| I due continuavano a curare quei pazienti doloranti ma per fortuna in loro soccorso arrivò una squadra di medici che iniziò insieme a loro a ridurre il numero dei feriti. Dopo un po’ quando ormai erano rimasti in pochi i ragazzi poterono riposarsi un po’. Kira era molto sudato, stare per tanto tempo così concentrato non era semplice e inoltre curare una ferita implicava un forte dispiego di energie. Sfinito vide una sedia ed ebbe una forte tentazione di sedersi, ma in quel momento il vecchio lo stavano giudicando, il vecchio stava valutando se farlo diventare un medico oppure no, non poteva dimostrare debolezza o ancora peggio pigrizia. Ecco perché decise di rimanere in piedi. Intanto la ragazza si avvicinava a passi lenti e con un volto sorridente al ragazzo: Lo stava invitando a mangiare qualcosa insieme. Questo era forse il primo “appuntamento” ,se così si poteva definire, del ragazzo. Rimase molto colpito dalla proposta della ragazza, fu colto di sorpresa. Quasi spontaneamente arrossì, ma cercò di camuffare quella reazione involontaria del suo corpo. Esitò per qualche istante, cercando di trovare le parole giuste, facendo anche la figura dello scemo a bocca aperta. *Ma che cazzo mi sta succedendo! SI SI SI! Vengo a mangiare con teee! VENGOOOOO!!!* Kira: - Eeeeemh.. Si! Certo! Emhh… Sarebbe veramente un piacere. Anche lui rispose con un grande sorriso. Il vecchio intanto si avvicinò ai ragazzi pronto a rovinare tutto, voleva intrufolarsi in quella cena per due. Le fantasie e speranze del ragazzo vennero distrutte quando il vecchio pronunciò quelle parole; Kira sperava di passare un po’ di tempo da solo con Misato, così per conoscerla meglio. Con il vecchio tra i piedi avrebbero sicuramente parlato di argomenti noiosi e riguardanti la medicina. Forse per la prima volta da quando aveva incontrato il vecchio Kira gli lanciò contro un occhiataccia quasi involontaria che esprimeva tutto il suo dissenso. Ovviamente però non poteva dire che non era d’accordo. Kira:- Come? Con.. Noi? Emh.. se proprio vuole.. Per fortuna intervenne la ragazza opponendosi completamente alla proposta del vecchio . Ancora una volta il ragazzo venne colto di sorpresa; dentro esultava di gioia per le parole della ragazza. Che ci fosse forse lo stesso interesse anche da parte sua? Eccitato al sol pensiero salutò con un piccolo inchino il vecchio seguendo ancora una volta la donna. Con la coda dell’occhio poté notare la reazione del vecchio, ovviamente ci restò molto male ed iniziò a prendersela con la nipote. Il ragazzo sorrise e lasciò definitivamente il vecchio che intanto gli ricordava di ritornare l’indomani in ospedale alle 9. I due si avviarono verso le scale, arrivato lì la ragazza si voltò verso Kira. Misato:- Vado a cambiarmi, ci vediamo fuori l’ospedale. Se vuoi ci sono degli spogliatoi. Puoi rinfrescarti e prepararti lì. Ci vediamo dopo allora. La ragazza salì le scale e il ragazzo si andò ad informare con un infermiere chiedendo dove fossero gli spogliatoi, ancora una volta davano per scontato il fatto che Kira conoscesse l’ospedale quando ovviamente non era così. Comunque una volta capita la strada andò e si spogliò, notò le docce e decise di farsene una, d’altronde non poteva uscire con una ragazza tutto sudato. Gli spogliatoi erano molto grandi: era una grande stanza molto illuminata, all’interno vi erano diverse file intere di armadietti e di panche. Più avanti due file di docce e altri servizi. A quell’ora era completamente vuoto, vi era solo l’Uchiha. Si spogliò e si avviò verso la doccia. L’acqua calda gli accarezzò il corpo per circa dieci minuti. Amava restare minuti interi sotto la doccia ma sapeva che non era il momento adatto.. *Non riesco a crederci… ho una appuntamento!! Quella ragazza è fantastica: bella, sorridente, solare, socievole… Non vedo l’ora di andarci a prendere qualcosa da mangiare… Mmmh, vediamo un po’ dove potrei portarla?* Attanagliato da domande riguardanti l’imminente serata il ragazzo finì di lavarsi e si asciugò. Dopo un paio di minuti era pronto. Uscì dagli spogliatoi e dall’ospedale, convito di dover aspettare Misato, ma dovette ricredersi: La donna era stata più veloce di Kira ed era lei ad aspettare lui. Kira:- Oddio! Non volevo farti aspettare! Credevo di doverti aspettare io! – Nel suo volto apparve un grandissimo sorriso, il ragazzo era molto imbarazzato. Misato:- Nooo! Stai tranquillo, sono appena uscita. Venne rincuorato dalle parole della ragazza. I due si avviarono, la sera era scesa a Konoha, il cielo si era riempito di stelle e ovviamente si erigeva splendete più che mai una grande luna piena; insomma atmosfera perfetta. Misato:- Sai com’è quando sei un medico, impari a fare le cose di corsa, non hai un secondo da perdere. Si, è vero all’inizio lo fai solo nel tuo lavoro, ma poi quando ti abitui la tua vita diventa