Watashi 5C/B - Un villaggio nuovamente nei guai, per Vale93ba (passaggio a chunin) EmptyPumpkin e Kira

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view post Posted on 20/8/2013, 11:12
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Kiri
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*L’assalto a sorpresa cessò più per la fiacchezza che divorava i suoi muscoli, che per volontà. Il fuoco che la separava dal nemico scemò per volere del suo evocatore sino a dissolversi nell’aria carica di fumo, mentre la coraggiosa ed imprudente kunoichi scostava la lama incandescente dalla carne martoriata del vecchio adepto. La sua fronte era madida di sudore, il suo cuore batteva sordo e il busto s’alzava e s’abbassava con evidente affaticamento. Emozioni contrastanti avvolsero i suoi sensi intorpiditi nel momento in cui poté osservare il risultato delle proprie azioni. Quegli affondi multipli, scomposti nella foga dell’assalto, avevano lacerato la carne dell’uomo in una maniera orribilmente profonda, tanto che nemmeno la stessa vittima dell’attacco seppe spiegarsi il perché la sua prestanza fisica unita ai favori d’un Dio non avessero potuto nulla per fermare quella disperata impresa. Non poteva credere ai suoi occhi, a quello che aveva fatto. Quell’uomo meritava il suo disprezzo, meritava la fine a cui andava incontro.. eppure insieme al moto d’orgoglio e compiacenza v’era un profondo senso di colpa. Dopotutto, s’era macchiata del sangue d’un uomo, sia pur esso soggiogato da un’entità ultraterrena o affine ad una causa sbagliata. Nonostante tutto, non versò lacrime per lui. Ascoltò le sue ultime parole con incostanza, e se ne avesse avuto la forza avrebbe forse infierito sul morente. Il motivo? Beh.. probabilmente per impartirgli la lezione decisiva e lasciarlo nelle mani del fato col rimorso e il pentimento, oppure egoisticamente per scaricare quell’infelice senso di colpa che, seppur mitigato dalle motivazioni corrette, l’opprimeva. Gli occhi bianco neve della kunoichi, oramai privi degli effetti dell’innata, osservarono la lama insanguinata della sua katana. D’improvviso si ritrovò a pensare alla parola più adatta per descriverne l’essenza e sorrise amaramente quando l’ebbe trovata: “Ketsueki (血液)”, una condanna che l’avrebbe perseguitata per sempre e che sempre avrebbe alimentato quell’orrendo senso di colpa che le stringeva il cuore in una morsa invisibile ma dolorosa. Ad un certo punto si sentì mancare, portò la sinistra libera alla fronte, coprendo la visuale dell’occhio sinistro che oramai non dava che immagini sfocate e confuse.*

(No.. non adesso..)

*Sapeva che il loro compito non era giunto al termine, non voleva lasciare l’Uchiha da solo contro quelle orrende creature. Per quanto si sforzasse di riprendere le sue facoltà, purtroppo il suo corpo era ormai arrivato al limite e nulla poteva invertire un processo irreversibile. Le orecchie cominciarono a fischiarle e i suoni divennero ovattati. S’accasciò al suolo, poi tutto divenne buio. L’ultimo suono che le sue orecchie le permisero di sentire fu quello della voce dell’amato, ancora una volta lì per proteggerla.*



// Ho un tremendo malessere fisico, non sono del tutto soddisfatta di questo post ma, al di la di tutto, non voglio bloccare Vale che oramai è in dirittura d’arrivo. In un certo senso tutto quello che avrei potuto senz’altro descrivere meglio è incarnato in quello che ho scritto, quindi mi metto il cuore in pace. Spero sia stata una degna conclusione di quest’avventura. :3 //
 
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view post Posted on 29/8/2013, 23:19
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*Come ci si poteva aspettare, la priorità assoluta di Kinji fu la sua amata e la sua incolumità,e dopo essersi velocemente sbarazzato dell'ultima creatura intorno a lui, sollevò la ragazza incosciente puntando al non così vicino ospedale. Il rischio di trovare mostri per la strada era alto, ma la fortuna era dalla sua parte: tutti quelli che vedeva non prestavano minimamente attenzione a lui, attaccavano a destra e sinistra senza criterio e senza obiettivi precisi, altri addirittura sembravano lasciare il villaggio. Se voleva evitarli, bastava non attirare l'attenzione, e nel giro di pochi minuti l'ospedale fu raggiunto.
Accolto con sorpresa dai medici, che vedendo come si erano scatenate le creature avevano temuto il peggio per lui. Spiegando la situazione, consegnò velocemente la paziente ai dottori, che diedero un'occhiata veloce prima di formulare un abbozzo di prognosi.*

-E' notevole come avvelenamento, servirà un intervento immediato. Hai detto che hai usato quello che doveva essere un antidoto? Questo sembra un veleno fatto apposta per rendere difficile una cura. Però se hai detto che funziona contro quella sindrome di Watashi, può darsi che questa trovi cura solo in sostanze tossiche. Non preoccuparti comunque, faremo tutto il possibile, e non voglio peccare di eccessivo ottimismo, ma credo proprio che riusciremo a curarla.-


*Pur non essendo medici ninja, indubbiamente quei dottori sapevano il fatto loro, e fidarsi di loro era l'unica opzione possibile per il ninja al momento, che superato il dolore per quanto successo alla compagna, avrebbe anche dovuto occuparsi di ciò che rimaneva dell'orda di Watashi, ossia le creature ancora in circolazione, e i globi d'ombra. Con Zu che ancora non si faceva vedere, anche se non necessariamente questo significava che non aveva fatto niente, era lui che doveva occuparsi di difendere il villaggio.
Dando un occhiata alla sfera di cristallo per conoscere il futuro, un curioso avrebbe visto che il futuro di Setsuna era la completa guarigione e il ritorno al villaggio, con gli onori del caso visto quello che aveva passato. Le sue disavventure erano comunque servite a scoprire e provare un antidoto, e dai risultati ottenuti su di lei e dai campioni forniti da Kinji, il villaggio avrebbe trovato una cura per il morbo, riuscendo a dimettere buona parte dei pazienti e rimanendo pronti a un futuro risorgimento del problema.
Ma cercando di dare una sbirciata al futuro di Kinji e del villaggio stesso, una nebbia fitta impediva di conoscere cosa sarebbe accaduto. Era un futuro che andava ancora scritto, e in quel momento la matita era in mano al giovane Uchiha, che doveva decidere a quale problema dare la priorità, e cercare un piano per evitare di gettarsi a testa bassa in battaglia.*


// Ok, forse è il post più difficile per me da scrivere, e non mi riferisco alla parte di gdr, che spero comunque vi piaccia. Intanto, trovarmi un buco di tempo per postare non è stato facile, ma soprattutto ora va affrontata la questione Setsuna, evitando di sovrapporre tempi ed esiti.
Di fatto, la tua pg è libera Simo, la sua missione C è finita(non serve nemmeno un altro post a meno che tu non tenga così tanto a usufruire della possibilità di dare una valutazione al master), ergo puoi ricominciare missioni e tutto. A livello di eventi, resti ricoverata e quasi incosciente per abbastanza tempo da non accorgerti di essere riportata a Konoha(dunque non sai come sarà alla fine il villaggio), e vieni dimessa dopo circa 10 giorni. E se posso decidere che qualunque cosa succeda, non accadrà nulla all'ospedale, nulla interferirà con la tua guarigione e il tuo ritorno a Konoha, il problema su cui non ho voce è la sorte di Kinji, di cui non puoi essere al cosciente perchè non so come sarà alla fine della missione. Per quanto in effetti trovo improbabile che muoia o simili a questo punto, a meno di cavolate abnormi di Vale, resta comunque autoconclusivo e incoerente conoscere l' esito della sua missione e in generale le sue azioni, ergo se riprendi a ruolare dovresti trovare un modo per non nominarlo finchè non finisce. Nel mio piccolo, le uniche due soluzioni a cui ho pensato sono che o lo aspetti per i 6/7 post che mancano, oppure che ruoli come se lui fosse già tornato al villaggio e sia stato convocato in missione, o almeno così ti venga detto. O un compromesso tra le due sarebbe un addestramento/quest veloce mentre lo attendi, in cui non sai ancora della sua sorte ma appena sarà finito la saprai. Chiaro, il fatto che non sia neanche passato a salutare è un po' in controsenso con il legame che hanno i vostri pg, ma non ho pensato di meglio. Se avete soluzioni migliori provate a propormele eventualmente. Intanto rallegrati con i premi:

