| ||E ripresa fu, forza!||
L'entità osservò attentamente il giovane dalla candida carnagione e stette a sentire le domande che aveva posto prima di partire alla volta di Torein. Il Chunin aveva ben pensato di sfruttare ogni possibile fonte di notizie nel migliore dei modi visto che all'esterno il mondo stava cadendo sotto i continui colpi di un Dio e della sua progenie e colui che aveva di fronte sembrava in qualche modo poter essere davvero considerata una sorta di strana forza celestiale. I suoi lineamenti, l'energia che la circondava, senz'altro non poteva essere un normale ninja vittima di qualche potere di sigillo. Jinsei rispose per ordine, Hiro aveva saggiamente scelto di chiedere delucidazioni riguardo il manufatto, visto che avendo a che fare con Watashi la questione si sposava anche con i suoi obbiettivi, e dunque chiarimenti sul ninja che aveva sfruttato l'intera situazione per i suoi scopi. La divinità incrociò le braccia perplessa ma consapevole che non avrebbe avuto facilmente altre visite in aiuto, decise di essere chiara e sincera.
Jinsei - Immagino di non avere scelta, devo raccontarti tutta la storia. Spero solo voi possiate davvero essere utili alla città o Watashi non sarà che un piccolo sollievo rispetto a ciò che si scatenerò sul mondo. Torein è una città sacra, irraggiungibile passando per i tratti riportati sulle mappe, nascosta al mondo e dagli avventurieri grazie alla presenza di noi quattro protettori. I templi sono sistemati in modo da formare una quadrilatero con al centro la città che in qualche modo può anche essere considerata su "un altro piano temporale". Purtroppo Watashi ha disturbato e confuso il potere che noi essenze protettrici dobbiamo costantemente emanare per mantenere integrità e purezza e l'ha fatta sprofondare in una notte senza fine tramite il manufatto di cui parlavo. Un potente ninja, Jhakun, ha fatto da tramite per il Dio malvagio e ha rubato il manufatto dal luogo in cui era custodito, per poterlo studiare e interpretare. Il manufatto è un libro, semplicemente, che contiene alcune formule e descrizioni di particolari riti scritti in una lingua a noi sconosciuta. Questo libro appartiene a Torein ormai da decenni però, non capisco come Watashi sia riuscito a scoprire la sua esistenza. In ogni modo, Jhakun ha evocato qualche strana tecnica e ha sigillato noi protettori in templi che non ci appartengono, come ti dicevo, e di conseguenza la forza che "nascondeva" Torein al mondo è scomparsa. Adesso la città è visibile, a rischio e soprattutto... nella notte
Parlava di quel luogo come fosse la terra più importante del pianeta, come se nel caso Watashi fosse riuscito a conquistare totalmente le sue mura, nulla avrebbe più potuto fermare la sua furia. Forse era semplicemente il fatto che essendo una sorta di Dio protettore, possedeva un legame con la città stessa che Hiro e il suo compagno non avrebbero mai potuto comprendere.
Jinsei - Jhakun non l'ha mai visto nessuno, tutti lo conoscono e tutti evitano di parlarne. Il che è veramente un mistero, dalla mia posizione avrei dovuto notare un tale pericolo avvicinarsi al manufatto... ma purtroppo non è stato così e non ho idea di come sia fatto. Potrete chiedere in città o agli altri Dei nel caso li trovaste. Ricordate, il Dottor Toru saprà come aiutarvi
Si fermò un attimo sospirando, non era più abituato all'aria fresca dopo chissà quanto tempo di prigionia, ma sembrava comunque ancora troppo affaticato per poter fare qualsiasi cosa. La caverna di ghiaccio non era il tempio che gli apparteneva e quel clima, per lui che rappresentava la nascita e la vita, non era esattamente l'ideale. Poi riprese rispondendo all'altra domanda del ninja di Suna:
Jinsei - Quanto al chakra e alle vostre abilità, immagino sia colpa dei disturbi all'interno del quadrilatero delineato dai templi. Senza il nostro operato regolare, Jhakun ha potuto agire sull'aria circoscritta della città e dei suoi dintorni, creando una barriera che isola le energie. Sarete solo voi, la vostra mente e il vostro fisico. Torein è una città bastarda, non provate a fare i furbi lì, perché perdereste senza neanche rendervene conto. Hai parlato di un brigante, beh... ne vedrete molti e molto più pericolosi. Riguardo Watashi, chiedete al Dottor Toru, saprà rispondere alle altre vostre domande. Questo è tutto, anche se avete sciolto il sigillo che mi teneva imprigionato, non posso abbandonare questo posto senza tornare immediatamente al tempio che mi appartiene, che immagino sia occupato da un altro protettore. Adesso dipende da voi
E sull'eco di quelle parole, i due shinobi si incamminarono verso il percorso che la strana Divinità aveva per loro aperto con le poche energie che aveva recuperato, dunque si lasciandosi alle spalle i ghiacciai di quella particolare grotta, verso la fantomatica città della notte perenne. Il cammino non durò troppo, dopo circa mezz'ora infatti, le pareti della grotta cominciarono a mostrare la loro superficie scura e priva di gelo e in lontananza si vide un'uscita, immersa nell'oscurità. Quando i due poterono finalmente respirare l'aria mite dell'esterno, una sensazione di calore gli rasserenò anima e mente visto che sebbene ci fosse ancora piuttosto freddo, la temperatura non poteva essere paragonata a quella gelida della caverna. Davanti a loro si apriva una radura dunque e dal cielo la luna argentea illuminava abbastanza chiaramente la zona circostante priva di alberi, animali o persone. Solo una grande prateria che portava a quell'enorme e fantastico gioco di luci che all'orizzonte incantò per qualche istante lo sguardo degli shinobi.
Ryu - Quella è T-Torein? E'... incredibile
||Ryu lo interpreto io al momento, buona ripresa XD||
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