggiori paure: steso sulla barella c'era il suo amico Kokusho.
Prima che riuscisse a fare qualcosa, a cercare di ribadire il fatto che lui non fosse un infermiere, arrivarono in sala operatoria.
Al suo compagno venne scoperto il torace e il dottore anziano ordinò:

Koizumi - Tu ti occuperai della parte destra dell'addome. Disse rivolgendosi ad Akira, poi aggiunse rivolto al giovane infermiere Tu invece della sinistra. Dovete scoprire quali sono gli organi lesionati, rimuovere le cellule malate e fermare le emorragie, noi tre ci occuperemo della ferita più grave, alla spalla. Presto cominciate! Non abbiamo tutta la giornata!


//gdr off l'autoconclusività in questo post si limita alla cura, in poche parole puoi diagnosticare tutte le ferite che vuoi...//
 
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Jimmy91
view post Posted on 24/1/2014, 21:19     +1   -1




Narrato
Parlato
Pensato
Gigante
Dottore
Infermiere




Abbiamo un caso urgente, a un paziente si è riaperta la ferita e si è infettata. Dev'essere operato d'urgenza e tu sei uno dei pochi infermieri liberi.

Proprio quando stava per andarsene a casa una mano lo afferrò per il collo del camice che si era messo qualche ora prima e lo trascinò lungo il corridoio. Nemmeno gli lasciò il tempo di spiegare che lui non era ancora un medico vero.

Anche quando riuscì a dire all'infermiere che lo aveva preso di peso che non era un medico questo gli tappò la bocca e gli disse che doveva solo seguirlo.
Così Akira si arrese e proseguì accanto al gigantesco tizio che l'aveva rapito dai suoi compiti.
Raggiunsero altri 2 uomini, uno di loro portava una barella con sopra un malato, non identificabile da Akira data la presenza di un lenzuolo sopra la sua testa.
Erano chiaramente due medici, uno giovane e l'altro un po' più anziano. Proprio quest'ultimo si lamentò dicendo di avere operato la persona sulla barella pochi giorni prima.

A quanto pare, dottor Koizumi, la ferita alla spalla si è riaperta e sembra che ci siano delle lesioni interne che non erano state segnalate prima.

Il tipo sulla barella doveva essere messo abbastanza male e sinceramente Akira non vedeva in quale modo poteva essere d'aiuto in quella situazione, si richiedeva ovviamente l'intervento di medici esperti.

Stava infatti per obiettare di nuovo sul suo essere utile in quella situazione ma fu anticipato ancora una volta dal gigante che lo aveva portato li:

Sembra che alcuni organi del suo corpo presentino cellule...infette. Un membro degli ANBU che ha seguito il lupo dopo l'attacco ha detto che probabilmente questo era un...

Lupo, attacco, spalla. Il cervello di Akira elaborò le informazioni talmente velocemente che non ebbe nemmeno il tempo di scandalizzarsi. Si avvicinò al lettino su cui giaceva il paziente e scostando leggermente il lenzuolo sul volto vide chiaramente quella faccia che tanto gli era familiare.
Kokusho era in pericolo di vita. Non poteva andarsene, doveva dare una mano, doveva aiutare l'amico. Non poteva permettere che questo morisse.

Si mossero rapidamente verso la sala operatoria come aveva ordinato il dottore e presto giunsero nella sala contrassegnata con il numero 32.

Il dottore scoprì il torace del giovane e guardando Akira disse:

Tu ti occuperai della parte destra dell'addome.

A quelle parole tutto il resto del mondo svanì dalla mente di Akira. Doveva effettuare la sua prima cura proprio sul suo migliore amico. Il rischio di fallire era elevato e se avesse sbagliato quello che ci avrebbe rimesso la vita sarebbe stato Kokusho.
Il cuore di Akira batteva all'impazzata, non aveva la forza di iniziare, non aveva il coraggio di farlo.
Ma alla vista dell'altro infermiere che stava già da qualche secondo prestando le proprie cure al suo amico pensò tra se e se:

Coraggio Akira, sei qui per questo. Questo è il motivo per cui hai scelto di intraprendere questa strada.

Questo pensiero lo ridestò dal torpore e gli diede forza di iniziare a lavorare.