CITAZIONE
Giudizio: Pur essendo nella "missione inferiore" hai ruolato senza nulla da invidiare agli altri due, interpretando bene ogni punto del tuo pg, senza trascurare le sue debolezze e le sue emozioni, soprattutto ruolando al fianco del suo amorino. Oltretutto pur essendo la missione più bassa come grado, non sei certo stata quella che ha avuto vita più facile: un po' per mettere in difficoltà Vale con le sue scelte, un po' per cercare l'escamotage che mi avrebbe permesso di separarvi, un po' per vedere come l'avresti ruolato e un bel po' per semplice sadismo mio, ho tartassato non poco il tuo pg tra veleni, svenimenti e clichè da donzella in difficoltà, ma spero di aver lasciato comunque ampio spazio anche al suo lato combattivo e ai necessari momenti di centralità. In generale mi sei piaciuta, forse alcuni momenti di debolezza in real hanno influito su certi post come tu stessa notavi, ma post no capitano a tutti, quindi vai oltre il 9 senza problemi come voto, anche se non necessariamente le mie ricompense sono rapportate esattamente al voto, in particolare l'exp. Sul resto non sto a lesinare troppo, i vari punti puoi prenderli al massimo, quindi in dettaglio...

Punti missione: +3 PM
Exp: 1500 ("pesabili": 600)
Punti stat: 10
Punti specializzazione: 10
Punti evo/creaturine varie : 0 (non ne hai)
Punti abilità: 3(non li hai citati, ma credo che rapidità, chakra controllato, l'hai usato in on)
Punti talento: 0(non ne hai...credo)
Paga: 100 ryo
Promemoria per me, devo donare al fondo: 360 ryo

(se alcune ricompense son troppe o troppo poche, fammelo pure presente, mi capitano certe sviste)

Per Simo è tutto, per Vale comincia ora la parte finale, have fun ^^ //
 
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view post Posted on 30/8/2013, 14:34
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Lo shinobi si diresse in fretta verso l'ospedale, sperando in cuor suo che non fosse già troppo tardi o che i mostri l'avessero raggiunto prima di lui e preso di mira con i loro attacchi.
Come aveva previsto, la prole di Watashi ormai lasciata a se stessa senza una guida che li indirizzasse verso un obbiettivo comune, si stava scatenando in preda alla foga e all'istinto animalesco, attaccando gli edifici vicini o spostandosi verso altre costruzioni per cercare di abbatterle.
Uno spettacolo del genere tutto attorno all'Uchiha era senza dubbio un pessimo risvolto alle sue ultime azioni, e pregava di non trovarsi nessuno di quei mostri dinanzi al proprio cammino.


Se dovessero attaccarmi adesso, non sarei minimamente in grado di proteggere Setsuna, e non potrei nemmeno salvare i pazienti dell'ospedale. Tutto ciò che devo fare è mantenermi in incognito fino all'arrivo in ospedale, e forse, con un pizzico di fortuna, non dovrò vedermela con nessun nemico.

Il cuore gli batteva forte in petto, e non accennava a smettere;
Anche se la compagna stava rischiando la sua vita, Kinji non poteva permettersi di perdere la calma e la concentrazione necessarie per muoversi in fretta e occultandosi alla vista dei nemici.
Fortunatamente però, nessuno degli abomini sembrò notarlo durante il percorso, permettendogli di raggiungere relativamente in fretta l'ospedale.
La situazione all'esterno dell'edificio sembrava stabile, nessuno nei paraggi nel perimetro della costruzione, quindi il genin poteva permettersi di entrare dalla porta principale.
Esordì aprendo violentemente la porta con un calcio e muovendosi in fretta nel lungo corridoio vicino all'entrata cercando disperatamente un dottore.


Kinji: Vi prego, un dottore, qualcuno! Aiutatemi!

Alcuni medici, forse allertati dallo schiamazzo fatto dal ragazzo, o forse per il timore che una delle creature fosse entrata tra le mura dell'ospedale, accorsero in aiuto del giovane prontamente.
Kinji aveva il respiro affannoso, tremendamente affannoso, ma non gli importava delle sue condizioni, incitando i medici a visitare l'ormai esanime Setsuna, che era svenuta tra le sue braccia.


Kinji: Vi prego, aiutatemi. E' stata a contatto con il gas venefico della progenie, ma le ho somministrato del tempo fa un mix tra queste due sostanze dove c'era la scritta "cura"... si è ripresa in un primo momento, ma ora è nuovamente come avvelenata!
C'è il modo di trovare una cura o qualcosa di simile? Ho ancora parte di quei liquidi!


Disse mostrando le due provette mezze vuote ai medici.
Dopo una veloce visita, i dottori non volevano dare false speranze, ma sembravano ottimisti. Nonostante la ragazza dai capelli cobalto era gravemente avvelenata, sicuramente avrebbero estratto un siero, e la Hyuga avrebbe presto riaperto i suoi occhi perlati più in forma che mai.
Dovevano agire in fretta però, quindi si affrettarono a condurre Setsuna in una sala appositamente adibita per un intervento d'urgenza; tutto ciò che l'Uchiha poteva fare in quel momento era solo sperare, e tenere a bada ogni forma di vita non umana fuori dall'edificio.


La lascio nelle vostre mani... spero di aver fatto la cosa giusta... e che Setsuna possa tornare in fretta a casa con me.

Si congedò dunque dagli uomini che lo avevano aiutato, e si diresse con calma verso l'uscita; aveva bisogno di riprendere fiato, senza forze non sarebbe stato d'aiuto a nessuno, e ormai con Zu ancora sparito nel nulla, sembrava rappresentare l'ultima speranza per l'intero villaggio.
Non era abituato ad avere un simile fardello sulle spalle: la sorte di un popolo seppur non numeroso, era completamente nelle sue mani, e in più combattere con il patema d'animo di non sapere che l'amata ce l'avrebbe fatta, non gli facilitava per nulla il compito.


Ho deciso: devo iniziare ad occuparmi di nemici singoli, o piccoli gruppi nei pressi dell'ospedale. Devo erigere questo posto come una roccaforte contro la prole di Watashi, e quando la situazione nei paraggi sembrerà domata, dovrei fare visita al palazzo del capo villaggio... forse c'è ancora qualche possibilità che le truppe possano rendersi utili.
In queste condizioni non posso pretendere di occuparmi di tutti i nemici da solo, perderei presto contro il loro enorme numero. Devo giocare d'astuzia e cercare di portare con me dei militari del posto... magari posso guadagnare tempo perché i dottori trovino la cura e, nel frattempo, potremo riprenderci questo villaggio assieme!


