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Il tempo non ritorna se non nel freddo dolore della memoria.
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| A quelle parole il chunin non ottenne risposta, non ne desiderava alcuna. Ciò che lo turbò per qualche attimo fu la reazione di Akane che ignorò quelle sue parole per il momento e dopo aver ribadito che il freddo sarebbe aumentato con il calar della sera Akane si avviò alla ricerca di materiale con cui poter passare la notte. Il chunin rimase per alcuni momenti immobile, determinato ad osservare il punto in cui la kunoichi era sparita fra le fronde. Satoshi ripensava al peso di ogni sua parola, temeva che la avessero infastidita e che magari potevano riuscire a minare il morale durante la missione. Satoshi sperava proprio che ciò non accadesse e così dopo aver osservato a lungo ormai un punto da cui nessuno sarebbe apparso presto anche il Nara decise di darsi da fare e così senza perdere tempo, posò lo zaino per terra e iniziò a cercare intorno delle pietre abbastanza massicce che delicatamente pose in cerchio, lì dove si sarebbe dovuto appiccare un fuoco. L’aria sempre più gelida ricordava al chunin che il tempo della luce del sole era quasi al termine e sistemandosi il mantello e una sciarpa il chunin si avviò verso la rara vegetazione lì vicino per cercare dei piccoli arbusti e legnetti che sarebbero serviti per appiccare il fuoco. Quando il chunin tornò in quell’accampamento per la notte improvvisato notò Akane impegnata a costruire un piccolo rifugio. Satoshi sorrise mentre posava i pezzetti di legno vicino al cerchio di massi, notando che Akane aveva aggiunto due panche ricavate da un tronco diviso a metà e posizionate l’una di fronte all’altro interrotte soltanto dal focolaio spento. Solo allora, quando entrambi ebbero finito di prepararsi, si misero seduti su quei tronchi. Silenzio. soltanto il silenzio continuava a sovrastare sui rumori della natura e senza dire niente Akane invitò il chunin ad accendere il fuoco. Il Nara con molta delicatezza si tolse i guanti che riscaldavano le sue mani e li poggiò sul tronco. Unì le sue mani a coppa, come se volesse riempirle con qualcosa e senza troppa fatica fece fluire il suo chakra nelle sue mani per poi concentrarlo all’interno della concavità creata dalle mani stesse creando una piccola fiamma viva, che sinuosa si muoveva seguendo le folate di vento. Lentamente abbassò le sue mani ancora unite verso il centro del focolaio dove i piccoli arbusti già preparati erano pronti a riscaldare i due nella notte che si era preannunciata gelida. Soltanto quando le sue mani toccarono gli arbusti il chunin aprì con molta leggerezza le sue mani facendo cadere la piccola fiammella di chakra sugli arbusti che prontamente fecero qualche scricchiolio mentre il piccolo fuoco di Satoshi diventava sempre più grande. Solo allora il chunin si allontanò. Il fuoco, ormai unica luce nella notte, faceva danzare le loro ombre in vorticanti balli che solo il fuoco conosceva. Solo allora Akane riprese a parlare e ciò che disse stupì il chunin, poi sorridendo cambiò discorso ritenendo che doveva essere lei a fare il primo turno di guardia. Satoshi era sollevato in parte per le parole dette dalla kunoichi, ma sapeva che non poteva fermarsi lì. Rimase in silenzio per alcuni istanti prima di alzarsi e guardando l’Uchiha negli occhi che come specchi riflettevano le fiamme danzanti, fece un piccolo inchino con la testa e piegando il busto per congedarsi e, solo quando si tirò su si rivolse ad Akane.Satoshi: “E’ stata una mia decisione e non vorrei che tu pensassi che io sia stato costretto, pensieri di questo genere possono gravare molto sulle nostre emozioni ed io non voglio che tu abbia un peso in momenti critici a causa mia.”Disse il chunin, poi facendo un piccolo sorriso continuò a parlare e questa volta la sua voce era meno determinata e il tono con cui scandì quelle parole più basso.Satoshi: ”Adesso vado a riposare un po’. Buonanotte Akane, non rimanere tutta la notte sveglia, vienimi a chiamare quando ti senti stanca. Domani ci aspetta un lungo viaggio.”Disse il chunin che poi senza perder tempo si diresse verso il giaciglio fatto da foglie. Posò accanto ad esso soltanto lo zaino, ormai semivuoto, e le sue armi. Si sdraiò, con la schiena rivolta verso il basso, sopra le foglie che ammorbidivano il disagio della dura terra. Si sistemò il cappello e la sciarpa in modo da coprire il volto, cercando di non lasciare nessuna parte del suo corpo in contatto diretto con l’aria gelida e senza rendersene conto quel piccolo tepore che si era creato lo fece addormentare subito.Akane: “Satoshi..”Il chunin si sentì chiamare, mentre una mano rassicurante gli sfiorò la spalla, mentre uno scampanellio risuonò nella notte. Satoshi si svegliò si soprassalto e si mise a sedere mentre con le mani si alzava il cappello che gli copriva gli occhi. Quando la kunoichi si rese conto che il chunin era sveglio gli chiese se anche lui aveva sentito quel rumore. Satoshi fece un piccolo cenno mentre si metteva in piedi sempre chino per occupare meno spazio nell’oscurità. Senza fare nessun rumore legò la sua lama al fianco insieme alla faretra da dove sfilò una freccia. Con l’altra mano Satoshi impugnò l’arco e mettendosi dietro Akane, schiena contro schiena, preparato a scoccare la freccia osservava l’oscurità proprio come faceva Akane. Satoshi non vedeva nessun movimento, vicino al fuoco le ombre della natura continuavano a danzare come se niente fosse successo. Il chunin osservava intorno a sé, solo lo scampanellio che diventava sempre più forte rompeva il silenzio. Si guardò ancora una volta intorno, se qualcosa era li per loro, dovevano nascondersi e cancellare le proprie tracce per quel potevano fare in una situazione del genere. Il fuoco in quel momento dava un’opportunità al Nara come una lama a doppio taglio. Grazie al fuoco avrebbe potuto utilizzare le sue ombre per difendere entrambi ma, lo stesso fuoco poteva farli individuare dal nemico. Satoshi volse il suo sguardo dietro di sé. Akane stava osservando, proprio come lui, l’oscurità mentre lo scampanellio si faceva sempre più forte. Satoshi si voltò nuovamente e continuando a osservare l’oscurità volle tranquillizzare Akane sul suo stato con quasi un sibilo di voce.Satoshi: “Sono pronto”Non poteva essere un peso, anche se relativamente alle esperienze dei due, Satoshi era soltanto un piccolo pulcino che veniva protetto dall’enorme e forte ala della madre ma, non per questo il chunin doveva rimanere in eterno un pulcino e sapeva che prima o poi avrebbe fatto il primo passo verso l’esterno, l’ignoto, per volare e diventare grande.<attivazione> -Abilità nel Fiuto- (Stm: -5 in combattimento, -2 in GDR) [Liv 2 : 41/50] "Il ninja in possesso di questa abilita riesce a individuare il nemico che si nasconde e le trappole. [Stm 201-2=199][Vta 60]
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