Mise le mani sul lato destro del torace di Kokusho. Non aveva mai provato a tessere la sua tela di chakra se non nell'acqua e si accorse di fatti che non era così semplice come prima. La carne opponeva resistenza e le cellule erano di parecchi ordini di grandezza più piccoli dei pesci.
Si concentrò quindi più che potè e fece fluire attraverso la pelle del giovane dei fili di chakra di dimensioni invisibili ad occhio nudo. Un alone verdastro ricoprì il palmo delle sue mani che quasi poggiava sul ventre e quando i fili cominciarono a fare il loro dovere il giovane Uchiha tessé la sua tela. Fece proprio come aveva imparato poche ore prima con i pesci, ma questa volta la rete era di dimensioni infinitesimale e il controllo era molto più difficile, tanto che il giovane cominciò a sudare. Ma non era tempo di riposarsi. I suoi fili si sparsero per tutto il lato destro del torace di Kokusho, fino a toccare tutte le cellule del busto del giovane.

Poco dopo aveva pronunciò la sua diagnosi.

C'è un emoraggia interna abbastanza estesa. Inoltre le cellule infette crescono di numero molto in fretta!
 
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Ashitaka
view post Posted on 25/1/2014, 14:22     +1   -1




//buon post, ma avresti dovuto fermarti al tentativo di curarlo//

Akira era riuscito a dare una diagnosi accurata del male che affliggeva il suo amico. Ora però avrebbe dovuto curarlo e questa era un'altra cosa. Pregando dentro di sé la fortuna affinché guidasse il suo chakra, cercò di ricordare gli insegnamenti di Eiji e si preparò a guarire il suo amico.
Stava per rimuovere la prima parte di cellule malate quando sentì una mano posarsi sulla sua spalla e tirarlo indietro. Con somma sorpresa vide che era il suo maestro.

Eiji - Hai fatto abbastanza per il tuo amico. disse sorridendo Ma non hai le capacità per continuare, ora lascia fare a me.

Quindi prese il posto del giovane e cominciò a curare Kokusho.
L'Uchiha non se ne andò e rimase in sala operatoria per tutto l'intervento, che sembrò non finire mai.
Da quello che riusciva a capire dalle parole sussurrate dei medici, ogni volta che chiudevano una ferita, un'altra se ne riapriva e le cellule infette sembravano essere veramente di più di quelle sane.
L'intervento continuava ma sembrava mettersi sempre peggio per il malato, che diventava sempre più pallido, il battito più debole e irregolare.
Alla fine, dopo ore di attesa, vide il dottor Koizumi togliersi la mascherina e mormorare con aria sconsolata:

Koizumi - Reparto 0

Trasportarono la barella verso quella zona maledetta e misero il malato nella prima stanza libera che trovarono. Lo collegarono a degli strumenti per il monitoraggio e se ne andarono tutti, meno Akira e Fuchizaki.

Eiji - Non perdere la speranza disse cercando di consolarlo non è ancora tutto perduto. Se riuscirà a passare la notte, probabilmente migliorerà. Molti organi in lui sono stati gravemente danneggiati e, sebbene siamo riusciti a fermare l'infezione, questa potrebbe ricomparire. Tutto si deciderà questa notte. Puoi rimanere qui quanto vuoi, ma io devo andare: ci sono molte persone tornate dal fronte in questo momento e sono tutte in gravi condizioni. Hanno richiamato tutti i medici nel villaggio per fronteggiare l'emergenza, ero appena arrivato quando ti ho visto in sala operatoria, ho capito cosa stava succedendo e sono riuscito a fermarti prima che peggiorassi la situazione. Ora ti devo lasciare, la notte è breve ma il lavoro è lungo. Quindi, silenziosamente se ne andò ma, prima di chiudere la porta gli sussurrò Buona fortuna. Quindi sparì.

Akira passò la notte accanto al suo amico e tutto andò liscio fino all'alba, finché, proprio quando il giovane stava cominciando a pensare che tutto sarebbe andato per il meglio, Kokusho cominciò a contorcersi in spasmi orribili. La sua faccia era livida e bagnata di sudore, emetteva versi strozzati, la temperatura saliva mentre le macchine a cui era attaccato cominciavano a segnare valori sempre più fuori dalla norma. L'Uchiha lo analizzò velocemente con le sue arti mediche e vide, in un piccolo angolo del suo cuore, altre cellule infette moltiplicarsi.
Non c'era tempo per chiamare qualcuno, doveva eliminarle al più presto o sarebbe certamente morto di lì a poco...