L'Uchiha aveva preso finalmente coraggio. La stanchezza e la paura per la sorte della Hyuga dovevano placarsi almeno per un po'; per il bene di tutti doveva riuscire a convincere coloro che erano capaci di combattere per muovere un attacco finale e decisivo contro l'intera orda rimanente tra le mura del villaggio.
Fallire in questo intento, significava ritrovarsi completamente solo ad occuparsi dell'intera progenie: un'impresa a dir poco disperata.


//Ok, la spiegazione penso sia doverosa per non incorrere in fraintendimenti.
Kinji vuole prima assicurarsi che la zona attorno all'ospedale sia sicura, e solo quando ciò gli sembrerà avvenuto, si dirigerà al palazzo del capo villaggio per radunare tutte le guardie disponibili e "istruirle" contro la prole e riprendere (con il loro aiuto) il controllo del villaggio.//
 
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view post Posted on 6/9/2013, 20:01
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// Non so perchè, ma mi ricorda molto Brotherhood :asd: //

*Lasciata Setsuna in buone mani, per Kinji era il momento di pensare alla nuova minaccia che il villaggio subiva e come affrontarla. Conscio della sua incapacità di affrontare tutta la prole scatenatasi, decise di cominciare dall'ospedale ed espandere gradualmente la zona di sicurezza cercando al contempo di raccogliere alleati per la battaglia.
Uscito dall'ospedale, si preparò a sondare al meglio l'area circostante, e a seconda del metodo che avrebbe usato, avrebbe notato diverse peculiarità. Muovendosi a terra, non avrebbe trovato mostri, non nelle immediate vicinanze dell'ospedale perlomeno, e la strada fino al palazzo principale sembrava sguarnita. In compenso, avrebbe notato le varie creature gelatinose che invadevano il villaggio in particolare subbuglio, la loro composizione blobbosa si agitava molto più del solito, e anche se non era chiaro il motivo o lo scopo, di certo non era un buon segno.
Cercando invece di perlustrare dall'alto il villaggio le figure oscure rimanevano quasi del tutto nascoste, ma in compenso si vedeva buona parte del villaggio e si poteva pensare al tragitto più veloce e sicuro. Per un raggio di qualche centinaia di metri, non si vedevano creature vicine all'ospedale, ma uscendo da questa zona di sicurezza, si notava come queste ricomparissero nel loro continuo atto di attaccare e distruggere quello che trovavano a tiro. Alcune case sembravano cominciare a cedere ai loro colpi, e qualche abitante terrorizzato dall'idea di trovarsi quei mostri in casa aveva cercato di uscire e scappare, salvo ritrovarsi inseguito dopo pochi passi. Nonostante quelle che aveva eliminato, le creature non sembravano calate di numero, anzi aumentate. Aveva visto lui stesso che alcune sembravano voler abbandonare il villaggio, invece il numero crescente lasciava pensare solo una cosa: altre erano arrivate, dalla foresta, dal cielo o chissà da quale inferno erano state risputate. Un paio di squadre di guardie a estremi opposti del villaggio provava a combattere le bestie facendo leva sulla superiorità numerica, ma era chiaro che erano tanto sorpresi dal vedere un nuovo nemico quanto incapaci di affrontarlo debitamente, avrebbero solo guadagnato tempo. Una di queste squadre era vicino alla sede del capovillaggio, poteva essere un buon pretesto per dirigersi subito lì, a meno che non si preferisse prendere un'altra direzione.*


// Ho descritto quello che vedresti a seconda di come intendi assicurarti della sicurezza della zona. Chiaramente puoi alternare punto di vista e vedere entrambi gli scenari, o solo uno di questi, come preferisci. Se hai dubbi su qualcosa che ho descritto o ti serve qualcos altro, chiedi pure. //
 
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view post Posted on 6/9/2013, 22:01
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//Ora che ci faccio caso... è vero xD
Beh se dovessi riuscire in un intento simile, sai che figata? In memoria di Brotherhood, OST a tema u.u//



L'Uchiha uscì con estrema cautela dall'edificio, muovendosi guardingo e silenzioso, ma si accorse subito che la zona era del tutto sgombra. Non un singolo mostro si aggirava per quelle vie, eppure pensare al peggio sembrava una realtà ben più concreta.
Fece qualche passo per la via che si diramava per altre strettoie che conducevano per tutto il villaggio, ma anche in quel caso non vide nessun nemico... se non la continua presenza dei globi oscuri, ora stranamente in subbuglio... sicuramente non poteva essere un buon segno.
Iniziava a pensare che tutti i pargoletti di Watashi avessero abbandonato il villaggio per dirigersi altrove, ma le ura in lontananza e i colpi sordi degli arti degli abomini contro le pareti delle case degli abitanti, non avvalevano la sua tesi.
In fretta, scalò l'imponente edificio dal quale era uscito per arrivare in cima ed ottenere un punto di vista più ampio e dettagliato; Da li, anche grazie alla sua arte oculare, riuscì a notare che la situazione si, nelle vicinanze era sotto controllo, ma altrove qualcuno aveva bisogno del suo intervento.


Devo dirigermi verso il palazzo del capo villaggio e in fretta!

Si mosse con passo svelto, compiendo rapidi balzi tra le tegole che facevano da copertura ai vari edifici per guadagnare tempo verso la meta, ma qualcosa attirò la sua attenzione: uno dei mostri aveva preso ad attaccare una colonna portante adiacente alla porta di una delle abitazioni, lasciando che parte della stessa cadesse al suolo, lasciando così in varco nella muratura non indifferente. Da quell'apertura, ne uscì una donna con in braccio un bambino in tenera età, che iniziò a correre disperata, chiedendo aiuto a squarciagola.
Kinji non poteva lasciare che qualcosa di male accadesse in quel momento, non sotto il suo controllo. Anche se la priorità era arrivare al palazzo, non poteva chiudere gli occhi volutamente e lasciare che due vite si spegnessero così prematuramente e in quel modo.
Frenò dunque la sua corsa sui tetti con l'ausilio delle mani poggiate per terra, per poi darsi la spinta necessaria per un rapido cambio di direzione.
La donna non era molto veloce, e il mostro alle sue calcagna stava per raggiungerla nonostante i movimenti confusi e macabri; l'inseguimento durò poco però: la signora si trovò presto in un vicolo cieco, presa dal panico si rannicchiò su se stessa cercando di proteggere il suo piccolo, mentre il mostro avanzava verso di lei sempre più lentamente, ormai sicuro di poter sfogare la sua furia su di lei... ma quando mancavano pochi passi a separarlo dalla preda, il mostro venne colpito con un singolo fendente che proveniva dall'alto.
Kinji era riuscito a raggiungere il trio, spostandosi sul muro verticale del palazzo alle spalle della donna e lasciandosi scivolare in picchiata a katana sguainata; l'abominio giaceva ormai inerme, tagliato in due pezzi dal singolo fendente e sgorgante sangue a fiotti.
L'Uchiha si alzò lentamente per non spaventare la donna, incredula per quanto accaduto dinanzi ai suoi occhi, poi le porse una mano per farla rialzare. In quello stato, quasi completamente macchiato di sangue, non dava un granché di sicurezza, ma averla salvata da una morte orribile, era abbastanza.


Kinji: Correte verso il palazzo del capo villaggio più in fretta che potete, ed evitate qualsiasi contatto con quei mostri, presto!

La donna era salva, ma come lei, sicuramente molti altri avevano bisogno di aiuto, ed era arrivato proprio il momento di andare a conferire con il capo villaggio.
Gonfio di orgoglio per aver salvato delle vite da morte certa, Kinji risalì sui tetti per avanzare indisturbato verso la meta, notando che il numero dei nemici continuava ad aumentare col passare dei minuti.


Non è possibile, vuoi vedere che abbiano chiamato rinforzi?!