il tuo lavoro ed il tuo lavoro diventa la tua vita.. è così quando sei un medico! Kira:- Immagino.. Ho sempre ammirato questa professione.. credo sia una delle più rispettabili ed importanti. Quando sei medico se ci pensi sei un po’ come dio, riesci a salvare delle vite, permetti a bambini di crescere, a uomini di godersi la propria famiglia.. Credo sia qualcosa di fantastico! E sono contento che io stia per diventare uno di voi.. e tutto questo grazie a te! Misato:- Grazie a me?? Ahahah! Ti ho solo creato casini da quando ti ho conosciuto, non devi ringraziarmi! Kira:- Fidati, grazie! Comunque, ti porto a mangiare un po’ di ramen, nel mio ristorante preferito, credo sia il ramen più buono di Konoha!! Misato: - Wow! Non vedo l’ora! I due camminarono per le vie di Konoha che stranamente erano poche affollate. Discutevano delle avventure che Kira aveva passato all’ospedale e del vecchio impiccione che infondo era un bravissimo uomo. Ridevano scherzavano e si divertivano. Dopo un paio di minuti arrivarono al ristorante: Era un piccolo locale, dall’aria molto familiare; c’erano diversi tavoli, alcuni già occupati altri liberi; al bancone un uomo non troppo anziano era indaffarato a cucinare ramen insieme al giovane figlio che apprendeva l’arte del padre; intanto la moglie serviva ai tavolo insieme all’altra figlia. Non era di certo uno dei locali più lussuosi di Konoha, ma di certo era un posto accogliente. Una volta entrati, con un cenno della mano Kira salutò l’uomo che cucinava. La donna subito si avvicinò ai due! Donna: -Ohhh, ciao Kira, bentornato! Vedo che sei in compagnia, complimenti è una bellissima ragazza! La donna gli schiacciò l’occhiolino. I due subito molto imbarazzati cercarono di spiegare che in realtà non stavano insieme ma niente, la donna non ne volle sapere e li accompagnò al loro tavolo. Li fece accomodare in un tavolo accanto alla vetrina che dava sulla strada. I due ordinarono, ovviamente del ramen, e ingannarono l’attesa parlando un po’. Misato: - Ohh, quindi qui abbiamo un ninja coraggioso di Konoha che ha già combattuto al fronte! Sono una donna fortunata allora! Kira:- Eheheh e non solo, qui hai di fronte il più grande ninja di Konoha! I due scoppiarono in una rumorosa risata. Misato:- ma smeeettila!! E allora parlami un po’, com’è il fronte? Kira:- Non bello, la guerra e terribile. Il nemico è forte e pericoloso. Nella mia ultima missione mi ha strappato due amici… Ma sono sicuro che l’alleanza trionferà, un mostro del genere non può avere il sopravvento sul genere umano! Darei anche la mia vita per impedirlo! Misato:- Sai.. Ho pensato molte volte di andare al fronte a dare una mano. L’alleanza ha bisogno di molti medici ne sono consapevole.. Però non so… Il nonno mi ha consigliato di aspettare, mi ha detto che le terribili immagini della guerra non si scordano mai.. Non so… Kira:- Posso solo consigliarti di seguire il tuo cuore! Fa ciò che ti piace e se senti di essere pronta, vieni al fronte. Ti ho vista in azione, sei un ottimo medico! I due vennero interrotti, la loro cena era arrivata. Così iniziarono a mangiare. La serata continuò tranquilla; Kira si stava veramente divertendo, quella ragazza era sincera e trasparente; parlare con lei era qualcosa di fantastico. Le ore passavano, ormai si era fatto tardi, di certo a Kira non importava, avrebbe voluto passare il maggiore tempo possibile insieme alla ragazza ma.. Misato:- è stata una serata fantastica! Mi sono veramente divertita.. Ma.. Si sta facendo tardi, sarà meglio che vada a casa. Kira: - Già, altrimenti chi lo sente tuo nonno domani! Su andiamo, ti accompagno! I due risero, Kira si avvicinò al bancone e pagò, non poteva farsi offrire la cena da una ragazza. La famiglia, diede un caloroso saluto ai due, sperando che presto sarebbero tornati a fargli visita. I due erano nuovamente per le vie di Konoha, ancora più silenziose e deserte. Kira:- Sai Misato.. Mi sono veramente divertito sta sera, sarei contento di passare qualche altra sera con t- Il ragazzo venne interrotto dalla ragazza che si attaccò al braccio del ninja. Kira rimase colpito si voltò verso di lei e notò che il suo sguardo era spaventato e puntato in direzione della strada. Il ragazzo si voltò ad osservare e vide un uomo, completamente vestito di nero, aveva anche una sciarpa che copriva il suo volto. Solo i suoi occhi erano visibili, ma con la poca luce, non si riusciva a distinguere il colore. In testa aveva un cappello di paglia, ed era fermo a fissare i due ragazzi. La ragazza si strinse ancora di più e si portò quasi dietro il ragazzo, spaventata. Ovviamente Kira era pronto a qualsiasi evenienza, non avrebbe avuto paura a combattere. Kira: - Chi sei? Perché ci stai fissando?!? Cadde nuovamente il silenzio in quella buia via di Konoha.
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