//gdr off questo sarà il tuo post decisivo quindi dai il massimo :)//
 
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Jimmy91
view post Posted on 25/1/2014, 15:34     +1   -1




Aveva finalmente trovato il coraggio di provare a curare il suo amico, sperava che i Kami lo assistessero in quell'intervento ma proprio quando stava per cominciare a curare Kokusho, una grossa mano si posò sulla sua spalla e lo fermò. Si voltò di colpo ricoperto di sudore e vide dietro di se stagliarsi la figura di Eiji, fu molto sorpreso di trovarlo in quel luogo ma il medico lo tranquillizzò.

Hai fatto abbastanza per il tuo amico. Ma non hai le capacità per continuare, ora lascia fare a me.

Il dottor Fuchizaki prese il posto di Akira e quest'ultimo si mise ad aspettare fuori la porta. Le ore erano interminabili, l'attese lo stava uccidendo, il suo amico di sempre era li dentro e non poteva fare nulla per aiutare, doveva ancora una volta dipendere dagli altri.
Non era ancora un medico, se ne rese conto in quel momento. Non aveva alcuna esperienza, mentre quegli uomini nella sala operatoria erano a contatto con la morte ogni giorno. Quasi gli venne voglia di mollare tutto e tornare alle sue aspirazioni di diventare un Anbu, tutto molto più facile: Eri tu quello che decideva quando un uomo doveva morire, eri dall'altra parte della barricata. La sua vita dipendeva da te ma in senso totalmente opposto.
Dal vetro della sala operatoria intanto il giovane Uchiha vedeva che le condizioni di Kokusho non accennavano per nulla a miglirare.

Solo dopo qualche ora il dottor Koizumi uscì dalla sala operatoria dicendo al gigante di portare Kokusho nel famigerato "Reparto 0"
Il cuore di Akira sprofondò in depressione, non c'era più niente da fare. La belva si era portata via il suo amico. E la colpa era sua, non era stato in grado di ucciderla in fretta per prestare le cure necessarie al suo amico.
Il giovane accompagnò la barella dell'amico fino al reparto e alla stanza a cui era destinato. Fu messo sotto osservazione tramite delle macchine e tutti lasciarono il reparto. Tutti tranne Akira e Eiji.

Non perdere la speranza, non è ancora tutto perduto. Se riuscirà a passare la notte, probabilmente migliorerà. Molti organi in lui sono stati gravemente danneggiati e, sebbene siamo riusciti a fermare l'infezione, questa potrebbe ricomparire. Tutto si deciderà questa notte. Puoi rimanere qui quanto vuoi, ma io devo andare: ci sono molte persone tornate dal fronte in questo momento e sono tutte in gravi condizioni. Hanno richiamato tutti i medici nel villaggio per fronteggiare l'emergenza, ero appena arrivato quando ti ho visto in sala operatoria, ho capito cosa stava succedendo e sono riuscito a fermarti prima che peggiorassi la situazione. Ora ti devo lasciare, la notte è breve ma il lavoro è lungo

Buona fortuna Aggiunse il medico lasciando Akira nella stanza da solo.

La notte trascorse in silenzio. I valori erano stabili e Akira non aveva chiuso occhio. Non voleva rischiare di addormentarsi, se fosse successo qualcosa avrebbe dovuto chiamare i medici di corsa per farli intervenire.
Si sentiva inutile, dunque non aveva nemmeno preso in considerazione l'idea di intervenire in caso di compliacanze.
L'alba stava per giungere e le speranze di Akira si alzavano con il sorgere del sole, ma il destino era beffardo e quindi, proprio quando il giovane pensava che il suo amico si sarebbe ripreso senza problemi il giorno dopo iniziarono i guai.

Kokusho cominciò a contorcersi in spasmi orribili. La sua faccia era livida e la temperatura saliva mentre le macchine cominciavano a segnare valori sempre più fuori dalla norma.
Akira stava per correre a chiamare qualcuno, ma la situazione era drastica, quindi decise di fare una analisi del suo amico con le tecniche che aveva imparato il giorno precedente prima di andare a chiamare un medico.
Non avrebbe potuto trovare notizie peggiori analizzando il corpo del suo giovane amico.
L'infezione si stava espandendo di nuovo nella zona del cuore. Non ci sarebbe stato il tempo di chiamare un medico, il suo amico sarebbe morto li tra le sue braccia.

NO

Akira non lo avrebbe permesso, sapeva di non essere in grado di curare il suo amico. Ma non lo avrebbe lasciato morire senza tentare. Così mise da parte la sua negatività che lo aveva accompagnato in quelle ore e cominciò a fare quello che avrebbe dovuto fare già da qualche ora. Doveva iniziare a fare il medico.