Proprio quando era così vicino al palazzo, nei pressi della grande piazzola ai piedi della costruzione, vide un gruppo di guardie intente a combattere con quei mostri goffamente, senza avere la minima idea di come destreggiarsi.
Quando il vermiglio fu sul tetto di uno degli agglomerati, ben visibile a tutti coloro che si trovavano più in basso rispetto a lui, proferì parola ad alta voce.


Kinji: Guardie! Levatevi di mezzo! Queste creature non sono deboli come possono sembrare. Il loro punto debole sono gli arti, quindi tagliarli vi porterà un grande vantaggio! Io posso darvi come supporto il fuoco da questa posizione, ma dopo esserci sbarazzati di questi dovremo correre ai ripari!
Portatemi dal vostro capo quando avremo terminato!


Non gli piaceva imporsi in quel modo, ma era l'unico modo per farsi ascoltare e fare in modo che utilizzassero il suggerimento da lui dato. Sicuramente lo conoscevano già, o l'avevano visto più di una volta da quando lui e i due compagni erano arrivati, quindi sapevano di potersi fidare di uno degli shinobi arrivati per aiutarli. Non aveva tempo da perdere in inutili incontri, doveva parlare con il capo villaggio per avere a disposizione molte più guardie, e per potergli dare ancora più consigli sulle debolezze della prole di Watashi

//Allura, spero che non ti abbia dato fastidio il piccolo "fuori programma" della donna col bambino, comunque veniamo a noi.
Alla fine Kinji da' un suggerimento alle guardie su come indebolire le creature, per poi farle ritirare e utilizzare il katon per finire quelle nella piazza. Non ho voluto ruolare tutto l'avvenimento temendo di ostacolarti con la continua della missione, ma se ti va bene, puoi riprendere esattamente da qui descrivendo già tutto quello che ho deciso//
 
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view post Posted on 13/9/2013, 15:53
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*Un eroe che proteggeva quasi da solo un intero villaggio, salvando i più deboli e aiutando i più combattivi. Questo poteva sembrare Ezio Kinji in quel momento, anche se il peso della missione che gravava su di lui era qualcosa forse superiore alla sua portata. Se a forza di combatterle ora poteva sconfiggere le creature relativamente in fretta, il numero crescente rappresentava un problema notevole.
Dopo aver salvato una madre, Kinji stava ora collaborando con le guardie, dando col fuoco un supporto, che come al solito le bestie non sembrarono sentire, ma gli effetti si manifestavano presto, e concertatamente guardie e ninja riuscirono a tagliare il mostro rendendolo inabile a proseguire, nonostante fosse ancora "vivo" dati i suoi continui contorcimenti. Anche se era discutibile che quei cosi fossero esseri viventi, come lo era che provassero dolore per i danni che gli venivano inferti.*


-E'...finito?-


*Balbettò un soldato incredulo, subito rincuorato dalle pacche di alcuni compagni, e al contempo rimproverato da quello che sembrava essere un capo. Naturalmente quest'ultimo non voleva che il suo gruppo sembrasse un mucchio di pecoroni terrorizzati, ma era evidente che i mostri erano per loro una sfida difficile, e la paura era la più normale reazione umana in quel momento.*


-Ti ringraziamo per l'aiuto, ninja. Quegli esseri... non c'erano prima che arrivaste voi, avete scatenato qualcos altro oltre alle masse nere?-


*Il capo non sembrava troppo contento di affrontare la nuova minaccia, e per quanto il suo atteggiamento forse era troppo ostile, era facile immaginare che vista la situazione ormai precipitata, un minimo di colpa fosse dato ai ninja. Non che avesse da giustificarsi, comunque.*


-Ad ogni modo, se dobbiamo occuparci di questa nuova minaccia, meglio collaborare che ostacolarci. Io sono Koshi, per te Capitano Kadokawa, comandante della squadra numero 5.
Ti porteremo dal capovillaggio, ma tu devi dirci tutto quello che sai su questi, e soprattutto perchè sono usciti solo ora che abbiamo chiamato voi.-


*Pur conservando una punta di diffidenza e arroganza che probabilmente era data in omaggio con la promozione a quasi tutti i capi militari del pianeta, il capitano sembrava collaborare, e si misero in marcia per coprire la breve distanza che li separava dal palazzo. Il problema giunse però dopo pochissimi metri.
Per ordine preciso del capitano, tre soldati erano in avanguardia, e tre chiudevano il gruppo, capitano e ninja proseguivano invece in mezzo. Proprio quando si cominciava a intravedere la meta, qualcosa sbalzò due dei soldati di fronte che vennerò scagliati all'indietro fermandosi solo quando due compagni li bloccarono. Il terzo, venne sollevato in aria per un paio di metri e fatto cadere violentemente, anche se sembrò assorbire il colpo piuttosto bene. A portare l'attacco era stato...nessuno, nessuno di visibile almeno.
Forse grazie allo Sharingan, forse grazie alle sviluppate capacità di osservazione, per un attimo Kinji riuscì a scorgere un ombra nell'istante in cui il soldato era sollevato in aria, e per non sapendo se gli altri erano riusciti o meno a vederla, era facile intuire con quale essere avesse a che fare, ormai non era più la prima volta che lo incontrava.
Entrava in funzione il più efficace meccanismo di difesa umano, l'ormone che scatena la reazione "fuggi o combatti", e a Kinji non rimaneva altro da fare che decidere se combattere o fuggire. Il palazzo era vicino, ma l'ospedale alle sue spalle, inoltre aveva sette uomini a disposizione, come alleati, come carne da macello o come informatori. Ma un minimo errore decisionale portava con sè conseguenze terribili.*
 
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view post Posted on 13/9/2013, 21:15
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Ancora una volta contro quei nemici, ma stavolta Kinji era pronto a tenergli testa.
Grazie all'esperienza sul campo e alla collaborazione ottenuta con le guardie tramite i suoi consigli, il giovane riuscì nell'intento di annientare la minaccia il più velocemente possibile, dall'alto le lingue di fuoco che egli lanciava, dilaniavano le carni putrefatte della progenie, rendendo così più letali gli affondi degli uomini del villaggio.
Quando la situazione si fece calma e anche l'ultimo dei nemici venne reso inoffensivo, l'Uchiha balzò con grazia dai nuovi alleati per fornire più spiegazioni riguardo l'accaduto.
Molti di loro erano spaventati, allibiti da quella minaccia che fino a quel momento gli era del tutto sconosciuta, ma almeno riuscivano a farsi forza a vicenda, e già il fatto di averne battuto un piccolo gruppetto li rincuorava... anche se l'idea di affrontarne centinaia non era poi così intrigante.
Balzò subito agli occhi vermigli di Kinji una figura diversa dalle altre: un uomo che si comportava in maniera fiera, sprezzante del pericolo (almeno esteriormente), intento a far riprendere i suoi sottoposti a modo suo, ovvero con una scarica di insulti come da grande cliché dei militari di alto rango.
Quest'ultimo si avvicinò al vermiglio dopo poco, pronto a ringraziarlo, ma al tempo stesso dubbioso in quanto l'accaduto era direttamente ricollegato alla presenza sua e dei suoi due compagni.


Io colpevole di tutto ciò?... No... se noi non fossimo arrivati, probabilmente quel vecchio sarebbe riuscito a conquistare il villaggio con l'aiuto di Watashi... abbiamo solo impedito che ciò accadesse, ma ora mi occuperò delle conseguenze delle nostre scelte.

