| * Lanciò un rapido sguardo alla sua spalla: l'insetto era ormai un mucchio di cenere, il suo trucchetto aveva funzionato.
Qualcosa, in ogni caso, non stava andando per il verso giusto. Il gancio, più rapido del previsto, stava per raggiungerlo, conducendolo a morte praticamente certa. L'essere iniziò ad urlare. Non ci volle molto per capire cosa stesse succedendo. Un sorriso affiorò sulle labbra del chunin, che vide l'essere scomporsi in una nube di insetti proprio un attimo prima che il colpo letale fosse sferrato *
( In fondo neanche il padrone era una cima... )
* Improvvisamente la nube di insetti andò a ricoprire completamente il corpo del loro carnefice, mentre il campo visivo di Kazuku si trasformava in una notte che sperava non fosse eterna. *
( Ho combattuto contro degli Aburame, questi trucchetti non mi impressionano più di tanto. Mi chiedo solo cosa siano capaci di fare questi insetti )
* L'epidermide rilevò una serie infinita di sensazioni contrastanti, coincidenti con gli effetti dei cinque elementi. Il chunin si trattenne dallo scoppiare in una sonora risata, considerando che la quantità di insetti che sarebbero penetrati nella sua cavità orale non la rendevano una buona mossa. *
( Ho sopravvalutato la sua intelligenza a quanto pare... Acqua batte fuoco, fuoco batte vento, vento batte fulmine, fulmine batte acqua. Le combinazioni tra i vari elementi possono risultare devastanti, ma solo se effettuate nella maniera giusta. Questo era un patetico e rozzo tentativo di vendetta, non certo l'opera di un maestro degli elementi )
* L'effetto della tecnica svanì subito, mentre innumerevoli corpicini senza vita cadevano ai piedi di quella che avrebbe dovuto essere la loro preda. *
Hai sbagliato su tutti i fronti
* Scavalcò il cerchio di cadaveri, fissandolo dall'esterno con un misto tra disprezzo e apprensione *
Ho imparato che non bisogna mai fidarsi ciecamente di nessuno, nemmeno di coloro che consideri tuoi alleati. Io l'ho imparato perdendo l'occhio, tu perdendo la vita. È stato il tuo padrone, idiota quanto o più di te, a mettere a rischio la propria vita per rendersene conto.
Inoltre il tuo atto finale è stato patetico... Perchè volevi vendetta nei confronti del tuo padrone? Perchè volevi rivendicare l'onore di qualcuno che si è sempre approfittato di te senza mai darti nulla in cambio? Non starò nemmeno qui a discutere su quanto fosse ridicolo il tuo micidiale attacco finale.
Ma questa è roba senza importanza, il tuo errore più grosso è un altro
* Si chinò verso ciò che restava del suo nemico, fissandolo con severità *
Hai donato i tuoi servigi o peggio, la tua vita, ad un essere per il quale valevi meno di zero. Non è un errore da stupidi, ci cascano in tanti. Il mondo ninja ne è un esempio: il villaggio è alla mercè dei Kage, aventi il semplice compito di sbrigare pratiche burocratiche per trasformare i soldi provenienti dai propri sottoposti nel loro sostentamento.
Non ci perdono nulla, forse solo un paio di timbri per firmare delle scartoffie.
In cambio ricevono protezione e fedeltà incondizionata da parte degli shinobi del loro villaggio, che hanno il dovere di proteggere il loro kage e il villaggio.
Parliamo di dovere, perchè è di quello che si tratta.
Eppure, rischi e benefici non sono pari tra tutti gli abitanti del villaggio. Il fardello più pesante tocca ai più forti, che rischiano la vita per difendere qualcosa che non è obbligata a ricambiare il favore.
Non ti elencherò l'infinita lista di esperienze personali che mi hanno portato a questa conclusione, il mio occhio destro è solo l'antipasto.
La mia domanda è semplice: cosa hai ottenuto diventando il fedele cagnolino del tuo padrone? Io qui, vedo solo morte.
Avevi un obiettivo nella tua misera vita, vantaggio su di me che ti concedo, ma siamo certi che si possa considerare un obiettivo degno di tale nome?
Ti lascerò un prezioso consiglio, del quale potrai goderne i benefici negli inferi
* Si rialzò, voltando le spalle al nemico sconfitto, dirigendosi verso l'accampamento *
Non fare per qualcuno più di quanto tu non possa ricevere
* La missione era terminata, il senso di vuoto tornato. La mancanza di contatto umano iniziava a trasformarlo in un mostro, ma non aveva altra scelta: finchè non avesse trovato compagni alla sua altezza, non avrebbe stretto legami degni di nota. Era una scelta da superbo e arrogante, ma non aveva intenzione di ripetere gli errori del passato *
( Quel tizio dell'Akatsuki... Forse potrei entrare nella loro organizzazione. Ma cosa riceverei in cambio? Voglio dire, avevo di fronte un avversario forte ma apatico. Voglio davvero diventare un guscio vuoto solo per ricevere ciò che posso dare? Già da ora inizio a sentire la mancanza delle emozioni... )
* Corse verso l'accampamento, esaminando ogni singola opzione a sua disposizione, procedimento che aveva già ripetuto più volte prima di allora. Finiva sempre per trovarsi in un vicolo cieco, ma lo reputava comunque un buon modo per sfruttare il tempo libero. *
* Fortunatamente privo di ferite, non gli ci volle molto per raggiungere l'accampamento. Le guardie lo videro arrivare da lontano, lo riconobbero, e si ritirarono subito ai lati dell'entrata del tendone di Norio. A Kazuku non interessava la loro espressione, quindi imboccò l'entrata senza degnarli di uno sguardo. Ad aspettarlo dietro la solita scrivania piena di scartoffie c'era Norio, il capo dell'accampamento *
Missione compiuta
* Disse, prendendo posto di fronte al suo interlocutore e raccontanto meccanicamente gli eventi *
Il nemico è stato abbattuto, resta solo la cura dei malati. Il virus aveva diverse vie di contagio, ma ora che la fonte è stata distrutta non dovrebbero esservi problemi di infezione a distanza.
Ho perso di vista i miei due compagni durante la missione, ma importa poco, in qualche modo se la caveranno. Se non c'è altro, la mia paga...
* Tese la mano sulla scrivania, aspettando la dovuta remunerazione. Non che ne avesse bisogno considerando la ingente quantita di denaro già in suo possesso *
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