Poggiò le sue mani sul cuore dell'amico e sentì il battito divenire sempre più debole, creò i suoi fili di chakra che presto raggiunsero le cellule infette e cominciarono a fare il loro lavoro di estirpazione.
Ma non bastava, sentiva benissimo che il loro numero aumentava in continuazione, lui ne rimuoveva una e altre due comparivano. Di quel passo non ce l'avrebbe mai fatta a salvare il suo amico. Non era abbastanza bravo.
Stava per mollare, ma non era da lui. Non poteva farlo, non poteva lasciar morire Kokusho. Per una volta sarebbe stato lui a vincere.
Chiuse gli occhi e si concentrò più che poteva, l'alone verdastro sulle sue mani crebbe in luminosità, ci stava mettendo tutto il chakra a sua disposizione, non avrebbe lasciato nulla di intentato. Continuò a curare Kokusho nonostante fosse sfinito. Era difficilissimo controllare così tanti fili di chakra in una volta sola, ma a lui non importava anche se fosse svenuto ci avrebbe provato fino alla fine.
 
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Ashitaka
view post Posted on 25/1/2014, 17:42     +1   -1





Incredibilmente, il respiro del giovane si normalizzò pian piano, i valori tornarono normali, gli spasmi cessarono.
Akira ce l'aveva fatta.
Improvvisamente, probabilmente per il chiasso infernale causato dai movimenti del malato e dalle grida del Genin, entrò l'infermiere di turno, a cui il giovane tentò, sebbene ancora sotto shock, di raccontare cos'era successo. Naturalmente non venne creduto e furono andati a chiamare i medici che avevano operato Kokusho.
Arrivati, fu Eiji a spiegare tutto.

Eiji - Non preoccupatevi, non sta mentendo. Disse con la sua solita aria da bipolare Lui è uno dei miei studenti migliori anzi, visti i risultati, posso tranquilla mente dire che ormai è un medico a tutti gli effetti. Comunque è il caso di fare qualche accertamento.

I risultati degli esami furono positivi: quelle rimaste nel cuore erano le ultime e più deboli cellule infette, probabilmente sfuggite al secondo intervento perché il virus non le aveva ancora completamente intaccate, ma in ogni caso l'azione di Akira era stato provvidenziale per il suo amico, che in breve tempo si riprese.
Poco dopo fu il suo maestro a chiamarlo nel suo studio, la stanza circolare dove la mattina precedente, che sembrava ormai così lontana, era cominciato tutto.

Eiji - Prima di tutto mi congratulo con te, non pensavo fossi così bravo e veloce ad apprendere. In secondo luogo ti comunico che ora fai ufficialmente parte dell'ordine dei medici, ma sappi che le tue abilità sono ancora all'inizio e ti ci vorrà tempo per padroneggiare le tecniche mediche del tuo rango. Ora puoi andare a casa, se vuoi, in effetti hai avuto una giornata sfibrante. Ma il turno finisce tra qualche ora e qui c'è davvero tanto da fare... Quindi andò via velocemente, come a conferma delle sue parole.


//gdr off bene, abbiamo finito. Fai il post di chiusura e poi ti valuterò//
 
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Jimmy91
view post Posted on 25/1/2014, 18:25     +1   -1




Narrato
Parlato
Pensato
Eiji
Haru




Quando per lo sforzo gli stavano per cedere le gambe il giovane Genin sentì il rumore dei macchinari che lo avvertivano: Le condizioni di Kokusho si erano stabilizzate. Gli spasmi cessarono e il colorito livido mano a mano spariva dal volto dell'Uchiha.

Akira si rovesciò con tutto il suo peso a terra, mentre nella stanza entrava un infermiere che gli chiese cosa fosse accaduto:

C'è stata una complicanza, ho tentato di salvarlo

Disse il giovane con ancora il fiatone.
L'infermiere lo guardò dubbioso e gli rispose che stava mentendo e che sarebbe andato a chiamare subito i medici per farlo visitare.
All'arrivo dei medici fu Eiji a prendere la parola e le difese del giovane Akira che stava ancora seduto a riposarsi. Due vistose occhiaie decoravano i suoi occhi, dopo lo sforzo degli allenamenti del giorno prima e di quella notte.

Non preoccupatevi, non sta mentendo. Lui è uno dei miei studenti migliori anzi, visti i risultati, posso tranquilla mente dire che ormai è un medico a tutti gli effetti. Comunque è il caso di fare qualche accertamento.