Kinji capiva bene lo stato d'animo del suo interlocutore, ma prima ancora che potesse aprire bocca, l'uomo continuò il suo discorso presentandosi in maniera piuttosto formale e chiedendo spiegazioni in cambio della scorta verso il palazzo del capo villaggio.
Il genin lo fissò per pochi secondi rimanendo in silenzio, poi annuì col capo, per poi iniziare ad incamminarsi con tutti al seguito


Kinji: Capisco le ragioni che vi spingono a pensare che tutto questo sia colpa nostra, Capitano... e capisco anche la vostra necessità di essere messo al corrente dei fatti.
Il villaggio sembrava tranquillo quando siamo arrivati, eppure negli angoli più nascosti e oscuri si annidavano queste sfere che tutt'ora sono presenti. Io e i miei compagni abbiamo notato che con la luce del sole si indeboliscono e diminuiscono di volume... ma la scoperta più importante è che hanno uno speciale fattore venefico.


Ripensò nuovamente a ciò che era accaduto a Setsuna, e le sue parole si fecero più gravi

Kinji: Queste creature... non siamo ancora a conoscenza della loro origine, ma sicuramente sono collegate direttamente ai globi, per quanto non siano immuni ai loro effetti. Lungo il nostro percorso abbiamo affrontato un uomo piuttosto anziano che, a detta della mia compagna, aveva intenzione di sacrificarci al suo Dio...ma non è più una minaccia ormai. Egli però sembrava riuscire a controllare le creature, e la sua dipartita le ha lasciate a briglie sciolte.... Capitano, aveva intenzione di farlo prima o poi, con o senza il nostro intervento...e per provarle la mia buona fede, posso dirle che dei miei due compagni, di uno non ho notizie da quando ci siamo separati, e l'altra è al momento in ospedale, avvelenata dai globi oscuri.
Noi abbiamo tagliato il tronco... adesso dobbiamo estirpare le radici, o la minaccia continuerà ad abbattersi su questo villaggio.


Parlò con completa sincerità, lo si poteva leggere negli occhi, e sperava di riuscire a farlo capire al militare, anche se sapeva che la sua diffidenza non sarebbe sparita all'improvviso, anzi, probabilmente non lo avrebbe mai abbandonato.
Dopo aver avuto questo piccolo scambio di opinioni, Kinji e il gruppo vennero allertati dalla presenza di qualcuno, o meglio, di qualcosa che il ninja aveva già incontrato durante il suo cammino.
La disposizione delle guardie attorno al genin e al capitano permetteva una difesa ottimale contro le semplici creature di Watashi, ma non da un mostro come quello che aveva scagliato due delle guardie all'indietro e una sul terreno, facendogli assaggiare la pietra calcarea che adornava il sentiero.
Per un secondo, Kinji riuscì a vedere grazie forse alla sua arte oculare, una sagoma scura, molto veloce e sfuggevole; doveva per forza essere lo stesso rettile alato che gli aveva dato del filo da torcere quando era assieme a Setsuna.


Non ci voleva, non adesso!
Mi chiedevo che fine avesse fatto, ma non immaginavo che si mostrasse proprio adesso che il vecchio è morto... devo pensare in fretta. Non sono sicuramente pronti per questo, e in fondo nemmeno io! Il mio sharingan riesce a malapena a seguirlo...


Sette uomini, sette preziosi alleati... ma allo stesso tempo sette pesi di cui occuparmi oltre me... cosa fare? Quel mostro potrebbe dirigersi verso l'ospedale, o potrebbe seguirci e annientarci uno ad uno se decidessimo di scappare... non ho scelta.

Kinji: Attenti, non è una creatura qualsiasi quella che stiamo affrontando! E' un lucertolone senza braccia, ma ha la straordinaria capacità di volare e di rendersi praticamente invisibile all'occhio umano. Non ingaggiatelo da soli, ripeto, non ingaggiatelo da soli! Disponiamoci in cerchio, stiamo attenti al suono del suo battito d'ali. Io proverò a prevedere i suoi movimenti prima che ci attacchi, e cercherò di contrattaccare rendendolo visibile a tutti... allora avanzeremo l'offensiva di gruppo!

Lo shinobi sguainò in fretta la katana e si mise in posizione di difesa, mentre i suoi occhi vermigli scrutavano il più possibile attorno alla loro posizione e le orecchie erano ben aguzzate per udire anche il più piccolo rumore.
Kinji non aveva mai provato ad attaccare direttamente quel bestione, ed era certamente difficile viste le sue capacità, quindi doveva affidarsi a tutti i suoi sensi per poter contrattaccare in tempo e, chissà, danneggiare il suo sistema di mimetizzazione con un fendente ben piazzato.


//Insieme per la vittoria! LOL
Per ogni dubbio sai dove trovarmi.//
 
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view post Posted on 15/9/2013, 15:41
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*L'avversario che avevano di fronte era forse il più forte dell'armata di Watashi in quel villaggio. Aveva una squadra di soldati al seguito, ma anche così non era detto che fosse in grado di combatterlo alla pari.
Il manipolo di guardie si dispose a cerchio come richiesto, non vi erano punti da cui il mostro poteva attaccare senza rischiare un contrattacco. Il fatto era che non aveva nessun bisogno di punti ciechi per attaccare, la sua invisibilità e capacità di volare rendevano possibile colpire ogni persona senza essere notati subito. Pochi secondi, e già i primi soldati cominciarono a volare.
Uno alla volta il mostro li sollevava e li lasciava cadere, e mentre il gruppo cercava di raggiungere il compagno, dalle spalle arrivava un altro attacco. L'altezza a cui i soldati erano alzati non era così letale, ma le ripetizioni di tale combinazione a lungo andare avrebbero sfiancato anche il soldato più massiccio. Kinji riusciva a vedere solo un ombra del mostro, nel momento in cui afferrava e si levava in volo con la sua preda, buona parte delle guardie non sembrava in grado nè di seguire gli spostamenti del mostro, nè di resistere alla paura. Solo il capitano pareva lucido e concentrato, anche se in quanto a colpi, non ne metteva a segno nessuno, come gli altri.*


-Riesco a vedere qualcosa, appena prima del suo attacco, ma è troppo veloce per colpirlo. Se continuiamo di questo passo, non reggeremo.-


*Nel giro di pochi secondi, la speranza di formare un cerchio e di combattere razionalmente contro quel mostro era già infranta. Solo Kinji e il capitano sembravano nutrire ancora speranze di prenderlo, il resto dei soldati erano zavorra da difendere, e bersagli in più per il mostro, che quindi poteva continuare ad agire indisturbato. Avrebbe anche potuto andarsene in realtà, il gruppo sarebbe stato comunque costretto a tenere la guardia altissima in attesa di un nuovo attacco che poteva arrivare in ogni momento.
La situazione attuale era sconveniente: tre soldati erano a terra, altri tre erano stati attaccati ma si erano rialzati ed erano impacciatamente sulla difensiva, mentre Kinji e Koshi rimanevano gli unici intoccati e con qualche reale possibilità. Dovevano trovare il modo di ribaltare la situazione al più presto.*
 
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view post Posted on 15/9/2013, 18:25
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Il gruppo sembrava piuttosto affiatato una volta dispostosi in cerchio come stabilito, ma forse le speranze di Kinji erano state mal riposte, o semplicemente troppo ambiziose per un semplice gruppo di guardie.
Dopo poco tempo, il nemico invisibile iniziò ad attaccare uno alla volta le guardie subordinate, facendole alzare per qualche metro da terra e lasciandole cadere violentemente; mentre l'attenzione del gruppo veniva focalizzata sul singolo che era stato colpito, un altro prendeva il volo alle spalle del gruppo.
Kinji purtroppo sembrava incapace di gestire un simile situazione, dove solo il capitano pareva riuscire a seguire a fatica i movimenti dell'avversario, proprio come l'Uchiha.


