| Le quattro lingue erano state ritrovate, non restava altro da fare che riconsegnarle agli spiriti dei quattro bambini, ma... Come fare? La scuola era grande, come potevano sperare di riuscire a trovarli? Come al solito, fu Ayumi ad avere la brillante idea. Grazie alle sue doti, e per via del legame che aveva instaurato con due di quegli spettri, riuscì a captare la presenza del primo fantasma. Non sapevano bene come comportarsi. Nessuno ti insegna a trattare con gli spettri e, di certo, non era facile, visto che quelle creature volevano pure ucciderli. Il primo fantasma che si parò d'innanzi a loro era quello della bambina senza occhio. Fu Ayumi ad avvicinarsi a lei, lenta e con parole gentili. Non volevano farle del male, volevano aiutarla a ritrovare la serenità perduta e, come pegno delle loro buone intenzioni, le portavano indietro la sua lingua, che le era stata strappata ingiustamente. Il sacchetto di velluto, intriso di sangue, fluttuò dalle mani di Ayumi a quelle del fantasma. Il sacchetto, poi vuoto, venne lasciato per terra, la lingua al suo posto. Sarebbe servito a placare la rabbia e il dolore di quello spettro?G-grazie... E perdonatemi per tutto quello che vi abbiamo fatto passare... Aveva sentenziato il fantasma con parole incerte, ma il suo tono di voce era incredibilmente rattristato e sincero. La bambina non diede loro modo di aggiunger altro, che sparì nel nulla, senza lasciare traccia. Anche per gli altri due fantasmi le cose si risolsero nello stesso modo. La lingua venne loro consegnata e quelle creaturine li ringraziavano e se ne andavano. Non restava che trovare l'ultima vittima, ma dov'era il suo fantasma? La stessa Ayumi aveva difficoltà a rintracciarla, e Yoshi, col suo Byakugan, non riusciva ad esser di più aiuto. Fu allora che Hiro, il piccolo labrador di Akio, uggiolò, spaventato, il muso rivolto dietro di loro. In un angolo male illuminato, il fantasma di una bambina li guardava con profonda intensità. Lunghi capelli neri le coprivano il viso, impedendo di vedere bene i suoi occhi scuri, un vestito di un rosso acceso a coprirle il corpicino da bambina che mai sarebbe diventato quello di una donna. Era abbastanza inquietante, tant'è che i ninja erano convinti che questa volta non se ne sarebbero usciti facilmente, solo riconsegnandole la lingua, eppure la piccola non sembrava avere brutte intenzioni. Il suo sguardo, dal gruppo, si volse verso le scale che portavano al piano inferiore e, a giudicare dal braccio che aveva poi alzato, pareva quasi invitare i ninja a prendere quella strada, ma per andare dove? Il fantasma della bambina col vestito rosso iniziò a fare strada... Forse voleva portarli all'uscita! La seguirono, non certo tranquilli, e, non appena notarono dove stavano andando, capirono subito le sue intenzioni. Li stava conducendo nei sotterranei, probabilmente nel punto in cui era stata seppellita viva... Forse voleva che disseppellissero il suo cadavere? Non ci misero molto a raggiungere la loro meta e capirono subito il punto in cui scavare. Il pavimento, in quella zona, era stato tolto e lasciato il terreno scoperto, i segni evidenti che qualcuno aveva seppellito qualcosa li dentro. E, di fatti, il corpicino era li, col suo vestitino rosso tutto sporco di terra, strappato in alcuni punti. Lasciarono la lingua li, chiusa nel sacchetto, sotto lo sguardo vigile del fantasma. Un tenue sorriso si dipinse sul suo volto, mentre un esplosione di luce li travolse...[...] Quando il forte bagliore scomparve, i giovani ninja si trovavano nell'aula in cui tutto era iniziato, finalmente nella loro dimensione. Era tutto finito, erano salvi, ma le persone scomparse? A dar risposta alle loro domande intervenne il fantasma della bambina col vestito rosso, che fluttuava d'avanti a loro.Ci dispiace per tutto quello che avete passato... Noi non volevamo fare del male, ne a voi, ne agli altri ragazzi che abbiamo intrappolato con l'inganno, ma non avevamo altra scelta! Uno spirito cattivo stava soggiogando le nostre anime, spingendoci a fare cose cattive... E' stato lui a creare la dimensione parallela, ma poi è successo qualcosa... Il suo potere si è indebolito e pian piano stavamo riacquistando coscienza di noi stessi, e con il vostro gesto, ci avete permesso di spezzare le ultime catene che ci vincolavano a lui, permettendoci così di liberarvi. Mi dispiace per tutti gli altri, ma essendo morti dentro quella dimensione, le loro anime sono state divorate da quello spirito cattivo... Dunque la missione era finita? Si, ma di certo no nel modo felice in cui si sarebbero potuti immaginare...//Allora, mi dispiace che sia durata così tanto a lungo, ma ho sbagliato a calcolare i tempi, facendo durare troppo la parte dell'investigazione, mentre volevo concentrarmi di più su quella nella dimensione parallela, ma vabbè, pazienza... L'importante è aver finito xD Comunque, se non si è capito bene cosa caspio è successo, lo spiego subito. Watashi aveva influenzato gli spiriti delle quattro vittime e, sfruttando la loro sofferenza, aveva creato quella dimensione per intrappolare i poveri sfigati che gli spiriti attiravano con il trucco del rito della bambola di carta. I quattro attiravano persone, le ammazzavano e Watashi si nutriva delle loro anime e del loro dolore. L'indebolimento è presto spiegato. Watashi, dovendo radunare le truppe per lo scontro finale, ha preferito risparmiare energie per convogliarle in un altro posto, permettendo così agli spiriti di liberarsi dal suo giogo. Mi sarebbe piaciuto strutturare meglio la trama, ma in più punti ho dovuto tagliare e accorpare per poter finire in tempo, rimettendoci la qualità dei post e della missione stessa, coooomunque.... Mi sei piaciuto! Hai gestito bene la situazione senza perderti in meandri troppo profondi. L'indole del tuo pg mi è sembrato sia uscita, ma in alcuni punti speravo ruolassi meglio il suo punto di vista, come si sentiva in quel momento, piuttosto che ripetere la scena che ti descrivevo. Comunque, per te 1000 exp, 3 punti missione, 2 punti abilità, 2 punti talento, 5 punti specializzazione, 5 punti statistica e 100 ryo. Fai un ultimo post di chiusura, con un eventuale commento sulla missione. E, detto questo, buona fortuna per l'evento finale! //
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