Akira attese che i medici visitassero il suo amico e al responso tirò un sospiro di sollievo: Kokusho si sarebbe ripreso in qualche giorno.
Akira era felicissimo, voleva andarsene a casa a dormire, ma aveva ancora una questione da sbrigare, si diresse velocemente nel guardaroba dove Haru stava per andarsene.

Ciao Haru, scusami per il ritardo, ma c'è stato un contrattempo.

Lei gli restituì i suoi abiti con il sorriso in volto e disse:

Tranquillo, Eiji mi ha già raccontato l'accaduto di questa notte, sono contenta che il tuo amico si sia ripreso.

Grazie mille, sei stata gentilissima. Rispose Akira sorridendo a fatica per la stanchezza.

Non male come primo giorno da medico

Pensò il genin mentre si dirigeva nello studio di Eiji che gli aveva detto di volerlo vedere lì.
Arrivato nello studio il suo primo pensiero fu cercare il pancreas con lo sguardo sul tavolo da macellaio, ovviamente non lo trovò. Si andò ad accomodare sulla sedia dove la mattina precedente aveva sostenuto l'esame teorico. Gli sembrava trascorsa un'eternità.
Fu Eiji ancora una volta a rompere il silenzio.

Prima di tutto mi congratulo con te, non pensavo fossi così bravo e veloce ad apprendere. In secondo luogo ti comunico che ora fai ufficialmente parte dell'ordine dei medici, ma sappi che le tue abilità sono ancora all'inizio e ti ci vorrà tempo per padroneggiare le tecniche mediche del tuo rango. Ora puoi andare a casa, se vuoi, in effetti hai avuto una giornata sfibrante. Ma il turno finisce tra qualche ora e qui c'è davvero tanto da fare...

E lasciò lo studio in fretta e furia. Akira poteva immaginare che avesse tanti impegni, quindi non indugiò oltre e lascio lo studio prima e l'ospedale subito dopo diretto verso casa sua. Avrebbe dormito almeno fino al giorno seguente per quanto era stanco.
 
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Ashitaka
view post Posted on 25/1/2014, 19:36     +1   -1




//gdr off
E veniamo alla valutazione.
Role: nulla da dichiarare, forse solo che il tuo personaggio è il "classico" Uchiha, ma questa è un'opinione personale.

Lingua: Il tuo italiano e il tuo stile di scrittura sono ovviamente più che buoni, c'è solo una cosa che ho notato in un paio di post e devo correggerti:

CITAZIONE
Sente il chakra scorrere nella vasca e grazie all'allenamento con i tronchi riesce a direzionare il flusso in tutta la vasca. Dopo qualche minuto si ferma e riapre gli occhi...

Si può usare il presente nelle narrazioni, ma non lo puoi fare se hai usato il passato fino a quel punto. O tutto al presente o tutto al passato se no "stona".

Varie ed eventuali: Un paio di volte hai frainteso le mie direttive (anche se c'è da dire che una volta posso essere stato poco chiaro nel darle)

In base a queste valutazioni il tuo risultato è *rullo di tamburi* (in spoiler per aumentare la suspense)
530 exp
Tecniche Mediche di rango Genin.

Buon proseguimento!
NOTA PER CHI DEVE VALUTARE
La quest è deliberatamente collegata ad un'altra completata da Jimmy91 ma a cui non è strettamente collegata, motivo per il quale non l'ho linkata all'inizio.
La quest sarebbe questa.
//
 
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view post Posted on 17/8/2014, 14:40     +1   -1
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♫ Peace ♫

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|| Quest ben gestita, ho trovato buona l'organizzazione divisa dapprima in semplici domande scritte, poi l'allenamento pratico e strategico. Abbastanza buona anche la caratterizzazione dell'npc, post scorrevoli e "intelligenti" (tipo il chiedere di raccontare dell'incidente poco prima del test per aiutarlo con la concentrazione). L'unica cosa che stona è nella parte finale, l'improvvisazione della cura ben riuscita fatta dare al pg di jimmy laddove non aveva mai visto eseguire da nessun altro medico quella tecnica. Il tutto quindi si riduce all'ipotetica abilità innata come medico del suo personaggio o all'improvvisa esplosione di tutti gli insegnamenti ricevuti durante le prove. Un classico, lavorare sotto pressione e la quest riesce. Non è una critica, direi piuttosto che potevi sfruttare meglio il clichè, ecco^^

Per la paga valuto contando anche i post in più fatti, quindi quasi 2 pagine piene
||
    Voto: 7,5
    Paga: 187 ryo



 
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27 replies since 19/1/2014, 09:46   317 views
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