Maledizione, non riesco a seguire i suoi movimenti! E' troppo veloce, decisamente troppo... pensavo che il suono del battito delle ali avrebbe potuto aiutare, ma a malincuore, non è esattamente come mi aspettavo si presentasse.
In più sembra puntare sempre e solo alle stesse persone: io e il capitano siamo stati tralasciati fino ad ora. Che sia dotato di intelletto? Di sicuro non è un caso, questa tattica ci sta logorando, e se non pensiamo subito ad una soluzione, prima ancora di accorgercene saremo inermi al suolo.


Il genin riusciva solo a intravedere un'ombra del nemico mentre sollevava le guardie, ma la sua velocità era troppo elevata per provare a prenderlo. Ormai erano rimasti solo in due ancora illesi, mentre tre guardie erano barcollanti dalla fatica, e le rimanenti tre erano a terra. Come comportarsi in una situazione disperata come quella?

Il capitano ha ragione, se continueremo in questo modo, non avremo scampo!
Mi dispiace ammetterlo, ma l'unica soluzione sembra essere la ritirata per ora... il palazzo del capo villaggio non è distante, e la capacità del mostro di volare è letale in spazi aperti come questo... ho bisogno di elaborare un piano più concreto, ma nel frattempo...


Kinji: Voi che siete ancora in piedi, aiutate quelli in difficoltà e ritiratevi per ora. Capitano, li affido a voi: andate verso il palazzo e attendetemi all'entrata, io proverò a farvi guadagnare tempo distraendolo... se avrete bisogno di aiuto gridate e sarò subito da voi. In fondo il palazzo è a pochi metri da qui.

L'Uchiha non voleva che le guardie semplici fossero ancor più prese di mira, ma allo stesso tempo aveva capito che solo con l'aiuto del capitano non sarebbe andato lontano, quindi doveva sistemare le cose da solo per il momento.
Dalla loro posizione, i militari riuscivano a vedere il portone d'entrata del palazzo, quindi potevano sperare di raggiungerlo senza ulteriori intoppi, anche se le possibilità erano remote.
L'incognita sulla posizione del mostro rimaneva costante, ma forse era arrivato il turno del vermiglio e, se l'avesse preso, non sarebbe stato poco reattivo quanto gli altri, questo è poco ma sicuro.


Kinji: Avanti, prendi me! Vediamo se riesci a cavartela senza un graffio!

Concentrato il chakra sulla pianta dei piedi per avere più presa sul terreno, Kinji attendeva che il lucertolone lo prendesse per poter sferrare il contrattacco e metterlo almeno in fuga per il momento con l'ausilio di una qualsivoglia arma tagliente a sua disposizione.
Rimaneva comunque attento alle necessità del gruppo di guardie e, nel caso fossero messi sotto attacco, avrebbe sfruttato quel chakra nei piedi per scattare più in fretta verso di loro.


//Scusa per il post mediocre, ma non credo di avere alternative per ora//
 
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view post Posted on 18/9/2013, 13:50
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*Di fronte alla manifesta superiorità del mostro, nonostantel'inferiorità numerica, la decisionje di Kinji fu di ritirarsi, o meglio cercare di guadagnare tempo in attesa che il resto della squadra riuscisse a ripiegare sul palazzo.
In pochi istanti, i soldati più in salute avevano rimesso in piedi quelli in difficoltà, e stavano per provare a scappare, quando la creatura attaccò di nuovo. Stavolta però non riuscì a colpire nessuno, il capitano fu più lesto di lei nel proteggere il suo gruppo di soldati con un fendente di spada ben mirato. Questo purtroppo non ferì gravemente la creatura, ma perlomeno la costrinse ad allontanarsi, e i preziosi secondi guadagnati in questo modo bastarono per garantire una ritirata strategica al gruppo.*


-Sia come vuoi tu, Kinji. Noi andiamo, ma tu vedi di non morire e di raggiungerci, o verremo a prenderti con la forza.-


*Kinji però rimaneva lì, e seppur lievemente ferito, il mostro era ancora in grado di combattere e vedendo il ninja rimasto solo, forse ritenendolo una facile preda o forse rispettando il suo coraggio e la sua formale sfida, sferrò in men che non si dica un nuovo attacco. Come al solito non vide nulla fino all'istante finale, e a quel punto percepì sia il battito d'ali che la comparsa dell'ombra, e un attimo dopo le sue spalle erano saldamente strette dalla creatura, e stava salendo di quota. Era quello che voleva dopotutto,e in questo modo aveva una possibilità di contrattaccare, ma il tempo a disposizione era quasi nullo, la mobilità ridotta. Come consolazione, vi era il fatto che le guardie erano ormai lontane e presto l'intero esercito del villaggio sarebbe stato all'erta, e forse i rinforzi sarebbero arrivati. Scoperte le debolezze dei mostri comuni, quel lucertolone rimaneva l'ultimo vero pericolo del villaggio insieme ai globi, la cui funzione ancora non era chiara. E stava al giovane Uchiha il compito di finirlo una volta per tutte.*

// Pure io in quanto a mediocrità non scherzo per questo giro. Ma dovremmo essere in direttura d'arrivo ormai, sto provando a regalarti un finale ricco di difficoltà ma al contempo appropriato al grado della missione. //
 
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view post Posted on 18/9/2013, 15:24
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In men che non si dica, i tre soldati ancora in salute, presero di peso quelli feriti e riuscirono a metterli in piedi, o almeno così pareva. Mentre Kinji tentava di attirare l'attenzione del mostro, quest'ultimo di tutta risposta mirò nuovamente al gruppo, ma in qualche modo venne interrotto all'ultimo momento dal capo delle guardie, che riuscì a piazzare un fendete contro la creatura.

E' riuscito a colpirlo! Se ci è riuscito anche solo per fortuna, non vedo perchè non dovrei riuscirci nemmeno io.

I lamenti del mostro risuonavano nell'aria dopo aver incassato il contrattacco: ciò non poteva dire altro se non che il gruppo era riuscito a fare un piccolo progresso, guadagnandosi qualche secondo in più per la ritirata.
Il militare si rivolse subito all'Uchiha dandogli la giusta motivazione per non farsi ammazzare, ma forse non c'era bisogno di un simile incitamento. Il genin fece un cenno con il capo per poi attendere da solo nell'atrio ormai innaturalmente silenzioso.


Non ho intenzione di morire qui... ho cose molto più importanti di cui occuparmi.

Il cuore gli batteva forte in petto, tanto da sembrargli sul punto di collassare; l'attesa era snervante, la possibilità di fallire concreta e la responsabilità verso gli abitanti del villaggio enorme... doveva calmarsi prima di fare qualsiasi mossa, altrimenti sarebbe andato allo sbaraglio, e avrebbe fatto la fine delle guardie cadute come sacchi di patate.
Kinji chiuse gli occhi per qualche secondo concentrandosi sul suo battito cardiaco, respirando a fondo e lentamente fino a quando non riuscì a sentire chiaramente il rumore del battito delle ali del mostro. Le palpebre si aprirono di scatto mostrando con orgoglio le iridi tipiche del clan Uchiha, e allora fu in grado di rivedere l'ombra di quel mostro prima di essere afferrato saldamente per le spalle e portato ad una altezza considerevole in brevissimo tempo.


Ha una presa eccezionale! Speravo di riuscire a comporre dei sigilli, ma è meglio affidarsi a qualcosa di più rapido ed efficace.

Pochi istanti a disposizione, la katana ancora tenuta saldamente in una mano era l'unica alternativa; Kinji afferrò con una mano una delle zampe che lo teneva per la spalle, mentre con l'altra avrebbe provato a penetrare le carni putrefatte del mostro con un semplice affondo verso l'alto per poi terminare magari portandosi come souvenir un arto o qualche interiora.
Sicuramente sarebbe stato meglio piazzare un colpo alle ali, ma da quella posizione erano praticamente irraggiungibili.


Kinji: Non così in fretta! Non riuscirai a farmela con un trucchetto così banale!

Tornerò da loro... e insieme riconquisteremo questo villaggio dimenticato da Dio.
 
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view post Posted on 20/9/2013, 23:46
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*La presa del mostro era stretta, il tempo poco. Molti soldati prima di lui avevano probabilmente provato a colpire l'essere mentre li afferrava senza riuscirci. Eppure, qualcosa nel ninja era diverso rispetto ai suoi predecessori: la determinazione, lo sharingan, la stanchezza del mostro, qualsiasi vantaggio avesse Kinji, questo fece la differenza, in quanto il suo colpo in alto quasi alla cieca riuscì a penetrare le carni del mostro prima che questi lasciasse la presa. In un certo senso, la presa stessa fu ciò che permise al genin di non fallire il suo attacco, e anche se non riuscì a capire bene dove aveva colpito, fu certo di essere entrato nella sua carne per diversi centimetri, e di certo qualche organo l'aveva colpito.
Il lucertolone emise un forte sibilo, un soffocato gemito di dolore, ammesso che provasse davvero dolore quella creatura, e indebolito e appensantito, si lasciò cadere a terra insieme al ninja.
Ormai visibile e incapace di invisibilizzarsi e riprendere il volo senza arrancare pateticamente sul terreno, il bestione era alla mercè del ninja, che poteva infliggergli il colpo di grazia in ogni momento.
Intanto, poco lontano da lui, uno dei globi ombrosi cominciò a pulsare, liberando piccole quantità di fumo viola che fortunatamente rimanevano a circa un metro da lui senza mostrarsi pericolose per Kinji. Ciò che invece interessava al ninja fu l'immediato arrivo di cinque nuovi esseri, della stessa specie di quelli già affrontati prima in presenza del vecchio. Il fatto che fossero quelli più "deboli" era una buona notizia, ma la comparsa improvvisa e mirata faceva pensare. Aveva la possibilità di combatterli o raggiungere le guardie al palazzo. In ambo i casi, avrebbe potuto pensare a una strategia per affrontare quella che ormai era l'ultima minaccia del villaggio. Combattere la prole a oltranza era chiaramente inutile, occorreva una soluzione definitiva.*


// Quelli sono mostri "normali", quindi puoi ingaggiarli o scappare a tuo gusto (non eliminarli subito però). Cosa più importante, puoi cominciare a trarre qualche conclusione dalla faccenda e pensare di elaborare qualche soluzione finale. //
 
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view post Posted on 22/9/2013, 10:03
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Sapeva di non avere molto tempo a disposizione prima di essere lasciato cadere nel nulla, ma l'istinto di sopravvivenza (ed un pizzico di fortuna) ebbe la meglio, garantendo al giovane di assestare una ferita perforante nelle carni del mostro.

Si, ero certo che avrebbe funzionato!

Il lucertolone emise un breve ma acuto verso di dolore, o almeno sembrava tale, rivelando la sua vera forma e cadendo in picchiata verso il suolo cercando invano di divincolarsi dalla presa che il genin stava esercitando.
Kinji era preparato all'atterraggio, convinto di poter usare come scudo "umano" il nemico, che ormai aveva lasciato la presa incurante di ciò che poteva succedere; l'Uchiha si girò prontamente prendendo il manico dell'arma con due mani e ponendo davanti a se il corpo del mostro, in modo da farlo impattare per primo con il terreno.
Così fece, affondando l'arma nella carne del mostro per altri centimetri grazie al suo peso e riuscendo ad alzarsi con relativa facilità; quando fu sicuro che la preda non sarebbe stata in grado di scappare, estrasse dalle interiora della lucertola troppo cresciuta la katana sporca di sangue, lasciando la ferita esposta all'aria. Ormai incapace di prendere il volo e senza la mimetica ottica, il rettile cercava di dimenarsi al suolo sanguinando copiosamente, ma non poteva sperare di andarsene impunito.
Ma degli ospiti inaspettati stavano per fare la loro comparsa:
Da lontano, uno dei globi che in genere rimanevano nascosti nell'ombra, aveva preso a pulsare emettendo piccoli quantitativi di gas violaceo e, ancora una volta, un'orda di abomini con arti multipli si dirigevano verso la sua posizione.


Forse si tratta di alcuni degli esseri venuti da fuori attratti dal richiamo disperato di questo che ho abbattuto? E' poco probabile... sono comparsi subito dopo che il globo ha iniziato a sbuffare quel fumo violaceo che mi ricorda tanto quello dell'ultima volta in cui io e Zu siamo stati qui. Dannazione, non ora!... che sia il tuo giorno fortunato, lucertola?

Lo sharingan li aveva adocchiati subito da lontano, ma non ci avrebbero messo molto a raggiungerlo e, cosa più preoccupante, non sapeva come affrontare i globi. L'unica cosa che sapeva per certo, era la loro debolezza all'intensa luce solare.
Kinji si voltò verso la lucertola in agonia, e la fissò con uno sguardo tagliente, imperturbabile in volto, prima di trapassarle il cranio con unico affondo verso il suolo.


Kinji: ...Non oggi.

Dopo aver dato il colpo di grazia al mostro più coriaceo che avesse mai affrontato, corse verso l'entrata del palazzo per riunirsi con le guardie ed elaborare una strategia vincente.
Non rimpiangeva la decisione presa; un nemico così pericoloso per un gruppo, non poteva che significare guai grossi, molto grossi, quindi perchè non eliminarlo quando ne aveva la possibilità?
Ancora il potere delle sostanze blobbose rappresentava una minaccia incognita, e se si fosse insidiato in un già tremendo avversario, sarebbe stato troppo difficile divincolarsi, anche con un esercito a disposizione.
L'Uchiha aveva già notato come le guardie, completamente disorganizzate e non abituate a trattare con mostri simili, si erano lasciate andare al panico e alla paura, rischiando le loro vite; e la possibile presenza di altri mostri come quello mimetico, non faceva che aumentare la preoccupazione del giovane.


Ormai l'ipotesi di eliminare uno ad uno questi dannati mostri sembra inutile a prescindere. Continuano ad arrivare come se niente fosse... sono preoccupato per Setsuna e per gli altri pazienti dell'ospedale... dobbiamo trovare il modo di debilitare quei globi, sono certo che in un certo modo sono loro a "dirigere" la prole di Watashi ora che il vecchio è andato all'altro mondo, e questo spiegherebbe anche come l'ultima volta veniva prodotto il gas.
Ne devo discutere con gli altri, ma sono convinto che se vorremo estirpare questa pianta de male, dovremo mirare alle radici, ora che abbiamo sfoltito i rami, quindi dovremo mirare ai globi con qualsiasi mezzo... forse fino ad ora non hanno mai provato per paura delle conseguenze, ma gli abitanti del villaggio non sono shinobi come me, quindi ho qualche asso nella manica che loro non hanno.
 
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view post Posted on 24/9/2013, 14:15
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*Ucciso il mostro più forte e probbilmente intelligente della progenie presente nel villaggio, Kinji osservò l'arrivo dei nuovi avversari, ma comprendendo come affrontarli uno per volta non fosse sufficiente, optò per la ritirata. I mostri lo inseguirono per un breve tratto, salvo poi disperdersi casualmente tra le vie del villaggio. Uno ancora gli era dietro, ma era l'ultimo dei problemi visto dove stava andando.
Qualche altro passo, e Shinji raggiunse il palazzo centrale del villaggio, dove lo attendeva la squadra che aveva prima aiutato, insieme al capovillaggio e a un foltito gruppo di guardie.*


-L'hai sconfitto, dunque?-


*A parlare era Koshi, non il capovillaggio, che silenzioso all'entrata, non nascondeva l'apprensione per la nuova minaccia.
I nemici erano nuovi per loro, e tanti, ma anche i soldati a disposizione erano diverse decine, tra questi molti capitani, e questi perlomeno si sforzavano di apparire decisi, specialmente quelli che ancora non avevano affrontato le creature di persona. Tutti erano a questo punto al corrente del metodo per uccidere i mostri pù deboli, e nell'ipotesi che non comparissero nuove specie di progenie, una volta trovato il modo di distruggere i globi, la vittoria era assicurata.
Il capo prese la parola per esprimere pochi importanti dettagli per Kinji e per l'imminente attacco che avrebbero portato.*


-Ti siamo grati per quanto avete fatto finora, e sono al corrente di quello che è accaduto alla tua compagna, e mi dispiace.
L'intera milizia e arsenale del villaggio sono a tua disposizione, sferrerete l'attacco definitivo contro quei mostri. Tuttavia, visti i nostri infruttuosi tentativi, ci serve un piano stavolta.-


*Che progettassero tutto da lì o che provassero sul campo contro i globi, era quasi tutto nelle mani di Kinji. L'offensiva finale, un attacco che non avrebbero ripetuto una seconda volta, mirato a liberare una volta per tutte il villaggio da quegli intrusi. Il momento della rivalsa era arrivato.*


// Bene, hai libero accesso alla scorta di maschere, fumogeni e armi del villaggio, oltre a poco più di una cinquantina di soldati mediocri. Divertiti ^^ //
 
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view post Posted on 24/9/2013, 15:43
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Kinji si muoveva rapido tra le strade desolate del villaggio, facendo particolare attenzione a non perdere di vista il punto di raccolta e a non incappare in altri nemici durante il tragitto. Quelli che lo stavano inseguendo, lo persero di vista dopo poco, optando per la ricerca di un altro bersaglio più facile da abbattere, come un qualsiasi muro di un edificio. Solo uno di loro, persisteva nell'inseguimento.

Bastardo persistente, non ho tempo per vedermela con te.

Ormai riusciva a vedere a pochi metri di distanza dalla sua posizione l'entrata del palazzo, presidiata dal piccolo gruppo di guardie incontrato in precedenza. Kinji fece cenno da lontano di aprire le porte in fretta, contando che tutti i presenti notassero l'infausta creatura dietro di lui.
Forsennatamente, fece un ultimo scatto prima di varcare l'imponente soglia dell'edificio ed aiutare le guardie che prima erano fuori a chiudersi dentro, spingendo le ante tutti assieme per contenere gli attacchi del macabro ospite. Quando la situazione all'esterno sembrò calma, l'Uchiha potè emettere un sospiro di sollievo e riposare le stanche membra per qualche minuto.
Mentre era piegato sulle sue stesse ginocchia, gli si avvicinò nuovamente il capo delle guardie, Koshi, curioso di sapere che fine avesse fatto quel rettile che non erano riusciti a sconfiggere in gruppo.


Kinji: Si... non è stato semplice, ma ha abboccato all'amo, e sono riuscito a infierirgli una ferita mortale. Non sarà più un problema ormai, a meno che non ce ne siano altri in giro.

Proferì affannosamente.
Quando le sue condizioni fisiche gli permisero di riprendere la posizione eretta, il genin non potè fare a meno di notare il clima generale che c'era tra la gente presente nell'ampio androne: quasi tutte le guardie erano visibilmente spaventate all'idea di cimentarsi contro quei mostri, alcuni di loro cercavano di mantenere contegno esteriormente, ma l'Uchiha era un buon osservatore, e perciò era chiaro che anche questi ultimi soggetti, provavano in fondo un pizzico di terrore in quanto non addestrati a combattere contro la prole.
Ultimo, ma non meno importante, notò il capo villaggio, in disparte e visibilmente in apprensione per la sorti del villaggio. La situazione gli era decisamente sfuggita di mano, e sicuramente non aveva la minima idea di come ottenere un vantaggio sui globi.
Parlargli sarebbe stato inutile, quindi Kinji si diresse nuovamente verso Koshi, il quale lo precedette nel parlargli.
Aveva saputo di Setsuna, e aveva dato consigli agli altri su come cercare di abbattere almeno i mostri più "deboli", e aveva fatto in modo di mettere a disposizione l'intero arsenale del villaggio e i miliziani al servizio dell'Uchiha; ma, stavolta, faceva giustamente notare che serviva un piano, uno con i fiocchi, che avrebbe permesso di eliminare i globi, e non i pesci più piccoli.


Kinji: Sono io che devo ringraziarvi, capitano. Se non fosse stato per l'aiuto che il villaggio intero ci ha fornito fino ad ora, chissà dove saremmo... Comunque avete pienamente ragione, ci serve un piano... e credo di averne in mente uno.

Kinji si mosse verso un punto della stanza dove c'era meno assembramento di persone, per poi iniziare parlare a gran voce.

Kinji: Un attimo di attenzione per favore.
Il mio nome è Kinji Uchiha, e sono uno shinobi di Konoha venuto qui per aiutare tutti voi a liberarvi da questa nova minaccia. Dal momento del mio arrivo fino ad ora... ho perso due dei miei compagni a cui ero più affezionato, e non sono sicuro del fatto che se la caveranno. Ma nonostante ciò sono qui, e sono intenzionato ad abbracciare la vostra causa fino alla fine!
Ho affrontato due tipi di mostri fino ad ora e, come vi avrà sicuramente raccontato il capitano, non sono di umana concezione, quindi state attenti, proteggetevi a vicenda se necessario, il nostro numero deve fare la differenza.
Ma veniamo al motivo per cui siamo tutti qui... sicuramente molti di voi avranno notato quegli strani nuclei oscuri che si annidano nei meandri delle vie e sottotetti del villaggio; bene, ho motivo di credere che siano la causa del fumo allucinogeno che tempo fa metteva in ginocchio questo villaggio, e adesso sembra che abbiamo un certo ascendente su quei mostri.
Evitate ogni tipo di contatto diretto con essi, o finirete come i pazienti dell'ospedale. Dovremo provare a colpirli con una combinazione di esplosioni. So che non siete provvisti di carte bomba, o cose del genere, ma questi piccoli fumogeni, a contatto con il fuoco, diventano dei mediocri esplosivi; appena usciamo da qui però, dobbiamo indossare le maschere anti gas, in quanto gli effetti collaterali sono inalterati, e gli stessi mostri non ne sono immuni.
Il mio piano è mirare ai globi con essi, ed utilizzare le mie ninjutsu di fuoco per provare ad amplificarne il potere in modo da creare luce e calore, due fattori che dovrebbero avere un effetto spiacevole per i globi. Se avete domande, questo è il momento di pormele, dopo sarà tardi.
So di non avere il diritto di darvi ordini, e mi scuso in anticipo per questo, ma vi prego, aiutatemi a liberarvi da questa piaga, combattiamo assieme per riprenderci questo villaggio!


//"Qualche altro passo, e Shinji raggiunse il palazzo centrale del villaggio"
Mindfuck xD il mio e il tuo pg si sono scambiati per un attimo. Mi sono limitato a descrivere il "piano", se vuoi farli direttamente uscire fai pure, ho evitato nel caso volessi intraprendere nuovi discorsi da parte di altri individui//
 
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108 replies since 13/10/2012, 18:26   2144 views
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